Confartigianato, rinnovato il Consiglio di Lumezzane
Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale è presente in modo capillare su tutto il territorio bresciano. L’organizzazione si avvale, oltre alla sede centrale di via Orzinuovi a Brescia, di 15 uffici territoriali. In ogni ufficio è presente un Consiglio di Mandamento formato da delegati artigiani che rappresentano la realtà economica nel territorio di riferimento. Nei giorni scorsi, come da prassi statutaria, si sono rinnovati i rappresentanti del Consiglio di Mandamento di Lumezzane: il nuovo presidente eletto è Ivano Salvatti, che succede a Flavia Caldera, attuale presidente del Gruppo Donne Imprese Lombardia e che resta nel consiglio con la carica di vicepresidente. A completare la squadra del consiglio molti i volti nuovi, con la precedenza a donne e giovani imprenditori: Luisa Prandelli, Roberto Fogli, Giorgio Bonomi, Fausta Ghidini e Carlo Fracassi. Un consiglio che rispecchia la conformazione economica locale, particolarmente rilevante nel settore della meccanica e nella lavorazione dei metalli. Ivano Salvatti porterà avanti il lavoro sin qui svolto da Flavia Caldera e le istanze delle imprese, in particolare legate al credito, con visite periodiche insieme al presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti. Ivano Salvatti, 52 anni, titolare della Fratelli Salvatti Snc fondata nel 1980 e attiva nella lavorazione metalli, è stato per due mandati nel Consiglio di Mandamento di Lumezzane ed è membro di Giunta di Confartigianato Brescia, oltre che membro della consulta per Confartigianato nel Comune di Lumezzane. Il Mandamento di Confartigianato Lumezzane è uno dei più attivi e radicati sul territorio dell’intera provincia: oltre 300 gli imprenditori artigiani soci, che ruotano intorno alla nuova sede di via Madre Seneci 28, altrettanto vivaci nell’organizzazione di incontri e attività che proseguiranno con la nuova guida, da Girls’ and Boys’ Day, per i percorsi di alternanza scuola-lavoro con gli istituti scolastici, allo speciale Premio di Laurea Confartigianato.
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Il Comune di Brescia aggiorna l’Agenda digitale urbana, con un occhio alle imprese
L’Agenda Digitale Urbana di Brescia si aggiorna e guarda al futuro della città e dei suoi cittadini: nel corso dell’ultima riunione di giunta è stato presentato, dal vicesindaco e assessore alla Creatività, Innovazione e Smart City Laura Castelletti, l’aggiornamento del documento che attua le linee di mandato su temi di infrastrutture tecnologiche e innovazione urbana.
“L’Agenda Digitale – spiega Castelletti – è uno strumento prezioso che ci permette di essere concreti rispetto a un tema difficile da spiegare come quello dell’innovazione. Per scrivere l’Agenda Digitale Urbana di Brescia abbiamo tenuto conto di tutte le agende digitali che ci indicano le strade e i mezzi per l’innovazione: quella lombarda, quella nazionale e naturalmente quella europea. Ma soprattutto abbiamo considerato il contesto del nostro territorio, che ha bisogno di integrare e far dialogare settori strategici molto diversi tra loro, come sono ad esempio il turismo e le reti energetiche, il patrimonio culturale e la trasparenza”. Il documento presentato alla giunta traccia molte strade possibili e in alcuni casi apre scenari anche di lungo respiro: “Ma ogni tema è declinato in azioni concrete, misurabili nei costi e nei risultati. E a piè di lista abbiamo incluso anche un report degli obiettivi raggiunti con la prima Agenda Digitale Urbana pubblicata nel dicembre 2014”.
Nel testo della comunicazione alla giunta trovano posto temi tecnici e azioni di cultura, relativi all’efficientamento della macchina amministrativa, all’innesco di dinamiche partecipative da parte del territorio, imprese e cittadini in primis.
