Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Brescia, la Camera di Commercio chiude il 2024 con 3,4 milioni di utile

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Il Consiglio della Camera di Commercio di Brescia, nella riunione di martedì 20 maggio 2025, ha approvato il Bilancio d’esercizio per l’anno 2024, che registra, come risultato economico, un saldo positivo di € 3.449.472. Un notevole impegno finanziario si è registrato sul fronte della promozione economica delle imprese e del territorio, con interventi per complessivi 12,7 mil./€.

“Nel contesto di uno scenario economico quanto mai complesso – commenta il Presidente della Camera di Commercio di Brescia, Ing. Roberto Saccone – caratterizzato, in primo luogo, dall’instabilità del quadro internazionale, il Bilancio di Esercizio 2024 conferma l’importante impegno nel supporto alle imprese bresciane, con significative risorse destinate a rafforzarne la competitività. L’attenzione si è concentrata sugli asset strategici dell’innovazione, dalla sostenibilità, della formazione professionale e dell’internazionalizzazione. Di particolare importanza i fondi stanziati per facilitare l’accesso al credito, un ambito che continua a rappresentare un punto dolente per molte PMI. Molto importante, per quanto riguarda la promozione del territorio, il contributo camerale per iniziative e progetti mirati a esaltarne l’immagine e a favorire lo sviluppo turistico”.

Le iniziative camerali di supporto all’economia locale si sono principalmente rivolte alla promozione del territorio per 3,6 mil./€, all’innovazione per 2,5 mil./€, all’internazionalizzazione delle imprese per 2,1 mil./€, al sostegno al credito per 2,4 mil./€ ed alla formazione professionale per 1,2 mil./€.

Da evidenziare che, tramite i bandi camerali, nel corso del 2024, sono stati erogati € 6.8 mln/€ (contro i 5,3 mln/€ del 2023), dei quali hanno beneficiato 1.856 imprese bresciane (contro 1.728 del 2023), con un importo medio ad impresa di 3.666 €.

Sostanzialmente in pareggio il rapporto tra importo medio versato dalle imprese per il diritto annuale, pari ad € 114, e valore medio per impresa per interventi promozionali ed investimenti, pari ad € 113, confermando la tendenza dell’ente camerale bresciano a restituire alle imprese in termini di azioni di promozione quanto incassato come tributo annuo.

Dall’analisi del bilancio si evidenzia, con riferimento alle entrate, quella derivante dal diritto annuale, principale fonte di finanziamento, che ammonta a 13,5 mil./€, mentre i diritti di segreteria, che costituiscono la seconda voce di finanziamento camerale, sono stati pari a 7,6 mil./€.

Riguardo alle spese di funzionamento si evidenziano costi per circa 0,9 mil./€, mentre quelli sostenuti per il personale ammontano a 6,6 mil./€. La Camera di Commercio di Brescia ha infine versato, nel 2024, per imposte e tasse, oltre 0,8 mil./€, mentre al sistema camerale nazionale e regionale sono stati invece erogati altri 1,2 mil./€.

Il risultato positivo particolarmente rilevante ha consentito di riallocare nel Bilancio Preventivo 2025 0,6 mil./€ da destinare ad interventi ed iniziative per la promozione economica a favore delle imprese e 2,8  mil./€ da destinare a patrimonio.

“Il risultato finale è frutto anche del rinnovato impegno della Camera di Commercio nella gestione organizzativa e nel contenimento dei costi di struttura e di funzionamento commenta il Segretario Generale, Massimo Ziletti – L’avanzo registrato consente, tra l’altro, di rafforzare patrimonialmente l’Ente, anche al fine di accantonare risorse per progetti strutturali di sistema”.

Brescia, manifatturiero già in calo da mesi

in Economia/Manifatturiero/Meccanica/Tendenze by

Nei primi tre mesi del 2025, l’attività produttiva nel settore manifatturiero bresciano ha registrato una nuova flessione nel confronto con lo stesso periodo del 2024 (-2,3%). Si tratta dell’ottavo trimestre consecutivo di dinamica negativa per quanto riguarda l’industria locale: l’ultimo periodo con il segno “più” risale infatti ai primi tre mesi del 2023.

A evidenziarlo è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al periodo gennaio-marzo 2025

Continua quindi la fase di debolezza per le realtà manifatturiere del territorio, che risultano penalizzate dalla fragile congiuntura internazionale (con l’indice PMI manifatturiero globale è rimasto intorno alla soglia dei 50 punti, segnalando una crescita nel complesso stagnante), in particolare dalla limitata domanda proveniente dalla Germania (primo mercato estero di sbocco per le nostre imprese), la cui economia ha mostrato segnali di stabilità, all’interno di uno scenario che rimane tutt’altro che esaltante. A tali fattori si aggiungono poi le incertezze provocate dalla politica protezionistica annunciata dagli Stati Uniti, che rischia di compromettere fortemente la competitività delle imprese bresciane nei confronti del terzo Paese di destinazione del nostro export.

