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Fatture false per 4 milioni di euro, la Finanza trova un’altra cartiera nel Bresciano

in Economia/Evidenza/Guardia di Finanza/Ovest/Zone by

Ancora un’operazione della Guardia di Finanza per contrastare l’evasione e in particolare il fenomeno delle cosiddette cartiere, società che emettono fatture false per permettere ad altre aziende di evitare di pagare le tasse. Nei giorni scorsi le Fiamme gialle della Compagnia di Chiari hanno scovato una nuova società che avrebbe emesso fatture false per circa quattro milioni di euro. Le fatture sono state emesse tra il 2007 e il 2008. L’Iva evasa grazie a questo “giochino” è di circa 800mila euro. Il titolare della ditta è stato denunciato per omessa dichiarazione e occultamento della documentazione contabile obbligatoria.

Confartigianato, uffici chiusi il 23 e il 30 dicembre

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale informa che in occasione delle prossime festività gli uffici della sede centrale e delle delegazioni periferiche rimarranno chiusi venerdì 23 e venerdì 30 dicembre. Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale augura a tutti un migliore anno nuovo. Per informazioni visita il sito dI Confartigianato Imprese Unione di Brescia www.confartigianato.bs.it

Nuove regole e nuovi obiettivi: Cna Brescia modifica il proprio Statuto

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Eleonora Rigotti/Evidenza by

Nella riunione di ieri sera, lunedì 19 dicembre, l’assemblea generale di Cna Brescia ha approvato il nuovo Statuto, dicendo sì alle modifiche introdotte nei sette titoli del documento che ne norma regole e scopi.

Il livello base di Cna Brescia acquista la denominazione di territoriale, aprendo l’associazione ad una relazione con le imprese sempre più di prossimità, che superi il tema dell’isomorfismo istituzionale. Vuol dire ci si svincola dal concetto di “provincia”, allargando la propria visione per meglio adattarsi ai bisogni delle aziende legate a territori diversi, seppur contigui, ispirandosi al concetto di area metropolitana. Si riafferma anche con convinzione il limite di massimo due mandati per gli incarichi nei ruoli da dirigenti assunti dagli imprenditori, rimettendo al centro il mestiere nelle sue molteplici espressioni. Dagli organismi che compongono l’associazione sono stati eliminati assemblea e direzione, sostituiti dal Consiglio, massimo organo deliberativo eletto dall’assemblea generale dei soci ogni 4 anni.

Le modifiche apportate allo Statuto lo hanno semplificato. È stata inserita la possibilità di istituire sedi di rappresentanza all’estero; di collaborare con altre organizzazioni di micro, piccole e medie imprese, operanti anche in altri settori economici. Anche nel 2017 la Confederazione lavorerà per la creazione di occasioni di crescita, di confronto, di innovazione. In un movimento generale verso la digitalizzazione e la sharing economy, si promuoveranno consulenze mirate,  partnership e relazioni con e tra gli imprenditori.

Tra gli obiettivi delle modifiche dello Statuo c’è «la volontà di creare un ambiente di confronto sempre più assiduo con chi fa vivere l’impresa, customizzato sulla singola realtà aziendale, nella soluzione dei suoi problemi e nel soddisfacimento dei suoi bisogni, anche grazie alla forte relazione con il mondo istituzionale» ha chiarito il direttore di Cna Brescia, Laura Buscarini.

«In un contesto di cambiamenti, cambia anche Cna. La Confederazione c’era quando è nato il sistema produttivo e quando si è trasformato sotto i colpi della crisi economica. Continuerà ad esserci – ha garantito la presidente di Cna Brescia, Eleonora Rigotti -, impegnata a vigilare sull’approvazione e sull’attuazione delle riforme e ad agire quale facilitatore della competitività delle imprese, vicina alla loro vita ed ai loro luoghi. Per questo Cna Brescia si è dotata di un nuovo Statuto, per meglio rispondere alle esigenze di un territorio in mutamento».

