
Agricoltura, dalla Regione 17,4 milioni alle imprese contro il caro-energia

L’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi ha annunciato che la Regione Lombardia ha avviato le procedure per la modifica del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 per attivare la misura 22 che prevede un sostegno temporaneo eccezionale a favore di agricoltori e PMI particolarmente colpiti dalle conseguenze della guerra.
“L’aumento dei prezzi dell’energia, dei concimi e dei mangimi – ha sottolineato l’assessore – sta mettendo in ginocchio intere filiere. Oggi Regione Lombardia avvia le procedure per una misura specifica volta a fornire un sostegno temporaneo eccezionale. Una previsione di spesa di 17,4 milioni di euro per due settori che più di altri stanno sentendo gli effetti della guerra in Ucraina: il suinicolo e quello del bovino da latte di montagna. Metteremo in campo le stesse modalità di intervento fatte ai tempi del Covid: liquidità immediata a burocrazia zero per far respirare le imprese”. “Abbiamo l’obiettivo di aprire il bando – ha detto – già nelle prossime settimane”.
La Regione Lombardia ha un sistema agricolo che dipende significativamente dalla fornitura di energia, prodotti fitosanitari, concimi e mangimi. Pertanto, le imprese agricole lombarde registrano problemi in termini di redditività. La misura prevede per le aziende suinicole un sostegno da 7.000 euro (per imprese fino a 500 uba) e 15.000 euro per le imprese con più di 500 uba allevati. Per le aziende di latte situate in montagna il contributo è di 5.000 euro (fino a 30 uba allevati) o 10.000 euro (oltre i 30 uba).
Per quanto riguarda il settore suinicolo, la scelta è motivata dalla stima dei maggiori costi che impattano sulle imprese agricole e che sfiorano i 103.000 euro per le aziende che allevano granivori. Inoltre, per il settore suinicolo nel 2022, come indicato dallo studio Crefis dell’Università Cattolica di Piacenza, si sta assistendo a un significativo calo di tutti gli indici di redditività.
La scelta di concentrare l’intervento sull’allevamento bovino da latte nell’ambito montano è motivata dal fatto che in questo contesto le aziende hanno una minore redditività (il rapporto Reddito netto/ricavi nella montagna alpina è sceso al 16,9%) e i costi espliciti, tra i quali gli alimenti acquistati, hanno una più alta incidenza sui ricavi (pari all’83,1% nel 2021). A causa della siccità sono aumentate le difficoltà di reperimento dei foraggi e mangimi e incrementati i costi di trasporto, con un peggioramento di tale incidenza. L’area montana alpina è un ambito fortemente specializzato nell’allevamento da latte e ciò comporta ridotti margini di manovra per far fronte all’incremento dei costi.
“Tante realtà di montagna – ha spiegato l’assessore – sono già ai margini della redditività e rischiano la chiusura. Al di là dell’aspetto economico c’è un rischio serio collegato all’abbandono dei territori, con conseguenze anche di carattere ambientale”. “Tutelare le nostre imprese agricole – ha concluso l’assessore – significa tutelare i consumatori e la sicurezza alimentare di ciò che mangiamo. Siamo la prima regione agricola d’Italia e intendiamo tutelare le nostre filiere di qualità”.
Promotica, semestrale ok: raddoppia il fatturato, Ebitda a 2,8 milioni

Promotica S.p.A. (EGM: PMT) – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy quotata su Euronext Growth Milan – riunitosi nella tarda serata di ieri sotto la presidenza del Dott. Diego Toscani, ha esaminato e approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 30 giugno 2022, redatta secondo i principi contabili italiani e sottoposta volontariamente a revisione contabile limitata. Di seguito i principali indicatori:
- RICAVI pari a € 45,2 milioni, in crescita di circa il 93,3%, rispetto a € 23,4 milioni del primo semestre 2021;
- EBITDA pari a € 2,8 milioni rispetto a € 3,2 milioni del primo semestre 2021;
- EBIT pari a € 2,2 milioni, rispetto a € 2,0 milioni del primo semestre 2021, in crescita dell’8,2%;
- Risultato netto positivo per € 1,3 milioni in linea con il primo semestre 2021;
- Indebitamento Finanziario netto passivo (debito) per € 24,5 milioni rispetto a € 12,4 milioni registrato al 31 dicembre 2021.
