Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Associazioni di categoria - page 33

ProBrixia e Brixia Forum, Prandini: “Il bilancio è positivo”

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Fiere by

Incremento delle attività con ricaduta positiva sulle imprese e sul territorio, ricavi in aumento nei tre settori Internazionalizzazione, eventi fieristici e servizi offerti dall’organismo Borsa Immobiliare, unitamente alla conferma d’alto gradimento da parte della clientela.

Pro Brixia, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia, presenta il “Bilancio di Esercizio 2019” e coglie l’occasione per annunciare la nomina di Ezio Zorzi, storico direttore del Centro Fiera di Montichiari, alla direzione del polo fieristico Brixia Forum. Per la Presidente di Pro Brixia, Giovanna Prandini: “Un risultato storico, superare il dualismo rafforzerà il territorio”.

È un bilancio in positivo, sia da un punto di vista numerico che in termini di riscontro qualitativo, quello di Pro Brixia, l’Azienda Speciale della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Brescia istituita con l’obiettivo di valorizzare il tessuto produttivo bresciano supportando le imprese del territorio nelle azioni commerciali e nelle prospezioni dei mercati internazionali, amministrare le attività della Borsa Immobiliare di Brescia e a cui, dal 2016, è stata affidata la governance del polo fieristico cittadino Brixia Forum, struttura multi-espositiva in grado di ospitare manifestazioni fieristiche ed eventi di varia entità e natura.

Con 2.919.751 € di ricavi ordinari registrati al netto del contributo camerale, il Bilancio di esercizio 2019 presenta un incremento rispetto al 2017 (€ 2.796.411) e 2018 (€2.751.727). Nonostante il significativo ampliamento dei compiti di Pro Brixia, ed a parità di numero di dipendenti, l’Azienda Speciale ha perseguito la mission migliorando i risultati sia per la parte istituzionale della Borsa Immobiliare, sia per l’internazionalizzazione, sia per la promozione del territorio e delle sue aziende condotta all’estero e presso la sede di Brixia Forum.

Relativamente all’attività svolta dal Brixia Forum, si evidenzia un significativo incremento dei ricavi, quantificabile in €136.031, conseguente all’intensa attività svolta all’interno del polo espositivo, che si configura come sempre più specializzato nell’offerta rivolta agli organizzatori, non solo di nolo degli spazi fieristici e congressuali, ma anche e soprattutto dei servizi propedeutici, connessi e collegati alla realizzazione degli eventi, qualificandosi come location attrezzata e geograficamente strategica.

In generale l’incremento dei costi direttamente connessi alla realizzazione di progetti ed iniziative nelle diverse aree operative, quantificabile complessivamente in €227.481 (dai € 2.639.739 del 2018 ai € 2.867.220 del 2019), è derivato dall’intensificazione del calendario eventi e si accompagna all’incremento dei rispettivi proventi delle aree.

Oltre che per l’incremento dei ricavi ordinari complessivi, il 2019 si è caratterizzato per la crescita dei proventi da servizi derivanti dall’attività di Brixia Forum (+ €138.047 rispetto al 2018) e dell’Area Internazionalizzazione (+ €72.638 rispetto all’esercizio precedente) e della Borsa Immobiliare per cui nel 2019 si segnala una considerevole ripresa nell’ambito dell’attività peritale, sia grazie alla Convenzione triennale stipulata con il Comune di Brescia, che per un incremento delle richieste di valutazione da parte degli utenti privati.

Nel 2019 Pro Brixia ha svolto regolarmente le seguenti l’attività:

  • Internazionalizzazione per la promozione delle manifestazioni fieristiche all’estero nel rispetto del calendario programmato (allegato 3);
  • Organizzazione ed intensificazione delle attività in Brixia Forum, grazie alla realizzazione di eventi fieristici, convegni e spettacoli sia nel Padiglione e presso il Teatro DisPlay, sia presso il secondo piano grazie all’utilizzo dell’Auditorium, del Foyer e della Sala Consiliare (allegato 1);
  • Rafforzamento dell’azione commerciale finalizzata a rendere maggiormente attrattivo il polo Brixia Forum per nuovi clienti (allegato 1);
  • Attività di supporto alle PMI per l’internazionalizzazione che si è articolata su più fronti con azioni formative e commerciali in Italia e all’estero (allegato 1 e 3);
  • Realizzazione di una “Giornata Paese” focalizzata sul nuovo accordo di libero scambio tra Europa e Giappone, con la collaborazione della Camera di Commercio Italiana in Giappone e di Lest, partner commerciale della Camera di Commercio Italiana in Giappone, con 45 partecipanti;
  • Nel solco della tradizione, e privilegiando gli eventi più attrattivi per le filiere produttive bresciane, Pro Brixia ha organizzato e coordinato la partecipazione di 176 imprese a 12 manifestazioni fieristiche in paesi esteri (allegato 3).
  • Prosecuzione e consolidamento dell’attività svolta dalla Borsa Immobiliare di Brescia, in qualità di punto di riferimento del mercato immobiliare locale, grazie all’elaborazione/pubblicazione del “Listino dei Valori degli immobili sulla piazza di Brescia e provincia” e all’erogazione di servizi garantiti da elevanti standard di qualità ed affidabilità, avvalendosi dell’esperienza degli agenti immobiliari accreditati (allegato 2).

