Imprese del credito e della finanza: se consideriamo il settore amministrativo allargato all’area legale e al controllo di gestione, le entrate lavorative annuali a Milano sono state di quasi 30 mila nell’anno 2018, il 7% di tutte le entrate milanesi, 394 mila,:_quasi una su dieci. Lo stesso dato in Lombardia è stato del 5,5%, con 50 mila entrate su 918 mila e in Italia del 4,5%, con 207 mila entrate su 4,6 milioni, circa una su venti.
A Milano i dirigenti entrati nel 2018 nell’area amministrativa sono stati il 53% rispetto alla prevalenza di impiegati in Italia col 58% e in Lombardia con 54%. Seconda per entrate nella finanza Brescia con 5 mila, terza Bergamo con quasi 4 mila. Seguono con 3 mila Varese e Monza Brianza, con 2 mila Como. Alto a Lecco il peso su tutte le entrate, 1.470 su 26 mila, il 6% circa, poco meno di Milano, quasi una su dieci.
Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati 2018 del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in collaborazione con ANPAL.
All’interno del comparto finanziario e gestionale, se si guarda al settore della finanza, credito e assicurazioni, con circa 10 mila entrate previste in un anno, Milano rappresenta il 77% del totale lombardo che è di oltre 13 mila, un quarto circa di quello italiano che raggiunge quota 43 mila. Più alta a Milano anche la percentuale di giovani fino a 29 anni, il 38,3% delle entrate previste rispetto a una media italiana del 34%.
Tra le regioni con maggiori entrate nel settore, oltre alla Lombardia prima con il 31,2% del totale nazionale, ci sono il Lazio (15,4%) e l’Emilia-Romagna (10,3%). Il 24% dei nuovi posti di lavoro è in preferenza dedicato a figure femminili. Le competenze maggiormente richieste per i nuovi assunti? Un’alta capacità di risoluzione dei problemi nel 72% dei casi e molta flessibilità e adattamento (85%). Richieste anche buone competenze digitali (84%) e capacità di applicare tecnologie 4.0 (46%).