Diego Toscani, Amministratore Delegato di Promotica, ha commentato: “Siamo soddisfatti dei risultati del primo semestre che registrano quasi un raddoppio dei ricavi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, anche grazie alle acquisizioni finalizzate nel corso dell’esercizio 2021 e nel semestre appena concluso. Tuttavia, la marginalità oggi risente ancora dell’incremento generalizzato di tutte le maggiori voci di costo come le materie prime, i trasporti e l’energia. Solo marginalmente è stato possibile traslare queste voci di costo sul cliente finale per via della velocità di incremento dei prezzi nel corso del periodo, infatti, le misure correttive messe in atto non fanno in tempo ad avere efficacia perché vengono raggiunte e superate dalla corsa dei rincari. Nonostante le difficoltà legate a fattori esogeni, abbiamo avuto grande soddisfazione dall’aggiudicazione del ruolo di General Contractor unico per l’ideazione e gestione del catalogo premi nazionale 2022 di Selex Gruppo Commerciale a cui si aggiunge la nuova campagna nazionale realizzata a febbraio per Coop Italia e il lancio, a luglio, di due nuove campagne sempre per le insegne del Gruppo Coop. Sul fronte del prodotto siamo felici della ripresa del lavoro di creazione di nuovi servizi basati su esperienze di qualità da proporre alla clientela come sistema premiante alternativo al premio fisico, legate ad alcune grandi passioni come il cibo, il vino, i viaggi, l’automotive e la nautica, settori che purtroppo la crisi COVID-19 aveva azzerato. L’obiettivo è di continuare anche nel secondo semestre del 2022 l’incremento della value proposition attraverso l’offerta alla clientela di una gamma di servizi evoluti, senza dimenticare gli strumenti finalizzati alla migliore conoscenza dei clienti e dei loro comportamenti. Promotica oggi ha rafforzato la sua posizione di mercato grazie alle tre operazioni straordinarie che rappresentano eventi centrali nella storia di sviluppo dell’azienda. In particolare, mi riferisco all’acquisizione di Grani & Partners che ha rafforzato la posizione di Promotica rendendola azienda leader nel settore kids in Italia e all’estero, e l’integrazione del ramo d’azienda Incentive e Loyalty di Giglio Group, che ha accelerato la nostra presenza nel mercato sempre più in espansione della fidelizzazione digitale. A questo si aggiunge l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Mercati, azienda italiana operante nel settore della produzione ed importazione di articoli per la casa, la persona ed il tempo libero. L’accordo per tale operazione è stato definito nel mese di giugno, e realizzato a settembre, pertanto l’effetto sul business sarà visibile negli ultimi mesi dell’anno. Alla luce delle operazioni messe a punto e delle numerose iniziative che verranno introdotte nei prossimi mesi, riteniamo che sussistano tutti gli elementi per procedere in coerenza con la strategia aziendale”.
Montirone, Bofrost cresce e cerca 10 persone da assumere

Bofrost, la più importante realtà italiana della vendita a domicilio di specialità alimentari surgelate e fresche, continua a crescere nel territorio di Brescia e inaugura una nuova sede per la filiale di Montirone, più funzionale e spaziosa, pronta a ospitare un maggior numero di persone per supportare i piani di crescita dell’azienda.
«Una crescita che avviene nel segno della sostenibilità – sottolinea l’amministratore di Bofrost Italia Gianluca Tesolin – perché con il cambio di sede abbiamo colto l’occasione per ridurre il nostro impatto ambientale, non solo puntando sul fotovoltaico, già presente nei nostri vecchi spazi sempre a Montirone, ma anche installando un impianto di refrigerazione a CO2 in grado di ridurre i consumi del 30%». Montirone è una delle prime filiali italiane che presentano questa innovazione, già sperimentata per la sede centrale di Bofrost a San Vito al Tagliamento (PN), per cui nel 2019 l’azienda ha vinto il premio “Miglior impianto a CO2 integrato in Europa” di ATMO.
