Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Gruppo Clerici, ecco il primo bilancio di sostenibilità

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l Gruppo Clerici – punto di riferimento in Italia per la distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno – ha presentato il primo Bilancio di Sostenibilità della sua storia. 

Il documento, rivolto a tutti gli stakeholder, presenta i risultati ottenuti nel 2022 e gli obiettivi fissati per i prossimi anni dall’azienda rispetto all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

“È con grande soddisfazione che presentiamo il nostro primo bilancio di sostenibilità essendo fortemente impegnati su questi temi in tutti gli aspetti delle nostre attività. Abbiamo iniziato un percorso che coniuga la creazione di valore aziendale ai temi ESG, e nel 2022 abbiamo ottenuto il nostro primo rating di sostenibilità rilasciato da Sustainalytics, con cui ci siamo posizionati sopra la media del settore di riferimento – sottolinea Paolo Clerici, Presidente del Gruppo. Siamo fermamente convinti che essere sostenibili significhi cambiare il proprio modo di guardare il mondo. Questo risultato è per noi di grande rilievo, poiché riassume quanto abbiamo fatto finora in questa direzione e quanto abbiamo intenzione di fare”.

“I temi ESG rivestono un ruolo sempre più centrale per la nostra azienda – dichiara Fabio Ciccarelli, CFO di Clerici – non solo perché consentono di misurare l’effettiva adozione di un modello di sviluppo capace di creare valore, ma anche perché influenzano direttamente il rapporto con i nostri stakeholder, a partire da quello dei nostri clienti, che sempre più richiedono di avere una catena di fornitura certificata sotto il profilo della sostenibilità. Il nostro Piano 2022-2024 prevede azioni di miglioramento volte a ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività e di tutta la catena di fornitura, promuovere l’inclusione e la diversità nella nostra forza lavoro, migliorare la salute e sicurezza dei nostri dipendenti e collaboratori.

I risultati conseguiti nel 2022, che questo primo Bilancio di Sostenibilità presenta, ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta e con passo spedito.”

Il primo report di Sostenibilità di Clerici si sviluppa intorno a tre colonne portanti, Ambientale, Economica e Sociale, e si concentra su 6 dei 17 Obiettivi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite considerati più affini alla realtà aziendale: energia pulita e accessibile; lotta contro il cambiamento climatico; consumo e produzione responsabili; parità di genere; salute e benessere; lavoro dignitoso e crescita economica.

Il piano messo in atto dall’azienda punta ad ottimizzare le fonti di energia usate, incrementando le fonti rinnovabili, aumentando la percentuale di energia verde acquistata e riducendo le emissioni di gas ad effetto serra GHG. In questa direzione, Clerici negli ultimi anni ha dato un ulteriore impulso agli investimenti in energia rinnovabile installando tra il 2019 e il 2022 nuovi impianti fotovoltaici nelle sedi di Parma, Desenzano, Bondeno, Borgosatollo, Brescia e Lodi per nuova potenza complessiva installata di 410 KW. È attualmente in valutazione l’installazione di un ulteriore impianto presso la sede dell’azienda Idrotrade.

Nel 2022 il Gruppo ha prodotto energia rinnovabile per circa 540 MWh, il 50% in più di quella prodotta nel 2021 e quasi il triplo rispetto al 2020. Inoltre, per mitigare l’impatto del parco mezzi sono allo studio nuove possibilità finalizzate a diminuire drasticamente la CO2 emessa per i trasporti.

Il documento illustra le azioni intraprese al fine di razionalizzare i consumi, avvalendosi anche di partner commerciali che condividano questa filosofia. In particolare, nel corso del 2022 Gruppo Clerici ha dato vita al Progetto “Zero Carta”, che grazie all’introduzione della firma digitale grafometrica presso i punti vendita, in sostituzione della stampa dei documenti di trasporto, consentirà una volta a regime un risparmio minimo di 4 milioni di fogli per un totale di più di 18 tonnellate di carta ogni anno.

