Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

A2A, ecco tutti i conti relativi al 2024

in A2A/Bilanci/Economia/Partecipate e controllate by

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza di Roberto Tasca, ha esaminato i risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2024. Di seguito riportiamo la nota dell’azienda, rilanciata dal giornale online Brescia news.

“Il 2024 è stato un anno di fortissima crescita per A2A, senza mai tralasciare il percorso che ci vede impegnati nel processo di decarbonizzazione del Paese. L’EBITDA ha raggiunto 2,33 miliardi di euro, in aumento del 18% rispetto al 2023: un risultato senza precedenti. Abbiamo inoltre realizzato 1,51 miliardi di investimenti destinati al potenziamento delle infrastrutture; registrato un incremento della produzione da fonti rinnovabili (+33% rispetto all’anno precedente) e ampliato il numero dei nostri clienti. Oltre a questi risultati abbiamo portato a termine la più importante operazione sulle reti elettriche in Italia: asset moderni ed efficienti sono essenziali per sostenere la transizione energetica e migliorare i servizi per cittadini e imprese”, commenta Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A. “Dal punto di vista finanziario – precisa – abbiamo mantenuto sotto controllo il debito con un rapporto PFN/Ebitda pari a 2,5x e accresciuto ulteriormente il peso della Finanza Sostenibile attraverso nuovi strumenti in formato green”.

L’Ebitda (Margine Operativo Lordo) si attesta a 2,33 miliardi di euro (1,97 miliardi di euro nel 2023, +18%). L’Ebitda Ordinario, ovvero al netto delle poste straordinarie registrate nel periodo, si attesta a 2,32 miliardi di euro in crescita del 20% rispetto all’esercizio 2023 (1,93 miliardi di euro). Gli eccellenti risultati sono stati conseguiti grazie al contributo di tutte le Business Unit del Gruppo, in particolare delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato attraverso strategie di ottimizzazione del portafoglio integrato di produzione, coperture effettuate e azioni di sviluppo commerciale in un contesto energetico di minore volatilità rispetto all’anno precedente caratterizzato da prezzi in contrazione a livello complessivo, seppur in tendenziale rialzo nell’ultima parte dell’anno.

Gli Investimenti organici si sono attestati a 1,51 miliardi di euro in incremento del 10% rispetto all’anno precedente e hanno riguardato per oltre il 60% interventi di sviluppo principalmente finalizzati all’ammodernamento delle reti di distribuzione elettrica a supporto della progressiva elettrificazione dei consumi, alla diffusione degli impianti fotovoltaici, a garantire flessibilità e copertura dei picchi di domanda, al recupero di materia e di energia e alla digitalizzazione del Gruppo.

Oltre a tali investimenti, nel corso del 2024 A2A ha finalizzato operazioni di M&A, al netto delle cessioni, pari a 1,43 miliardi euro, riconducibili principalmente all’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti S.r.l., veicolo societario beneficiario del conferimento degli asset di distribuzione nella provincia di Milano e, nel bresciano, della Valtrompia, per un totale di oltre 17.000 km, circa 800.000 POD e circa 9.500 cabine. Tale acquisizione, la più grande del settore in Italia, consentirà al Gruppo di realizzare economie di scala contribuendo ulteriormente alla crescita di aree già fortemente abitate e industrializzate e conferma l’impegno di A2A per favorire il processo di decarbonizzazione dei centri urbani e supportare il percorso di elettrificazione dei consumi in atto.

La Posizione Finanziaria Netta risulta pari a 5,84 miliardi di euro (4,68 miliardi di euro al 31 dicembre 2023), con un rapporto PFN/Ebitda pari a 2,5x. Escludendo le variazioni di perimetro intervenute nell’anno in esame pari a 1,43 miliardi di euro e l’emissione del Bond Ibrido per -0,74 miliardi di euro, la PFN è pari a 5,15 miliardi di euro. La crescita rispetto al 2023 è principalmente dovuta all’attività di commodity sourcing e all’andamento dei prezzi elettricità e gas. Si segnala che nella variazione di perimetro pari a 1,43 miliardi di euro sono riclassificati 0,13 miliardi di euro relativi al debito finanziario per le opzioni put relative ai soci di minoranza.