Con riferimento al solo 1° trimestre del 2025, la produzione mostra invece un lieve incremento, segnando una variazione grezza positiva (+1,5%) rispetto al trimestre precedente (congiunturale). Si tratta di un segnale piuttosto incoraggiante, perché indicherebbe una capacità di reazione da parte del made in Brescia, che offre elementi di cauto ottimismo per i mesi a venire. A seguito delle evoluzioni sopra indicate, il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2025, è pari a -0,5%.

“I dati del primo trimestre 2025 confermano un quadro ancora fragile per la nostra manifattura, che continua a confrontarsi con una domanda debole e un contesto internazionale incerto – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Tuttavia, i segnali positivi emersi – in particolare la lieve ripresa congiunturale della produzione e il miglioramento degli ordini – ci indicano che il sistema industriale bresciano sta dimostrando ancora una volta una buona capacità di tenuta e adattamento. A livello macroeconomico, la stabilizzazione dell’indice PMI manifatturiero globale evidenzia una crescita stagnante: in questo contesto, proprio la reattività mostrata dalle imprese di medie e grandi dimensioni è un segnale importante di tenuta strutturale. A maggior ragione, in tale contesto, è fondamentale continuare a lavorare con determinazione su competitività, innovazione e formazione.”

§  Nei primi tre mesi del 2025 il 42% degli operatori intervistati ha dichiarato una crescita dell’attività rispetto al periodo precedente, a fronte del 35% che si è espresso per il mantenimento dei volumi prodotti e del 23% che invece ha segnalato una flessione degli stessi.

§  La disaggregazione della variazione della produzione per classe dimensionale mostra andamenti particolarmente differenziati: +0,2% per le imprese micro, -1,2% per le piccole, +4,6% per le medie e +4,3% per le grandi.

§  Con riferimento alla dinamica congiunturale per settore, l’attività produttiva ha evidenziato una forte eterogeneità delle dinamiche. Consuntivi positivi provengono dalle realtà dell’alimentare (+6,5%), della metallurgia (+4,7%), del legno e minerali non metalliferi (+2,7%), del chimico, gomma e plastica (+0,9%) e della meccanica (+0,6%). Per contro, le aziende del sistema moda hanno dichiarato una contrazione dei livelli produttivi (-2,6%).

§  Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 75%, invariato rispetto alla rilevazione precedente, e in diminuzione del 2% nei confronti di quanto misurato nel primo trimestre del 2024 (77%).

§  Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 27% delle imprese, rimaste invariate per il 52% e diminuite per il 21%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono cresciute per il 29% degli operatori, calate per il 19% e rimaste stabili per il 52%; quelle verso i Paesi extra UE sono aumentate per il 26%, diminuite per il 18% e rimaste invariate per il 56% del campione.

§  I costi di acquisto delle materie prime sono rilevati in crescita dal 43% delle imprese, con un incremento medio pari al 2,2%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al rialzo dal 32% degli operatori, per una variazione complessiva pari a +1,2%. Prosegue quindi la fase di assestamento dei prezzi dei beni industriali, dopo le forti tensioni rilevate negli ultimi anni. Va tuttavia rilevato che le attuali quotazioni delle materie prime e dei semilavorati tuttora continuano ad attestarsi su livelli significativamente superiori rispetto alla situazione pre-pandemica.

§  La bassa domanda proveniente dai mercati domestici e internazionali continua a preoccupare le imprese manifatturiere bresciane, che denunciano tale aspetto come il principale fattore che frena la produzione: ciò ha riguardato il 43% delle realtà intervistate, una quota in riduzione rispetto al 49% riscontrato alla fine del 2024, ma più elevata di quanto sperimentato nei primi tre mesi del 2024 (33%). Il secondo elemento maggiormente segnalato dalle aziende (molto distanziato) riguarda la componente geopolitica (11%, la quota più alta da quando si rileva tale informazione), a certificazione di un sistema economico locale particolarmente preoccupato per i numerosi focolai in essere, in un contesto esacerbato dall’incertezza provocata dai dazi annunciati (e poi temporaneamente sospesi) dall’amministrazione Trump. Il 9% delle imprese denuncia invece problematiche nel reperimento di manodopera: si tratta di una difficoltà non nuova per l’industria bresciana, che continua a essere segnalata anche in un momento ciclico non propriamente espansivo, come quello attuale.

