Cassa integrazione, le imprese di Cna da marzo ad agosto hanno chiesto 200.000 ore

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Nei giorni scorsi sono finalmente state accreditate sul Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato (Fsba) le risorse – stanziate dal Decreto agosto – per erogare le prestazioni di sostegno al reddito previste per le imprese artigiane per l’emergenza Covid. Il Fondo ha immediatamente ripreso il versamento delle integrazioni salariali, pagando le richieste dei mesi di maggio, giugno e luglio. Si tratta di 375 milioni assegnati dal ministero, uno stanziamento importante e atteso da tempo, sollecitato a più riprese da Cna, ma non sufficiente a pagare le settimane rimaste scoperte del periodo precedente e le ulteriori diciotto d’integrazione salariale per la fase post 13 luglio. Per questo i vertici di Fsba incontreranno di nuovo il ministero, per ribadire che mancano 50-60 milioni. Gli artigiani di Brescia e la Cna hanno salutato con favore l’arrivo dei fondi.
In totale, tra marzo e agosto 2020 le imprese artigiane di Cna Brescia hanno richiesto 201 mila orecomplessive di cassa integrazione (di cui 144.500 interne e 56.500 esterne). Nell’intero 2019, invece, le ore totali richieste erano state 4.500 (di cui la metà interne e l’altra metà esterne): nei sei mesi dell’emergenza gli artigiani e i piccoli imprenditori bresciani hanno avuto bisogno di ricorrere a un numero di ore di cassa integrazione 45 volte superiorerispetto all’anno passato. Nei mesi scorsi, dopo l’impennata tra marzo e aprile, le richieste di utilizzo della cassa integrazione a Brescia sono drasticamente calate, con una tendenza al ribasso che è proseguita per tutta l’estate. A marzo 2020 gli uffici della Confederazione di via Orzinuovi avevano ricevuto richieste per quasi 34 mila ore, cui si aggiungono le oltre 15 mila esterne. In un solo mese sono raddoppiate, passando a circa 62 mila su aprile (e 23 mila esterne). Dall’inizio dell’estate la discesa veloce, con le richieste che si sono assestate a 20 mila a maggio (e 7.500 esterne), 13 mila a giugno (e 5.900), 9 mila a luglio (e 3 mila) fino a toccare il punto più basso ad agosto, quando le richieste di cassa integrazione degli artigiani di Cna si sono fermate a 7.200 ore (e 1.700 esterne). Con tutta probabilità le piccole imprese hanno preferito, nei mesi estivi e in particolare ad agosto, affiancare al periodo di cassa anche il consumo delle ferie.
L’andamento della cassa integrazione a Brescia segue di pari passo con quello dell’occupazione nelle imprese artigiane, micro e piccole, che ha segnato una ripresa delle attività dopo il lockdown. Ai cali di marzo e aprile è seguita, da maggio a luglio, una consistente crescita fino a recuperare i livelli del 2019. Ad agosto si è assistito a una battuta d’arresto dello 0,7% rispetto a luglio, prevedibile vista la fine della stagione estiva e di molti contratti a termine non rinnovati. Per la presidente di Cna Brescia Eleonora Rigotti il Fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato “si conferma ancora una volta uno strumento valido, in grado di effettuare pagamenti in 48 ore una volta acquisite le risorse. Spiace solo constatare che i ritardi del Governo rendano spesso questo tipo di operatività al servizio delle imprese molto più difficile, con ritardi che si ripercuotono negativamente sulla vita di lavoratori e aziende”. Brescia, 15 ottobre 2020

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