Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Confartigianato ricorre al Garante contro i click day

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Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

La strada dei click day italiani è lastricata di tante buone intenzioni ma di altrettanti fallimenti, accumulati negli anni, a danno delle imprese che utilizzano questa modalità telematica per presentare richieste di rimborso, di incentivi o di finanziamenti, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

«Abbiamo ripetutamente protestato contro le inefficienze del meccanismo di assegnazione degli incentivi alle aziende tramite il famigerato “click day”. Ora, abbiamo deciso di portare la denuncia all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato». Così il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti sull’azione che l’11 luglio ha portato Confartigianato Imprese ha presentare all’Antitrust un esposto in cui evidenzia le possibili distorsioni al corretto funzionamento del mercato e alla concorrenza derivanti dalle modalità, sempre più frequentemente utilizzate da parte della Pubblica Amministrazione, di assegnazione degli incentivi finanziari alle imprese aventi diritto in base all’ordine temporale di presentazione telematica delle domande, appunto il cosiddetto Click Day. «L’iniziativa raccoglie il diffuso malcontento degli imprenditori in merito alle criticità, ai blocchi di sistema operativo, alle anomalie e alla discriminazione tecnologica di accessibilità alle piattaforme pubbliche che provoca, nella maggior parte dei casi, l’esaurimento delle risorse messe a disposizione in un arco temporale brevissimo – prosegue il presidenteMassetti – e tutto questo finisce per generare un’irragionevole ed illegittima disparità di trattamento ai danni di alcune imprese, soprattutto micro e piccole, a favore di altre aziende che ne risultano avvantaggiate mediante una selezione che finisce con l’essere “puramente casuale”».

La Confederazione chiede quindi all’Antitrust di assumere le opportune iniziative che prevedono la possibilità, per la stessa Autorità, di segnalazione a Parlamento e Governo, affinché adottino le azioni necessarie per rimuovere o prevenire le distorsioni o, in alternativa, nei casi più gravi, di agire in giudizio contro gli atti amministrativi e i provvedimenti di qualsiasi amministrazione pubblica che vìolino le norme a tutela della concorrenza e del mercato.

Fondi Pnrr, Alghisi (Provincia): inaccettabile che i progetti dei Comuni non siano stati accolti

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Il Presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, interviene con una nota in merito alle graduatorie provvisorie del PNRR, che di fatto hanno accolto solo 25 delle 341 domande complessive presentate dai comuni lombardi.


“Mi sono già confrontato con il Presidente di UPL, Luca Santambrogio, perché ritengo inaccettabile che progetti importanti, validi, presentati dai comuni bresciani e dalla stessa Provincia non siano stati presi in considerazione. Stiamo parlando, per quanto riguarda il nostro territorio, di progetti e interventi di messa in sicurezza per le nostre scuole, in favore degli oltre 50mila studenti che le frequentano, ma, degli 80 milioni richiesti, ci viene riconosciuta solo una parte residuale, inferiore ai due milioni di euro e relativa soltanto a 5 delle 61 domande presentate. Faccio mie le istanze che giungono dal territorio, d’accordo con tutti quei sindaci che in questi mesi hanno sacrificato tempo e risorse con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei propri cittadini e che si vedono rifiutati importanti progetti senza comprendere con quale logica la provincia di Brescia e la Lombardia siano state quasi ignorate”.
L’appello del Presidente Alghisi va ai Parlamentari bresciani, affinché venga valorizzato il lavoro dei tanti comuni che si erano fatti trovare pronti e preparati al click day.


“Stiamo parlando di una Provincia più grande di sei regioni italiane, che conta 205 comuni, di una Provincia che gestisce 1200km di strade, 153 edifici scolastici, che conta 1,3 milioni di abitanti. Mi auguro che i fondi necessari del PNRR arrivino sul nostro territorio e che si tenga conto dell’importanza delle realtà provinciali, dei centri più piccoli, che a maggior ragione hanno bisogno del supporto necessario per creare sviluppo e collegamenti. Sollecito i parlamentari bresciani, e mi auguro che questa crisi di Governo non affondi definitivamente le nostre speranze, affinché sia scorsa la graduatoria e possano trovare concretizzazione, venendo  quindi finanziati, i progetti presentati.”

