Valsabbina, si ferma la discesa del valore delle azioni
Novità positive nella quotazione del titolo Valsabbina sul mercato Hi-Mtf: nell’asta settimanale che si è tenuta venerdì sono state scambiate 310 mila azioni ad un corrispettivo determinato a 4,60 euro per azione.
Un risultato in una certa misura sorprendente, in quanto dopo le 73 mila azioni scambiate venerdì 7 a 4,60 euro l’asta di venerdì scorso era risultata nulla per eccesso di ribasso. Ci si poteva quindi aspettare un ulteriore ribasso: per fortuna degli azionisti interessati a vendere questo non è avvenuto ed è stato quindi confermato il valore di inizio mese.
Un risultato che sembra frutto della situazione di rinnovata attenzione sulla banca, che coinvolge oggi circa 40mila soci. Da una parte, infatti, c’è la nascita del Comitato Soci guidata da Aurelio Bizioli, che ha invitato gli azionisti a non vendere, dall’altra l’azione della banca che – oltre a ribadire che le azioni hanno un valore reale più alto di quello attuale di mercato – ha messo in cantiere diverse azioni, tra cui l’acquisizione diretta di ben 125 mila azioni tramite il fondo azioni proprie.
Si tratta ora di verificare nelle prossime aste se finalmente la diminuzione del valore del titolo si è arrestata o meno.
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Valsabbina, altra settimana in positivo per il titolo
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La finanza entra in classe con Ubi banca
L’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia e UBI Banco di Brescia – anche in considerazione delle numerose manifestazioni di interesse pervenute durante l’anno scolastico 2015-2016 – ripropongono alle scuole bresciane secondarie di secondo grado l’opportunità di fruire di interventi formativi su tematiche di carattere finanziario, realizzati al fine di favorire la comprensione dell’economia finanziaria, arricchendo i percorsi formativi già garantiti dai programmi scolastici. Le opportunità formative, prevalentemente rivolte alle classi quarte e quinte, si articoleranno in una o più lezioni svolte da funzionari della Banca e saranno focalizzati su specifiche e condivise tematiche di carattere economico-finanziario. Il credito bancario, il merito creditizio, l’assegnazione del rating nell’ambito degli accordi di Basilea, le forme tecniche di concessione del credito, il mercato degli strumenti finanziari e la tutela degli investitori sono tra i principali temi che sono stati richiesti e che potranno essere affrontati in classe; potranno altresì essere valutati approfondimenti sul regolamento degli scambi internazionali e percorsi di internazionalizzazione, con interventi formativi anche in lingua inglese. Tempi e modalità di fruizione delle lezioni potranno essere condivisi e gli argomenti potranno altresì essere declinati ad hoc, sulla base di specifiche esigenze formative. I Dirigenti scolastici degli Istituti secondari di II grado di Brescia e Provincia riceveranno idonea comunicazione dall’Ufficio Scolastico Territoriale, con indicazioni inerenti le opportunità formative offerte.
Mario Maviglia, Dirigente Reggente dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia, dichiara “L’UST di Brescia, in collaborazione con UBI Banco di Brescia, offre una comprovata e significativa opportunità di conoscenza del sistema economico- finanziario e bancario agli studenti, avvicinandoli sempre più al mondo del lavoro. Grazie al sostegno di UBI Banco di Brescia, che si è dimostrata molto sensibile ai temi della formazione e dell’istruzione, la scuola può confrontarsi con il Territorio in un itinerario economico-sociale, aiutando i giovani ad acquisire strumenti di conoscenza e consapevolezza sempre più adeguati.” “Siamo particolarmente soddisfatti – dichiara Stefano V. Kuhn, Direttore Generale del Banco di Brescia – di rinnovare questa importante e fattiva collaborazione che attesta il legame privilegiato del nostro Istituto con il Territorio, ove siamo cresciuti nel tempo perseguendo uno stile ispirato a criteri di responsabilità sociale, che consideriamo un tratto identitario e distintivo del nostro Fare Banca per Bene, investendo sul futuro dei giovani, sulla loro formazione e sulle loro peculiari esigenze, in sinergia con le istituzioni deputate, nel caso specifico, a presidiare l’istruzione”. Nel quadro delle opportunità formative offerte alle scuole bresciane si segnala altresì la proposta educativa per promuovere l’utilizzo consapevole di internet e dei social network condivisa con la Polizia di Stato – Questura di Brescia, Ufficio Scolastico Territoriale e UBI Banco di Brescia sui temi specifici dell’uso sicuro della rete internet, identità virtuale, web reputation e cyber bullismo, un fenomeno purtroppo in rapida diffusione. La rapidità di crescita delle nuove tecnologie, e dei relativi giovani fruitori, ha infatti generato nuove insidie e sofferenze, che possono svilupparsi nelle cosiddette “piazze virtuali”, in assenza di quella conoscenza utile a rendere internet una grande opportunità. Opportunità che nasce dalla cultura della creazione della propria identità virtuale attraverso la costruzione della propria web- reputation.
