
Banca Valsabbina, il Comitato degli azionisti: vogliamo l’assemblea subito

A febbraio le azioni di Banca Valsabbina hanno perso ancora un euro di valore, passando da 7 a 6 euro. E se l’istituto di credito tace, numerosi piccoli risparmiatori della Valsabbia – ma non solo – chiedono nuovamente un’assemblea per discutere delle prospettive dell’istituto di credito.
Un coro che nelle scorse settimane il Comitato Soci Banca Valsabbina – gruppo spontaneo di azionisti nato attorno alla convinzione che sia necessaria maggiore trasparenza – ha tradotto nella richiesta ufficiale di convocazione dell’Assemblea dei soci per poter “affrontare, in modo serio e costruttivo prima della discussione sul bilancio di esercizio 2016, le politiche di sviluppo e di crescita economica e societaria della banca”.
“Spiace dover rilevare”, sottolinea a nome del Comitato il commercialista Aurelio Bizioli, “che gli organi direzionali di Valsabbina ritengono di non dover neppure rispondere alla richiesta, probabilmente forti di regole statutarie che blindano le assemblee imponendo la richiesta di migliaia di firme autenticate per la convocazione. A nostro parere l’uso del formalismo giuridico non è una dimostrazione di forza ma, viceversa, una dimostrazione di debolezza che peggiora i rapporti fra banca e soci, facendo venir meno proprio il significato di banca popolare e di partecipazione dei soci”.
Parole a cui faranno seguito ben presto nuove azioni. Il Comitato, infatti, promette battaglia su tutti i fronti. La prossima mossa sarà quella della consultazione del libro soci. Ma la battaglia – promettono i piccoli azionisti – proseguirà fino all’assemblea per il rinnovo del consiglio di amministrazione. “Se la banca è dei soci è un diritto dei soci riunirsi nella sede idonea per determinare progetti e programmi. Prima o poi quel momento deve arrivare”, conclude Bizioli, “noi e tutti gli azionisti risparmiatori delusi dai comportamenti della Banca saremo presenti all’appuntamento”.
Nel frattempo sui vertici della banca incombe la questione delle indagini in relazione al crac Carife.
L’ANDAMENTO DELLE AZIONI A FEBBRAIO
Anche il mese di febbraio si è chiuso negativamente per gli azionisti risparmiatori di Banca Valsabbina che, dopo un timido segnale di ripresa nel mese di dicembre con il prezzo dell’azione a 7 euro, registrano un valore in riduzione a 6,00 euro nell’ultima seduta del 24/02/2017. “Si deve inoltre rilevare – si legge nella nota del comitato – che più del 50% degli scambi azionari del 2017 vedono protagonista la banca stessa con un riacquisto diretto dei titoli in vendita evidentemente finalizzato al tentativo di mantenere stabile il prezzo. In questi otto mesi di quotazione sul mercato HI-MTF sono state scambiate 1 milione e 146 mila azioni ad una quotazione media di 5,81 euro; 392 mila sono però le azioni acquistate direttamente dalla banca. Certo non aiuta a risolvere il problema – attacca ancora il comunicato – la quotazione su un mercato azionario di difficile interpretazione nelle sue dinamiche di formazione del prezzo e con scarsa presenza di altri titoli azionari quotati (solo cinque società di cui due ferme al 2013 ed una a luglio 2016)”.
Confartigianato, Sarnico è presidente nazionale del settore legno

Giovanni Battista Sarnico è il nuovo presidente della Federazione “Legno Arredo” di Confartigianato Imprese. Sarnico, 46 anni, bresciano, sindaco di Ospitaletto, imprenditore nel settore dei serramenti in legno, è stato eletto dai presidenti dei Gruppi di Mestiere facenti parte della Federazione di Confartigianato. Sarnico, che succede al biellese Samuele Broglio, avrà l’importante compito di rappresentare le imprese della filiera del legno di Confartigianato, con l’obiettivo di valorizzare i diversi settori, di rafforzare il collegamento con i territori e di presidiare tutti gli ambiti in cui è coinvolta la Federazione. Il nuovo Consiglio direttivo è composto da Andrea Fantini (Friuli-Venezia Giulia), Tullio Polo (Trento), Bruno Mazzariol (Veneto), Leonardo Fabbroni (Toscana).