Dal punto di vista economico, Clerici intende farsi promotore di modelli sostenibili di produzione e consumo, basando i processi di acquisto su valori come legalità e trasparenza. Si inserisce in questo contesto l’avvio di un’attività di mappatura dei più importanti fornitori sulle tematiche ESG, con la richiesta di adeguarsi agli standard più elevati a livello internazionale e procedendo con le dovute certificazioni. Nel corso del 2022 il Gruppo Clerici ha proseguito il processo di certificazione ISO 14001 per i Sistemi di Gestione Ambientale, arrivando ad ottenere tale certificazione per il 36% delle sedi.

Sotto l’aspetto Sociale, coesione, reciprocità e onestà sono i valori attorno al quale si muove l’attività aziendale. Come sottolinea il Report, Clerici pone le persone al centro e si impegna a valorizzare le risorse lavorative, diffondendo una cultura inclusiva e principi di equità e pari opportunità per tutti i dipendenti. Avendo come faro l’obiettivo di assicurare salute e benessere per i propri collaboratori, nel 2022 l’ufficio risorse umane è stato riorganizzato e potenziato con lo scopo di dare sempre maggiore supporto ai dipendenti. Esempio virtuoso da segnalare, la parità di genere raggiunta nella sede centrale di Brescia. Particolare attenzione viene poi rivolta alla formazione dei dipendenti, con un piano di erogazione per il 2023 di un corso introduttivo alle tematiche ESG e di corsi di miglioramento personale, disponibili a partire dalla seconda metà dell’anno.

Nel corso del 2022 Clerici ha codificato alcune policy relative a diversi ambiti quali: condotta fornitori, anticorruzione, diritti umani, diversità. Sostenere una crescita economica inclusiva per tutti è uno dei pilastri su cui si fonda il lavoro di Clerici. Il Gruppo è costantemente impegnato nel rafforzamento del sistema di governo societario (Governance) che pone le basi per instaurare una corretta interazione con tutti gli stakeholder, allo scopo di favorire la creazione di valore a lungo termine, attraverso l’attuazione di una chiara strategia di sviluppo sostenibile. Al fine di raggiungere questi obiettivi in modo efficace, l’Azienda e in particolar modo i suoi vertici, conducono la propria attività sulla base di tre principi essenziali: integrità, trasparenza e rispetto delle regole.

A completare l’impegno verso un modello di business sostenibile, è stata costituita la Fondazione Clerici, ente Filantropico del Terzo Settore che si propone come punto di riferimento e raccolta per iniziative benefiche in diversi campi, in tutte le regioni dove opera il gruppo.

Per approfondire i risultati e le attività del Gruppo Clerici, è possibile scaricare il documento integrale del Report di Sostenibilità 2022 al link: https://www.clerici.eu/sostenibilit%C3%A0-in-clerici.

CLERICI

Il Gruppo Clerici è punto di riferimento del mercato italiano nel settore della distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno. Attraverso un modello di business costruito su una presenza capillare nel territorio, insieme a una politica di acquisizioni selettive di aziende con una clientela già fidelizzata, Clerici ha progressivamente ampliato l’offerta di prodotti e la copertura geografica, coprendo la maggior parte del nord e centro Italia. Oggi il Gruppo è composto da un network di 21 insegne, per oltre 110 punti vendita nel Nord e Centro Italia e più di 60 showroom arredobagno. Attualmente i punti vendita di Clerici sono presenti in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia -Romagna, Toscana, Marche e Umbria. Clerici ha chiuso il 2022 con un fatturato di 779 milioni di euro, con un progresso del 33,6% rispetto ai 583 milioni di euro del 2021

Brescia, sono 13 i miliardi investiti in fondi comuni

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Il patrimonio gestito in provincia di Brescia è pari a 13 miliardi di euro, per un totale di oltre 319 mila sottoscrittori su 1.253.000 abitanti (tasso di partecipazione pari al 25,5%, contro il 20% a livello nazionale).  A riferirlo è l’Osservatorio sui sottoscrittori di fondi comuni, curato dall’Ufficio Studi di Assogestioni.

