
Banca Valsabbina acquisisce il 24% di Ac Finance Spa

È stata perfezionata l’operazione di acquisizione da parte di Banca Valsabbina del 24% di AC Finance S.p.A., società a capo di un gruppo specializzato nell’erogazione di servizi di consulenza strategica e finanziaria alle piccole e medie imprese, che offre supporto sia per operazioni di finanza straordinaria che ordinaria.
L’operazione ha previsto l’acquisizione da parte della Banca bresciana di una quota di capitale, tramite mercato “secondario”, con l’obiettivo di agevolare lo sviluppo di sinergie commerciali nell’ambito del corporate finance, a valere su ulteriori servizi di “Advisory” e consulenza alle aziende.
AC Finance S.p.A. è una società di consulenza aziendale Tecnologica che affianca le piccole e medie imprese italiane nei processi di crescita, ristrutturazione e sviluppo. Il gruppo opera con un modello multidisciplinare, coprendo le aree della finanza ordinaria e straordinaria, finanza agevolata, fiscalità, legale societario, internazionalizzazione, M&A, formazione, sicurezza e digital marketing tramite una serie di società acquisite negli anni. Un elemento distintivo di AC Finance è l’integrazione tra consulenza specialistica e tecnologia: la società ha sviluppato strumenti digitali proprietari per la gestione dei progetti, il monitoraggio delle performance aziendali e l’analisi predittiva, al fine di garantire alle imprese un supporto operativo concreto, scalabile e misurabile abbattendo i costi della consulenza tradizionale.
Banca Valsabbina, in un contesto di continua evoluzione del modello di offerta di servizi e prodotti, nel corso degli ultimi anni ha siglato diverse operazioni di investimento e partnership, con l’obiettivo di implementare ulteriormente – come banca nonchè come gruppo – gli strumenti da mettere a disposizione delle aziende, sia di tipo “tradizionale” che “complementare”. Con questa ulteriore operazione il Gruppo può quindi avvalersi del supporto specializzato di un partner che, anche tramite società dedicate, può supportare le diverse esigenze delle imprese, in un mercato sempre più dinamico e competitivo, mettendo a disposizione i propri integrati servizi di consulenza.
Nell’operazione Banca Valsabbina è stata assistita dallo Studio BTLaws con il team coordinato dal Partner Avv. Simone Furian, con l’Associate Avv. Aldo Cornacchia per i profili legali e contrattuali. AC Finance S.p.A. è stata invece affiancata da Miller Tax&Audit con il team composto dall’Avv. Davide Di Maio e dall’Avv. Annalisa Gagliano per la parte Legal e dalla Dr.ssa Carla Monga, Dr. Mauro Imparato e Dr. Silvio De Ponti per la parte Tax.
Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina, ha commentato: “Da tempo la Banca sta lavorando alla creazione di un modello di offerta rivolto alle PMI sempre più integrato, anche a valere su forme di finanza e di servizio complementari a quelle “ordinarie” o “tradizionali”. Le aziende, nell’ambito delle proprie scelte strategiche, industriali o finanziarie, spesso devono confrontarsi con un contesto complesso ed articolato, e necessitano quindi di un supporto qualificato. La nostra Banca ed il nostro Gruppo sono a servizio delle imprese che vogliono continuare a crescere ed investire, con strumenti finanziari sempre più evoluti ed efficienti, anche personalizzabili in base alle esigenze. Con questa operazione possiamo contare anche sul supporto di una realtà esperta, in grado di offrire consulenza strategica e servizi a valore aggiunto, per le aziende che intendono crescere e pianificare al meglio e con consapevolezza il proprio futuro. L’obiettivo è quindi quello di operare in modo sinergico, supportando il cliente e le proprie scelte, sia di tipo finanziario che strategico, sempre più a 360 gradi”.
Antonio Quintino Chieffo, Amministratore Delegato di AC Finance S.p.A, ha aggiunto: “Questa operazione sancisce l’unione tra la solidità di un grande player bancario e la spinta innovativa della prima consultech italiana specializzata in corporate advisory. Grazie agli investimenti degli ultimi anni e a un piano mirato di acquisizioni, abbiamo sviluppato piattaforme tecnologiche proprietarie su quasi tutte le nostre linee di consulenza: dalla finanza straordinaria alla fiscalità, dalla finanza agevolata alla formazione e al digitale. Un’infrastruttura digitale che ci consente oggi di scalare il valore della consulenza, rendendola più accessibile, misurabile e integrata. Con Banca Valsabbina condividiamo una visione orientata al futuro: costruire insieme un ecosistema in cui tecnologia, esperienza e prossimità alle imprese si rafforzano reciprocamente”.