Per il neo presidente Sarnico: «Un ringraziamento particolare al predecessore Samuele Broglio per il grande lavoro svolto nei suoi mandati come consigliere prima e come presidente poi e a tutta la Confartigianato per il sostegno. Il nuovo Direttivo ha voluto esprimere la sua stima a Broglio conferendogli i mandati per rappresentare Confartigianato Legno presso i tavoli di normazione internazionali in virtù della sua riconosciuta rara competenza e conoscenza della materia.
Soddisfazione espressa dal presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Un ottimo risultato, che conferma la grande considerazione che gode Confartigianato Brescia a livello nazionale nel campo del lavoro e dell’operato di Confartigianato in rappresentanza dell’impresa. Mobili e complementi d’arredo made in Italy entrano nelle case di tutti noi, sono protagonisti della storia del design, impreziosiscono le abitazioni, gli edifici pubblici e privati e sono il segno apprezzati per stile in tutto il mondo. Insieme al cibo e alla moda, sono i prodotti che tengono alta la bandiera della nostra manifattura sui mercati internazionali. Merito della cura meticolosa, del gusto, della creatività che gli artigiani incorporano nei capolavori dell’arredamento italiano».
«La federazione di categoria alla quale appartengo – aggiunge Sarnico – è stata costituita allo scopo di tutelare e promuovere gli interessi specifici dell’intero comparto artigiano del legno e dell’arredo. Per rappresentare al meglio gli associati curerò ancor più i rapporti con gli enti pubblici e privati, parteciperò ai tavoli di consultazione, alle commissioni ed alle riunioni tecniche sia nazionali che regionali. Ma seguirò soprattutto le attività finalizzate allo sviluppo del settore e alla crescita delle imprese che rappresento in particolare nel nostro territorio. Tra gli indirizzi di mandato c’è la volontà di mettere in evidenza il valore formativo ampliando il più possibile la collaborazione fra la scuola e il mondo imprenditoriale nella consapevolezza che solo preparando e formando le giovani generazioni alla cultura dei mestieri potrà esserci un futuro sostenibile per le lavorazioni artigiane di qualità» ha concluso il neo presidente nazionale della categoria Giovanni Battista Sarnico.
Aib, Enrico Gnutti annuncia il sostegno a Beretta
Enrico Gnutti, presidente delle Trafilerie Carlo Gnutti di Chiari (460 dipendenti e un fatturato da 470 milioni di euro), ha deciso di fare outing in vista delle elezioni per la presidenza dell’associazione industriali bresciani.
L’ha fatto con un’intervista al Giornale di Brescia in cui, pur esprimendo gradimento per entrambi i candidati, ha spiegato di sostenere il patron dell’omonima fabbrica d’armi e criticato Pasini per la candidatura: “Aveva detto che non era disponibile. Si era chiamato fuori e poi si è riproposto. Era preferibile che lo dicesse da subito”. Circostanza che comunque – ha sottolineato – non ha determinato la sua preferenza basata su “ragioni di merito”.
Infine Gnutti ha elogiato Beretta per aver presentato il proprio programma: “Resto dell’idea che noi dobbiamo conoscere le linee generali di chi vuole rappresentarci – ha raccontato al Giornale di Brescia – altrimenti come facciamo a scegliere? Per i dettagli si può attendere, ma per le linee generali no: vanno rese note subito e discusse. Io da anni non partecipo alla vita associativa, ma voglio sapere: ho potuto leggere quali sono le intenzioni di Gussalli Beretta. Quelle di Pasini invece no”.
Darfo, il 7 aprile torna la fiera campionaria Exponiamo

Il 7-8-9 Aprile 2017 la quarta edizione di “Exponiamo – Fiera Campionaria della Valle Camonica e del Sebino”. L’evento espositivo si svolgerà nel Complesso Ex Cash & Carry, nella zona industriale di Boario Terme (BS), e sarà suddivisa in settori mercologici:
– EDILIZA, CASE tradizionali e in legno, risparmio energetico fotovoltaico e solare termico, geotermico, scale, serramenti, porte e basculanti, ceramiche, bagno e pavimenti, impermeabilizzazioni, automazioni, impiantistica, condizionamento, riscaldamento, agenzie immobiliari.
– ARREDAMENTO e COMPLEMENTI, tende, tessile, casalinghi, accessori casa, elettrodomestici.
– GIARDINO e ATTIVITA’ ALL’APERTO, piante e fiori, piscine, mobili da giardino, sistemi di irrigazione.
– MOTORI auto, moto, accessori e servizi
– ALIMENTARI e FOOD, prodotti tipici locali, dolciumi, preparati per la ristorazione, bevande, vini, alcolici.