Il valore medio dell’investimento in fondi comuni è pari a 40.634 euro, rispetto a una media nazionale che si attesta sui 45 mila euro.  

Lo spaccato generazionale indica che la maggioranza dei sottoscrittori appartengono alla generazione dei Baby Boomers (41%). Ancora contenuta la partecipazione dei risparmiatori più giovani: solo circa il 13% appartiene ai Millennials e alla generazione Z. L’età media di un sottoscrittore di bresciano è di 61 anni, in linea con quella italiana che si attesta proprio sui 61 anni.   

Dalla ricerca emerge anche che la differenza uomo-donna si sta assottigliando, con le donne che oggi rappresentano il 47% degli investitori della provincia di Brescia contro il 53% degli uomini.   

L’asset allocation evidenzia che il 30,3% dei 13 miliardi del patrimonio gestito nella provincia è investito in fondi obbligazionari, il 23% in fondi flessibili, il 21,7% in fondi azionari e il 25% in fondi bilanciati.    

Nel complesso, l’Osservatorio mette in evidenza la provincia di Brescia come piuttosto partecipativa nel mondo degli investimenti nei fondi comuni in Italia, vicina ai dati della Regione Lombardia – dove il tasso di partecipazione è pari al 28% e l’investimento medio è di 51 mila euro. 

Lombardia, produzione industriale stabile nel 2023

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Produzione industriale stabile in Lombardia nei primi mesi del 2023. L’indice a 124,8 conferma il livello di fine 2022 con una crescita su base annua pari al 2,5%. Il settore dell’artigianato mostra maggiore dinamicità (+0,6% la produzione rispetto al trimestre precedente) con una crescita del 4,1% su base annua. Dimensione, tipologia della produzione e caratteristiche dei processi innovativi tra i fattori determinanti per l’ottimizzazione delle performance: le imprese che producono beni di investimento e ad alta tecnologia quelle più premiate.

Tra i settori più produttivi spiccano l’abbigliamento (+7,9% produzione su base annua), pelli-calzature (+5,2%) e quello dei mezzi di trasporti (+6,3%), tutti in via di recupero rispetto al 2022. Resta molto ricco il portafoglio ordini totali con una produzione assicurata in poco meno di 90 giorni. Il clima di fiducia appare in miglioramento con una prevalenza di aspettative positive circa l’andamento del prossimo trimestre.

“I risultati del primo trimestre ci lasciano ben sperare anche per il 2023: il clima di fiducia riscontrato nelle aziende con il conseguente incremento del saldo occupazionale al +1% è un ottimo segnale che potrebbe condurre ad una futura normalizzazione dell’attività industriale” – ha specificato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia.

Ma il presidente di Confindustria Lombardia Francesco Buzzella, ribaltando il punto di vista, ha commentato: “Il 2023 dell’industria lombarda si apre all’insegna del rischio stagnazione. Come a livello nazionale anche in Lombardia a trainare ordini e fatturato è l’export, oltre agli ordini pregressi e i prezzi in crescita che continuano a sostenere le vendite. L’andamento in chiaroscuro emerge anche dalla forte disomogeneità dei settori produttivi: oltre al tessile i settori più in difficoltà soprattutto in relazione agli alti prezzi delle materie prime sono la chimica – molto penalizzata dal calo degli ordini interni –, l’alimentare, la siderurgia e la carta-stampa. Mentre dal punto di vista della produzione è necessaria un’inversione di tendenza immediata, lo stato di salute del mercato del lavoro lombardo si conferma ottimo e questo potrebbe testimoniare che in Lombardia il disallineamento tra domanda e offerta comincia a ridursi. Bisogna però attendere ulteriori conferme, che potrebbero arrivare nei prossimi trimestri dagli effetti del Dl Lavoro. Il decreto approvato dal Governo, infatti, potrà fornire una doppia spinta: incentivare in primo luogo le assunzioni e, in secondo luogo, – con il taglio del cuneo fiscale, misura apprezzata da Confindustria e che auspichiamo diventi strutturale dal 2024 – mettere più soldi in tasca ai lavoratori e alle famiglie italiane. Questo, oltre a dare un po’ di respiro ai redditi delle famiglie colpiti duramente da caro energia e inflazione, potrà favorire la ripresa dei consumi dando una spinta alla produzione interna. Molto positiva anche la riforma del Reddito di Cittadinanza che però va ulteriormente migliorata, in particolare inquadrando meglio la definizione dei percettori ‘occupabili’ e affiancandola a piani di politiche attive e riqualificazione professionale specifici”.