I RISULTATI IN SINTESI

  • Margine operativo lordo a 2,33 miliardi di euro in incremento del 18% rispetto all’esercizio precedente
  • Investimenti complessivi per 2,94 miliardi di euro, di cui 1,51 miliardi di euro destinati ad investimenti organici e 1,43 miliardi di euro destinati ad operazioni di M&A
  • Completata l’acquisizione da e-distribuzione del 90% del capitale sociale di Duereti S.r.l., veicolo societario beneficiario del conferimento da parte di e-distribuzione delle attività di distribuzione di energia elettrica in alcuni comuni situati nelle province di Milano e Brescia, per un totale di oltre 17.000 km, circa 800.000 POD e circa 9.500 cabine
  • Posizione Finanziaria Netta a 5,84 miliardi di euro, che include 0,13 miliardi di euro relativi alla valorizzazione delle put option su quote di minoranza. PFN / EBITDA a 2,5x (2,4x nel 2023)
  • Generazione di energia da fonti rinnovabili pari a oltre 6TWh, in aumento del 33% rispetto al 2023. In crescita del 39% la produzione idroelettrica, che ha raggiunto 5,2 TWh (+1,5 TWh rispetto al 2023)
  • Crescita della base clienti nel segmento energy retail: oltre 150 mila clienti in più rispetto al 31 dicembre 2023
  • Continua la crescita nell’uso di strumenti di Finanza Sostenibile: nel corso del 2024 il Gruppo ha proseguito nel proprio percorso di finanza sostenibile, con la prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida in formato green e la sottoscrizione di finanziamenti in formato green, tra cui il bridge loan in pool da 600 milioni di euro per finanziare l’acquisizione degli asset relativi alla rete elettrica. Nel mese di gennaio 2025 A2A ha collocato l’European Green Bond inaugurale da Euro 500 milioni e durata di 10 anni, il primo sul mercato per questo nuovo strumento da parte di un emittente europeo, in conformità con quanto previsto dal Regolamento EU 2023/2631

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I prossimi eventi della Camera di Commercio di Brescia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo in questo articolo – in partnership con il giornale online BsNews.it – i prossimi eventi promossi dalla Camera di Commercio per le imprese del territorio bresciano.

ECCO I PROSSIMI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

9/25 – RASSEGNA LOMBARDIAPOINT

La rassegna, realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio LombardiaPoint, EEN– Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, prevede webinar formativi in tema internazionalizzazione della durata di due ore e mezza e pillole della durata di un’ora. Prossimi appuntamenti:

20 febbraio, dalle ore 10.00 alle 11.00 – Vendere in Russia e i Paesi sanzionati: si può e se si a quali condizioni?
Altri appuntamenti e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

10/25 – RASSEGNA COSTRUIRE IL FUTURO

Il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con ANCE Brescia, organizza la rassegna “Costruire il Futuro”, un’occasione di confronto per promuovere l’innovazione digitale e la sostenibilità nelle Imprese, con particolare attenzione al settore delle costruzioni. Prossimo incontro:

Digitalizzazione e Sostenibilità per l’Edilizia italiana – 21 febbraio 2025 – dalle ore 14.30 c/o Camera di Commercio, Via Luigi Einaudi 23, Brescia – Iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

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Poste assume consulenti finanziari anche a Brescia

in Economia/Lavoro by

Poste Italiane ricerca in provincia di Brescia laureati/laureandi per attività di promozione e vendita di servizi finanziari, di prodotti assicurativi e di finanziamento.

I candidati selezionati saranno inseriti all’interno degli uffici postali e avranno l’opportunità di lavorare a stretto contatto con i clienti.

I consulenti finanziari di Poste Italiane rappresentano una rete di professionisti con competenze tecniche e commerciali in grado di assistere il cliente nelle sue scelte e offrire il prodotto più adatto alle sue esigenze.

È possibile inviare la propria candidatura (entro il 9 marzo) tramite la pagina web https://fa-emza-saasfaprod1.fa.ocs.oraclecloud.com/hcmUI/CandidateExperience/it/sites/CX_3001/requisitions/preview/329.

Si richiedono interesse per il mondo dei mercati finanziari, assicurativi e agli investimenti, buone capacità relazionali, di comunicazione e orientamento al raggiungimento degli obiettivi.

Costituiscono requisiti preferenziali: possesso di un titolo di studio in discipline economico-giuridiche; conoscenza dei mercati e degli strumenti finanziari, dei prodotti/servizi finanziari, assicurativi e di investimento; conoscenza e competenza delle normative previste per l’erogazione della consulenza in materia di investimenti (direttiva MIFID II) e/o di distribuzione di prodotti assicurativi (direttiva IDD).

Lavorare nel Gruppo Poste Italiane rappresenta una grande opportunità di crescita e rafforzamento delle proprie competenze oltre alla possibilità di sfruttare al meglio la propria esperienza facendo parte della più grande infrastruttura di servizi in Italia presente su tutto il territorio e centrale nel tessuto socio-economico del Paese.

 Erba sintetica e risparmio idrico: un’opzione sostenibile per le famiglie bresciane

in Economia/Partner by

Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità ambientale è cresciuta notevolmente, spingendo famiglie e comunità a riconsiderare le proprie abitudini per ridurre l’impatto ambientale.

 Tra le questioni più rilevanti, il risparmio idrico è diventato una priorità, soprattutto in aree dove l’acqua è una risorsa preziosa e la sua gestione è cruciale per l’equilibrio ambientale. Brescia, una città da sempre attenta alle tematiche ambientali, si distingue per il suo impegno nel promuovere soluzioni innovative e rispettose dell’ecosistema.

