Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Imprese, in Lombardia sono cresciute del 19,7%

in Crisi/Economia/Indagini Inchieste Processi by

Le liquidazioni giudiziali registrate nel corso del 2024 sono 9.162 ,un valore in forte crescita (+19,7%) rispetto al 2023, e in progressivo allineamento con il periodo pre-pandemia, nel 2019 le liquidazioni giudiziali erano state 11.044. È quanto emerge dall’Analisi sulle Liquidazioni giudiziali[1] realizzata da CRIBIS, società del Gruppo CRIF specializzata nelle informazioni commerciali su aziende italiane ed estere e aggiornata a dicembre 2024.

Nel corso del quarto trimestre del 2024 lo stock di aziende in liquidazione giudiziale è stato 2.888 +32,3% rispetto allo stesso periodo del 2023 e +70% rispetto al medesimo periodo nel 2022. Anche in tal caso i dati mostrano allineamento nel numero di liquidazioni al periodo subito precedente alla pandemia: nel 2019 le liquidazioni nel quarto trimestre furono 3.002, -3,8% rispetto al Q4 del 2024.

I concordati preventivi nel corso del 2024 sono stati 327, di cui 76 nell’ultimo trimestre (in calo del 32,7% rispetto al Q4 2022 e del 39,7% rispetto al Q4 2019).

Le Regioni che hanno registrato il maggior numero di liquidazioni giudiziali nel 2024 sono la Lombardia (1.911, 620 nel Q4), Lazio (1.137, 396 nel Q4) e Campania (778, 240 nel Q4), mentre le aree geografiche con il minor numero sono Trentino-Alto Adige (72), Basilicata (43), Molise (49) e Valle d’Aosta (9).

Per quanto riguarda i settori con un maggior numero di società in liquidazione giudiziale, è il Commercio quello che risulta particolarmente in crisi con 2.956 liquidazioni giudiziali, seguito dai Servizi (2.084),  dall’Edilizia (1.722) dall’Industria (1.557).

“I dati del 2024 evidenziano  un incremento del tasso di crescita delle aziende in liquidazioni giudiziali, causato principalmente dalle sfide poste dall’attuale contesto macroeconomico. L’instabilità geopolitica, l’aumento dei costi energetici e dei materiali, e l’innalzamento dei tassi di interesse, che ha reso più oneroso l’accesso al credito, stanno aggravando le difficoltà finanziarie di molte imprese. Un trend che non sta colpendo solo l’Italia, ma anche altre economie europee. Per quanto riguarda il nostro Paese, i settori come l’edilizia, il commercio e l’industria sono stati particolarmente colpiti. In questo scenario, le aziende devono adeguarsi a governare l’incertezza macroeconomica in cui stiamo navigando. Nonostante le sfide del periodo, l’Italia  sta registrando segnali positivi in termini di crescita del PIL e occupazionale, un messaggio positivo per tutto l’ecosistema.” –  ha commentato Marco Preti, amministratore delegato di CRIBIS. 

Cambio nelle quote per la Eredi Gnutti Metalli S.p.A.

in Economia/Eredi Gnutti/Finanza by

Si è conclusa ieri mattina da parte di Holding Umberto Gnutti S.p.A. (di seguito anche “HUG”) l’operazione di acquisto di quote di minoranza di S.A. Eredi Gnutti Metalli S.p.A. (di seguito anche “EGM”) pari al 26,26%, detenute in precedenza dalla Franco Gnutti Holding S.p.A..

HUG, che era già detentrice del 2,1% del capitale sociale di EGM, è la controllante di Almag S.p.A. e pertanto raggiungerà così il 28,36% delle quote di EGM, pari al 29,89% dei diritti di voto.

Almag ed EGM prendono entrambe origine dalla “Fabbrica Italiana d’Armi”, fondata nel lontano 1860 a Lumezzane da Giacomo Gnutti: i rapporti e la collaborazione fra queste due realtà storiche del settore metallurgico bresciano non sono una novità ma sono consolidati da tempo, considerato che in passato Almag aveva già posseduto quote di EGM, pari sino al 25%.