Alla ratifica del bilancio riguardante l’esercizio e le attività svolte da Pro Brixia nell’anno 2019 da parte del Consiglio Camerale si affianca la comunicazione della scelta, operata dal CDA di Brixia Forum, di Ezio Zorzi alla direzione del polo fieristico Brixia Forum. A Zorzi, storico direttore del Centro Fiera di Montichiari ed esperto di lungo corso delle dinamiche del settore fieristico ed espositivo, il compito di proseguire il lavoro di promozione, gestione e valorizzazione della sede espositiva bresciana, mediante il consolidamento dei rapporti in essere con la clientela fidelizzata e la ricerca di ulteriori rapporti con nuovi pubblici e stakeholders.

Grande soddisfazione per Giovanna PrandiniPresidente di ProBrixia, che saluta così la nomina del Direttore unico per i due poli fieristici:

Un risultato storico che sancisce definitivamente il superamento del dualismo fra le due Fiere di Brescia e Montichiari promuovendo il dialogo, cogliendo le opportunità del mercato in modo strategico e annullando presunte rivalità, al fine di valorizzare congiuntamente le iniziative in calendario. La scelta di avere un unico direttore alla gestione dei due poli fieristici bresciani avrà un impatto e ricadute positive molto forti, nell’interesse delle imprese dell’intera provincia e nel solco del percorso tracciato con il Presidente della Provincia Mottinelli che mi chiese di entrare nel Consiglio di Amministrazione del Centro Fiera Spa sollevando non poche reazioni contrarie. Un ringraziamento particolare al Presidente Gianantonio Rosa ed al CDA, nonché all’Assemblea dei Soci del Centro Fiera Spa, per aver all’unanimità aderito alla proposta di sinergia e collaborazione”. 

Camera di Commercio, approvato il bilancio: 25 milioni di entrate, con 0,5 di avanzo

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Il Consiglio della Camera di Commercio di Brescia, nella riunione di giovedì 7 maggio 2020, ha approvato all’unanimità il Bilancio d’esercizio dell’Ente per l’anno 2019, che ha registrato proventi complessivi per oltre 25 mil/€, con un avanzo di gestione di 0,5 mil./€.

La gestione finanziaria registra, tra l’altro, entrate non previste da parte di società partecipate per 0,7 mil./€ .

La Camera di Commercio di Brescia ha garantito con la sola gestione ordinaria gli interventi sulle linee principali della sua politica di sostegno alle imprese, come l’internazionalizzazione, la formazione e la promozione del territorio, destinando complessivamente 12 mil./€ di euro a contributi alle imprese ed a progetti di promozione economica del territorio bresciano.

“L’esercizio 2019 – commenta Il presidente Roberto Saccone – è stato inoltre caratterizzato dal finanziamento, per circa 2 mil./€, degli innovativi progetti di sistema, ovvero il Punto impresa digitale 4.0, i Servizi per l’orientamento al lavoro ed alle professioni e la Promozione del turismo e dell’attrattività. Grazie a questi progetti, si  è reso possibile diffondere sul territorio ed alle imprese la conoscenza delle opportunità scaturenti dalla rivoluzione digitale 4.0, realizzare iniziative di orientamento scolastico e alternanza scuola-lavoro e svolgere, grazie anche al supporto della partecipata Bresciatourism – Visit Brescia, un’importante attività di formazione per gli operatori turistici e di promozione del turismo locale”.

Sul fronte degli investimenti, di rilievo l’operazione di ricapitalizzazione della S.p.A. Immobiliare Fiera di Brescia.

“L’aumento del capitale sociale della S.p.A. Immobiliare Fiera di Brescia – prosegue il Presidente Saccone – sostenuto dalla Camera di Commercio per 3,3 mil/€, ha consentito l’avvio dei lavori presso il padiglione Brixia Forum al fine di realizzare interventi strutturali e di sicurezza sull’edificio, interventi su impianti tecnologici e per l’efficientamento energetico, nonché manutenzioni straordinarie divenute essenziali per il rilancio del polo fieristico a Brescia”

Nell’analisi dei dati di bilancio 2019 si evidenzia, sul fronte delle entrate, quella derivante dal diritto annuale, principale fonte di finanziamento, che ammonta a 14 mil./€, mentre i diritti di segreteria, che costituiscono la seconda voce di finanziamento camerale, nel 2019 sono stati pari a 7 mil./€, in lieve aumento rispetto all’anno precedente.

