
Elezioni regionali, ecco le proposte unitarie delle associazioni di categoria bresciane

Come già avvenuto per le elezioni politiche dello scorso settembre, le 14 Associazioni di categoria bresciane – che contano oltre 40.360 imprese associate e un totale di 240.500 collaboratori – hanno presentato un manifesto unitario con le proposte per i candidati alle imminenti elezioni regionali lombarde, in programma il prossimo 12 e 13 febbraio.
A firmare il documento sono: Ance Brescia, Associazione Artigiani di Brescia e provincia, Assopadana, Agricoltori Italiani, CNA Brescia, Coldiretti Brescia, Confagricoltura Brescia, Confapi Brescia, Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, Confcommercio Brescia, Confcooperative Brescia, Confesercenti della Lombardia Orientale, Confindustria Brescia e FAI Brescia.
In particolare, il manifesto traccia le 10 traiettorie evolutive ritenuta imprescindibili per la prossima legislatura di Regione Lombardia.
Spiccano in particolare, tra i punti affrontati:
· La necessità di limitare il numero delle deleghe assessorili per garantire efficacia e controllo del piano di azione regionale, assicurando in questo modo un confronto costante e preventivo con il mondo dell’impresa per affrontare insieme i dossier progettuali.
· L’importanza di una Regione Lombardia che sia protagonista a Bruxelles, diventando ambasciatrice delle sfide che riguardano le imprese lombarde, dal Fit for 55 alla Politica di Coesione al FESR e FES.
· Uno sviluppo armonico e sostenibile del territorio lombardo, in cui Brescia – seconda provincia della Regione per rilevanza economica, sociale e demografica e tra le principali forze motrici del Paese – possa assolvere al ruolo di “cerniera” per avvicinare le molte realtà lombarde, fortemente eterogenee per dinamiche economiche e sociali.
· L’attenzione a progetti seri e concreti per vincere le sfide del PNRR, e la volontà di dare corpo a un nuovo hub per l’innovazione sostenibile.
· La valorizzazione del capitale umano come fattore imprescindibile di successo per il sistema imprenditoriale lombardo grazie a un sistema formativo che, fondato su solide competenze locali, sarà rafforzato anche da 6 nuovi percorsi ITS, in grado di attrarre talenti.
· La necessità di una Regione che sostenga in modo deciso e concreto opere essenziali per la mobilità di persone e merci, concentrandosi su dossier quali AV del Garda, Aeroporto di Montichiari, Piccolo Scalo Merci e Raccordo autostradale della Valtrompia.
· Un approccio non ideologico al tema dell’autonomia differenziata, nella fiducia di un’Italia unita, ma allo stesso tempo nella consapevolezza che la Regione – se beneficiasse di una più ampia autonomia amministrativa e organizzativa – potrebbe essere ancora più competitiva, semplificando alcuni processi.
“Come già avvenuto nelle elezioni politiche, l’obiettivo delle Associazioni è stato di proporre, con un’unica voce ed un approccio di corretta equidistanza rispetto ai vari candidati, un pensiero unitario – il commento dei Presidenti delle 14 Associazioni coinvolte –, che va aldilà delle singole sigle di rappresentanza, sui principali fattori da attenzionare nella prossima Legislatura di Regione Lombardia. Siamo consapevoli che nel quinquennio in arrivo ci attendono sfide fondamentali per il futuro del nostro territorio, e Brescia può e deve, in questo senso, far sentire la sua voce e la sua importanza.”
Oldrati chiude il 2022 a quota 180 milioni di euro

Il 2022 si è appena concluso e Oldrati Group – Gruppo internazionale tra i più importanti nella produzione di manufatti in gomma, plastica e silicone – ha saputo fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e la scarsità delle materie prime nel migliore dei modi, chiudendo in pareggio a livello aggregato, con un fatturato di circa 180 milioni.
I mesi trascorsi hanno mostrato particolare dinamismo, specialmente per i tre principali settori di sbocco: manifatturiero, automotive ed elettrodomestico. Nel manifatturiero si è registrata una crescita pari al 22% rispetto all’anno precedente, grazie alla progressiva diversificazione e all’ampliamento dei prodotti.
