A Iseo arrivano tre Nobel per 70 studenti da tutto il mondo
Arrivano in Italia (per la precisione a Iseo, nel bresciano) da tutto il mondo per imparare dai “grandi” dell’economia: si tratta dei 70 giovani laureati in economia provenienti da 28 Paesi e 54 Università che, dall’11 al 18 giugno 2016, parteciperanno alla I.S.E.O Summer School. Il prestigioso corso estivo di economia ( promosso dall’Istituto I.S.E.O, istituto di studi economici e per l’occupazione) torna a portare in Italia talenti da tutto il pianeta (dalla Giamaica allo Zimbabwe, dal Sud Africa a Trinidad & Tobago, dal Libano al Bahrein passando per Stati Uniti, Cina, Colombia e Filippine) e lo fa organizzando la 13°edizione della Summer School, conosciuta ormai in tutto il mondo accademico internazionale.
Quest’anno alla scuola estiva, dedicata al tema “Looking forward: new challenges and opportunities for the World Economy”, saliranno in cattedra tre professori insigniti del premio Nobel.
In primis Joseph Stiglitz, Premio Nobel per l’Economia 2001, oggi in cattedra alla Columbia University.
Stiglitz è un celeberrimo economista americano, fra gli autori del Rapporto Intergovernativo per i Cambiamenti Climatici delle Nazioni (documento che ha ricevuto il premio Nobel per la pace). Presidente del Council of Economic Advisers durante la presidenza Clinton e capo-economista e vicepresidente senior della Banca Mondiale fra il 1997 e il 2000, Stigtliz è uno dei massimi esperti di politiche economiche, in particolare relativamente ai processi di globalizzazione, integrazione e sviluppo.
Accanto a Stiglitz ci sarà anche il Premio Nobel per l’Economia 2015, Angus Deaton, insignito dell’ambito premio per i suoi contributi fondamentali all’analisi della domanda di consumo. La sua lezione a Iseo si concentrerà sulla povertà globale: come misurarla e, soprattutto, ridurla. Deaton, grande esperto di consumi, nuove povertà e disuguaglianze, è attualmente docente alla prestigiosa Princeton University.
Il terzo Nobel che arriverà a Iseo è Michael Spence ( Nobel 2001), forte conoscitore di mercati ed economie emergenti, già rettore delle Università di Harvard e Stanford, attualmente in cattedra all’Università di New York e al Fung Global Institute di Hong Kong. Spence, che non ha mai saltato una edizione della I.S.E.O Summer School dal 2004, terrà una lezione sul rapporto fra crescita a stabilità politica.
Completano il panel di relatori Guy Standing, docente alla Soas University of London ed Emanuele Ferragina, giovane economista italiano che oggi insegna a Sciences Po (autore dei libri ” Chi troppo chi niente” e ” La maggioranza invisibile”, BUR).
Il 17 giugno l’Istituto I.S.E.O aprirà le sue porte a tutto il pubblico interessato per il convegno “Ricerca, economia e finanza” nel quale verranno proposti nuovi percorsi e meccanismi finanziari innovativi per sostenere la crescita e il welfare in Europa, prendendo in prestito e valutando gli strumenti messi in campo, proprio in questo settore, dagli Stati Uniti. Un’ attenzione particolare sarà data a forme di finanziamento innovative ideate per sostenere progetti di ricerca sulla cura contro il cancro, l’Alzheimer e le malattie cosiddette “orfane”. Il convegno avrà luogo all’Università di Brescia.
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Contratto metalmeccanici: ancora uno sciopero
di Fabio Astori – Ieri a Brescia è stata la seconda giornata di “mobilitazione” promossa dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori metalmeccanici, a supporto del rinnovo contrattuale (si sarebbe potuto dire un tempo), per contrastare il rinnovamento contrattuale (è più appropriato dire oggi).
Questa volta infatti non parliamo solo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale dei Metalmeccanici ma di Rinnovamento. In questa parola si può trovare il senso profondo della proposta di Federmeccanica, per un cambiamento sostanziale anche nelle relazioni industriali, nella consapevolezza che niente è e sarà più come prima.