In particolare, i progetti si sono principalmente rivolti alla promozione del territorio per 3,1 mil./€, all’internazionalizzazione delle imprese per 1,6 mil./€, alla formazione professionale per 1,7 mil./€ e all’innovazione per 2,4 mil./€.

Gli interventi promozionali hanno pertanto consentito di “restituire” alle imprese un valore medio netto (promozione più investimenti) di circa 136 euro per impresa iscritta al Registro Imprese della Camera di Brescia, a fronte di un valore medio di 121 euro versato nel 2019 per il diritto annuale da ciascuna impresa.

Dal punto di vista gestionale, nel 2019 è proseguita l’attuazione delle misure programmatiche di contenimento dei costi, sia in tema di personale che di organizzazione. Le spese di funzionamento dell’Ente ammontano, in dettaglio, ad euro 1,7 mil./€ , mentre quelle per il personale ammontano a euro 5,6 mil./€  (in progressivo calo nel corso dell’ultimo quadriennio).

La Camera di Commercio di Brescia ha infine versato nel 2019, per imposte e tasse, oltre 0,7  mil./€, ha versato allo Stato – secondo le vigenti disposizioni normative – ulteriori 0,4 mil./€ derivanti dai risparmi conseguiti in seguito al taglio delle spese, mentre al sistema camerale nazionale e regionale sono stati invece erogati 1,1 mil./€.

(fonte BsNews.it – Brescia news)

Fase 2, Massetti (Confartigianato): non abbassiamo la guardia e ognuno faccia la propria parte

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

Le aziende bresciane hanno riaperto. Non proprio tutte. E alcune la saracinesca non la alzeranno più. Con le dovute precauzioni, artigiani e piccoli imprenditori che hanno premuto per la riapertura delle loro attività con la voglia di fare e di ripresa, hanno riaperto verso una fase che sarà comunque lunga e difficile. Nasce da qui “Dall’emergenza alla ripartenza”, il manifesto di Confartigianato Lombardia messo sul tavolo della politica. «Abbiamo lavorato per la sicurezza. Siamo sensibili all’ammodernamento delle modalità di fare impresa e abbiamo incentivato la riorganizzazione aziendale per tornare a lavorare e farlo in totale sicurezza per noi, i nostri collaboratori, dipendenti e fornitori, ma riprendere non basterà. La fase 2 ha bisogno di misure di sostegno per consentire alle imprese di riprendere le attività e guardare con fiducia al futuro. Ecco perché come Confartigianato abbiamo stilato richieste concrete, raccolte utilizzando la survey del nostro Osservatorio proposta a migliaia di nostri associati. Una serie di sollecitazioni che auspichiamo vengano accolte. A partire dallo stop ai tributi con l’azzeramento dell’Irap per tutto il 2020 e l’esenzione degli studi di settore per il 2020 e il 2021, l’estensione a tutte le imprese del credito d’imposta per la quota d’affitto e l’abbattimento dei tributi locali. Per il lavoro: fondamentale il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali e degli incentivi per l’assunzione dei giovani. E poi la ripresa dei cantieri pubblici: servono procedure snelle e chiadiamo l’affidamento diretto alle imprese a chilometro zero» così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «il problema è che con la ripartenza nulla sarà più come prima e per recuperare il tempo perso ci vorranno anni. Chiediamo al Governo un intervento coraggioso in ambito fiscale che privilegi lavoro e impresa. Gli aiuti per dare liquidità – che poi sono soldi in prestito che comunque bisogna restituire – prestiti per coprire debito, possono non esser sufficienti, se non accompagnati da un globale ammodernamento fiscale e da un poderoso abbattimento della burocrazia. Chiediamo la compensazione diretta e universale tra debiti e crediti delle Pmi verso la pubblica amministrazione. Contributi per la ripartenza: a fondo perduto un’indennità per la perdita di fatturato, l’innalzamento del limite per la richiesta di liquidità con garanzia al 100% da 25 a 60mila euro e riconoscimenti per le imprese che hanno riconvertito la produzione a sostegno dell’economia di emergenza. Non c’è tempo da perdere: le nostre aziende si ritrovano in una situazione da dentro o fuori. Reagire e ricominciare, oppure chiudere per sempre. Facciamo i conti con una situazione congiunturale mai vista, ma che risente da tempo di un quadro negativo generale e la pandemia potrebbe davvero essere la mazzata finale per molti. Ci vuole responsabilità e attenzione. E serve che ognuno faccia la propria parte» conclude Massetti.