La nuova sede di Bofrost a Montirone si trova in via Benedetto Castelli 4/f/1: qui il 21 settembre è avvenuta l’inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità, dei partner e fornitori, nonché di tutto il personale della filiale: attualmente si tratta di 32 persone (addetti alla vendita, promoter, magazzinieri, personale amminstrativo e direttivo) che lavorano per servire 10mila famiglie del territorio con i prodotti surgelati e freschi consegnati direttamente a casa dei clienti.
«Su Brescia abbiamo avuto una forte espansione nell’ultimo periodo, spinta dal diffondersi della spesa a domicilio. Bofrost arricchisce costantemente la gamma di prodotti e negli ultimi anni, in particolare, oltre ai surgelati per cui siamo storicamente conosciuti abbiamo lanciato con grande successo anche i prodotti freschi – commenta sempre l’amministratore delegato Tesolin –. La clientela locale è in crescita e così il fatturato, che rispetto all’anno commerciale 2019-20 è cresciuto del 30%».
Crescita delle vendite significa anche nuove opportunità di lavoro per la popolazione locale. La filiale Bofrost di Montirone prevede infatti di inserire entro fine anno una decina di nuove persone. Invio candidaturesul sito www.bofrost.it, area “lavora con noi”.
I 4 passaggi fondamentali per richiedere un prestito

Quando ci si trova a dover affrontare delle spese improvvise e improrogabili, oppure si desidera acquistare un bene, ma non si dispone di sufficiente liquidità oppure non si vuole pagare tutta la somma in un’unica soluzione, è possibile ricorrere ai prestiti.
Non sempre il prestito viene approvato in quanto il richiedente deve in primis possedere specifici requisiti che ne garantiscano la capacità di far fronte all’impegno preso; in secondo luogo, è necessario che rientri nel target a cui è destinato il prestito per il quale fa richiesta. Per fare esempio, un trentenne, anche se proprietario di un’abitazione, non potrebbe accedere al prestito ipotecario vitalizio, dedicato a chi a più di sessant’anni.
Allo stesso modo, un libero professionista non avrebbe la possibilità di ottenere un prestito con cessione del quinto, riservato a lavoratori dipendenti e pensionati. Come mai? La cessione del quinto come funziona? Semplice: le rate, calcolate sul quinto dello stipendio, vengono scalate dalla pensione o dallo stipendio e pagate dall’Ente Pensionistico o dal datore di lavoro.
Chi può richiedere un prestito
Se in linea teorica tutti potrebbero richiedere un prestito, all’atto pratico non è proprio così; alcune persone non possono offrire all’ente erogatore sufficienti garanzie di solvibilità, quindi, pur potendo inviare la richiesta, difficilmente la vedrebbero accolta.
Il soggetto che desidera ottenere un prestito deve in primo luogo dimostrare alla banca o, più in generale, all’ente a cui si rivolge, di disporre di un reddito stabile derivante da un’attività lavorativa. Questo potrebbe essere lo stipendio, la pensione, ma anche le entrate derivanti da un’attività individuale.
Chi non ha un’entrata stabile da lavoro, ma dispone di un reddito differente, ad esempio derivante da affitti o investimenti, può aumentare le possibilità di ricevere il prestito desiderato trovando una persona economicamente stabile che funga da garante.
Richiedere un prestito: i quattro passaggi fondamentali
Mentre fino a qualche anno fa chi desiderava ottenere un prestito non poteva fare altrimenti che rivolgersi direttamente agli enti finanziario o alle banche, girando da una sede all’altra in cerca dell’offerta più conveniente, oggi è possibile fare tutto online.
Bastano una connessione internet e un dispositivo che permetta di navigare in rete per iniziare subito a consultare le varie proposte, verificare i requisiti e inviare la richiesta.
Vediamo nel dettaglio come procedere.
1. Trovare il prestito più adatto alle proprie esigenze
In primo luogo è necessario individuare il prestito più adatto alle proprie esigenze, che permetta di ottenere la somma di cui si ha bisogno e di restituirla in rate il cui importo sia adeguato alle proprie finanze.
Preparare la documentazione necessaria
Una volta individuato il prestito di proprio interesse, è necessario verificare quali siano i documenti da allegare alla domanda e prepararli per l’invio o la consegna a mano.
