Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Brescia, ecco l’andamento dell’inflazione

in Economia/Tendenze by

A dicembre salgono leggermente i prezzi rispetto al mese di novembre (variazione congiunturale pari a +0,2%), mentre la variazione tendenziale diminuisce passando dal 1,1% del mese scorso al +1,0% attuale. A dirlo è una nota inviata dall’Ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, crescono in modo deciso i prezzi delle divisioni dei “Trasporti” (+1,1%), della “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+1,0%) e dell’“Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,6%). Più o meno stabili rispetto a novembre 2024 i prezzi dei prodotti ricadenti nelle divisioni di spesa dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,1%), delle “Comunicazioni” (+0,1%) e dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,1%). Nulle le variazioni dell’“Istruzione”, dei “Servizi sanitari e spese per la salute” e dell’“Abbigliamento e calzature”. Presentano, invece, un deciso calo dei prezzi le divisioni delle “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,6%), dei “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (-0,5%) e dei “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,2%).

I maggiori incrementi tendenziali, rispetto a dicembre 2023, si registrano per le divisioni “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+2,7%), “Altri beni e servizi” (+2,3%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+2,3%), “Istruzione” (+2,0%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+1,6%) e “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,5%). In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-6,6%), seguita a distanza da “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-0,7%) e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,4%).

Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano complessivamente un lieve calo congiunturale (-0,1%). Nel dettaglio, calano sia i Beni alimentari (-0,6%, e soprattutto gli Alimentari non lavorati -1,0%), mentre salgono i Beni Energetici (+0,5%, in particolare gli Energetici regolamentati +1,8%). In termini tendenziali, rispetto a dicembre 2023, crescono complessivamente i “Beni” (+0,2%) e i Beni alimentari (+2,4%, soprattutto gli Alimentari non lavorati +4,9%) mentre i Beni energetici calano nel complesso (-3,4%). In particolare, all’interno della tipologia dei Beni Energetici si evidenziano due andamenti tendenziali contrapposti: gli Altri Energetici che scendono (-5,0%) e i Beni Energetici regolamentati che presentano un forte aumento (+15,8%). I “Servizi” registrano complessivamente un leggero aumento congiunturale (+0,5%), pur mantenendo elevato l’aumento tendenziale (+2,0%). In particolare, all’interno della tipologia dei “Servizi”, la voce che presenta l’incremento congiunturale più elevato è quella dei “Servizi relativi ai trasporti” (+1,8%).

Anche in termini tendenziali, l’incremento maggiore si conferma per “Servizi relativi ai trasporti” (+3,1%). Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, su base mensile diminuiscono dello 0,5%, ma crescono su base annuale (+1,9%). Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese precedente, calano i prodotti a Bassa frequenza (-0,1%), mentre quelli Media frequenza salgono (+0,6%). Restano stabili i prezzi dei prodotti ad Alta frequenza di acquisto (variazione nulla).

In termini tendenziali, i prodotti a Alta e Media frequenza di acquisto presentano variazioni positive (+1,5% e +1,3%), mentre quelli a Bassa frequenza presentano variazioni tendenziali negative (-0,6%). Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), la variazione congiunturale è in aumento dello 0,3%, mentre quella tendenziale è positiva (+1,2%).

Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, in questo mese, i prezzi della città di Brescia presentano variazioni congiunturali lievemente superiori a quelle nazionali (+0,2% versus 0,1%), mentre presentano variazioni tendenziali inferiori (+1,0% versus +1,3%). Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.

Confartigianato: imprese preoccupate per il 2025

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by

Il 2025 si preannuncia difficile dopo un 2024 sottotono per le micro e piccole imprese artigiane della nostra provincia. È quanto emerge in sintesi dai risultati della survey “Tra bilanci e aspettative. Le sfide per le imprese bresciane nel 2025” (328 imprese associate rispondenti) e chiuso il 10 gennaio scorso condotto da Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale.

Risposte che rivelano un contesto di grande sfida per il comparto artigiano locale: il 2024 si è rivelato meno dinamico del previsto con il 46% delle imprese che ha registrato una stabilità economica rispetto all’anno precedente, ma il 28% ha subito un calo e solo il 14% ha riportato una crescita mentre guardando all’anno in corso prevale un diffuso pessimismo. Ben il 39% delle imprese prevede un peggioramento delle condizioni economiche, contro appena il 18% che si attende un miglioramento. A fronte di queste difficoltà, gli artigiani bresciani individuano priorità chiare per il loro rilancio: investire in innovazione e digitalizzazione (26%), potenziare la formazione del personale (23%) e rinnovare le attrezzature e gli impianti (22%).