Al riguardo la Banca si è resa altresì disponibile ad effettuare interventi formativi sul tema della sicurezza, in relazione all’evoluzione digitale in atto nei sistemi di pagamento. D’intesa con l’Ufficio Scolastico Territoriale, UBI Banco di Brescia ha altresì strutturato un’offerta dedicata alle famiglie, a sostegno della formazione dei giovani studenti: un finanziamento a tasso zero già attivo da giugno 2016 e dedicato all’acquisto di libri di testo, materiale scolastico e supporti didattici digitali (es. tablet) per gli studenti delle scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, nonché universitari. In estrema sintesi l’offerta, che si intende valida fino al 31 dicembre 2016, prevede un importo massimo finanziabile di 2000,00 Euro, durata massima di 6 mesi e rate di rimborso mensili (tasso: zero; spese di istruttoria e incasso rata: zero). Gli interessati potranno recarsi presso una qualsiasi filiale del Banco di Brescia e di Banca di Valle Camonica per ricevere tutte le informazioni necessarie.
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Sivieri, Apindustria: non attendiamo oltre per le infrastrutture immateriali
Nei giorni scorsi la presenza in città del ministro Graziano Delrio e dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato italiane Renato Mazzoncini ha messo alcuni punti fermi sullo stato delle opere infrastrutturali che riguarderanno Brescia nei prossimi anni. Sulle loro dichiarazioni interviene Douglas Sivieri, presidente di Apindustria Brescia.
“L’alta velocità procede a passo più o meno spedito a seconda dei fondi messi a disposizione, l’autostrada della Val Trompia – progetto di cui si discute da almeno trent’anni – forse vedrà i primi cantieri il prossimo anno, l’aeroporto di Montichiari resta in attesa di decollare da qualche decennio o quanto meno di ritagliarsi uno spazio all’interno di un territorio già piuttosto intasato, per la Piccola velocità sono arrivate nuove promesse di rilancio. In attesa di vedere se il libro dei sogni (come è stato titolato a livello locale) diventerà realtà, non possiamo che esserne lieti. Di infrastrutture in grado di migliorare la mobilità di persone e merci ce n’è bisogno” è il pensiero di Sivieri.
“Nel 2016 è necessario però soffermare lo sguardo non solo sulle infrastrutture materiali (di cui c’è bisogno, lo ripeto a scanso di equivoci) ma di porre analoga se non maggiore attenzione alle infrastrutture immateriali del territorio. Non stiamo parlando di domani: già ora le infrastrutture immateriali sono fondamentali, sono per intendersi un po’ come l’acqua o l’elettricità, e sono in grado di determinare il successo o meno di un’azienda – prosegue ancora il presidente -. Come il costo dell’energia può determinare le sorti di un’azienda, allo stesso modo il gap digitale e di accesso alla rete rispetto a un concorrente è oggi vitale per la sopravvivenza e lo sviluppo di un’impresa. Negli ultimi anni molte aziende si sono perse per strada o sono in situazione di affanno, ma fortunatamente molte di più sono quelle che sono state in grado di non subire la crisi ma di attrezzarsi in modo adeguato. Tutte o quasi, e soprattutto le piccole e medie imprese, hanno bisogno di salire di un gradino o più. In che modo? Attraverso le infrastrutture immateriali, che devono essere fatte adesso, non domani. Se abbiamo aspettato 20 anni per l’autostrada della Val Trompia, con il rischio che non sia più nelle necessità di tante aziende, non possiamo aspettarne altrettanti per avere i fattori abilitanti alla crescita digitale”.