Compilare la richiesta
Dopo aver preparato tutti i documenti, si può procedere con la compilazione della domanda e l’inoltro. Non tutte le finanziarie permettono di compilare la domanda online; in alcuni casi è necessario fissare un appuntamento e recarsi in sede per svolgere tutte le pratiche di persona.
Attendere
Portata a buon fine la richiesta di prestito, non si può fare altro che attendere. In alcuni casi la finanziaria potrebbe richiedere documenti aggiuntivi e impiegare più tempo prima di prendere una decisione, mentre in altri il tutto potrebbe avvenire nel giro di pochi giorni.
Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi della settimana

Di seguito, come di consueto, pubblichiamo l’elenco degli eventi settimanali diffuso dalla Camera di Commercio di Brescia.
94/22 – APPUNTAMENTI RIEMERGO
Tornano gli appuntamenti gratuiti organizzati da RiEmergo in collaborazione con Innexta: è in programma per giovedì 22 settembre l’aula virtuale “I finanziamenti per le MPMI complementari al credito tradizionale”.
Nel corso dell’aula virtuale si parlerà di microcredito d’impresa e micro-finanziamenti erogati dai confidi. I partecipanti saranno accompagnati, seguendo un percorso pratico e interattivo, alla scoperta di questi strumenti. Un focus particolare sarà dedicato alla procedura per presentare i propri progetti, i tempi previsti per la valutazione e per l’erogazione del credito e le modalità di rimborso.
L’appuntamento, dalle ore 10:30 alle ore 12, è gratuito, previa registrazione. Maggiori informazioni al sito www.bs.camcom.it
95/22 – WEBINAR AREA ANAGRAFICA REGISTRO IMPRESE
Nel mese di settembre 2022 l’area anagrafica del registro imprese organizza i seguenti seminari:
- 22/9 Carta Nazionale dei Servizi CNS e Sistema Pubblico d’Identità Digitale SPID;
- 23/9 Codice Ateco: il valore dell’aggiornamento 2022;
- 30/9 Startup innovative – mantenimento dei requisiti per l’anno 2022.
96/22 – CICLO DI INCONTRI “INNOVAZIONE E SOSTENIBILITA'”
Il Punto Sviluppo Sostenibile della Camera di Commercio di Brescia propone il ciclo di incontri gratuiti “Innovazione e Sostenibilità”, specifici appuntamenti dedicati ad approfondire le modalità attraverso le quali risulta possibile elevare il potenziale aziendale garantendo l’evoluzione dei propri processi e dei propri prodotti, con l’obiettivo di consolidarne la competitività sul mercato.
La rassegna prosegue con il seguente appuntamento:
- 28 settembre 2022 – Bilancio Sostenibile
Maggiori informazioni al sito www.bs.camcom.it
Inserimento lavorativo dei detenuti, rinnovato il protocollo tra Confindustria e carceri

È stato siglato oggi – nella sede di Confindustria Brescia – il rinnovo della collaborazione tra l’Associazione di via Cefalonia, gli Istituti di Pena Bresciani, la Garante dei Detenuti e il Tribunale di Sorveglianza di Brescia. Il protocollo, firmato per la prima volta nel febbraio 2019, prevede tra le altre una serie di attività finalizzate a creare percorsi di inserimento lavorativo per i detenuti e avrà durata di un anno.
Alla firma sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (Presidente Confindustria Brescia), Silvia Mangiavini (Vice Presidente Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di Sostenibilità), Luisa Ravagnani (Garante dei detenuti), Francesca Paola Lucrezi (Direttrice delle carceri di Brescia) e Monica Cali (Presidente Tribunale di Sorveglianza).
L’accordo sottoscritto nel 2019 ha previsto e finalizzato l’assunzione stabile in azienda – alla fine del tirocinio di reinserimento sociale previsto dal documento stesso – con contratto a tempo pieno e indeterminato, di una persona in esecuzione penale presso la casa di reclusione di Verziano.