 In questo articolo esploreremo i benefici di questa soluzione sostenibile, supportati da dati concreti e suggerimenti pratici per la scelta e l’installazione. L’obiettivo è fornire una panoramica completa per chi desidera adottare pratiche green senza rinunciare al comfort e all’eleganza degli spazi verdi.

Perché scegliere l’erba sintetica: vantaggi ambientali e pratici

L’erba sintetica offre numerosi benefici sia dal punto di vista ambientale che pratico. Uno dei principali vantaggi è la significativa riduzione dell’uso di acqua per l’irrigazione. A differenza dei prati naturali, che richiedono annaffiature regolari, l’erba artificiale rimane verde e rigogliosa senza necessità di irrigazione, contribuendo al risparmio idrico

Questo aspetto è particolarmente rilevante in aree come Brescia, dove la gestione sostenibile dell’acqua è fondamentale.

Oltre al risparmio idrico, l’erba sintetica comporta una diminuzione dei costi di manutenzione. Non essendo soggetta a crescita, non necessita di taglio, concimazione o trattamenti antiparassitari, riducendo così l’uso di prodotti chimici e l’impatto ambientale. Inoltre, l’assenza di necessità di irrigazione comporta un risparmio significativo sulle bollette dell’acqua.

Per le famiglie bresciane, l’installazione di erba sintetica a Brescia rappresenta un’alternativa ecologica che unisce estetica e funzionalità, garantendo giardini sempre verdi senza sprechi idrici.

 Questa soluzione consente di mantenere spazi verdi curati tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche, migliorando l’aspetto estetico delle aree residenziali.

Dati concreti: quanta acqua si risparmia con l’erba sintetica?

Il risparmio idrico derivante dall’uso dell’erba sintetica è significativo. Secondo stime, un prato naturale di 100 metri quadrati richiede in media tra i 6.000 e gli 8.000 litri d’acqua al mese per mantenersi in salute, soprattutto durante i mesi estivi. 

Optando per l’erba sintetica, questo consumo viene completamente eliminato, permettendo un risparmio annuale di decine di migliaia di litri d’acqua.

Inoltre, l’assenza di necessità di irrigazione contribuisce a preservare le risorse idriche locali, un aspetto cruciale in città come Brescia, dove la gestione dell’acqua è una questione sensibile. Questo risparmio non solo ha un impatto positivo sull’ambiente, ma si traduce anche in una riduzione dei costi per le famiglie, che vedranno diminuire le spese legate al consumo d’acqua.

Come scegliere e installare l’erba sintetica a Brescia

Per chi desidera una soluzione pratica e sostenibile, l’installazione di erba sintetica a Brescia è una scelta sempre più apprezzata per migliorare il comfort e ridurre l’impatto ambientale. La selezione del prodotto più adatto alle proprie esigenze è fondamentale per garantire un risultato soddisfacente.

È consigliabile optare per manti erbosi di alta qualità, realizzati con materiali atossici e resistenti ai raggi UV, per assicurare durabilità e sicurezza, soprattutto in presenza di bambini e animali domestici. La scelta di un prodotto certificato garantisce inoltre il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e ambiente.

L’installazione richiede una preparazione accurata del terreno, che include la rimozione dell’erba naturale, la livellazione del suolo e la posa di un tessuto non tessuto per prevenire la crescita di erbacce.

 Successivamente, il manto sintetico viene steso e fissato, assicurando una superficie uniforme e stabile. Affidarsi a professionisti del settore garantisce una posa corretta e duratura nel tempo.

A Brescia, sono presenti diverse aziende specializzate nella vendita e installazione di erba sintetica, che offrono consulenza personalizzata per individuare la soluzione più adatta alle diverse esigenze. 

Queste aziende forniscono anche servizi di manutenzione periodica, assicurando che il prato sintetico mantenga nel tempo le sue caratteristiche estetiche e funzionali.

Un passo verso la sostenibilità

L’adozione dell’erba sintetica rappresenta un’opzione sostenibile e praticabile per le famiglie di Brescia. Il risparmio idrico e la riduzione degli interventi di manutenzione rendono questa soluzione un investimento per il futuro, in linea con le esigenze ambientali della comunità.

Oltre ai benefici ambientali, l’erba sintetica offre vantaggi pratici significativi, come la possibilità di godere di spazi verdi curati tutto l’anno senza l’onere della manutenzione continua. Questo aspetto è particolarmente apprezzato dalle famiglie con ritmi di vita intensi, che desiderano comunque usufruire di un giardino accogliente e funzionale.

Inoltre, la riduzione dell’uso di fertilizzanti e pesticidi contribuisce a diminuire l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere, promuovendo un ambiente più sano per tutti. L’assenza di necessità di taglio dell’erba riduce anche l’emissione di gas serra associata all’uso di tosaerba a motore, contribuendo ulteriormente alla tutela dell’ambiente.