Noleggio in crescita nel Nord Italia: le imprese edili scelgono le soluzioni su misura

Nel Nord Italia, le imprese edili stanno sempre più orientandosi verso il noleggio di mezzi specializzati per gestire meglio la complessità dei cantieri, riducendo gli investimenti iniziali e aumentando la flessibilità operativa. Questa tendenza è spinta dalla necessità di reagire rapidamente ai cambiamenti nei piani di lavoro, affrontare picchi stagionali senza rischi e disporre sempre di attrezzature all’avanguardia.
Il noleggio offre, inoltre, la possibilità di aggiornare costantemente il parco mezzi, seguendo l’evoluzione normativa e tecnologica del settore. In un contesto dove la qualità delle prestazioni è di importanza primaria, imprese di ogni dimensione trovano nel noleggio una risposta efficiente, grazie a contratti personalizzati che semplificano la logistica e la gestione delle manutenzioni.
Coniugando efficienza, sostenibilità e controllo dei costi, il noleggio sta diventando per molte aziende del Nord Italia una strategia vincente per restare competitive, ottenendo continuità nei cantieri e massima affidabilità nelle operazioni.
Flessibilità operativa che fa la differenza
Il mercato del Nord Italia, caratterizzato da una molteplicità di cantieri – civili, industriali, infrastrutturali – richiede strumenti agili e immediatamente disponibili. Il noleggio permette alle imprese di selezionare esattamente il mezzo giusto per ogni esigenza, attivandolo quando serve e restituendolo al termine del progetto. Questo evita la gestione di un ampio parco macchine proprietario e riduce al minimo l’immobilizzazione di capitale.
Durante i picchi stagionali o le situazioni di emergenza, il noleggio consente di integrare risorse e mezzi in tempo reale, senza preoccupazioni legate a riparazioni o aggiornamenti normativi. Tale approccio migliora la produttività, minimizza i tempi di fermo e semplifica la pianificazione delle attività operative.
Il valore aggiunto di Nolo 2000
Un protagonista di rilievo in questo panorama è Nolo 2000, realtà specializzata nel noleggio di carrelli elevatori a Modena e nel resto del Nord Italia. L’azienda mette a disposizione un parco mezzi ampio, composto da carrelli moderni con portate adeguate ai processi logistici più intensi. Il servizio include consegna puntuale, assistenza entro 24 ore, formazione e consulenza specifica sul mezzo più adatto alle esigenze di movimentazione.
Per le imprese del Nord Italia che cercano efficienza operativa e sostenibilità, Nolo 2000 offre formule flessibili di noleggio con o senza operatore, ampliate da soluzioni mobili per officina, documentazione digitale e sostituzione immediata dei mezzi in caso di guasto. Grazie alla presenza capillare sul territorio e all’attenzione all’ambiente, l’azienda rappresenta un referente concreto per gestire logistica, formazione e sicurezza in un’unica soluzione.
Sostenibilità e innovazione tecnologica
L’ecosostenibilità è ormai un criterio imprescindibile nelle scelte d’impresa, non solo per ridurre l’impatto ambientale, ma anche per rispondere a requisiti delle gare e delle commesse pubbliche. Il noleggio di mezzi elettrici o ibridi permette di operare con silenziosità, zero emissioni e costi energetici inferiori, riducendo anche l’impronta di inquinamento dei cantieri.
Inoltre, i moderni carrelli elevatori elettrici integrano sistemi di diagnostica remota, monitoraggio dei consumi e ottimizzazione dell’autonomia, avendo così a disposizione un supporto digitale concreto alla gestione operativa. Con il noleggio, le aziende possono aggiornare costantemente la flotta con tecnologia in evoluzione, senza investimenti a lungo termine.
Competitività a lungo termine grazie alla personalizzazione
Il vero vantaggio del noleggio deriva dalla possibilità di attivare servizi su misura: formule a durata variabile, soluzioni con o senza operatore, supporto formativo, pianificazione preventiva della manutenzione. Tutto ciò trasforma il noleggio in uno strumento strategico, non solo operativo, capace di adattarsi ai cambiamenti dei mercati e delle normative.
In un mercato dove efficienza e sostenibilità vanno di pari passo, il noleggio su misura offre alle imprese l’agilità necessaria per affrontare nuovi progetti, restare competitive e rispondere ai requisiti normativi sempre più stringenti, senza costi fissi elevati o rischi tecnologici.
Il bresciano Andrea Gaudenzi è il nuovo presidente di Cna Turismo e Commercio Lombardia

“Il territorio lombardo rappresenta una realtà unica nel suo genere, capace di offrire una pluralità di tipicità ed esperienze autentiche. Il nostro impegno sarà supportare le imprese, per valorizzarle e rendere il turismo sempre più motore di sviluppo per tutti i territori”. A dirlo, Andrea Gaudenzi, neo-eletto Presidente di CNA Turismo e Commercio Lombardia.