«Il nostro tessuto imprenditoriale affronta il nuovo anno con resilienza, ma con preoccupazioni significative – ha dichiarato il presidente di Confartigianato Brescia Eugenio Massetti che prosegue – Per garantire un futuro di crescita, sarà cruciale sostenere le imprese con investimenti mirati, formazione e maggiore incisività politica. Il nostro impegno come associazione resta quello di essere una guida concreta per superare queste difficoltà. Fattori chiave segnalati: formazione, aggiornamento, innovazione di processi e prodotti confermano un approccio strategico da perseguire e guidare».

Dal sondaggio diffuso che ha raccolto risposte dai principali settori produttivi, a dimostrazione della varietà del tessuto artigiano bresciano, emerge che la maggioranza delle imprese rispondenti non prevede cambiamenti significativi nel proprio organico suggerendo una certa staticità nel mercato del lavoro, mentre il tema della manodopera straniera appare ancora polarizzante: solo un’impresa su quattro la ritiene fondamentale per colmare la carenza di personale, il 36% non rilevante per la propria attività ed un 10% contrario all’impiego di manodopera straniera.

Un altro aspetto rilevante emerso dal sondaggio riguarda la conoscenza dei principi di sostenibilità ESG (ambientale, sociale e di governance). La maggior parte delle imprese (57%) dichiara di averne sentito parlare, ma senza approfondirne il significato o prevedere investimenti specifici. Solo il 9% prevede interventi significativi in questo ambito, evidenziando un potenziale limite competitivo in vista delle future normative e opportunità legate alla sostenibilità.

Capitolo “Brescia”. Dal punto di vista territoriale, le imprese fanno emergere una percezione diffusa di insufficiente rappresentanza politica per Brescia. Solo il 18% dei rispondenti ritiene Brescia adeguatamente rappresentata politicamente, mentre le restanti imprese rispondono tra negativamente e solo in parte. Una carenza che si riflette nelle priorità segnalate per il sistema Brescia: in testa un deciso potenziamento delle infrastrutture provinciali (62%) e una maggiore incisività nelle richieste rivolte al Governo e ai parlamentari (54%) seguito dal rafforzamento della logistica e dei trasporti (48%).

Ultima domanda, riferita alla percezione dell’insicurezza sociale a ai fenomeni di criminalità, reati informatici e insicurezza in azienda e quanto questa influenzi il mercato e la gestione dell’attività d’impresa fa emergere quanto sia importante per molte imprese, con il 42% che la considera moderata mentre il 38% significativa.

«Quanto emerge conferma che da troppo tempo le nostre richieste per Brescia rimangono inascoltate e sottolinea la necessità di interventi strutturali per favorire la competitività del territorio e sostenere un comparto artigiano che rimane il cuore pulsante dell’economia locale. Brescia ha bisogno di una scossa, di un vero cambio di rotta. Ribadiamo con forza l’urgenza di supportare le imprese con azioni concrete e investimenti mirati, affinché il tessuto imprenditoriale della nostra provincia possa affrontare le sfide del 2025 con strumenti adeguati e fiducia nel futuro» conclude il presidente Massetti.

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L’Armonia che Unisce: Musica e Consapevolezza si incontrano

in Cultura/Economia by

La magia della musica classica si fonde con un nobile scopo il 18 gennaio 2025 presso l’Auditorium di Brescia. I giovani e talentuosi musicisti della scuola Junior del Conservatorio di Brescia si esibiranno in un concerto straordinario dal titolo “L’Armonia che Unisce”, un evento gratuito che promette di incantare il pubblico di tutte le età.

La serata, con inizio alle ore 20:00, non sarà solo un’occasione per immergersi nelle melodie immortali di Vivaldi e Fauré interpretate dai promettenti artisti della scuola, ma rappresenta anche un momento importante di sensibilizzazione sulla Malattia di Wilson, una condizione genetica rara che merita la nostra attenzione.

La Malattia di Wilson è un disturbo ereditario che causa l’accumulo anomalo di rame nell’organismo, principalmente nel fegato e nel cervello. Questa patologia, se diagnosticata precocemente, può essere gestita efficacemente con terapie appropriate. La sensibilizzazione e la conoscenza sono fondamentali per riconoscerne i primi segnali e garantire un intervento tempestivo.

