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Personaggi - page 9

Franco Bettoni

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Francesco Bettoni – detto Franco – è nato a Visano, il 23 agosto 1948. Si laurea in Scienze Sociali con specializzazione in Sociologia Rurale nel 1972. Una passione, quella per la campagna e l’agricoltura, che lo accompagnerà fino ai giorni nostri.  Nel 1982 diventa presidente dell’Unione Agricoltori di Brescia, di cui dal 2012 è presidente onorario.

Nominato presidente della Camera di commercio nel 1992, è rimasto alla presidenza dell’ente fino al 2014 (il suo posto è stato preso da Giuseppe Ambrosi), occupandosi soprattutto di internazionalizzazione e di infrastrutture, dando un contributo significativo ai progetti dell’aeroporto di Montichiari, della Fiera di Brescia e della stazione sciistica in Alta Valcamonica. In questo periodo Bettoni è stato nel board di decine di società con capitali pubblici, circostanza su cui non sono mancate le polemiche.

Oggi Bettoni è presidente di Brebemi, un progetto nato nel 1990 e concretizzato nel 1999 quando le Camere di Commercio, le Province e le Associazioni Industriali di Brescia, Bergamo, Cremona e Milano, insieme a Banca Intesa e ora Banca Intesa Sanpaolo, hanno costituito Brebemi S.p.A.

 

 

Daniela Grandi

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Daniela Grandi, dopo il liceo linguistico (parla inglese e spagnolo), si è iscritta alla facoltà di Lettere di Ferrara. Ma ben presto, nel 1992, si è spostata a Brescia per acquisire maggiore indipendenza dalla famiglia, già allora impegnata nella produzione del riso.

Nella Leonessa ha lavorato per tre anni come responsabile dell’ufficio acquisti di un’importante azienda edile. Quindi, a 28 anni, ha incontrato Marcello Gabana, con cui è convolata a nozze nel 1998 (dal matrimonio è nata Sofia, oggi 16enne). Nell’azienda Daniela Grandi si è occupata inizialmente dei rapporti con l’estero. Nel 2009, dopo la tragica scomparsa del marito, ha dovuto prendere in mano le redini dell’intero gruppo. Tra le prime scelte operative quelle di nominare amministratore un manager di comprovata esperienza, Fabrizio Scuri. Con lui Daniela Grandi ha impostato il cambiamento, ancora in atto, che mira a trasformare l’azienda in una realtà sempre più strutturata, puntando in particolare sul settore agroalimentare.

Daniela è responsabile del settore Industria estrattiva e materiale da costruzione di Aib e vicepresidente della Banca Santa Giulia. E’ appassionata di Yoga, tiro a segno e arti marziali.

Giovanni Bazoli

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Giovanni Bazoli (Brescia, 18 dicembre 1932) è un banchiere italiano, ex-presidente del consiglio di sorveglianza della banca Intesa Sanpaolo e della finanziaria Mittel.

Giovanni Bazoli appartiene a un’importante famiglia bresciana, impegnata in politica fin dall’inizio del XX secolo: il nonno Luigi Bazoli, dopo essere stato praticante nello studio di Giuseppe Tovini (fondatore di giornali, scuole e del Banco Ambrosiano, e poi proclamato beato), fu tra i fondatori del Partito popolare, di cui fu anche deputato. Giovanni Bazoli è figlio di Beatrice Folonari, morta a soli 29 anni, e di Stefano Bazoli (1901-1981), deputato della DC all’Assemblea costituente. Dopo la laurea in Legge, esercita la professione di avvocato nello studio di famiglia a Brescia, insegna Diritto pubblico all’Università Cattolica e, nel 1974, entra nel consiglio d’amministrazione della Banca San Paolo di Brescia.

Nel giugno 1982 il banchiere Roberto Calvi, direttore del Banco Ambrosiano, viene trovato impiccato sotto il Ponte dei Frati Neri di Londra. Il giudice dispone che l’istituto bancario venga messo in liquidazione. Quattro banche private (Popolare di Milano, San Paolo di Brescia, Credito Romagnolo e Credito Emiliano) si dichiarano pronte a farsi carico del 50% del Nuovo Banco Ambrosiano. L’altro 50% resterà in mano alle tre grandi banche pubbliche: BNL, San Paolo di Torino e Imi. Le quattro banche private, su suggerimento di Nino Andreatta, allora Ministro del tesoro, indicano come loro garante il poco conosciuto Bazoli. Divenne presidente del Nuovo Banco Ambrosiano, che continuò l’attività bancaria del Banco Ambrosiano. Nel 1984 diresse la cessione della Rizzoli-Corriere della Sera, il gruppo editoriale che Angelone Rizzoli aveva ceduto a Roberto Calvi. Fu egli stesso beneficiario della transazione in quanto presidente della Mittel, una delle società che parteciparono all’acquisto del gruppo. Integrò il Nuovo Banco con la Banca Cattolica del Veneto, formando il Banco Ambrosiano Veneto. Nel 1990 fece entrare nell’azionariato del Banco il gruppo francese Crédit Agricole, respingendo i tentativi di Gemina di assumere un ruolo guida nella banca.