Brescia, sono 156 le imprese che hanno aderito alla campagna #IoPagoIFornitori

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Una risposta importante, per numero di adesioni e rappresentatività. Nel primo mese di lancio, la campagna #iopagoifornitori – promossa dall’Associazione Industriale Bresciana e ideata da Alfredo Rabaiotti, titolare di Becom S.r.l. – ha raccolto l’adesione di 106 aziende associate ad AIB e di 50 non associate, per un totale di 156 realtà. Inoltre, l’iniziativa, lanciata dalla pagina Linkedin di Alfredo Rabaiotti, ha ottenuto numeri importanti anche in rete: il post iniziale è stato condiviso oltre 500 volte e sta raggiungendo le 100.000 letture, mentre ogni nuovo post raggiunge circa 3.000 visualizzazioni in poche ore dalla pubblicazione.

L’obiettivo dell’iniziativa e del Manifesto è quello di sensibilizzare e stimolare le imprese del sistema economico che possiedono “valori” etici e che ritengono dunque di aderire volontariamente all’iniziativa, a rispettare i termini di pagamento pattuiti con i fornitori nonostante tutte le problematicità legate all’emergenza del Coronavirus e, in caso di effettiva difficoltà di liquidità, ad adottare soluzioni e comportamenti etici, trasparenti ed efficienti.

Il Manifesto intende inoltre richiamare la Pubblica Amministrazione alle proprie responsabilità, sollecitandola a maggior ragione in questa fase di straordinaria criticità, ad onorare i pagamenti verso tutti i propri fornitori.

Il progetto vede Brescia come punto di riferimento di un messaggio di valore e responsabilità. Migliaia di aziende hanno già adottato il marchio in tutto il territorio nazionale.

Affinché Manifesto, Marchio e tutta l’iniziativa nel suo complesso siano caratterizzate da efficacia, efficienza e reale qualità, dal 14 aprile il Presidente Giuseppe Pasini ha costituito un Comitato di Gestione del Progetto, presieduto da Paolo Streparava (delegato AIB a Credito, Finanza e Fisco), di cui fanno parte anche: l’ideatore dell’iniziativa, Alfredo Rabaiotti, un rappresentante della Piccola Industria, nella persona di Flavio Gandolfi, un rappresentante  del Gruppo Giovani Imprenditori, nella persona di Giorgio Costa e un componente dell’Ordine dei Commercialisti della Provincia di Brescia, nella persona della Dott.ssa Patrizia Apostoli (Consigliere e Tesoriere dello stesso Ordine).

Il Comitato di Gestione è già al lavoro per sviluppare un Codice Etico nel quale le aziende italiane che rispondono ai loro impegni in modo responsabile potranno riconoscersi. Altrettanto importante è la decisione che a questa operazione, una volta definite le linee guida, potranno aderire e collaborare tutte le associazioni di settore che possiedono una struttura per garantire il servizio ai propri associati.

“Un rapporto corretto con i fornitori è determinante nella continuità aziendale, pagare le fatture anche in momenti difficili come questi significa non mettere in difficoltà le proprie controparti e le filiere – commenta Paolo Streparava –. Un impegno che deve essere di tutti, a maggior ragione nell’ottica di quella che sarà l’imminente ripartenza del tessuto economico italiano.”

“Il tavolo operativo formatosi in AIB è importantissimo: ora, infatti, i molti imprenditori che hanno adottato il manifesto desiderano poterlo rendere uno strumento tangibile – aggiunge Alfredo Rabaiotti. Grazie a questo Comitato, del quale faccio parte, lo sviluppo del Codice Etico sta trasformando questo hashtag in un forte segno distintivo per riconoscere le aziende italiane responsabili”.

Le aziende interessate alla sottoscrizione del manifesto #iopagoifornitori possono presentare la loro richiesta di adesione all’indirizzo mail iopagoifornitori@aib.bs.it. Con tale dichiarazione, a firma del legale rappresentante, le aziende si assumono l’impegno di pagare i propri fornitori nei termini previsti dai contratti commerciali che l’azienda sottoscrittrice ha in essere o, in caso di effettiva e oggettiva impossibilità a rispettare gli accordi presi, a trovare con i propri fornitori soluzioni concordate e trasparenti.

Le richieste di adesione pervenute saranno esaminate e valutate dal Comitato di Gestione del Progetto, che fornirà poi l’autorizzazione all’utilizzo del logo da utilizzarsi sui documenti, sui canali social e sui siti aziendali.

Il marchio segnala al mercato ed all’intera collettività un’impresa che adotta pratiche etiche, virtuose e responsabili in materia di pagamenti.

L’Associazione Industriale Bresciana attuerà tutte le iniziative di comunicazione necessarie e mirate a promuovere il Manifesto.