Nell’elettrodomestico, invece, Oldrati Group ha registrato un calo tecnico del 3% rispetto al 2021, anno boom per questo settore con un +25% delle vendite Oldrati e un +18% per il comparto nel suo insieme, secondo APPLIA*.
Nel settore automotive, invece, è stata raggiunta stabilità di fatturato rispetto al 2021, nonostante vi sia stata una riduzione delle immatricolazioni del 4,6% secondo UNIRAE**.
Gli altri segmenti hanno denotato una continuità dei fatturati.
Questi risultati sono all’insegna di un 2022 particolarmente sfidante e che ha messo alla prova il settore della trasformazione dei polimeri. Nella prima parte dell’anno, si è verificata la mancanza di alcune materie prime e quindi un forte aumento di costo delle stesse, come conseguenza l’impossibilità di soddisfare tutte le richieste dei clienti. A partire dall’estate, in aggiunta, si è verificato l’aumento dei costi energetici che ha impattato fortemente su una realtà energivora come il Gruppo Oldrati.
Oldrati è riuscita a fronteggiare al meglio queste situazioni grazie al rapporto di partnership con i propri clienti. Come ha infatti dichiarato Manuel Oldrati, CEO del Gruppo Oldrati: “Dal 2023 ci aspettiamo grandi risultati con una crescita del fatturato del 7%: continueremo a spingere sulla crescita del business grazie anche al completamento del nuovo stabilimento di Adro, destinato al rafforzamento della Divisione High Tech Polymers. Le aumentate capacità ci permetteranno di migliorare il nostro servizio al cliente. Sempre con l’idea di stringere una relazione forte con i nostri partner, nel 2022 abbiamo aumentato le risorse umane in area tecnica e commerciale nell’ordine del 20%. Senz’altro l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia elettrica rimangono ancora il punto più critico a cui dovremo far fronte in questo nuovo anno”.

Indagine Confapi: segnali di ripresa per le Pmi lombarde

Segnali di ripresa sul finire del 2022 per le piccole e medie imprese lombarde che si mostrano fiduciose per l’anno appena cominciato. È quello che emerge principalmente dall’analisi congiunturale redatta dal Centro Studi di Confapindustria Lombardia relativa al quarto trimestre 2022 e inizio 2023. Indagine che ha coinvolto circa 300 pmi lombarde del sistema Confapi, in gran parte del settore metalmeccanico di medie dimensioni.
Dopo un anno, vissuto affrontando vari ostacoli (aumento dei prezzi delle materie prime, energia, gas e conseguenze della guerra in Ucraina) il 2022 si chiude con segnali positivi per il manifatturiero lombardo. Bene soprattutto il fatturato che aumenta per 5 aziende su 10, ampiamente stabili occupazione e investimenti, gli ordini crescono però solo per il 36% degli intervistati. Si registra un rallentamento nei costi delle materie prime e dell’energia che ha quindi un effetto positivo sulle aziende.
Per quanto riguarda gli ordini l’Italia rappresenta il territorio con maggiori segnali di vitalità, per più della metà degli imprenditori il “fatturato nazionale” è in aumento, fuori dall’Europa si registra stabilità, ma per più di 4 intervistati su 10 la domanda sta calando anche in modo marcato.
Complessivamente il 2022 si chiude con risultati buoni nei tre principali indicatori di congiuntura: gli ordini domestici sono positivi per 6 aziende su 10, la produzione altrettanto per meno di 7 intervistati su 10, occupazione stabile per 6 su 10. Sono indicatori migliori rispetto al resto dell’anno che ci siamo lasciati alle spalle e si registra una parziale revisione al rialzo delle previsioni al 2023 che rappresenta un’iniezione di fiducia per le pmi lombarde.