Nulla cambia nella governance attuale di S.A. Eredi Gnutti Metalli S.p.A., in considerazione del fatto che Holind srl detiene rispettivamente il 54,62% delle quote azionarie e il 57,57% dei diritti di voto. EGM da un lato, e Almag dall’altro, si muoveranno in futuro come oggi, ovvero seguendo le loro strategie commerciali, economiche e produttive in modo assolutamente autonomo e in concorrenza. “Siamo confidenti che il passaggio di mano di questo pacchetto azionario sia molto positivo,” – si legge nella nota dell’azienda – “visto che i rapporti tra gli azionisti di HOLIND e quelli di HUG sono sempre stati improntati alla reciproca stima”.

L’accordo stretto ieri decide un passaggio desiderato da tempo da EGM per risolvere relazioni divenute negli anni, purtroppo, spiacevoli. Il traghettamento delle quote verso HUG porta verso una gestione più distesa e basata su valori quali rispetto e professionalità. La grande storia bresciana nel campo della metallurgia, contraddistinta dal nome Gnutti sin dal XIX secolo, compie un nuovo passo in avanti, nel solco della tradizione ma diretta verso un modus operandi sempre più tecnologico e d’avanguardia, basato sul driver della transizione energetica e della sostenibilità.

LE AZIENDE COINVOLTE

La Holding Umberto Gnutti S.p.A. è il frutto dell’importante percorso imprenditoriale della famiglia Gnutti, nello stampaggio a caldo di leghe di rame, ottone e alluminio in uno dei distretti industriali più famosi al mondo. Grazie alle numerose partecipazioni e acquisizioni, oggi HUG è un gruppo industriale e commerciale complesso e articolato. Essa controlla Almag, Brawo e Vetramet. Almag produce barre in ottone dal 1946, distinguendosi per le qualità che la rendono affidabili, ovvero i pilastri che guidano la ricerca della perfezione: elasticità, precisione e innovazione. La nascita industriale della famiglia risale addirittura al 1860, quando Giacomo Gnutti, trisavolo dell’attuale Presidente ed azionista di maggioranza di HUG Gabriele Gnutti, accese la propria fucina di armaiolo appunto a Lumezzane.

S.A. Eredi Gnutti Metalli produce barre di ottone seguendo un modello di sviluppo sostenibile fondato sull’economia circolare e sulle energie rinnovabili. Il nostro obiettivo non è produrre di più, ma farlo riducendo l’impatto sull’ambiente di ogni singola attività, garantendo ai nostri clienti italiani e internazionali gli standard qualitativi più elevati. Siamo un’industria innovativa che investe in tecnologia green e nella valorizzazione del capitale umano, per guidare con responsabilità il settore verso un cambiamento consapevole che metta al centro il pianeta e il benessere delle generazioni future. Siamo nati nel 1860 e da allora abbiamo cambiato più volte settore, produzione e stabilimento, adattandoci agli eventi, all’evoluzione del mercato e della società. Oggi produciamo recuperando il 97% da scarti di produzione industriale e investiamo ogni giorno per un “fare impresa” responsabile e sostenibile.

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Regione, 13 i progetti di economia circolare che riguardano il territorio di Brescia e che saranno finanziati con 1.867.000 euro

in Ambiente/Economia by

Sono 13 i progetti di economia circolare che riguardano il territorio di Brescia e che saranno finanziati con 1.867.000 euro. Le risorse provengono dal bando ‘Ricircolo’ di Regione Lombardia, rivolto a PMI delle filiere plastiche e tessile, attraverso il quale sono stati stanziati in totale 7.000.000 euro per lo sviluppo di iniziative legate alla prevenzione di produzione rifiuti, all’ecodesign, alla simbiosi industriale e alla raccolta e il riciclo dei rifiuti.