Trasporti, ristoranti e abbigliamento: ad aprile l’inflazione sale ancora

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Nel mese di aprile, si registra un lieve aumento dell’inflazione a livello congiunturale (+0,5%) e tendenziale (+7,5%). A renderlo noto – secondo quanto riporta Brescia news – è l’Ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Un aumento nei prezzi si registra principalmente per le divisioni “Trasporti” (+1,2%), “Altri beni e servizi” (+1,1%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+1,1%), “Abbigliamento e calzature” (+1,1%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (0,8%). Seguono lievi aumenti per le divisioni “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,1%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,1%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,1%). In calo, le divisioni “Comunicazioni” (-0,9%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,3%). Presentano variazioni congiunturali nulle le divisioni “Istruzione” e “Bevande alcoliche e tabacchi“.

Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (variazioni tendenziali) le divisioni che presentano elevati aumenti sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+13,3%, in salita in questo mese), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+10,0%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+8,9%) e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+7,5%). Aumenti inferiori all’indice generale (+7,5%) si sono registrati per le divisioni “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+6,2%), “Abbigliamento e calzature” (+6,0%), “Trasporti” (+5,8%), “Altri beni e servizi” (+4,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+4,3%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,4%) e “Comunicazioni” (+0,3%). In lieve calo, la divisione dell’“Istruzione” (-0,1%). Analizzando per tipologia di prodotto, in aprile, i “Beni” presentano complessivamente un lieve aumento congiunturale (+0,2%), sintesi degli andamenti contrapposti degli Altri energetici (in aumento +2,5%) e degli Energetici regolamentati (in calo -13,9%). All’interno della voce “Servizi”, in lieve crescita (+1,0%), la voce che presenta il maggiore incremento è quella dei Servizi relativi ai trasporti (+2,9%), seguita dall’aumento dei Servizi non regolamentati (+1,1%). In termini tendenziali, i “Beni” aumentano del +9,5%, mentre per i “Servizi” le variazioni tendenziali sono meno marcate (+4,9%).

Con riferimento alla frequenza di acquisto, sono in aumento le variazioni congiunturali dei prodotti a Media frequenza (+1,4%) e a Alta frequenza (+0,1%), mentre sono stabili quelli a Bassa frequenza. Rimangono piuttosto elevate, in aumento rispetto al mese precedente, le variazioni tendenziali dei prodotti a Media (+9,6%), Alta (+6,9%) e a Bassa (+4,9%) frequenza di utilizzo.

Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, aumentano del +0,2% su base mensile e del +9,7% su base annuale. Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), si registrano una variazione congiunturale debolmente positiva (+0,5%) e una variazione tendenziale positiva decisamente elevata (+6,1%).

Brebemi, Bettoni lascia: il presidente è Gago

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Joaquin Gago è il nuovo presidente di Brebemi e prende dunque il posto di Franco Bettoni, che aveva guidato la società fin dalla nascita. A riportarlo è Brescia news, che dà conto di una nota ufficiale.

Gago è nel Cda dal 2020. Con lui, nel rinnovato consiglio di amministrazione, ci sono Giuseppe Bonomi, Ariela Caglio, Ruggero Magnoni, Matteo Milanesi, Rafael Moreno, Pablo Olivera e Stefania Petruccioli.