“Il raffreddamento dei prezzi delle materie prime e i valori energetici in forte calo hanno avuto un effetto positivo sulle nostre imprese – commenta Luigi Sabadini presidente di Confapindustria Lombardia -. Questi due aspetti sono determinanti per tornare a lavorare con maggior fiducia e serenità rispetto all’anno scorso, anche se prevale un atteggiamento di forte cautela tra gli imprenditori, speriamo in particolare che i prezzi relativi all’energia continuino con questo trend e che le tensioni internazionali non tornino a farla da padrone. Possiamo riassumere la situazione affermando che nel 2022 abbiamo toccato il fondo e ora stiamo risalendo”.
Appalti, Moraschini: la Provincia diventi ente di semplificazione amministrativa

Il Presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini, interviene in merito al nuovo Codice dei Contratti pubblici, che deve essere l’occasione per costruire un quadro istituzionale chiaro, che contribuisca a designare le Province come enti di semplificazione amministrativa e specializzati nella progettazione e nell’aggiudicazione ed esecuzione degli appalti.
“Sono d’accordo con il Presidente dell’Unione Province Italiane, Luca Santambrogio, quando afferma che si tratta di un percorso strategico per definire un sistema pubblico di amministrazione in grado di sostenere le piccole e medie imprese, velocizzando le procedure e snellendo la burocrazia che rallenta e appesantisce i processi. Si tratta infatti di un nodo essenziale della revisione e ricostruzione del ruolo delle Province, sul quale il Governo centrale sta lavorando”.
Secondo Moraschini, la Provincia di Brescia è esempio efficiente di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti e degli investimenti pubblici ed è un sistema di acquisizione di lavori, servizi e forniture che rappresenta un modello organizzativo performante per le indubbie capacità di dare concrete risposte alle istanze locali e di aggregazione in particolare della spesa pubblica in materia di appalti.
“La “CUC Area Vasta Brescia” rappresenta il risultato di un lungo percorso, iniziato quando la Provincia di Brescia, “travolta” dagli effetti della Legge Delrio che trasformò le Province in Enti di secondo livello, operanti quali Enti di area vasta limitandone le funzioni fondamentali, decise di istituire la Stazione Unica Appaltante, successivamente trasformata in Centrale Unica di Committenza con l’adesione delle Comunità Montane della Valle Camonica, della Valle Trompia e del Sebino Bresciano, con l’obiettivo di esercitare proprio una delle funzioni fondamentali previste dalla legge 56 di assistenza tecnica e amministrativa a favore dei comuni, non solo bresciani, nell’espletamento delle procedure d’appalto per conto dei Comuni stessi”
Ad oggi la CUC ha espletato 1377 procedure ad essa demandate dai 188 enti aderenti, in rappresentanza di oltre 208 comuni appartenenti a ben 7 province lombarde, per un importo complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro.
Giova anche sottolineare che la Provincia di Brescia, oltre a rappresentare la Sede Principale della CUC, espleta anche le funzioni di Soggetto Aggregatore, gestendo quindi procedure di appalto in forma aggregata a livello regionale, in coordinamento con gli altri 31 Soggetti Aggregatori nazionali (tra i quali CONSIP e ARIA Lombardia).
La Centrale Unica di Committenza Area Vasta Brescia – ha concluso Moraschini – rappresenta una eccellenza a livello nazionale, tra l’altro, certificata dal 2017 secondo la norma di qualità UNI EN ISO 9001:2015, certificazione conseguita nel 2022 anche dal Settore Innovazione, che si è distinto in particolare nei servizi di sistemistica e help desk. Occorre continuare a investire affinché le Province possano continuare a essere un punto di riferimento in termini di servizi e di progettazione, nell’interesse di tutti i territori che rappresentano e di conseguenza nell’interesse delle collettività”.
Banca Intesa, patto con Confcommercio per sostenere le imprese

Accordo tra Intesa Sanpaolo e le associazioni di Confcommercio Brescia, Confcommercio Cremona e Confcommercio Mantova per promuovere gli investimenti delle imprese del terziario delle tre province. Obiettivo comune è quello di accompagnare le piccole imprese nell’attuale contesto e nel rilancio, attraverso progetti di digitalizzazione e sostenibilità in coerenza con i principi ESG.
Tra le misure interventi per contrastare il caro bollette e finanziamenti a supporto della liquidità e azzeramento per un anno delle commissioni sui micropagamenti tramite POS fino a 15 euro e gratuità per un anno del canone dei POS e delle carte di credito commerciali.