In conclusione, l’installazione di erba sintetica a Brescia si configura come una scelta consapevole e responsabile, che coniuga sostenibilità ambientale, risparmio economico e comodità. In un contesto come quello bresciano, dove la tutela delle risorse idriche è una priorità, questa soluzione si pone come un’opportunità concreta per ridurre lo spreco d’acqua e migliorare la qualità della vita urbana.

Camera di Commercio, ecco le previsioni di bilancio per il 2025

in Uncategorized by

Il Consiglio della Camera di Commercio di Brescia, nella seduta di giovedì 13 febbraio, ha approvato il Bilancio Preventivo per l’anno 2025. Complessivamente, le previsioni indicano per il prossimo anno una chiusura a quota 22,5 milioni, contro i 24,6 del 2024 e i 25,8 del 2023.

Il Budget 2025 evidenzia in particolare, sul fronte delle entrate correnti, introiti per  12,6 mln/€ ascrivibili al Diritto Annuale (54,5% delle entrate) e  6,9 mln/€ ai diritti di segreteria (27,3% delle entrate). In modo meno rilevante incidono i contributi ed i proventi da gestione di beni e servizi. Sotto questo profilo, la Camera di Commercio conferma la sua natura di Ente finanziariamente autonomo, non avvalendosi di nessun’altra significativa fonte di finanziamento o trasferimento statale.

Ampia parte delle risorse camerali – per complessivi  13,3 mln/€ – è destinata alla promozione economica delle PMI bresciane e del territorio. Per l’anno 2025 saranno, in particolare, rese disponibili risorse destinate a favorire azioni ed interventi per l’innovazione e sostenibilità ambientale per  2,3 mln/€, per il sostegno all’accesso al credito per  2,1 mln/€, per la formazione professionale per  1,5 mln/€ e per l’internazionalizzazione per 1,4 mln/€. Rilevante il sostegno alla promozione del territorio, cui verranno destinati  4,8 mln/€.

Da evidenziare che, tramite i bandi camerali, nel corso del 2024, sono stati erogati € 6.8  mln/€ (contro i 5,3 mln/€ del 2023), dei quali hanno beneficiato 1.856 imprese bresciane (contro 1.728 del 2023), con un importo medio ad impresa di 3.666 €. Sono previste, inoltre, immobilizzazioni finanziarie per 1,5 mln/€. per l’aumento di capitale di Immobiliare Fiera SpA, finalizzato al completamento riqualificazione padiglione e sistemazione esterna.

“In un contesto economico che, nell’anno corrente, si prevede ancora piuttosto complesso – commenta il Presidente dell’Ente camerale bresciano, Roberto Saccone – a causa di una congiuntura ancora negativa, dove consumi ed investimenti non crescono, aggravata dall’aumento del costo dell’energia e dal rischio di una generalizzata applicazione di dazi portatrice di limitazioni agli scambi commerciali e inflazione, la Camera di Commercio, con la programmazione prevista nel Bilancio Preventivo 2025 vuole offrire alle PMI bresciane un concreto supporto a sostegno della loro attività. Un’attenzione particolare è stata riservata ai fondamentali temi legati all’innovazione, alla sostenibilità, alla formazione professionale, all’internazionalizzazione e all’accesso al credito che, comunque si prospetti lo scenario economico, si rivelano decisivi nell’ottica di mantenere competitività sui mercati nazionali ed esteri. Di estrema importanza viene poi riservata all’attività di promozione turistico/culturale del territorio che verrà realizzata, in primo luogo, tramite la società in house Visit Brescia”.

“Sul fronte delle spese – commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio, Massimo Ziletti – si evidenziano i 6,6 mln/€ per il personale (133 dipendenti) e 1,2 mln/€ per le spese di gestione. Con riguardo a quest’ultima voce, da tempo la Camera di Commercio ha investito sui sistemi dell’efficientamento energetico della sede, contenendo i costi per energia ed utenze. Tali interventi, uniti anche ad una innovativa organizzazione del lavoro, determinano risparmi di spesa gestionale, che assicurano anche per il 2025 un adeguato budget per le azioni di sostegno e di promozione del tessuto imprenditoriale bresciano.

> A QUESTO LINK LE SLIDES CON I DATI PRESENTATI DELL’ENTE

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Carrozzieri del domani, a Brescia torna Car Masters

in Associazioni di categoria/Automotive/Confartigianato/Economia by

Il settore dell’autoriparazione è in continua evoluzione: l’innovazione tecnologica, l’introduzione di nuovi materiali e l’elettrificazione dei veicoli stanno trasformando profondamente il lavoro di carrozzieri e meccatronici. Per rispondere alla crescente domanda di personale qualificato, nasce il progetto “Car Masters, la marcia più alta per il tuo futuro”, un percorso di alta formazione (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore – IFTS) pensato per formare i professionisti di domani.