Oltre alle azioni che si prefiggono di attuare le indicazioni di legge in materia di accessibilità e trasparenza del Comune, numerose sono le cosiddette “infrastrutture abilitanti”, le autostrade digitali su cui corrono tutti i dati della città, prodotti dalla pubblica amministrazione, dalle istituzioni, dai cittadini e anche dagli oggetti. Per la prima volta, infatti, si fa riferimento esplicito all’Internet delle cose (in inglese, IoT acronimo di Internet of Things), ossia quell’insieme di dati provenienti da oggetti intelligenti presenti nella città. Semafori, lampioni, cassonetti, telecamere, mezzi pubblici, contatori: sono solo alcuni oggetti che già producono in ogni momento un numero altissimo di dati, e sulla cui infrastruttura possono essere integrati strumenti per l’assistenza sanitaria, per la sicurezza personale, ma anche per accompagnare cittadini e turisti a scoprire e vivere pienamente la città.
Rispetto ai dati prodotti dalla città e dai cittadini, il Comune ribadisce l’orientamento del Comune all’”openness”: un termine che include molti aspetti, che vanno dalla produzione di dati di buona qualità, affidabili e di origine certificata, resi disponibili sia per motivi statistici e culturali sia per scopi professionali (ad esempio, per nuove imprese ad alto valore innovativo). Sul sito opendata.comune.brescia.it sono già 137 i dataset resi disponibili in formato aperto e, con la nuova Agenda Digitale, il Comune intende proporsi come aggregatore anche per altre realtà che operano in città, producono dati di pubblico interesse e partecipano attivamente all’innovazione urbana.
Tre le grandi novità culturali di questa Agenda Digitale Urbana, che ribadisce come la cultura dell’innovazione sia l’origine ma anche il traguardo di ogni azione urbana innovativa.
La prima è certamente l’introduzione di un “diritto all’informatizzazione pediatrica” [linea 1.3], ovvero il diritto di ogni bambino ad essere cittadino reale e digitale, di poter accedere ai propri dati e ai servizi dedicati, di avere strumenti e conoscenze necessarie a operare in sicurezza in rete per ottenere informazioni e servizi. Le azioni della linea 1.3 accompagnano il progetto di infrastrutturazione delle scuole cittadine (106 istituti) che entro il 2017 saranno collegate alla fibra ottica. Per il primo anno il Comune proporrà una serie di attività rivolte ai bambini (da 0 a 14 anni), ai genitori, a insegnanti e personale scolastico “in collaborazione con la polizia postale e le associazioni del territorio, con finalità di educazione civica digitale, per la consapevolezza e la prevenzione e il tempestivo riconoscimento di comportamenti criminali o lesivi della dignità e dell’integrità psico-fisica della persona, il superamento dei disturbi dell’apprendimento, la valorizzazione della creatività imprenditoriale e del pensiero economico”.
C’è poi un insieme di azioni dedicate alla cultura dei dati e al cosiddetto “data mining”, ossia – in estrema sintesi – l’estrazione e l’utilizzo di grandi quantità di dati per scopi precisi (impresa, ricerca, misurazione, eccetera) o con finalità di conoscenza. Il Comune, affiancato da altre realtà che operano sul territorio (Polizia Postale in primis, ma anche centri di formazione, ricerca e associazioni), intende promuovere presso enti, imprese e cittadini una cultura del dato che includa aspetti chiave come la sicurezza, il riuso, la pubblicità (openness).
Infine, nella Linea 5 trovano posto azioni dirette a nuove forme di economia ad alto valore innovativo e basso impatto ambientale, come quelle creative, sociale e di economia circolare. A loro il Comune – recependo le più recenti sollecitazioni e normative europee in materia – dedica un’attenzione particolare poiché raccolgono professionisti con competenze trasversali, portano valore aggiunto anche in termini di cultura d’impresa, sono in grado di rispondere con efficienza a bisogni di nicchia e contribuiscono all’innalzamento del benessere sociale delle comunità in cui operano. Ma sono anche imprese che hanno bisogno di un ecosistema aperto all’innovazione, alla creatività, snello e reattivo, il più possibile accessibile e semplice nella normativa.
Su tutto, proprio in apertura all’Agenda Digitale Urbana, un orizzonte ambizioso: quello di una visione condivisa per la città del futuro.