“L’attenzione di Confindustria Brescia al tema della legalità è testimoniata dalla scelta di confermare una delega apposita sul tema nella squadra di presidenza – commenta Silvia Mangiavini, Vice Presidente Confindustria Brescia con delega a Legalità e Bilancio di Sostenibilità –. Il rinnovo della collaborazione con Istituti di Pena Bresciani, Garante dei Detenuti e Tribunale di Sorveglianza di Brescia si inserisce proprio in questo solco, visti anche gli ottimi risultati ottenuti negli scorsi anni, nonostante gli inevitabili rallentamenti legati alla diffusione della pandemia. Come Associazione, in particolare, siamo certi che le strategie di inclusione sociale, sviluppate in una cornice di rispetto delle regole e condivisione dei principi di legalità, contribuiscono a ridurre il rischio di recidiva e ad innalzare i livelli di sicurezza generale del territorio.”
In particolare, Confindustria Brescia si impegna, con la collaborazione e il monitoraggio delle altre parti coinvolte, a:
- Realizzare un corso di formazione in carcere avvalendosi delle strutture formative di Fondazione AIB. La formazione sarà progettata d’intesa con l’Ufficio del Garante dei detenuti e con la Direzione degli Istituti di pena bresciani, tenendo conto dei bisogni formativi della popolazione carceraria e della domanda del mercato del lavoro del territorio. A conclusione del corso, per la consegna dei diplomi sarà organizzata una tavola rotonda con al centro il tema del lavoro nella prospettiva del tessuto economico e produttivo bresciano.
- Sensibilizzare i propri iscritti ad ospitare tirocini di orientamento, formazione e inserimento/reinserimento finalizzati all’inclusione sociale e all’autonomia delle persone in esecuzione penale presso la Casa Circondariale Nerio Fischione e la Casa di Reclusione di Verziano, valutate idonee dall’Equipe trattamentale del Carcere e dal Tribunale di Sorveglianza di Brescia. I tirocini si svolgeranno nelle aziende associate che liberamente daranno la propria disponibilità, sotto la diretta responsabilità formativa dei tutor individuati dalle aziende stesse, nel rispetto della L.R. n. 22/2006, della Delibera di Regione Lombardia n.5451/2016 e successive modifiche, e della Normativa penitenziaria pertinente.
- Con la finalità di sviluppare forme di dialogo tra il carcere e il mondo del lavoro, il gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia porterà all’interno delle carceri di Brescia una riunione del proprio Comitato Direttivo, che verrà aperto alla popolazione carceraria, agli educatori e alle parti sottoscrittrici del presente Accordo. Temi, data e modalità dell’incontro verranno concordati con la Direzione del Carcere e con la Garante dei detenuti. Sensibilizzare le Aziende associate a donare generi di prima necessità a favore dei detenuti degli Istituti di pena bresciani. A tal fine, aderirà alla richiesta di collaborazione del Garante dei detenuti, divulgando alle proprie imprese l’elenco dei generi più necessari.
Lavoro, acciaierie unite per formare i manutentori

Convinti che il futuro del mondo siderurgico non possa che passare dai giovani, Feralpi Group, Acciaierie Venete, Asonext e Duferco travi e profilati hanno deciso di fare squadra per lanciare, in collaborazione con Randstad Italia, Future4steel, un piano di formazione professionalizzante per aspiranti manutentori.
Il progetto, che ha lo scopo di crescere nuove risorse sulle conoscenze e competenze specifiche richieste dal ruolo, è in partenza ad ottobre 2022 e prevede l’assunzione a tempo pieno, in forma di apprendistato di primo livello, di ragazzi diplomati al di sotto dei 25 anni.
Il programma formativo sarà suddiviso tra lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche direttamente sul campo – che avranno luogo presso gli impianti delle aziende coinvolte – e potrà offrire, oltre ad un certificato di specializzazione superiore, la preziosa possibilità di entrare stabilmente a far parte di un grande gruppo.
Il Recruiting Day è fissato al 27 settembre.
Più informazioni su: https://www.randstad.it/candidato/aziende-che-assumono/future4steel/
Per candidarsi direttamente inviando il CV: academy.technical@randstad.it
I vantaggi di avviare un business online: dai costi al customer care

Dalla gestione più efficace dell’assistenza clienti alla possibilità di aumentare margini di guadagno e bacino di clienti. Le ragioni che spingono gli imprenditori a investire nel digitale sono molte e tutte estremamente valide. Non stupisce quindi che un numero crescente di imprese abbracci la transizione digitale, arrivando in alcuni casi persino ad abbandonare i tradizionali canali offline. Ma quali sono esattamente i vantaggi di un business online? Vediamoli nel dettaglio.
