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Associazioni di categoria - page 27

Confesercenti Brescia, questa sera l’elezione del presidente

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Si svolgerà Lunedì 5 Luglio, alle 19.30 l’Assemblea Elettiva di Confesercenti della Lombardia Orientale, nell’ambito della quale verrà designato il PRESIDENTE dell’associazione per il quadriennio 2021-2025.

Seguirà, immediatamente dopo, alle 20.40 nella medesima sede, l’Assemblea Pubblica nella quale interverranno, col Direttore di Confesercenti STEFANO BONI:

-EMILIO DEL BONO, Sindaco di Brescia

-On. MARIASTELLA GELMINI, Ministro per gli Affari regionali e le Autonomie

-ROBERTO SACCONE, Presidente della Camera di Commercio di Brescia

-GIUSEPPE CAPANNA, Direttore generale di Confesercenti nazionale

Confartigianato compatta, Massetti: imprese fiduciose sul recupero

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Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

L’Assemblea Ordinaria 2021 di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ha approvato all’unanimità, dopo la relazione del presidente Eugenio Massetti, il bilancio consuntivo 2020. Assemblea tenutasi virtualmente, con gli aventi diritto dell’assemblea collegati in modalità webinar e che ha visto, dopo la relazione del presidente Eugenio Massetti affiancato dal segretario generale Carlo Piccinato e del vicesegretario f.f. Giuseppe Amici, l’esposizione dei risultati di bilancio della gestione 2020 da parte del direttore di Upa Servizi Fulvio Tedoldi che conferma per l’11° anno consecutivo risultati in utile per Confartigianato Imprese Brescia.

«Confartigianato Imprese Brescia, una tra le più grandi organizzazioni di impresa di Italia con i suoi oltre 15mila soci imprenditori, intende partecipare alla ripresa da protagonista: sia a livello di rappresentanti, ai vertici di Confartigianato Brescia è eccellenza e continuerà ad esserlo, sia verso l’allargamento il più possibile alle professioni, ai nuovi mestieri, superando in modo definitivo la dimensione settoriale e professionale. Perché vogliamo rappresentare coloro che si distinguono per il “valore” del loro lavoro, non per la forma o la dimensione della loro azienda. Voglio inoltre soffermarmi sul clima di fiducia crescente in questi mesi da parte delle nostre imprese associate» ha ribadito il presidente Massetti durante il suo intervento cogliendo l’occasione per presentare gli ultimi dati diffusi dall’Osservatorio di Confartigianato dai quali emerge come il 36,2% delle micro e piccola imprese bresciane intervistate abbia già collocato con il primo semestre 2021 la ripresa dell’attività a livelli accettabili, mentre il restante 63,8% è fiducioso che ciò avvenga nel secondo semestre dell’anno in corso. «In quest’ottica come Confartigianato abbiamo riqualificato e implementato molti dei nostri tradizionali servizi – penso al welfare, alla tematica del 4.0 e alla formazione, puntando a soddisfare le esigenze di crescita – e di risparmio – delle aziende che seguiamo, grazie a servizi e iniziative che siano d’incentivo e efficienza per gli imprenditori grazie a sempre maggiore qualità» ha continuato Massetti.

LO STUDIO

In provincia di Brescia le 2.140 iscrizioni totali di tutte le imprese al I trimestre 2021 risultano in aumento del 6,1% rispetto al numero di iscrizioni al I trimestre 2020, periodo in cui sono crollate a seguito dall’avvio della stagione pandemica (con il fermo di ogni attività per l’intero mese di marzo 2020). Rispetto al I trimestre 2019, invece, risultano in contrazione del -8,1%. Analogamente al I trimestre dell’anno in corso le cessazioni sono diminuite del -25,5% rispetto al I trimestre 2019 e del -21,9% rispetto al I trimestre 2020. A fronte di tale dato, si ipotizza l’esistenza di una “platea nascosta” di imprese che in altre circostanze avrebbero già chiuso i battenti. In conseguenza a tali andamenti, il saldo demografico del I trimestre 2021 è positivo per 110 unità, dopo aver registrato un calo di 582 unità nello stesso periodo del 2020 e di 395 unità in quello del 2019.

Per l’artigianato, al I trimestre 2021, si registrano 736 iscrizioni (-8,1% rispetto al I trimestre 2019) e 731 cessazioni (in calo del 24,4% rispetto al I trimestre 2019), con un saldo positivo di 5 unità (a fronte di saldi negativi nello stesso periodo dei due anni precedenti: -166 al I trimestre 2019 e -241 al I trimestre 2020).