“Abbiamo voluto chiamarla Brescia 2030 perché quando parliamo di innovazione non possiamo permetterci di limitarci solo alla contingenza – precisa Castelletti – oggi facciamo scelte strategiche scommettendo sul futuro. Sono molte le occasioni in cui Brescia ha dimostrato di saper fare un gioco di squadra come territorio. Per questo, al di là di quello che la pubblica amministrazione deve o vuole fare, è importante e auspicabile che l’Agenda Digitale produca un effetto di contaminazione e di aggregazione delle altre realtà presenti nella città e nel territorio, già riunite su progetti specifici e che speriamo di coinvolgere con costanza nella costruzione di un progresso e di una resilienza del territorio che abbia alla base il confronto, il dialogo e la condivisione degli obiettivi”.
Il testo integrale dell’Agenda Digitale Urbana è pubblicato sul portale www.comune.brescia.it
Quasi 30 adesioni al giorno per il Comitato Soci Valsabbina
In meno di due settimane sono arrivate oltre 350 adesioni, da tutta la provincia, con una media di quasi 30 sottoscrizioni al giorno. E’ questo il primo bilancio del neonato Comitato Soci Banca Valsabbina, che lo scorso 13 ottobre si è presentato ufficialmente ai media annunciando la nascita di un sito web (www.comitatosocivalsabbina.it) per raccogliere commenti ed adesioni.
L’obiettivo annunciato dai componenti del direttivo (Aurelio Bizioli, Giorgio Paris, Mariano Rainone e Gino Toffolo) è chiedere la convocazione di un’assemblea ordinaria “programmatica” per discutere del futuro dell’istituto di credito, di alcune scelte strategiche nei rapporti con altre banche e formulare proposte su come porre fine al pesante calo (-75%) di valore subito dal titolo negli ultimi quattro mesi, tutelando così le migliaia di risparmiatori che alla Valsabbina hanno affidato buona parte, e in alcuni casi la totalità, dei propri risparmi. Tra le possibili soluzioni indicate anche la trasformazione di Banca Valsabbina in una Spa ordinaria, in cui i soci determinano le scelte societarie in funzione del capitale sottoscritto: una trasformazione con aspetti positivi e negativi, che – secondo il Comitato – deve essere assunta o respinta dall’Assemblea degli azionisti e non decisa dal Consiglio di Amministrazione.
Attorno a questa proposta di dibattito si sono riuniti in tanti: pensionati con il quantitativo minimo di 200 azioni e imprenditori e risparmiatori con più di 10.000 azioni. Ma anche esponenti delle istituzioni e delle rappresentanze politiche e sindacali (di tutti gli schieramenti) che hanno compilato, ovviamente a titolo individuale, il modulo on line dichiarandosi azionisti e chiedendo al Comitato di rappresentare le loro istanze.
Il Comitato – come dichiarato in occasione della presentazione – punta a quota 2mila adesioni, un obiettivo importante considerato che abitualmente partecipano alle assemblee ufficiali della Banca poco meno di mille azionisti. Il prossimo passo sarà ora quello di organizzare in Valsabbia un’assemblea di piccoli e grandi azionisti per discutere delle strategie da adottare nei prossimi mesi.
L’asta di venerdì scorso ha visto intanto scambiate circa 310 mila azioni ad un prezzo di 4,60 euro per azione riproponendo il valore di due settimane fa; per la prima volta, dopo mesi, un risultato positivo che sembra però insufficiente nonostante la Banca abbia effettuato direttamente l’acquisizione di 125 mila azioni tramite il fondo azioni proprie. Nel periodo intercorso dalla quotazione sul mercato Hi-Mtf sono state scambiate 425 mila azioni ad un valore medio di 4,91 euro; di queste azioni 200 mila (quasi il 50%) sono state acquistate dalla Banca. Evidentemente la quotazione sul mercato Hi-Mtf non risolve ma probabilmente amplia i problemi di liquidabilità e di valorizzazione del titolo.
Nel frattempo il Comitato fa propria la richiesta di tanti soci: cosa aspetta il Consiglio di amministrazione a convocare un’assemblea dei soci per discutere di quanto avvenuto e di quali sono le prospettive per la banca?
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Busi group festeggia 130 anni con un convegno sul riciclo
Busi Group celebra i 130 anni delle sue aziende. Per festeggiare gli anniversari delle realtà che compongono il gruppo bresciano venerdì 28 ottobre alle 16.30 si terrà, nella sede principale del gruppo, il convegno “Zero rifiuti: il riciclo come risorsa”.