§  Le prospettive per i prossimi mesi sono debolmente positive, lasciando presagire un possibile nuovo, ma moderato, rasserenamento delle condizioni operative: infatti, il 27% delle imprese propende per un incremento dell’attività, a fronte del 63% che esprime più cautela e del 10% che invece prevede una flessione della stessa. I settori con le prospettive più positive sarebbero alimentare, chimico, gomma e plastica. Le imprese dei comparti legno e minerali non metalliferi, meccanica e metallurgia esprimono un ottimismo relativamente più contenuto, mentre le realtà del sistema moda non si attendono rilevanti movimenti rispetto all’attuale situazione.

§  La domanda è attesa in ripresa. Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono in crescita per il 29% delle aziende, stabili dal 58% e in calo dal 13%. Quelli da parte degli operatori comunitari, sono dichiarati in aumento dal 28% delle imprese, invariati per il 60% e in flessione per il 12%. Quelli in arrivo dai mercati extra UE sono in crescita per il 24%, stabili per il 62% e in contrazione per il 14%.

§  I giorni di produzione assicurata rilevati nel trimestre ammontano mediamente a 70, riflettendo una significativa dispersione fra i settori e le classi dimensionali analizzate. Il dato complessivo appare in miglioramento nei confronti di quanto rilevato nel periodo precedente (66) e di quanto riscontrato nei primi tre mesi del 2024 (59).

Bando “Imprese Storiche verso il Futuro 2025”, incontro a Rovato il 19

in Associazioni di categoria/Commercio/Confesercenti/Economia by

Un’opportunità concreta per le attività storiche del commercio lombardo arriva da Rovato: lunedì 19 maggio si terrà un incontro pubblico di presentazione del bando “Imprese Storiche verso il Futuro 2025”, promosso da Regione Lombardia per sostenere la riqualificazione e l’innovazione tecnologica delle realtà commerciali storicamente riconosciute. L’evento, a ingresso libero, si svolgerà a partire dalle ore 15 nella suggestiva Sala del Pianoforte del Municipio, in via Lamarmora 7.

L’iniziativa, organizzata dalla Città di Rovato in collaborazione con Confesercenti della Lombardia Orientale e patrocinata dal Distretto del Commercio locale, è rivolta a tutti gli operatori economici interessati a scoprire le modalità di accesso alle agevolazioni previste dal bando regionale.

Il programma dell’incontro prevede, dopo i saluti istituzionali da parte dell’Amministrazione comunale, l’intervento di Sergio Turla, referente territoriale di Confesercenti Lombardia Orientale. Turla illustrerà nel dettaglio le finalità del bando, le categorie ammesse e le tipologie di spesa finanziabili, fornendo supporto informativo ai presenti.

Il bando “Imprese Storiche verso il Futuro 2025” prevede contributi a fondo perduto pari al 50% delle spese ammissibili, con importi compresi tra 5.000 e 30.000 euro, finalizzati a interventi di riqualificazione strutturale, rinnovo dell’offerta commerciale e introduzione di tecnologie innovative. A completamento, sono disponibili due ulteriori linee di finanziamento:

  • Sicurezza e ambiente: contributi fino a 3.000 euro per investimenti legati alla sicurezza e alle attrezzature ecocompatibili;
  • Startup: contributi fino a 10.000 euro per nuove aperture commerciali sul territorio.

L’appuntamento rappresenta un’importante occasione per chi gestisce un’attività storica e intende affrontare con strumenti adeguati le sfide del mercato contemporaneo, puntando su innovazione, sostenibilità e attrattività.

Per ricevere ulteriori informazioni o chiarimenti, è possibile contattare la sede di Confesercenti della Lombardia Orientale di Brescia al numero 030.2421697.

Fonte: www.bsnews.it

Banca del Territorio Lombardo, definite le cariche sociali per il triennio 2025-2027: Renato Facchetti è il nuovo Presidente

in Banche/Btl/Economia by

Sono state definite le cariche sociali di BTL Banca del Territorio Lombardo dopo che l’Assemblea dei Soci dello scorso 10 maggio 2025 – presenti 1.525 Soci – aveva provveduto al rinnovo delle cariche sociali con la nomina ad amministratori di Renato Facchetti, Renata Zecchi, Battista Botturi, Ottorino Caffi, Lorenzo Isonni, Stefano Mutti, Marco Silvestri, Francesca Capoferri e Patrizia Gabelli.

 L’assemblea aveva inoltre nominato Fabrizio Spassini a Presidente del Collegio Sindacale con Francesca Pighetti e Pier Franco Salvoldi sindaci effettivi e Sonia Fornari e Stefano Spagiari supplenti. Per il Collegio dei Probiviri, al Presidente Andrea Mina, si aggiungono Gianfranco De Vanna e Valeria De Paoli Ambrosi, probiviri effettivi, e Loretta Pelucco e Aureliano Casuccio, probiviri supplenti.