Futuro abitativo: quali sono i gusti degli italiani?

in Economia/Edilizia by

Dopo la pandemia, sembra che la scelta dell’abitazione in cui gli italiani devono andare a vivere sia cambiata totalmente. Si tratta di una modifica repentina del proprio stile di vita e di idee che, magari, fino a quel momento erano andate per la maggiore.

Certo, sicuramente la pandemia ha stravolto e messo tutto in discussione, anche valori di decenni. Ma, a parte questo, prima di decidere dove abitare, ci sono alcune peculiarità che, ormai, sono date per acquisite.

Andiamo a vedere quali sono.

Il balcone sembra essere quasi una priorità

Sarà che si è stati chiusi per tanto tempo, però oggi, molte persone, barattano una casa in centro senza uno ‘sbocco’ esterno con una casa in periferia ma con il balcone. Come se fosse una evasione per uscire dalle quattro mura.

Certo, il top è sicuramente quello di avere un balcone affaccio mare o, comunque, con un panorama completamente naturale. Ma, per chi non ha un budget a sufficienza in tal senso, si può accontentare, comunque, di poter disporre di uno spazio anche per prendere un po’ di aria, soprattutto quando fa molto caldo.

Inoltre, a supporto del balcone, sembra essere quasi imprescindibile il terrazzo. E qui l’unico limite è la fantasia. Molte volte, il terrazzo diventa un vero e proprio spazio per la convivialità e per, qualora fosse possibile, preparare dei barbecue niente male.

Oppure, può diventare una sala giochi in cui, a seconda della dimensione stessa del terrazzo, si può propendere per l’installazione del calcio-balilla o del biliardo. Per non parlare, poi, di un eventuale tavolo da ping pong.

Non tante stanze ma più grandi

Anche se oggi la tendenza è quella di non prendere una casa troppo grande, le stanze devono essere ariose e spaziose. Ciò lo si può intuire da almeno due fattori: il primo è che sta andando per la maggiore lo stile moderno, che è fatto principalmente da colori tenui – quasi anonimi – e da un design improntato a generare più spazio libero possibile.

Non si cerca più di riempire ogni spazio a disposizione ma, anzi, si cerca di ridurre tutti gli oggetti all’essenziale. E, poi, il secondo aspetto dal fatto che, in questi ultimi anni, è possibile trovare anche bilocali in un appartamento di 80 metri quadrati.

Si tratta di una scelta fatta a monte proprio per privilegiare lo spazio e realizzare, nel caso, un’area dedicata alle proprie passioni. Si pensi, ad esempio, a un angolo studio: tra PC, liberi e fogli per gli appunti, non si può ridurre a pochi metri quadrati.

Sostenibilità ambientale

La sostenibilità ambientale oggi non è solo un claim da ‘lanciare’ a proprio piacimento. Ma, anzi, sembra essere un qualcosa di più. Perché se è vero che di default, comunque, tutti gli elettrodomestici di ultima generazione hanno il risparmio energetico, continuano ad aumentare le case, ad esempio, alimentate con i pannelli solari.

Solo negli anni 2000, questa era quasi una utopia. Certo, una necessità di cui non si può fare a meno sia perché comunque le bollette sono aumentate di così tanto che sta diventando insostenibile avere una tipologia di illuminazione ‘vecchia’.

E, poi, comunque, il Pianeta, con l’annesso surriscaldamento globale, sta dando dei segnali inequivocabili per cui bisogna cambiare la rotta il prima possibile. In ogni caso, comunque, il legislatore ha previsto dei finanziamenti e dei bonus proprio per favorire la transizione energetica.

A corredo di tutti i controlli che devono essere fatti, come l’ispezione ipotecaria, è possibile poi provare ad accedere a queste forme di agevolazione.