“Uno stanziamento importante – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia, Giorgio Maione – per aiutare le piccole e medie imprese a concretizzare azioni di economia circolare. La Regione e le aziende lombarde stanno andando di pari passo per far diventare realtà il concetto di transizione ecologica” . “Rendere più moderni e innovativi i processi produttivi – ha aggiunto – significa aumentare la capacità delle imprese riducendo le risorse utilizzate. La sostenibilità ambientale è legata alla sostenibilità economica delle aziende”. Il contributo, derivante da fondi Fesr, è erogato fino al 50% delle spese ammissibili e fino ad un importo massimo di 300.000 euro per ogni singola impresa. Sono finanziati progetti legati alla valorizzazione come materia dei residui di produzione, azioni di riutilizzo di imballaggi a fine vita, modifiche alle linee produttive per realizzare prodotti e imballaggi con un minor uso di materie prime e percorsi virtuosi legati al fine vita del prodotto. “Il bando – ha proseguito l’assessore – ha avuto un ottimo successo. Abbiamo ricevuto richieste di finanziamento ben superiori all’importo a disposizione e abbiamo deciso di incrementare il fondo con una delibera di giunta per esaurire la graduatoria” . “Gli investimenti in innovazione delle imprese – ha spiegato – sono fondamentali per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione della Lombardia che ha consolidato il suo ruolo di modello europeo nella gestione dei rifiuti. Questi interventi permetteranno di ridurre ulteriormente plastiche e microplastiche in questi due settori strategici”.

In particolare, gli stanziamenti sul territorio bresciano riguardano i seguenti progetti (beneficiario, Comune della sede operativa e titolo del progetto):

VEGEA SRL – Bassano Bresciano – EcoLayer

ISINNOVA SRL – Brescia – MICROPET

S.P.M. S.P.A. – Castenedolo – Progetto Sortin

SANITARS S.P.A. – Flero – Trasformazione Ecologica degli Scarti in materiali Assorbenti

POLIREM SRL – Borgosatollo – Servizio di triturazione, compattazione e magazzinaggio provvisorio di scarti di polistirolo – e altri materiali

AIR TECNOLOGY SERVICE S.R.L. – Ospitaletto – Riciclo del poliuretano espanso: un’opportunità ecologica

CANTIERE DEL SOLE – Brescia – TEC-TES TECnologie innovative per i rifiuti TESsili

BUENAVISTA COOPERATIVA SOCIALE – Calcinato – RiplasticaBuena

NUOVA PLASTILINE S.R.L. – Soiano del Lago – NUOVA PLASTILINE – Efficienza Sostenibile: Innovazione e Economia Circolare

PLASTEC S.R.L. – Gussago – Easy PET

TESSILE SAN GALLO SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ LIMITATA – Lonato del Garda – PROGETTO “LASTING LIFE”

VMC SPA – Gottolengo – Valorizzare una licenza di produzione attraverso un minor uso di materie prime e una maggiore sostenibilità ambientale

STAGNOLI TG SRL Lonato del Garda – Stagnoli T.G. srl – Investimenti per la riduzione della produzione di rifiuti  

Sul sito di Regione è disponibile la graduatoria completa dei progetti finanziati nelle 8 province lombarde coinvolte (Bergamo, Brescia, Como, Lecco, Mantova, Milano, Monza Brianza, Varese) e le risorse stanziate su base territoriale alle 53 aziende beneficiarie.

Il Pastaio apre uno stabilimento negli Usa

in Alimentare/Economia by

Il Pastaio, azienda bresciana leader nella produzione di gnocchi e pasta di alta qualità fondata nel 1983, ha annunciato l’avvio della costruzione del suo primo stabilimento negli Stati Uniti. Il nuovo stabilimento, situato ad Allenwood, nello stato della Pennsylvania, si estenderà su una superficie di oltre 6.600 metri quadrati e impiegherà inizialmente 75 dipendenti. Lo riferisce Brescia news.

Il progetto prevede l’avvio di 5 linee di produzione per gnocchi, sia tradizionali che ripieni, di cui 2 gluten-free e con la possibilità di produrre anche gnocchi biologici, per soddisfare le esigenze del mercato statunitense, garantendo ai consumatori locali la massima qualità e freschezza.

Fondato a Brescia, Il Pastaio è un punto di riferimento per il settore alimentare, sia per la private label sia con i prodotti a marchio Patarò e Canuti Tradizione Italiana. Con 4 stabilimenti in Italia, di cui uno interamente dedicato alla produzione gluten-free, e una capacità produttiva annua di 100.000 tonnellate di gnocchi e pasta, l’azienda ha da sempre posto al centro qualità, innovazione e tradizione italiana. Grazie a un team di oltre 300 dipendenti e a una struttura in continua espansione, Il Pastaio è oggi sinonimo di eccellenza del Made in Italy a livello internazionale.