“Lo stato dell’arte oggi è però negativo – conferma Sivieri -. In provincia di Brescia, in questo momento, meno di un’abitazione su cinque ha una connessione a banda larga e la media provinciale complessiva è inferiore ai 5Mbs. Il confronto con l’Europa è però disarmante: rispetto a Brescia e all’Italia, quasi ovunque nel continente diffusione della banda larga, velocità e costi sono migliori. La produttività è anche questo. Piani e progetti per migliorare ci sono, ma la velocità di decisione e attuazione in questi casi è fondamentale perché qualsiasi progetto di innovazione, qualsiasi piano di governo Industry 4.0 non serve a nulla se la grande mole di dati che si riesce a generare, se le macchine in rete, se lo sviluppo remoto del software di gestione non hanno una robusta e affidabile capacità di accesso al mondo digitale”.
“Il mondo è più veloce, non aspetta i nostri tempi, e nemmeno quelli della nostra Pubblica Amministrazione – dice ancora il presidente di Apindustria -. Vale la pena sottolinearlo: una Pubblica Amministrazione efficiente è o sarebbe una grande, forse la principale, infrastruttura digitale del Paese. La trasformazione della Pubblica Amministrazione nel rapporto con i cittadini e le imprese deve essere attuata in profondità, snellendo le procedure, aumentando la trasparenza, implementando e velocizzando i servizi. Uno Stato amico dei cittadini e delle imprese è anche e soprattutto questo. La trasformazione della Pubblica Amministrazione non è a costo zero, l’effetto volano sarebbe straordinario. Banda larga e trasformazione dei processi di produzione non possono essere gestiti con logiche e metodi antiquati. Nei tempi attuali, per dirla tutta, non possiamo permetterci una discussione di vent’anni su un’opera. Soprattutto se per cittadini e imprese è come l’aria per respirare”.
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Una politica ferma che, ancora una volta, non aiuta gli imprenditori. Il presidente di Apindustria Brescia Douglas Sivieri ribadisce l’importanza
Sabato agli Artigianelli la festa dell’associazione tipografie bresciane
Sabato 22 ottobre 2016 dalle ore 9,30 l’auditorium Capretti dell’Istituto Artigianelli di Brescia ospiterà le manifestazioni per i quarant’anni di ATAB, Associazione Tipografie Artigiane Bresciane, gruppo affiliato all’Associazione Artigiani della Provincia di Brescia. Un’occasione di festa ma anche di riflessione e confronto su un comparto radicalmente modificato dall’evoluzione tecnologica che, proprio sul tema del futuro dell’arte tipografica, ha voluto focalizzare l’intervento centrale della mattinata affidato al professor Luca Chiavegato dell’Istituto Universitario Salesiano di Venezia.
“I quarant’anni di attività, come sottolineato dal Presidente di categoria Angelo Lumini, saranno l’opportunità per associati e amici di confermare ancora una volta l’attività sociale attiva e continuativa di ATAB, contraddistinta da un denominatore comune che è stato da sempre quello di un profondo senso di amicizia e di condivisione di un’unica grande passione, quella per la stampa. Esprimere con la stampa, essere aperti verso gli altri, significa aver voglia di comunicare, avere il desiderio di ritrovarsi per discutere e confrontarsi.”
