Camera di commercio, ecco gli eventi settimanali
I prossimi eventi settimanali della Camera di commercio diffusi da Brescia news.
90/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT
La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre: • 19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
91/24 – RASSEGNA REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0, OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI
Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Lombardia Sud e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati allaTransizione 5.0.
• 24 settembre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie alimentari e Industrie delle bevande
• 8 ottobre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie tessili Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
92/24 – RENTRI: MODULI FORMATIVI GRATUITI
Sono disponibili due moduli formativi gratuiti per le imprese sul R.E.N.T.Ri. – Il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, organizzati dalla Sezione Regionale della Lombardia:
– Modulo 1 – 25 settembre 2024 alle ore 10.30: Iscrizione, soggetti obbligati, tempistiche e illustrazione delle modalità per l’accesso all’area riservata e la presentazione della pratica di iscrizione. 25 settembre 2024 alle ore 10.30
– Modulo 2 – 16 ottobre 2024 alle ore 10.30: Adempimenti per la gestione di FIR,registri di carico e scarico e illustrazione dei servizi di supporto. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
93/24 – WEBINAR EMISSIONI IN ATMOSFERA: LA NUOVA DIRETTIVA ETS ED IL MECCANISMO CBAM
RIPROGRAMMATO: 27 settembre – dalle ore 9.30 alle 11.00
Il webinar, organizzato dalle Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Varese, in collaborazione con Ecocerved, offre una panoramica delle modifiche apportate al sistema EU-ETS dall’introduzione del nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere CBAM. Maggiori informazioni e iscrizioni al sito BergamoSviluppo
94/24 – WORKSHOP AVVIA LA TUA IMPRESA: PRIMI PASSI E VALUTAZIONI PER CREARE IL TUO BUSINESS
2 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00 presso la sala C della sede camerale L’incontro, gratuito e in presenza, dedicato ad aspiranti e neo imprenditori, è un’occasione per acquisire le prime informazioni per l’avvio di un’attività imprenditoriale, affrontando i temi della sostenibilità economica, dell’organizzazione imprenditoriale e della forma societaria. Durante l’incontro sarà presentato il Progetto NEXT, servizi gratuiti di formazione e orientamento per gli aspiranti imprenditori. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
Manifattura lombarda stazionaria nel secondo trimestre 2024
Segna il passo il comparto manifatturiero lombardo nel secondo trimestre 2024. A causa della perdurante debolezza della domanda sia interna (+0,4% rispetto al trimestre precedente) che estera (-0,3%) tutti gli indicatori risultano in leggera flessione: la produzione segna un -0,7% congiunturale per l’industria e +0,1% per l’artigianato (domanda interna -0,2%, estera +0,7) e il fatturato fa registrare +0,2% per il l’industria ma rimane stazionario per l’artigianato.
L’assenza di significativi segnali di rafforzamento dell’attività industriale a livello globale insieme alla mancata accelerazione nella riduzione dell’inflazione e dei tassi d’interesse, influenzano le aspettative dell’industria lombarda, dove il clima per il prossimo trimestre è caratterizzato da grande incertezza. Se la maggior parte degli imprenditori prevede stabilità dei livelli, tra i restanti prevalgono le attese pessimistiche con saldi significativamente negativi per fatturato e domanda interna. I costi dell’energia sono ancora segnalati tra i maggiori fattori di incertezza, mentre c’è attesa di una progressiva riduzione dei tassi di interesse e di un calo dei costi delle materie prime, fattori che potrebbero favorire una ripresa più vigorosa. La tendenza della produzione industriale resta negativa, registrando un -1,2%
rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La produzione artigiana invece rimane al livello di un anno fa, e la variazione tendenziale è nulla.
A fronte di settori in crescita sensibile come chimica (+3,8%), gomma-plastica (+2,7) e carta-stampa (+2,3%) che ora beneficiano della riduzione dei costi energetici, e minerali non metalliferi (+2,6%) ancora trainati dall’edilizia, in forte contrazione i comparti: pelli-calzature (-11,2%) e tessile (-11,1%). A questi ultimi si associano settori in contrazione più moderata ma comunque significativa: mezzi di trasporto (-3,7%), manifatturiere varie (-3,5%), siderurgia (-2,6%), meccanica (-2,0%), abbigliamento (-1,6%) e legno-mobilio (-1,0%). La crescita dei prezzi si è assestata, ma le piccole imprese e gli artigiani in particolare, lamentano ancora incrementi sensibili sia per le materie prime (+17,3% tendenziale) che per i prodotti finiti (+12,1%). Positivo l’andamento dell’occupazione sia per l’industria che per l’artigianato.
“Secondo la nostra indagine congiunturale il settore manifatturiero lombardo subisce l’andamento negativo del commercio mondiale e la debolezza della domanda interna, restano però ancora positivi i dati occupazionali – ha specificato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – segnale della lungimiranza delle imprese lombarde che stanno affrontando questo momento di stagnazione guardando e preparandosi al futuro. Questo approccio positivo è anche confermato dalla propensione ad adottare nuove tecnologie. In quest’ultima indagine abbiamo approfondito anche l’intenzione degli imprenditori di adottare tecnologie che impiegano l’Intelligenza Artificiale. E’ emerso che il 23% delle imprese industriali e il 7% di quelle artigiane già la utilizzano o ha in programma di implementarla a breve. Di queste, oltre il 50% la ritiene un fattore determinante per incrementare la redditività; resta tuttavia critica la disponibilità delle figure professionali adeguate per impiegare efficacemente queste nuove tecnologie. Il Sistema Camerale su questo fronte è già attivamente impegnato con Regione Lombardia nel supportare le imprese nella formazione e specializzazione dei lavoratori. Le iniziative messe in campo hanno già riscosso grande successo e saranno certamente rafforzate in futuro”.
“I dati presentati oggi sono dati previsti che confermano ancora una volta la solidità del sistema lombardo; – ha aggiunto Guido Guidesi, Assessore allo sviluppo economico Regione Lombardia – come Regione Lombardia continuiamo a guardare al futuro con ottimismo e in modo propositivo rispetto ai livelli sovraregionali per quel che concerne le tematiche fondamentali che necessitano soluzioni urgenti, penso ad esempio ai costi energetici e all’accesso al credito”.