“La posa della prima pietra del nostro stabilimento in Pennsylvania rappresenta un passo cruciale per Il Pastaio, ma anche la volontà di ribadire il nostro desiderio di coniugare le migliori tradizioni italiane con l’energia e la cultura agroalimentare degli Stati Uniti,” ha dichiarato Pierluigi Colombi, CEO de Il Pastaio. “Siamo entusiasti di entrare in un mercato con un così grande potenziale, portando la nostra maestria artigianale e la passione per la cucina italiana a una nuova generazione di consumatori. Questo progetto è un investimento per il futuro e una celebrazione dell’autenticità del Made in Italy in una Paese ricco di opportunità.”

La nuova struttura – resa possibile anche grazie al sostegno del Dipartimento per lo Sviluppo Economico e Comunitario della Pennsylvania (DCED) – sorgerà all’interno del Great Stream Commons Business Park, un’area strategica che garantirà significativi vantaggi grazie alla sua inclusione in una Keystone Opportunity Zone. L’investimento permetterà inoltre di espandere la capacità produttiva di gnocchi, rispondendo alla crescente domanda del mercato statunitense.

IL PASTAIO

Il Pastaio, fondato nel 1983 e con sede a Brescia, è un’azienda leader nella produzione di gnocchi e pasta per il settore private label. Nel 2024 ha registrato un fatturato complessivo di gruppo di 90 milioni. Con una capacità produttiva di 100.000 tonnellate all’anno, quattro stabilimenti (di cui uno gluten-free) e una struttura di 45.000 mq, l’azienda impiega oltre 300 persone. Nel 2022, Il Pastaio è entrato a far parte del portafoglio di investimenti del fondo americano di private equity The Riverside Company e ha acquisito Canuti Tradizione Italiana, ampliando la propria offerta nel segmento food-service. Da oltre 40 anni, Il Pastaio si distingue per qualità, innovazione e flessibilità, promuovendo l’autenticità del Made in Italy in tutto il mondo.

Ave Spa cerca operatori di stampaggio iniezione plastica per lo stabilimento di Rezzato

in Economia/Lavoro by

Ave Spa, azienda bresciana leader nel settore del materiale elettrico con 120 anni di storia, cerca operatori di stampaggio iniezione plastica per lo stabilimento di Rezzato.

Ai candidati si richiede un minimo di due anni di esperienza del settore.

Si offre:

– Lavoro su tre turni dal lunedì al venerdì;
– Contratto a tempo indeterminato;
– Premio di produzione;

– Ambiente di lavoro sereno e stimolante, che valorizza le risorse interne.

Per candidarsi è possibile inviare il proprio curriculum a: personale@ave.it

Per ulteriori informazioni è possibile telefonare al numero: 030.24981.

La bresciana Motive apre una seconda filiale a Shangai

in Economia/Export by

L’azienda bresciana Motive, con Green Silence Group, il nuovo polo italiano che ha unito le competenze di Settima Meccanica, Motive e Spin nel campo delle applicazioni industriali e della mobilità, ha aperto la seconda filiale a Shanghai, e ottenuto la certificazione “CNEX” per la produzione e la commercializzazione in Cina di una gamma di prodotti destinati all’impiego in zone a rischio di esplosione come, per esempio, quelle dei settori del food processing, oil & gas, estrazione mineraria, chimico, farmaceutico, plastica, ed altri ancora.

La strategia di crescita del gruppo, creato grazie alla visione del fondo Xenon Private Equity che ha unito tre eccellenze italiane, si concretizza con un’operazione volta al rafforzamento della posizione competitiva in Asia, facendo leva sul know-how e le competenze specialistiche nell’ambito di apparecchiature a sicurezza elevata in ambienti esplosivi, con certificazioni specifiche, mercato incui Motive, componente del gruppo, vanta prodotti all’avanguardia rispetto ai produttori locali.

Green Silence Group che ha recentemente presentato anche una gamma di motori elettrici per veicoli industriali  ad altissimo rendimento ed efficienza energetica in grado di abbattere non solo l’inquinamento (acustico e ambientale) ma anche di eliminare definitivamente l’utilizzo dei magneti permanenti, conta oggi oltre 200 dipendenti e un fatturato di 50 milioni di euro che punta a raddoppiare entro il 2028. Attualmente realizza all’estero il 77% dei suoi ricavi e l’apertura della filiale a Shanghai permetterà una più rapida crescita nei mercati asiatici.