L’abbattimento dei costi. È questo uno dei principali benefici della transizione digitale, dovuto ad una combinazione di aspetti. Sì, perché con un’attività digitale non è necessario affittare uffici e punti vendita di grandi dimensioni. L’imprenditore può far lavorare i dipendenti in smart working, oppure ricorrere a soluzioni ibride, che comunque comportano una notevole riduzione di tutte quelle voci di spesa tipicamente associate alla presenza di una sede fisica. Un risparmio che fa la differenza sui bilanci annuali, soprattutto in tempi di crisi energetica.
Restando in tema di contabilità e flussi di cassa, la riduzione delle spese che caratterizza il business online non pregiudica in alcun modo l’accesso al credito, anche a condizioni particolari. Che siano fisiche o digitali, le aziende possono ricorrere a strumenti di finanza agevolata.
Oltre alle spese, il ricorso ad un business digitale abbatte un altro vincolo che si ha con le sedi fisiche: gli orari. I canali online sono sempre aperti, il cliente interessato all’offerta ha quindi la possibilità di scoprire servizi e/o prodotti proposti in qualsiasi momento. In altre parole, se un’attività tradizionale genera profitti solo durante l’orario di apertura, uno store online può portare vendite e contatti in qualsiasi momento.
L’impiego dei canali online ha conseguenze dirette anche sulla misurazione dei risultati e la messa a punto delle strategie di marketing. Con l’aiuto di strumenti ad hoc e test A/B, il team di marketing individua e sviluppa le soluzioni più efficaci per la comunicazione del brand e l’esperienza utente. Il cliente viene quindi messo al centro del processo di vendita, con indiscutibili vantaggi anche in termini di ampliamento della platea di utenti e customer care.
Raggiungere un maggiore numero di clienti in target è possibile grazie all’adozione di strategie mirate e investimenti in promozione tramite canali digital e social. Attività che hanno costi molto più bassi della tradizionale pubblicità e che, grazie ai dati di cui l’azienda è in possesso, risultano più efficaci.
Ultima, ma non meno importante, l’assistenza clienti. Questa trova particolare beneficio dall’avvio di un’attività online, perché l’azienda ha la possibilità di interagire con clienti acquisiti e potenziali tramite diversi canali. Dalle richieste di informazioni sui social fino al servizio di assistenza telefonica, il supporto al cliente passa da più canali, risultando così più accessibile per l’utente. Attenzione però, per ottenere risultati apprezzabili in questo senso, il customer care deve essere curato e affidato a personale competente.
Banca Valsabbina, Bonetti nuovo direttore

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nella seduta del 14 Settembre 2022 ed in vista della conclusione della carriera professionale del Direttore Generale Tonino Fornari con decorrenza 31 Dicembre 2022, ha ridefinito la struttura della Direzione Generale dell’Istituto.
In particolare il Consiglio di Amministrazione ha individuato quale successore di Fornari Marco Bonetti, attuale Condirettore Generale, e quali Vice Direttori Generali Hermes Bianchetti, già Responsabile della Divisione Business e che svolgerà il ruolo di Vicario, e Antonio Beneduce, attuale Responsabile del Servizio Risk Management Pianificazione e Controllo.
La scelta del Consiglio di Amministrazione risponde alla volontà di assicurare continuità favorendo al contempo la crescita interna delle risorse meritevoli, con l’obiettivo di proseguire nell’ambito di un avviato percorso di sviluppo ed evoluzione della Banca.
Marco Bonetti è in Banca Valsabbina dal 2003 dove ha svolto, prima di essere nominato Condirettore Generale, diversi incarichi principalmente nel Settore Commerciale fino a ricoprire il ruolo di Direttore Centrale Area Mercato e, successivamente, di Vice Direttore Generale.
Il Consiglio di Amministrazione ha quindi avviato, presso la Banca d’Italia, il processo di valutazione previsto dalla normativa di Vigilanza. Le nomine avranno decorrenza 1 gennaio 2023.