Caso Amici del Pdl, assolti 17 imprenditori perché il fatto non sussiste
Tutti assolti perché il fatto non sussiste. E’ questa la sentenza per il caso dei cosiddetti Amici del Pdl. I 17 imprenditori furono condannati in primo grado (con pene dai 4 mesi all’anno) perché accusati a vario titolo di finanziamento illecito al sodalizio vicino a Franco Nicoli Cristiani. Un sostegno che è valso all’ex assessore regionale 670mila euro in tre anni (tra il 2009 e il 2011).
In appello, però, la sentenza è stata completamente ribaltata. Sono così stati assolti Daniela Grandi (Gedit), Gianfranco Merici (Gfm srl e Mgf srl), Giovanni Bonacina (Progeco Ambiente di Berzo Inferiore), Antonio Amato (presidente Rmb di Polpenazze), Stefano Vezzola (Cave di Ghedi srl), Giacinto Musicco (Finsibi srl), Ezio Carpelli (Carpelli Group), Bortolo Bellini (Trafer spa), Vigilio Bidasio (Vi.bi Elettrorecuperi), Bruno Dossi (a capo di Isola Verde), Riccardo Odolini (presidente Ithos srl), Francesco Benedini (amministratore Investimenti Clarensi srl), Monica Zucchini (presidente dell’immobiliare Business Investments), Cristian Meroni. Tre i bergamaschi: Giuseppina Taschini Vitali, Giacomo Torriani, Carlo Ambrosini.
Tasso di sopravvivenza: 6 imprese bresciane su 10 attive a tre anni dalla nascita
Sono positive le prospettive di sopravvivenza per le imprese bresciane di nuova costituzione. E’ il dato che emerge dai numeri forniti da Infocamere, elaborati ed analizzati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia.
Il tasso di sopravvivenza delle imprese bresciane, a tre anni dalla nascita, è infatti fra i più alti della Lombardia. Ad un anno di vita sopravvivono circa 8 imprese su 10 nuove iscritte; a due anni di vita 7 su 10, a tre anni più di 6 su dieci. Il 64,8% delle imprese iscritte nel 2013 è risultato, infatti, ancora attivo nel 2015.
“Il compito di sostenere la nascita e l’accompagnamento ai primi anni di attività di un’impresa – commenta Massimo Ziletti, Segretario Generale della Camera di Commercio – rappresenta uno degli obiettivi strategici degli Enti camerali, confermato e rafforzato anche nel testo del decreto legislativo di riforma del sistema camerale attualmente in via di approvazione”. La Camera di Commercio di Brescia – in particolare tramite il servizio “Punto Nuova Impresa” – da tempo propone iniziative che mirano a promuovere e sostenere i nuovi imprenditori anche in ambiti innovativi e tecnologicamente avanzati. Sono stati infatti di recente realizzati specifici corsi per l’avvio di nuove attività imprenditoriali nonché una prima rassegna sulla digitalizzazione delle microimprese.
La mortalità delle neo imprese, peraltro, riguarda principalmente le forme giuridiche più semplici, come le società di persone (66,6% ancora attive dopo tre anni) e le imprese individuali (62%). Il tasso di sopravvivenza a tre anni è, in effetti, più alto fra le società di capitale (70,2%) e le altre forme giuridiche (73%).
“Il termine di start up viene di sovente usato, nel linguaggio comune, in maniera indifferenziata e genericamente riferita a tutte le nuove imprese – prosegue Massimo Ziletti – diversamente da quanto avviene oggi a livello normativo, dove si fa sempre più riferimento, soprattutto riguardo alle agevolazioni ottenibili, alle sole nuove imprese attive in settori innovativi. In realtà, molte imprese di nuova costituzione nascono più da una necessità di autoimpiego che da un’idea imprenditoriale forte. Da qui discende il maggior tasso di mortalità tra le imprese individuali o comunque meno strutturate”
Per quel che riguarda i singoli settori, va evidenziato che le imprese agricole hanno il tasso di sopravvivenza a tre anni più elevato: l’89% delle iscritte nel 2013 è, infatti, ancora attivo alla fine
del 2015. Al di sopra della media provinciale (87,4%) si collocano anche il settore trasporti e spedizioni (74,7%), assicurazioni e credito (71,9%) e commercio (69,6%). Sotto media risultano invece il settore costruzioni e, soprattutto, il settore del turismo, alberghi, ristoranti, nei quali, rispettivamente, solo il 66,3% ed il 61,9% di imprese rimane attivo a tre anni dall’apertura, a testimonianza di un forte turn over e di un rischio di impresa particolarmente elevato.