L’evento sarà l’occasione per proporre una riflessione sul tema della gestione dei rifiuti. Attraverso l’intervento di esperti del settore che operano in ambito nazionale e internazionale si potranno approfondire e conoscere le tematiche dell’economia circolare, con l’obiettivo di portare spunti costruttivi per una gestione più consapevole e sostenibile dei rifiuti.
Ad aprire il convegno sarà Fulvio Roncari, presidente di A2A Ambiente che spiegherà come i rifiuti possano essere una risorsa offrendo spazi di riflessione sull’economia circolare per il territorio. Seguirà, poi, l’intervento di Elisa Sattanino, responsabile progetti speciali e coordinatrice delle attività di riciclo del consorzio Comieco, che argomenterà la realtà del riciclo dei materiali cellulosici in Italia. A parlare di esperienze positive e concrete legate all’innovazione dei sistemi di raccolta sarà Giovanni Sandei, dirigente Con.Ami. Chiuderà infine Giovanni Bragadina, delegato UNI Commissione Europea Normalizzazione Sistema di raccolta rifiuti, con un approfondimento sulla tracciabilità integrata nella raccolta dei rifiuti.
“Il 2016 è per noi un anno simbolico – commentano i fratelli Busi – che rappresenta un traguardo e una nuova partenza. Le nostre tre aziende, BTE, MEC e OMB, compiono quest’anno tre anniversari importanti e l’evento 130 è il nostro omaggio a tutto il percorso svolto finora. Ma non solo. Crediamo fortemente nella cooperazione aziendale, nella condivisione delle idee per trovare la migliore strada possibile e desideriamo portare avanti il nostro progetto imprenditoriale guardando al futuro con consapevolezza. Per questo abbiamo deciso di festeggiare anche il futuro attraverso un convegno in cui, grazie agli interventi di figure di spicco del settore, potremo condividere e comprendere i principali temi del dibattito economico ed ecologico attuale, le pratiche di economia circolare e conoscere le innovazioni possibili per migliorare il nostro presente e costruire un domani più consapevole”.
Cooperativa e impresa, se ne parla giovedì in Camera di commercio
Giovedì 27 ottobre 2016, dalle 16.30, la Camera di Commercio di Brescia ospiterà una conferenza pubblica sul tema “Venti anni di cooperazione sociale, lavoro, inclusione, impresa” organizzata da Cauto col patrocinio di Confcooperative Brescia.
Dopo una prima parte della conferenza in cui i relatori saranno chiamati, dal moderatore Flaviano Zandonai (Iris Network) a fornire una propria pennellata sulla relazione istituzionale e di partenership costruita in questi anni con Cauto, a Michele Pasinetti, direttore generale di Cauto, il delicato compito di snocciolare le difficoltà vissute dalle cooperative sociali della rete e da tutte le cooperative sociali di tipo B, come evidenzierà pure il contribuito portato da Giancarlo Palazzo direttore generale della cooperativa sociale Arcobaleno di Torino. Dal cuore della conferenza, i relatori istituzionali, Marco Menni, Presidente Confcooperative Brescia; Valeria Negrini, Presidente Federsolidarietà Lombardia; Felice Scalvini, Assessore alle Politiche per la Famiglia, la Persona e la Sanità Comune di Brescia; Donatella Cagno, Funzione Pubblica Cgil Brescia saranno chiamati a fornire un proprio intervento decisivo per le questioni di più ampio respiro dibattute in conferenza.
L’occasione costituirà anche momento di distribuzione del Bilancio Sociale 2015, ventesimo anno di attività delle cooperative sociali della Rete Cauto, con la collaborazione di Altreconomia e Voxart.
Inxpect cresce e inaugura la nuova sede in via del Serpente
Una sede propria, un luogo dove riunire fase progettuale, laboratori e realizzazione dei prototipi. Inxpect Srl, a soli nove mesi dalla costituzione, vale a dire a meno di 300 giorni da quando il lavoro di sviluppo che Luca Salgarelli e il suo team stava conducendo da un paio d’anni ha trovato capitali e forma giuridica, fa il grande salto. La sede, in via del Serpente, significa il consolidamento di un percorso che porterà alla commercializzazione dei primi prodotti a partire dal 2017.