“Sulla produzione industriale lombarda continua a pesare il contesto globale complesso e instabile, che in questa fase sta facendo emergere tutte le debolezze dell’industria europea. A preoccupare gli imprenditori lombardi è soprattutto la crisi strutturale tedesca: è evidente che, persa la leva garantita dall’approvvigionamento di gas a basso costo, i margini di competitività si sono ridotti drasticamente – ha detto Francesco Buzzella, Presidente di Confindustria Lombardia – Questo errore, unito alla scelta di abbracciare ideologicamente le politiche green regolamentando e vietando senza dare alternative tecnologiche e non prevedendo le conseguenze di tali scelte nei confronti di imprese, cittadini em lavoratori, sta portando alla scomparsa di interi mercati, come l’automotive, che hanno garantito il benessere europeo dal dopoguerra ad oggi. Che l’UE stia perdendo la sfida geopolitica ed economica lo testimoniano le vendite di semiconduttori, uno dei beni essenziali dell’industria moderna: mentre in Cina, nel Sud-Est asiatico e negli Stati Uniti nel 2024 si registrano forti aumenti, in Europa assistiamo a un calo del 12%. Serve invertire la rotta sviluppando politiche a sostegno dell’industria con un rilevante fondo Europeo di investimenti che controbilanci i Piani di investimento Usa e Cina, – come indicato nel
“Piano Draghi” –, politiche energetiche basate su un mix di fonti e riduzione dei tassi di interesse.” “E’ una stabilità nell’incertezza. I fondamentali parametri della crescita vivono un miglioramento relativo rispetto al periodo pandemico, ma siamo dentro l’orizzonte di una crescita indebolita da una serie di numerose incognite geopolitiche e geoeconomiche: il fronte russo-ucraino, le tensioni israelo palestinesi, le instabilità nell’area del canale di Suez – ha concluso Giovanni Bozzini, Presidente C.N.A Lombardia -La manifattura artigiana lombarda non dipende solo dall’export evidentemente, ma in modo diretto ed indiretto subisce questo difficile quadro internazionale. La prudenza della BCE sui tassi è proverbiale e si ripercuote direttamente sul rapporto tra PMI e sistema bancario: continua la flessione dei prestiti alle imprese, specialmente quelle più piccole. La fiducia è complessivamente messa alla prova dall’incertezza. I nostri imprenditori continuano a dare prova di grande resistenza e flessibilità. Ma sono a disagio per una serie di fattori che non riescono a controllare e a padroneggiare. L’Italia ha sempre due leve molto importanti nel PNRR e nei fondi strutturali. Dobbiamo accelerare sul primo terreno e continuare a migliorarci nella spesa dei fondi europei. E’ inoltre fondamentale sorreggere il settore delle PMI e dell’artigianato sul terreno della sostenibilità a tutti i livelli.”
Brescia, ad agosto su i prezzi di ristoranti e spettacoli
Nel mese di agosto le variazioni congiunturali e tendenziali dei prezzi al consumo NIC sono in aumento (rispettivamente +0,2% e +0,6%). A renderlo noto è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.
Rispetto al mese precedente, presenta un deciso aumento dei prezzi la divisione dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,8%); “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,7%) e i “Trasporti” (+0,6%). La divisione “Servizi “Bevande alcoliche e tabacchi” presentano una variazione in linea con l’indice generale (+0,1%).
Lieve variazione positiva e pari al +0,1% rispetto a luglio per i Servizi sanitari; Abitazione, acqua, elettricità e combustibili; e Prodotti alimentari e bevande analcoliche.
Rispetto a agosto 2023, i maggiori incrementi tendenziali si registrano per le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+4,6%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+2,9%), “Istruzione” (+2,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,8%), “Altri beni e servizi” (+0,9%), e “Abbigliamento e calzature” (+0,7%) In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-7,2%), seguita da “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-2,2%).e Mobili, articoli e servizi per la casa (-0,5%).
Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano un calo congiunturale (-0,3%), dovuto al calo dei Beni Energetici (-0,9%). In particolare, tra i Beni Energetici, diminuiscono gli Altri energetici (-1,3%) e salgono gli Energetici regolamentati (4,2%). Tra gli alimentari, sono in calo quelli non lavorati (-1,6%), mentre quelli lavorati sono in lieve aumento (+0,4%). In termini tendenziali, complessivamente i “Beni” calano (-1,2%).
I “Servizi” registrano complessivamente un leggero incremento congiunturale (+0,8%), contribuendo a mantenere elevato l’aumento tendenziale (+2,7%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, la voce che presenta l’aumento congiunturale più elevato è quella dei “Servizi relativi ai trasporti” (+2,2%).
Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono su base mensile (-0,3%) e come su base annuale (-0,3%).
Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese di luglio, salgono i prodotti a Media frequenza di acquisto (+0,9%), mentre quelli Bassa frequenza si mantengono stabili (0,0%); sono in diminuzione , quelli ad Alta frequenza (-0,3%). In termini tendenziali, i prodotti a Alta frequenza di acquisto presentano variazioni positive (+0,7%), quelli a Media frequenza in aumento (+1,3%) e quelli a Bassa frequenza presentano variazioni negative (-1,1%).
Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), le variazioni congiunturale e tendenziale sono positive (rispettivamente +0,5% e +1,5%).
Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, questo mese, le variazioni tendenziali della città di Brescia sono meno elevate di quelle presenti a livello nazionale. Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.
Camera di Commecio: gli eventi settimanali a Brescia
In questo articolo l’elenco degli eventi settimanali programmati dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia per le aziende del territorio, diffuso da Brescia news.
CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA, I PROSSIMI EVENTI
87/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT
La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre:
12 settembre – Origine non preferenziale (made in): come individuarla correttamente
19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione
88/24 – ASSISTENZA SPECIALISTICA INTERNAZIONALIZZAZIONE – ORIGINE NON PREFERENZIALE (MADE-IN): COME IDENTIFICARLA CORRETTAMENTE
La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizza una sessione di assistenza specialistica gratuita (incontri individuali personalizzati con l’esperto di 1 ora) sul tema “Origine non preferenziale (Made-In): come identificarla correttamente”. Appuntamento:
16 settembre (4 slot da un’ora dalle ore 9.00 alle 13.00)
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione
89/24 – WEBINAR DIRE, AMBIENTE UNICO DI COMPILAZIONE PRATICHE
Continua il percorso che porterà DIRE a diventare l’ambiente unico di compilazione di tutte le pratiche verso il Registro Imprese, per ogni tipologia di utente. Durante il webinar gratuito saranno illustrati lo stato di avanzamento dei lavori, i prossimi rilasci e le demo di compilazione di alcuni pratiche. Appuntamento:
17 settembre – adempimenti destinati all’albo artigiani e compilati in modalità multi-adempimento
Maggiori informazioni e iscrizioni alla pagina Incontri e seminari
Emergenza peste suina, ecco la posizione di Coldiretti
Sono saliti a 19 i focolai di peste suina africana (PSA) negli allevamenti lombardi, l’ultimo confermato proprio oggi in provincia di Lodi, che si aggiunge agli altri accertati dal 26 luglio scorso a Milano, Pavia e la stessa Lodi. A livello europeo – precisa Coldiretti Brescia su fonti EFSA – Nel 2023 sono stati 14 gli stati membri dell’UE interessati dalla peste suina africana (PSA), che, in rapporto all’anno precedente, ha fatto quintuplicare i focolai infettivi nei suini domestici. Il virus fu introdotto per la prima volta in Svezia e Croazia diffondendosi poi a nuove aree in Italia, riapparve anche in Grecia dopo una pausa di due anni.