– INDUSTRIA e ARTIGIANATO, macchinari, prodotti e servizi, accessori, antinfortunistica, hobbistica. – SERVIZI alla PERSONA/AZIENDE, agenzie viaggio e turismo, centri estetici, sport e fitness.
– ELETTRONICA, telefonia, informatica, servizi finanziari.
– ABBIGLIAMENTO e CALZATURE, pelletteria, complementi, articoli da regalo, gioielleria, accessori moda.
– CERIMONIA, abiti, bomboniere, servizi fotografici, accessori, agenzie viaggio.
– OUTLET di prodotti e servizi.
– AREA BAMBINI e RAGAZZI, editoria, libri, giocattoli.
– AREA SPOSI, prodotti e servizi per il matrimonio.
Gli orari di apertura saranno i seguenti:
Venerdì Sabato Domenica
7 Aprile 2017 8 Aprile 2017 9 Aprile 2017
18.30-22.00 10.00-23.00 10.00-20.00
INGRESSO GRATUITO
Moda, in Lombardia un terzo del fatturato nazionale

“La moda lombarda vale 35 miliardi di euro, un terzo del fatturato nazionale è prodotto nella nostra regione: non solo a Milano, che alla chiusura di questa fashion week si conferma una capitale dinamica e attraente, ma in tutto il territorio, con le province di Brescia, Bergamo, Mantova, Varese, Como, Monza e Lecco, che segnano crescite nell’export vicine anche alla doppia cifra”. È quanto ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, commentando l’ultimo studio di Lombardia Speciale (lombardiaspeciale.regione.lombardia.it) condotto su un’elaborazione dalla Camera di Commercio di Milano sui dati del Registro delle imprese e Istat (terzo trimestre 2016 e 2015).
ECCELLENZA INTERNAZIONALE – “Con 35mila imprese di moda in Lombardia – ha sottolineato Parolini – questo settore è uno dei più rilevanti per numero di occupati, per valore aggiunto prodotto e per gli ingenti indotti che genera nel turismo e nello shopping. E, insieme al design, rappresenta un pilastro importante dell’economia e dell’identità regionale, oltre ad essere sinonimo di eccellenza riconosciuta in tutto il mondo per innovazione e qualità”.
CONTRIBUTI PER 37 MILIONI – “Durante questa legislatura, per valorizzare ulteriormente questa eccellenza – ha spiegato l’assessore – abbiamo destinato circa 37 milioni di euro per sostenere questo settore: un impegno che ha permesso di generare investimenti per più di 50 milioni di euro ed accrescere la competitività e l’innovazione delle nostre imprese”.
IMPEGNO 2017-2018 – “Per i prossimi due anni – ha annunciato infine Parolini – investiremo altri 10 milioni di euro e continueremo a sviluppare, in collaborazione con il sistema formativo, associativo e istituzionale, interventi integrati e sussidiari con l’obiettivo di favorire la digitalizzazione, la formazione e la creatività dei giovani, la contaminazione tra settori, lo realizzazione di network di impresa e di progetti pubblico-privati “.
Ubi chiude in anticipo il Social Bond per Unibs: già raggiunti i 5 milioni di euro

UBI Banca procede alla chiusura anticipata del periodo di offerta del Social Bond dedicato all’Università degli Studi di Brescia –Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali, in quanto alla data del 24 Febbraio le adesioni hanno raggiunto l’ammontare massimo nominale di 5 milioni di euro.
Lo 0,50% dell’ammontare nominale collocato sarà devoluto a titolo di liberalità all’Università degli Studi di Brescia –per la realizzazione di una ricerca sperimentale intitolata “Associating tumor cells with ICG for intraoperative detection of peritoneal occult cancer seeding”, che ha per obiettivo legare cellule di tumori gastrici ad un colorante (verde di indocianina), rilevabile durante l’intervento chirurgico grazie a una telecamera a fluorescenza. Ciò consentirebbe di individuare piccoli gruppi cellulari, in particolare localizzati sul peritoneo, non visibili né in fase preoperatoria con le tecniche di imaging disponibili, né in sede intraoperatoria, al fine di migliorare la stadiazione e personalizzare l’iter terapeutico.