Attenzione ai tassi del mutuo

Anche chi ha uno stipendio più o meno regolare è attento al mutuo. Dopo un drastico calo dovuto al Coronavirus, oggi i tassi di interesse sono risaliti nuovamente e, quindi, si rischia davvero di pagare tanto un appartamento.

Non è certamente un caos che tante persone stanno aspettando per poter riuscire ad acquistare la casa di proprietà. C’è da dire, però, che soprattutto per i giovani sono previsti varie opportunità che potrebbero essere colte, a patto di rispettare alcuni requisiti.

Le cose, però, soprattutto in questi anni sembrano cambiare così velocemente che è davvero difficile fare delle previsioni o dare tutto per scontato!

Regione, altri 325 milioni per sostenere le imprese

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Sono 325 i milioni di euro per sostenere le imprese lombarde. A tanto ammonta il nuovo pacchetto economico presentato oggi dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e dall’assessore regionale allo Sviluppo economico Guido Guidesi.

PRESIDENTE FONTANA: PIANO DI INTERVENTI A TUTTO CAMPO – “Un piano di interventi – ha evidenziato il presidente Fontana – rivolto al sostegno delle piccole e medie imprese lombarde, che riguarda diversi ambiti: la transizione ecologica, la trasformazione digitale, l’innovazione, il rafforzamento delle competenze e la competitività, anche internazionale”.

“Quando si devono affrontare momenti difficili – ha proseguito il governatore – compito delle istituzioni è dare risposte chiare. Regione Lombardia, come dimostra questo provvedimento, affronta i problemi e individua le strade migliori da percorrere sulla base dell’ascolto e di basi scientifiche certificate da enti terzi. La nostra concretezza, infine, si evidenzia con interventi che hanno anche un valore economico davvero importante”.

Per la prima volta le sedici misure del pacchetto, in attivazione da settembre di quest’anno a fine 2024, vengono presentate e calendarizzate con grande anticipo per dare la possibilità alle PMI lombarde di organizzarsi e pianificare eventuali investimenti.

ASSESSORE GUIDESI: PROGRAMMAZIONE DETTAGLIATA E CERTA – “Oggi – ha detto l’assessore Guidesi – abbiamo deciso di anticipare i tempi, una scelta presa insieme alle associazioni di categoria durante il tavolo competitività, per fare in modo di avere una concreta pianificazione degli strumenti che Regione Lombardia metterà a disposizione delle imprese fino al 2024. Questo nel pieno rispetto di una pianificazione degli investimenti da parte delle imprese stesse. È la prima volta che si fa una programmazione così dettagliata e pensiamo di poter dare alle aziende maggiori possibilità di partecipazione alle nostre misure e soprattutto una calendarizzazione certa su come, dove e quando Regione Lombardia possa essere loro utile. È il ‘modello lombardo’: ascolto, condivisione delle scelte con il ‘sistema lombardo’, programmazione e utilizzo di tutte le risorse economiche a nostra disposizione”.

INTERVENTI PER TUTTI I SETTORI PRODUTTIVI LOMBARDI – Tra i primi a partire i fondi a sostegno dell’internazionalizzazione delle PMI lombarde e dello sviluppo aziendale e un nuovo strumento finanziario per il sostegno alle start-up innovative e ad alto potenziale. Contemporaneamente partirà un’azione di accompagnamento per lo sviluppo delle competenze delle imprese che consentirà di massimizzare l’efficacia degli investimenti in coerenza con la Strategia regionale di specializzazione intelligente per ricerca e innovazione S3. A seguire, per consolidare a tutto campo il rilancio e la crescita del nostro sistema produttivo, saranno varati interventi di sostegno al microcredito per nuove imprese, alla trasformazione digitale dei modelli di business, all’attrazione di investimenti esteri, al rafforzamento della competitività delle filiere e degli ecosistemi produttivi in Lombardia, alla partecipazione delle PMI alle fiere internazionali e all’efficientamento energetico degli impianti produttivi delle imprese.

INFORMAZIONI – Tutte le misure regionali sono disponibili sul sito di Regione Lombardia esclusivamente dedicato alle imprese www.imprese.lombardia.it.