Nel 1997 dall’unione dell’Ambroveneto con Cariplo, nacque Banca Intesa, di cui Bazoli divenne presidente. Negli anni successivi, Banca Intesa si fuse con la Banca Commerciale Italiana (1999), conservando il nome Banca Intesa, che si fuse poi nel 2007 con il Sanpaolo di Torino, originando così l’attuale gruppo Intesa Sanpaolo. Ha dato le sue ufficiali dimissioni il 27 aprile 2016.

Vita privata

Giovanni Bazoli è sposato con Elena Wührer – della famiglia produttrice della celebre birra – hanno tre figli: Stefano (che porta lo stesso nome del nonno), Francesca e Chiara. Francesca, avvocato, è sposata con Gregorio Gitti, docente di diritto all’Università Statale di Milano e avvocato, tra gli ispiratori del Partito Democratico. La famiglia Bazoli è nota per la simpatia politica nei confronti del centrosinistra. Luigi, fratello di Giovanni, – della sinistra Dc – fu assessore all’Urbanistica del Comune di Brescia.

Nel 1974 muore la cognata Giulietta Banzi, moglie del fratello Luigi, vittima della strage di piazza della Loggia, avvenuta il 28 maggio.

Marco Bonometti

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È presidente ed amministratore delegato di OMR – Officine Meccaniche Rezzatesi, gruppo industriale impegnato in varie attività e specializzato nella componentistica per automobili, da lui portato a diventare una multinazionale. Il 31 maggio 2012 è stato nominato Cavaliere del Lavoro dal Presidente della Repubblica.

Marco Bonometti rappresenta la terza generazione di una famiglia di imprenditori, nella cui azienda situata a Rezzato comincia a lavorare nel 1977, parallelamente agli studi al Politecnico di Milano conclusi con una laurea in ingegneria meccanica. L’azienda di famiglia è la OMR, fondata nel 1919 dal nonno materno Francesco Tirini e dal fratello di quest’ultimo Battista Tirini sotto la ragione sociale “F.lli Tirini”; si occupava della costruzione di macchine per la lavorazione del marmo[3] ed assunse la denominazione attuale nel 1955 quando cominciò ad occuparsi di lavorazioni meccaniche per veicoli industriali. Il padre, Carlo Bonometti, morì quando Marco aveva soltanto 23 anni ed era ancora studente.

Sotto la guida di Marco l’azienda si specializza in componentistica per autovetture e veicoli industriali (motore, trasmissione, telaio e sospensioni). La OMR cresce e, a partire dal 1998, si internazionalizza: dapprima con l’apertura di tre nuovi siti di produzione in Brasile e di uno in Marocco, poi nel 2007 con l’apertura di uno stabilimento in India e uno in Cina l’anno seguente. Anche in Italia viene accresciuto il numero di stabilimenti, fino ad arrivare a nove, situati tutti nel nord del Paese.

Oltre ad essere amministratore delegato delle aziende del gruppo è presidente della Banca Santa Giulia che ha fondato e vicepresidente e amministratore delegato delle case di cura Villa Gemma e Dominato Leonense.

Parallelamente a tali attività è stato impegnato a livello locale nell’ambito delle associazioni di categoria (presidenza del Gruppo Giovani Industriali AIB, vice presidenza dell’Associazione Industriale Bresciana, presidenza del pala EIB (Ente Fiera)), in quello sportivo (presidenza della Società Sportiva Leonessa, presidenza dell’Associazione Nuotatori Brescia), in quello della promozione del territorio (consigliere del Museo dell’Industria e del Lavoro, del Museo delle Mille Miglia e della Fondazione Comunità Bresciana) ed in quello del sociale (realizzazione del nuovo Liceo Luzzago di Brescia, opere di modernizzazione degli oratori).

Ottiene nel 2004 il premio “La Lombardia per il lavoro”, nel 2006 il Podio Ferrari-Eccellenza Italiana, nel 2009 l’Awards Cina “Per l’Investimento” e nel 2011 il Podio Ferrari-Premio del Presidente.

Nel 2013 viene eletto alla presidenza dell’Associazione Industriale Bresciana con una scelta che viene giudicata di rottura con il passato.

Dal 2011, con la sua azienda OMR – Officine Meccaniche Rezzatesi, è main sponsor della Associazione nuotatori Brescia.

Nel febbraio 2015, col suo contributo, salva dal fallimento il Brescia Calcio.

Grande appassionato di nuoto, da giovane è stato il primo nuotatore bresciano a completare i 100 m stile libero in meno di un minuto.

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