“Voglio esprimere a nome del Consiglio di Amministrazione la più profonda gratitudine e stima per il sig. Tonino Fornari che ha sempre svolto il proprio incarico con serietà, professionalità e competenza, contribuendo allo sviluppo della Banca”, dichiara il Presidente Renato Barbieri.
“La scelta nel ruolo di nuovo Direttore Generale del sig. Marco Bonetti, persona in possesso di un’approfondita conoscenza della Banca e che ha fornito un contributo determinate nel processo di espansione commerciale della stessa, evidenzia la sensibilità del Consiglio di Amministrazione alla valorizzazione e crescita delle risorse interne”.
Metalmeccanica, a Brescia un 1° semestre in crescita, ma pesa l’incognita energia

L’attività produttiva delle imprese metalmeccaniche bresciane archivia il 1° semestre 2022 in crescita, anche se il periodo tra aprile e giugno si caratterizza per un generale rallentamento, in un contesto caratterizzato da costi degli input energetici attestatisi su livelli mai sperimentati. Nel dettaglio, l’attività ha segnato, nel 2° trimestre, un +3,1% per il comparto meccanico rispetto al periodo precedente (congiunturale) e un -2,2% per quello metallurgico. La dinamica nei confronti del 2° trimestre del 2021 (tendenziale) mostra, rispettivamente, un +8,6% e un -1,8%.
A evidenziarlo è la più recente edizione dell’indagine trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia su un panel di aziende associate.
“Nonostante i dati comunque positivi segnati nei primi due trimestri dell’anno, il comparto meccanico si trova oggi di fronte ad alcune importanti incognite – commenta Gabriella Pasotti, Presidente del settore Meccanica e Meccatronica di Confindustria Brescia –: mi riferisco, in particolare, al caro energia, che rischia di diventare cronico e di vanificare i risultati ottenuti sin qui, e alle incertezze legate al futuro dell’automotive, che rischiano di impattare in modo drammatico sulla nostra filiera. Il nostro settore però è pronto ad affrontare le sfide che ci aspettano, come testimonia anche la volontà di cambiare la denominazione in Meccanica e Meccatronica, a sottolineare l’attenzione per l’evoluzione conosciuta dal comparto negli ultimi anni.”
“L’aumento dei prezzi del 2021, spinto da quello delle materie prime, del 2021 ha lasciato il passo a un rincaro dei costi energetici. La diminuzione delle quotazioni dei metalli di base sperimentata nel 2022 non ha avuto come effetto la diminuzione dei prezzi dei prodotti metallurgici e siderurgici, a causa degli aumenti dei costi energetici, che non vediamo solo sulle nostre bollette di energia elettrica e del gas, ma anche su tutti quei prodotti che hanno come costo principale la componente energetica – aggiunge Giovanni Marinoni Martin, Presidente del settore Metallurgia, Siderurgia e Mineraria di Confindustria Brescia –. Il problema ora non è solo di riuscire a scaricare a valle questi straordinari aumenti di costo, ma è anche di far fronte a due grandi fenomeni in atto: la riduzione della disponibilità economica dei consumatori, che potrebbe portare anche ad una recessione tecnica, e la perdita di competitività della filiera sidermetallurgico-meccanica a fronte di paesi extraeuropei che hanno costi energetici molto inferiori. Oggi le preoccupazioni degli operatori sono non solo di far fronte al pagamento di fatture, ma soprattutto il mantenimento dei volumi a fronte di un mercato che rallenta e mostra grandi ombre all’orizzonte, quali i dubbi sulla tenuta dell’edilizia con il rallentamento dei bonus edilizi e quelli sul futuro della filiera della componentistica auto, a seguito delle drastiche decisioni prese dall’UE. Tutto ciò senza perdere di vista l’aumento del circolante e delle esposizioni verso i clienti causato da questo aumento dei costi, e tutto quello che ne deriva sia in termine di costi che di esposizione verso il ceto bancario.”