La crisi infatti ha lasciato dietro di noi macerie: dal 2007 ad oggi il settore ha perso il 30% della produzione industriale, il 25% delle aziende ha chiuso o ha ridotto l’attività, quasi 300mila lavoratori hanno perso il posto di lavoro. Ora ognuno deve fare la propria parte, nessuno escluso.
Ieri però il mondo non si è fermato ad aspettare che le aziende metalmeccaniche italiane ricominciassero a produrre. Il mercato globalizzato ha continuato indifferente nei suoi ritmi più o meno sincopati di offerte, ordini, reclami che costantemente animano la rete. E’ ormai questa la realtà con cui si confrontano le imprese, non solo quelle di New York, Mosca, Pechino o Canberra, ma anche quelle di Lumezzane, Vestone, Breno o Poncarale. Così è anche per la mia azienda, che produce a Montichiari e consegna in tutto il mondo. Eppure anch’io ieri mi sono fermato, perché ancora una volta ho cercato di capire. Mi sono chiesto innanzitutto se fosse stato valutato l’effetto economico e sociale dello sciopero, con i suoi danni alle imprese e ai lavoratori, all’economia e al mercato del lavoro, tanto più nell’attuale contesto di bassa crescita ed incertezza occupazionale. Ho espresso più volte le mie perplessità al riguardo, ma porto rispetto comunque per quei lavoratori che hanno deciso di astenersi dal lavoro pagando la loro scelta con la perdita della retribuzione.
Diverso invece è il discorso per quelli che lo sciopero lo hanno promosso (senza rimetterci nulla!) e affermano di risolvere così i problemi di un’Italia impegnata in una faticosa ripresa. E così avanti con gli slogan, sintetici e a volte geniali, certo così facili da usare che basta un attimo e più nessuno si chiede se sono del tutto veri. In un curioso strabismo che fa apparire semplice una realtà complessa, che spinge all’adesione verso la protesta senza quantificarne il prezzo. Insomma, muro contro muro, e poi si vedrà.
La verità è che non si cambia la realtà della globalizzazione, non si confutano le leggi dell’economia limitandosi a puntare i piedi e a dire no. Tutti quei discorsi suonano incomprensibili se non si contrappone un’altra prospettiva, se non si delinea il tracciato certo di una strada alternativa e sostenibile. E’ proprio lì, quando viene il momento di fare proposte e di agire per concretizzarle, che le contraddizioni emergono e la lucidità di pensiero dei sindacalisti-oratori si smarrisce. E mentre le imprese cercano ogni giorno, tra mille problemi, di trovare la via per mantenersi competitive, il sindacato è impegnato a divulgare i soliti “bollettini”, con dati di adesione agli scioperi che puntualmente non trovano riscontro nella realtà.
Qualche giorno fa, sulla stampa locale, è apparso un interessante intervento di un docente della facoltà di Economia, nel quale si dava conto delle diverse possibilità di azione, e opportunità, legate alla contrattazione aziendale. “Accordi aziendali via per lo sviluppo” il titolo, con uno stimolante interrogativo nel testo: “pay for performance” o “pay for competence”?
Ma se la contrattazione aziendale è la via per lo sviluppo, cosa è e come deve essere la contrattazione nazionale?
La risposta di Federmeccanica è una proposta di “rinnovamento” che prevede un salario di garanzia, formazione generalizzata, assistenza sanitaria integrativa e previdenza complementare.
Siamo infatti i primi a voler aumentare le retribuzioni. E’ il nostro obiettivo. Vogliamo farlo però in una maniera “sana” attraverso la condivisione dei risultati raggiunti. Anche questa è partecipazione: responsabilizzazione, condivisione di obiettivi e risultati. La risposta delle organizzazioni sindacali, invece, dopo oltre 20 incontri dall’inizio della trattativa, è sempre la solita richiesta di “pay for nothing”: aumenti salariali fissi e per tutti, ormai insostenibili per molte imprese e penalizzanti per la competitività del Paese.
* Vice Presidente Relazioni Industriali Associazione Industriale Bresciana
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Per chiunque fosse interessato, il Comune di Roncadelle ha attivato una sezione nel sito istituzionale (www.comune.roncadelle.bs.it) in cui possibile presentare la propria candidatura per le aziende del nuovo Roncadelle Shopping Centre. Circa 30 i contatti già presenti, ciascuno con modalità diverse di selezione (per qualcuno basta una mail, per altri bisogna accedere a sezioni dei relativi siti) ben specificate nella pagina. Il sito non raccoglie i curriculum, né può in alcun modo influenzare le procedure di valutazione e selezione del personale.