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Analisi congiunturale di Apindustria: ottimisti, ma con moderazione
La tendenza è moderatamente positiva ma continuano a esserci situazioni preoccupanti, di forte difficoltà. A registrarlo è l’analisi congiunturale del III trimestre 2016 realizzata dal Centro Studi di Apindustria intervistando un campione di associati.
L’analisi dei dati congiunturali si sviluppa dal confronto dei dati del trimestre in esame rispetto al trimestre precedente. Nel complesso il campione di riferimento si distribuisce tendenzialmente nella fascia “nessuna variazione/+5%”. Continuano a esserci però situazioni di forte difficoltà, con decisa contrazione nei valori rilevati.
Più nel dettaglio crescono fatturato (nettamente positivo in poco meno della metà dei casi, stabile per un quarto del campione) e produzione (in crescita in quattro casi su dieci, stabile per un terzo del campione), a fronte di un aumento degli ordini per il 40% dei rispondenti. In crescita gli investimenti (30% dei casi) e l’occupazione, con una crescita tra l’1% e l’8% per il 29% degli associati. Per contro aumentano mediamente anche i costi di produzione, tra +1 e +8% per circa un terzo dei rispondenti (oltre la metà del campione segnala invece stabilità).
In linea con il trimestre precedente, l’analisi incrociata dei dati evidenzia realtà aziendali che vivono una fase di netta ripresa negli indicatori rilevati, con punte positive di particolare rilievo.
Rimangono presenti situazioni di crisi aziendale, come evidenziato dal grado di utilizzo degli impianti: il 30% del campione ha infatti impianti decisamente sottoutilizzati (nel II trimestre era il 33%). Nel restante 70% del campione non si sono invece registrati cambiamenti significativi.
FOCUS METALMECCANICO
Il settore metalmeccanico, rappresentato dal 39% dei rispondenti, non presenta differenze sostanziali con quanto rilevato dalla totalità del campione. Emergono però note leggermente più positive nei valori percentuali per crescita del fatturato, produzione e ordini. La crescita dei costi di produzione è invece più contenuta rispetto a quanto rilevato dal complesso degli intervistati. Occupazione in crescita per il 21% dei rispondenti (nel secondo semestre era il 64%). Bene gli investimenti, in crescita nel 100% dei casi, in linea con quanto rilevato nel trimestre precedente.
«I dati del terzo trimestre trasmettono fiducia – afferma Douglas Sivieri a commento dell’analisi congiunturale -. È positivo che questo avvenga e che venga dato un minimo di respiro, anche perché tutte le previsioni a livello macroeconomico dicono che il 2017 non sarà un anno semplice e che ci sarà ancora molto da fare».
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Apindustria, l’export bresciano si conferma in crescita
Prosegue la dinamica positiva dell’export bresciano: a sottolinearlo è l’ultimo report «Relazioni con l’estero» realizzato dal Centro studi Apindustria Brescia
Report congiunturale primo trimestre: dati positivi per Apindustria
I primi tre mesi del 2017 tendono al positivo per le piccole e medie imprese bresciane, sia nel confronto con
La bresciana Melo dallo spazzolino senza acqua all’incontinenza maschile
Sta lavorando ad un altro dispositivo medicale la start up bresciana Melo srl, la stessa che ha sviluppato e lanciato “Iko”, il primo e unico spazzolino morbido che si infila su un dito e che si usa senza acqua né dentifricio, richiesto anche dalla Nasa per essere testato in missioni spaziali.