Classe 1987, una laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari, titolare con la famiglia dell’omonimo ristorante in Franciacorta, Gaudenzi prende il posto di Eleonora Rigotti al vertice del raggruppamento lombardo forte dell’esperienza al vertice di CNA Turismo e Commercio Brescia. “Assumo questo incarico con grande impegno, consapevole del lavoro prezioso svolto in questi anni dalla Presidente Rigotti e da tutto il gruppo di CNA Turismo e Commercio. Un percorso che ci ha visti protagonisti nelle relazioni con l’Assessorato al Turismo di Regione Lombardia, guidato da Barbara Mazzali, nella partecipazione alle principali fiere internazionali del settore, come il TTG, e nella realizzazione di progetti strategici per il territorio. Desidero ringraziare per il supporto e il lavoro svolto a livello regionale i funzionari Enrico Bindolini, responsabile del raggruppamento, e Silvia Boccetti. Sarà quest’ultima che già teneva i rapporti con Regione Lombardia la referente del raggruppamento per il quadriennio”.
Tra i risultati più significativi degli ultimi anni, si evidenziano la creazione della filiera d’alta gamma dei laghi lombardi, sviluppata con il contributo di Regione Lombardia, e l’avvio di percorsi esperienziali che mettono in rete l’eccellenza artigiana del territorio: all’enogastronomia all’artigianato artistico fino ai servizi per il turismo esperienziale. “Il comparto turistico lombardo – spiega Gaudenzi – continua a registrare numeri in crescita: +9,4% nel 2024, con ottime prospettive anche per il 2025. Un trend che conferma il potenziale del settore e l’importanza dell’artigianato come leva di sviluppo. In questo settore, così trasversale, le imprese che CNA rappresenta, dall’artigianato al commercio ai servizi, svolgono un ruolo fondamentale: da un lato come attori diretti, imprese dell’ospitalità, dell’enogastronomia, dell’artigianato artistico, dei trasporti e del turismo esperienziale, dall’altro come realtà di supporto all’intera filiera turistica. Un’attenzione particolare è rivolta all’orizzonte delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, che rappresentano un’occasione unica di crescita e sviluppo, non solo per il settore turistico, ma per l’intero sistema produttivo lombardo”.
La sfida, oggi, anche in Lombardia è la gestione consapevole dei flussi, affinché il turismo rappresenti una risorsa sostenibile per tutti i territori. “Ciò significa destagionalizzare e delocalizzare i flussi turistici, portando valore a tutto il territorio regionale, anche oltre le mete più note, e recuperando la conoscenza del mondo dell’artigianato, che rappresenta un vettore strategico, poiché incarna l’identità, la tradizione e la creatività dei luoghi. Gli artigiani, attraverso le loro attività sono in grado di offrire esperienze autentiche, capaci di attrarre turisti in ogni stagione e in aree meno battute, contribuendo così a uno sviluppo turistico più sostenibile ed equilibrato”.
CNA Turismo e Commercio Lombardia continuerà a fornire il supporto alle imprese rappresentate, per affrontare le grandi sfide del presente, dalla digitalizzazione alla sostenibilità, fino all’impatto dell’intelligenza artificiale. “Lo faremo attraverso la formazione, la creazione di servizi specifici per il settore e rafforzando la rappresentanza, affinché venga tutelato e valorizzato il know-how delle nostre imprese, elemento centrale per un turismo sempre più attento, informato e internazionale”.
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Confindustria e Intesa: 50 miliardi per sostenere le imprese lombarde

Il Presidente di Confindustria Brescia,Paolo Streparava, e la Direttrice Regionale Lombardia Sud della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, Paola Lecci, hanno siglato questa mattina – nella sede di Confindustria Brescia in via Cefalonia – un accordo che mette a disposizione delle imprese lombarde 50 miliardi di nuovo credito,per rilanciare lo sviluppo del sistema produttivo e cogliere le opportunità di Transizione 5.0 e I.A., integrando così le risorse già stanziate dalla Banca per la realizzazione degli obiettivi del PNRR.
L’accordo territoriale rientra nell’ambito di quello nazionale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo per la crescita delle imprese italiane annunciato lo scorso gennaio dal Presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, e da Carlo Messina, Consigliere Delegato e Ceo di Intesa Sanpaolo e che mette a disposizione 200 miliardi di euro fino al 2028, di cui 50 miliardi alle aziende della Lombardia.
Il protocollo firmato oggi consolida e rinnova la collaborazione tra Intesa Sanpaolo e Confindustria avviata nel 2009 che, grazie a un volume di crediti erogati al sistema produttivo italiano pari a 450 miliardi di euro in quindici anni, ha contribuito a evolvere il rapporto tra banca e impresa accompagnando i bisogni delle PMI e delle industrie mature anche nelle fasi più complesse. Tale supporto è sato declinato in numerose iniziative congiunte che, anche attraverso le garanzie governative attivate nelle fasi critiche, hanno consentito di sostenere con nuovo credito decine di migliaia di imprese e prevalentemente PMI, struttura portante del Made in Italy nel mondo.