Nella seduta del 12 maggio, come previsto dallo statuto sociale, il Consiglio di Amministrazione ha quindi provveduto a nominare le cariche sociali per il triennio 2025-2027 nominando a Presidente del Consiglio di amministrazione dell’istituto bresciano Renato Facchetti, che pertanto succede al presidente uscente Ubaldo Casalini. Renata Zecchi viene confermata nel ruolo di Vice Presidente vicario.

Per quanto riguarda il Comitato Esecutivo per il triennio 2025-2027 sarà costituito da Ottorino Caffi (Presidente CE), Battista Botturi (Vice Presidente CE), Patrizia Gabelli, Lorenzo Isonni e Stefano Mutti. 

Renato Facchetti, 61 anni, dal 2013 è membro del Consiglio di Amministrazione di BTL Banca, di cui dal 2022 ha assunto la carica di vice presidente. Vanta una significativa esperienza professionale maturata nel settore primario e in particolare nella gestione di aziende operanti nel settore agricolo e conoscenze nella consulenza agraria, coltivazioni agricole associate all’allevamento, attività consorzi di garanzia collettiva fidi, fabbricazione macchine agricoltura e silvicoltura.  È presidente del Consorzio di Bonifica Oglio Mella, membro di Giunta di Coldiretti Brescia e consigliere di amministrazione della Società coop. Agricola Latte Brescia.

Trimestrale A2A: crescono i risultati, ma la marginalità si riduce

in A2A/Economia/Partecipate e controllate by

Si è riunito oggi il Consiglio di amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato e approvato l’Informativa trimestrale al 31 marzo 2025. A riportare la nota ufficiale che rilanciamo è BsNews.it.

Nel primo trimestre del 2025 A2A ha mostrato una buona tenuta dei risultati economico-finanziari, registrando una lieve riduzione di marginalità operativa.

Da un lato, si segnala l’apporto di marginalità derivante dal consolidamento di Duereti, società beneficiaria del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia.
Dall’altro, l’effetto delle minori produzioni idroelettriche, ritornate ai livelli delle medie storiche rispetto al primo trimestre dell’anno precedente – contraddistinto da un’elevata idraulicità – è stato parzialmente compensato dalle maggiori produzioni da impianti a ciclo combinato.

In un contesto caratterizzato da dinamiche rialziste dei prezzi energetici, con il valore medio del PUN (Prezzo Unico Nazionale) Base Load in aumento del 50,2% rispetto al medesimo periodo del 2024 (da 91,9 €/MWh del 2024 a 138 €/MWh del 2025) e il costo medio del gas al PSV in aumento del 65,6% (da 29,3 €/MWh del 2024 a 48,4 €/MWh del 2025), nel primo trimestre 2025 minori le opportunità di ottimizzazione degli approvvigionamenti gas rispetto all’analogo periodo 2024.

“I risultati di questo trimestre confermano la solidità industriale e degli indicatori economico-finanziari del Gruppo. Grazie all’integrazione della nuova società delle reti elettriche Duereti, l’incidenza delle attività regolate sull’Ebitda è salita al 31%, contribuendo a migliorare la visibilità e a rafforzare la stabilità dei risultati futuri e consentendoci di confermare la guidance per il 2025.”
– commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – “Abbiamo aumentato i nostri investimenti del 37% rispetto al primo trimestre 2024, nel potenziamento ed efficientamento delle reti, nello sviluppo delle rinnovabili, nella flessibilità degli impianti di generazione e nel recupero di materia ed energia. Il flusso di cassa ha garantito sia la copertura degli investimenti che il miglioramento del rapporto PFN/EBITDA, ora pari a 2,4x.”


Di seguito i principali indicatori economici:

Milioni di euro3M 20253M 2024ΔΔ%
Ricavi3.9683.425+543+16%
Margine Operativo Lordo – EBITDA675703-28-4%
Risultato Operativo Netto – EBIT415465-50-11%
Utile Netto257294-37-13%

Nel periodo in esame i Ricavi del Gruppo sono pari a 3.968 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (3.425 milioni di euro).
La variazione è riconducibile principalmente al primo consolidamento della società Duereti e all’aumento dei prezzi unitari del comparto retail e teleriscaldamento.

In linea con l’andamento dei ricavi e delle relative dinamiche legate al mercato delle commodities, i costi operativi si attestano a 3.063 milioni di euro, registrando un incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+22%).

Il costo del personale, pari a 230 milioni di euro, aumenta di circa 15 milioni di euro (+7%).
La variazione è legata:

  • per circa il 60% al maggior numero di FTE (Full-Time Equivalent) del primo trimestre del 2025 rispetto all’anno precedente (+671 FTE, +5%), a seguito di assunzioni effettuate nel corso del 2024 e nei primi tre mesi del 2025,
  • all’integrazione delle risorse della società Duereti,
  • all’avvio e potenziamento di impianti e strutture in coerenza con gli obiettivi di sviluppo del Gruppo,
  • all’assegnazione di gare nel comparto dell’igiene urbana avvenute nel corso del 2024.