Pubblici esercizi tra digitalizzazione e recensioni online: il 28 incontro con Confesercenti

in Abbigliamento/Commercio/Economia by

Quando si possiede una attività tenersi costantemente aggiornati sulle molteplici novità che vengono introdotte e sorgono quotidianamente può risultare tanto importante quanto vantaggioso. Per consentire ai titolari di pubblici esercizi bresciani di conoscere e approfondire alcune delle più significative, Confesercenti organizza martedì 28 gennaio alle 16 nella sede di via Salgari 2, in città, un incontro gratuito dal titolo: «Pubblici Esercizi: tra digitalizzazione e nuove regole. Cosa cambia su recensioni online, buoni pasto, plateatici e nuovo codice della strada».

Nel corso dell’appuntamento esperti e autorità locali illustreranno le principali novità e saranno a disposizione per rispondere alle domande dei partecipanti. Un’occasione per chiarire dubbi e confrontarsi sulle sfide che interessano il settore dei pubblici esercizi.

Relatori dell’incontro sono: Emilio Zanola, Presidente FIEPeT della Lombardia Orientale; Corrado Luca Bianca – Coordinatore Nazionale FIEPeT – Confesercenti; Andrea Poli – Assessore alle attività produttive e al Turismo del Comune di Brescia; Federica Deledda – Primo dirigente Polizia Stradale.

Si parlerà di digitalizzazione e nuove opportunità, recensioni online certificate, plateatici e buoni pasto, sicurezza e movida e nuovo Codice della strada.

Per partecipare occorre iscriversi tramite il sito www.comservizi.it

Camera di commercio, i prossimi eventi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi by

Pubblichiamo di seguito, in collaborazione con il giornale online BsNews.it, i prossimi eventi per le imprese promossi dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia.

I PROSSIMI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO

1/25 – WEBINAR: LA NUOVA PIATTAFORMA CERT’O – GUIDA ALL’USO

La Camera di Commercio di Brescia organizza un webinar formativo dedicato alle imprese operanti nel settore del commercio estero sull’utilizzo della nuova piattaforma Cert’O il 28 Gennaio 2025, dalle ore 10.00 alle 11.00.

Durante il webinar verrà illustrato come gestire le pratiche per la richiesta di certificati di origine o visti tramite la nuova piattaforma.

Modulo per le iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

2/25 – RENTRI – NUOVO CICLO DI EVENTI FORMATIVI

Le Camere di Commercio lombarde di Brescia, Bergamo, Como – Lecco, Mantova-Pavia- Cremona, Sondrio e Varese, con la collaborazione di Unioncamere Lombardia, per supportare le imprese del territorio nell’affrontare correttamente i nuovi adempimenti connessi alla gestione dei rifiuti aziendali, organizzano un evento formativo il 7 febbraio 2025, dalle 9.30 alle 12.30 inerente Scritture ambientali gestori.

Programma e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it

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Make the diffHERence: otto nuove ingegnere iniziano il percorso in Feralpi

in Acciaio/Aziende/Economia/Feralpi/Lavoro by

Le nuove colleghe sono pronte a fare la differenza. È così che il Technical Graduate Program di Feralpi Group dal titolo ““Make the diffHERence”, dedicato a giovani laureate in Ingegneria, ha visto l’inizio della sua seconda fase: l’inserimento nei reparti operativi delle società siderurgiche del Gruppo.

Il programma formativo ha da poco concluso la prima parte di onboarding strutturato. Da qualche giorno le colleghe hanno, quindi, iniziato a operare nelle squadre di lavoro, a giornata e su turni, in attesa della terza fase del programma inerente il supporto all’area tecnica nello sviluppo di progetti. L’obiettivo del programma, della durata di 20 mesi, è finalizzato all’inserimento nelle funzioni tecniche a livello di Gruppo o nelle Operations.

Il Graduate Program si inserisce nel più ampio e ambizioso progetto internazionale di diversity & inclusion di Feralpi che, da tempo, ha intrapreso un percorso di tipo culturale e organizzativo, con l’obiettivo di portare un cambiamento nel cuore della produzione di acciaio. Tale strategia, disciplinata anche da obiettivi validati da Science Based Target Initiative che includono target ESG, prevede per Feralpi l’aumento della quota di personale femminile in ingresso (almeno il 5% di personale femminile in ingresso nelle aree “core” degli stabilimenti siderurgici del Gruppo entro il 2027).