Stefana, Girelli (Pd): accordo di cassa in deroga per 145 lavoratori

in Acciaio/Economia/Istituzioni/Lavoro/Partner by

Dopo una vicenda durata mesi che ha tenuto col fiato sospeso decine di lavoratori, si conclude, almeno per il momento, con l’accesso alla cassa in deroga per l’intero organico aziendale, il percorso del Gruppo Stefana, in concordato e appeso all’ipotesi di un acquisto di ramo d’azienda da parte di un partner internazionale, che non è ancora andato a buon fine.

Sconforto e preoccupazione hanno caratterizzato gli ultimi sei mesi per 145 lavoratori, il cui destino era appeso a quello dell’azienda siderurgica.

“Dalla fine di dicembre , grazie anche alla mediazione di ARIFL, non avendo a disposizione altri ammortizzatori sociali, l’azienda potrà accedere alla cassa in deroga prevista in questi casi – dice il consigliere Pd Gianantonio Girelli – Abbiamo ricevuto diverse volte in Commissione Attività produttive i delegati dei lavoratori e abbiamo cercato sempre di impegnare Regione a trovare una soluzione, almeno temporanea, per non lasciare un centinaio di famiglie in mezzo a una strada. Siamo perciò soddisfatti per l’accordo raggiunto, che era una priorità, e ci auguriamo che a breve possa arrivare quel potenziale acquirente tra coloro che durante gli incontri programmati, hanno mostrato interesse non solo verso gli stabilimenti e l’efficacia produttiva che ha caratterizzato Stefana, ma anche verso le sue preziose maestranze”.

Luciano Dalè confermato alla Presidenza del Settore Trasporti AIB

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Trasporti by

Luciano Dalè (Dalè Silvio) è stato confermato Presidente del Settore Trasporti di Associazione Industriale Bresciana per il periodo 2016-2020. Nel corso dell’assemblea per il rinnovo del Consiglio di Settore svoltasi nei giorni scorsi, Julia Righettini (Setrans) è stata inoltre nominata vice presidente. Consiglieri sono: Alessandro Barbiero (Barbiero Trasporti Internazionali), Andrea Brighenti (Alberto Brighenti), Moreno Caldana (Consorzio Autonoleggio Uni Auto&Bus), Luca Paolo Del Barba (Saia Trasporti), Stefano Mansani (Rfi), Aldino Sirena (Air Sea Service), Felice Taglietti (FT International).

Gli alunni del Cfp Zanardelli vanno a lezione di “produzione snella”

in Cfp Zanardelli/Economia/Evidenza/Formazione/Ok School by

Una lezione di “lean production” (letteralmente: produzione snella) per insegnare ad una classe di studenti del C.F.P. “G. Zanardelli” i principi del Toyota Production System simulando una linea di assemblaggio di biciclette. La proposta, avanzata da SEI Consulting, la società di consulenza strategica e direzionale di Brescia, è stata accolta con entusiasmo dall’organizzazione della scuola, che intravede per gli allievi l’opportunità di svolgere un’attività innovativa nell’ambito dell’Alternanza Scuola-Lavoro E mercoledì 21 dicembre, dalle 9alle 13, la Scuola ospiterà una tappa (la prima in una Scuola a Brescia) del “SEI Lean Bicycle Factory Tour”.

L’iniziativa itinerante, pensata dalla Società di consulenza bresciana per l’universo delle Pmi, è già stata svolta nelle sedi di quattro aziende lombarde. Ora, in una versione riadattata per gli studenti, è approdata anche al mondo della Scuola. “Se, negli incontri realizzati con le aziende – spiega il Ivan Losio, Amministratore unico dei SEI Consulting – abbiamo calamitato l’attenzione di titolari, manager e dipendenti, di alcune decine di imprese, sui benefici derivanti dalla riorganizzazione dei processi e dei team di lavoro in un’azienda snella, ai ragazzi del C.F.P. “G. Zanardelli” proporremo un format più agile, senza intaccare lo spirito dell’intervento formativo”. L’idea è di far più avvicinare i ragazzi alle reali esigenze del mondo delle nostre piccole e medie imprese con cui si confronteranno nei prossimi anni. E la lean production è certamente una delle sfide che molte imprese stanno affrontando”.