MERCATO DEL LAVORO

Gli occupati nel 2020 in provincia di Brescia sono548 mila, 12mila in meno rispetto al 2019. Mentre, per la componente indipendente, si osserva all’opposto un incremento della platea di occupati di mille unità (+0,8%, risultato in controtendenza al -2,1% della media regionale). E’ il settore delle Costruzioni quello che traina la crescita della componente indipendente in provincia di Brescia nel 2020.

IL PARADOSSO DELLE ENTRATE DIFFICILI DA REPERIRE

Nel mercato del lavoro 2020 il paradosso si manifesta il paradosso delle entrate difficili da reperire: la quota di entrate difficili da reperire per cui le MPI (imprese con 1-49 dipendenti) del territorio sale di 6 punti nel 2020 rispetto al 2019, passando dal 31,0% al 37,0%. Mancano figure tecniche, specialistiche ed operai specializzati.

LE VENDITE SUL MERCATO ESTERO DEI PRODOTTI DI MPI

Al primo trimestre dell’anno in corso il trend dell’export di prodotti di MPI resta negativo rispetto al periodo pre pandemia (I trimestre 2019) attestandosi al -4%, calo più contenuto del -6,0% medio regionale. Tale risultato risulta però opposto a quello rilevato per l’intero export di prodotti manifatturieri made in Brescia che segna un +1,9%. A determinare la contrazione maggiore delle vendite oltre confine dei manufatti realizzati nei settori a prevalenza di MPI, nei primi tre mesi 2021 rispetto allo stesso periodo pre pandemia, è l’intero comparto moda attualmente ancora non in grado di recuperare quanto perso: Tessile (-7%), Abbigliamento ( 11,4%), Altra manifattura (inclusiva di occhialerie e gioielli) (-11,4%) e Pelle (-18,2%). Dal confronto del valore dell’export al I trimestre 2021, rispetto a quello dello stesso periodo dello scorso anno, si rileva che è attualmente in atto un percorso di risalita, con l’export di MPI che registra un +3,8% e quello manifatturiero totale un +12,0%. A contribuire maggiormente alla risalita, per l’export di MPI, sono il settore del legno (+38,3%), seguito da quello dei metalli (+9,4%) e quello dei mobili (+3,3%).

CREDITO E GARANZIE

A marzo 2021 i prestiti alle imprese segnano in provincia di Brescia, come a livello nazionale e regionale, un aumento. I prestiti alle piccole imprese registrano una crescita del +7,4% superiore a quella del mese precedente (+6,5%). A fine giugno (24-06-2021) le domande arrivate e relative alle misure introdotte con i decreti ‘Cura Italia’ e ‘Liquidità’ in provincia di Brescia sono 57.279, di cui 24.916 per operazioni fino a 30 mila euro (43,5%) e 32.363 per operazioni sopra i 30 mila euro. Gli importi finanziati ammontano complessivamente a 6.088 milioni di euro.

GREEN

Sono il 64,6% le imprese del territorio che svolgono una o più azioni finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle proprie attività, valore in linea a quello medio regionale del 64,7%. Il settore per cui si rileva una più alta quota di imprese pro green è quello del Manifatturiero (72,8%), seguito dal settore delle Costruzioni (68,8%).

DIGITALE

La crescente necessità di fare ricorso a strumenti tecnologici per competere nel mercato plasmato dalla pandemia fa salire di 12,1 punti, dal pre al post pandemia, la quota di MPI che hanno realizzato o prevedono di realizzare investimenti su uno o più strumenti digitali e/o modelli di organizzazione e/o sviluppo di business: tale quota è passata dal 50,0% del periodo 2015-2019 al 62,1% del 2020.

«Ora, un anno e mezzo dopo la pandemia, ora siamo pronti a recuperare il terreno perduto. Alla politica, in particolare al Governo chiediamo che le riforme e in particolare l’ambizioso PNRR sia a misura di artigiani e piccole imprese. Misure che dovranno tener conto delle micro e piccole imprese nel sostegno delle produzioni verso soluzioni green, verso la riqualificazione energetica e la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio immobiliare, nel turismo, nella cultura come leva di generazione imprenditoriale, nell’innovazione e nelle tecnologie digitali, nella riqualificazione e la messa in sicurezza del territorio e il potenziamento delle infrastrutture. Lo continueremo a fare sollecitando a tal proposito tutti i livelli, avanzando richieste ben precise: meno fisco, meno burocrazia e un migliore credito. E, soprattutto, fiducia nel talento e nelle capacità degli imprenditori: possiamo solo noi, con le nostre imprese e il nostro lavoro, a gettare le solide basi per una vera ripartenza» conclude il presidente Massetti.