Il 3 maggio al Teatro Grande torna Innovation Makes Wonders

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Si terrà mercoledì 3 maggio 2023 dalle ore 16.30 – al Teatro Grande di Brescia (corso Giuseppe Zanardelli 9/a, Brescia) – la XXII edizione di IMW – Innovation Makes Wonders, l’annuale convegno dedicato all’innovazione organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia.

L’edizione 2023 si intitolerà “Cultura è…”: un viaggio con numerosi ospiti di differenti settori nelle varie declinazioni della cultura, dall’Arte al Cibo&Cucina, passando per Impresa e Musica.

All’appuntamento – moderato da Francesco Costa, giornalista, blogger e saggista italiano, vice direttore de Il Post – interverranno:

  • Per l’Impresa: Eleonora Calavalle, Ceo dell’azienda Pennelli Cinghiale, Antonio Auricchio, presidente di Gennaro Auricchio S.p.A, e Maurizio Zanella, fondatore e presidente Cà del Bosco.
  • Per l’Arte: il critico d’arte e curatore Davide Dotti con l’artista Stefano Bombardieri Giulio Bozzo, Ceo & Founder della startup Reasoned Art.
  • Per Cibo&Cucina: Sonia Peronaci, imprenditrice digitale, cuoca, conduttrice televisiva e scrittrice, fondatrice del sito internet di cucina Giallo Zafferano e lo chef Andrea Mainardi.
  • Per la Musica: Cosimo Barberi, founder e Ceo Purilian, start up innovativa per la musica algoritmica, e il maestro Federico Colli, pianista bresciano di fama internazionale.

“L’edizione 2023 di IMW è pensata come un viaggio nel futuro, attraverso le 4 dimensioni della nostra cultura: musica, arte, cibo e impresa – spiega Anna Tripoli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia –. Per ciascuna di queste dimensioni vedremo come tradizione e innovazione si sono evolute nel tempo, diventando una il proseguimento nell’altra. È un esercizio che vogliamo fare proprio nell’anno di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura per sottolineare come, nell’era del digitale e dell’intelligenza artificiale, sia importante mantenere e festeggiare il primato della creatività umana quale volano di evoluzione e progresso. Sarà un’edizione ricca di spunti e riflessioni, in cui i Giovani Imprenditori si faranno ancora una volta portatori della cultura di impresa alle nuove generazioni.”

“Mai come quest’anno, IMW si caratterizza per la profondità dei temi trattati, legati al filone della cultura e all’appuntamento che per tutto il 2023 connoterà la nostra città – aggiunge Anna Fidanza, Vice presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia –. Per declinare la tematica in vari ambiti, abbiamo scelto di coinvolgere ospiti di numerosi e differenti settori: dall’arte al cibo, passando per la musica e, ovviamente, per l’impresa. Sarà quindi l’occasione per vedere, sullo stesso palco, protagonisti di ambiti differenti, chiamati a raccontarci la loro visione di cultura. Durante l’evento non mancheranno poi le sorprese e i momenti di riflessione, legati come sempre – durante IMW – all’innovazione e agli spunti per il futuro.”

All’interno della XXII edizione IMW, sarà inoltre presente uno spazio dedicato a SetteOttavi, il roadshow di Confindustria Brescia rivolto agli 8 settori merceologici dell’Associazione, con l’obiettivo di far incontrare e confrontare le imprenditrici e gli imprenditori – associati e non – delle 7 zone di Brescia e provincia.

Per tutte le informazioni e le iscrizioni a IMW, è possibile visitare il sito (news in homepage), oppure contattare la Segreteria Giovani Imprenditori – Confindustria Brescia al numero 030/2292238, oppure alla mail ggi@confindustriabrescia.it.

Camera di Commercio, ecco gli eventi settimanali

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In questo articolo, come di consueto, pubblichiamo gli eventi settimanali comunicati dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia.

40/23 – METROLOGIA LEGALE OBBLIGHI DEI TITOLARI DEGLI STRUMENTI DI MISURA

E’ in programma per il giorno 8 maggio 2023 il webinar gratuito “Metrologia legale – obblighi dei titolari degli strumenti di misura”. L’incontro è finalizzato a conoscere le attività di vigilanza svolte dalla Camera di commercio di Brescia e approfondire le tematiche del settore.