“Abbiamo accolto con grande entusiasmo la proposta avanzata da SEI Consulting – ha aggiunto Marco Pardo, Direttore Generale del C.F.P. “G. Zanardelli” – perché vi abbiamo intravisto un’interessante collaborazione che dimostra una sinergia tra Azienda e Scuola, che è uno dei punti di forza dell’Alternanza. Una nuova opportunità per attuare una didattica laboratoriale, stimolante e formativa per gli studenti.” Beneficiari, oltre che protagonisti, saranno i ragazzi della classe Quarta dell’indirizzo “Tecnico per l’automazione industriale” con l’intento di costituirne un formato da divulgare ed esportare ad altre classi e scuole. Il format dell’incontro prevede l’alternanza di momenti formativi sulla filosofia “lean production” e sul coinvolgimento delle risorse, a simulazioni su una linea di produzione – prima tradizionale e successivamente ottimizzata – per mettere a fuoco cambiamenti e miglioramenti che l’approccio lean consente di ottenere su una linea di produzione. Oltre a trasmettere con chiarezza i valori della “Lean” (a partire dal forte coinvolgimento di tutte le risorse aziendali allo scopo di creare un unico patrimonio), si affronterà la questione dell’efficientamento dei processi, non solo dal punto di vista del miglioramento tecnico, ma anche da quello di gestione, del trasferimento delle conoscenze e del team building.

La lezione di mercoledì 21 novembre sarà animata da Massimo Trebeschi e Martina Guerini, rispettivamente manager e consulente dell’area Lean di SEI Consulting, col supporto di alcuni collaboratori. Il materiale e le attrezzature usate per la riproduzione della mini factory sono fornite dalla torinese Allmag, azienda specializzata nella creazione di attrezzature “Lean”.

Dati Aib: nel terzo trimestre export bresciano in calo dell’1,5 per cento

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Export/Partner/Tendenze by

Nel terzo trimestre del 2016, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite bresciane di beni sui mercati esteri risultano in calo del 9,1%; gli acquisti dall’estero sono in diminuzione del 16,6%. Il calo degli scambi con l’estero ha risentito degli effetti stagionali legati alla chiusura delle aziende nel mese di agosto.

Su base tendenziale, nel terzo trimestre le esportazioni calano dello 0,6% e le importazioni del 6,3%. In valore assoluto, ammontano, rispettivamente, a 3.497 e a 1.794 milioni di euro.

Rispetto ai primi nove mesi del 2015, la tendenza negativa delle esportazioni bresciane (-1,5%) è in contrasto con quelle leggermente positive rilevate in Lombardia (+0,4%) e in Italia (+0,4%); la dinamica negativa delle importazioni (-2,0%) è superiore al dato regionale (-1,9%) e inferiore a quello nazionale (-2,7%). La performance delle esportazioni bresciane nei primi nove mesi dell’anno, pari a 10.825 milioni di euro, è la migliore della serie storica dal 2008 (10.991 milioni), se si esclude il dato record dei primi nove mesi del 2015.

Tra i settori, l’aumento più significativo delle esportazioni nei primi nove mesi, su base tendenziale, riguarda: articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+19,9%), prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+13,4%), sostanze e prodotti chimici (+11,3%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+10,7%), articoli in gomma e materie plastiche (+6,8%).

La contrazione delle vendite all’estero dei prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-7,2%), dei metalli di base e prodotti in metallo (-6,0%), del legno e prodotti in legno, carta e stampa (-3,4%), di macchinari ed apparecchi (-2,8%) contribuisce al ridimensionamento dell’export bresciano.