Camera di Commercio: domicilio digitale, in arrivo rilasci d’ufficio e sanzioni

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La Camera di commercio di Brescia – informa una nota dell’ente di cui dà conto Brescia News – è prossima al rilascio d’ufficio dei domicili digitali e, congiuntamente, all’applicazione delle relative sanzioni. Le imprese non in regola possono ancora iscrivere la propria PEC nel Registro delle Imprese, evitando, quindi, l’attribuzione d’ufficio del domicilio digitale e la contestuale applicazione di sanzioni.

Per verificare la regolarità della propria posizione e per scoprire come comunicare la propria PEC, è possibile consultare la pagina informativa domicilio digitale del sito di Unioncamere dove è disponibile anche un canale di assistenza dedicato, previa prenotazione di appuntamento telefonico

Futura Expo, sarà presente anche Confartigianato

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Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

La sostenibilità è oggi la grande bussola delle imprese artigiane. Una strada che Confartigianato ha imboccato da tempo e sulla quale sta coinvolgendo le proprie imprese, nella convinzione che il processo faccia bene non solo all’ambiente, ma anche alla crescita.

Sostenibilità che significa riqualificazione e messa in sicurezza del territorio, legalità, etica diffusa e contrasto alle attività abusive, convergenza delle produzioni tradizionali verso il green, recupero degli spazi anche attraverso la riqualificazione del patrimonio culturale e la mobilità sostenibile.

Un tema talmente cruciale da finire nel nuovo logo “Confartigianato Imprese Sostenibili”. Confartigianato, la più grande rete di rappresentanza degli interessi e di erogazione di servizi all’artigianato e alle piccole imprese fornisce ogni giorno alle Imprese associate gli strumenti economici, normativi e culturali per rendere questo possibile e, soprattutto, partecipando in prima persona alla prossima edizione di Futura Expo presso ProBixia, in calendario dal 2 al 4 ottobre. Lo farà attraverso un proprio HUB, facendo sistema con alcune realtà artigiane che hanno abbracciato il progetto e che condividono oggi l’obiettivo della svolta green nella propria attività. Saranno presenti negli spazi centrali della fiera a Futura: La Compagnia della Stampa, Rangoni & Affini, Techne e Torri Solare che alimenteranno le giornate di concerto con Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale con incontri pubblici di dibattito e approfondimento dedicate ad imprese, famiglie e studenti, installazioni e promozione delle proprie best practices.

Per il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Dobbiamo essere in grado di favorire le imprese nel loro percorso di posizionamento nel mercato che cambia, fornendo loro una consulenza di orientamento strategico e assumendoci, nel nostro ruolo di attori sociali, le conseguenti responsabilità nei confronti più generali della comunità e delle nuove generazioni rispetto alle problematiche imposte dal cambiamento climatico. Le nostre imprese – spiega Massetti – sono da sempre sostenibili per definizione: sono radicate nel tessuto sociale ed economico e sono motore di sviluppo sul territorio. Ma, per costruire condizioni complessive di benessere delle comunità e dei luoghi, servono, accanto alla sostenibilità ambientale, un modello sociale sostenibile, una economia sostenibile, istituzioni sostenibili ed infine, politiche sostenibili. Ecco il perché è per Confartigianato Imprese Brescia importante partecipare a questo evento che è innanzitutto una sfida a livello di sistema».

Continua il presidente Massetti: «Brescia e il suo tessuto imprenditoriale diffuso è un esempio virtuoso: come emerso da un recente sondaggio realizzato dal nostro Osservatorio il 65% degli intervistati sono da tempo impegnati in azioni ‘green’ finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle loro attività, quota che sale al 68,3% nel settore manifatturiero. Le azioni pro-green maggiormente svolte in azienda sono la riduzione di consumi di risorse (energia, acqua, etc.) (41,7%), l’utilizzo di materiale più facile da riciclare (32,4%), il ripensamento/revisione del modo di produrre/offrire un servizio (25,2%) e il rinnovato parco veicolare a basse emissioni (21,3%). Il 42% delle imprese sono orientate alla circolarità, con azioni a favore del riciclo, della durabilità e della riparabilità del prodotto offerto, quota che raggiunge il 51,1% per il settore delle costruzioni. La transizione verde delle imprese è un processo irreversibili e avviato da tempo e Confartigianato c’è».