«La competitività di un’azienda non può prescindere dalle competenze – sottolinea Antonio CotelliDirettore Risorse Umane di Feralpi GroupRiteniamo che queste giovani ingegnere possano aggiungere valore alla nostra organizzazione. Dopo aver approcciato un percorso di cambiamento, sia a livello organizzativo che culturale, oggi contiamo di essere più attrattivi, anche nei confronti delle donne che, all’interno di una realtà siderurgica, possono trovare percorsi professionali stimolanti per le rispettive carriere».

Brescia, ecco l’andamento dell’inflazione

in Economia/Tendenze by

A dicembre salgono leggermente i prezzi rispetto al mese di novembre (variazione congiunturale pari a +0,2%), mentre la variazione tendenziale diminuisce passando dal 1,1% del mese scorso al +1,0% attuale. A dirlo è una nota inviata dall’Ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, crescono in modo deciso i prezzi delle divisioni dei “Trasporti” (+1,1%), della “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+1,0%) e dell’“Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,6%). Più o meno stabili rispetto a novembre 2024 i prezzi dei prodotti ricadenti nelle divisioni di spesa dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,1%), delle “Comunicazioni” (+0,1%) e dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,1%). Nulle le variazioni dell’“Istruzione”, dei “Servizi sanitari e spese per la salute” e dell’“Abbigliamento e calzature”. Presentano, invece, un deciso calo dei prezzi le divisioni delle “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,6%), dei “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (-0,5%) e dei “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,2%).

I maggiori incrementi tendenziali, rispetto a dicembre 2023, si registrano per le divisioni “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+2,7%), “Altri beni e servizi” (+2,3%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+2,3%), “Istruzione” (+2,0%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+1,6%) e “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,5%). In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-6,6%), seguita a distanza da “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-0,7%) e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,4%).

Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano complessivamente un lieve calo congiunturale (-0,1%). Nel dettaglio, calano sia i Beni alimentari (-0,6%, e soprattutto gli Alimentari non lavorati -1,0%), mentre salgono i Beni Energetici (+0,5%, in particolare gli Energetici regolamentati +1,8%). In termini tendenziali, rispetto a dicembre 2023, crescono complessivamente i “Beni” (+0,2%) e i Beni alimentari (+2,4%, soprattutto gli Alimentari non lavorati +4,9%) mentre i Beni energetici calano nel complesso (-3,4%). In particolare, all’interno della tipologia dei Beni Energetici si evidenziano due andamenti tendenziali contrapposti: gli Altri Energetici che scendono (-5,0%) e i Beni Energetici regolamentati che presentano un forte aumento (+15,8%). I “Servizi” registrano complessivamente un leggero aumento congiunturale (+0,5%), pur mantenendo elevato l’aumento tendenziale (+2,0%). In particolare, all’interno della tipologia dei “Servizi”, la voce che presenta l’incremento congiunturale più elevato è quella dei “Servizi relativi ai trasporti” (+1,8%).

Anche in termini tendenziali, l’incremento maggiore si conferma per “Servizi relativi ai trasporti” (+3,1%). Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, su base mensile diminuiscono dello 0,5%, ma crescono su base annuale (+1,9%). Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese precedente, calano i prodotti a Bassa frequenza (-0,1%), mentre quelli Media frequenza salgono (+0,6%). Restano stabili i prezzi dei prodotti ad Alta frequenza di acquisto (variazione nulla).

In termini tendenziali, i prodotti a Alta e Media frequenza di acquisto presentano variazioni positive (+1,5% e +1,3%), mentre quelli a Bassa frequenza presentano variazioni tendenziali negative (-0,6%). Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), la variazione congiunturale è in aumento dello 0,3%, mentre quella tendenziale è positiva (+1,2%).

Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, in questo mese, i prezzi della città di Brescia presentano variazioni congiunturali lievemente superiori a quelle nazionali (+0,2% versus 0,1%), mentre presentano variazioni tendenziali inferiori (+1,0% versus +1,3%). Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.

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