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Bcc, Azzi confermato presidente nel 60esimo

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Si compiono oggi i primi sessant’anni di storia della Federazione delle Banche di Credito Cooperativo della Lombardia. Per questo, l’annuale Assemblea di Bilancio della realtà a cui sono associati, a livello regionale, istituti che fanno riferimento ad entrambi i Gruppi Bancari Cooperativi (Iccrea e Cassa Centrale) si è tenuta questa mattina proprio a Treviglio, dove, esattamente sessant’anni fa, il 14 giugno del 1964, avvenne la sua ufficiale costituzione.

Nel corso dell’Assemblea, riunitasi presso il Teatro Nuovo, in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e del Collegio dei Probiviri, al vertice della Federazione Lombarda delle BCC è stato confermato all’unanimità Alessandro Azzi. In carica dal 1991 (Presidente di Federcasse dal 1991 al 2017, della BCC del Garda dal 1985 al 2019 e attuale Presidente ABI della Commissione Regionale ABI della Lombardia) l’avvocato Azzi ha ricevuto nuovo mandato per proseguire il proprio incarico alla Presidenza della Federazione per il triennio 2024-2027.

Sostegno all’economia reale: i numeri delle BCC lombarde aggiornati al 31 dicembre 2023*

In Lombardia sono presenti 27 BCC con 723 sportelli in 518 comuni, in 149 dei quali operano come unica presenza bancaria (+10% da dicembre 2022). A fine 2023 contano 210.972 Soci (+2,8% su base d’anno) e oltre un milione di clienti.

L’ammontare complessivo degli impieghi erogati dalle BCC a imprese e famiglie lombarde, a dicembre 2023, è di oltre 24,5 miliardi di euro. Supera i 14,5 miliardi di euro il sostegno al settore produttivo lombardo, il 22,5% dei quali destinati a micro e piccole imprese del territorio. Rispetto all’ambito di destinazione del credito delle imprese finanziate, la quota di mercato delle BCC è più alta (19,6%) con riguardo agli impieghi alle imprese artigiane. Emerge poi il settore di agricoltura, silvicoltura e pesca (18,7%), seguito dai servizi di turismo e ristorazione (11%) e dal settore delle costruzioni (11%).

Con riguardo all’attività di raccolta diretta, i depositi da clienteladelle BCC a dicembre 2023 superano complessivamente i 35 miliardi di euro. La raccolta indiretta è di oltre 12 miliardi di euro. Le sofferenze lorde delle BCC lombarde sono in forte calo sui dodici mesi: -30% (rispetto al -13,8% registrato dal sistema bancario regionale).

Bene anche i risultati delle BCCpresentinella provincia di Brescia, con 218 sportelli in 136 Comuni (in 41 dei quali rappresentano l’unica presenza bancaria), che registrano a 31 dicembre del 2023 unaraccolta diretta di 9,7 miliardi e oltre 6 miliardi di euro di impieghi. Particolarmente significativa è la quota di mercato degli impieghi alle piccole imprese che contano da 6 a meno di 20 dipendenti (31,8%) e alle microimprese con un massimo di 5 addetti (27,2%): più di un finanziamento su quattro a queste così diffuse forme di impresa sul territorio è stato, cioè, erogato da una BCC. Rispetto all’ambito di destinazione del credito delle imprese finanziate, la quota di mercato delle BCC più alta con riguardo agli impieghi è nel settore agricolo (26,7%) e nel turismo e ristorazione (26,7%);significative inoltre le quote relative al settore delle attività immobiliari (22,3%) e delle costruzioni (18%). Rilevanti anche le quote di mercato detenute dal Credito Cooperativo in provincia di Brescia per i crediti destinati alle famiglie (16,2%). In diminuzione le sofferenze per le BCC del territorio del 16,2% rispetto all’anno precedente.

Bcc in provincia di Brescia: raccolta diretta a 9,6 miliardi di euro e 6,2 miliardi di impieghi

in Banche/Bcc/Economia by

L’anno 2022 si chiude con segno particolarmente positivo per le 27 BCC della Lombardia che – con 205 mila soci, 5.400 dipendenti, 736 sportelli*e oltre un milione di clienti – sono presenti in 523 comuni, in 136 dei quali come unico istituto di credito.

Positivi i risultati dall’analisi delle masse intermediate36 miliardi di raccolta diretta, per unacrescita annua pari a +1,3% – a fronte del calo registrato dalla media dell’industria bancaria regionale (-3,4%) – cui si aggiungono 9,3 miliardi di euro di raccolta indiretta; oltre 25 miliardi di euro di impieghi lordi a favore principalmente di imprese e famiglie, con un aumento di +1,7% su base d’anno (contro il +1,3% dell’industria bancaria complessiva); in crescita del 3% anche gli impieghi vivi (per un totale di 24,6 miliardi di euro), rispetto al +1,7% registrato dall’industria bancaria su base d’anno.