Confartigianato: in Lombardia si perderanno 6,5 miliardi di euro di export

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Export/Tendenze by

Nello spazio di otto settimane stiamo assistendo, in Italia e su scala globale, a shocks simultanei che stanno avvelenando il sistema economico. L’estensione del contagio e dei lockdown in numerosi mercati del made in Italy stanno determinando cadute violente della domanda estera. I risultati delle previsioni dell’Osservatorio di Confartigianato sull’export delle pmi del nostro Paese non lascia scampo a diverse interpretazioni. Sarà un anno di forte recessione. La Lombardia su tutte. Da sempre locomotiva del nostro Paese soffrirà più di tutte: previsioni 2020-2021 la mettono in cima alla lista: -6,5 miliardi di euro. Male anche Brescia: stimato un calo dell’export del 4%. Ci vorranno anni per recuperare e tornare ai livelli pre-covid19, ma lo studio di Confartigianato prevede un forte positivo rimbalzo già nel 2021. Intanto, primi dati certi sono quelli che rilevano il calo netto del numero delle imprese artigiane a Brescia al primo trimestre 2020. Il nostro export manifatturiero segna il -4,1%. «Ma qui la realtà è la drammatica serrata di tante, troppe imprese. Soprattutto in edilizia e nel settore dei servizi alla persona. Se nel primo trimestre contiamo che il lockdown ha inciso praticamente solo su una parte di febbraio e tutto marzo, possiamo immaginare solo cosa lascerà sul campo il mese di aprile» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti.

Confartigianato ha illustrato le proposte per il rilancio del made in Italy nei tavoli settoriali virtuali per la promozione del “Made in Italy” promossi dal Ministero degli affari esteri. Gli interventi a sostegno delle imprese che operano sui mercati esteri sono necessari alla luce della straordinaria intensità della caduta della domanda estera. Nel 3° report Covid-19 “Nell’occhio del ciclone” pubblicato dall’Ufficio Studi di Confartigianato sono proposti alcuni scenari sull’andamento dell’export nei settori di MPI: alimentare, moda, legno, mobili, prodotti in metallo, gioielleria e occhialeria, basati sulle previsioni della domanda estera per area pubblicate dal Wto nei giorni scorsi. Sulla base del modello adottato, in uno scenario base, nel 2020 l’export nei settori di MPI cala del 10%. Nello scenario più severo proposto dal Wto – che auspichiamo sia meno probabile – si registra una caduta del 28,7%. Considerando un più realistico scenario intermedio, nel 2020 il made in Italy nei settori di MPI segnerebbe un calo del 19,3%, una flessione che risulterebbe più ampia del -17,1% registrato nella recessione del 2009; in questa prospettiva si registra un rapido recupero nel 2021, con le esportazioni che rimbalzano del 24,1%.

 

CONGIUNTURA – Nessuna previsione purtroppo, un dato reale conferma i timori e i primi dati del crollo delle imprese artigiane: dall’inizio dell’anno 1.814 imprese in meno in Lombardia, 241 imprese in meno nella nostra provincia, seconda solo a Milano (-490). Calano anche le iscrizioni: rispetto al 2019 mancano 1.132 nuove aperture, 101 a Brescia in questo primo trimestre 2020, già adombrato dall’emergenza coronavirus. Questo quanto emerge dal rapporto di Confartigianato Lombardia. Sono 1.814 le imprese artigiane in meno nei primi tre mesi del 2020 rispetto un calo di 1.590 dello stesso trimestre del 2019. A Brescia sono iscritte 33.336 aziende artigiane: ne sono nate 691, ne sono morte 932. Le costruzioni rappresentano il primo settore, con 12.650 unità: ne ha perse 322, ma guadagnate 281, per cui il saldo negativo è di 61. Invece i servizi alla persona vedono più marcato il divario tra nuove e cessate: 125 contro 212 (-87). Il manifatturiero a fronte di 171 nuove imprese, 246 hanno cessato l’attività (-75). Con questo trend, contando che si rileva influenzato dall’effetto del virus solo il mese di marzo preso in considerazione dall’analisi, oltre mille imprese potrebbero concretamente chiudere i battenti. «Si lotta per la sopravvivenza – conclude il presidente Massetti. Questo era un anno già iniziato male e adesso abbiamo preso un’ulteriore batosta con peggior saldo da 7 anni a questa parte. Ad aprile avremo fatturato zero, al di là di qualche fattura vecchia, che si potrà riferire a febbraio. Ma il vero problema si vedrà a maggio. È vero che il primo trimestre è tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni per via del concentrarsi di queste ultime alla fine dell’anno precedente, ma il paragone con 2019 mostra come le sofferenze siano pesanti. E appena iniziate. Brescia reagirà, ne sono certo, ma ci vorranno anni per tornare ai livelli pre pandemia, nonostante è auspicabile un rimbalzo positivo già nel prossimo anno».

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La Giunta camerale vara misure di sostegno alle PMI bresciane per oltre 5 milioni di euro

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Ammontano complessivamente ad euro 5.300.000 i finanziamenti deliberati dalla Giunta della Camera di Commercio di Brescia nella sua riunione del 21 aprile 2020 e messi a disposizione delle PMI bresciane per sostenerle nella delicata fase della ripartenza dopo lo stop forzato imposto dall’emergenza Covid-19.