Cresce la preoccupazione tra gli allevatori bresciani – precisa Coldiretti Brescia – la nostra provincia non è ricompresa tra le zone di restrizione, assoggettate a grossi vincoli agli spostamenti degli animali, ma il “fronte” della malattia si sta pericolosamente avvicinando: “il nostro impegno resta costante – precisa Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia – tutti gli allevatori colpiti e anche quelli che si trovano nelle aree interessate devono avere tutta l’attenzione istituzionale necessaria; vigileremo e reagiremo al fianco dei nostri soci suinicoltori affinché gli interventi necessari non rimangano lettera morta, ma si proceda nel più breve tempo possibile a copertura del mancato reddito”
Il problema principale – ancora da risolvere – per la diffusione del virus, rimangono i cinghiali – precisa Coldiretti Brescia – in questa fase fondamentali diventano anche le misure di biosicurezza che gli allevatori stanno mettendo in campo per proteggere ogni allevamento.
“La peste suina interessa unicamente gli animali – aggiunge in conclusione la presidente Facchetti – per cui non ci deve essere nessuna preoccupazione per la sanità e la salubrità dei prodotti che finiscono sulle tavole dei cittadini consumatori. La malattia viaggia sulle gambe dei cinghiali ed è urgente attivare tutte quelle misure utili a contenere e bloccare la diffusione del virus a partire da piani concreti di abbattimento dei selvatici”.
Ospitaletto, ecco i risultati di Sabaf al 30 giugno
➢ RISULTATI CONSOLIDATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2024
RICAVI adj1: €74,1 mln (€56,8 mln nel 2Q 2023 +30,5%; +18,2% a parità di perimetro) RICAVI: €75,8 mln (€50,9 mln nel 2Q 2023 +49%)
EBITDA adj: €12,4 mln (€8,5 mln nel 2Q 2023 +46,4%) EBITDA: €13,1 mln (€4,9 mln nel 2Q 2023 +168,3%)
EBITDA adj/RICAVI: 16,7% (14,9 % nel 2Q 2023)
EBITDA/RICAVI: 17,3% (9,6% nel 2Q 2023)
EBIT adj: €7,7 mln (€4,2 mln nel 2Q 2023 +81,2%) EBIT: €7,4 mln (€0,4 mln nel 2Q 2023)
RISULTATO NETTO adj: €5,4 mln (€1,8 mln nel 2Q 2023) RISULTATO NETTO: €4,1 mln (€ -0,6 mln nel 2Q 2023)
➢ RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2024
RICAVI adj: €143,1 mln (€114,9 mln nel 1H 2023 +24,5%; +12,6% a parità di perimetro) RICAVI: €144,7 mln (€109 mln nel 1H 2023 +32,8%)
EBITDA adj: €22,9 mln (€15,6 mln nel 1H 2023 +47,1%) EBITDA: €23,7 mln (€11,4 mln nel 1H 2023 +107,4%)
EBITDA adj/RICAVI: 16% (13,6 % nel 1H 2023)
EBITDA/RICAVI: 16,4% (10,5 % nel 1H 2023)
EBIT adj: €13,5 mln (€7,1 mln nel 1H 2023 +89,6%) EBIT: €12,4 mln (€1,9 mln nel 1H 2023)
RISULTATO NETTO adj: €10,1 mln (€3,2 mln nel 1H 2023) RISULTATO NETTO: €8,4 mln (€ -1,4 mln nel 1H 2023)
➢ OUTLOOK
- L’andamento delle vendite e il portafoglio ordini per i prossimi mesi prospettano per la seconda metà dell’anno performance in linea con il primo semestre e consentiranno di realizzare nel 2024 il record storico dei ricavi per il Gruppo.
- Nel secondo semestre sta crescendo il contributo alle vendite dei nuovi stabilimenti produttivi in Messico e in India e dei componenti per la cottura a induzione.
1 I risultati economici consolidati normalizzati (adj) escludono gli impatti per l’applicazione dello IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate. I risultati economici normalizzati escludono altresì, per i soli dati relativi all’esercizio 2023, i costi per la fase di start-up di Sabaf India, di Sabaf Messico e della divisione Induzione, le cui attività operative sono entrate a regime nel corso del 2024. Questa rappresentazione consente una migliore comprensione della performance del Gruppo e della sua comparazione rispetto ai periodi precedenti.
Pietro Iotti, Amministratore Delegato di Sabaf, ha commentato:
“La crescita del 30% dei ricavi nel secondo trimestre ci ha consentito di incrementare la quota nel mercato globale e raggiungere il più alto fatturato trimestrale di sempre per Sabaf. L’aumento dei volumi, accompagnato da un importante miglioramento della redditività, assume maggior valore perché conseguiti in un mercato che fatica a riprendersi dai minimi del 2023.
Si stanno progressivamente manifestando gli effetti delle nostre linee strategiche, che contemplano la crescita organica, l’integrazione delle realtà acquisite e l’ulteriore sviluppo per linee esterne. Continueremo a focalizzarci sull’espansione della presenza internazionale, l’ampliamento e la diversificazione del portafoglio d’offerta, lo sviluppo del potenziale produttivo,”.
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Il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. si è riunito oggi a Ospitaletto per approvare la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024.