Auto, a Brescia passaggi di proprietà giù del 9,4%

I tempi di consegna delle auto nuove, complici i problemi internazionali, sono sempre più lunghi e prezzi di quelle usate sono in continuo aumento (+24 per cento nel 2022). Ma le vendite sono in calo significativo, anche nel Bresciano.
A dirlo – secondo quanto riferisce Bsnews – sono i numeri diffusi da Autoscout su dati Aci, che indicano per la Lombardia un calo delle vendite del 7,9 per cento (9,4 a Brescia, media nazionale 10,2). Sempre nel 2022, crescono sensibilmente i prezzi medi delle auto usate in vendita sul portale in Lombardia (€20.960), con un incremento, a fine 2022, del +24,1% rispetto a un anno fa.
Qual è l’andamento dei passaggi di proprietà a livello territoriale?
Nel 2022, la classifica delle province per numero di passaggi di proprietà vede in testa Milano con 122.901 (-5,7% sul 2021), seguita da Brescia con 58.564 (-9,4%), Bergamo con 46.759 (-7,1%), Varese con 38.402 (-9,2%), Monza Brianza con 34.987 (-9,3%), Como con 26.093 (-7%), Pavia con 25.549 (-8,9%), Mantova con 18.574 (-10,2%), Cremona con 15.525 (-7,8%), Lecco con 13.538 (-9,1%), Lodi con 9.821 (-10%), Sondrio con 8.422 (-9,5%).
I DATI PER PROVINCIA IN LOMBARDIA
Passaggi di proprietà al netto delle minivolture – 2022 | Var. % Passaggi netti 2022 / 2021 | |
MILANO | 122.901 | -5,7% |
BRESCIA | 58.564 | -9,4% |
BERGAMO | 46.759 | -7,1% |
VARESE | 38.402 | -9,2% |
MONZA BRIANZA | 34.987 | -9,3% |
COMO | 26.093 | -7,0% |
PAVIA | 25.549 | -8,9% |
MANTOVA | 18.574 | -10,2% |
CREMONA | 15.525 | -7,8% |
LECCO | 13.538 | -9,1% |
LODI | 9.821 | -10,0% |
SONDRIO | 8.422 | -9,5% |
TOTALE LOMBARDIA | 419.135 | -7,9% |
Fonte: elaborazione Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI
Passaggi di proprietà al netto delle minivolture – 2022 | Var. % Passaggi netti 2022 / 2021 | |
TOTALE LOMBARDIA | 419.135 | -7,9% |
TOTALE LAZIO | 282.955 | -9,9% |
TOTALE CAMPANIA | 244.657 | -13,3% |
TOTALE SICILIA | 242.275 | -9,9% |
TOTALE VENETO | 206.394 | -10,6% |
TOTALE PIEMONTE | 201.896 | -11,1% |
TOTALE PUGLIA | 196.630 | -12,5% |
TOTALE EMILIA ROMAGNA | 195.487 | -9,1% |
TOTALE TOSCANA | 160.632 | -9,9% |
TOTALE CALABRIA | 88.783 | -10,7% |
TOTALE SARDEGNA | 87.910 | -9,9% |
TOTALE TRENTINO-ALTO ADIGE | 69.166 | 2,2% |
TOTALE MARCHE | 62.369 | -11,1% |
TOTALE LIGURIA | 60.860 | -12,4% |
TOTALE ABRUZZO | 59.432 | -12,0% |
TOTALE FRIULI-VENEZIA GIULIA | 55.232 | -11,2% |
TOTALE UMBRIA | 42.880 | -11,9% |
TOTALE BASILICATA | 25.937 | -12,9% |
TOTALE MOLISE | 15.666 | -10,2% |
TOTALE VALLE D’AOSTA | 6.723 | -10,5% |
TOTALE ITALIA | 2.725.019 | -10,2% |
Fonte: elaborazione Centro Studi di AutoScout24 su base dati ACI
Distributori automatici: Zava di Lonato tra i fondatori di WeYou, nuova società con 150 dipendenti 

Dalle Dolomiti fino alla laguna di Venezia, passando per il Garda. Nasce in questo ampio territorio una delle realtà più significative del vending. Si chiama WeYou (noi voi, a sottolineare lo stretto rapporto che fin da subito la srl intende instaurare con la clientela) ed è nata dall’unione di quattro affermate aziende del settore oggi operanti in Lombardia, Trentino-Alto Adige e Veneto. Tra esse anche la Zava Distributori automatici di Lonato del Garda.