La parte restante dell’incremento è ascrivibile agli effetti degli aumenti retributivi per rinnovi contrattuali (CCNL Igiene Urbana, Elettrico, Gas Acqua) e agli incrementi di merito.

Il Margine Operativo Lordo è pari a 675 milioni di euro, in riduzione del 4%, -28 milioni rispetto ai primi tre mesi del 2024 (703 milioni di euro) a seguito prevalentemente dell’allineamento della produzione idroelettrica alle medie storiche.
Al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’EBITDA è in crescita dell’1%.

Al netto delle partite non ricorrenti (+3 milioni di euro nel 2025, +4 milioni di euro nel 2024), il Margine Operativo Lordo Ordinario è pari a 672 milioni di euro, in riduzione del 4%, -27 milioni di euro rispetto al primo trimestre dell’anno precedente (699 milioni di euro).

L’incidenza delle attività regolate sull’Ebitda di Gruppo sale al 31% (25% nel primo trimestre del 2024) anche grazie al positivo contributo della nuova società di distribuzione elettrica Duereti.

Il Risultato Operativo Netto si attesta a 415 milioni di euro, in riduzione dell’11%, -50 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2024 (465 milioni di euro).
Tale variazione è riconducibile alla flessione del Margine Operativo Lordo e all’incremento degli ammortamenti per 18 milioni di euro, principalmente per investimenti realizzati dal Gruppo nel periodo aprile 2024-marzo 2025, nonché per la variazione di perimetro riconducibile al consolidamento di Duereti.

Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 42 milioni di euro, in incremento rispetto ai 32 milioni di euro del primo trimestre dell’anno precedente, principalmente per i maggiori oneri relativi:

  • all’European Green Bond emesso a gennaio 2025,
  • ai finanziamenti erogati a partire dal terzo trimestre 2024, in particolar modo il finanziamento Green “ponte” da 600 milioni di euro per l’acquisizione delle reti elettriche di e-distribuzione.

Le Imposte si attestano a 109 milioni di euro, con un tax rate al 29%, come nello stesso periodo dell’anno precedente, in riduzione di 18 milioni di euro rispetto ai primi tre mesi del 2024 per una minore base imponibile.

Per le dinamiche sopra esposte, l’Utile Netto Ordinario di pertinenza del Gruppo è pari a 252 milioni di euro, in riduzione del 14% rispetto al primo trimestre 2024 (294 milioni di euro).

L’Utile Netto di pertinenza del Gruppo risulta pari a 257 milioni di euro, in riduzione di 37 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (294 milioni di euro, -13%).
Al netto della normalizzazione relativa all’idraulicità, l’Utile Netto è in riduzione del 5%.

Le poste straordinarie nel periodo in esame risultano pari a 5 milioni di euro e fanno riferimento all’aggiustamento prezzo relativo all’acquisizione della partecipazione in Tecnoa (WtE Crotone) avvenuta negli anni precedenti.

Gli Investimenti complessivi effettuati nel primo trimestre 2025 sono stati pari a 335 milioni di euro, di cui:

  • 302 milioni di euro destinati ad investimenti organici (+37% rispetto all’anno precedente)
  • 33 milioni di euro relativi ad operazioni di M&A

In particolare:

  • gli investimenti organici hanno riguardato per circa il 60% interventi principalmente finalizzati al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, allo sviluppo di impianti fotovoltaici, all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione, al recupero di materia ed energia e alla digitalizzazione del Gruppo;
  • le operazioni di M&A sono state pari a 33 milioni di euro, riconducibili prevalentemente all’acquisizione da Edison della centrale cogenerativa di Sesto San Giovanni, con una capacità installata di circa 110 MW.

La Posizione Finanziaria Netta al 31 marzo 2025 risulta pari a 5.616 milioni di euro (5.835 milioni di euro al 31 dicembre 2024).
Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’arco del periodo in esame, pari a 33 milioni di euro, la PFN si attesta a 5.583 milioni di euro, dopo investimenti per 302 milioni di euro, registrando una generazione di cassa netta pari a 252 milioni di euro.

Adecco, il 15 maggio giornata aperta per chi cerca lavoro nella Grande distribuzione a Brescia

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Adecco, società specializzata di The Adecco Group che sviluppa e valorizza il capitale umano, organizza il GDO Talent Day. Il 15 maggio, dalle 9.00 alle 18.00, tutte le filiali presenti a Brescia e provincia apriranno le porte per presentare le opportunità professionali nel settore della Grande Distribuzione Organizzata sul territorio.