Beretta confermato alla presidenza di Aib

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Beretta è stato confermato alla presidenza di Aib. A deciderlo è stata ieri l’assemblea di Confindustria Brescia dopo che la precedente votazione, quella del 31 maggio, era stata annullata per mancanza del quorum costitutivo.

Beretta ha ottenuto il 99,3 per cento dei voti potenziali presenti (ogni azienda votava pro quota a seconda della dimensione). Ha trovato espressione nell’assemblea il 54% dei voti potenziali.

TROVATE L’APPROFONDIMENTO SU BRESCIA NEWS

Cooperativa Artigiana di Garanzia, rinnovati i vertici

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L’assemblea ordinaria dei soci della Cooperativa Artigiana di Garanzia ha approvato il bilancio d’esercizio 2020. Dal 1962 la Coopertativa Artigiana di Garanzia è il braccio operativo di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale per quanto riguarda l’accesso al credito delle imprese associate e le garanzie fidejussorie per il buon fine dei finanziamenti erogati dai principali istituti di credito. Durante l’assemblea sono stati illustrati i risultati 2020 e le novità 2021 e approvato, all’ordine del giorno, il rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2021-2023 e in particolare il consiglio uscente che passa da 15 a 12 componenti: oltre alla conferma del presidente della Cooperativa Artigiana di Garanzia Alfredo Grassi, i consiglieri Eugenio Massetti (vicepresidente), Michele Armanetti, Andrea Gabana, Pelosi Carlo Daris, Peloso Fabio, Marco Rapuzzi, Gianbattista Sabadini, Nicola Udeschini, Franco Zanotti, i nuovi ingressi di Ruggero Guagni e Luisa Prandelli. «Obiettivo della Cooperativa Artigiana è riuscire a dare le soluzioni migliori alle reali esigenze delle aziende artigiane guidati da uno spirito di servizio ai nostri soci prima che da logiche commerciali e su questa strada continueremo il nostro operato riconoscendo il difficile contesto nel quale ha operato nel 2020 la Cooperativa Artigiana di Garanzia ma con la volontà di rilancio, nell’organizzazione, così come nei nuovi strumenti da mettere a disposizione degli oltre 16mila soci» ha commentato il presidente della Coop. Artigiana Alfredo Grassi a cui fa eco il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Al rinnovato consiglio l’augurio di un proficuo lavoro per il raggiungimento degli obiettivi futuri. Confartigianato continuerà a dare tutto il supporto necessario per far sì che la Coop. Artigiana possa mantenere ad incrementare la propria presenza sul territorio e la vicinanza alle imprese nel dare le migliori soluzioni di investimento e di credito, con coraggio e nello spirito di servizio agli associati».

Camera di commercio, ecco i comunicati stampa settimanali

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Di seguito, come di consueto, pubblichiamo i comunicati stampa settimanali della Camera di commercio di Brescia.

86/21 – WEBINAR SU PREZZI DELLE MATERIE PRIME: 18 GIUGNO

Venerdì 18 giugno 2021 si terrà un webinar gratuito dal titolo: “Materie prime e trasporti internazionali: Prezzi e costi alle stelle, prospettive e possibili soluzioni”.

Dettagli sull’incontro e sulla partecipazione disponibili sul sito www.bs.camcom.it

87/21 – CAMPAGNA BILANCI 2021: WEBINAR 18 GIUGNO


Venerdì 18 giugno 2021, dalle ore 14.00 alle ore 17.00, si terrà un seminario organizzato dalla Camera di Commercio di Brescia per favorire la conoscenza e approfondire le novità della campagna Bilanci 2021, che si terrà in modalità da remoto.

Il webinar è rivolto a dottori commercialisti, consulenti del lavoro, agenzie per il disbrigo di pratiche amministrative, o altri professionisti che abbiano sottoscritto la convenzione “Telemaco” e alle associazioni di categoria. Quota individuale di partecipazione: € 42,00 (Iva inclusa), mentre per le associazioni di categoria la partecipazione è gratuita. Per dettagli e modalità di iscrizione consultare il sito www.bs.camcom.it alla pagina Incontri formativi con l’utenza.

88/21 – “SUSTAINABILITY AWARENESS” : RASSEGNA FORMATIVA IN AMBITO SOSTENIBILITÀ

La Camera di Commercio di Brescia, nell’ambito delle proprie attività svolte a supporto del Centro Sviluppo Sostenibilità, organizza la rassegna formativa gratuita “Sustainability Awareness”, dedicata a fornire alle Aziende gli strumenti necessari per orientarsi e sfruttare i nuovi trend emergenti legati allo sviluppo e all’innovazione sostenibile.