Giunto alla sua terza edizione, il progetto è promosso da I.T.S. Lombardia Meccatronica, Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale e CNOS-FAP, in collaborazione con Randstad Italia. Il programma offre ai giovani la possibilità di acquisire competenze altamente specializzate grazie alla formula dell’apprendistato duale (ex art. 43/D. Lgs 81/2015), permettendo loro di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro.

Per scoprire tutti i dettagli del progetto e le opportunità offerte, giovedì 27 febbraio 2025 alle ore 19:00 si terrà un incontro informativo presso la sede di Confartigianato Imprese Brescia, in via Orzinuovi 28, Brescia.

Dopo i saluti di Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia e di Raffaele Crippa, direttore ITS Lombardia Meccatronica Academy, sono previsti gli interventi di Mario Andreassi, presidente dei Carrozzieri di Confartigianato, Floriano Crotti, direttore Salesiani per la Formazione e il Lavoro CNOS-FAP sede di Brescia e Stefania Lovati, Regional Director Ranstad Italia. Un’occasione per le aziende che desiderano investire in giovani talenti, garantendosi personale competente e preparato ad affrontare le sfide del futuro.

Per confermare la propria presenza alla serata informativa visitare il sito www.confartigianato.bs.it oppure chiamare il numero 030 3745.284 o scrivere area.categorie@confartigianato.bs.it

I prossimi eventi della Camera di Commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo, secondo quanto riportato da BsNews, il calendario delle iniziative della Camera di Commercio di Brescia e provincia per le imprese.

CAMERA DI COMMERCIO, I PROSSIMI EVENTI BRESCIANI

5/25 – SEMPLIFICAZIONE PER ATTIVITÀ ARTIGIANE – APPROFONDIMENTI SUGLI ASPETTI OPERATIVI

L’iniziativa rientra tra le attività formative del servizio SUAP & IMPRESA ed è organizzata dalle Camere di Commercio lombarde in collaborazione con Regione Lombardia.

L’incontro libero e gratuito è rivolto a imprese, associazioni di categoria e professionisti si terrà il 18 febbraio 2025 dalle 15.00 alle 17.00 ed è fruibile tramite piattaforma Zoom.

Programma e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

6/25 – CICLO DI INCONTRI CRISI DI’IMPRESA

Prosegue anche per l’anno 2025 il ciclo di incontri, organizzato in collaborazione con Unioncamere Lombardia e Innexta, nell’ambito del Progetto di Prevenzione della Crisi d’Impresa.

18 febbraio 2025, dalle ore 10.00 alle ore 12.00 – “L’indice DSCR e la capacità di sostenere il debito nel tempo”
Iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

7/25 – RASSEGNA LOMBARDIAPOINT

La rassegna, realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio LombardiaPoint, EEN– Enterprise Europe Network e Regione Lombardia, prevede webinar formativi in tema internazionalizzazione della durata di due ore e mezza e pillole della durata di un’ora. Prossimi appuntamenti:

20 febbraio, dalle ore 10.00 alle 11.00 – Vendere in Russia e i Paesi sanzionati: si può e se si a quali condizioni?
Altri appuntamenti e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

8/25 – RASSEGNA COSTRUIRE IL FUTURO

Il Punto Impresa Digitale della Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con ANCE Brescia, organizza la rassegna “Costruire il Futuro”, un’occasione di confronto per promuovere l’innovazione digitale e la sostenibilità nelle Imprese, con particolare attenzione al settore delle costruzioni. Prossimo incontro:

Digitalizzazione e Sostenibilità per l’Edilizia italiana – 21 febbraio 2025 – dalle ore 14.30 c/o Camera di Commercio, Via Luigi Einaudi 23, Brescia
Iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

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Brescia, nuova flessione per il manifatturiero | I dati di Confindustria

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Nel 2024, l’attività produttiva nel settore manifatturiero bresciano ha registrato, in media d’anno, una nuova flessione (-1,3%), che segue il modesto calo sperimentato nel 2023 (-0,2%). Il sistema industriale locale esce quindi da due anni consecutivi di contrazione dei livelli produttivi; è necessario ritornare al biennio 2008-2009 (in occasione della “Grande Recessione”) e al biennio 2012-2013 (gli anni della crisi dei debiti sovrani), per riscontrare una situazione analoga, anche se nelle precedenti occasioni le entità delle flessioni erano state ben più significative.

A evidenziarlo – secondo quanto riporta Brescia news – è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al periodo ottobre-dicembre 2024.

Quanto rilevato nel 2024 è frutto di una componente propria debolmente positiva (+0,3%), a cui si contrappone la negativa crescita ereditata dal 2023 (-1,6%).