Time management per aiutare le imprese a migliorare la produttività

in Economia/Servizi by

Per aumentare la produttività in azienda non serve accrescere il carico di lavoro degli impiegati, ma aiutarli nella gestione del tempo. La risorsa più importante e anche la più scarsa, il tempo, deve essere gestita in modo da ottimizzarne la resa. L’uso di strumenti speciali e tool sviluppati per questo scopo sono gli ingredienti per il successo.

La gestione oculata del tempo in azienda

Organizzare il proprio tempo comporta un vantaggio competitivo in ogni ambito della vita. Che si tratti di un lavoro collaborativo con team che lavorano da remoto, o di un progetto da sviluppare in agenzia, la gestione del tempo è la chiave di volta.

Il time management è disciplina oggetto di studio da quando con la rivoluzione industriale si è pensato di massimizzare la resa del lavoro in fabbrica.

Ma pensare alla produttività come il frutto della catena di montaggio oggi è limitante. Quello che serve è monitorare l’andamento del progetto e riuscire a intervenire in maniera agile e lean.

Gli strumenti per la gestione Agile del lavoro

Il termine Agile è inglese e si riferisce a un modo di concepire il lavoro in continua evoluzione. Mutuato dal gergo degli sviluppatori di software, rappresenta una strategia utile in qualsiasi ambito lavorativo.

Il principio alla base di questo metodo è la capacità di intervenire tempestivamente man mano che si presenta la necessità. Durante lo svolgimento di un lavoro, può rivelarsi essenziale intervenire in modo da correggere il tiro, cambiare delle procedure, aggiornare delle disposizioni.

L’obiettivo è evitare colli di bottiglia e rallentamenti del flusso del lavoro che dall’inizio porta alla fine del progetto.

Il metodo Kanban

Il metodo Kanban è uno tra i più efficaci a questo scopo, per gestire il tempo del lavoro e ciò che avviene in ogni fase in maniera lineare.

Si tratta di una scansione visiva dei momenti del lavoro che identifica un punto di partenza, to do, uno stadio dei lavori, work in progress, e la conclusione del processo, done.

Ognuna di queste fasi viene identificata in maniera chiara e intuitiva con bacheche parlanti. A colpo d’occhio è possibile identificare il carico dei lavori pendenti che non sono ancora iniziati, il livello di occupabilità massima per team o per dipendente, e il numero di output prodotti in un determinato arco temporale.

Time management e motivazione dei lavoratori

Al centro di una gestione efficace e di successo del processo produttivo c’è la soddisfazione e la consapevolezza dei lavoratori.

È noto il vantaggio che deriva dal coinvolgimento dei dipendenti nell’intero processo che porta al compimento degli obiettivi proposti.

Con una gestione trasparente dei tempi e delle diverse tappe per la realizzazione di un progetto, gli addetti possono migliorare il controllo sul proprio lavoro. Di fatto, un’alta consapevolezza riguardo l’obiettivo finale si traduce in una maggiore attenzione verso la qualità complessiva dell’output prodotto.

Gestire il tempo, quindi, non rappresenta solo un’esigenza organizzativa per migliorare la produttività. Diventa invece lo strumento da offrire ai dipendenti che possono svolgere il proprio lavoro con maggiore determinazione e consapevolezza.

Migliorare la comunicazione interna

Piccoli accorgimenti consentono di raggiungere risultati migliori rispetto all’imposizione dall’alto delle direttive. È noto che la comunicazione a silos, quindi esclusivamente verticale dall’alto verso il basso, indebolisce l’azienda. Una maggiore attenzione ai feedback che provengono dagli addetti nelle diverse fasi del processo produttivo può portare grandi risultati.