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Per provincia: Agricoltura: sono 10 mila imprese a Brescia, 8 mila a Mantova, 7 mila a Pavia, 5 mila a Bergamo, 4 mila a Cremona e Milano. Industria alimentare: sono quasi 2 mila a Milano e quasi mille a Brescia e Bergamo.
Agricoltura per settore, a fine 2015 ci sono in Lombardia 15 mila imprese nei cereali (-1% in un anno), 9 mila nell’attività mista agricoltura – allevamento (-1,5%), 4 mila allevamenti da bovini da latte (-2,3%), 3 mila nell’uva (stabili), 2 mila nella floricoltura (-2%), 2 mila negli ortaggi (stabili), 870 negli ovini (stabili), 700 imprese nei cavalli (-2,4%), 600 nei suini (stabili), 600 nel pollame (-0,7%), 600 nella silvicoltura (+1,4%), oltre 150 tra acquacultura e pesca.
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Comet acquisisce anche Laborsil per diventare leader nel settore gomma
L’azienda di Coccaglio (BS) acquisisce la Laborsil di Bergamo. Un’acquisizione che sottolinea l’importanza strategica dell’asse Bergamo – Brescia in questo cruciale settore.
Comet S.r.l., azienda leader nel settore delle mescole di gomma, annuncia l’acquisizione, avvenuta il 31 maggio 2016, di Laborsil S.r.l., azienda fondata nel 2006 che produce mescole siliconiche e fluorosiliconiche.
«L’acquisizione è un tassello importante per la strategia di crescita di Comet – dichiara Matteo Bernini, amministratore delegato di Comet – perché consente alla nostra azienda di completare l’offerta dei prodotti verso i propri clienti disponendo da oggi anche delle mescole siliconiche».
È grazie anche a queste scelte strategiche che Comet rafforza il proprio ruolo confermando la sua leadership sul mercato italiano e internazionale. Il costante lavoro di ricerca e di sviluppo del prodotto da parte di Comet comprende sin qui oltre 4.000 diverse formulazioni di mescole in gomma, suddivise in ricette standard e ad hoc, che vanno a fornire diversi ambiti industriali dagli elettrodomestici all’automotive, dal settore dell’edilizia a quello del gas, come a quello idrico, e ancora dall’industria mineraria a quella calzaturiera.
La spinta a una continua innovazione – raggiunta oggi con l’acquisizione del 100% di Laborsil – rappresenta un ulteriore tassello nel processo di sviluppo di Comet: che a partire dal suo trasferimento nel nuovo stabilimento di Coccaglio (BS), inaugurato lo scorso 27 maggio 2016, dimostra come la crescita si accompagna ad un investimento sulla qualità, anche nell’attenzione dell’impatto ambientale. Con la sua esperienza ultra-trentennale, Comet, che è nata nel 1980 ed è controllata al 100% da BHF S.r.l., l’holding di proprietà della famiglia Bernini, ha chiuso il 2015 in crescita con un fatturato di 43 milioni di euro, con una produzione annua di circa 20 mila tonnellate di mescole in gomma e con un numero di 86 dipendenti.
L’acquisizione, da parte di Comet, di Laborsil, che ha sede a Bergamo e ha un fatturato di 5,8 milioni di euro e 12 dipendenti, conferma anche il radicamento dell’azienda di Coccaglio (BS) sull’asse strategico di Bergamo e Brescia. Gli ex soci operativi di Laborsil, Aristide Plebani e Tiziano Tresoldi, resteranno in azienda garantendo continuità aziendale e il trasferimento di competenze necessario. «L’importanza di questa acquisizione – sono ancora le parole dell’amministratore delegato di Comet Matteo Bernini che gestisce l’azienda insieme alla sorella Simona ed al padre Lorenzo – consente a Laborsil di proseguire nel percorso di crescita che ha intrapreso, potendo investire maggiormente nella ricerca e nello sviluppo, come sulla crescita commerciale e tecnica, potenziando la propria presenza all’estero».