Diverse sono le figure professionali attualmente ricercate nel mondo della GDO nella Regione, tra cui Store Manager, Vice Store Manager, caporeparto, scaffalisti, banconisti, addetti all’ortofrutta, addetti alla pescheria, macelleria, gastronomia.

Tra i requisiti maggiormente richiesti, figurano orientamento al cliente, organizzazione, flessibilità, capacità di lavorare in team, comunicazione efficace, problem solving e attenzione ai dettagli, oltre a doti relazionali e organizzative, per lavorare in contesti dinamici di un settore in crescita.

A seconda del ruolo, alle risorse selezionate saranno inoltre richieste competenze legate al reparto di inserimento, oltre a nozioni di calcolo di base, conoscenza delle norme igienico-sanitarie, gestione della cassa, conoscenza delle tecniche di vendita e di inventario.

Durante la giornata, i recruiter saranno a disposizione per offrire ai partecipanti consulenza sul proprio curriculum vitae e prendere parte a sessioni di assessment in loco, dedicate alla valutazione delle competenze e delle esperienze lavorative di ciascuno.

Le candidature sono aperte anche a giovani studenti desiderosi di conciliare studio e lavoro e intraprendere una prima esperienza professionale, con la possibilità di migliorare le proprie doti comunicative, di problem solving e di lavoro in team.

Maggiori informazioni sull’iniziativa e sui ruoli ricercati sono disponibili a questo link.

Abiti da sposa a Brescia: prezzi, stili e tendenze 2025

in Cultura/Economia by

La scelta degli abiti da sposa a Brescia si interseca con le tendenze che orientano il settore del bridal. A quanto pare, nel 2025 la moda insegue i modelli eleganti e sofisticati, che paventano un forte richiamo alla personalizzazione. E che dire del range di prezzi? Scovando all’interno dei vari atelier, si evidenza uno spettro variabile che parte da opzioni più accessibili fino a creazioni di alta moda create su misura. Pertanto, le spose devono aspettarsi di investire tra i 1.000 e i 5.000 euro (o superiori), a seconda del designer e dei materiali utilizzati.

Tra gli stili più richiesti nel 2025 ci sono gli abiti minimalisti, caratterizzati da linee pulite e tessuti leggeri, i modelli vintage che continuano a riscuotere successo nei contesti informali, merito dei dettagli d’epoca che conferiscono un tocco romantico. Tuttavia, non mancano le innovazioni, come l’uso di tessuti sostenibili, che rispecchia l’attenzione crescente verso la moda eco-friendly. Nondimeno, le boutique di Brescia offrono una vasta gamma di personalizzazioni, permettendo altresì alle spose di creare l’abito perfetto capace di esprimere il loro stile distintivo. 

Perciò, scegliere degli abiti da sposa a Brescia nel 2025 è una sfida, e invita a esplorare dentro a sé stesse per aderire a un mondo di possibilità, dove tradizione e modernità si intrecciano con l’obiettivo di dare vita a look inimitabili e caratteristici.

Abiti da sposa a Brescia: una tradizione che si perde nelle maglie del tempo

Il panorama degli atelier di abiti da sposa è lì per riflettere e ricordare la tradizione sartoriale del territorio. La città offre una vasta gamma di opzioni per le future spose, con un vasto assortimento di boutique e atelier specializzati, perlopiù concentrati in specifiche zone della città. Come per esempio, il centro storico di Brescia, in cui le spose possono trovare alcuni atelier storici che combinano l’artigianato locale con le ultime tendenze della moda nuziale, nonostante l’accesa difficoltà del settore manifatturiero in tutta Italia.

Un altro quartiere significativo è quello di Franciacorta, noto non solo per il suo vino, ma soprattutto per i vari negozi di moda e gli atelier che propongono i modelli di abiti da sposa più classici e moderni, caratterizzati da un design sofisticato e composti con tessuti di alta qualità. Questo perché la tradizione sartoriale bresciana è nota per la sua attenzione ai dettagli e per la sua inclinazione naturale verso la personalizzazione. Molti atelier offrono quindi alle spose dei servizi su misura, al fine di realizzare il loro sogno romantico.

Conosciamo le fasce di prezzo attuali per gli abiti da sposa

Le fasce di prezzo relative agli abiti da sposa rivelano un panorama complesso e stratificato, dove le variabili economiche e sociali si intersecano in un tessuto di significati culturali e simbolici. Difatti, i prezzi variano da città a città, e nondimeno seguono le fluttuazioni della stagionalità. Tuttavia, è possibile tracciare un segmento generale in cui inserire i vari modelli a disposizione.