Si precisa che a partire da aprile 2022 la Turchia, Paese in cui Sabaf ha impianti produttivi, è considerata un’economia “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29 – Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”. Nel comunicato stampa sono commentati i risultati economici consolidati normalizzati che escludono gli impatti per l’applicazione dello IAS 29. I risultati economici normalizzati escludono altresì, per i soli dati relativi all’esercizio 2023, i costi per la fase di start-up di Sabaf India, di Sabaf Messico e della divisione Induzione, le cui attività sono incluse nei risultati consolidati normalizzati del primo semestre 2024. Questa rappresentazione consente una migliore comprensione della performance del Gruppo e una più corretta comparazione rispetto ai periodi precedenti.
Risultati consolidati del secondo trimestre 2024
Nel corso del secondo trimestre è proseguito il deciso miglioramento dei risultati economici del Gruppo. In un mercato che si caratterizza per la difficile ripresa dai minimi del 2023, Sabaf ha ottenuto performance molto positive grazie alla crescente internazionalizzazione, all’ampliamento e alla diversificazione del portafoglio d’offerta e all’aumento del potenziale produttivo.
Il Gruppo ha registrato vendite normalizzate per 74,1 mln di euro, superiori del 30,5% rispetto al secondo trimestre 2023 (+18,2% a parità di perimetro).
L’EBITDA normalizzato del secondo trimestre è stato di 12,4 mln di euro (16,7% del fatturato), in crescita del 46,4% rispetto agli 8,5 mln di euro (14,9%) del secondo trimestre 2023. Il ritorno a livelli di redditività di eccellenza è conseguenza diretta del significativo recupero dei volumi di attività e di un adeguato utilizzo della capacità produttiva dei principali stabilimenti.
Il reddito operativo (EBIT) normalizzato è stato di 7,7 mln di euro (10,4%), superiore dell’81,2% rispetto ai 4,2 mln di euro del secondo trimestre 2023 (7,5%).
L’utile netto normalizzato del periodo è stato di 5,4 mln di euro (1,8 mln di euro nel secondo trimestre 2023).
Risultati consolidati del primo semestre 2024
Nel primo semestre del 2024 il Gruppo Sabaf ha conseguito ricavi di vendita normalizzati pari a 143,1 mln di euro, superiori del 24,5% rispetto ai 114,9 mln di euro del primo semestre 2023 (+12,6% a parità di perimetro).
L’EBITDA normalizzato del primo semestre 2024 è stato di 22,9 mln di euro (16% delle vendite), in crescita del 47,1% rispetto ai 15,6 mln di euro (13,6%) del primo semestre 2023.
L’EBIT normalizzato è stato di 13,5 mln di euro (9,4%), superiore dell’89,6% ai 7,1 mln di euro (6,2%) del
primo semestre 2023.
L’utile netto normalizzato del periodo è stato di 10,1 mln di euro (3,2 mln di euro nel primo semestre 2023).
Situazione patrimoniale, flussi finanziari e indebitamento finanziario al 30 giugno 2024
Dati in migliaia di euro | 30.06.2024 | 31.12.2023 | 30.06.2023 |
Attività non correnti | 181.619 | 181.167 | 166.788 |
Attività a breve2 | 149.925 | 133.401 | 124.256 |
Passività a breve3 (73.213) (61.553) (63.810)
Capitale circolante netto4 76.712 71.848 60.446
Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite, altri debiti non
correnti (9.278) (9.477) (9.087)
Posizione finanziaria netta a breve termine 8.160 20.118 7.757
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (82.923) (93.268) (81.588)
in migliaia di euro | 30.06.2024 | 31.12.2023 | 30.06.2023 |
Liquidità iniziale | 36.353 | 20.923 | 20.923 |
Cash flow operativo | 13.693 | 39.852 | 24.339 |
Flusso monetario dagli investimenti (6.152) (16.942) (11.127) Free cash flow 7.541 22.910 13.212 | |||
Flusso monetario dell’attività finanziaria | (10.545) | (14.670) | (6.261) |
Acquisizioni | – | (9.108) | (783) |
Pagamento di dividendi Operazioni su azioni proprie Aumento di capitale | (7.229) – – | – – 17.312 | – (462) – |
Differenze cambi di traduzione | (575) | (1.014) | 776 |
Flusso monetario del periodo | (10.808) | 15.430 | 6.482 |
Liquidità finale | 25.545 | 36.353 | 27.405 |
Nel primo semestre 2024 la gestione operativa ha generato flussi finanziari per 13,7 mln di euro. Al 30 giugno 2024 l’incidenza del capitale circolante netto3 sui ricavi è stata del 26,5%, rispetto al 34,1% del 30 giugno 2023 e al 30,2% di fine 2023.
Nel semestre sono stati investiti 6,2 mln di euro (11,1 mln di euro nel primo semestre 2023 e 16,9 mln di
euro nell’intero esercizio 2023).
Al 30 giugno 2024 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 74,8 mln di euro (73,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e 73,8 milioni di euro al 30 giugno 2023), a fronte di un patrimonio netto consolidato di 174,3 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 include per 11,5 milioni di
2 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri Crediti correnti
3 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti
4 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve
euro la passività finanziaria relativa alla contabilizzazione dell’opzione put concessa ai soci di minoranza di MEC (società americana di cui Sabaf ha acquisito il 51% nel luglio 2023) e per 6,7 milioni di euro le passività finanziarie iscritte ai sensi dell’IFRS 16 (6,1 mln relativi a leasing operativi e 0,6 mln relativi a leasing finanziari).
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I risultati saranno illustrati alla comunità finanziaria alle ore 16,00 di oggi 4 settembre 2024 nel corso di una conference call (per prendere parte alla conference call, preregistrarsi al seguente link: Registrazione conference call Sabaf).
La relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 sarà a disposizione del pubblico nei modi e nei termini di legge.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Gianluca Beschi dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154–bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato stampa corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. I risultati trimestrali e i dati normalizzati non sono assoggettati a revisione contabile. Allegati: prospetti contabili consolidati.