“Il fattore tempo – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Ing. Roberto Saccone – è assolutamente decisivo affinché le nostre imprese possano tornare presto alla loro ordinaria operatività e riprendere a competere sui mercati nazionali e internazionali. Abbiamo pertanto ritenuto di dover procedere, con la massima urgenza, ad avviare modalità di sostegno finanziario, che possano dare un concreto e quanto più celere aiuto alla nostra realtà produttiva, gravemente compromessa a causa dell’emergenza sanitaria”. E’ un impegno economico non di poco conto, che la Camera di Commercio mette in campo, a riprova della vicinanza alle imprese, soprattutto delle Micro e Piccole.

L’Ente camerale ha pertanto deciso, in dettaglio, di rendere disponibili, tramite bandi di prossima emanazione, le seguenti risorse finalizzate a sostenere la fase di ripartenza delle PMI bresciane:

– euro 2.500.000, messi a disposizione nell’ambito dell’iniziativa promossa dal sistema camerale lombardo con Regione Lombardia denominata  “FAI Credito”. Oltre a tale importo, le PMI bresciane potranno usufruire di risorse aggiuntive della Regione Lombardia per ulteriori euro 680.000 circa, per complessivi 3.180.000;

– euro 800.000 per contributi agli Organismi di Garanzia fidi per l’incremento dei Fondi Rischi o dei Fondi di Garanzia, in considerazione del loro ruolo di garanzia nell’ambito del regime di sostegno all’accesso al credito introdotto con il DL 23/2020, che li chiama ad intervenire ad eventuale integrazione della garanzia statale del 90% per i finanziamenti superiori a 25.000 euro;

– euro 2.000.000 per contributi per lo smart working e l’innovazione digitale, considerato che, in relazione ai recenti provvedimenti governativi, lo smart working è diventata la modalità principale ed obbligatoria della prestazione lavorativa privata e pubblica e che l’asset “innovazione” assumerà un’importanza sempre crescente in fase di ripresa delle attività produttive.

I bandi di erogazione delle diverse forme di sostegno finanziario verranno a breve pubblicati sul sito istituzionale della Camera di Commercio, www.bs.camcom.it.

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Indagine Confartigianato: solo 4 aziende su 10 prevedono di riprendere come prima entro un anno

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

I risultati della rilevazione dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia svolta dal 7 al 14 aprile 2020 con oltre 3.700 interviste a micro-piccole imprese e imprese artigiane lombarde, 586 delle quali bresciane, evidenzia un’ampia diffusione di segnali recessivi, intensificati rispetto la precedente rilevazione del 4 di marzo. «Abbiamo coinvolto i nostri associati che hanno risposto in gran numero, quasi 600 dei quali i titolari di imprese bresciane: tra i risultati emerge come il 77 per cento in questo momento è chiuso e la gran parte, il 63 per cento, si è dovuto bloccare per le disposizioni del Governo, più del 14 per cento ha fermato l’attività per una scelta del titolare. Non me l’aspettavo, ma è la dimostrazione di come tutti noi pensiamo soprattutto alla sicurezza di famiglie e dipendenti. Ora, per riprendere serve un segnale di diminuzione del contagio, ma come si fa a dirlo fino a quando non verranno fatti i tamponi? L’abbiamo ribadito anche al Presidente Attilio Fontana: le 4D di Regione Lombardia non bastano senza la 5D: il diritto delle imprese alla sicurezza» così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia» a commento dello studio realizzato dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia e che ha coinvolto tutte le province lombarde. Solo il 23% delle pmi bresciane ha continuato completamente o parzialmente l’attività. E, di queste, l’83,6% delle imprese rimaste aperte lamenta l’elevata difficoltà riscontrata nel reperire l’apparecchiatura necessaria per continuare ad operare in sicurezza. Il 28,1% delle imprese aperte svolgono tutta o parte dell’attività in modalità a distanza (lavoro agile/smart working). Una micro-piccola impresa su 5 si serve di almeno un canale alternativo di vendita (domicilio, e-commerce, etc.) per proseguire l’attività.

A marzo si rileva un calo del fatturato delle Pmi bresciane del 61,2%. Per il mese di aprile, in cui si estende il lockdown avviato a marzo, le imprese stimano un calo dei ricavi del 70,8%. Il calo del fatturato nel bimestre marzo-aprile equivale ad una riduzione dell’11% del fatturato dell’intero anno. In valore assoluto il calo del fatturato è quantificabile solo per l’intero sistema delle pmi lombarde: a marzo stima l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia è  pari a 12 miliardi di euro e ad aprile a 13 miliardi, per una riduzione complessiva nel bimestre di 25 miliardi di euro. Ipotizzando uno scenario di recupero entro la fine dell’anno, la crisi Covid-19 determinerebbe una riduzione del 26% delle vendite delle MPI lombarde nel 2020 rispetto a quelle dell’anno precedente, in valore assoluto pari a 57 miliardi di euro.  