Nel segmento entry-level, i costi oscillano generalmente tra i 500 e i 1.500 euro, rendendo accessibile una gamma di opzioni che, pur non eccellendo in termini di personalizzazione e di materiali pregiati, soddisfano le esigenze di un consumatore orientato verso l’essenzialità e la funzionalità. In questo contesto, urge considerare perlopiù il significato identitario che l’abito da sposa riveste per il matrimonio.

Salendo di uno scalino, le fasce intermedie sono caratterizzate da un prezzo compreso tra i 1.500 e i 3.500 euro, e si evidenzia un incremento significativo nella qualità dei materiali utilizzati, nonché un’attenzione maggiore alla sartorialità e al design. Questa categoria si rivolge a una clientela che ricerca una combinazione di eleganza e personalizzazione, spesso avvalendosi di marchi noti che offrono una proposta più aderente al profilo estetico dell’interessata. 

Infine, nel segmento luxury, i prezzi superano talvolta i 5.000 euro e raggiungono cifre esorbitanti per le collezioni esclusive. Nondimeno, si osserva un’ulteriore elevazione degli standard qualitativi, con l’impiego di tessuti pregiati, lavorazioni artigianali e design innovativi. Qui, l’abito da sposa non è soltanto un indumento, ma diviene un vero e proprio status symbol, portatore di valori estetici e culturali in grado di riflettere le aspirazioni socio-economiche della consumatrice contemporanea.

Tendenze stilistiche ed estetiche bresciane: marchi e modelli più richiesti

Le tendenze per gli abiti da sposa a Brescia nel 2025 sono piuttosto affascinanti, perché variegate. Le silhouette spaziano dalle linee classiche a quelle più audaci, con un forte ritorno ai modelli a sirena e alle gonne ampie. Per quanto riguarda i tessuti, si inseguono i tessuti sostenibili come la seta organica e il pizzo riciclato, merito della loro leggerezza e della fluidità che garantisce comfort e libero movimento.

I dettagli, poi, diventano protagonisti: ricami elaborati, applicazioni floreali e trasparenze strategiche arricchiscono gli abiti, rendendoli originali. Non a caso, le spose bresciane cercano sempre più personalizzazione, richiedendo elementi che riflettano il loro stile personale. E quindi, nel contesto trovano voce i brand internazionali più prestigiosi così da offrire delle collezioni esclusive. La combinazione di design innovativo e attenzione ai dettagli rende gli abiti da sposa a Brescia una vera esperienza di lusso, a qualsiasi fascia di prezzo si desideri attingere. 

I prossimi eventi della Camera di Commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo di seguito i prossimi eventi della Camera di Commercio per le imprese bresciane.

IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

48/25 – CAMPAGNA BILANCI 2025

Iniziativa per conoscere e approfondire le novità della campagna bilanci 2025 e i nuovi strumenti/software a disposizione degli utenti.

16 maggio dalle 14.30 alle 16.00

Maggiori informazioni e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

49/25 – ATECO 2025 – RICLASSIFICAZIONE

L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere e approfondire la Nuova Codifica ATECO 2025

20 maggio dalle 14.30 alle 16.00

Maggiori informazioni e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

50/25 – SEMINARI MUD 2025

La Camera di Commercio di Brescia promuove alcuni eventi divulgativi, realizzati in collaborazione con Ecocerved, relativi alla compilazione ed alla trasmissione del MUD 2025.
Appuntamenti:

II ciclo: 7 e 14 maggio, dalle 9.30 alle 12.30
III ciclo: 21 e 28 maggio, dalle 9.30 alle 12.30

Maggiori informazioni alla pagina MUD del sito camerale www.bs.camcom.it

51/25 – ASSISTENZE SPECIALISTICHE INTERNAZIONALIZZAZIONE

La Camera di Commercio di Brescia offre alle imprese l’opportunità di rivolgersi ad esperti qualificati per un colloquio personalizzato online di 1 ora.
Prossimo appuntamento:
12 maggio, dalle ore 9.00 alle 13.00 – INTRASTAT

Altri appuntamenti e maggiori informazioni alla pagina News dall’ufficio internazionalizzazione del sito camerale www.bs.camcom.it

Confindustria, ecco la squadra che affiancherà Streparava

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Sono stati designati oggi pomeriggio, nel corso del Consiglio Generale, gli 8 vice presidenti di Confindustria Brescia per il quadriennio 2025-2029, con relative deleghe.

Si tratta di: Mario Bonomi (Innovazione e Sviluppo Digitale), Marco Capitanio (Sviluppo associativo, Zone e Settori), Maria Chiara Franceschetti (Internazionalizzazione ed Ecosistema Imprese), Giovanni Marinoni Martin (Sicurezza, Transizione ed Europa), Matteo Meroni (ESG e Legalità), Elisa Torchiani (Education e Cultura d’impresa), Anna Tripoli (Credito Finanza e Fisco) e Fabrizio Vicari (Relazioni Industriali e Organizzazione).