Il concerto rappresenta la perfetta unione tra l’eccellenza musicale dei giovani talenti bresciani e l’importanza della consapevolezza sociale. Le famiglie avranno l’opportunità di vivere una serata indimenticabile, dove la bellezza della musica classica si intreccia con un messaggio di solidarietà e comprensione.

L’ingresso all’evento è gratuito, ma è necessaria la prenotazione. Per garantirvi un posto in questa serata speciale, vi invitiamo a registrarvi attraverso il seguente link https://www.eventbrite.it/e/biglietti-concerto-larmonia-che-unisce-1133073977769

Non perdete questa straordinaria occasione di essere parte di un evento che celebra sia l’arte che la consapevolezza sociale. Prenotate il vostro posto e unitevi a noi per una serata dove l’armonia della musica diventa ponte di conoscenza e solidarietà.

Data: 18 gennaio 2025

Ora: 20:00

Luogo: Auditorium di Brescia

Ingresso: Gratuito con prenotazione obbligatoria

Alluminio, la bresciana Metra Building a Bau 2025

in Acciaio/Economia/Manifatturiero by

METRA Building, tra i principali player internazionali nella produzione di sistemi integrati e soluzioni architettoniche in alluminio, annuncia con entusiasmo la sua partecipazione a BAU 2025 (stand 530 pad.C4), la fiera mondiale di riferimento per l’architettura, i materiali e i sistemi per l’edilizia, ospitata nei padiglioni della fiera di Monaco di Baviera dal 13 al 17 gennaio 2025.

Con un headquarters in Italia e dieci stabilimenti produttivi in Europa, Stati Uniti e Canada, METRA Building si presenterà con un’offerta che riflette le sue due anime: Systems, dedicata a una vasta gamma di soluzioni a catalogo – finestre, portefinestre, porte d’ingresso, facciate continue, balconi, oscuranti, porte interne e pareti divisorie – e Architectural Solutions, rivolta allo sviluppo di progetti su misura per edifici iconici, in collaborazione con designer e architetti di tutto il mondo.

Lo stand sarà caratterizzato da un design moderno e funzionale, capace di immergere il visitatore nella qualità e versatilità della proposta di METRA Building. L’esposizione vedrà un’integrazione tra campioni fisici ed espositori digitali, che consentiranno di configurare infissi in tempo reale, scegliendo tra un’ampia gamma di finiture e accessori.

Un focus sarà riservato agli estrusi custom di METRA Building, appositamente studiati per soddisfare le esigenze di progettualità complesse e architettonicamente ambiziose, espressione della capacità dell’azienda di rispondere alle sfide del design contemporaneo.

METRA Building sottolineerà inoltre il proprio impegno verso la sostenibilità, un aspetto centrale sia nello stand espositivo che nei prodotti presentati. Ogni elemento è pensato per rispettare l’ambiente, valorizzando soluzioni progettuali che favoriscono il riciclo e contribuiscono a un’economia circolare, senza compromettere qualità e innovazione.

Regione, altri 33,8 milioni per l’efficientamento degli edifici pubblici

in Economia/Energia/Istituzioni/Regione by

Promuovere la riqualificazione energetica profonda e il miglioramento della sostenibilità e della resilienza ai cambiamenti climatici degli edifici pubblici, delle case di Aler e dei Comuni lombardi, integrando risparmio energetico e dei costi in bolletta, miglioramento della qualità del patrimonio edilizio e adattamento ai cambiamenti climatici attraverso soluzioni innovative. Questi gli obiettivi del bando SEED PA (Sostenibilità ed Efficienza Energetica degli EDifici Pubblici) finanziato dalla Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione di concerto con l’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, con 33,8 milioni derivanti dai fondi PR FESR 2021- 27.

“Un investimento importante, che avrà una duplice valenza – ha dichiarato l’assessore Maione – da un lato ridurremo di almeno un terzo le emissioni di CO2 degli edifici pubblici che saranno riqualificati, dall’altro avremo la possibilità di ridurre i costi energetici per gli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica di Aler e dei Comuni” .