“Il Made in Brescia ha pagato, nel corso dell’anno da poco concluso, una serie di fattori – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –, tra cui spiccano le ormai croniche difficoltà del settore manifatturiero a livello mondiale, con l’indice PMI globale che a dicembre 2024 si è attestato in zona negativa per la quinta volta negli ultimi sei mesi e la conclamata debolezza della Germania, principale partner commerciale per l’industria bresciana, a cui si uniscono la forte preoccupazione per lo stato di salute del settore automotive europeo e le rinnovate tensioni sul prezzo del gas e dell’energia elettrica. In generale, cerchiamo comunque di essere positivi: a fronte di un primo semestre che si preannuncia complicato, la seconda parte del 2025 dovrebbe caratterizzarsi per un miglioramento generale dell’andamento del nostro sistema produttivo, anche se sul contesto complessivo incideranno inevitabilmente due tematiche, su cui ho avuto recentemente modo di esprimersi: l’effettiva realizzazione del Piano Industria 5.0 e gli interventi strutturali per arginare la crescita dei costi energetici, su tutti il disaccoppiamento del prezzo finale di gas ed energia elettrica”.

Con riferimento al solo 4° trimestre del 2024, la produzione mostra una sostanziale stabilità, segnando una variazione grezza nulla rispetto al trimestre precedente (congiunturale); la dinamica nei confronti dello stesso periodo del 2023 (tendenziale) evidenzia invece una nuova contrazione (-1,6%), con l’ultimo “segno più” che risale addirittura ai primi tre mesi del 2023. La variazione trasmessa al 2025 è negativa (-1,9%): ciò sta a indicare che la crescita nell’anno in corso sarà appesantita, dal punto di vista algebrico, dalla negativa performance rilevata nel 2024.

§  Nell’ultimo trimestre del 2024 il 36% degli operatori intervistati ha dichiarato una crescita dell’attività rispetto al periodo precedente, a fronte del 34% che si è espresso per il mantenimento dei volumi prodotti e del 30% che invece ha segnalato una flessione degli stessi.

§  La disaggregazione della variazione della produzione per classe dimensionale mostra andamenti particolarmente differenziati: -3,1% per le imprese micro, +2,4% per le piccole, -1,0% per le medie e 0,0% per le grandi.

§  Con riferimento alla dinamica congiunturale per settore, l’attività produttiva ha evidenziato una forte dispersione delle dinamiche. Consuntivi positivi provengono dalle realtà del chimico, gomma e plastica (+5,2%), del legno e minerali non metalliferi (+3,7%) e del sistema moda (+1,8%), a fronte delle difficoltà riscontrate fra le imprese della meccanica (-0,4%), della metallurgia (-3,1%) e dell’alimentare (-3,7%).

§  Il tasso di utilizzo della capacità produttiva si è attestato al 75%, invariato rispetto alla rilevazione precedente, e in diminuzione dell’1% nei confronti di quanto misurato nel quarto trimestre del 2023 (76%).

§  Le vendite sul mercato italiano sono aumentate per il 31% delle imprese, rimaste invariate per il 40% e diminuite per il 29%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono cresciute per il 27% degli operatori, calate per il 31% e rimaste stabili per il 42%; quelle verso i Paesi extra UE sono aumentate per il 27%, diminuite per il 29% e rimaste invariate per il 44% del campione.

§  I costi di acquisto delle materie prime sono rilevati in crescita dal 29% delle imprese, con un incremento medio pari all’1,7%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al rialzo dal 20% degli operatori, per una variazione complessiva pari a +0,5%. Prosegue quindi la fase di assestamento dei prezzi dei beni industriali, dopo le forti tensioni rilevate negli ultimi anni. Va tuttavia rilevato che le attuali quotazioni delle materie prime e dei semilavorati tuttora continuano ad attestarsi su livelli significativamente superiori rispetto alla situazione pre-pandemica.

§  La scarsa domanda proveniente dai mercati domestici e internazionali continua a preoccupare le imprese manifatturiere bresciane, che denunciano tale aspetto come il principale fattore che limita la produzione: ciò ha riguardato il 49% delle realtà intervistate, in continuità con quanto riscontrato nel terzo trimestre del 2024 e in aumento nei confronti dell’analogo periodo del 2023 (40%), non distante dai livelli del 2020, quando il sistema economico locale stava affrontando l’emergenza Covid-19. Il secondo elemento maggiormente segnalato dalle aziende, molto distanziato, riguarda la scarsità di manodopera (5%), seguito dalle tensioni geopolitiche (2%), che alimentano la incertezza delle imprese e delle famiglie. Va altresì evidenziato che il 42% delle aziende non ha indicato alcun fattore di freno alla propria attività: ciò suggerirebbe una certa polarizzazione del made in Brescia, per quanto concerne la percezione dell’attuale quadro ciclico.