Iscrizioni tramite servizi on line https://bs.camcom.it/

41/23 – CAMPAGNA BILANCI 2023

E’ in programma per il giorno 12 maggio 2023 alle ore 14,30 l’incontro formativo gratuito rivolto alle associazioni di categoria e alle imprese per la “Campagna bilanci 2023”.

Contestualmente si svolgerà un medesimo incontro a pagamento, rivolto ai professionisti e alle agenzie di disbrigo pratiche amministrative, per la medesima “Campagna bilanci 2023”.

Iscrizioni tramite servizi on line https://bs.camcom.it/

42/23 – DOMICILIO DIGITALE

La Camera di Commercio è prossima al rilascio d’ufficio del domicilio digitale per le aziende che ancora non hanno provveduto e, congiuntamente, all’applicazione delle relative sanzioni. Le imprese non in regola con il domicilio digitale possono ancora comunicare la propria PEC al registro delle Imprese e richiederne l’iscrizione.

Per verificare la regolarità della propria posizione e per scoprire come comunicare la propria PEC, consultare la pagina informativa domicilio digitale del sito di Unioncamere, dove è disponibile anche un canale di assistenza dedicato.

Banche, Valsabbina apre un nuovo sportello a Pavia

in Banche/Economia/Valsabbina by

È stata ufficialmente inaugurata oggi la nuova filiale pavese di Banca Valsabbina, il principale istituto bancario bresciano, che porta così a 52 il numero delle filiali operative in Lombardia, in linea con gli obiettivi strategici della Banca, che prevedono il progressivo rafforzamento nei principali capoluoghi del Nord Italia.

La cerimonia d’inaugurazione si è tenuta questo pomeriggio alla presenza dell’On. Alessandro Cattaneo, di Renato Perversi, Presidente Confartigianato Imprese Pavia, Stefano Bruni, Segretario Generale Confartigianato Imprese Pavia, Giovanni Palli, Presidente della Provincia, del responsabile della filiale, Marco Marvulli, e del suo vice, Andrea Verri unitamente ad una delegazione della Direzione della Banca.

La filiale – che è già operativa dal 19 gennaio scorso – è situata in centro, in via Giacomo Matteotti n.1, ed è raggiungibile chiamando il numero 0382 32111 o scrivendo all’indirizzo e-mail pavia.88@bancavalsabbina.com.

Complessivamente, la rete territoriale di Banca Valsabbina conta oggi 70 filiali: 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona, 3 a Milano e 16 tra le province di Asti, Bergamo, Bologna, Cesena Mantova, Milano, Modena, Monza-Brianza, Padova, Parma, Reggio Emilia, Torino, Trento, Treviso e Vicenza, a cui si aggiunge quella di Pavia.

Nell’ultimo triennio, nella sola Lombardia, Banca Valsabbina ha supportato famiglie e aziende con finanziamenti erogati per oltre 1,7 miliardi di euro, di cui 1,3 miliardi alle imprese del territorio.

“Abbiamo concluso il 2022 con l’apertura di una nuova filiale in Piemonte, ad Asti, e oggi siamo lieti di inaugurare ufficialmente un nuovo presidio in Lombardia, nell’importante piazza di Pavia. I numeri record che emergono dal nostro 125° bilancio, confermano l’efficacia della strategia adottata dalla banca, a supporto del percorso di consolidamento nei territori più dinamici. Rafforziamo ora la nostra presenza in Lombardia, dove oggi operiamo con circa i due terzi della nostra rete, spiega Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina. Intendiamo investire concretamente sulla città di Pavia mettendo a disposizione il nostro modello di banca tradizionale, contraddistinto da processi decisionali efficaci nell’ambito di un’offerta di prodotti e servizi completa. Abbiamo voluto strutturare al meglio la nuova filiale sia sotto l’aspetto logistico che in termini di qualità di organico, con l’obiettivo di continuare ad affermare il nostro modello, che ci ha permesso di ottenere anche un recente riconoscimento agli MF BANKING AWARDS 2023 come eccellenza regionale bancaria in Lombardia”.