I
webinar on line gratuiti si terranno nelle seguenti date:

17 giugno – turismo

21 giugno – edilizia

24 giugno – agroalimentare

28 giugno – altra manifattura

Informazioni e iscrizione sul sito www.bs.camcom.it

89/21 – NUOVO SERVIZIO VI.VI.FIR E GLI STRUMENTI DIGITALI PER L’IMPRESA: WEBINAR GRATUITO 25 GIUGNO 2021


Venerdì 25 giugno 2021 dalle ore 11:00 alle ore 12:30 si terrà un webinar gratuito organizzato dalla Camera di Commercio di Brescia, con il supporto del Team Impresa Lombardia, per favorire la conoscenza del nuovo servizio per la vidimazione virtuale dei formulari rifiuti Vi.Vi.Fir. e promuovere l’utilizzo degli strumenti digitali a disposizione dell’impresa (Firma digitale/CNS, SPID, Libri Digitali, Cassetto digitale).
Per dettagli e modalità di iscrizione consultare il sito internet
www.bs.camcom.it alla pagina Incontri informativi con l’utenza.

90/21 PUNTO NUOVA IMPRESA PER ASPIRANTI IMPRENDITORI E NUOVE IMPRESE

Il PNI è un servizio gratuito a supporto dell’aspirante imprenditore, che ha la finalità di favorire la cultura di impresa e l’avvio di nuove attività imprenditoriali sul territorio.

Se sei un aspirante imprenditore e desideri ricevere informazioni per avviare la tua impresa, vai sul sito
www.bs.camcom.it, clicca sul logo del Punto Nuova Impresa e compila il form di richiesta informazioni.

Imprese dei trasporti, investimenti in crescita ma manca il personale

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

Continua il monitoraggio dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese sulla micro e piccola impresa. In un focus dedicato emerge che, nel settore trasporti, gli indicatori congiunturali evidenziano segnali di ripresa, dopo la debacle dello scorso anno. Indicatori che evidenziano interessanti spunti sul fronte dei ricavi per le imprese di Trasporto terrestre: nonostante nel primo trimestre del 2021 persista un calo del 6,9%, gli investimenti in mezzi di trasporto segnano un aumento congiunturale del 4,4%, consolidando il +10,5% del quarto trimestre del 2020. L’analisi dei dati sui volumi di traffico stradale pesante evidenzia nella primavera del 2021 il recupero dei livelli del 2019, anno pre Covid-19, mentre risultano in salita le aspettative su ordini e domanda. I segnali di ripresa seguono un anno pesante per le imprese del mondo del trasporto, con cali dei ricavi, anche nella nostra provincia, del 12,2%.

«Il confronto dei dati sui volumi di traffico stradale pesante indica, nella primavera del 2021, il recupero dei livelli del 2019, anno pre Covid-19, mentre risultano in salita le aspettative su ordini e domanda – conferma il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – ma le turbolenze sui prezzi delle materie prime si intrecciano con una crisi della logistica a livello globale, che sta determinando scarsità dei container, allungamento dei tempi di consegna e forti aumenti dei noli: il mese scorso il costo del trasporto marittimo risultava 2,5 volte superiore di quello di un anno prima». Così come crescenti sono le tensioni dei prezzi delle commodities che si ripercuotono sui costi del gasolio per le imprese che a maggio 2021 hanno recuperato i livelli di febbraio 2020, precedenti allo scoppio della pandemia.

Nell’autotrasporto operano 87 mila imprese e 347 mila addetti, un comparto ad elevata vocazione artigiana, con il 52,9% delle imprese artigiane. Il 73% degli occupati del settore lavora in micro e piccole imprese; il peso delle MPI dell’autotrasporto sul totale dell’economia è dell’1,6%, quota che nel Mezzogiorno sale al 2,1%. Nella sola provincia di Brescia nell’autotrasporto operano 1.926 imprese e 6 mila addetti, un comparto ad elevata vocazione artigiana, con il 69,1% delle imprese (1.331), artigiane. L’88,8% degli occupati del settore lavora in micro e piccole imprese; il peso delle MPI dell’autotrasporto sul totale dell’economia è dell’1,5%, quota di poco inferiore a quella lombarda dell’1,3%.