Riguardo ai settori di destinazione del credito: a dicembre 2022 gli impieghi lordi erogati alle famiglie superano i 9 miliardi di euro e presentano un incremento più significativo di quello del sistema bancario complessivo (+5,5% contro +3,8%); al netto delle sofferenze la variazione sale del 6,1% (+4,1% per l’industria bancaria.) Supera i 15 miliardi di euro il sostegno al settore produttivo lombardo, il 24% dei quali destinati a micro e piccole imprese del territorio.

Rispetto ai finanziamenti complessivi erogati alle imprese dal sistema bancario regionale, le principali quote di mercato delle BCC lombarde riguardano, in particolare, il comparto agricolo (18%), quello turistico (11%) e quello delle costruzioni (11%).

Nel corso del 2022, inoltre, è migliorata ancora la qualità del credito, con la prosecuzione del processo in corso ormai da alcuni anni di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura: in diminuzione, rispetto all’anno precedente, i crediti deteriorati (-29,2%);risultati ancora più significativi sul fronte delle sofferenze, con un’ulteriore diminuzione del 38,2%. Sul fronte reddituale a dicembre 2022 si registrano utili netti di circa 359 milioni di euroTrend positivi che stanno avendo conferma anche nei primi mesi del 2023, pur inquadrati in una lettura prudenziale complessiva dovuta all’incertezza correlata al quadro geopolitico internazionale ed alle relative ricadute economiche.

·        I risultati delle BCC IN PROVINCIA DI BRESCIA

Bene anche i risultati delle BCCpresentinella provincia di Brescia, che registrano a 31 dicembre del 2022 unaraccolta diretta di 9,6 miliardi (+1,8% contro il +0,03% dell’industria bancaria) e 6,2 miliardi di euro di impieghi (+1,3%, contro il -7,6% dell’industria bancaria). Particolarmente significativa è la quota di mercato degli impieghi alle microimprese (27,4%): più di un finanziamento su quattro a questa così diffusa forma di impresa sul territorio è stato, cioè, erogato da una BCC. Rilevanti anche le quote di mercato detenute dal Credito Cooperativo in provincia di Brescia per i crediti destinati alle famiglie (16,2%) e di quelli erogati alle PMI con più di 5 dipendenti (14,6%). In diminuzione le sofferenze per le BCC del territorio del 38,9% rispetto all’anno precedente.

Questi i principali risultati** registrati al 31 dicembre 2022 dalle BCC lombarde che rappresentati questa mattina nel corso dell’assemblea annuale della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo, tenutasi a Varese presso il Centro Congressi Ville Ponti, che ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Attilio Fontana, Presidente Regione Lombardia; Guido Guidesi, Assessore Sviluppo Economico Regione Lombardia; Giovanni Rallo, Direttore Generale Finlombarda; Davide Galimberti, Sindaco di Varese; Massimo Minelli, Presidente Confcooperative Lombardia. Tra gli esponenti del Credito Cooperativo: Augusto dell’Erba, Presidente Federcasse; Sergio Gatti, Direttore Generale Federcasse; Giuseppe Maino, Presidente Gruppo BCC ICCREA; Mauro Pastore, Direttore Generale del Gruppo BCC ICCREA; Enrica Cavalli, Vice Presidente Gruppo Cassa Centrale Banca.

«In un quadro di forte instabilità socio-economica e segnato dall’incertezza – per il protrarsi del conflitto russo-ucraino e l’innescarsi di una preoccupante spirale inflattiva – le BCC continuano convintamente a fare la propria parte e i risultati registrati nel 2022 e in questi primi mesi del 2023 sono la testimonianza concreta della fiducia dei nostri soci e clienti», dichiara Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda delle Banche di Credito Cooperativo. «Ma essere Banche di Comunità significa anche farsi facilitatori ed “acceleratori” di buone idee e buone prassi e trovare sempre nuove strade a sostegno del tessuto produttivo e sociale in cui si opera. Le BCC rappresentano un partner importante per le imprese, in particolare le piccole e piccolissime aziende, perché – accanto all’erogazione del credito – sono in grado di intercettare e comprendere le loro esigenze concrete, facilitando la trasmissione delle istanze del tessuto produttivo presso gli interlocutori istituzionali. Da qui la sinergia innescata tra le BCC e le istituzioni regionali, per potenziare ulteriormente il sostegno a favore delle PMI lombarde. E la partecipazione alla nostra assemblea del Presidente Fontana, dell’Assessore Guidesi e dei vertici di Finlombarda ne è testimonianza di valore. Nell’ultimo triennio l’apporto delle BCC nella “messa a terra” dei provvedimenti di sostegno alle PMI di Regione Lombardia veicolati da Finlombarda è più che triplicato, superando i 300 Milioni di euro complessivi nel 2022: un’azione di intermediazione che ha inciso in media per più di un terzo delle risorse finanziarie messe a disposizione a livello regionale attraverso misure specifiche».