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A Ikea Brescia due giorni all¹insegna della sostenibilità e dell’arte
Venerdì 10 e sabato 11 giugno, IKEA Brescia sarà protagonista di una due giorni dedicata alla sostenibilità e alla street art con il progetto IKEA LOVES EARTH: seminari, workshop e laboratori per vivere in modo più sostenibile la casa, e una speciale street art live performance.
L’attenzione all¹ambiente, filo conduttore di tutti gli appuntamenti, sarà unita all¹arte nella live performance di Tellas, street artist di fama internazionale, che trasformerà alcuni prodotti IKEA in veri e propri pezzi unici realizzati con Airlite: una speciale pittura in grado di ridurre la concentrazione delle particelle di ossido di azoto nell¹aria, favorendo la diminuzione dell¹inquinamento atmosferico. Le opere d¹arte realizzate dall¹artista verranno poi donate ad alcune Associazioni benefiche che operano in collaborazione con IKEA Brescia.
Con la stessa pittura l¹artista ha inoltre realizzato un murales in via Togliatti a Roncadelle (BS) che contribuirà a ridurre l¹inquinamento presente nell¹aria. L¹iniziativa IKEA loves EARTH è stata promossa in 11 città italiane, un progetto che ha coinvolto street artist di fama internazionale, che hanno creato graffiti ispirati alla Terra e alla natura.
Oltre ad assistere alla performance, i soci IKEA FAMILY e BUSINESS potranno partecipare previa iscrizione sul sito IKEA ai numerosi appuntamenti che si svolgeranno nel corso delle due giornate:
· Workshop: Raccolta differenziata in un piccolo spazio, Soluzioni per organizzare i mobili della cucina, Come coinvolgere i bambini in cucina, Idee semplici per organizzare gli alimenti, Una tavola per stupire e Come coltivare un giardino in casa forniranno agli ospiti utili consigli e buone pratiche da adottare nella vita quotidiana
· laboratorio per i bambini clown pasticcioni, in cui i pagliacci mettono in disordine e i piccoli ospiti si divertono a distinguere i diversi materiali dividendoli secondo una corretta raccolta differenziata
Il programma dell¹evento è consultabile sul sito di IKEA al seguente link:
Il grillino Sorial all’alttacco sull’ambiente: è ancora allarme Pcb
“Un impianto produttivo, in provincia di Brescia, è stato sottoposto in questi giorni a sequestro preventivo dai carabinieri del Ros, poichè, secondo l’accusa, avrebbe smaltito, insieme ai materiali ferrosi, significativi quantitativi di scorie contenenti il ben noto policlorobifenile o PCB. Ancora una volta questa sostanza altamente cancerogena mette in pericolo la salute della popolazione di Brescia e dintorni”
Grazie anche ad alcune riprese effettuate all’esterno dell’azienda, l’indagine dei Ros avrebbe scoperto questa attività di smaltimento illecito, confermando i sospetti alla base dell’inchiesta avviata nel dicembre 2014 e mostrando in che modo sarebbe avvenuta la ricezione di rottami, lo smistamento a cielo aperto e il successivo carico su camion, fino alla consegna poi in altre aziende.
Continua il deputato M5S Giorgio Sorial: “Siamo molto contenti che questo traffico criminale sia stato scoperto e bloccato, ma abbiamo interrogato i ministrimdell’ambiente e della salute per chiedere di monitorare la situazione perché sai fatta chiarezza al più presto sui rischi generati da questa attività illecita per la salute dei cittadini della zona, nonché sollecitare gli interventi necessari per la messa in sicurezza delle zone conseguentemente contaminate”.
Con Brescia Smart Living si progetta la Brescia del domani
Mille famiglie bresciane, residenti in due zone cittadine significative per caratteristiche sociali e urbanistiche – il quartiere periferico di Sanpolino e la zona di via XX Settembre/Solferino a ridosso del centro storico – stanno facendo da “apripista” ad un progetto di ricerca e innovazione promosso da A2A con il Comune e l’Università degli Studi di Brescia e finalizzato a sperimentare un modello innovativo di gestione dell’energia e di servizi rivolto a tutti i cittadini con una particolare attenzione alle fasce più deboli.