Ma è sul fronte della domanda di lavoro che in provincia di Brescia si osserva una crescente difficoltà di reperimento del personale: a maggio 2021 per i Conduttori di mezzi di trasporto sono 216 le entrate di difficile reperimento, pari al 49,1% del totale, superiore di 15,3 punti alla quota di entrate difficili da reperire del 33,8% rilevata per il totale economia. Va inoltre segnalato che rispetto a maggio 2019 tale quota – rilevata per i Conduttori di mezzi di trasporto – risulta superiore di un punto (48,0%). La mancanza di candidati, sia pre che post pandemia, viene segnalata dalle imprese bresciane del settore come la motivazione principale alla base di tale difficoltà. Situazione per il reperimento del personale a livello bresciano ben più negativa rispetto al quadro nazionale dove, a fronte della domanda di lavoro si osserva una crescente difficoltà di reperimento del personale a maggio 2021 per i conduttori di mezzi sono 7.911 le entrate di difficile reperimento, pari al 38,2% del totale, che comunque è il dato più alto del mese di maggio degli ultimi 3 anni. Per tutte le entrate del settore del trasporto e distribuzione la quota di difficile reperimento è del 30%.

«La carenza di autisti, deriva in parte anche dalla mancanza di appeal di questo mestiere nei giovani – aggiunge il presidente Massetti – ma anche negli elevati costi per l’ottenimento della carta di qualificazione e delle patenti per l’esercizio della professione dell’autotrasportatore che sicuramente è un percorso oneroso – diverse migliaia di euro – e che andrebbe sostenuto con appositi bandi come alcune regioni hanno già cominciato a fare con iniziative ad hoc che hanno riscosso un’ottimo successo di partecipazione».

Senza dimenticare che interventi finanziati con i fondi europei, delineati nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dovranno contribuire alla transizione green, associata al target di riduzione del 55% delle emissioni e, dunque, coinvolgere proprio il settore dei trasporti: «Un comparto chiave, rappresentando il 5,2% del valore aggiunto, il 23,3% delle emissioni totali di gas serra e il 31% degli impieghi energetici. Considerando che il 44% di import/export viaggia su gomma, per perseguire nella politica di riduzione delle emissioni sono necessari interventi su tutta la filiera e proprio con più investimenti sul rinnovo dell’intero parco veicolare» conclude Massetti.

Export bresciano: nel primo trimestre vendite per 4,3 miliardi (+12,4%)

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Nel primo trimestre del 2021, le esportazioni bresciane – pari a 4.305 milioni di euro – aumentano del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2020. Si tratta della variazione più elevata dal quarto trimestre 2017 (+12,6%).

In termini monetari, è il miglior primo trimestre di tutta la serie storica e il terzo miglior trimestre dopo il secondo 2018 (4,5 miliardi) e il secondo 2019 (4,4 miliardi). La crescita tendenziale rilevata nel primo periodo dell’anno è frutto di quanto registrato a marzo (+42,3%), mentre gennaio (-3,5%) e febbraio (-0,5%) hanno fornito un contributo di poco negativo.

A rilevarlo sono i dati ISTAT elaborati dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

Le importazioni, pari a 2.422 milioni di euro tra gennaio e marzo 2021, crescono del 16,8% su base tendenziale, la crescita più intensa dal quarto trimestre 2017 (+18,3%).

Nel primo trimestre 2021, rispetto allo stesso periodo del 2020, la dinamica positiva delle esportazioni bresciane (+12,4%) è superiore a quella rilevata in Lombardia (+3,5%) e in Italia (+4,6%).

Il saldo commerciale si attesta a 1.883 milioni di euro, in aumento del 7,2% rispetto a quello del primo trimestre 2020 (1.757 milioni di euro). È il valore più alto tra i primi trimestri della serie storica.

“I segnali provenienti nel primo trimestre 2021 dalle esportazioni bresciane, tradizionale punto di forza della nostra provincia, sono certamente positivi, e ci spingono a guardare i prossimi mesi con maggiore ottimismo, nonostante le attuali problematiche legate ai rincari delle materie prime – commenta Mario Gnutti Vice Presidente Confindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione –. Grazie all’export, il settore manifatturiero bresciano è riuscito a superare i momenti più difficili legati alla pandemia da Covid-19, mantenendo un’importante presenza sui mercati internazionali: un aspetto su cui la nuova squadra di presidenza di Confindustria Brescia continuerà a lavorare nei prossimi anni.”

La dinamica del primo trimestre risente positivamente della ripresa del commercio mondiale che, nel periodo gennaio-marzo 2021, ha registrato un segno positivo (+8,8% tendenziale), recuperando interamente (già da ottobre 2020) i livelli pre-Covid. Le prospettive per i prossimi mesi risultano condizionate dal generale superamento delle condizioni di emergenza sanitaria, dovuto anche al procedere spedito della campagna vaccinale, e al miglioramento delle attese economiche legato all’arrivo della prima tranche dei fondi europei del Next Generation EU.