L’assemblea annuale di Federazione Lombarda BCC è stata anche occasione per rafforzare le relazioni e le sinergie in essere tra Credito Cooperativo lombardo e Regione Lombardia, a partire dall’accordo quadro a cui hanno aderito tutte le BCC operanti sul territorio e dalla convenzione di collaborazione siglata da Federazione Lombarda e Finlombarda per sviluppare azioni congiunte a beneficio delle PMI lombarde. L’obiettivo è favorire migliori modalità di fruizione delle misure regionali, nonché individuare nuove iniziative concrete a sostegno del territorio.

Bcc, nel 2021 a Brescia raccolta a 9,3 miliardi di euro

in Banche/Bcc/Economia by

Il 2021 si chiude con segno positivo per le 28 BCC della Lombardia con 202 mila soci, 5.500 dipendenti, 746 sportelli*(oltre il 16% di quelli presenti a livello regionale) e oltre un milione di clienti. Presenti in 534 comuni, in 132 dei quali operano come unico istituto di credito, le Banche di Credito Cooperativo costituiscono all’circa il 21% dell’ecosistema bancario lombardo.

·        BCC IN LOMBARDIA: RISULTATI AL 31-12-2021

Buoni risultati dall’analisi delle masse intermediate35,4 miliardi di depositi, per unacrescita annua pari a +10,9% (superiore all’incremento medio, del 7,6%, registrato dall’industria bancaria regionale), cui si aggiungono 9,1 miliardi di euro di raccolta indiretta24,7 miliardi di euro di impieghi a favore di imprese e famiglie, con un aumento di +2,2% su base d’anno (contro il +1,1% dell’industria bancaria complessiva).

Riguardo ai settori di destinazione del credito: a dicembre 2021 gli impieghi lordi erogati alle famiglie ammontano a circa 8,6 miliardi di euro, oltre 15 miliardi di euro sono stati destinati invece a microimprese e imprese del territorio lombardo.

In particolare, guardando alla classificazione delle attività economiche che maggiormente hanno beneficiato del supporto delle BCC lombarde: il 27% dei finanziamenti sono andati ad attività manifatturiere, il 17% ad attività di tipo commerciale e il 14% al comparto delle costruzioni. Gli impieghi destinati all’agricoltura (pari al 9,3% dei finanziamenti erogati dalle BCC lombarde) rappresentano quasi il 18,5% della quota di mercato regionale.

Nel corso del 2021, inoltre, è migliorata la qualità del credito, con la prosecuzione del processo di riduzione delle esposizioni deteriorate e di aumento dei tassi di copertura: in netta diminuzione, rispetto all’anno precedente, i crediti deteriorati (-28,1%);risultati ancora più significativi sul fronte delle sofferenze, con un’ulteriore diminuzione del 33,5%. Sul fronte reddituale si registra un utile netto complessivo superiore ai 120 milioni di euro in crescita del 13%.

Trend positivi che stanno avendo conferma anche nei primi mesi del 2022, nonostante l’attuale incertezza dovuta al quadro geopolitico internazionale e le relative ricadute economiche.

·        I risultati delle BCC IN PROVINCIA DI BRESCIA

Bene anche i risultati delle BCCpresentinella provincia di Brescia, che registrano a 31 dicembre del 2021 oltre 6 miliardi di euro di impieghi (+2,2%, contro il +1% dell’industria bancaria) e unaraccolta diretta superiore a 9,3 miliardi (+9,7% contro il +8,5% dell’industria bancaria). In diminuzione le sofferenze del 34,8% rispetto all’anno precedente.

Questi, in anteprima, i principali risultati** registrati al 31 dicembre 2021 dalle BCC lombarde; dati che verranno presentati sabato 18 giugno nel corso dell’assemblea annuale della Federazione Lombarda della Banche di Credito Cooperativo, che si terrà al Museo Diocesano di Milano e vedrà la partecipazione e l’intervento, tra gli altri, dell’Arcivescovo di Milano, Mons. Mario Delpini.