Del resto, la competitività nel secolo della digitalizzazione è data dalla capacità di raccogliere e analizzare i big data, compresi quelli prodotti all’interno dell’azienda. Le informazioni che provengono dagli addetti ai diversi reparti possono rivelarsi fonti preziose per individuare criticità o spazi per il miglioramento.

Saper cogliere queste opportunità significa riuscire a identificare i diversi momenti in cui queste informazioni vengono prodotte. Analizzarle in maniera efficace e intervenire tempestivamente rappresenta il vero vantaggio competitivo dei nostri tempi.

Brescia, a giugno inflazione +8,5% sul 2021

in Economia/Tendenze by

Nel mese di giugno l’inflazione continua la sua crescita attestandosi a +1,2% a livello congiunturale (rispetto al mese precedente) e a +8,5% a livello tendenziale (rispetto allo stesso mese dell’anno precedente). A renderlo noto – secondo quanto riporta Brescia news – è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.

A livello di divisione, registrano incrementi congiunturali uguali o superiori alla variazione media generale le divisioni “Trasporti” (+3,8%, con la crescita del Trasporto aereo passeggeri e della voce Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati) , “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+3,1%, con l’incremento delle classi Servizi di alloggio). Lievi aumenti si presentano per le divisioni “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+1,0%, con l’aumento dell’Energia elettrica), “Altri beni e servizi” (+0,7%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,4%, con l’aumento dei Pacchetti vacanza), “Abbigliamento e calzature” (+0,3%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,3%, con l’aumento dei Vini), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,2%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,2%) e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,1%). Nulla la variazione per l’ ”Istruzione” . In calo le “Comunicazioni“ (-0,4%).

Rispetto a un anno fa, le divisioni che presentano decisi aumenti tendenziali sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+28,4%, con alti tassi dell’Energia elettrica e del Gas) e “Trasporti” (+14,4%, con l’accelerazione dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati e del Trasporto aereo passeggeri), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+9,9% con l’aumento dei Ristoranti, bar e simili e Servizi di alloggio), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+8,7%, con elevati incrementi per quasi tutte le classi).

Altri aumenti, inferiori alla media generale (+8,5%) si registrano per i “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+6,5%), “Altri beni e servizi” (+2,8%), “Abbigliamento e calzature” (+2,8%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,7%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,9%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,6%). In discesa, invece, l’“Istruzione” (-0,9%) e le “Comunicazioni” (-3,5%).

Analizzando per tipologia di prodotto, sia i “Beni” che i “Servizi” subiscono degli aumenti (rispettivamente le variazioni congiunturali: +1,0% e +1,4%; variazioni tendenziali: +11,8% e 4,6%). All’interno della categoria dei Beni, aumentano soprattutto le variazioni congiunturali e tendenziali dei “Beni energetici” (soprattutto la voce Altri energetici), seguite dai Beni alimentari lavorati. Tra i “Servizi” presentano un deciso aumento i Servizi relativi ai trasporti (congiunturale: +3,2%; tendenziale: +8,8%) e i Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (congiunturale +2,4%; tendenziale: +6,6%). Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, continuano a presentare sensibili aumenti congiunturali e tendenziali le categorie Alta e Media frequenza (rispettivamente +1,0% e +1,7% per il congiunturale e +8,6% e 10,4% per il tendenziale), mentre quelli a Bassa frequenza registrano incrementi minori (+0,6% il congiunturale e +4,3% il tendenziale).

Infine, per la “Core Inflation” 1, si registrano una variazione congiunturale positiva (+1,1%) e una variazione tendenziale decisamente elevata (+4,5%).

Scegliere la scuola superiore: qualche consiglio per farlo in tutta tranquillità

in Economia/Formazione by

Non è mai davvero troppo presto per cominciare a pensare alla scelta della scuola superiore. La stessa può essere più complicata del previsto, del resto, quando non si abbiano le idee chiare su cosa si vuole diventare da grandi, se la proposta formativa del territorio è limitata e poco affine alle proprie propensioni o, ipotesi tutt’altro che rara, perché eccessivamente carica di aspettative esterne (di genitori, insegnanti, eccetera). Ecco qualche utile consiglio, allora, per scegliere la scuola superiore in tutta tranquillità e avendo a cuore soltanto il proprio futuro – professionale e personale.