“Questa è la concretezza della Lombardia – ha aggiunto Maione – gli obiettivi legati alla decarbonizzazione indicati nel piano regionale di sviluppo sostenibile si raggiungono con investimenti mirati, puntando su innovazione ed efficienza energetica degli edifici. Garantire luoghi pubblici e case più performanti e a basso impatto energetico significa investire sul futuro dei nostri territori”.

La delibera prevede un fondo da 28.5 milioni di euro dedicato agli enti locali e alle amministrazioni pubbliche della Lombardia e un altro da 5.3 milioni per le Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale pubblica e i Comuni proprietari di edifici residenziali pubblici. Gli interventi finanziabili riguardano opere di efficientamento energetico e degli impianti tecnologici di interi edifici pubblici come municipi, scuole, centri civici, biblioteche, palestre o strutture sanitarie e fabbricati destinati a servizi abitativi pubblici (SAP).

“Ancora una volta – ha aggiunto l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco – la sinergia tra i vari assessorati di Regione Lombardia porta beneficio all’intero territorio e al popolo lombardo tutto. Questa delibera, fondamentale per gli edifici residenziali pubblici, garantisce risorse strategiche per realizzare sempre più un sistema abitativo di qualità, capace di rispondere ai bisogni reali dei cittadini della nostra regione. Misure come queste dimostrano la capacità della Lombardia di essere pragmatica e capillare nel rispondere alle sollecitazioni che quotidianamente arrivano sul tavolo”.

Nelle opere ammissibili sono inclusi l’eventuale installazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili integrati da sistemi di accumulo posti al servizio dei fabbricati stessi, nonché interventi di sostenibilità ambientale in termini di mitigazione delle emissioni climalteranti e incremento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici previsti nei criteri di valutazione.

Il bando sarà pubblicato entro marzo. Il collaudo delle opere di efficientamento energetico dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2027.

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Patto A2A-Metro per l’installazione di 156 punti di ricarica per i veicoli elettrici 

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

A2A – attraverso la controllata A2A E-Mobility – e METRO Italia hanno siglato una partnership che prevede l’installazione di 156 punti di ricarica per i veicoli elettrici e ibridi plug-in presso 33 punti vendita dell’insegna specializzata nel commercio all’ingrosso nel settore Horeca presenti in 14 Regioni.

Le colonnine che A2A mette a disposizione sono di tipo Quick, a corrente alternata fino a 22 kW, e Fast o Ultrafast a corrente continua, dai 50 ai 100 kW: gli automobilisti potranno quindi scegliere tra ricariche veloci ad alta potenza e ricariche più lente a potenza inferiore, a seconda delle loro esigenze.

Ad oggi sono già attive 94 prese di ricarica in 19 punti vendita METRO a Milano (Cesano Boscone, Cinisello Balsamo, San Donato Milanese, Baranzate), Castellanza, Brescia, Seriate (Bergamo), Piacenza, Castelmaggiore (Bologna), Torino, Sesto Fiorentino, Lucca, San Giovanni Teatino (Chieti), Verona, Parma, Lana (Merano), Osimo (Ancona), Silea (Treviso) e Ventimiglia. L’accordo prevede ulteriori attivazioni – per un totale di 156 punti di ricarica – anche nelle località di Bari, Bastia Umbra, Elmas (Cagliari), Pisa, Vertemate (Como), Genova, La Spezia, Moncalieri, Roma, Sassari, Trieste e Olbia.

“La mobilità elettrica è uno dei fattori chiave della transizione energetica in atto e può dare un contributo importante al processo di decarbonizzazione” – commenta Fabio Pressi, Amministratore Delegato di A2A E-Mobility – “Siamo impegnati nello sviluppo di un’infrastruttura di ricarica capillare su tutto il territorio nazionale, con soluzioni evolute capaci di rispondere alle diverse esigenze di chi già guida in elettrico e di incentivare chi sta considerando questa scelta sostenibile. La partnership con METRO Italia è un tassello importante di questa strategia: grazie alle nostre installazioni nella loro rete di parcheggi, possiamo ampliare significativamente la disponibilità di punti di ricarica, contribuendo concretamente al raggiungimento degli obiettivi del Piano Strategico del Gruppo A2A, che prevede oltre 26.000 punti di ricarica al 2035 su tutto il territorio nazionale”.

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Stanadyne, Avs annuncia interrogazione al Senato

in Città e Hinterland/Economia/Lavoro/Zone by

Questa mattina a Castenedolo in provincia di Brescia, i lavoratori e le lavoratrici della Stanadyne hanno ripreso il presidio ai cancelli della fabbrica contro l’iniziativa dell’azienda, una multinazionale statunitense, di chiudere le attività dell’azienda di Castenedolo e licenziare una novantina tra operai e operaie.