«In un’epoca di incertezza e crisi endemica come quella attuale le banche di comunità dimostrano di poter fare la differenza a beneficio di economia reale e welfare di prossimità. I numeri ci confermano, ancora una volta, la fiducia di soci e clienti verso le BCC», dichiara Alessandro Azzi, Presidente della Federazione Lombarda delle BCC. «Con il 2021 si è chiuso di fatto simbolicamente, per i Gruppi Bancari Cooperativi, il primo vero triennio di lavoro post riforma. È giusto riconoscere il valore dei risultati positivi ottenuti, sia sul fronte organizzativo interno delle Capogruppo Iccrea e Cassa Centrale, sia rispetto all’esito positivo degli “esami” imposti dalla Vigilanza BCE, con il superamento a pieno titolo delle verifiche di Asset Quality Review e Stress Test a dimostrazione della solidità del sistema. Con il 2021 si chiude, inoltre, il primo triennio di lavoro della “nuova” Federazione, conseguente all’avvio dei Gruppi ed alla ricerca di un nuovo equilibrio nelle relazioni tra Banche, Capogruppo e componenti associative, nel proposito di rappresentarne a pieno titolo la “casa” comune.

Per contribuire allo sviluppo ulteriore del ruolo sociale delle cooperative di credito,ad integrazione di quello eminentemente economico e bancario, principale sfida per il futuro – spiega Azzi – resta quella di veder riconosciute, anche a livello europeo, le caratteristiche peculiari dei Gruppi Bancari Cooperativi, in ottica di adeguata applicazione del quadro normativo in termini di proporzionalità e semplificazione. Da qui la recente missione a Bruxelles di oltre sessanta esponenti del Credito Cooperativo, organizzata dalla nostra Federazione in collaborazione con Federcasse, presso il Parlamento e le principali istituzioni comunitarie. In questo senso, è importante continuare l’opera di difesa e promozione, presso i decisori italiani ed europei, dell’originalità del nostro modello, che da oggi sarà – con nostro grande interesse e orgoglio – anche oggetto di studio scientifico da parte del Centro di Ricerca sul Credito Cooperativo dell’Università Cattolica di Milano».

Bcc Agrobresciano: Scalvenzi confermato presidente

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Osvaldo Scalvenzi, presidente di Bcc Agrobresciano

Si è tenuta il 30 aprile, dalle 15.30, l’assemblea ordinaria dei soci di Bcc Agrobresciano, che ha confermato alla presidenza Osvaldo Scalvenzi (vice Antonella Formentini). La votazione è avvenuta per delega, con individuazione del rappresentante designato. I partecipanti sono stati 519.

“Nell’anno del nostro 125° anniversario quest’Assemblea risulta ancora più importante e carica di valori sociali e cooperativistici – ha dichiarato Osvaldo Scalvenzi in apertura dei lavori – “Siamo orgogliosi di rappresentare i nostri soci, in continua crescita, che ripongono fiducia e aspettative nel nostro operato. Il nostro mandato si conclude dopo un periodo difficile, segnato dalla pandemia e da tutte le difficoltà che essa ha causato negli ultimi due anni, un’emergenza che ci ha spinto a fare tutto il possibile per sostenere al meglio le comunità locali e tutti i soci e clienti della Banca. Sono felice del lavoro fatto da ognuno di noi e il mio ringraziamento speciale, per il prezioso contributo dato a BCC Agrobresciano nel corso di questi anni, va ai Consiglieri Lorenzo Caccia e Camillo Rossini, che oggi terminano il loro mandato. Oltre al sostegno sociale e comunitario – ha concluso – un occhio di riguardo va anche al risultato di esercizio, che sfiora i 5 milioni di €; nonostante le incertezze e le paure arriviamo oggi con un bilancio positivo, frutto di scelte lungimiranti e di egregi collaboratori, grazie a ognuno di loro”.

Di seguito il resoconto delle votazioni e l’organigramma.

LE VOTAZIONI 

  1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2021: deliberazioni relative.

– Soci favorevoli numero 508;

– Soci contrari numero 0;

– Soci astenuti numero 3;

– Soci non votanti 7.

  1. Destinazione del risultato di esercizio

– Soci favorevoli numero 484;

– Soci contrari numero 0;

– Soci astenuti numero 3;

– Soci non votanti 31.

  1. Determinazione, ai sensi dell’art. 30 dello Statuto sociale, dell’ammontare massimo delle posizioni di rischio che possono essere assunte nei confronti dei soci, dei clienti e degli esponenti aziendali.

– Soci favorevoli numero 482;

– Soci contrari numero 0;

– Soci astenuti numero 2;

– Soci non votanti 34.