Tra i mercati di sbocco, i più dinamici sono: Cina (+9,9%) e Paesi Bassi (+9,3%). In aumento le vendite anche verso: Spagna (+2,2%), Belgio (+1,2%) e Germania (+0,7%). Calano invece sensibilmente le esportazioni verso il Brasile (-50,6%), ancora in recessione, e in maniera più contenuta verso Algeria (-27,3%), India (-23,3%), Turchia (-15,0%), Regno Unito (-9,4%). A livello geografico, in termini di quote, aumenta l’importanza delle aree: UE a 28 (65,3%), Asia (11,1%) e Oceania (0,7%). Risultano, invece, in contrazione le aree: Africa (5,2%) e America centro-meridionale (2,5%).

Per quanto riguarda le importazioni, sono in espansione gli acquisti nei settori: mezzi di trasporto (+21,8%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+17,1%), apparecchi elettrici (+7,9%), articoli in gomma e materie plastiche (+6,4%), prodotti dell’agricoltura, della silvicoltura e della pesca (+5,3%).

Le importazioni di prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti (-17,8%), coke e prodotti petroliferi raffinati (-12,6%), metalli di base e prodotti in metallo (-9,4%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (-2,4%) sono in diminuzione.

Gli acquisti di prodotti hanno coinvolto i mercati di: Regno Unito (+4,4%), Spagna (+3,1%) e Turchia (+1,2%). Sono invece diminuite le importazioni da: Russia (-23,2%), India (-22,1%), Algeria (-16,0%), Belgio (-13,1%) e Stati Uniti (-12,2%). In termini di quote, risultano penalizzate le aree dell’UE a 28 (68,8%), dei Paesi europei non UE (7,8%), dell’America centro-meridionale (2,9%) e dell’America settentrionale (1,4%), a favore dell’Asia (14,8%) e dell’Africa (4,3%).

IIl saldo commerciale è positivo (+4.865 milioni di euro), ma in diminuzione dello 0,8% rispetto a quello dei primi nove mesi del 2015 (+4.903 milioni di euro).

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I figli più meritevoli dei dipendenti della Streparava premiati con borse di studio

in Economia/Formazione by

Confermando una consuetudine che si rinnova da ormai più di un decennio, si è tenuta giovedì 15 dicembre 2016 alla STREPARAVA la cerimonia di consegna delle borse di studio ai figli dei dipendenti della società di Adro.

Sono ormai più di 130 i giovani che, grazie al loro impegno, hanno usufruito in questi anni delle borse di studio.

I risultati scolastici dei candidati sono stati esaminati dalla Commissione composta da un rappresentante della società, da un delegato sindacale e dal Prof. Giorgio Bettoni.

I vincitori delle borse di studio, accompagnati dai genitori alla presenza del C.D.A., dello Steering Commitee, della Commissione valutatrice e del Sindaco di Passirano, dott. Francesco Pasini – paese nativo del Fondatore Cav. del Lav. Gino Streparava – hanno avuto modo di apprezzare gli interventi che si sono succeduti e che hanno messo in risalto l’impegno dei giovani studenti, nella speranza che possano essere di esempio per i loro coetanei.

Il Presidente Pier Luigi Streparava ha ribadito che così, come voluto dal fondatore della società Cav. del Lav. Gino Streparava, continuerà l’attenzione nei confronti dei giovani confermando questa iniziativa ed altre anche attraverso il fondo Gino e Adele Streparava, attivo presso la Fondazione Comunità Bresciana.

L’incontro è stato anche l’occasione per premiare i bambini vincitori del concorso di disegno “Il mio papà la mia mamma in azienda”, lanciato in occasione del 65° anno dalla Fondazione.