La forte ripresa dei prezzi delle principali materie prime industriali ha favorito il rigonfiamento dei valori monetari dei beni scambiati. Qualche svantaggio nelle esportazioni extra UE è derivato dall’apprezzamento dell’euro nei confronti del dollaro (+9,4% tendenziale).

Nel primo trimestre 2021, tra i settori, su base annua, i più dinamici risultano: metalli di base e prodotti in metallo (+18,1%), sostanze e prodotti chimici (+19,4%), apparecchi elettrici (+16,6%), articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (+74,3%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+16,4%).

Una diminuzione delle esportazioni riguarda il comparto dei prodotti alimentari, bevande e tabacco (-6,1%) e quello dei prodotti tessili, abbigliamento e accessori (-6,7%).

Tra i mercati di sbocco, aumentano le esportazioni verso Germania (+10,8%), Spagna (+20,1%), Francia (+13,2%), Regno Unito (+5,2%), Stati Uniti (+11,3%), Cina (+45,0%), Turchia (+37,1%), Russia (+11,0%). Diminuiscono le vendite verso il Brasile (-6,7%) e l’India (-0,7%). In termini di aree geografiche spiccano le dinamiche positive dei Paesi europei non UE (+15,9%), dell’Africa (+15,1%) e dell’Unione Europea post Brexit (+14,5%).

Per quanto riguarda le importazioni, sono in crescita quelle di metalli di base e prodotti in metallo +22,9%), apparecchi elettrici (+23,3%), macchinari e apparecchi (+17,5%), sostanze e prodotti chimici (+14,6%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+21,6%). Risultano in diminuzione gli acquisti nel comparto articoli farmaceutici, chimico medicinali e botanici (-8,6%) e nei mezzi di trasporto (-1,8%).

Aumentano le importazioni da: Francia (+18,5%), Germania (+21,4%), Spagna (+33,1%), Cina (+29,1%) e Turchia (+22,2%).  Diminuiscono da: Regno Unito (-35,1%) e Russia (-50,0%).

Meccanica: nel primo trimestre produzione +2,2%, metallurgia al +14,5%

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Manifatturiero/Meccanica/Tendenze by
industry metal fire radio

In provincia di Brescia, nel primo trimestre del 2021, l’attività produttiva dei settori metalmeccanici ha segnato per la prima volta variazioni positive rispetto allo stesso trimestre del 2020 (tendenziali), dopo una serie di flessioni accumulate dal terzo trimestre 2019.

In particolare, il comparto della meccanica ha registrato una crescita tendenziale dell’attività del +2,2% (dopo il -15,3% del quarto trimestre 2020), quello della metallurgia del +14,5% (-5,8% nel periodo precedente).

A evidenziarlo è l’indagine trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia, che ha dedicato ampio spazio anche alla valutazione delle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria sulle imprese.

La dinamica rispetto al trimestre precedente (congiunturale) segnala un ulteriore aumento della produzione nel primo trimestre 2021 (dopo quello rilevato nell’ultima parte dello scorso anno): +3,8% per la meccanica e +9,4% per la metallurgia.

“La crescita riscontrata nei valori della produzione e negli ordini all’interno della Meccanica sta spingendo l’indice PMI manifatturiero, aspetto che induce i nostri imprenditori a essere ottimisti sulle evoluzioni future del comparto, nonostante le persistenti problematiche legate al rincaro delle materie prime e agli strascichi del difficile periodo legato alla crisi sanitaria – commenta Gabriella Pasotti, Presidente del Settore Meccanica di Confindustria Brescia –. Sotto quest’ultimo punto di vista, resta tuttavia centrale lo sviluppo e l’efficacia della campagna vaccinale attualmente in corso, che potrà mettere definitivamente alle spalle le problematiche legate alla pandemia da Covid-19 e consentirci una completa ripartenza. Intanto, segnali positivi arrivano anche dal ricorso alla Cassa Integrazione, che nei primi 4 mesi dell’anno ha segnato un -49,4% sullo stesso periodo del 2020.”