CONSEGUENZA COVID – Lo shock della crisi da coronavirus ha determinato sulla gestione finanziaria delle imprese bresciane nel 93,1% dei casi mancati incassi per caduta del fatturato, nel 75,4% dei casi criticità relativamente al cash flow aziendale e nel 57,4% dei casi ritardi dei pagamenti di privati.

Il 58,9% delle imprese artgiane bresciane ha avanzato almeno una richiesta alle banche. In prevalenza sono state richieste: moratoria (66,8%) e consulenza (53,6%); mentre è crollata la domanda di credito per investimenti (14%).

PROSPETTIVE – Nell’arco di 6-12 mesi solo 4 imprese bresciane su 10 prevedono un recupero della normalità aziendale graduale. Nella fase di progressiva uscita dalla crisi e di ripartenza gli imprenditori indicano che saranno per lo più trainanti un solido sostegno al sistema dei pagamenti e alla finanza d’impresa e il dinamismo e la resilienza che da sempre contraddistingue le micro-piccole.

Conclude il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Tutti gli imprenditori vorrebbero riaprire dopo un mese e mezzo di fermo e con i danni che stiamo contando: abbiamo suggerito che si riparta partendo dai cantieri, dalla moda e dal Made in Italy. Ma lo si deve fare con una vera regia nazionale, che deve arrivare per forza di cose dalla politica. Noi ci siamo, non solo quando c’è da chiedere il voto e quando lo Stato batte cassa per le tasse: riapriremo anche tra mille difficoltà, perché siamo abituati ad arrangiarci e rimboccarci le maniche, ma abbiamo bisogno di avere la garanzia del credito e un sostegno alla liquidità subito, non possiamo aspettare mesi».

Confartigianato: consegnati altri due respiratori agli ospedali di Brescia

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Salute by

Continua la distribuzione dei 20 ventilatori polmonari pressometrici che Confartigianato e ANCoS, l’associazione del sistema Confartigianato Imprese che si occupa di progetti solidali e che a Brescia realizza l’evento culturale Librixia Fiera del Libro di Brescia, hanno messo a disposizione delle strutture ospedaliere italiane impegnate in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti da coronavirus. Oggi ne sono in consegna due agli Spedali Civili di Brescia e due all’Ospedale Maggiore di Cremona. Nelle scorse settimane tre respiratori erano stati donati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e tre all’Ospedale Luigi Sacco di Milano. «In questo drammatico momento abbiamo sentito il dovere di aiutare il personale medico e infermieristico che senza sosta sta lavorando per garantire assistenza ai malati. Mai come ora sentiamo forte il richiamo alla solidarietà, per la quale ci adoperiamo da sempre: ogni gesto che serva a salvare vite umane noi lo faremo, nei limiti delle nostre possibilità. Vogliamo offrire un contributo concreto alla battaglia che tutto il Paese sta combattendo contro il virus, a cominciare dalle strutture sanitarie che sono in prima linea a fronteggiare l’emergenza. Siamo convinti che facendo tutti la nostra parte, uniti, responsabili e solidali al fianco delle persone e degli imprenditori, potremo superare l’emergenza sanitaria e costruire le condizioni della ripresa economica. Nei prossimi giorni altre apparecchiature saranno distribuite agli ospedali maggiormente congestionati e in difficoltà per la carenza della strumentazione indispensabile alla cura dei pazienti. Con questa iniziativa gli artigiani di Confartigianato fanno un gesto concreto di aiuto alle situazioni più drammatiche con la caratteristica che li contraddistingue: fatti e non parole» così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia che conclude: «Sono 33mila le imprese artigiane bresciane e rappresentano il motore economico della nostra provincia, oggi in ginocchio ma sempre pronte a rispondere e ad agire, come in questo frangente, con un contributo concreto, come sono concreti gli artigiani che sin dall’inizio hanno sostenuto la raccolta fondi in parte già donati – 10mila euro da parte di Confartigianato Brescia, 8mila da parte del Movimento Giovani di Confartigianato Brescia – e che sta proseguendo in questi giorni e che si unisce alle tante iniziative di solidarietà che i nostri artigiani stanno realizzando singolarmente a fianco delle proprie comunità».

Imprese, ecco le ultime comunicazioni della Camera di commercio di Brescia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

MISURE ADOTTATE DALL’ENTE CAMERALE IN RELAZIONE ALL’EMERGENZA SANITARIA

AVVISO AGLI UTENTI: FINO AL 3 APRILE

Con riferimento alle misure di gestione dell’emergenza epidemiologica Coronavirus,  la Camera di Commercio di Brescia comunica che i servizi che comportano contatto con il pubblico, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, sono stati riprogrammati con modalità di accesso che variano da servizio a servizio.

Le imprese sono invitate, laddove possibile, a ricorre principalmente alle modalità online.