Al presidio, con i lavoratori che stanno scioperando a rotazione – secondo quanto riporta Brescia news -, erano presenti il senatore Tino Magni e il consigliere regionale Onorio Rosati di Alleanza Verdi Sinistra. Con loro il sindaco di Castenedolo, Pierluigi Bianchini, il segretario della Fiom Cgil di Brescia, Antonio Ghirardi, e Barbara Basile, della segreteria Fiom-Cgil di Brescia.

Della crisi della Stanadyne se ne parlerà presto in Senato grazie a un’interrogazione che Magni si è impegnato a depositare per sollecitare l’intervento del governo.

«La vicenda della Stanadyne – ha dichiarato Magni – risponde a una strategia aziendale esclusivamente di tipo finanziario». Nel suo intervento davanti a una cinquantina di lavoratori e lavoratrici, Magni ha sottolineato di come siano sempre più frequenti le crisi e le vertenze aziendali che interessano il settore manifatturiero e che coinvolgano alcune decine di migliaia di famiglie in tutt’Italia. «Ciò che manca a questo Paese è l’indicazione di una politica industriale. Un compito che spetta al governo. Ma nella legge Finanziaria del 2025 appena approvata non c’è traccia alcuna di questa volontà».

Dal canto suo, Rosati ha annunciato che si unirà alla richiesta di audizione, in Commissione Lavoro di cui è segretario, delle parti sociali, richiesta già depositata da alcuni consiglieri regionali bresciani, con l’obiettivo di coinvolgere direttamente la Regione in questa vertenza. «Regione Lombardia può svolgere un ruolo importante, utile a capire, ad esempio, se vi possono essere le condizioni di una ripartenza con altri soggetti potenzialmente interessati, con lo scopo di una ripresa della produzione e di garantire i livelli occupazionali attuali».

Foto da ufficio stampa Sinistra-Verdi

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Banca Valsabbina apre la 72esima filiale a Lodi

in Banche/Economia/Valsabbina by

Ulteriore rafforzamento per Banca Valsabbina, che – secondo quanto riporta una nota pubblicata su Brescia news – apre una nuova filiale a Lodi, portando così a 72 il numero complessivo di filiali operative, 52 delle quali in Lombardia.

La nuova apertura rientra nell’ambito del piano strategico dell’istituto bresciano, che prevede il progressivo rafforzamento nei principali capoluoghi del Nord Italia. L’apertura della filiale di Lodi segue quelle di Pavia e Alessandria, attive rispettivamente da gennaio e novembre 2023.

Complessivamente, la rete territoriale di Banca Valsabbina conta oggi 72 filiali: 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona, 3 a Milano e 17 tra le province di Alessandria, Asti, Bergamo, Bologna, Forlì-Cesena, Mantova, Modena, Monza-Brianza, Padova, Parma, Pavia, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso e Vicenza, a cui si aggiunge quella di Lodi.

La nuova filiale di Lodi – operativa dal 23 dicembre – è situata in centro, in Piazza Castello n.26, ed è raggiungibile chiamando lo 0371/420458 o scrivendo all’indirizzo e-mail lodi.92@bancavalsabbina.com.

Nel corso del 2024, nella sola Lombardia, Banca Valsabbina ha supportato famiglie e aziende con finanziamenti per oltre 300 milioni di euro, di cui oltre 200 milioni erogati alle imprese della regione.

“Molte banche stanno riducendo la propria presenza fisica sul territorio ma, per una realtà come la nostra, la rete distributiva è fondamentale per essere davvero il riferimento della clientela, gestendone al meglio esigenze e complessità, spiega Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina. Con la filiale di Lodi rafforziamo ulteriormente il nostro presidio in Lombardia, con l’obiettivo di offrire i nostri servizi alle imprese ed alle famiglie, assicurando un contatto e un confronto diretto, in linea con il modello di business e la mission che caratterizzano la nostra banca. Abbiamo investito su questa piazza posizionando la filiale nel centro cittadino, mettendo a disposizione un team completo di professionisti, con gestori privati e corporate, anche per offrire servizi consulenziali finanziari ed assicurativi. Con la nuova apertura raggiungiamo le 72 filiali, in coerenza con il nostro Piano di crescita sul territorio, che prevede di portare la rete a 75 sportelli entro il 2025. Aggiungo che stiamo ultimando le attività per rendere operativa, nelle prossime settimane, anche la filiale di Novara, con l’obiettivo di poter servire nuova clientela e di poter contare presto sul contributo strategico di queste due aperture”, conclude Bianchetti.