Per ulteriori informazioni:
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata
(in migliaia di euro) 30.06.2024 31.03.2024 31.12.2023 30.06.2023
ATTIVO
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Attività materiali | 106.712 | 107.316 | 108.741 | 101.998 |
Investimenti immobiliari | 580 | 668 | 691 | 862 |
Attività immateriali | 60.427 | 59.616 | 57.231 | 50.887 |
Partecipazioni | 86 | 95 | 95 | 97 |
Crediti non correnti | 1.133 | 1.415 | 1.094 | 1.690 |
Imposte anticipate | 12.681 | 12.060 | 13.315 | 10.728 |
Totale attività non correnti | 181.619 | 181.170 | 181.167 | 166.262 |
ATTIVITA’ CORRENTI | ||||
Rimanenze | 65.624 | 63.429 | 61.985 | 59.524 |
Crediti commerciali | 71.105 | 66.466 | 55.826 | 52.801 |
Crediti per imposte | 8.663 | 11.274 | 11.722 | 8.994 |
Altri crediti correnti | 4.533 | 4.387 | 3.868 | 2.937 |
Attività finanziarie correnti | 9.370 | 6.601 | 7.257 | 4.758 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 25.545 | 31.166 | 36.353 | 27.405 |
Totale attività correnti | 184.840 | 183.323 | 177.011 | 156.419 |
ATTIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA | – | – | – | 526 |
TOTALE ATTIVO | 366.459 | 364.493 | 358.178 | 323.207 |
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale | 12.687 | 12.687 | 12.687 | 11.533 |
Utili accumulati, Altre riserve | 93.910 | 104.456 | 97.656 | 99.328 |
Riserva IAS 29 | 50.757 | 47.031 | 48.649 | 34.877 |
Utile del periodo | 8.363 | 4.270 | 3.103 | (1.422) |
Totale quota di pertinenza della Capogruppo | 165.717 | 168.444 | 162.095 | 144.316 |
Interessi di Minoranza | 8.573 | 8.222 | 8.293 | – |
Totale patrimonio netto | 174.290 | 176.666 | 170.388 | 144.316 |
PASSIVITA’ NON CORRENTI | ||||
Finanziamenti | 71.396 | 78.912 | 81.547 | 81.588 |
Altre passività finanziarie | 11.527 | 11.721 | 11.721 | – |
TFR e fondi di quiescenza | 3.832 | 3.767 | 3.805 | 3.713 |
Fondi per rischi e oneri | 327 | 334 | 353 | 440 |
Imposte differite | 4.901 | 5.098 | 5.136 | 4.934 |
Altri debiti non correnti | 218 | 218 | 183 | – |
Totale passività non correnti | 92.201 | 100.050 | 102.745 | 90.675 |
PASSIVITA’ CORRENTI | ||||
Finanziamenti | 26.575 | 24.003 | 23.317 | 24.231 |
Altre passività finanziarie | 180 | 267 | 175 | 175 |
Debiti commerciali | 51.034 | 44.541 | 42.521 | 45.766 |
Debiti per imposte | 3.497 | 3.615 | 3.025 | 3.036 |
Altri debiti | 18.682 | 15.351 | 16.007 | 15.008 |
Totale passività correnti | 99.968 | 87.777 | 85.045 | 88.216 |
PASSIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA | – | – | – | – |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 366.459 | 364.493 | 358.178 | 323.207 |
Conto Economico Consolidato
(in migliaia di euro)
II trimestre 2024 (*)
II trimestre 2023 (*)
I semestre 2024
I semestre 2023
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi | 75.816 | 50.899 | 144.677 | 108.962 |
Altri proventi | 2.500 | 1.714 | 4.638 | 4.062 |
Totale ricavi e proventi operativi | 78.316 | 52.613 | 149.315 | 113.024 |
COSTI OPERATIVI | ||||
Acquisti di materiali | (37.985) | (23.514) | (71.296) | (54.580) |
Variazione delle rimanenze | 3.595 | (2.735) | 5.313 | (1.385) |
Servizi | (13.236) | (9.589) | (25.284) | (20.809) |
Costi del personale | (17.633) | (12.767) | (34.735) | (25.937) |
Altri costi operativi | (746) | (253) | (1.163) | (795) |
Costi per lavori interni capitalizzati | 795 | 1.130 | 1.524 | 1.896 |
Totale costi operativi | (65.210) | (47.728) | (125.641) | (101.610) |
RISULTATO OPERATIVO ANTE | ||||
AMMORTAMENTI, | ||||
PLUS/MINUSVALENZE, | 13.106 | 4.885 | 23.674 | 11.414 |
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI | ||||
ATTIVITA‘ NON CORRENTI (EBITDA) | ||||
Ammortamenti | (5.689) | (4.515) | (11.327) | (9.547) |
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di | ||||
attività non correnti 12 | (12) | 55 | (12) | |
Svalutazioni/Ripristini di valore di attività non correnti (8) | – | (8) | – | |
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 7.421 | 358 | 12.394 | 1.855 | |
Proventi finanziari 997 | 442 | 1.648 | 532 | |
Oneri finanziari (1.263) | (1.081) | (2.334) | (1.867) | |
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione (1.460) | 730 | (1.119) | (677) | |
Utili e perdite su cambi 110 | (1.180) | 864 | (1.711) | |
Utili e perdite da partecipazioni – | – | – | – | |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 5.805 | (731) | 11.453 | (1.868) | |
Imposte sul reddito (1.445) | 100 | (2.625) | 446 | |
UTILE DELL’ESERCIZO 4.360 | (631) | 8.828 | (1.422) | |
di cui Quota di pertinenza di terzi 267 | – | 465 | – | |
UTILE DI PERTITENZA DEL GRUPPO 4.093 | (631) | 8.363 | (1.422) |
(*) dati non assoggettati a revisione contabile
Rendiconto Finanziario Consolidato
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio periodo | I semestre 2024 36.353 | I semestre 2023 20.923 |
Risultato netto di periodo | 8.828 | (1.422) |
Rettifiche per: | ||
– Ammortamenti del periodo | 11.327 | 9.547 |
– Minusvalenze / Plusvalenze realizzate | (55) | 12 |
– Utili e perdite da partecipazioni | 8 | – |
– Rivalutazione ex IAS 29 | 1.779 | 3.286 |
– Proventi e oneri finanziari | (729) | 1.375 |
– Valutazione IFRS 2 piano Stock Grant | (299) | 238 |
– Imposte sul reddito | 2.625 | (446) |
– Differenze cambio non monetarie | 374 | – |
Variazione TFR | 27 | 52 |
Variazione fondi rischi | (26) | (117) |
Variazione crediti commerciali | (15.745) | 3.398 |
Variazione delle rimanenze | (4.813) | 545 |
Variazione dei debiti commerciali 8.730 6.897
Variazione del capitale circolante netto | (11.828) | 10.840 |
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite | 3.495 | 2.795 |
Pagamento imposte | (843) | (766) |
Pagamento oneri finanziari | (2.061) | (1.660) |