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. È la principale banca popolare di Brescia e da

centoventicinque anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali, di cui 43 in provincia di Brescia, 8 in provincia di Verona e 3 a Milano. Impiega più di 800 dipendenti, gestisce masse superiori agli 11 miliardi di euro e vanta un solido patrimonio, con il CET 1 Ratio al 14% ed il Tier Total superiore al 15%.

Nuovo sportello Valsabbina a Pavia, foto da ufficio stampa

Confindustria, assemblea congiunta Brescia Bergamo nell’anno della Capitale della cultura

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Cultura del lavoro e dell’impresa, spinta all’innovazione, sostenibilità, saranno alcuni dei temi guida dell’assemblea pubblica di Confindustria Bergamo e Confindustria Brescia che, nell’anno di “Bergamo Brescia Capitale della Cultura”, uniscono le forze per organizzare un grande evento comune, idealmente inserito nell’articolato calendario di iniziative previste durante tutto il 2023 nei due territori.

L’assemblea congiunta, in programma in autunno in data da definire, si terrà a Palazzolo sull’Oglio, sul confine fra le due province, in una struttura che potrà ospitare circa 2.000 persone.

Come di consueto aperta a tutti, si propone come un momento fondamentale di riflessione sulla forza e sulle prospettive di territori caratterizzati da una spiccata identità manifatturiera, dalla spinta innovativa e dalla propensione internazionale e sempre più orientati verso percorsi di sostenibilità.

Con quasi 79 miliardi di euro di valore aggiunto, di cui oltre 25,4 generati dalla sola industria, il sistema economico delle due province si pone ai vertici dell’economia del nostro Paese ed evidenzia, in termini occupazionali, circa 280.000 addetti nel comparto manifatturiero avanzato, di cui oltre 179.000 nel mondo metalmeccanico e oltre 21.000 nel settore dell’industria gomma-plastica, posizionandosi primo nel ranking nazionale. Numeri che ben definiscono la vitalità di territori fra i più densamente popolati, nel cuore dell’Europa e baricentrici rispetto al tessuto manifatturiero del Nord Italia.

“Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023” – sottolinea Giovanna Ricuperati, presidente di Confindustria Bergamo – è un’occasione fondamentale di crescita e valorizzazione del territorio e di riflessione comune sui benefici delle sempre più strette interconnessioni fra cultura, economia e società. L’assemblea congiunta si inserisce a pieno titolo in questo articolato percorso ed è un’ulteriore testimonianza di come il mondo imprenditoriale sia aperto al dialogo e individui nell’approccio innovativo il suo principale motore di crescita”. 

“L’assemblea congiunta tra Confindustria Brescia e Confindustria Bergamo testimonia la volontà delle nostre realtà di unire le forze, nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023. Parliamo di Associazioni che rappresentano due territori considerati tra i motori economici d’Italia e d’Europa – aggiunge Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. Nell’Assemblea racconteremo tutto questo, dando continuità alle già numerose iniziative in atto nel 2023, a partire dalla “Fabbrica del Futuro, che vedrà la luce a fine maggio nel Parco dell’Acqua di Brescia”.

Settore legno, crescono l’export e la voglia di design

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Il settore del legno e arredo in Lombardia conta 8mila imprese attive (8.367 a tutto il 2022) e di queste 1.002 nella nostra provincia (684 nel legno e 318 nell’arredo). Un comparto che si contraddistingue per un’elevata vocazione artigiana: il 74,2% a livello lombardo sono artigiane, quota che si alza al 84,6% nella provincia di Brescia con 604 imprese nel legno e 244 nell’arredo per un totale di 848 imprese che occupano 2.434 addetti. Rispetto al 2019, anno pre-pandemia, il numero delle imprese del settore ha subito una riduzione in tutti i territori lombardi: calo più accentuato sia del totale imprese che dell’artigianato a Mantova, Lodi, Pavia con un calo a doppia cifra mentre a Brescia il calo è del 5,9% per il totale e del 6% per le artigiane.