L’accordo prevede misure ad hoc per favorire il supporto a nuovi insediamenti produttivi, all’ampliamento e ammodernamento di quelli esistenti e agli investimenti nel settore energetico, sostenendo così l’attrattività dei territori italiani con posizione strategica per le rotte e gli interscambi internazionali. Le novità riguardano:
Ø gli investimenti in nuovi modelli produttivi evoluti ad alto potenziale con particolare attenzione ad Aerospazio, Robotica, Intelligenza Artificiale e Scienze della Vita
Ø l’accelerazione della transizione sostenibile in linea con il Piano Transizione 5.0, dei processi innovativi ad alto contenuto tecnologico, dell’economia circolare verso un bilanciamento energetico ottimale tra fonti energetiche sostenibili
Ø l’impatto in ricerca e innovazione, favorendo la nascita e lo sviluppo di startup e PMI ad alto contenuto tecnologico anche attraverso soluzioni finanziarie e servizi dedicati
Ø piano per l’Abitare Sostenibile, per facilitare la mobilità e l’attrazione dei talenti nell’industria italiana.
Giardini e terrazze da vivere tutto l’anno: le soluzioni migliori

Chi vive a Brescia lo sa: la casa non finisce tra le quattro mura. Che si tratti di un giardino in Franciacorta, di una terrazza con vista sul Castello o di un cortile in zona San Polo, lo spazio esterno è una parte integrante della vita quotidiana.
Oggi, sempre più persone scelgono di valorizzarlo in modo funzionale. In questo contesto, l’interesse per le pergole da esterno a Brescia è in aumento. La gamma di soluzioni versatili e su misura rispondono alle esigenze di chi vuole vivere l’outdoor in ogni periodo dell’anno.
Vivere all’aperto anche quando cambia il tempo
A differenza delle semplici coperture stagionali, le pergole moderne permettono di creare un ambiente accogliente e protetto. Perfette per una cena tra amici anche in autunno, per leggere un libro al sole in primavera o per organizzare un aperitivo anche se il cielo minaccia pioggia. In zone come Mompiano, Botticino o Rezzato, dove le case con giardino o terrazza sono numerose, sempre più famiglie investono in soluzioni su misura per sfruttare ogni metro quadro disponibile.
Tra le tipologie più richieste ci sono le pergole bioclimatiche, che si distinguono per tecnologia e funzionalità. Ma cosa sono, esattamente?
- Sono strutture in alluminio dotate di lamelle orientabili, che si possono aprire o chiudere a seconda delle condizioni atmosferiche
- Permettono di regolare luce solare, ventilazione e temperatura
- Offrono protezione da pioggia, vento e neve, mantenendo il comfort anche nei mesi più freddi
- Possono essere completate con illuminazione LED, chiusure laterali (in vetro, tessuto tecnico o PVC) e sistemi domotici
Grazie a queste caratteristiche, le pergole bioclimatiche sono ideali tanto per i contesti urbani come nelle villette con giardino.
Stile e funzionalità su misura
La scelta della pergola giusta dipende non solo dalle dimensioni dello spazio, ma anche dalle esigenze estetiche e di utilizzo. Chi preferisce soluzioni leggere e dinamiche può optare per una copertura scorrevole in tessuto tecnico, mentre chi cerca una struttura permanente e solida può optare per le pergole autoportanti in alluminio o acciaio.
Entrambe le opzioni si integrano facilmente in contesti residenziali e sono perfette per creare una zona living all’aperto, da arredare con divanetti, tavoli da pranzo, tappeti da esterno e luci che creano atmosfera.
Chi desidera un risultato personalizzato può affidarsi all’esperienza di LC Tende Design, realtà specializzata in soluzioni per esterni. Sul sito ufficiale è possibile esplorare un’ampia gamma di proposte: pergole addossate, strutture modulari, soluzioni in legno, acciaio o alluminio verniciato.
Pergole per bar, hotel e ristorante
Le pergole non sono solamente una scelta domestica. A Desenzano, Sirmione, Iseo o nelle valli bresciane, molti ristoranti e locali hanno deciso di ampliare gli spazi all’aperto grazie a coperture eleganti e resistenti. Lo stesso avviene in città, dove una terrazza attrezzata e coperta può fare la differenza nei mesi più freddi. Installare una pergola significa offrire comfort, stile e continuità di servizio, senza dover dipendere dal meteo.
Una tendenza sempre più forte, che racconta un nuovo modo di abitare e vivere gli spazi, con soluzioni concrete e su misura per ogni stagione.