L’operatività aziendale continua a essere influenzata da problematiche per quanto riguarda gli approvvigionamenti delle materie prime e dei semilavorati utilizzati nei processi produttivi, che si sono riverberati sui costi di acquisto. Dal 3° trimestre del 2020 al 2° trimestre del 2022, le imprese bresciane attive nella meccanica hanno dichiarato incrementi nell’ordine del 132%, quelle nella metallurgia rincari pari all’82%. Di fronte a tali dinamiche, le aziende hanno risposto con aumenti dei prezzi di vendita pari rispettivamente al 20% e al 62%. Ciò sta a significare che gli operatori della metalmeccanica bresciana hanno solo in parte trasferito sui prezzi applicati ai clienti gli extra-costi subiti nella fase di approvvigionamento. Ne consegue una riduzione della marginalità industriale, che rischia di muoversi in direzione opposta a quella dei fatturati, che invece hanno superato abbondantemente i livelli del 2019.
Va tuttavia ricordato come nei mesi più recenti dell’anno i prezzi dei metalli industriali maggiormente utilizzati dalle realtà bresciane abbiano registrato, complice il raffreddamento del quadro ciclico globale, un significativo indebolimento: a titolo d’esempio, l’indice LMEX, che racchiude in un solo valore le quotazioni dei principali metalli non ferrosi scambiati alla borsa di Londra (alluminio, nichel, piombo, rame, stagno e zinco) ha sperimentato una flessione del 32% dai massimi storici rilevati la scorsa primavera. Allo stesso tempo va ricordato come le quotazioni attuali siano ancora particolarmente elevate (+22%) nel confronto con la media del biennio 2018-2019, preso a riferimento come la “normalità pre-Covid”. Considerazioni nel complesso analoghe riguardano il rottame ferroso, utilizzato nelle produzioni siderurgiche a forno elettrico, i cui prezzi sono diminuiti del 36% dai massimi assoluti raggiunti a marzo, pur segnando ancora un +48% nei confronti del valore medio rilevato negli anni 2018-2019.
Le preoccupazioni degli operatori metalmeccanici riguardano inoltre il “caro energia”, che, come già denunciato in altre occasioni, rischia di compromettere ancora di più la redditività operativa, a seguito delle fiammate dei prezzi riscontrata nelle ultime settimane. Le più recenti proiezioni, formulate dal Centro Studi di Confindustria Brescia per la bolletta della sola energia elettrica potenzialmente pagata dall’industria metalmeccanica bresciana si attesterebbero, nel 2022, a 2.430 milioni, un importo sostanzialmente triplicato rispetto al 2021 (842 milioni) e in aumento del 592% nei confronti di quanto riscontrato nel 2019.
Lo stato di apprensione degli imprenditori riguarda anche l’evoluzione della domanda proveniente dalla Germania, storico partner per il made in Brescia. Per l’anno in corso il prodotto tedesco è stimato crescere solamente dell’1,2%, contro il +2,1% ipotizzato nella primavera scorsa. Le aspettative per il 2023 sono ancora meno ottimistiche (+0,8%, a rettifica del +2,7% previsto mesi fa).
Sul versante del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, le ore autorizzate nei primi sette mesi del 2022 sono diminuite del 69% rispetto allo stesso periodo del 2021, passando da 15,4 a 4,8 milioni. In particolare, la componente ordinaria è calata del 76% (da 10,4 a 2,5 milioni di ore), mentre quella straordinaria ha subito una flessione del 53% (da 5,0 a 2,4 milioni di ore). Nella prima parte dell’anno, quindi, non vi sono evidenze di un maggiore accesso alla CIG, a seguito della esasperata crescita delle quotazioni di energia elettrica e gas naturale. Tuttavia, il confronto con il 2019 mostra una crescita dell’83% (sintesi di un +208% della CIGO e di un +28% della CIGS) e aumentano le aspettative per un’accelerazione delle domande di CIG nel prossimo autunno. Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 1.800, contro le oltre 14 mila del 2020 e le mille del 2019.
Dal punto di vista della struttura produttiva, Brescia è la seconda provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica (dopo Torino). Con quasi 105 mila addetti attivi, è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (17 mila addetti) e i prodotti in metallo (39 mila addetti), è al secondo posto nei macchinari e apparecchiature (31 mila addetti) e in sesta posizione relativamente ai mezzi di trasporto (poco meno di 9 mila addetti).