IL NUOVO PRODOTTO – Il progetto dell’azienda associata a Cna, con sede in via Aldo Moro a Brescia, riguarda un dispositivo per l’incontinenza maschile, atraumatico e non invasivo, realizzato in uno speciale polimero biomedicale. «I materiali corretti garantiscono la giusta performance, cioè l’esclusione di ogni perdita urinaria così come del pericolo di contrarre infezioni – ha spiegato Emanuele Guerra, uno dei soci fondatori di Melo srl -. Stiamo aspettando la risposta alla domanda di brevetto, che dovrebbe arrivare a breve». Allora si potranno avere maggiori dettagli sul prodotto. Nel frattempo il dispositivo «non è ancora stato industrializzato, stiamo cercando partner. Abbiamo già compiuto test dai risultati più che positivi su alcuni pazienti che soffrono di incontinenza». «Siamo confidenti – ha anticipato Guerra – che il 2017 sarà l’anno in cui il prodotto arriverà sul mercato», si prevede con una distribuzione capillare ed un prezzo abbordabile. L’obiettivo è «cambiare in meglio la vita di centinaia di migliaia di uomini, di farli tornare alla loro vita normale».
In questa direzione guarda la mission della giovane start up innovativa: portare, con le proprie idee originali e con i propri prodotti, un beneficio reale alle persone. «Siamo concentrati sull’utente finale. Al contrario dei grandi gruppi, farmaceutici e non, cerchiamo risposte ai problemi delle persone, indipendentemente dal loro numero – ha spiegato Guerra -. L’innovazione deve essere orientata al benessere dell’utente, non fine a se stessa».
IL PROGETTO SOLIDALE IN MOZAMBICO – Per questo la Melo srl, per difendere il diritto all’igiene orale, sta iniziando a collaborare con una onlus benefica che opera prevalentemente in Mozambico costruendo scuole, case e asili. Qui verranno distribuiti gli speciali spazzolini “Iko” a bambini e ragazzi. «Una soluzione semplice e con un costo minimo» ha sottolineato Guerra. Si sta lavorando poi per avviare collaborazioni anche in altri paesi africani.
AZIENDA VINCITRICE DI “CAMBIAMENTI 2016” – Melo ha vinto la fase bresciana del concorso “Cambiamenti 2016” nella categoria “Innovazione e tecnologia”, ottenendo un voucher in servizi del valore di 4mila euro. «Lo sfrutteremo sicuramente. Abbiamo già avuto modo di sperimentare che i servizi di Cna vanno ben oltre quelli tradizionali, come per esempio le buste paga. L’associazione mette a disposizione competenze e consulenze – secondo Guerra – utili alla crescita dell’impresa, anche nel processo di internazionalizzazione».
Agroalimentare ed ecologia, il gruppo Gabeca rilancia la sfida
Il Gruppo Gabeca di Calcinato chiude anche il 2015 con i conti in ordine e alza nuovamente l’asticella degli obiettivi per il prossimo triennio. Con una certezza: il riso, di cui il Gruppo è il quarto produttore italiano attraverso la controllata Grandi Riso, rimane la principale voce di fatturato del gruppo. E una scommessa: una nuova società – Ecoplant, con sede a Cremona – che già da gennaio inizierà la propria attività, finalizzata in particolare al recupero e al riutilizzo dei materiali.
A presentare i conti del 2015 e le prospettive fino al 2018 sono stati questa mattina – nel corso di una conferenza stampa convocata al museo Mille Miglia – l’amministratore delegato Fabrizio Scuri e il presidente Daniela Grandi.
“Il bilancio dello scorso anno – ha sottolineato Scuri – è stato chiuso con un valore della produzione di 42,9 milioni (sostanzialmente stabile rispetto ai 43,3 del 2014) e un Ebitda in crescita del 51 per cento da 3,8 (8,8 per cento sui ricavi) a 5,7 milioni (13,4 per cento). Il dato finale segna meno 1,3 milioni, ma si giustifica con oneri straordinari e con la svalutazione del magazzino di Paradiso. Nel contempo – ha aggiunto l’ad – i debiti verso le banche calano di un ulteriore 18 per cento scendendo fino a 11,4 milioni (16,3 milioni del 2013, 13,9 milioni del 2014), inferiori rispetto alla liquidità che passa da 8,2 a 12,3 milioni di euro con un balzo in avanti del 48,79 per cento”.