Operativa dal 1^ gennaio 2023, la nuova società è stata presentata sabato 21 gennaio, nel corso di un incontro che ha visto riuniti, alle cantine 1925 Monteci di Pescantina (Vr), gli oltre 150 dipendenti coinvolti da questa unione, nata per far fronte ai grandi cambiamenti in atto nel mondo della distribuzione automatica.
WeYou srl prende origine dall’intuito e dalla lungimiranza di un gruppo di imprenditori a capo di quattro storiche realtà già presenti sul mercato del vending: Aesse Service, Automatic Service (operative in Trentino AA), ZaVa (operativa in Lombardia) e Scattolin distribuzione automatica Srl (radicata in Veneto). Una scelta strategica che i soci – Pio Lunel, Gianluca Maracci, Mario Mattiazzo, Dino Cancelli, Vittorio Rizzoli, Sabrina e Davide Zanoni, Vanda Cenedella, Giorgia e Massimo Scattolin – spiegano con queste parole: “In un mercato in rapida evoluzione abbiamo deciso di aggregarci per fare tesoro dell’esperienza e del know-how delle nostre quattro singole imprese già affermate nel vending. Uniti, diamo vita a una nuova unica grande realtà, con l’obiettivo di offrire il miglior servizio ai clienti. Altro obiettivo è coniugare la flessibilità e la velocità, tipiche delle Pmi, con la forza e la solidità di un’azienda strutturata”. Principio condiviso sarà la sostenibilità, dalla gestione efficiente dell’energia e dei magazzini all’interno dell’azienda, alla sostenibilità nei trasporti, fino alla scelta dei prodotti alimentari e alla gestione dei rifiuti nell’ottica di un’economia circolare.
La nuova società, che si presenta sul mercato forte di oltre 7 mila distributori automatici istallati nelle province già servite con un parco di oltre 120 automezzi in dotazione, opererà attraverso le sue sedi presenti a Castiglione delle Stiviere (Mn), Trento/Lavis (Tn), Ville di Fiemme (Tn), Laives (Bz) e Noale (Ve). Essa è associata a Euro Group e Confida.
Nel board da segnalare la presenza di due donne, novità per un comparto, quello del vending, fino ad oggi in mano prevalentemente maschili. E avranno ruolo operativi importanti: Sabrina Zanoni si occuperà di acquisti e comunicazione, Giorgia Scattolin di risorse umane, miglioramento continuo e sostenibilità.
WeYou srl, la cui nascita è stata seguita dallo studio Be Advisor di Noale, diventa così una delle realtà più importanti del vending, settore chiamato ad affrontare nei prossimi anni la sfida sostenibile e digitale, portando in dote i valori che già da tempo sono patrimonio condiviso della 4 società: attenzione all’ambiente (rigenerazione e riduzione dei rifiuti), condizioni di lavoro che pongono al centro il benessere delle persone, utilizzo delle più avanzate tecnologie oggi disponibili, offerta di prodotti biologici ed equosolidali. Ma soprattutto grande attenzione alla qualità del servizio offerto alla clientela, ovvero a quel ‘voi’ che cerca nella pausa caffè un’esperienza che dia un gusto alla vita.
Salute sui luoghi di lavoro, 96 le aziende bresciane aderenti a Whp

Si chiude con 96 aziende aderenti l’annualità 2022 di WHP – Workplace Health Promotion, programma coordinato da ATS Brescia e Confindustria Brescia con l’obiettivo di promuovere la salute nei luoghi di lavoro attraverso azioni mirate.