Incasso proventi finanziari 1.071 605 | ||
Flussi finanziari dall’attività operativa | 13.693 | 24.339 |
Investimenti in attività non correnti – immateriali | (1.351) | (1.409) |
materialifinanziarie | (5.061) – | (10.130) – |
Disinvestimento di attività non correnti 260 412 | ||
Flussi finanziari dall’attività di investimento | (6.152) | (11.127) |
Free Cash Flow | 7.541 | 13.212 |
Rimborso finanziamenti | (13.285) | (20.857) |
Nuovi finanziamenti | 5.474 | 17.190 |
Variazione attività finanziarie | (2.734) | (2.594) |
Acquisto azioni proprie | – | (462) |
Pagamento di dividendi (7.229) 0 | ||
Flussi finanziari dall’attività finanziaria | (17.774) | (6.723) |
Acquisizioni e altre variazioni dell’area di consolidamento | – | (783) |
Differenze cambi di traduzione | (575) | 776 |
Flussi finanziari netti del periodo | (10.808) | 6.482 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo | 25.545 | 27.405 |
Totale indebitamento finanziario
30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazione | ||
A. B. C. | Disponibilità liquide Mezzi equivalenti a disponibilità liquide Altre attività finanziarie correnti | 25.545 – 9.370 | 36.353 – 7.257 | (10.808) – 2.113 |
D. | Liquidità (A+B+C) | 34.915 | 43.610 | (8.695) |
E. | Debito finanziario corrente | 7.001 | 1.799 | 5.202 |
F. | Parte corrente del debito finanziario non corrente | 19.754 | 21.693 | (1.939) |
G. | Indebitamento finanziario corrente (E+F) | 26.755 | 23.492 | 3.263 |
H. | Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) | (8.160) | (20.118) | 11.958 |
I. | Debito finanziario non corrente | 53.185 | 63.548 | (10.363) |
J. K. | Strumenti di debito Debiti commerciali e altri debiti non correnti | 29.738 – | 29.720 – | 18 – |
L. | Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) | 82.923 | 93.268 | (10.345) |
M. | Totale indebitamento finanziario (H+L) | 74.763 | 73.150 | 1.613 |
Iperinflazione – Turchia: applicazione dello IAS 29
Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato lo IAS 29 è stato applicato con riferimento alla società controllata Sabaf Turchia. L’effetto relativo alla rimisurazione delle attività e passività non monetarie, delle poste di patrimonio netto e delle componenti di conto economico del primo semestre 2024 è stato rilevato in un’apposita voce di conto economico tra i proventi e oneri finanziari. Il relativo effetto fiscale è stato rilevato tra le imposte del periodo.
Di seguito si riportano i livelli cumulati degli indici generali dei prezzi al consumo:
Indice dei prezzi al consumo | Valore al 31.12.2023 | Valore al 30.06.2024 | Variazione |
TURKSTAT | 1.859,38 | 2.319,29 | +24,73% |
Indice dei prezzi al consumo | Valore al 31.12.2022 | Valore al 31.12.2023 | Variazione |
TURKSTAT | 1.128,45 | 1.859,38 | +64,77% |
Indice dei prezzi al consumo | Valore al 31.12.2022 | Valore al 30.06.2022 | Variazione |
TURKSTAT | 1.128,45 | 1.351,59 | +19,77% |
Effetto Iperinflazione Totale attività non correnti 144.721 36.898 181.619 Totale attività correnti 183.340 1.500 184.840 Totale attivo 328.061 38.398 366.459 Totale patrimonio netto 135.976 38.314 174.290 Totale passività non correnti 92.117 84 92.201 Totale passività correnti 99.968 – 99.968 Totale passivo e patrimonio netto 328.061 38.398 366.459 Effetti dell’applicazione dell’iperinflazione sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata
(in migliaia di euro)
30.06.2024
30.06.2024
con effetto Iperinflazione
Effetto Iperinflazione Ricavi e proventi operativi 147.710 1.605 149.315 Costi operativi (124.770) (871) (125.641) EBITDA 22.940 734 23.674 EBIT 13.493 (1.099) 12.394 Risultato prima delle imposte 13.638 (2.185) 11.453 Imposte sul reddito (3.031) 406 (2.625) Quota di pertinenza dei terzi 465 – 465 Risultato netto dell’esercizio 10.142 (1.779) 8.363 Effetti dell’applicazione dell’iperinflazione sul Conto Economico Consolidato
(in migliaia di euro)
6 mesi 2024
6 mesi 2024
con effetto Iperinflazione
(in migliaia di euro) I SEM 2024 Effetto IAS29 COMPONENTI ECONOMICHE
I SEM 2024
Normalizzato
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 144.677 (1.566) 143.111
Altri proventi 4.638 (39) 4.599
Totale ricavi e proventi operativi 149.315 (1.605) 147.710
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali (71.296) 652 (70.644)
Variazione delle rimanenze 5.313 (170) 5.143
Servizi (25.284) 160 (25.124)
Costi del personale (34.735) 228 (34.507)
Altri costi operativi (1.163) 1 (1.162)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.524 – 1.524
Totale costi operativi (125.641) 871 (124.770)
Ammortamenti | (11.327) | 1.789 | (9.538) |
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti | 55 | 44 | 99 |
Rettifiche di valore di attività non correnti | (8) | – | (8) |
RISULTATO OPERATIVO | 12.394 | 1.099 | 13.493 |
Proventi finanziari | 1.648 | (9) | 1.639 |
Oneri finanziari | (2.334) | (3) | (2.337) |
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione | (1.119) | 1.119 | – |
Utili e perdite su cambi Utili e perdite da partecipazioni | 864 – | (21) – | 843 – |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 11.453 | 2.185 | 13.638 |
Imposte sul reddito | (2.625) | (406) | (3.031) |
UTILE DEL PERIODO | 8.828 | 1.779 | 10.607 |
di cui: Quota di pertinenza di terzi | 465 | – | 465 |
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 8.363 | 1.779 | 10.142 |
(in migliaia di euro) I SEM 2023
COMPONENTI ECONOMICHE
Effetto IAS29
Effetto Start–up
I SEM 2023
Normalizzato
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi | 108.962 | 5.983 | – | 114.945 |
Altri proventi | 4.062 | 162 | – | 4.224 |
Totale ricavi e proventi operativi | 113.024 | 6.145 | – | 119.169 |
COSTI OPERATIVI | ||||
Acquisti di materiali | (54.580) | (2.090) | 44 | (56.626) |