Stefano Kuhn – Responsabile Macro Area Territoriale Brescia e Nord Est di UBI Banca – dichiara: “Il tumore allo stomaco è una delle neoplasie più frequenti e all’interno della Provincia di Brescia la Valle Camonica è, purtroppo, una zona che attesta un’incidenza particolarmente elevata della patologia. Siamo particolarmente soddisfatti del risultato ottenuto: le richieste di sottoscrizione sono risultate molto numerose ed in pochi giorni abbiamo collocato l’intero ammontare del prestito obbligazionario. Un’operazione importante fatta per Brescia e con Brescia, che testimonia la sensibilità dei bresciani e l’impegno del nostro Istituto a sostegno di progetti di ricerca altamente significativi”.
Gian Luca Baiocchi, Professore Associato presso la Cattedra di Chirurgia Generale dell’Università degli Studi di Brescia, ha commentato “desideriamo nuovamente esprimere riconoscenza a UBI Banca per l’esito dell’iniziativa, che testimonia un solido ancoraggio al territorio bresciano e camuno. Un grazie particolare va a tutti i risparmiatori che, con il loro sostegno, hanno permesso di avviare il progetto di ricerca, dimostrando quell’attenzione e solidarietà che sono un tratto caratteristico e distintivo dei bresciani”.
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UBI Banca annuncia l’emissione del prestito obbligazionario solidale per contribuire alla realizzazione di un progetto della Lega del Filo d’Oro,
Inflazione in crescita a Brescia per il quarto mese consecutivo
Per il quarto mese consecutivo inflazione in crescita a Brescia. Il tasso tendenziale registra infatti una
variazione pari a +1,6 (il livello più elevato registrato da marzo 2013), mentre il tasso congiunturale (variazione sul mese precedente), registra un +0,4%. Si conferma quindi una tendenza, sempre più consolidata, alla ripresa dell’inflazione.
L’analisi per tipologia di beni e servizi evidenzia come siano i prodotti a bassa frequenza di acquisto quelli ancora
interessati dalla deflazione, mentre la ripresa dei prezzi spinge le tendenza inflazionistiche dei beni a media e alta
frequenza di acquisto. Il tasso tendenziale senza la componente energetica è pari a +1,3%. Le divisioni con andamento inflativo sono: “Prodotti alimentari” (+1,7%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+0,7),
Trasporti” (0,6%), “Abitazione, acqua, energia elettrica e combustibili” (+0,4), “Altri beni e servizi” (+0,2%), “Ricreazione, spettacolo, cultura” (0,2%), “Comunicazioni” (+0,1%).
Le divisioni in diminuzione è: “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,1%). Variazione nulla per la divisione “Abbigliamento e calzature”, “Servizi sanitari”, “Istruzione”, “Servizi ricettivi e di ristorazione”.
Indicatori di trend ancora in ripresa (il livello più elevato degli ultimi 10 anni).

A2A, 2016 ok: Mol a 1,22 miliardi, utile in crescita di 274 milioni

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza del Prof. Giovanni Valotti, ha approvato i risultati del processo di impairment redatto ai sensi dello IAS 36 e svolto, come di consueto, avvalendosi del supporto di un riconosciuto professionista terzo indipendente. Il processo ha comportato svalutazioni (al lordo degli effetti fiscali) di asset, avviamenti e partecipazioni per 110 milioni di euro, nonché la ripresa a valore (al lordo degli effetti fiscali) di asset per 51 milioni di euro.
Il Consiglio ha inoltre preso visione dei risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2016, che includono gli effetti del consolidamento per cinque mesi del nuovo gruppo acquisito LGH. I principali risultati sono di seguito riportati:
Margine Operativo Lordo (Ebitda) superiore ad 1,22 miliardi di euro, in crescita di oltre il 16% rispetto all’esercizio precedente (1,05 miliardi di euro nel 2015). Al netto di proventi non ricorrenti superiori a 100 milioni di euro e degli effetti derivanti dal primo consolidamento, per cinque mesi, di LGH (circa 32 milioni di euro) la crescita ordinaria è stata superiore al 4,5%. Tutte le Business Unit (di seguito “BU”), con l’unica eccezione della BU Reti penalizzata dalla revisione tariffaria del nuovo periodo regolatorio, hanno riportato risultati in crescita rispetto all’esercizio precedente e superiori alle aspettative di Piano 2016-2019.