Per il futuro gli obiettivi – messi nero su bianco nel piano 2016/2019 – sono altrettanto ambiziosi. Già in questo 2016 il valore della produzione salirà fino a 44,9 milioni con un Ebitda a 7 milioni (15,5 per cento). Dal 2017 un apporto significativo dovrebbe darlo Ecoplant: con un impianto – a Cremona – da 140mila tonnellate all’anno (soprattutto rifiuti non pericolosi) e 300 codici Cer autorizzati.
“La sfida di Ecoplant”, sottolinea l’ad Scuri, “è quella di portare un valore aggiunto al gruppo e al mercato, operando su standard rigorosi, chiudendo il ciclo dei rifiuti (recupero, riciclo e riutilizzo) e garantendo la totale tracciabilità della filiera. Una garanzia per i manager delle aziende che smaltiscono, ma anche per in cittadini e per l’ambiente”.
Interessante è anche osservare la torta della ripartizione dei fatturati del Gruppo fondato da Marcello Gabana. “La prima voce di fatturato – ha evidenziato con soddisfazione Daniela Grandi – rimane l’agroalimentare con 23,7 milioni. Grandi Riso, con sede a Codigoro, è il quarto produttore italiano di riso: su questa azienda stiamo puntando da anni e punteremo sempre di più, lavorando allo sviluppo di nuovi prodotti e investendo sul marketing”. A seguire il settore l’ecologia con 15,9 milioni, di cui fan parte Gedit di Montichiari e Gelab (società di analisi che sta potenziando le proprie attività). Infine l’immobiliare, a quota 3,2 milioni.
Insomma: conti in ordine, prospettive positive e un motivo aggiuntivo d’orgoglio. “Una delle nostre soddisfazioni”, commenta Daniela Grandi, “è che in questo contesto riusciamo a mantenere invariati i livelli occupazionali: anzi assumiamo giovani e figure qualificate per crescere”. Nel 2015 il numero dei dipendenti è salito a quota 128 dipendenti (i due terzi nell’agroalimentare, tutti in Italia), 6 in più rispetto allo scorso anno.
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Daniela Grandi confermata alla Presidenza del Settore Industrie estrattive Aib
Daniela Grandi (Gabeca) è stata confermata Presidente del Settore Industrie estrattive, Materiali da costruzione, Legno di Associazione Industriale Bresciana per
Sono 62 le imprese bresciane che vanno all’estero con Pro Brixia
Pro Brixia – Azienda Speciale della Camera di Commercio di Brescia – informa che nel mese di Novembre 62 imprese bresciane parteciperanno a tre fiere internazionali, nell’ambito del calendario di iniziative per l’internazionalizzazione delle imprese. Anche nel 2016 la Camera di Commercio di Brescia ha sostenuto la partecipazione delle PMI bresciane a fiere internazionali organizzate da Pro Brixia con voucher per l’abbattimento dei costi.
Il calendario delle iniziative di Pro Brixia per il 2016 è sul sito: www.probrixia.it.
MEDICA – Fiera Internazionale della Medicina e della Tecnica Ospedaliera
Dϋsseldorf (Germania), 14 – 17 novembre 2016
Edizione: 48a
Settore: medicale
All’edizione 2015 hanno partecipato 4.500 espositori su una superficie espositiva di 116.000 mq.
I visitatori sono stati 130.000 provenienti da 120 nazioni.