Variazione delle rimanenze | (1.385) | 378 | 3 | (1.004) |
Servizi | (20.809) | (666) | 894 | (20.581) |
Costi del personale | (25.937) | (729) | 213 | (26.453) |
Altri costi operativi | (795) | (9) | – | (804) |
Costi per lavori interni capitalizzati | 1.896 | – | – | 1.896 |
Totale costi operativi | (101.610) | (3.116) | 1.154 | (103.572) |
RISULTATO OPERATIVO ANTE | ||||
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE, | 11.414 | 3.029 | 1.154 | 15.597 |
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE DI ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||
Ammortamenti | (9.547) | 766 | 312 | (8.469) |
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti | (12) | – | – | (12) |
Rettifiche di valore di attività non correnti | – | – | – | – |
RISULTATO OPERATIVO | 1.855 | 3.795 | 1.466 | 7.116 |
Proventi finanziari | 532 | 73 | – | 605 |
Oneri finanziari | (1.867) | 4 | – | (1.863) |
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione | (677) | 677 | – | – |
Utili e perdite su cambi | (1.711) | (380) | – | (2.091) |
Utili e perdite da partecipazioni | – | – | – | – |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (1.868) | 4.169 | 1.466 | 3.767 |
Imposte sul reddito | 446 | (883) | (93) | (530) |
UTILE DEL PERIODO | (1.422) | 3.286 | 1.373 | 3.237 |
di cui: | ||||
Quota di pertinenza di terzi | – | – | – | – |
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO | (1.422) | 3.286 | 1.373 | 3.237 |
Ricavi semestrali normalizzati (in migliaia di euro) | I SEM 2024 | % | I SEM 2023 | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Europa (Turchia esclusa) | 41.492 | 29,0% | 38.953 | 33,9% | +6,5% | 71.734 |
Turchia | 36.853 | 25,8% | 31.357 | 27,3% | +17,5% | 63.419 |
Nord America | 30.437 | 21,3% | 17.458 | 15,2% | +74,3% | 47.697 |
Sud America | 17.620 | 12,3% | 12.916 | 11,2% | +36,4% | 27.858 |
Africa e Medio Oriente | 9.236 | 6,5% | 10.134 | 8,8% | -8,9% | 17.762 |
Asia e Oceania | 7.473 | 5,2% | 4.127 | 3,6% | +81,1% | 10.616 |
Totale | 143.111 | 100% | 114.945 | 100% | +24,5% | 239.086 |
Ricavi trimestrali normalizzati (in migliaia di euro) | II TRIM 2024* | % | II TRIM 2023* | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Europa (Turchia esclusa) | 20.834 | 28,1% | 19.188 | 33,8% | +8,6% | 71.734 |
Turchia | 18.467 | 24,9% | 14.441 | 25,4% | +27,9% | 63.419 |
Nord America | 15.779 | 21,3% | 9.735 | 17,1% | +62,1% | 47.697 |
Sud America | 10.660 | 14,4% | 6.187 | 10,9% | +72,3% | 27.858 |
Africa e Medio Oriente | 4.292 | 5,8% | 4.814 | 8,5% | –10,8% | 17.762 |
Asia e Oceania | 4.081 | 5,5% | 2.433 | 4,3% | +67,7% | 10.616 |
Totale | 74.113 | 100% | 56.798 | 100% | +30,5% | 239.086 |
Ricavi normalizzati per linea di prodotto (in migliaia di euro)
Ricavi semestrali normalizzati (in migliaia di euro) | I SEM 2024 | % | I SEM 2023 | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Componenti gas | 84.754 | 59,2% | 72.556 | 63,2% | +16,8% | 144.010 |
Cerniere | 43.932 | 30,7% | 29.021 | 25,2% | +51,4% | 70.410 |
Componenti elettronici | 14.194 | 9,9% | 13.368 | 11,6% | +6,2% | 24.666 |
Induzione | 231 | 0,2% | – | – | n.a. | – |
Totale | 143.111 | 100% | 114.945 | 100% | +24,5% | 239.086 |
Ricavi trimestrali normalizzati (in migliaia di euro) | II TRIM 2024* | % | II TRIM 2023* | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Componenti gas | 44.129 | 59,5% | 36.334 | 64,0% | +21,5% | 144.010 |
Cerniere | 23.001 | 31,0% | 13.707 | 24,1% | +67,8% | 70.410 |
Componenti elettronici | 6.832 | 9,3% | 6.757 | 11,9% | +1,1% | 24.666 |
Induzione | 151 | 0,2% | – | – | n.a. | – |
Totale | 74.113 | 100% | 56.798 | 100% | +30,5% | 239.086 |
Ecco i prossimi eventi della Camera di Commercio
Pubblichiamo di seguito, da Bsnews, il calendario dei nuovi eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia e provincia.
GLI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA
84/24 – REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0 – OPPORTUNITA’ E SOLUZIONI
Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati alla transizione 5.0. Appuntamenti:
10 settembre – Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari)
24 settembre – Industrie alimentari e industrie delle bevande
8 ottobre – Industrie tessili
Maggiori informazioni alla pagina Economia Circolare e Responsabilità Sociale
85/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT
La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre:
12 settembre – Origine non preferenziale (made in): come individuarla correttamente
19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione
86/24 – ASSISTENZA SPECIALISTICA INTERNAZIONALIZZAZIONE – ORIGINE NON PREFERENZIALE (MADE-IN): COME IDENTIFICARLA CORRETTAMENTE
La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizza una sessione di assistenza specialistica gratuita (incontri individuali personalizzati con l’esperto di 1 ora) sul tema “Origine non preferenziale (Made-In): come identificarla correttamente”, in data 16 settembre (4 slot da un’ora dalle ore 9.00 alle 13.00).
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione
Sebino, quattro incontri su clienti e personale per le piccole aziende del commercio
Comunità montana organizza in collaborazione con Confesercenti quattro appuntamenti formativi per le piccole e medie imprese del distretto per il commercio «Riviera degli Ulivi»
A ottobre la sede della Comunità montana del Sebino Bresciano di Sale Marasino organizza in collaborazione con Confesercenti della Lombardia Orientale, grazie al contributo di Regione Lombardia nell’ambito del Distretto urbano del commercio, quattro appuntamenti a sostegno delle micro, piccole e medie imprese collocate nell’ambito del distretto «Riviera degli Ulivi».