L’evento di chiusura dell’annualità si è tenuto stamattina nella sede di ATS Brescia, in via Duca degli Abruzzi, e ha visto la partecipazione – tra gli altri – di Claudio Sileo, Direttore Generale di ATS Brescia, e Fabio Astori, Vice Presidente di Confindustria Brescia con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza.
WHP rappresenta un programma ad adesione volontaria per le aziende e per i lavoratori, gestito autonomamente dalle stesse imprese, che si impegnano a mettere in atto buone pratiche in alcune aree tematiche specifiche legate alla promozione della salute in azienda.
Alle aziende aderenti alla rete è stata consegnata una nuova pubblicazione, realizzata da ATS Brescia, intitolata “Manuale delle procedure per l’attivazione delle buone prassi”, per mettere a disposizione di tutti una descrizione di una serie di buone prassi per la promozione della salute, con dettagli operativi e organizzativi che le singole aziende hanno sperimentato nel corso degli ultimi anni.
“Incentivare lo sviluppo del Welfare presso le aziende è un importante obiettivo per ATS Brescia – commenta Claudio Sileo, Direttore Generale di ATS Brescia. Nel corso del 2022 abbiamo realizzato due percorsi formativi per supportare i referenti WHP: uno sulle strategie di comunicazione efficace per sostenere il cambiamento degli stili di vita dei lavoratori (marketing sociale) e uno sui processi di inclusione delle molteplici differenze presenti nel contesto di vita e di lavoro (diversity management)”.
“La realizzazione di un’apposita pubblicazione testimonia l’ampia diffusione che il Programma WHP ha ormai raggiunto sul nostro territorio ed è stata possibile grazie al prezioso lavoro di ATS Brescia e alla disponibilità delle aziende bresciane, che hanno condiviso le loro azioni di promozione della salute – commenta Fabio Astori, Vice Presidente di Confindustria Brescia con delega a Transizione Ecologica e Sicurezza –. Il risultato è un importante patrimonio di esperienze che potrà aiutare altre aziende ad intraprendere questo percorso, e che continueremo a sostenere come Associazione. Sul tema mi piace ricordare come segno tangibile, inoltre, la partecipazione di Confindustria Brescia alla prossima Brescia Art Marathon del 12 marzo, con obiettivi di promozione della salute, ma anche solidali.”
Bresciano con 120mila euro di debiti, il Tribunale:_ non può pagare, ne versi un terzo

In una quindicina d’anni, complici le difficoltà con il lavoro, ha accumulato ben 120mila euro di debiti, di cui 95mila con l’Agenzia delle entrate. Ma un 52enne residente nella città di Brescia con i genitori anziani quei soldi non li può pagare. E per questo i giudici hanno deciso di cancellargli ben 80mila euro di pendenze: due terzi del totale.
E’ questa l’importante sentenza, di cui dà conto il quotidiano Brescia news, pronunciata nei giorni scorsi dal Tribunale di Brescia in applicazione della procedura di liquidazione controllata prevista dal nuovo Codice della crisi (che ha inglobato la legge 3/2012 o sul Sovraindebitamento).
La storia del 52enne, residente in città e assistito dallo studio bresciano Pagano & Partners, è emblematica. Nel 1999 decide di iniziare l’attività come agente di commercio, ma – complici gli strascichi della crisi economica del 2007/2008 – le sue entrate diventano sempre più scarse fino ad arrivare a una media di 300 euro al mese. Nel 2019, così, l’uomo chiude la partita Iva e riesce a trovare lavoro come ausiliario in un ospedale. Ma – con uno stipendio netto di un migliaio di euro al mese – il fardello dei debiti che gli resta sulle spalle è pesantissimo.
“La procedura che abbiamo scelto”, sottolinea l’avvocato Monica Pagano, “è riservata a consumatori, professionisti e altri soggetti non fallibili. Il principio di fondo è molto semplice: una persona onesta non può restare imprigionata nei debiti per sempre, ma deve essere messa nella condizione di tornare a guardare al futuro con speranza, pagando quanto può e per un periodo di tempo definito. Il piano di liquidazione approvato dai giudici”, continua il legale, “prevede che il 52enne metta a disposizione della procedura tutto ciò che ha: mille euro sul conto corrente e un’auto già venduta per 8.500 euro. Poi, ), oltre al quinto dello stipendio già pignorato, verserà 350 euro al mese per quattro anni (16.800 euro) e al termine di questo periodo, se avrà ottemperato alle prescrizioni, la restante parte del debito gli sarà cancellata per sempre”.