  1. Informativa sull’attuazione delle politiche di remunerazione durante il decorso esercizio. Approvazione delle “Politiche in materia di remunerazione e incentivazione”, comprensive dei criteri per la determinazione dei compensi in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro o cessazione anticipata della carica.

– Soci favorevoli numero 478;

– Soci contrari numero 0;

– Soci astenuti numero 2;

– Soci non votanti 38.

  1. Polizza assicurativa per responsabilità civile e infortuni professionali degli esponenti aziendali: deliberazioni.

– Soci favorevoli numero 477;

– Soci contrari numero 0;

– Soci astenuti numero 2;

– Soci non votanti 39.

  1. Governo Societario.
  • Modifiche al Regolamento assembleare ed elettorale.

– Soci favorevoli numero 476;

– Soci contrari numero 0;

– Soci astenuti numero 2;

– Soci non votanti 40.

  1. Nomina:
  • dei Componenti del Consiglio di Amministrazione;
Nr.Cognome e nomePreferenze
1BARATTI ALBERTO508
2BETTI GIOVANNI507
3EBRELLI ANNAMARIA507
4FORMENTINI ANTONELLA509
5GAVAZZI MARCO507
6GUERRINI GIANFAUSTO506
7PAROLINI PAOLO506
8PRESTINI ANGELUCCIO507
9SCALVENZI OSVALDO507
  • del Presidente e dei Componenti del Collegio Sindacale;
Nr.Cognome e nomePreferenze
1PASSI MASSIMO                        479
2PAPA ALBERTO479
3PISCITELLI MONICA480
4BACCINELLI MARCO479
5VENTURI GRAZIELLA479
  • del Presidente e dei Componenti del Collegio dei Probiviri.
Nr.Cognome e nomePreferenze
1FERRI LUIGI483
2DE STEFANO GRIGIS FILIPPO MARIA483
3MAZZA OLIVIERO483
1MIGLIORATI GIORDANA483
2PIOVANI ANTONGIUSEPPE483
  1. Determinazione del compenso e del rimborso spese a favore di amministratori e sindaci.

– Soci favorevoli numero 476;

– Soci contrari numero 0;

– Soci astenuti numero 2;

– Soci non votanti 40.

Al fine di porre la Banca nelle condizioni ottimali per poter continuare ad operare con efficienza, Scalvenzi informa che, al termine dell’assemblea, si è svolta la prima riunione del nuovo Consiglio di Amministrazione che oltre alla proclamazione degli eletti ed accettazioni di carica ha deliberato :

  1. Elezione Presidente. Scalvenzi Osvaldo
  2. Elezione Vice Presidente. Formentini Antonella
  3. Nomina Comitato Esecutivo, del suo Presidente Prestini Angeluccio e della sua Vice Presidente Annamaria  Ebrelli
  4. Elezione Amministratore con delega al sistema dei controlli interni e tematiche relative ad attività di rischio nei confronti di soggetti collegati. Betti Giovanni
  5. Sostituto per attività di rischio nei confronti di soggetti collegati. Parolini Paolo
  6. Elezione Amministratore con delega ESG. Parolini Paolo
  7. Elezione Presidente e Coordinatore comitato soci e cultura. Prestini Angeluccio
  8. Nomina Organismo di Vigilanza – Presidente Oliviero Mazza


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Bcc Agrobresciano, impieghi cresciuti del 4,3%

in Banche/Bcc/Bilanci/Economia by

“Possiamo affermare che la Banca performa positivamente su tutti i fronti: buona patrimonialità, ottimo reddito, basso rischio e una crescita incoraggiante.” In particolare, nel corso del 2021, gli impieghi vivi sono complessivamente cresciuti del 4,63 % mentre la raccolta diretta del +7,7% e quella indiretta di un + 9%, spinta soprattutto dalla crescita a due cifre del comparto del risparmio gestito, +18,2%”. A dirlo, in una nota, è Giuliano Pellegrini, Direttore Generale di BCC Agrobresciano, che sintetizza così i dati di bilancio dell’istituto di credito bresciano.

Continua, inoltre, la riduzione del credito anomalo sceso a 2,1% nel rapporto deteriorato netto su impieghi netti. Il TOTAL Capital Ratio sale al 22,75% mentre il Texas Ratio (dato dal rapporto del credito anomalo netto sul patrimonio) scende ulteriormente al 17,91%. Mentre il cost/income si attesta al 70% con una riduzione del 16% rispetto all’anno precedente (“la Banca predilige una crescita più integra a scapito di extra profitti, collegati però a maggiori rischi, soprattutto in una situazione estremamente complessa e difficile come quella attuale”).  L’indice di redditività complessiva, espresso dal ROE, risulta pari al 7,51%, in aumento rispetto allo scorso esercizio (7,29%).