Cogeme, bilancio in crescita: Fogliata rimane alla guida

Giacomo Fogliata, già alla guida di Cogeme Spa negli ultimi tre anni, è stato confermato alla Presidenza con voto unanime di tutti i Soci (era presente più del 90 percento del Capitale). A darne notizia, riportando una nota della società, è Brescia News.
In un clima disteso e collaborativo, si è svolta dunque l’Assemblea dei Soci di Cogeme, realtà fondata nel 1970 da un gruppo di Comuni con l’obiettivo di metanizzare la Franciacorta e che, nel corso degli anni, è diventata una multiutility importante nel panorama nazionale.
“Sono estremamente grato a tutti i Sindaci e alle Amministrazioni Comunali per la fiducia dimostrata, non solo oggi – sottolinea Fogliata– “la mia riconferma passa anche dal clima positivo creatosi in questo mandato e che ha consentito di affrontare con serenità e concretezza le sfide nella gestione di questi servizi così essenziali per i cittadini. Un ringraziamento speciale va a tutta la struttura operativa del Gruppo e al Consiglio di Amministrazione uscente. Infine, un augurio ai colleghi e alle colleghe che mi accompagneranno in questo secondo mandato”. Vi sono infatti novità nella composizione del Consiglio di Amministrazione a partire dalla componente femminile ora rappresentata da Eva Simona Verzelletti e Sara Manenti, e dai due rappresentanti, entrambi rovatesi, Carlo Alberto Capoferri e Davide Bellini. In assemblea sono stati snocciolati i numeri del Gruppo Cogeme che ha al suo interno varie società, tra cui Cogeme Energia, Acque Bresciane, Gandovere depurazione. Rispetto al 2023 si evince un miglioramento dei ricavi e dell’Ebitda. Il bilancio ordinario di Cogeme SpA, produce dividendi per circa 2 milioni e ottocento mila euro.
“Con serenità e spirito di lealtà si è giunti molto presto ad una sintesi per la composizione del nuovo C.d.A. e per la stesura delle relative Linee Guida– chiosa il Sindaco di Rovato, Tiziano Alessandro Belotti, Comune maggioritario insieme a Cazzago San Martino– “la nuova governance rappresenta il sunto ragionato delle tante e diversi sensibilità dei numerosi sindaci azionisti di Cogeme. Auguro di cuore al nuovo C.d.A. un buon lavoro, che possa partire da quanto di buono realizzato dal precedente, e che sia tutto proteso al miglioramento ed alla crescita della Società, alla valorizzazione del personale della struttura, al progressivo rafforzamento dei servizi offerti e al consolidamento dei risultati economici che andranno a prezioso beneficio del nostro territorio.”
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Noleggio Furgone a Brescia: convenienza e affidabilità per ogni esigenza

Se si ha un’esigenza particolare, come ad esempio un trasloco o un lavoro che richiede una consegna urgente in un paese limitrofo, un servizio di noleggio furgoni a Brescia potrebbe essere la soluzione più pratica ed economica.
Il noleggio furgoni a Brescia è semplice e veloce: si può infatti prenotare online, telefonicamente o concordare l’affitto direttamente in sede. Alcune agenzie offrono anche ritiro e riconsegna nei weekend, con orari flessibili e soluzioni last minute.
Noleggio furgone Brescia: perché sceglierlo
In una provincia dinamica come quella bresciana, dove attività commerciali, artigianali e logistiche sono in continua evoluzione, avere a disposizione un mezzo adatto alle proprie necessità senza doverlo comprare rappresenta infatti senza dubbio un vantaggio imprescindibile. Certo, acquistare un veicolo commerciale può sembrare l’opzione più conveniente sul lungo termine, ma comporta costi iniziali elevati, la necessità di provvedere all’assicurazione del mezzo e alla sua manutenzione regolare, oltre a una naturale svalutazione nel tempo.
Affidarsi a un noleggio furgone a Brescia permette invece di avere accesso a un mezzo perfettamente funzionante e assicurato, pagando solo per il tempo in cui serve. Questo è possibile grazie a una formula che consente di ottimizzare tempi e risorse, evitando investimenti poco sostenibili, soprattutto per chi ha bisogno di un furgone in modo occasionale o per brevi periodi.
Molte aziende di noleggio a Brescia offrono tra l’altro un’ampia gamma di furgoni di varie dimensioni, in modo da potersi adattare con facilità a varie esigenze, in base al tipo di carico, al lavoro da svolgere, o alla distanza da raggiungere.