“Il boom dei prezzi delle materie prime, che hanno raggiunto i massimi di sempre, sta trascinando la ripresa della domanda dei semilavorati. Ripresa che è più dominata da una speculazione commerciale delle materie prime, che da un vero incremento del mercato a valle, soprattutto quello dell’automotive che viaggia ancora a ritmo ridotto. Ora il rimbalzo del valore aggiunto è più per i produttori di acciai comuni da costruzione o di laminati piani, che hanno quotazioni più veloci a reagire in momenti di variabilità del mercato – aggiunge Giovanni Marinoni Martin, Presidente del Settore Siderurgia, Metallurgia e Mineraria di Confindustria Brescia – Tra i non ferrosi, il prezzo dell’alluminio ha avuto una crescita importante (+60%) rispetto ai minimi del 2020, la cui componente del 2021 pesa per il +15%. In questo settore, è in corso un’importante crescita della domanda nei settori degli estrusi e dei laminati, mentre rimane qualche difficoltà nei getti di alluminio, il cui sbocco principale è quello dell’automotive. Per quanto riguarda il rame, dopo un 2020 chiusosi intorno ai 6.700 $/ton, il 2021 si è aperto con valori che si attestavano a circa 7.900 $/ton per raggiungere poi i massimi storici a 10.700 $/ton. Le quotazioni del rame restano, in ogni caso, condizionate da una situazione congiunturale che vede una domanda superiore all’offerta. Anche le politiche economiche attuate dal Governo nazionale attraverso incentivi e sostegni, gli ingenti capitali provenienti dal Recovery Plan, nonché il capitolo legato alla elettrificazione dei mezzi di trasporto nel comparto Automotive costituiranno ulteriore stimolo al mantenimento di livelli alti sulle quotazioni del rame stesso”.

In particolare, riguardo al settore della meccanica, posto uguale a 100 il livello di attività associato alla “normalità pre-Covid”, quello effettivamente registrato è stato pari a: 92 a gennaio; 94 a febbraio; 102 a marzo. Per aprile è previsto un livello di attività pari a 98. Gli intervistati hanno dichiarato, per il periodo gennaio-marzo 2021, un aumento percentuale del fatturato (+12%) e delle ore lavorate (+7%) rispetto ai primi tre mesi del 2020.

Nel settore della metallurgia, posto uguale a 100 il livello di attività associato alla “normalità pre-Covid”, quello effettivamente registrato è stato pari a: 97 a gennaio; 103 a febbraio; 108 a marzo. Per aprile è previsto un livello di attività pari a 105. Gli intervistati hanno dichiarato, per il periodo gennaio-marzo 2021, una crescita percentuale del fatturato (+25%) e delle ore lavorate (+15%) rispetto ai primi tre mesi del 2020.

Riguardo al commercio con l’estero, gli ultimi dati ISTAT disponibili segnalano che nel complesso del 2020 le esportazioni di prodotti metalmeccanici, pari a 10,0 miliardi (il 67,5% del totale delle vendite bresciane all’estero), sono diminuite del 10,8% sul 2019 (contro il -15,6% dei primi nove mesi), con punte più accentuate nei mezzi di trasporto (-12,2%) e nella metallurgia (-11,3%) e una riduzione più contenuta nel comparto dei macchinari ed apparecchi (-9,5%).

In tale contesto, gli ingenti rincari delle quotazioni delle materie prime industriali rilevati negli ultimi mesi sono fonte di particolari preoccupazioni per le imprese della filiera metalmeccanica, che vedono complicarsi significativamente lo scenario competitivo, anche per la scarsità di materiali. La risalita dei prezzi ha riguardato sia i non ferrosi, sia gli input siderurgici. L’indice LMEX, che racchiude in un solo valore i principali metalli scambiati alla borsa di Londra (alluminio, nichel, piombo, rame, stagno e zinco) è intorno ai massimi storici (4.273 la quotazione media nella settimana n. 22), rilevando un incremento dell’88% dai minimi del 2020 e del 24% da inizio 2021. Il minerale di ferro, utilizzato nelle produzioni ad alto forno, si posiziona anch’esso sui massimi storici, con rialzi del 156% dai minimi del 2020 e del 32% nei primi cinque mesi del 2021. Un andamento complessivamente analogo riguarda il rottame ferroso, impiegato nelle produzioni di acciaio a forno elettrico, le cui quotazioni si attestano ai livelli più elevati dal lontano 2008, facendo segnare un +113% sui minimi del 2020 e un +7% da inizio 2021.