Una realtà innovativa fin dagli esordi, al punto da suscitare l’interesse della Silicon Valley, Inxpect inventa, progetta e realizza sensori intelligenti di movimento basati su radar di ultima generazione.
Il monitoraggio del movimento è essenziale in molti campi di applicazione. Ad esempio, la valutazione del tasso di occupazione di un edificio è alla base delle tecniche di ottimizzazione energetica. Il rilevamento del movimento intelligente è necessario per assicurare l’efficacia dei sistemi d’allarme, specialmente in esterno. Oppure, comprendere la distanza degli operatori dai cicli industriali pericolosi, rimanendo immuni ai disturbi causati dalla polvere, dall’olio o dal fumo, è essenziale per garantire la sicurezza degli operatori negli impianti produttivi.
I sistemi usati per monitorare il movimento fino ad oggi erano polarizzati su due fronti: quelli dalle capacità limitate (ad esempio i sensori volumetrici a infrarossi che non distinguono il movimento umano da quello animale); quelli basati su tecnologie avanzate ma costose, ingombranti e spesso inutilizzabili in ambienti onerosi (ad esempio, la video analisi).
Inxpect, grazie all’uso di tecnologie radar e all’applicazione di sistemi di signal processing avanzati, realizza sensori rivoluzionari che pur raggiungendo o superando le prestazioni dei migliori sistemi oggi disponibili, sono immuni dalle condizioni ambientali, rimangono efficaci anche in situazioni onerose ed hanno costi molto accessibili.
Tre i mercati che Inxpect presidierà per primi: quello domestico, quello della sicurezza antintrusione e quello della sicurezza industriale. Tre mondi che aspettano da tempo il salto tecnologico che consenta il monitoraggio efficace, efficiente e robusto del movimento in ogni situazione.
“La nuova sede è un approdo importante. Ci dà la possibilità di riunire e strutturare in unico luogo fisico gran parte del team e ci consente di accelerare il lavoro che ha portato la nostra tecnologia ad essere da alcune settimane in fase di test nei laboratori di diverse grandi aziende negli Stati Uniti”, commenta l’amministratore delegato Luca Salgarelli.
“Grazie ai riscontri che stiamo ricevendo ed all’eccellente lavoro che il team di Inxpect sta portando avanti con grande competenza e passione, contiamo nel 2017 di introdurre sul mercato della sicurezza antintrusione i primi rivoluzionari prodotti basati sulla nostra tecnologia”, conclude l’a.d.
Banca Valsabbina apre il 63esimo sportello a Seregno
Banca Valsabbina continua a crescere e apre una nuova filiale a Seregno. Con questa nuova apertura salgono a 63 le filiali dell’istituto bresciano, e quella di Seregno è la seconda agenzia presente in Brianza, dopo l’apertura dell’agenzia di Monza dello scorso febbraio.
L’apertura di Seregno e l’ingresso in Brianza rientrano nel piano di esportazione del proprio modello di business su nuove piazze, con l’obiettivo di incrementare i ricavi e conseguire nuove economie di scala. Uno sviluppo che Banca Valsabbina persegue all’insegna del sostegno alle economie locali, anche grazie ad una struttura decisionale snella e flessibile, che si caratterizza per competenze aggiornate e alta professionalità, un binomio strategico per la banca di origini bresciane.
“Dopo l’espansione a Verona, siamo orgogliosi di vedere il brand di Banca Valsabbina crescere e rafforzarsi in Brianza, uno dei centri nevralgici del tessuto socio-produttivo del nord Italia, ha dichiarato Tonino Fornari, Direttore Generale di Banca Valsabbina. Questa nuova apertura è parte del piano di espansione che nei prossimi mesi, anche in seguito al perfezionamento dell’operazione di acquisto di 7 sportelli da Hypo Alpe Adria Bank, porterà la rete territoriale di Banca Valsabbina a 70 filiali, dislocate in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Siamo una banca solida e dinamica, ha concluso Fornari, e vogliamo continuare ad essere un riferimento per le aziende i gli abitanti del territorio”.
La nuova filiale si trova nella centrale via Mazzini ed è stata pensata per accogliere e soddisfare al meglio le esigenze dei nuovi clienti che sceglieranno di affidarsi all’ampia gamma di prodotti e servizi di Banca Valsabbina.