Si inizierà l’1 e l’8 ottobre parlando di accoglienza e relazione con i clienti. Quali sono le chiavi di successo di una attività quando si parla di rapporto con la clientela? Empatia, comunicazione efficace, ascolto e sintonia costituiscono caratteristiche essenziali. Nel corso di queste prime due giornate verrà posto un focus sulle modalità con cui è possibile sviluppare queste skill per metterle poi in pratica quando ci si trova faccia a faccia con il cliente.
Il 15 e 22 ottobre si passerà ad approfondire tematiche più specifiche come la gestione del personale e la sicurezza in azienda. Diritti, doveri e contratti del personale saranno al centro di questi due pomeriggi di full immersion, insieme con l’elaborazione della busta paga e le norme fondamentali per la sicurezza sul lavoro. Ogni incontro si terrà dalle 14 alle 17 e sarà condotto da un docente specializzato.
«L’obiettivo di questi appuntamenti è avvicinare i commercianti della Riviera degli Ulivi con imprese situate nei comuni di Pisogne, Marone, Sale Marasino, Monte Isola e Sulzano a iniziative di questo tipo, promosse in più momenti dell’anno da Confesercenti – spiega il responsabile di zona, Sergio Turla -, al fine di fornire loro gli strumenti essenziali per crescere e migliorare la propria azienda sotto vari punti di vista».
«È con grande piacere che si rinnova ancora una volta questa sinergia tra la Comunità montana e l’associazione di categoria Confesercenti – dichiara il presidente della Comunità montana del Sebino, Marco Ghitti -. I percorsi formativi si rivelano sempre molto utili per gli esercenti della zona».
L’iscrizione è obbligatoria, ha un costo di 15 euro e va effettuata contattando gli uffici della Comunità Montana allo 030.986314. È richiesta la compilazione di un modulo d’iscrizione scaricabile dal sito istituzionale della Comunità montana.
Visit Brescia, il nuovo presidente è Eugenio Massetti (Confartigianato)
L’Assemblea dei soci della Camera di Commercio di Brescia ha nominato i membri del Consiglio d’Amministrazione che guiderà Visiti Brescia (la Destination Management Organization della leonessa) nel prossimo triennio. Il neoeletto Presidente Eugenio Massetti e l’AD Graziano Pennacchio, quest’ultimo al terzo mandato consecutivo, saranno affiancati dai consiglieri Barbara Chiodi, Andrea Maggioni (Vice presidente) e Tiziana Porteri. Il nuovo consiglio è già al lavoro per la definizione degli obiettivi strategici e delle linee guida che orienteranno l’attività 2024-2027.
Conferme e novità per Visit Brescia, la Destinaton Management Organization che promuove il turismo di Brescia e dell’intera provincia, che ha reso noti i nomi dei membri del Consiglio d’Amministrazione che guiderà la società nel prossimo triennio.
Il direttivo è presieduto da Eugenio Massetti, imprenditore nel settore dell’editoria, Presidente di Confartigianato nonché Vice Presidente della Camera di Commercio di Brescia, che eredita il testimone da Marco Polettini, albergatore desenzanese, Presidente per due mandati da luglio 2018 a luglio 2024). La Vicepresidenza è affidata ad Andrea Mattia Maggioni, Coordinatore di Confesercenti Lombardia Orientale per il Lago di Garda e la Valtenesi, imprenditore del settore turistico gardesano a cui spetta inoltre la delega all’area del Lago di Garda, mentre Tiziana Porteri, imprenditrice agricola e agrituristica, sarà referente per lo sviluppo del turismo legato alla valorizzazione dei prodotti e delle eccellenze eno-agroalimentari.
Tra gli elementi di continuità con la precedente gestione spicca la conferma dell’AD Graziano Pennacchio – albergatore camuno, Vice presidente di Federalberghi Brescia, al suo terzo mandato triennale come Ceo della società facente alla Camera di Commercio di Brescia – così come il rinnovo di Barbara Chiodi, direttrice del Tour Operator Brevivet, da dicembre 2017 membro di nomina da parte del Comune all’interno di Bresciatourism, poi diventata Visit Brescia
Grazie alle azioni mirate messe in campo con lo scopo preciso di intercettare e fidelizzare specifici target di pubblico, negli ultimi anni la provincia bresciana ha conosciuto record di sviluppo turistico mai raggiunti in passato, in grado di collocarla tra le primissime destinazioni turistiche italiane, confermando l’interesse dei pubblici europei e destando, per la prima volta, l’alto gradimento anche nei target extraeuropei alto spendenti (Nord America ed Emirati Arabi, in primis). L’obiettivo del neonato Consiglio sarà confermare ed implementare i risultati raggiunti, avviando al contempo nuove prospezioni di sviluppo, in grado di rafforzare la destination reputation della città e della provincia.
Canapa, Cia: una grave sconfitta per la libera impresa in Italia
“Una grave sconfitta per la libera impresa in Italia. E’ stato, così, bloccato un settore in forte crescita, trainato soprattutto dai giovani agricoltori”. E’ questo il primo commento a caldo del presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, dopo il voto notturno, con il quale il Governo colpisce la parte più pregiata del comparto agroindustriale della canapa da estrazione, basato sulla produzione di derivati da cannabidiolo (Cbd), utilizzati per impieghi che sono ampiamente riconosciuti dalla normativa europea: dalla cosmesi all’erboristeria, dagli integratori alimentari al florovivaismo.
Secondo Cia-Agricoltori Italiani, in questo modo se ne va letteralmente in fumo la filiera dei produttori di canapa legale, che conta migliaia di posti di lavoro e circa 500 milioni di euro di fatturato annuo. La decisione -presa in piena notte- è frutto di pregiudizi ideologici ed è il risultato di un mancato dialogo da parte del Governo con gli operatori del settore con il Governo, malgrado i proclami di questo esecutivo di non voler disturbare chi vuole fare e non ostacolare le imprese italiane che creano ricchezza.
Un provvedimento che arriva per altro in un periodo in cui la produzione è in pieno campo, con il rischio per gli agricoltori di non poter vendere il frutto del proprio lavoro, legale, tracciato e controllato dalle stesse forze dell’ordine. Molti acquirenti in un contesto di scarsa chiarezza dal punto di vista giuridico, stanno disdicendo gli ordini con gravi danni per gli agricoltori. Ancora una volta gli agricoltori, di concerto con gli altri settori della filiera, saranno costretti a faticosi e costosi ricorsi in sede giuridica pur di vedersi riconosciuti diritti previsti dalle normative comunitarie.