Cosa include una formula di noleggio furgone a Brescia
Generalmente tutti i vari servizi di noleggio furgone a Brescia offrono soluzioni comprendenti assicurazione RCA e assistenza stradale 24/7. È inoltre possibile scegliere chilometraggio limitato o illimitato, a seconda di quanto e come si prevede di utilizzare il veicolo. Alcuni pacchetti includono anche servizi aggiuntivi come:
- Copertura assicurativa per furto e incendio
- Assicurazione per danni accidentali
- Manutenzione ordinaria e straordinaria (specialmente in caso di noleggi a lungo termine)
- Possibilità di sostituzione con mezzo di riserva in caso di guasto
- Navigatore satellitare professionale
- Carrelli per carico
- Coperture protettive per mobili
- Rampe per facilitare la salita di oggetti pesanti
Quando conviene affittare un furgone
Come precedentemente accennato, noleggiare un furgone a Brescia può essere conveniente in molte situazioni differenti. Tra le più comuni ci sono:
- Traslochi: il furgone è necessario per trasportare mobili, scatoloni o elettrodomestici, anche solo per un giorno;
- Lavori temporanei: un furgone può aiutare artigiani, tecnici o operai che hanno bisogno di un mezzo capiente per un lavoro che si conclude in giornata, o come mezzo temporaneo;
- Fiere ed eventi: trasportare stand, allestimenti o materiali promozionali dal proprio negozio a una fiera richiede la capienza di un furgone;
Il noleggio di furgoni a Brescia può essere una valida alternativa anche per le aziende, che possono beneficiare di formule a medio-lungo termine per gestire picchi di lavoro stagionali, ampliando la propria flotta senza fare investimenti definitivi.
Iseo, torna la scuola dei premi Nobel dell’Economia

Iseo torna ad ospitare i grandi nomi dell’economia internazionale, e lo fa dando il via alla 21° edizione della I.S.E.O. Summer School in Economics.
In programma dal 16 giugno fino a sabato 21 giugno nelle sale dell’Iseolago hotel di Iseo, la prestigiosa scuola estiva riunisce sul Sebino 60 fra i migliori giovani economisti provenienti da tutto il mondo.
Nello specifico, i partecipanti – tutti dottorandi di ricerca, assistenti universitari o studenti master – sono arrivati ad Iseo da 27 Paesi e 41 università sparse per il pianeta.
A fare da docenti, come da tradizione, alcuni fra i massimi esperti del settore.
A partire da Robert Merton, premio Nobel per l’Economia 1997, reduce da un periodo trascorso come visiting professor all’Università degli Studi di Brescia grazie alla temporary chair in Economics Sciences “Franco Modigliani – Robert Solow – I.S.E.O.“. Ai partecipanti alla Summer School Merton, docente al Mit di Boston, terrà una lezione sull’innovazione finanziaria intitolata “On the Role of Financial Innovation and Finance Science in Economic Growth, Development and Stability – History into the Future”.
Oltre a Merton, insegnerà alla scuola estiva promossa dalla Fondazione I.S.E.O. anche Bernard Hoekman, professore della European University Institute di Firenze, grande esperto di commercio internazionale e già direttore del dipartimento “International Trade” della Banca mondiale: il suo intervento sarà focalizzato, appunto, sul commercio internazionale.
Al loro fianco anche Christoph Trebesch, docente del Kiel Institute for the World Economy, con una lezione tutta centrata sulla geoconomia, così come Robert Wescott, già capoeconomista della Casa Bianca durante l’amministrazione Clinton, attuale consulente di Governi e aziende di tutto il mondo: a Wescott toccherà intervenire sul tema caldo delle attuali sanzioni imposte dagli Stati Uniti al resto del mondo.
Fra i relatori anche Christopher Rauh, professore dell’Università di Cambridge e della Barcelona School of Economics: Rauh, docente di Economics & Data Science, illustrerà alcuni strumenti e modelli creati ad hoc con l’intelligenza artificiale per prevenire e anticipare conflitti armati e, in genere, terremoti politici. Toccherà poi a Carolyn Fischer e Elena Verdolini approfondire il tema dell’economia ambientale. Fischer, attuale economista della Banca mondiale e professoressa di Environmental Economics alla Vrije Universiteit di Amsterdam, terrà una lezione intitolata “The Future of climate policy” mentre Elena Verdolini, professoressa dell’ Università degli Studi di Brescia e senior scientist allo European Institute on Economics and the Environment parlerà di transizione digitale e energetica con una lezione intitolata “The economics of the (just) twin transitions”.
Durante la settimana ci sarà spazio anche per l’attesissima poster session: i partecipanti alla scuola avranno l’occasione di aderire ad una iniziativa molto nota in ambito accademico, ossia una sessione durante la quale – attraverso l’utilizzo di un maxi poster – i giovani economisti potranno mostrare all’intero gruppo, così come ai relatori della scuola, la propria ricerca.