E possibile conoscere l’offerta della banca recandosi nella filiale di via Mazzini 14, chiamando lo 0362 224098 o contattando l’indirizzo di posta elettronica seregno.64@lavalsabbina.it
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Aib, 24 eletti in Consiglio Generale per il quadriennio 2016-2020
In occasione dell’assemblea annuale di Associazione Industriale Bresciana del 17 ottobre, si è provveduto al rinnovo dei componenti del Consiglio Generale per il quadriennio 2016-2020.
Resta invariata la composizione del Consiglio di Presidenza, guidato da Marco Bonometti e di cui fanno parte Paola Artioli, Fabio Astori, Giuseppe Pasini, Paolo Streparava, Alberto Faganelli, Giancarlo Turati, Giancarlo Dallera, Elio Ghidoni, Giuseppe Lucchini, Giuseppe Ambrosi, Giacomo Gnutti, Enrico Frigerio e Roberto Zini.
Varia invece la composizione del Consiglio Generale, con l’elezione di 24 componenti: Pietro Almici, Giuseppe Ambrosi, Tiberio Assisi, Luigi Bajetti, Francesco Bonometti, Lodovico Camozzi, Enzo Cibaldi, Roberto Dalla Bona, Armando Donati, Maria Chiara Franceschetti, Enrico Frigerio, Flavio Gandolfi, Elio Ghidoni, Piermatteo Ghitti, Gabriele Gnutti, Marco Lonati, Alberta Marniga, Matteo Luigi Meroni, Luigi Moretti, Marco Palvarini, Gabriella Pasotti, Gianluca Pedrotti, Andrea Uberti, Roberto Zini.
Nel corso dell’ultima assise, si sono svolte anche le votazioni per il rinnovo degli organi di controllo dell’Associazione.
I Probiviri, per il quadriennio 2016-2020, sono: Alberto Bartoli, Sandro Bertoli, Giancarlo Brescianini, Pia Aina Cittadini, Antonio Minervini, Roberto Saccone, Sandro Torchiani, Romain Zaleski.
I Revisori Contabili per il quadriennio 2016-2020 sono: quali componenti effettivi, Giovanni Rizzardi, Leonardo Cossu e Saverio Gaboardi, mentre, quali componenti supplenti, Alberto Facella e Roberto Fedrigolli.
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Cambio ai vertici della Valsabbina. Dopo le polemiche dei giorni scorsi sul valore delle azioni vendute ai risparmiatori, infatti, l’istituto di credito
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Atena presenta tre storie di Imprese straordinarie. Si parte giovedì
Atena S.p.A., società bresciana leader nella formazione, ha organizzato un ciclo di tre incontri rivolti a imprenditori e liberi professionisti per raccontare e condividere storie di IMPRESE STRAORDINARIE. Per incontrare gli imprenditori bresciani e i liberi professionisti legati al mondo del lavoro (consulenti, avvocati, commercialisti ecc.), Atena ha selezionato tre personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport che avessero una storia particolare da raccontare, una vera “impresa straordinaria”.
Si comincia giovedì 27 ottobre con Walter Rolfo, autore televisivo e illusionista. Rolfo definisce se stesso e il proprio lavoro come “illusionista, ingegnere, imprenditore e colui che insegna ai manager russi ad uscire dalla crisi” all’insegna del motto “Non dire mai è impossibile”. Fra i tanti impegni televisivi e non, Rolfo è attualmente consulente di multinazionali (come HP, WIND, Glaxo, Galderma, DNV-GL, BNL) dove mette a disposizione la sua esperienze e le metodologie del pensiero illusionistico per supportare il raggiungimento dei loro obiettivi strategici. Ha anche condotto una serie di corsi di formazione, anche in Russia per l’Association of Communication Directors and Corporate Publishing AKMR di cui fanno parte multinazionali, come Aeroflot. In qualità di CEO di Masters of Magic, punto di riferimento in Italia e nel mondo per gli eventi live e tv legati all’illusionismo, come “Masters of Magic – 26° Campionato del Mondo di Magia” condotto insieme a Gerry Scotti, andato in onda lo scorso giugno su Canale 5.