Brescia, il Festival dell’Oriente torna nei giorni 18-19-25-26 febbraio

Dopo tre anni di assenza, come riporta Brescia news, il Festival torna finalmente nella città di Brescia presso il Brixia Forum nei giorni di sabato 18, domenica 19, sabato 25 e domenica 26 febbraio con un doppio weekend ricco di novità presentate in anteprima per il pubblico di Brescia.
Il pubblico potrà interagire e sperimentare gratuitamente decine di terapie tradizionali, visitare il settore dedicato alla salute e benessere con le sue aree dedicate alle terapie olistiche le discipline bionaturali lo yoga, ayurvedica, fiori di bach, reiki, massaggi, ci kung, tai chi chuan, shiatsu, erbe, tisane, spezie e tutto quel che ruota intorno al mondo della salute, del biologico e del benessere.
Un percorso interattivo e coinvolgente in grado di far immergere nella magia dell’Oriente con moltissime attività quali la vestizione del kimono, i tamburi di guerra giapponesi, la cerimonia del te, la costruzione del mandala dei monaci e decine e decine di spettacoli ed esibizioni che si terranno ininterrottamente nei palchi della kermesse che da soli valgono il prezzo del biglietto, con la presenza di straordinari artisti provenienti da tutto il mondo.
Un appuntamento interamente dedicato all’Oriente tradizionale e alla conoscenza delle sue tradizioni, folklore e magia.
Una fiera all’insegna dell’armonia e della serenità, con la presenza di numerosi stand, workshops e conferenze e ben 18 paesi in rassegna tra cui Giappone, Cina, Corea del Sud, Thailandia, Tibet, Vietnam, Indonesia, Sri Lanka, Cambogia etc.
Il paese ospite di quest’edizione sarà il Giappone con un’enorme area interamente dedicata ai colori, la cultura, il folklore, i suoni, le tradizioni e decine di attività e riproduzioni storiche del paese del Sol Levante, con la riproduzione del Villaggio Giapponese con casette arredate secondo la tradizione; la riproduzione del laghetto delle carpe giapponese Koi; le botteghe artigianali con artigiani provenienti direttamente dal Giappone che mostreranno al pubblico le antiche tradizioni contadine; il Tempio, la mostra dei Tori; la mostra delle lapidi dei 40 guerrieri Ronin; la preparazione dei Mochi, i prelibati dolcetti ed ancora la Cerimonia del tè, la vestizione del Kimono, il laboratorio di pittura con alimenti a cura di Yochico; il laboratorio degli origami, il laboratorio di pittura Sumi-e, la calligrafia giapponese, e tantissime altre novità e laboratori aperti al pubblico.
E tutto il settore degli spettacoli con decine di spettacoli dal canto alle danze, ai concerti di tamburi Taiko alle cerimonie tradizionali per un susseguirsi di emozioni. E non potevano mancare le arti marziali con l’area tatami dedicata per sperimentare e provare le antiche arti giapponesi e per i più golosi la ristorazione tipica con ristoranti e street food con Sushi, Ramen e tantissime altre prelibatezze tutte da scoprire.
E per finire l’autentica gastronomia tradizionale con 12 ristoranti tipici e con una novità imperdibile per questa edizione di Brescia, lo street food orientale con le cucine di Giappone Tailandia, Vietnam, Cina, Hong Kong, Corea, Sri Lanka, India, Tibet, Marocco e Indonesia con un grande gruppo di chef che vi trasporterà in un viaggio ricco di emozioni e gusto alla scoperta dei paesi Orientali. Sarà come perdersi in una notte oltreoceano (India, Cina, Giappone, Tailandia, Indonesia, Filippine, Malesia, Vietnam, Mongolia, Nepal, Corea, Cambogia), tra folklore, gusti e cultura…