Sul versante del mercato del lavoro, si segnala lo sgonfiamento del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni nei settori metalmeccanici. Le ore autorizzate nei primi quattro mesi del 2021 sono diminuite del 49,4% rispetto allo stesso periodo del 2020, passando da 20,3 a 10,3 milioni. In particolare, la componente ordinaria nei primi quattro mesi del 2021 è calata del 71,1% (da 19,4 a 5,6 milioni di ore); quella straordinaria invece è cresciuta del 378% (da 1 a 4,7 milioni di ore). Nello specifico, la componente ordinaria è diminuita del 73,2% nella meccanica (da 15.863.738 ore nel periodo gennaio-aprile 2020 a circa 4,3 milioni) e del 61,7% nel metallurgico (da 3.486.983 ore a 1,3 milioni). Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 6.700, contro le 13.300 dello stesso periodo del 2020.

Dal punto di vista della struttura produttiva, Brescia è la seconda provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica (dopo Torino). Con poco più di 100 mila addetti attivi, è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (16 mila addetti) e i prodotti in metallo (39 mila), è al secondo posto nei macchinari e apparecchiature (30 mila) e in sesta posizione relativamente ai mezzi di trasporto (poco più di 8 mila addetti).

E’ ufficiale: via al mandato di Franco Gussalli Beretta in Aib

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Si è tenuta ieri pomeriggio, in modalità online, l’Assemblea Generale privata 2021 di Confindustria Brescia.

Durante l’appuntamento, l’assemblea dei soci ha eletto Franco Gussalli Beretta (Fabbrica d’Armi Pietro Beretta Spa) – designato dal Consiglio Generale lo scorso 8 aprile – come nuovo presidente dell’Associazione per il quadriennio 2021-2025. L’imprenditore bresciano succede nel ruolo a Giuseppe Pasini.

Insieme al nuovo presidente è stata eletta anche la squadra di presidenza, composta da: Fabio Astori (Luxor SpA , delega a Transizione Ecologica e Sicurezza), Francesco Franceschetti (Marfran SRL, Zone e Settori), Mario Gnutti (Gnutti Carlo SpA, Internazionalizzazione), Silvia Mangiavini (Raffineria Metalli Guizzi SpA, Legalità e Bilancio di Sostenibilità), Paolo Streparava (Streparava SpA, Credito, Finanza, Fisco), Elisa Torchiani (Torchiani SRL, Capitale Umano), Stefania Triva (Copan SpA, Innovazione e Sviluppo Digitale) e Roberto Zini (Farco Group SRL, Relazioni Industriali e Welfare).

Nel corso dei lavori è stato quindi approvato il bilancio 2020 di Confindustria Brescia: l’esercizio si chiude con proventi a 9,37 milioni di euro (-8,1% rispetto al 2019, quando si attestarono a 10,2 mln) e un avanzo di gestione pari a 341mila euro, in equilibrio con quanto segnato nel 2019 (344mila euro).

Nonostante l’impatto del Covid-19, la dinamica associativa si conferma in sostanziale tenuta rispetto a quanto registrato nel precedente esercizio: le aziende associate al 31 dicembre 2020 sono pari a 1.274 (1.290 nel 2019), con un numero complessivo di 62.617 dipendenti (63.778 nel 2019).
A conclusione dei lavori assembleari, si è tenuto un intervento di Andreas Struengmann, azionista di riferimento di BioNTech, concentrato in particolare sull’importanza del Capitale Umano e dell’Innovazione.

Camera di commercio, ecco i comunicati stampa settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo, come di consueto, i comunicati stampa settimanali relativi all’attività della Camera di Commercio di Brescia.

76 /21 – #IOPAGOIFORNITORI – WEBINAR 28 MAGGIO

La Camera di Commercio ha organizzato un webinar gratuito per imprese, professionisti e associazioni di categoria per illustrare, con l’aiuto di esperti, gli aspetti giuridici ed economici collegati all’ iniziativa promossa da Confindustria Brescia.

Il webinar on line gratuito si terrà il 28 maggio 2021 dalle ore 9 alle ore 11. Per partecipare è necessaria l’iscrizione.

Programma dell’incontro e link di iscrizione sul sito www.bs.camcom.it

77/21 – NUOVO SPORTELLO CAMERALE PER IL RILASCIO DI SPID, CNS, FIRMA DIGITALE REMOTA

A partire da lunedì 10 maggio presso gli sportelli camerali della sede di Brescia è attivo il servizio di rilascio della Carta Nazionale dei Servizi CNSe della Firma digitale remota, in aggiunta a quello già disponibile di rilascio del Sistema Pubblico di Identificazione Digitale SPID e consulenza prodotti digitali.


L’accesso allo sportello sarà disponibile da tale data, previa prenotazione, accedendo alla piattaforma
SportelloVirtuale ServiziOnLine.

Maggiori informazioni sono disponibili alla pagina Sportello di consulenza strumenti digitali sul sito www.bs.camcom.it

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