Utile ante imposte, pari a circa 350 milioni di euro (76 milioni di euro nell’esercizio 2015) al netto di svalutazioni nette di asset, avviamenti, partecipazioni e ripristini di valore per 261 milioni di euro. Le svalutazioni, complessivamente pari a 312 milioni di euro, si riferiscono alla centrale di Monfalcone (202 milioni di euro a seguito di conferimento, al fair value, del ramo di azienda in A2A Energiefuture SpA, già comunicato il 29 Dicembre 2016) e del risultato dell’impairment test quale approvato dal CdA odierno. L’impairment test ha determinato la svalutazione, per 68 milioni di euro, di alcuni impianti “CCGT”, per 37 milioni di euro di alcuni avviamenti e per 5 milioni di euro di partecipazioni. Il ripristino di valore, pari a 51 milioni di euro, si riferisce esclusivamente all’ impianto di San Filippo del Mela ( 220kv) a seguito della recente ammissione al regime asimmetrico di reintegrazione dei costi per il quinquennio 2017-2021.
Investimenti, in crescita del 22% per un totale di circa 420 milioni di euro, escluso l’importo corrisposto per l’acquisto del 51% della partecipazione in LGH SpA. I maggiori incrementi si sono realizzati nella BU Ambiente (+70%) e nella BU Reti e Calore (+25%).
Posizione Finanziaria Netta a circa 3,14 miliardi di euro, in crescita di circa 240 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 quale risultante degli effetti dell’acquisizione e primo consolidamento di LGH (per complessivi 469 milioni di euro) e della generazione di cassa risultata positiva per circa 230 milioni di euro. Il rapporto PFN/Ebitda migliora da 2,8x a 2,6x.
“Abbiamo ottenuto un risultato molto importante che conferma il continuo miglioramento dei business aziendali, dell’efficienza operativa, della capacità di investimento e generazione di cassa – commenta l’Amministratore delegato Valerio Camerano – Un efficace mix di focalizzazione sul business, innovazione ed evoluzione della cultura manageriale aziendale sostiene la crescita dei risultati e il rafforzamento strategico”
“A fronte di scenari di mercato sfavorevoli e all’interno di un contesto sempre più competitivo, i risultati del 2016 testimoniano la capacità di A2A di innovare nella continuità – ha dichiarato Giovanni Valotti, Presidente del Gruppo – Questo conferma la validità di un cambio strategico significativo impresso all’azienda, così come rende conto dell’apporto di grande qualità assicurato dal management e da tutti i dipendenti di A2A nella gestione dell’operatività”.
Lugana Doc, un altro anno con il segno più
Una sala gremita all’Agriturismo Feliciana ha approvato il 22 febbraio all’unanimità il bilancio 2016 e il previsionale 2017 del Lugana DOC, segno di un Consorzio di tutela forte e coeso, che oggi rappresenta il 90% dei produttori. Dal riconoscimento dell’erga omnes nel 2012, le adesioni hanno continuato a crescere con un trend positivo, 12 nuovi soci nel 2015, 14 nel 2016 e già altri 3 nei primi mesi del 2017, per un totale di 155 aziende rappresentate. Un ulteriore primato per un Consorzio che rappresenta un case history sotto molti profili: è fra i pochi in Italia con volumi costantemente in aumento, ha un export pari all’80% e si distingue anche per le iniziative sulla sostenibilità ambientale.
“Una delle cose che stupisce i consumatori è la qualità media del nostro vino così elevata e così uniforme: tutta la DOC ha oggi altissimi livelli qualitativi – afferma il presidente Luca Formentini –; ne consegue una responsabilità molto forte da parte di tutti nel mantenere la credibilità e la qualità del nostro prodotto, della sua della materia prima e quindi anche del suo territorio. Partiamo avvantaggiati dal nostro essere collocati in una delle aree più pregiate e vocate dell’intero Paese, il nostro contesto ci aiuta a trasferire una certa percezione di valore del territorio ma non dobbiamo darlo per assodato e anzi, è più che mai necessario impegnarci per proteggerlo. Ci riconosciamo nelle visioni aziendali più evolute, in cui il bilancio si compone dell’ambito economico, ambientale e sociale, e questo si traduce anche in un vantaggio competitivo sui mercati ai quali oggi si rivolge il Consorzio.”. Il consumatore infatti, soprattutto in Germania, USA e UK, ricerca e chiede la sostenibilità ambientale del prodotto.
Brescia, l’agricoltura è un mestiere da giovani
Il contadino è un mestiere da giovani, almeno a Brescia. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti Lombardia basata sui dati della Camera di Commercio di Milano. Secondo la rilevazione, infatti, alla Leonessa spetta il primato assoluto di aziende under 40 nel settore: ben 640. A livello regionale le aziende agricole guidate da un giovane sono circa il 3 per cento del totale. Valori incoraggianti in una regione che vanta la maggiore produzione agricola (e industriale) d’Italia.