§  Le prospettive per i prossimi mesi sono debolmente positive, lasciando presagire un possibile timido rasserenamento del mercato: infatti, il 28% delle imprese propende per un incremento dell’attività, a fronte del 54% che esprime più cautela e del 18% che invece prevede una flessione dell’attività. Lo scenario in cui le imprese saranno chiamate a lavorare non si discosterebbe molto da quello vissuto lungo tutto il 2024, caratterizzato, fra l’altro, dalla persistente fiacchezza della domanda mondiale (specialmente quella proveniente dai mercati UE), dalle crescenti misure protezionistiche a livello globale, dalla crisi dell’automotive (che indebolisce l’industria metalmeccanica locale, particolarmente connessa con la Germania) e dalle ancora elevate quotazioni degli input energetici (per il mercato europeo).

§  In tale contesto, i settori con le prospettive più positive sarebbero chimico, gomma e plastica e sistema moda. Le imprese dei comparti meccanica e metallurgia esprimono un ottimismo relativamente più contenuto, mentre le realtà dell’alimentare e del legno e minerali non metalliferi non si attendono rilevanti movimenti rispetto all’attuale situazione.

§  La domanda continuerà a caratterizzarsi per la sua scarsa tonicità, specialmente per quanto riguarda i mercati italiano ed europeo. Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono in crescita per il 24% delle aziende, stabili dal 55% e in calo dal 21%. Quelli da parte degli operatori comunitari, sono dichiarati in aumento dal 22% delle imprese, invariati per il 59% e in flessione per il 19%. Quelli in arrivo dai mercati extra UE sono in crescita per il 27%, stabili per il 56% e in contrazione per il 16%.

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Banca Valsabbina apre una nuova filiale a Novara

in Banche/Economia/Valsabbina by

Ulteriore rafforzamento per Banca Valsabbina, che apre una nuova filiale a Novara, portando così a 73 il numero complessivo delle filiali operative, quattro delle quali in Piemonte. A riferirlo è una nota dell’istituto rilanciata da BsNews.it.

La nuova apertura – la prima delle tre previste nel 2025 – rientra nell’ambito del piano strategico dell’istituto bresciano, che prevede il progressivo rafforzamento nei principali capoluoghi del Nord Italia. L’apertura della filiale piemontese di Novara segue quelle di Torino, Asti e Alessandria, attive rispettivamente dal 2019, dal 2022 e dal 2023.

Complessivamente, la rete territoriale di Banca Valsabbina conta oggi 73 filiali: 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona, 3 a Milano e 18 tra le province di Alessandria, Asti, Bergamo, Bologna, Forlì-Cesena, Lodi, Mantova, Modena, Monza-Brianza, Padova, Parma, Pavia, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso e Vicenza, a cui si aggiunge quella di Novara.

La nuova filiale di Novara – operativa dal giovedì 30 gennaio – è situata in centro, in Largo Don Giovanni Minzoni 8, ed è raggiungibile chiamando lo 0321 628237 o scrivendo all’indirizzo e-mail novara.91@bancavalsabbina.com.

Nel corso del 2024, le filiali piemontesi di Banca Valsabbina hanno supportato famiglie e imprese della regione con finanziamenti per oltre 25 milioni di euro, di cui circa 18 destinati alle imprese.

“Anche nel 2024 lo scenario bancario italiano ha assistito alla progressiva riduzione degli sportelli e, se guardiamo a un arco temporale più lungo, vediamo come in dieci anni l’Italia abbia perso più di 10mila filiali bancarie. Ad essere interessate da queste dinamiche sono soprattutto le reti di grandi dimensioni, ma anche le banche locali hanno registrato una contrazione, seppur minima. In questo scenario Banca Valsabbina continua ad operare controcorrente, proseguendo con il consolidamento della propria presenza e raggiungendo sempre nuovi territori, spiega Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina. Per una realtà come la nostra, fortemente legata al territorio in cui opera, la presenza fisica è fondamentale per essere un riferimento concreto per la clientela e per supportarla nella gestione di esigenze e complessità. Con la filiale di Novara rafforziamo ulteriormente il nostro presidio in Piemonte – dove siamo arrivati nel 2019 con l’apertura di Torino – con l’obiettivo di offrire i nostri servizi alle imprese ed alle famiglie di quel territorio, assicurando un contatto e un confronto diretto, in linea con il modello di business e la mission che ci caratterizzano. Con Novara raggiungiamo quota 73 filiali e, come previsto dal nostro piano di espansione, contiamo di portare la rete a 75 sportelli entro la fine del 2025”, conclude Bianchetti”.

BANCA VALSABBINA, LA SCHEDA

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale Banca popolare di Brescia e da oltre centoventicinque anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 73 filiali, di cui 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 3 a Milano. Impiega 870 dipendenti, gestisce masse per oltre 12 miliardi di euro e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio al 15% ed il Tier Total al 17,5%. Nel Gruppo Banca Valsabbina rientrano inoltre Integrae Sim – società di intermediazione leader tra gli Advisor e Global Coordinator per numero di quotazioni sul mercato Euronext Growth Milan e primaria società di consulenza focalizzata sul segmento Mid-Market – e Prestiamoci (con l’istituto di pagamento Pitupay), che gestisce una piattaforma digitale per prestiti personali a privati e partite iva – posizionandosi come prima piattaforma Italiana nel comparto consumer e circa al decimo posto in Europa – con più di 8 mila clienti e un erogato che supera i 100 milioni.