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale Banca popolare di Brescia e da centoventicinque anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 71 filiali, di cui 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 3 a Milano. Impiega 870 dipendenti, gestisce masse per oltre 12 miliardi di euro e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio al 15% ed il Tier Total al 17,5%. Nel Gruppo Banca Valsabbina rientrano inoltre Integrae Sim – società di intermediazione leader tra gli Advisor e Global Coordinator per numero di quotazioni sul mercato Euronext Growth Milan e primaria società di consulenza focalizzata sul segmento Mid-Market – e Prestiamoci (con l’istituto di pagamento Pitupay), che gestisce una piattaforma digitale per prestiti personali a privati e partite iva – posizionandosi come prima piattaforma Italiana nel comparto consumer e circa al decimo posto in Europa – con più di 8 mila clienti e un erogato che supera i 100 milioni.

Omr sceglie il Grande per gli auguri natalizi ai dipendenti

in Aziende/Economia/Manifatturiero/Meccanica/Omr by

Omr Automotive ha scelto il “Teatro Grande” di Brescia come cornice per il suo tradizionale incontro natalizio, un evento che non solo celebra le festività, ma anche il lavoro, la passione e l’impegno che ogni giorno i suoi collaboratori mettono al servizio dell’azienda. Alla serata hanno partecipato i dipendenti degli stabilimenti OMR di Rezzato (BS), Rovereto (TN), Modena, Atessa (CH) e di FMB di Pavone del Mella (BS). A riportarlo è Brescia news.

Nell’occasione, il Presidente di Omr, Marco Bonometti, ha voluto esprimere un sincero ringraziamento a tutti i dipendenti per il contributo fondamentale che ognuno di loro ha dato nel corso dell’anno, rendendo possibile il successo dell’azienda. «Ogni vostra azione e ogni vostra scelta sono stati tasselli fondamentali per costruire insieme il percorso di crescita che oggi possiamo celebrare», ha detto.

Un ringraziamento speciale è stato rivolto agli organizzatori della serata, che con grande dedizione hanno reso possibile questo evento di condivisione, e al padrone di casa, Umberto Angelini, per l’accoglienza. L’occasione è stata anche un tributo alla figura di “Silvana Tirini Bonometti”, con il concerto inserito nel contesto del 2° Festival Internazionale in suo ricordo. Il Maestro Benati ha reso possibile la partecipazione dell’Orchestra Lorenzo da Ponte, diretta dal Maestro Roberto Zarpellon, che ha regalato al pubblico la magia della musica sinfonica, ispirando tutti a dare il meglio di sé, dentro e fuori dall’ambito professionale.

Il Teatro Grande, simbolo della cultura e dell’arte, è stato il luogo ideale per trasmettere il potente messaggio della “cultura del lavoro”. «Grazie al vostro impegno, OMR sta crescendo ogni giorno. E, nonostante le difficoltà, non vogliamo fermarci. Il nostro obiettivo è continuare a crescere, a innovare, con orgoglio e determinazione», ha aggiunto Bonometti.

La serata ha anche rappresentato un momento di riconoscimento per i collaboratori che hanno dedicato più di 15 anni alla crescita di OMR, contribuendo in modo significativo al successo dell’azienda. Durante la cerimonia, sono stati premiati anche coloro che, con idee innovative e progetti pionieristici, hanno dato un contributo determinante alla realtà di OMR.

Concludendo l’evento, il patron Marco Bonometti ha augurato a tutti un Natale sereno e pieno di speranza, invitando i collaboratori a godere di questo periodo speciale con le persone care, ricaricandosi per affrontare insieme le sfide e le opportunità del nuovo anno.

