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A2A - page 6

A2A: in 300 lavoreranno da casa per un giorno alla settimana

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Da oggi circa 300 dipendenti potranno svolgere le proprie mansioni in un luogo diverso dal proprio ufficio Milano, 27 giugno 2016 – Al via lo Smart Working in A2A, l’innovativa modalità di lavoro che consente, per un giorno a settimana, di lavorare da casa o da un luogo diverso dal proprio ufficio utilizzando le dotazioni aziendali necessarie per svolgere l’attività lavorativa. Grazie ad un accordo sindacale recentemente firmato è stato definito il perimetro delle società del Gruppo e il numero di persone che saranno interessate dal progetto pilota, riservato a dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato da almeno un anno. A partire da oggi circa 300 dipendenti di A2A Spa e A2A Energia, dislocati in 18 sedi del Gruppo, potranno sperimentare per sei mesi questo nuovo sistema di lavoro che coniuga flessibilità e innovazione. I dipendenti che aderiscono al progetto Smart Working osserveranno il medesimo orario di lavoro previsto dal contratto di lavoro. “Smart Working è un altro concreto tassello del nuovo corso aziendale che punta a disegnare un modello organizzativo e culturale più moderno per il futuro di A2A, in linea con il processo di trasformazione e cambiamento che stiamo conducendo” spiega Valerio Camerano, Ad del Gruppo – Una piccola rivoluzione che può consentire un migliore bilanciamento del tempo tra sfera lavorativa e privata, migliorando la qualità della vita dei dipendenti e la loro soddisfazione professionale. Lo Smart Working sottolinea inoltre l’importanza del lavorare per obiettivi e, in ottica green, può ridurre l’impatto ambientale sui territori coinvolti in termini di riduzione degli spostamenti e utilizzo delle infrastrutture.” I primi mesi del progetto Smart Working saranno fondamentali per consentire al Gruppo di valutarne aspetti positivi e possibili aree di miglioramento, e per prendere in considerazione l’ipotesi di estendere questa modalità di lavoro, in futuro, anche ad altre aree. Per fornire ai dipendenti tutte le informazioni e per favorire l’utilizzo delle tecnologie digitali necessarie ad attuare questa nuova modalità lavorativa, A2A ha inoltre previsto l’organizzazione di giornate di formazione ad hoc e corsi on-line sulla sicurezza.

A2A, 45 anni di teleriscaldamento e record in Italia

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Una crescita costante nel tempo, coniugata ad elevati standard di qualità, sostenibilità ambientale e attenzione alle esigenze del territorio.
Con queste parole è possibile sintetizzare lo sviluppo del teleriscaldamento di A2A a Brescia, che venne sperimentato per la prima volta 44 anni fa in un quartiere di nuova costruzione – Brescia 2 – per poi estendersi a larga parte della città.
I primi passi ufficiali furono mossi nel 1971 dal Comune di Brescia, con un proprio atto formale di indirizzo all’allora ASM, mentre il progetto divenne operativo l’anno successivo. La lungimiranza delle scelte, unita alla positiva accoglienza da parte della cittadinanza, favorì nel corso degli anni un veloce sviluppo del sistema, reso possibile dapprima attraverso i potenziamenti della centrale Lamarmora e successivamente con l’entrata in funzione del termovalorizzatore.
Oggi, la volumetria degli edifici allacciati ha raggiunto e superato quota 42 milioni di m3, conferendo a Brescia, con oltre 200 m3 di volume riscaldato per abitante, il primato nazionale della diffusione del teleriscaldamento, che con un’estensione complessiva di oltre 650 km di doppia tubazione copre il fabbisogno del 70% della città.
Al calore recuperato dal termovalorizzatore e dalla centrale di cogenerazione ad alto rendimento Lamarmora, oltre all’erogazione in caso di back-up da parte della centrale Nord, da ottobre 2015, grazie al progetto “Calore in rete”, si aggiunge quello recuperato dall’acciaieria Ori Martin, calore altrimenti disperso nell’ambiente. Il progetto “Calore in rete” rappresenta infatti un’ulteriore spinta al consolidamento della leadership di A2A Calore & Servizi non solo in termini di volumi di calore erogato ma anche e soprattutto di innovazione tecnologica, efficienza energetica e qualità ambientale.
Il sistema di teleriscaldamento evita così ogni anno l’emissione in atmosfera di oltre 400 mila tonnellate di CO2 e il consumo di oltre 150 mila tonnellate equivalenti di petrolio (le emissioni evitate si riferiscono al contributo fornito dal Sistema Energetico Integrato nella sua totalità, ovvero teleriscaldamento, produzione elettrica da cogenerazione e ciclo dei rifiuti con termovalorizzazione).

A2A, ok al bilancio. Valotti: le azioni adesso valgono il doppio

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L’assemblea degli azionisti di A2A ha approvato il bilancio dell’esercizio 2015, chiuso con un utile netto di 73 milioni di euro, e ha deliberato di assegnare un dividendo di 0,041 euro per azione (la cedola sarà staccata il 20 giugno). Inoltre, l’assemblea ha approvato un piano di acquisto e disposizione di azioni proprie, fino a un ammontare massimo di 313.290.527 azioni.

Quanto invece all’ipotesi di una riduzione delle quote di Milano e Brescia in A2A, il presidente Giovanni Valotti ha spiegato in assemblea che spetta ai Comuni azionisti, sottolineando comunque che una eventuale cessione oggi delle partecipazioni permetterebbe ai due azionisti pubblici, titolari complessivamente del 50% del capitale, di incassare quasi il doppio rispetto al valore di Borsa dei titoli prima che gli attuali vertici entrassero in carica. “In questa fase di passaggio – ha aggiunto Maurizio Baruffi, capo di gabinetto del primo cittadino di Milano – il sindaco Pisapia lascia al suo successore un rapporto positivo con l’azienda”.

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