“Quest’anno la nostra segreteria ha ricevuto ben 210 iscrizioni alla Summer School in Economia – spiega il presidente della Fondazione I.S.E.O. Riccardo Venchiarutti -: un record assoluto che, da solo, dà ben conto di come la scuola estiva si sia ritagliata uno spazio di grande notorietà in ambito accademico internazionale. A renderci particolarmente orgogliosi è l’assoluta internazionalità della platea: le candidature al nostro corso arrivano davvero da tutto il mondo, segno che la nostra scuola
si è ormai affermata su scala mondiale”.
I partecipanti dell’edizione 2025 provengono da Arabia Saudita, Australia, Canada, Cina, Corea del Sud, Filippine, Francia, Germania, India, Italia, Libano, Messico, Moldavia, Nuova Zelanda, Pakistan, Perù, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Russia, Spagna, Stati Uniti, Sud Africa, Svizzera, Turchia, Ungheria e Uzbekistan.
Complessivamente, dal 2004 (anno della prima edizione) al 2025, hanno preso parte alla I.S.E.O. Summer School 1339 partecipanti da 108 Paesi e 440 Università.
E anche quest’anno il programma della I.S.E.O. Summer School alterna momenti di grande spessore accademico a numerose occasioni di intrattenimento da vivere in compagnia dei relatori, prime fra tutti le attività alla scoperta del territorio e delle sue eccellenze.
E a proposito di territorio, quest’anno i partecipanti alla Summer School visiteranno Monte Isola, faranno un tour del lago d’Iseo in kayak e si recheranno in Franciacorta per ricevere i diplomi
durante la consueta cena di gala ospitata, come da tradizione, dalla cantina Guido Berlucchi di Corte Franca. Confermata anche la visita guidata in città, a Brescia, grazie alla collaborazione con Visit Brescia.
Il 2025 si è rivelato un anno di grande soddisfazione per la Fondazione I.S.E.O.: l’ente ha promosso nella prima settimana di giugno la II edizione della cattedra “Franco Modigliani – Robert Solow – I.S.E.O.” Temporary Chair in Economic Sciences all’Università degli Studi di Brescia con il professor Robert Merton e, lo scorso 6 giugno al Mo.Ca di Brescia, il convegno pubblico internazionale “Futura Colloquia” con Robert Merton (Premio Nobel per l’Economia 1997), Elena Verdolini (Università degli Studi di Brescia), Mario Del Pero (Sciences Po) e Daniel Gros (Università Bocconi).
Inoltre, dal settembre, dal 26 settembre al 3 ottobre 2025 al Campeggio del Sole di Iseo l’Istituto I.S.E.O. promuoverà la II edizione della nuova Summer School in Fisica e Chimica ribattezzata Nanochemistry Camp, in collaborazione con l’Università degli Studi di Brescia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. Il corpo docenti della scuola sarà composto, ancora una volta, da premi Nobel (già annunciata la presenza di Morten Meldal, premio Nobel per la Chimica 2022) oltre ad importanti accademici, fisici e chimici, noti a livello internazionale.
Imprese, Star Brixia si cambia d’abito e guarda al futuro

Quella di Star Brixia S.r.l. è, nel mondo finanziario, una storia iniziata quasi vent’anni fa, ma soprattutto è una storia che continua. Una precisazione importante, come ha sottolineato Daniele Cirimbelli, Amministratore Unico della società, presentando il nuovo viaggio intrapreso, e smentendo così le voci circolate nell’ultimo periodo che davano l’azienda come chiusa.
«Sono stati 18 anni meravigliosi e intensi. Sono partito a piedi scalzi in un mondo che non conoscevo – racconta Daniele Cirimbelli ricordando il suo viaggio nel mondo della finanza – e piano piano sono cresciuto fino a diventare l’azienda che siamo. Per rimanere sé stessi e confermare l’identità della nostra azienda a volte bisogna cambiare».
E dopo 18 anni di esperienze, fatiche, giochi di squadra, grandi successi e disponibilità dei collaboratori anche nei momenti più difficili, tra cui quello della pandemia, il momento di cambiare è arrivato davvero. Star Brixia ha deciso di intraprendere nuove sfide e nuovi progetti che nelle prossime settimane verranno presentati sui social.
_«Siamo felici di comunicare ai clienti e a tutta la popolazione – queste le prime parole di Daniele Cirimbelli presentando la nuova missione – che Star Brixia Srl, della quale ho l’onore di essere Amministratore Unico, è presente in tutti i suoi 15 uffici regolarmente iscritti all’albo OAM A196 ».
Con i suoi circa 60 dipendenti su tutto il nord Italia ed un fatturato in constante crescita, la PMI con sede legale a Castegnato in via Giovanni Guido Mangano, e presente nelle province di Brescia, Bergamo, Cremona, Lodi, Monza e Brianza, Milano, Piacenza e Novara, è stata recentemente citata anche dal Giornale di Brescia, nella classifica tra le 100 aziende con una maggiore crescita del fatturato.