Camera di commercio, approvato il bilancio preventivo: nel 2017 restituiti 53 euro ad impresa

in Associazioni di categoria/Bilanci/Camera di commercio/Economia by

Il Consiglio della Camera di Commercio di Brescia, nella riunione di giovedì 15 dicembre 2016, ha approvato all’unanimità il Bilancio Preventivo per l’anno 2017. Nell’analisi dei dati del Bilancio 2017 si evidenzia, sul fronte delle entrate, quella derivante dal diritto annuale, principale fonte di finanziamento dell’Ente camerale, che è prevista 9,8 mil./€.

Tale voce di entrata registra, peraltro, un progressivo calo nel corso degli ultimi tre anni, a causa dei provvedimenti del Governo Renzi, che hanno ridotto – per l’anno 2017 del 50% rispetto a quanto previsto nel 2014 – l’importo del diritto camerale pagato dalle imprese iscritte al Registro Imprese. I diritti di segreteria, che costituiscono la seconda voce di finanziamento camerale, si attestano, per il 2017, su un importo pari a 6,2 mil./€.

“La Camera di Commercio di Brescia – commenta il Presidente, Giuseppe Ambrosi – come testimonia il confronto con le altre consorelle italiane, vanta una tra le migliori performance in tema utilizzo delle proprie risorse finanziarie a favore delle imprese e del sistema economico territoriale. L’incidenza del valore degli interventi economici sugli oneri correnti si attesta infatti al 30%, contro una media nazionale del 24%”.

Le risorse camerali per la promozione economica, in dettaglio, verranno principalmente destinate a supportare le PMI negli ambiti del credito (1,7 mil./€), dell’internazionalizzazione (954 mila /€), della formazione professionale (632 mila/€) e dell’innovazione (297 mila/€). Alla promozione del territorio sono invece destinati € 2,3 mil./€. Complessivamente, gli interventi camerali di sostegno all’economia provinciale, tra interventi promozionali ed investimenti, consentiranno, nel 2017, di “restituire” alle imprese un valore medio di circa 53,06 euro per impresa iscritta al Registro Imprese della Camera di Brescia, a fronte di un diritto annuale medio versato dalle imprese di 81,28 euro.

“Pur in un quadro di oggettiva difficoltà dovuto alla riduzione delle proprie entrate – precisa il Segretario Generale Massimo Ziletti – la Camera di Commercio di Brescia continuerà ad offrire ai propri utenti tutti i servizi di competenza dell’Ente, confermati e in buona parte rafforzati anche dalla recente riforma del sistema camerale (D.Lgs 219/2016). ”

Sotto il profilo dell’equilibrio economico della gestione corrente, la Camera di Commercio di Brescia è risultata, peraltro, la più virtuosa in assoluto con un indice pari all’81,65%, laddove la media nazionale è del 108,01%. Sul fronte delle spese per il personale, che si attesta sui 6,1 mil/€, si registra, infine, una progressiva riduzione dei costi (nel 2016 la spesa si è attestata sui 6,2 mil/€, mentre nel 2014 era di 6,7 mil/€).

Valsabbina, titolo fermo a 7 euro per la quarta settimana di fila

in Banche/Economia/Evidenza/Valsabbina by

Per la quarta settimana consecutiva le azioni della Banca Valsabbina restano fisse a 7 euro con 72 scambi per complessive 35 mila azioni; il prezzo si assesta esattamente sulla metà dell’importo di 14,00 per azione che il Cda aveva indicato come valore di riferimento nell’assemblea di aprile. Anche se almeno il calo del valore delle azioni si è fermato.

Il dato rilevante è comunque il ridotto numero delle azioni scambiate; solo 13 mila gli acquisti esterni a fronte di acquisti effettuati direttamente dalla banca per 22 mila azioni.

Ci si avvia così – senza grandi certezze nel futuro – alla chiusura di questo anno particolarmente difficile per i 40 mila azionisti (ma il numero dovrebbe essersi ridotto di 2 mila unità) che avevano investito nel titolo i loro risparmi.

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