Il progetto si chiama “Brescia Smart Living” e ha obiettivi ambiziosi come il benessere, la sicurezza, l’inclusione e la sostenibilità. Un progetto ad alto tasso di innovazione e tecnologia che, al contempo, mette al centro le esigenze della persona e della comunità.
Se il progetto confermerà le attese, nei prossimi anni diventerà un modello attraverso il quale migliorare Brescia in settori fondamentali come i consumi energetici, l’illuminazione pubblica intelligente, l’analisi della qualità dell’aria e del rumore, la raccolta dei rifiuti.
Il cambiamento riguarderà anche temi di interesse sociale come la tutela dei più deboli, la sicurezza, l’informazione, la trasparenza e la partecipazione.
Per poter sviluppare al meglio queste attività, per delineare le aspettative reali dei cittadini, al fine di formulare un modello utile alla città di domani, è stato promosso un questionario che aiuterà il gruppo di progetto a tracciare il “ritratto” delle abitudini di vita dei cittadini coinvolti.
L’analisi delle risposte ottenute, permetterà di finalizzare il lavoro tecnico di progettazione dei servizi, svolto fino ad oggi, e di poterlo validare sulla base di reali bisogni. Questo è solo il primo step di un progetto di coinvolgimento attivo della cittadinanza, ne seguiranno altri che porteranno, da giugno del 2017, numerose famiglie a diventare “gli attori principali” delle soluzioni che verranno sperimentate in campo…
“Brescia Smart Living”, cofinanziato dal Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca, è un progetto che si avvale di diversi e primari partner: UNIBS, ENEA, BRAIN (Beretta Research And Innovation), Cauto, Cavagna Group, ST Microelectronics, FGE Elettronica, Iperelle e Teamware.
Lo stato del progetto e il suo avanzamento sono consultabili sul sito: bsl.comune.brescia.it
Fondazione Folonari: 30mila euro ai ragazzi delle paritarie
30 mila euro ai ragazzi che frequentano scuole paritarie cattoliche di Brescia e provincia. Questo è l’importo che nel 2016 la Fondazione Guido e Angela Folonari metterà a disposizione per favorire l’accesso alla scuola paritaria cattolica, in continuità con una tradizione che ha sempre posto in primo piano l’educazione umana e morale.
La Congrega e le fondazioni amministrate sono attente alle necessità degli studenti di ogni ordine e grado attraverso sussidi economici per l’acquisto dei libri, del materiale scolastico, del pagamento delle spese di trasporto, della mensa e delle rette scolastiche. In particolare, la Fondazione Folonari ha voluto collaborare con la scuola paritaria cattolica, chiedendo la segnalazione delle famiglie più fragili, al fine di assicurare che gli interventi siano compiuti – come dispone lo Statuto– «caso per caso, nello spirito evangelico e servano a favorire un’educazione umana e cristiana dei minori soccorsi».
La richiesta dovrà avvenire per il tramite del Dirigente scolastico e – a termini di Statuto – del parroco di residenza della famiglia entro e non oltre il 30 settembre. Possono presentare domanda i minori frequentanti gli istituti paritari cattolici della scuola secondaria di 1° e 2°, con residenza in città o in provincia, e che presentino un ISEE inferiore a 12.000 euro.
La specifica attenzione agli istituti paritari cattolici non esclude tuttavia gli interventi della Fondazione a sostegno di alunni che frequentano la scuola pubblica: nel 2015, per esempio, le spese scolastiche hanno pesato per il 26% sul totale degli aiuti erogati, raggiungendo un totale di 68.531 euro.
In oltre trentacinque anni di attività la Fondazione Folonari ha realizzato una gamma di azioni ricca e articolata, raggiungendo la sorprendente cifra di 32mila destinatari con sussidi pari a oltre 11 milioni di euro. Si è trattato soprattutto di contributi per cure sanitarie, spese scolastiche, pagamenti di rette per l’accoglienza in comunità, oltre a spese di prima necessità (acquisto viveri e consumi domestici). A volere tutto ciò, per tramite della Congrega della Carità Apostolica, fu Guido Folonari (1905-1978) in ricordo della moglie Angela, che per tutta la vita aveva voluto dedicare parte del proprio tempo e del proprio patrimonio in opere benefiche per i bambini.