“Lavorando sempre nella giusta direzione, sostenendo soci e clienti con costanza, competenza e professionalità, BCC Agrobresciano, nonostante tutte le difficoltà di un altro anno critico quale è stato quello appena trascorso, è riuscita a perseguire nella propria mission “sempre al tuo fianco per costruire un futuro migliore” dando continuità al trend di crescita registrato negli ultimi anni.”, aggiunge nel comunicato il presidente Osvaldo Scalvenzi.

Bcc, nei primi sei mesi del 2021 a Brescia impieghi a 6 miliardi di euro (+4,2%)

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Nonostante le sfide legate alla pandemia ancora in corso, i primi sei mesi del 2021 hanno mostrato segni positivi per le 28 BCC lombarde, che contano 201.767 soci, oltre 1 milione di clienti, 5.701 dipendenti e 776 sportelli*. In Lombardia le banche di Credito Cooperativo sono presenti in 538 comuni, in 126 dei quali operano come unico istituto bancario.

Occasione per comunicare i principali risultati raggiunti dal credito cooperativo lombardo nel primo semestre di quest’anno è stato il Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC dal titolo “OBIETTIVO di PROSSIMITÀ: Strategie co-operative per la ripartenza”, che si è tenuto a Venezia il 29-30 ottobre.

Buoni i risultati che emergono dall’analisi delle masse intermediate: 33,3 miliardi di depositi, per una crescita annua pari a +14% (superiore all’incremento medio, del 10,2%, registrato dall’industria bancaria regionale), cui si aggiungono oltre 9,4 miliardi di euro di raccolta indiretta; 24,6 miliardi di euro di impeghi lordi a favore di imprese e famiglie (+4,4% su base d’anno contro il +0,5% dell’industria bancaria); 23,5 miliardi di impieghi vivi con un aumento di +7,1% su base d’anno (contro il +1,4% dell’industria bancaria). In particolare, gli impieghi vivi a medio-lungo termine erogati dalle BCC lombarde alla clientela residente nella regione fanno registrare una variazione ancora più significativa: +12% contro il
+5,2% del sistema bancario.

Riguardo ai settori di destinazione del credito: a giugno 2021 gli impieghi lordi erogati alle famiglie consumatrici lombarde superano gli 8,3 miliardi di euro e presentano un incremento su base d’anno più significativo di quello del sistema bancario complessivo (+4,7% annuo contro +3,6%); oltre 15,3 miliardi di euro sono stati destinati invece a microimprese e imprese del territorio lombardo. In particolare, la variazione annua dei finanziamenti lordi alle imprese del settore produttivo con oltre 6 addetti segna un +3,8% per le BCC, mentre è in calo per l’industria bancaria complessiva con un -0,7% (rispettivamente 8,0% e +1,0% per i soli impieghi vivi).

I risultati delle BCC in provincia di Brescia**

Bene anche i risultati delle BCC presenti nella provincia di Brescia, che registrano nel primo semestre dell’anno oltre 6 miliardi di euro di impieghi (+4,2%, contro il +2,7% dell’industria bancaria) e una raccolta diretta superiore a 8,9 miliardi (+13,5%). In diminuzione le sofferenze del 36,5% rispetto all’anno precedente (contro al -25,2% dell’industria bancaria).

La sfida per il futuro? “Stare investiti”, parola di Toschi (Jp Morgan) nella sede di Bcc Agrobresciano

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La sfida per chi vuole guardare al futuro salvaguardando e possibilmente incrementando i propri risparmi è “stare investiti”. Si è svolto giovedi scorso 23 settembre il primo convegno promosso da BCC Agrobresciano presso la sala polivalente della nuova filiale di Piazza Duomo a Brescia, .

Nella cornice di Piazza Duomo BCC Agrobresciano ha ospitato un incontro dedicato a 20 ospiti, in ottemperanza alle restrizioni anti-Covid, dal titolo “Opportunità e sfide della nuova normalità” al quale ha partecipato una delle figure più illustri di JP Morgan: Maria Paola Toschi. L’incontro è stato organizzato infatti in collaborazione con il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e JP Morgan, primario attore internazionale del settore finanziario. La Dott.ssa Toschi ha tenuto un intervento dal titolo “Variante Delta e Tapering: quali le implicazioni di mercato?” nel quale ha ampliamente raccontato le sfaccettature di questo tema raccontando gli interventi messi in campo dalla BCE, seguiti dalle banche nazionali degli stati membri europei, per sostenere l’economia a seguito della dolorosa crisi sanitaria dovuta al Covid-19. Tradizionalmente, ha raccontato Toschi, le Banche Centrali hanno usato i tassi di interesse come strumento principale per facilitare investimenti e quindi generare redditi e ricchezze. Tassi di interesse bassi significa pagare di meno per attuare un investimento e quindi permette di avare maggiore liquidità a disposizione. Maggiori investimenti e maggiore liquidità sui mercati portano però a un aumento della capacità di spesa, aumento della domanda e, di conseguenza, aumento dei prezzi. Tutto ciò scaturisce nella cosiddetta inflazione.