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Transizione 5.0, Beretta (Confindustria): troppi ostacoli per le aziende

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

“Le aziende sono interessate, ma rinunciano di fronte ai tanti impedimenti; c’è il rischio che i 6,3 miliardi stanziati diventino un’occasione persa”. A dirlo – secondo quanto riporta Brescia news – è Franco Gussalli Beretta, presidente Confindustria Brescia, che commenta così in una nota gli ultimi sviluppi legati al piano Transizione 5.0.

“In questo momento stiamo rischiando seriamente che Transizione 5.0 non venga utilizzata dall’industria e che i 6,3 miliardi stanziati per questa misura diventino un’occasione persa – commenta il presidente di Confindustria Brescia –. Dal nostro osservatorio, registriamo l’interesse da parte delle aziende associate nei confronti della misura promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ma constatiamo che si fermano e rinunciano all’agevolazione di fronte ai tanti impedimenti, legati alla presenza di vincoli e limiti burocratici. Non può essere un caso che, ad oggi, si siano messe a terra risorse per soli 290 milioni.”

“Il momento economico poco favorevole centra poco – prosegue il leader degli industriali bresciani –: il problema è che la norma resta scritta in modo confuso. In tal senso, il collega Marco Nocivelli, vice presidente di Confindustria con delega per le Politiche Industriali e il Made in Italy, sta lavorando proprio con il Ministero per quelli che noi riteniamo essere degli opportuni chiarimenti. In generale, come sistema produttivo nel suo insieme, auspichiamo perciò che il Ministero possa quindi rivederne le regole, estendendo la possibilità di accesso a tutta la manifattura italiana che, aldilà dei vincoli previsti, promuove effettivamente economia circolare. Non solo: deve avere il coraggio di ridiscutere con la Commissione Europea alcuni principi alla base del PNRR per l’utilizzo dei fondi relativi: non per eludere gli obiettivi di sostenibilità che anche Transizione 5.0 prevede, ma per calibrarle al meglio su quella che è la realtà imprenditoriale italiana.”

“Nel dettaglio, ravvisiamo la necessità di alleggerire ulteriormente i criteri derivanti dal DNSH (Do No Significant Harm), principio europeo secondo cui gli interventi previsti dal PNRR non arrechino un danno significativo all’ambiente – aggiunge Gussalli Beretta –. È ovviamente corretto coniugare crescita economica e tutela dell’ecosistema, ma se si escludono già in partenza moltissime aziende che fanno della circolarità del loro processo produttivo un punto di forza, aldilà della produzione di rifiuti speciali pericolosi, si reca un danno irreparabile all’economia di un sistema imprenditoriale come quello bresciano e lombardo che, ricordo, ricicla mediamente l’85% dei propri scarti. Si pensi al mondo siderurgico, a quello metallurgico, a moltissima metalmeccanica: tutti campioni europei di sostenibilità.”

“Resta precluso, poi, l’accesso alla transizione energetica e digitale prospettata da Transizione 5.0 proprio alle imprese alle quali è chiesto di più per la decarbonizzazione dell’economia e che già sopportano i costi addizionali del meccanismo ETS. Come possiamo pensare di escludere dall’utilizzo di Transizione 5.0 – misura che supporta il passaggio dei processi produttivi a un modello energetico efficiente, sostenibile e basato su energie rinnovabili, con l’obiettivo di ottenere un risparmio energetico di 0,4 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio nel periodo 2024-2026 – proprio quei settori energivori che utilizzano due terzi dell’energia distribuita?”

“Confindustria – chiude il presidente degli industriali bresciani – lo chiede sin dalla pubblicazione del provvedimento. È necessario e urgente, adesso, che anche il Ministero riproponga questi temi alla Commissione Europea: Bruxelles deve prendere coscienza che la manifattura, per restare competitiva e proseguire la via della transizione green, ha necessità delle tecnologie 5.0, altrimenti, come giustamente affermato dal collega Giuseppe Pasini durante il suo recente discorso di insediamento alla guida di Confindustria Lombardia, l’Europa rischia di avviarsi verso un inesorabile processo di deindustrializzazione. Pochi giorni fa, proprio la Commissione ha annunciato la “Bussola per la competitività”, presentandola quale prima grande iniziativa del secondo mandato della Presidenza di Ursula von der Leyen per riconquistare competitività in Europa. Tra i vari obiettivi, indica la drastica riduzione degli oneri normativi e amministrativi, semplificando, accelerando e snellendo. Ebbene, in questo processo di semplificazione, è urgente rivedere anche i tanti vincoli che di fatto impediscono all’industria di accedere a Transizione 5.0, per di più se testimonial di processi di sostenibilità.”

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