Aziende partecipanti: 5
1. 3A HEALTH CARE SRL – Lonato del Garda (Bs)
2. UNIVET SRL – Rezzato (Bs)
3. IDROGENET SRL (GLOREHA) – Lumezzane (Bs)
4. FLAEM NUOVA SPA – Desenzano del Garda (Bs)
5. FAST THERAPIES DI GUIDO SOMENZI – Carpenedolo (Bs)
COMPAMED – Fiera Internazionale della Componentistica Medica
Dϋsseldorf (Germania), 14 – 17 novembre 2016
Edizione: 25a
Settore: medicale
All’edizione 2015 hanno partecipato 773 espositori su una superficie espositiva di 13.000 mq. I visitatori sono stati 19.000.
Aziende partecipanti: 3
1. FRANPLAST SRL – Provaglio di Iseo (Bs)
2. FRANCESCO FRANCESCHETTI SRL – Corte Franca (Bs)
3. ENKI SRL – Concesio (Bs)
THE BIG 5 SHOW – Salone Internazionale dei Prodotti per l’Industria Edile ed il Comparto Termoidraulicosanitario
Dubai (Emirati Arabi), 21 – 24 novembre 2016
Edizione: 37a
Settori: Edilizia e materiali connessi, Termoidraulicosanitario, Rubinetteria e Valvolame, Tecnica di Condizionamento e Refrigerazione, Arredobagno e ceramica, Infissi (finestre, maniglie, porte).
All’edizione 2015 hanno partecipato 3.104 espositori provenienti da 67 Paesi, su una superficie di 113.526 mq. I visitatori sono stati 81.500.
Aziende partecipanti: 54 su 572,25 mq.
1. Alba 2 Mpm di Rodengo Saiano (Bs)
2. Artis di Brescia
3. Arven di Maclodio (Bs)
4. Bampi di Lonato (Bs)
5. Becchetti Angelo Bal di Lumezzane (Bs)
6. Bianchi Angelo & Osvaldo di Lumezzane (Bs)
7. Bianchi Sanitari di Vobarno (Bs)
8. Blend plants – FBG di Rodengo Saiano (Bs)
9. Bonomini di Borgosatollo (Bs)
10. BPA di Prevalle (Bs)
11. Comaglio di Muscoline (Bs)
12. Comisa di Pisogne (Bs)
13. CST di Montichiari (Bs)
14. Edilquattro di Borgosatollo (Bs)
15. Effepi di Cogozzo Villa Carcina (Bs)
16. Elektrovent di Soiano d/Lago (Bs)
17. Enolgas Bonomi di Concesio (Bs)
18. Eurocamping di Castelmella (Bs)
19. Eurodoccia di Tavernole (Bs)
20. F.lli Facchinetti di Lumezzane (Bs)
21. Fadex di Lumezzane (Bs)
22. Fmn Martinelli di Casto (Bs)
23. Forme di Preseglie (Bs)
24. General Fittings di Gussago (Bs)
25. Ghidini Pietro Bosco di Marcheno (Bs)
26. I.C.S.A. Serrature di Concesio (Bs)
27. Ilpa di Nave (Bs)
28. Isa Idrosanitaria di Sarezzo (Bs)
29. Italian Shower di Provaglio d’Iseo (Bs)
30. Italmesh di Montirone (Bs)
31. Italtech di Brescia
32. Ivars di Vestone (Bs)
33. Kamet di Berzo Inferiore (Bs)
34. M.V.T. di Bedizzole (Bs)
35. Manital di Gavardo (Bs)
36. Martinica di Casto (Bs)
37. Marvel di Marmentino (Bs)
38. MFB di Bonomi di Brescia
39. Montini di Roncadelle (Bs)
40. NICO System di Manerbio (Bs)
41. OMM di Brescia
42. Oro & Oro di Nuvolera (Bs)
43. P.M.T. di Brescia (Bs)
44. RB Engineering di Concesio (Bs)
45. Robor di Sarezzo (Bs)
46. Savil di Brescia
47. Sina Serrature di Sale Marasino (Bs)
48. Sipar di Piancamuno (Bs)
49. Teorema di Brescia
50. TFL Franzoni di Villa Carcina (Bs)
51. Unival di Lumezzane (Bs)
52. Varisan di Sarezzo (Bs)
53. Verincolor di Montirone (Bs)
54. WTS di Flero (Bs)
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