“Il termine inflazione,” – ha raccontato Toschi – “era quasi uscito dal nostro vocabolario dopo anni di politiche restrittive, mentre nel prossimo futuro torneremo tutti a farci i conti.” Attualmente i Governi e la Banche Centrali stanno tutti spingendo con politiche monetarie molto espansive necessarie per ripartire post pandemia. Questi attori hanno comprato essi stessi titoli – con tassi di interesse bassi e che lo resteranno a lungo – per immettere sul mercato grandi quantità di denaro e aiutare la ripresa. Al contempo le persone ricominciano a chiedere tutti quei beni e servizi cui hanno dovuto rinunciare per oltre un anno – pensiamo all’entertainment o ai viaggi – e maggiore domanda determinerà aumento dei prezzi e quindi inflazione.

Nell’ultima parte del suo intervento Toschi ha spiegato come prepararsi al futuro e a risparmiare nonostante l’inflazione. Investire è la risposta migliore. L’esperta ha utilizzato proprio le parole “stare investiti”, diversificando il più possibile. 

Bcc bresciane: utili complessivi per 48 milioni

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Sono positivi i risultati delle 7 BCC presenti in provincia di Brescia nel 2020. A riportarlo è il quotidiano online di Brescia e provincia BsNews.it /Brescia news. Gli istituti cooperativi della Leonessa – secondo i dati diffusi dalla Federazione lombarda di credito cooperativo – raccolgono un totale di 44.555 soci, hanno 1.713 dipendenti e 264 sportelli, che registrano nel 2020 oltre 5,9 miliardi di euro di impieghi (+0,7%), raccolta diretta superiore a 8,7 miliardi (+12%), utili complessivi per oltre 48 milioni e patrimonio netto superiore a798 milioni di euro.

Particolarmente rilevanti, sul fronte degli impeghi, le quote di mercato acquisite dalle BCC bresciane nei segmenti produttivi legati ad attività diservizi di alloggio e ristorazione (28,5%) agricoltura, silvicoltura e pesca (27,8%) e costruzioni (18,8%). In materia di sostegno al territorio in periodo di pandemia, oltre alla conferma del sostegno a famiglie e alle pmi, le BCC hanno ulteriormente rafforzato nel 2020 gli impieghi dedicati a microimprese/famiglie produttrici(+5,8%) e alle istituzioni senza scopo di lucro al servizio delle famiglie (+4,8%).

Bcc Agrobresciano: raccolta a 1,1 miliardi, utile 4,4 milioni

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Bilancio positivo per Bcc Agrobresciano che, nonostante l’anno straordinario, non ha rinunciato a sostenere fattivamente il territorio in cui opera. Come spiega in una nota il Direttore Generale Giuliano Pellegrini sono numerose le attività promosse dall’istituto in favore di cittadini ed aziende durante la pandemia, a partire dal “plafond di 10 milioni di euro per i finanziamenti agevolati, incrementato poi a 20 milioni, per ricomprendere anche il finanziamento delle imprese per l’anticipo CIG”, a cui si sommano “il plafond di 20 milioni di euro, a favore di privati, per i finanziamenti in tema di Eco e Sisma Bonus, previsti dal Decreto “Rilancio”, le richieste di acquisto dei crediti d’imposta derivanti dal ricorso ai bonus da parte dei clienti e “la sospensione dei pagamenti dei mutui per un importo pari a quasi 159 milioni di euro, corrispondenti a circa il 27% dei crediti e a poco meno del 30% dei mutui in essere”.