«I nostri uffici – prosegue Cirimbelli – sono operativi e a disposizione di tutti coloro i quali avranno esigenze per rivolgersi a noi. Siamo aperti, siamo sempre più aperti ad ascoltare e ad accogliere con la consueta gentilezza e cortesia, anzi con una enorme e rinnovata energia».
Un viaggio che continua ancora da oggi , con i clienti abituali che hanno avuto modo di scoprire da vicino e conoscere i nuovi servizi.
«Sarò riconoscente per sempre – conclude Daniele Cirimbelli iniziando la lunga lista di ringraziamenti – a chi mi ha dato modo di crescere e di diventare distintivo nel mio territorio. Grazie a tutti quelli che mi hanno dato qualcosa; io sono certo di avere dato tutto. E anche di più».
E l’ultimo pensiero è stato per chi quei 15 uffici li fa vivere tutti i giorni. «E grazie sempre – le ultime parole di prima che la commozione prendesse il sopravvento – a tutti i miei magici e straordinari collaboratori».
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Brescia, dati Confapi: l’export bresciano continua a soffrire

Continuano a soffrire le esportazioni bresciane. I dati Istat diffusi oggi e rielaborati dal Centro Studi di Confapi Brescia rilevano che, nel primo trimestre 2025, l’export bresciano si attesta a 5,077 miliardi di euro circa, in lieve contrazione, ma sostanzialmente stabile, rispetto ai 5,089 miliardi di euro del primo trimestre 2024 (-0,25%) e in calo anche rispetto all’ultimo trimestre 2024 (5,092 miliardi).
In crescita, invece, l’import (+6,6%) che passa dai 2,97 miliardi del primo trimestre 2024 ai 3,17 miliardi di euro del primo trimestre 2025. Il saldo commerciale resta ampiamente positivo (1,9 miliardi), seppur in contrazione (nel primo trimestre 2024 era 2,11 miliardi di euro). In calo, nel confronto con il primo trimestre 2024, sono le esportazioni verso tutti i principali partner commerciali: l’export verso la Germania cala da 913 a 908 milioni di euro, quello verso la Francia scende da 565 a 551 milioni e quello verso gli Stati Uniti si contrae da 385 a 363 milioni circa. L’export bresciano verso l’Unione Europea (che da sola rappresenta quasi il 65% sul totale) resta comunque stabile (da 3,25 a 3,27 miliardi di euro).
L’interscambio da e verso l’Asia è invece in crescita significativa: le esportazioni del primo trimestre salgono da 496 a 559 milioni di euro circa (+12,7%), mentre le importazioni passano da 362,5 a oltre 473 milioni di euro (+30%). Incrementate significativamente le vendite verso l’India (da 48 a 72 milioni di euro), mentre per le importazioni si registra una forte accelerazione di beni e servizi provenienti dalla Cina (da 223 a oltre 331 milioni di euro, +48%). L’export verso l’America Latina scende da 129 a 114 milioni di euro e quello verso l’Africa sale da 144 a 152 milioni circa.
«Con la Germania in difficoltà e, a cascata, l’intera Unione Europea, era inevitabile che anche l’export bresciano continuasse a soffrire. I continui mutamenti nella politica commerciale statunitense e le forti tensioni geopolitiche mantengono un clima d’incertezza che non aiuta le imprese a programmare con fiducia». Lo dichiara Pierluigi Cordua, presidente di Confapi Brescia, commentando i più recenti dati sull’andamento dell’export. «Secondo gli osservatori, anche nei prossimi mesi la crescita del PIL italiano sarà contenuta – ricorda Cordua -. Per le piccole e medie imprese si tratta di un contesto sfidante, che richiede il coraggio di uscire dalla comfort zone rappresentata dai mercati UE e di avvicinare nuovi sbocchi commerciali. Come Associazione, abbiamo il dovere di leggere per tempo trend e criticità e tradurli in strumenti concreti: servizi aggiornati, supporto nei processi di internazionalizzazione, rappresentanza efficace ai tavoli istituzionali. In tema di semplificazione normativa, burocrazia e costi dell’energia c’è, infatti, ancora molto che si può fare per sostenere le PMI, la principale ossatura del sistema produttivo italiano». Il presidente Cordua invita, infine, a guardare anche con attenzione i primi segni di ripresa: «Ci sono alcuni timidi segnali di miglioramento nel settore industriale, soprattutto sul fronte degli ordinativi – sottolinea -. Sono dati da usare con prudenza: è, infatti, presto per dire che si tratti di un’inversione di tendenza, ma rappresentano comunque un segnale da cogliere con attenzione che consente di guardare al prossimo futuro con maggior fiducia».