I PREMIATI CON OLTRE 15 ANNI DI SERVIZIO:

Per OMR Rezzato:
– Paolo Sala e Claudio Apostoli (15 anni di servizio);
– Orazio Scalia, Alessandro Sbardellati, Paolo Bonetti, Armando Buonocore, Franck Lidehi, Massimo Gentile, Claudio Benaglio, Vito Gamiddo, Vania Manenti (20 anni di servizio);
– Roberto Pretelli (OMR Holding), Michele Pirlo (OMR Holding), Francesco Clemente, Ermanno Mariani, Kouassi L. Yao, Ermanno Viviani (25 anni di servizio);
– Enrico Lorandi, Mirko Mezzana, Stefano Marmentini, Daniela Pirana, El Mahfoud Eddaha, Marco Nicoli (30 anni di servizio);
– Giancarlo Ventura, Riccardo Apostoli (35 anni di servizio).

Per OMR Rovereto:
– Almir Hoxha (15 anni di anzianità di servizio);
– Margherita Demadonna, Agron Sinanaj (30 anni di servizio).

Per FMB srl:
– Fabio Serramondi (20 anni di servizio);
– Roberto Gatti, Said Akcha, Armando Allarchi, Ram Pal, Francesco Senatore (25 anni di servizio);
– Emanuele Cherubini (30 anni di servizio).

Confartigianato Brescia: per Natale acquistiamo locale

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Confartigianato sta promuovendo la campagna ‘Acquistiamo locale’, un invito a regalare e a regalarsi prodotti a valore artigiano made in Italy, espressione della creatività e della tipicità delle imprese dei tanti, diversi territori italiani. A riportarlo è Brescia news.

«“Acquistiamo locale” – sottolinea il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti – non è soltanto un atto di consumo, ma anche un impegno per valorizzare la nostra cultura imprenditoriale, il gusto per il bello, il buono e il ben fatto frutto del lavoro degli artigiani. È un investimento in eccellenza, sostenibilità e identità culturale, che porta con sé una profonda dimensione etica e relazionale. È la scelta consapevole, responsabile e sostenibile per rinsaldare il rapporto di fiducia tra imprenditori e cittadini nelle comunità».

Ma quanto spenderanno i bresciani per le festività natalizie? Da uno studio della Confartigianato emerge che la spesa totale si aggirerà sui circa 550 milioni di euro. Un’occasione in più per sostenere l’economia e l’artigianato locale. A livello nazionale per le feste di Natale gli italiani spenderanno, a dicembre, 26,5 miliardi di euro. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 17,5 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande. A livello regionale, Confartigianato stima che si spenderà di più in acquisti natalizi in Lombardia con 4,6 miliardi di euro (17,3% del totale nazionale). Seguono il Lazio con 2,7 miliardi, il Veneto (2,2 miliardi), l’Emilia-Romagna (2,2 miliardi), la Campania (2,1 miliardi), il Piemonte e la Sicilia (entrambe con 2,0 miliardi).

Nella classifica provinciale Brescia è nella “top five”. A livello provinciale la prima è Roma con 2.014 milioni di euro (7,6% del totale nazionale) seguita da Milano con 1.576 milioni (5,9%), Napoli con 1.107 milioni (4,2%), Torino con 1.068 milioni (4,0%), Brescia con 555 milioni (2,1%) Bologna con 524 milioni, Palermo con 495 milioni, Bari con 489 milioni e Bergamo con 483 milioni.

Beni che nella nostra provincia di Brescia fanno riferimento a 7.477 imprese artigiane (il 26,4% sul totale dell’artigianato) con 23.942 addetti nei settori di offerta di prodotti e servizi tipici del Natale. Una spesa importante in crescita rispetto ai 521 milioni dello scorso anno. Di questi 550 milioni, quest’anno 353 andranno per prodotti alimentari e bevande, 202 riferiti ad altri prodotti e servizi tipici del Natale. Stiamo parlando di prodotti e servizi maggiormente scelti come regalo: prodotti alimentari e bevande, moda e gioielleria, mobili, tessili per la casa, cristalleria, stoviglie e utensili domestici, utensili e attrezzature per casa e giardino, giochi, giocattoli, articoli sportivi, libri, articoli di cartoleria e materiale da disegno e servizi di cura della persona.

«Scegliere prodotti e servizi realizzati da imprese artigiane e micro piccole imprese locali vuol dire sostenere non solo l’imprenditore e i suoi dipendenti, e quindi le loro famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura cristallizzata nel sapere artigiano nonché al benessere della comunità, garantendo sia la remunerazione del lavoro e dei fattori produttivi locali che il gettito fiscale necessario per sostenere il sistema di welfare» conclude il presidente Massetti.

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