Come scegliere la scuola superiore: dalle inclinazioni personali alle opportunità lavorative

Il primo e più importante fattore da considerare nella scelta della scuola superiore sono le proprie inclinazioni o propensioni personali. Senza avventurarsi a parlare di talenti, infatti, a ogni alunno capita di avere una naturale predilezione per una materia di studio piuttosto che un’altra e non si può non tenerne conto al momento di scegliere la scuola superiore: sarebbe quantomeno ostico per chi non ami le materie umanistiche svolgere le numerose ore di lezione di latino e greco previste nei cinque anni di liceo classico, esattamente come chi non abbia particolare affinità con numeri e formule farebbe meglio a evitare i programmi di un liceo scientifico o di un istituto per geometri.

Gli esempi appena fatti sono semplicistici e non tengono conto del fatto che non c’è inclinazione o naturale predilezione che non possa essere adeguatamente allenata. Significa che aver avuto insufficienze in inglese o in francese alle scuole medie non è una buona ragione per rinunciare in partenza a frequentare un liceo linguistico o una scuola superiore internazionale: a volte i brutti voti non sono che la conseguenza di poco impegno, studio insufficiente o persino di una cattiva intesa con il docente. L’invito è, insomma, a non escludere troppo presto nessuna ipotesi al momento della scelta della scuola superiore.

Soprattutto se quelle che si rischiano di escludere a priori sono opzioni convenienti a livello occupazionale. Come non è mai troppo presto per cominciare a pensare alla scelta della scuola superiore, infatti, non è mai troppo presto neanche per cominciare a pensare al momento in cui ci si dovrà immettere nel mercato del lavoro e a cosa potrebbe rendere più facile farlo. Si tratta di valutare in quali settori le opportunità occupazionali sono maggiori: la ripresa del turismo post-covid potrebbe portare a pensare, per esempio, che lo sia quello – già, del resto, ben florido del nostro paese – dell’ospitalità e ciò potrebbe convincere qualcuno persino a conseguire un diploma scuola alberghiera online se l’offerta del territorio fosse manchevole in questo senso.

Sempre a proposito di prospettive occupazionali, chi non abbia intenzione di proseguire gli studi con un percorso universitario farebbe meglio a scegliere la scuola superiore tenendo conto che ci sono diplomi – quelli di una scuola professionale, per esempio – che più di altri facilitano l’ingresso diretto nel mondo del lavoro e che in qualche settore non è raro che le aziende cerchino ancora lavoratori senza diploma da poter formare internamente.

In ogni caso, il vero segreto per scegliere la scuola superiore in tutta tranquillità è tenere presente che non è ancora una scelta irreversibile – anche ammesso che quella universitaria lo sia – e che si avrà tempo ancora almeno cinque anni per decidere cosa diventare da grandi.

Supermercati, Lidl apre anche a Iseo

in Commercio/Economia by

Questa mattina Lidl Italia, catena di supermercati con 700 punti vendita nel Paese, ha tagliato il nastro ad Iseo (BS) in viale Europa. A riferirlo è Brescia news.

L’apertura si aggiunge ai 24 store Lidl presenti a Brescia e Provincia, territorio al centro dei piani strategici di sviluppo dell’Azienda. Degno di nota è anche il risvolto occupazionale dell’operazione che ha portato all’assunzione di 13 nuovi collaboratori  (20.000 quelli di Lidl Italia).

La struttura (in classe energetica A3) dispone di un’area vendita di oltre 1.300 metri quadrati e di circa 140 posti auto, oltre a due colonnine per la ricarica di vetture elettriche. Lo store è aperto dal lunedì al sabato dalle 8:00 alle 21:30 e la domenica dalle 8:00 alle 21:00. 

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