La squadra affiancherà il presidente designato, Paolo Streparava, nel quadriennio 2025-2029; l’elezione avverrà nell’Assemblea Generale del prossimo 12 giugno.

“La squadra che ho voluto al mio fianco per il prossimo quadriennio nasce da una riflessione profonda sui grandi temi che riguardano il futuro del nostro sistema produttivo e associativo – le parole di Paolo Streparava, presidente designato di Confindustria Brescia per il quadriennio 2025-2029 –. Ho scelto persone di valore, con sensibilità e competenze diverse, rappresentative del nostro territorio e delle sue eccellenze, capaci di portare visione e concretezza su ambiti strategici. Mi piace inoltre sottolineare come si tratti di una squadra giovane: sono certo che, insieme, potremo lavorare per rafforzare Confindustria Brescia come punto di riferimento delle imprese, affrontando con determinazione le sfide dei prossimi anni. Ringrazio ciascuno di loro per la disponibilità e l’entusiasmo con cui hanno accettato questo impegno.”

Brescia Infrastrutture, ecco il bilancio

in Bilanci/Economia by

L’Assemblea degli azionisti di Brescia Infrastrutture Srl, rappresentata dal ViceSindaco, Federico Manzoni, ha approvato il 30 aprile 2025, il bilancio d’esercizio al 31 dicembre 2024. La società, controllata dal Comune di Brescia, – sottolinea una nota – “ha confermato il proprio ruolo strategico nello sviluppo urbano, contribuendo al miglioramento e all’incremento delle infrastrutture, a beneficio della qualità della vita dei cittadini. Le attività principali includono la manutenzione e lo sviluppo della metropolitana e dei parcheggi in struttura, la gestione degli immobili comunali e propri, il supporto tecnico-ingegneristico e il ruolo di stazione appaltante per conto del Comune e di soggetti terzi”.

Nel 2024, i ricavi complessivi sono saliti a 28,6 milioni di euro, con un incremento del 18,3% rispetto al 2023. L’utile netto, pari a 138 mila euro, è stabile rispetto all’anno precedente, in linea con la natura di società in house, che reinveste i risultati di gestione a beneficio della collettività.

Il margine operativo lordo (Ebitda) ha raggiunto i 14,7 milioni di euro, rappresentando circa il 51% dei ricavi. Questo indicatore misura l’efficienza gestionale, ovvero la capacità della società di generare risorse prima degli ammortamenti e delle imposte.

Gli investimenti effettuati nel corso dell’anno 2024 hanno superato i 16 milioni di euro. A questi si aggiungono circa 5 milioni di euro per opere “chiavi in mano” realizzate per conto del Comune di Brescia, ovvero progetti gestiti integralmente dalla Società, dalla progettazione alla consegna, che alleggeriscono il carico tecnico e amministrativo comunale, garantendo al contempo qualità e rispetto dei tempi. L’importo complessivo degli investimenti e delle opere realizzate per il Comune di Brescia nell’anno 2024 ha dunque superato i 21 milioni di euro, un traguardo considerevole, mai raggiunto negli anni precedenti.

A questo proposito, sono da ricordare la progettazione e l’avvio dei lavori – nel pieno rispetto delle tempistiche del PNRR – dell’impianto polivalente indoor per la ginnastica artistica in via Malga Bala e del centro di preparazione olimpica in via Barberis, nel quartiere Sanpolino. Due interventi che, uniti all’apertura all’esercizio del Parcheggio scambiatore di Prealpino e al progetto delle tre palazzine di housing sociale di Sanpolino, hanno fortemente impegnato la Società.

L’indebitamento bancario è sceso sotto i 100 milioni, in ulteriore diminuzione rispetto al 2023, anche grazie alla chiusura anticipata di tutti i mutui (ad eccezione di quello con Cassa Depositi e Prestiti). Prosegue così il percorso di rafforzamento patrimoniale della società e di riduzione degli oneri finanziari sulla gestione economica.

L’organico aziendale è cresciuto di 6 unità, arrivando a fine anno a 39 dipendenti. Tale incremento ha consentito all’azienda una crescita complessiva dei ricavi (+18%). Aumenta anche la produttività: gli investimenti per dipendente crescono del 23%, segno di una struttura snella e capace di generare valore.

“I risultati ottenuti – ha dichiarato l’ingegner Marcello Peli, Presidente della società – riflettono l’impegno nel fornire un supporto qualificato al Comune di Brescia, accompagnandolo nell’attuazione delle politiche urbane di investimento in infrastrutture e nella cura del patrimonio. La crescita registrata ci incoraggia a proseguire su questa strada, rafforzando il legame con il Comune e aprendo a nuove occasioni di collaborazione esterna”

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