I dati di bilancio dell’esercizio 2020 lo consentono. In particolare si evidenzia una soddisfacente crescita della raccolta complessiva pari a 1.126 milioni di euro, segnando un +8,4% rispetto al 2019; e un aumento degli impieghi vivi, pari a quasi 565 milioni euro, con un incremento verso il 2019 del 3,84%. Sul fronte reddituale si evidenzia un utile netto di 4,4 milioni di euro, sostanzialmente in linea con l’utile dell’esercizio precedente. La solidità patrimoniale di BCC Agrobresciano risulta ulteriormente rafforzata dalla copertura delle sofferenze che nel 2020 è pari al 72%, e dalla copertura delle inadempienze probabili oltre il 56%. Il credito anomalo lordo sul totale dei crediti è pari all’8,33% e in diminuzione di più di un punto percentuale rispetto allo scorso anno. Il credito anomalo netto è pari al 3,31% sul totale dei crediti netti e in calo di più di mezzo punto percentuale rispetto al 2019. Infine i fondi propri corrispondono a 85,2 milioni di euro e il Total Capital Ratio è pari al 19,37 in crescita di più di 5 punti percentuali rispetto al 2019. Un andamento positivo che trova inoltre conferma nella scelta, già annunciata dalla Banca, di aprire nel mese di maggio una nuova filiale in Piazza Duomo, nel cuore della città di Brescia, per garantire una maggiore vicinanza anche ai cittadini, per i quali è da poco “venuto meno” lo storico Istituto di Credito Ordinario coinvolto nella recente aggregazione.

L’apertura di una filiale nel centro storico rinforza la presenza strategica sul territorio della Banca che ad oggi annovera ben 21 filiali.
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Come dichiara il Presidente del Consiglio di Amministrazione di BCC Agrobresciano, Osvaldo Scalvenzi: “La nostra forza è data dalla cooperazione, la natura di credito cooperativo che ci caratterizza è infatti l’elemento chiave per garantire ancora oggi un futuro sostenibile alle comunità e alle imprese locali. La vicinanza al territorio in cui operiamo è concreta, tutti i collaboratori di BCC Agrobresciano conoscono direttamente famiglie e imprenditori, e vivono con i Soci e i Clienti le singole realtà locali, contribuendo, anche in prima persona, allo sviluppo responsabile dell’economia della comunità a cui appartengono. Siamo una Banca di persone per le persone in quanto il nostro impegno istituzionale, che si sviluppa sia in termini economico-finanziari sia sociali, trova partecipazione attiva anche nelle azioni e nelle scelte quotidiane di tutti gli uomini e le donne di BCC Agrobresciano. Prova di questa forza è la nostra compagine sociale che negli anni è costantemente cresciuta: oggi i soci sono ben 6.350″.

Bcc Agro Bresciano, il credito anomalo scende al 13 per cento

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Bcc Agro Bresciano

Il 2017 di Bcc Agro Bresciano si chiude “positivamente” grazie al perfezionamento di “due operazioni straordinarie che hanno alleggerito la Banca di gran parte delle sofferenze accumulate in questi anni di crisi economica”. A dirlo è una nota dell’istituto di credito.

“In rapida successione – si legge nel comunicato – abbiamo proceduto con una cartolarizzazione pari a 34 mln di euro e ad una cessione di sofferenze per 96 mln di euro. Questo ci ha permesso di abbassare drasticamente la soglia del credito anomalo, che oggi si attesta tra il 13% ed il 14%, e soprattutto di riportare i nostri principali indicatori patrimoniali in una fascia di stabilità e sicurezza, al pari dei migliori istituti di credito”.

“Come siamo arrivati a tutto questo? – si domanda nello stesso comunicato il Presidente Osvaldo Scalvenzi – Abbiamo accolto con determinazione le indicazioni provenienti da Banca d’Italia e dal sistema del Credito Cooperativo per dare un futuro positivo alla nostra Banca. Le nostre radici nel territorio restano ben salde: ne risulterà infatti una Banca più forte, alleggerita dalla massa di credito anomalo e pronta ad affrontare da protagonista il percorso all’interno del nascente Gruppo bancario. Ci attende un percorso articolato, con la celebrazione dell’assemblea straordinaria, l’introduzione delle necessarie modifiche statutarie e l’adesione definitiva al Gruppo Iccrea. L’originario spirito cooperativo non verrà dunque sminuito e le nostre comunità locali continueranno a poter contare su una Banca che le sosterrà lungo la via della ripresa e dello sviluppo”.

Secondo il Direttore Generale Giuliano Pellegrini “tutto ciò comporterà una serie di significativi vantaggi: un consistente alleggerimento dei costi di gestione, un’adeguata patrimonialità in rapporto ai rischi e una rinnovata capacità di produrre reddito per continuare a sostenere l’economia locale”.

Il percorso intrapreso – che negli anni ha portato il credito anomalo a scendere dal 36 per cento al 13 per cento – comporterà una perdita nel bilancio dell’anno in corso, con la previsione del ritorno all’utile già dal 2018.

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