L’analisi, offerta dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia in occasione del Salone del Mobile 2023 mostra dati di un settore dinamico, vivace, con numeri in crescita soprattutto in Lombardia e nell’export. Dalle cinque province dell’asse centrale della Lombardia votate al mobile, Monza e Brianza, Como, Milano, Brescia e Bergamo le porta a posizionarsi seste nella classifica ibrida europea per ammontare dell’export e quarte, sempre nella stessa classifica, per dinamismo delle vendite estere nel 2021- 2022 (+18,6%), superiore al +11,8% del resto d’Italia.

«Bene l’export di tutta la Regione e ancora meglio fa la nostra provincia con le vendite di prodotti in legno insieme a quello dei mobili che segna un +20,7% (rispetto al +18,8% a livello lombardo) nel 2022 rispetto all’anno precedente e un valore di 336 milioni di euro – spiega Eugenio Massetti, Presidente di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia – La bellezza e la qualità che sappiamo produrre sono sempre più apprezzati, il Made in Italy è una parola chiave nel panorama del design mondiale, tanto che i mercati esteri verso cui vengono indirizzati per la maggiore i nostri mobili e complementi sono Stati Uniti, Francia, Germania, Svizzera e Cina. Sottolineo che si collocano in Lombardia 5 province che rappresentano dei veri e propri cluster per il comparto, con conoscenze e competenze che rappresentano un patrimonio unico. Imprese attente alle trasformazioni di oggi e di domani, sempre più proiettare verso digitale e green. La quota di quelle che hanno fatto almeno un investimento in ambito tecnologico e digitale si attesta al 72,5% mentre il 24,8% delle imprese del legno-arredo hanno investito in prodotti e tecnologie a maggior risparmio energetico e a minor impatto ambientale, quota superiore di 2,5 punti rispetto a quella rilevata per il totale imprese (22,3%)». Proprio in questi giorni il presidente Massetti ha incontrato a Brescia Teawan Kim, Direttore della Korea Craft & Design Foundation (KCDF), Istituzione del Ministero della Cultura e Turismo della Repubblica di Corea in Italia per la promozione, lo sviluppo e l’internazionalizzazione dell’artigianato, del design e della cultura. L’incontro è avvenuto presso Carme per ammirare l’esposizione di Riccardo Ajossa e le sue opere d’arte realizzate proprio con carta coreana, prima di approdare alla Fiera del Mobile dove la Repubblica coreana è uno dei paesi presenti e più interessati al settore.

Tornando allo studio, sempre secondo quanto rilevato per mezzo dal recente sondaggio web di Confartigianato Lombardia, il fatturato, nel 2022, per le micro-piccole realtà del settore legno e arredo ha segnato un +5,7%. La quota di quelle che hanno raggiunto e superato il fatturato pre-pandemia si attesta invece al 68%. Rispetto al prossimo futuro si rileva un saldo negativo (-10,7 p.p.) determinato da più pareri negativi che positivi rispetto all’andamento dell’attività nella prima metà dell’anno in corso. Tra le difficoltà maggiormente subite vengono indicati i costi di materie prime ed energia che comportano criticità come la riduzione dei margini e il ritardo nelle consegne.

Altra difficoltà maggiormente indicata riguarda la mancanza di manodopera. Questa evidenza la cogliamo anche attraverso i dati Excelsior-Unioncamere che danno evidenza che a fronte di domanda di lavoro dinamica (+19%), nel 2022 rispetto al 2021, la quota di imprese del legno-arredo che riscontrano difficoltà a reperire i profili professionali ricercati si attesta al 52,5%, alzandosi al 54,1% per le MPI del settore. Tra le figure più ricercate e più difficili da trovare: tappezzieri e materassai (91,2% delle entrate difficili da trovare), meccanici e montatori di macchinari industriali e assimilati (80%) e installatori di infissi e serramenti (75%).

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