Il 17 novembre protagonista dell’incontro sarà Sara Anzanello a raccontare la sua carriera sportiva come impresa straordinaria. Nata a San Donà di Piave nel 1980, la Anzanello ha giocato fino allo scorso campionato di B1 con il ruolo di centrale nell’Agil Novara. Ora ha deciso di lasciare il mondo agonistico in prima linea per tornare a Treviso e studiare Scienze Motorie. Ha esordito in Nazionale nel 1998, e ha collezionato oltre 260 presenze. Ha vinto l’oro ai Mondiali 2002 e nella Coppa del Mondo 2007 e 2011, l’argento al Grand Prix 2004 e 2005 e agli Europei 2005. Bronzo al Grand Prix 2006.
Il gran finale, e non poteva essere altrimenti, è stato affidato al Mago Silvan il 26 gennaio. Il re della prestidigitazione è uno dei maghi illusionisti più conosciuti al mondo e in sessant’anni di carriera, tuttora attiva, ha calcato i palcoscenici di tutto il mondo ricevendo riconoscimenti ambiti: è stato eletto per ben due volte, nel 1990 e nel 1999, Magician of the Year ed è l’unico artista non statunitense ad aver ottenuto tale riconoscimento. È stato anche il primo italiano (e l’unico finora, insieme con Antonio Casanova) a essere insignito del Merlin Award, vinto per due volte nel 1998 e 2011.
I tre ospiti sono chiamati a raccontare al pubblico la loro storia di impresa straordinaria per ispirare gli imprenditori e professionisti presenti in sala. Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 18, sono gratuiti e saranno seguiti da un piacevole aperitivo. La partecipazione è libera ma i posti sono limitati, quindi è necessario iscriversi lasciando i propri riferimenti a daniela.delciello@atenateam.it.
LA SOCIETA
Nata nel 2003 dall’idea di Paolo Naoni, che ne è amministratore unico, Atena S.p.A. è una società bresciana specializzata nella formazione. Nel corso degli anni Atena ha aperto su tutto il territorio italiano più di 20 filiali con oltre 60 risorse fra dipendenti e collaboratori arrivando a formare 30mila persone l’anno in moltissimi ambiti lavorativi. La sede principale, però, resta quella di via Codignole 52 a Brescia. IL fatturato dell’azienda bresciana è sempre stato in costante crescita. Di pari passo sono state aperte nuove filiali e incrementato il numero di corsi erogati all’anno superando la soglia dei 4.000 nell’anno in corso. Nel 2009 la società aveva registrato un fatturato pari a 5 milioni di euro, + 37% rispetto all’anno precedente. Nel 2015 Atena S.p.A. ha concluso il bilancio con un fatturato di oltre 7,5 milioni di euro. E siccome i record sono fatti per essere battuti, il 2016 si appresta ad essere l’ennesimo bilancio chiuso con il segno +, si ipotizza infatti un fatturato pari a 9,5 milioni di euro con un utile di circa un milione di euro e una crescita del 25% rispetto all’anno scorso.
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Lotteria antievasione fiscale? Beccalossi all’attacco
“Regione Lombardia e chi si impegna ogni giorno per contrastare la ludopatia si sentono letteralmente presi in giro. Ci auguriamo che l’ipotesi illustrata dal viceministro Casero resti tale e che il Governo Renzi la smetta di utilizzare il gioco come leva per far quadrare i conti dello Stato. Non gli bastano i 9 miliardi di euro che ogni anno introita sulle tasse di slot machine, SuperEnalotto e tutti gli altri giochi proposti da bar e tabaccherie? E quale sara’ il premio della nuova lotteria renziana? Un pacchetto di gratta e vinci di ogni genere e specie?”.
Viviana Beccalossi, assessore regionale al Territorio della Lombardia, delegata dal presidente Maroni al contrasto del gioco d’azzardo patologico, commenta cosi’ la proposta del viceministro all’Economia, Luigi Casero, di creare una lotteria a premi per incentivare l’uso e la richiesta della scontrino fiscale da parte di commercianti e clienti.
“Se l’idea dovesse realmente prendere quota – conclude Viviana Beccalossi – non esiterò un attimo, con tutte le associazioni che quotidianamente in Italia si occupano di ludopatia, a scendere in piazza per dire ‘no’ all’inaccettabile spot renziano a favore dell’azzardo”.