Sono assicurati i servizi ritenuti indispensabili per l’attività delle imprese che continueranno ad operare.

Si invita pertanto l’utenza a consultare le sezioni interne del sito www.bs.camcom.it per la puntuale verifica delle modalità di accesso alle attività camerali di proprio interesse.

19/20 – MUD 2020: PROROGA DELLA DICHIARAZIONE DEI RIFIUTI AL 30 GIUGNO

Facendo seguito alle disposizioni impartite dal Decreto Legge del 17/03/2020 n.18, per far fronte all’emergenza sanitaria in atto, sono stati rinviati i termini di scadenza della dichiarazione Mud.

Il seminario MUD 2020 previsto per il 15 Aprile p.v. è rimandato a data da destinarsi, che sarà individuata in tempo utile ai fini della dichiarazione e compatibilmente con l’evolversi della situazione sanitaria. Per ogni informazione si invita a contattare l’Ufficio Competitività delle Imprese e mail pni@bs.camcom.it.

20/20 – STRUMENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE

La Camera di Commercio offre strumenti stragiudiziali di risoluzione delle controversie rapidi, riservati, con costi contenuti e certi, anche senza l’obbligo di assistenza legale, e beneficiando della competenza di professionisti specificamente formati nella gestione di contenziosi commerciali, fruibili con collegamento a distanza tramite strumenti telematici anche in questo periodo: mediazione civile e commerciale in materia contrattuale, arbitrato nazionale e internazionale in collaborazione con Camera Arbitrale Milano, procedure di conciliazione Italia-Cina attraverso il Centro di Conciliazione Italo-cinese di Milano. Contatti: Ufficio Tutela del Mercato tel 030.3725.374-363 dal lunedì al giovedì: 9.00 – 15.30 Venerdì: 9.00 – 13.00 e-mail: tutela.mercato@bs.camcom.it P.E.C.: tutela.mercato@bs.legalmail.camcom.it

21/20 – BREVETTI E MARCHI – COMUNICAZIONI

La Camera di Commercio di Brescia informa che per il periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 15 aprile 2020 sono sospesi tutti i termini, ivi inclusi quelli perentori, relativi ai procedimenti amministrativi per il deposito dei titoli nazionali di proprietà industriale, su istanza di parte o d’ufficio, pendenti alla date del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data. I titoli di proprietà industriale in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile conservano inoltre la loro validità fino al 15 giugno 2020.

Si informa, altresì che domande di marchio internazionale o quelle di rinnovo dello stesso, in alternativa alle procedure vigenti del deposito presso le Camere di commercio o della trasmissione via posta all’UIBM, ora si possono trasmettere all’UIBM anche per posta elettronica certificata.

Per informazioni consultare la pagina brevetti e marchi sul sito www.bs.camcom.it

Apindustria distribuisce alle imprese donate dalla Camera di commercio cinese

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Salute by

Sono 15mila le mascherine ad uso sanitario che Apindustria Brescia ha deciso di mettere a disposizione delle proprie aziende Associate, dando la precedenza a quelle che sono rimaste aperte in questo periodo.

Da lunedì 5 aprile p.v. saranno consegnate alle aziende che ne hanno fatto richiesta. Le mascherine sono state donate alla nostra Associazione dalla Camera di Commercio del Parco Ecologico Sino-Italia di Ningbo (Cina), grazie al coordinamento del Sig. Huang Yanting. Ciò è frutto della proficua collaborazione nata negli anni scorsi fra Apindustria e Yanting. “Questa generosa donazione – spiega Alessandro Orizio, Vice Presidente Vicario di Apindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione, che due anni fa partecipò insieme al Presidente di Apindustria Brescia, Douglas Sivieri, a un incontro a Ningbo in Cina – ha un grande significato per noi ed è segno dei buoni rapporti che in questi anni abbiamo costruito e mantenuto con i colleghi cinesi. Abbiamo deciso subito di mettere a disposizione questo prezioso materiale alle aziende Associate che ne hanno bisogno all’interno delle proprie aziende per i lavoratori”.

Apindustria Brescia donerà inoltre due ventilatori polmonari agli Spedali Civili di Brescia, uno dei nosocomi della città che si sta prodigando nell’assistenza della popolazione colpita dal Covid-19. La donazione è nata grazie al grande lavoro di squadra tra Confapi, il suo Presidente bresciano Maurizio Casasco e la Giunta di Apindustria Brescia guidata dal Presidente Douglas Sivieri. “Anche noi come Associazione abbiamo voluto fare la nostra parte – ha detto Douglas Sivieri, Presidente di Apindustria Brescia – dando un aiuto concreto in questo momento difficile per tutti: aziende, imprenditori, famiglie, medici, infermieri, tutti nessuno escluso. Per questo abbiamo deciso di acquistare due ventilatori polmonari che doneremo al principale ospedale cittadino, per contribuire a salvare più vite possibili”.

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