Aumento dell’Iva per le coop sociali, Rolfi: al lavoro per evitare stangata
Regione Lombardia al lavoro per trovare una soluzione concreta ai disagi e alla perdita economica di cui sono vittima le cooperative sociali dopo l’aumento dal 4% al 5% dell’IVA inserito nella Legge di Stabilità 2016. Questa decisione, come hanno spiegato oggi i rappresentanti dell’Alleanza Cooperative Italiana Welfare ricevuti in audizione in Commissione Sanità, sta creando particolari problemi in termini di sostenibilità per le cooperative sociali che gestiscono servizi sociosanitari accreditati e contrattualizzati con la Regione, tanto più che l’aggravio dell’IVA riguarda e colpisce esclusivamente le cooperative sociali.
“Una possibile soluzione a questa questione –ha spiegato il Presidente della Commissione Sanità Fabio Rolfi (Lega Nord)- potrebbe essere quella di considerare la quota a carico del Servizio Sanitario Regionale al netto dell’IVA. Ciò porterebbe all’eliminazione delle differenze tra gli enti gestori derivante esclusivamente dagli obblighi fiscali a cui devono sottostare, tenuto conto anche della recente sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2015 nella quale si stabilisce espressamente che per evitare disparità di trattamento nelle gare di appalto i prezzi devono essere intesi sempre al netto dell’IVA”. Il Presidente Rolfi informerà oggi stesso dell’esito dell’audizione l’Assessore regionale all’Economia Massimo Garavaglia, con il quale nei prossimi giorni cercherà di definire una possibile soluzione: oggi per la gestione dei servizi contrattualizzati le cooperative sociali attingono al fondo sanitario regionale per un valore complessivo di circa 200 milioni di euro, dei quali 62 per la disabilità, 80 per l’assistenza alla popolazione anziana e 30 per la psichiatria.
Durante la seduta odierna di Commissione è stato quindi calendarizzato il lavoro dei prossimi mesi, che sarà incentrato soprattutto sull’esame del progetto di legge 228ter con la cui approvazione si completerà la riforma della sanità lombarda. Dopo l’approvazione in Commissione del progetto di legge 228bis inerente la salute mentale e la veterinaria, ora saranno affrontati i capitoli che interessano il ruolo delle farmacie, i rapporti con le Università, la cura del diabete, le malattie rare e i servizi necrofori: relatore di questo progetto di legge è stato confermato Angelo Capelli (NCD), con l’obiettivo di portare il provvedimento in Aula nell’autunno prossimo.
Mercoledì 15 giugno si insedierà il gruppo di lavoro sul progetto di legge che introduce misure per il sostegno al reddito, presieduto da Fabio Fanetti (Lista Maroni): hanno già fatto pervenire la loro adesione al gruppo i Consiglieri Angelo Capelli (NCD), Silvana Santisi Saita (Lega Nord), Antonio Saggese (Lista Maroni), Elisabetta Fatuzzo (Pensionati), Marco Carra (PD), Umberto Ambrosoli (Patto Civico), Paola Macchi e Dario Violi (M5Stelle).
Infine in Commissione sono stati presentati questa mattina altri due progetti di legge che il Presidente Rolfi auspica siano portati all’approvazione del Consiglio entro metà luglio. Il primo, che prevede contributi per l’installazione di sistemi di videosorveglianza all’interno delle residenze sanitarie per anziani, ha come relatrice Elisabetta Fatuzzo (Pensionati). Il secondo, di cui è relatore Federico Lena (Lega Nord), introduce nuove disposizioni per la promozione della lingua dei segni italiana e della LIS tattile, nonché per la rimozione delle barriere della comunicazione: su questo provvedimento sono state programmate le prime audizioni già per lunedì 13 giugno.
Alla seduta odierna ha partecipato nei posti riservati al pubblico una delegazione dell’associazione regionale dell’ENS (Ente Nazionale Sordi).
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Sanità, Rolfi: al via osservatorio permanente con parti sociali per monitoraggio situazione personale dipendente
Si è svolto nella mattinata di oggi, presso la sede territoriale di Regione Lombardia a Brescia, l’incontro tra i consiglieri