
Castel Mella, nuova sede all’insegna della sostenibilità per il Gruppo Masserdotti

“Questa fabbrica viene interamente dedicata al fondatore del Gruppo Masserdotti S.p.A., Cav. Andrea Masserdotti (1948-2014)”: così recita la targa affissa nell’impattante reception della nuova sede del Gruppo Masserdotti S.p.A., inaugurata ufficialmente lo scorso 12 aprile a Castel Mella (Brescia). Ancora prima di entrare lo stabile manifesta tutta la sua imponenza, parlando di innovazione: un monolite di 10.000 mq che si distingue dallo scenario circostante per la tinteggiatura grigio scuro accostata al bianco della facciata decorata sulla quale sembrano scorrere piccoli quadratini neri. Una scelta che richiama da un punto di vista storico e filosofico la nascita della grafica, dal puntinismo di fine ‘800 fino ad arrivare al pixel e che metaforicamente ripercorre la storia aziendale inziata a fine anni ’60 con la realizzazione manuale delle prime insegne fino all’attuale produzione di soluzioni di comunicazione all’avanguardia.
“Una grande sfida, – commenta Alberto Masserdotti, CEO del Gruppo – che abbiamo vinto”. Lo stabile dinamico e contemporaneo porta in seno il concetto di Industry 4.0, che si traduce in sostenibilità ed efficienza a tutti i livelli, da quella energetica a quella produttiva. Il tutto realizzato in tempi record: inizio lavori a luglio 2017 e trasloco in una settimana a febbraio 2018, con un fermo delle attività di sole 6 ore per il riavvio dei server. “La progettazione del fabbricato è partita da un’attenta analisi dei flussi di lavoro e di produzione per poter ottenere una maggiore efficienza nella distribuzione interna degli uffici e per creare un’area produttiva all’insegna della fluidità logica e funzionale” aggiunge Masserdotti. “Il complesso, che sorge in un polo artigianale, è stato realizzato completamente ex novo e si sviluppa su due piani votandosi alla forte innovazione tecnologica che permea l’azienda”, spiega l’architetto Giovanni Paneroni che firma il progetto. “Gli interni sono stati ideati puntando su un mood industriale con l’utilizzo di materiali di forte impatto estetico come cemento e ferro. Lo spazio dedicato alla produzione, che può ospitare il doppio delle attrezzature implementate nella sede precedente, nasce dalle cinque navate originarie che collegate tra loro danno vita ad un unico grande ambiente all’insegna della massima praticità operativa”. Un posto d’onore è riservato allo showroom che, tra giochi di luce e chiaro-scuro, accoglie i visitatori nell’espressione massima della comunicazione multimediale: una gamma unica ed esclusiva di soluzioni tecnologiche per la visual communication firmate da Domino Sistemi srl, società del Gruppo specializzata nel Digital Signage.
Durante l’evento inaugurale un empatico Alberto Masserdotti ha sottolineato le ragioni che stanno alla base di questo importante investimento. “Abbiamo chiuso l’anno fiscale con un fatturato di 9 M di euro, registrando una crescita del 25% sul 2016, che sale al 67% se si considerano gli ultimi 36 mesi. Ciò ha determinato la necessità di rafforzare il reparto produttivo con nuovi sistemi industriali di ultimissima generazione, che sono stati implementati direttamente nella nuova fabbrica. L’area che abbiamo destinato alla produzione è stata progettata per accogliere un ulteriore potenziamento che è già prevedibile sulla base dei trend di crescita (+10% nel primo trimestre 2018) e dei nostri obiettivi aziendali volti all’apertura di nuovi mercati”. È di poche settimana fa, infatti, l’annuncio delle nuove proposte Mobility che vanno ad arricchire il ventaglio di soluzioni multimediali offerte online attraverso l’e-shop DominoDisplay.com. Un’ulteriore risposta del Gruppo Masserdotti alla Digital Transformation che sta interessando tutti i comparti industriali e non solo. Un’offerta che amplia ulteriormente il panel di riferimento del Gruppo già molto variegato: dai grandi clienti corporate come brand internazionali del calibro di Metro, Coin, Prada al network di rivenditori di sistemi multimediali (tra cui elettricisti, system integrator, impiantisti) fino all’utenza finale raggiunta dall’e-shop DominoDisplay.com come i piccoli esercenti.
Le soluzioni Mobility in bundle sono solo la più recente proposta pionieristica del Gruppo, che nei 50 anni di attività è stato protagonista di tappe fondamentali nella storia della comunicazione visiva. Dall’introduzione della stampa digitale nel ’92, all’interior decoration nel 2006, dai sistemi multimediali per la comunicazione 2.0 nel 2011 all’apertura nel 2014 dell’unico e-shop attualmente esistente dedicato alle soluzioni tecnologiche per la comunicazione. “La nuova sede per noi rappresenta un ulteriore asset che ci permetterà di affrontare con più competitività le prossime sfide”, aggiunge Masserdotti. “Ormai non parliamo più di futuro della stampa, ma di futuro della comunicazione in tutte le sue espressioni. Pensare che la tecnologia sia appannaggio esclusivo dei grandi brand è un retaggio del passato. Tutti viviamo aggiornati al secondo e chi comunica si deve conformare a questi ritmi per garantire una shopping experience attuale e coinvolgente”. Non solo teoria ma fatti, che si traducono in commesse realizzate in tempi record e che dimostrano la capacità del Gruppo Masserdotti di rispondere con efficienza alle richieste più sfidanti. “La nostra consolidata expertise e la nostra struttura organizzativa oggi più che mai ci permettono di soddisfare esigenze come quella di Sky, che per i propri punti vendita chiede cambi immagine da effettuarsi in una notte”, racconta Alberto. Il portfolio Masserdotti, infatti, è ricco di case history prestigiose e qualificanti, come la gestione delle vetrine OVS, che vengono aggiornate ogni 20 gg su tutti i 550 punti vendita presenti in Italia e in Europa. E ancora, le circa 400 installazioni per Ikea sparse in tutta la penisola, dove i sistemi multimediali vengono motorizzati direttamente dalla control-room di Domino Sistemi che, attraverso l’esclusivo software proprietario Palinsesto, modifica i messaggi da remoto in base al sentiment commerciale.
Partita da Brescia, la realtà Masserdotti ha portato la qualità dell’imprenditoria Made in Italy nel mondo, decorando le vetrine di Miu Miu a Hong Kong e gestendo contenuti multimediali trasmessi in tutti i Continenti. “La sfida per il prossimo futuro? Confermarci realtà dinamica, pionieristica, capace di anticipare le esigenze. Un approccio premiante che continueremo ad alimentare anche grazie a nuove linee di prodotto che presto presenteremo al mercato”.
Profilo Gruppo Masserdotti Spa
La storia di Gruppo Masserdotti S.p.a., pioniere nel mondo della visual communication, prende vita nel 1967. Ma è nel 1992, grazie allo straordinario intuito imprenditoriale del fondatore, il carismatico Presidente Andrea Masserdotti, che l’azienda fa il vero salto. In quell’anno infatti prende corpo l’investimento in un settore all’epoca sconosciuto ai più: la stampa digitale. L’azienda, prima in Italia, installa il sistema di stampa elettrostatico 3M Scotchprint; da qui si sviluppa un’evoluzione costante in termini tecnologici, di fatturato, know how, competenza, qualità e riconoscibilità.
Nel biennio 2006-2007 avviene un secondo importante cambiamento: il Gruppo inizia a orientare i propri sforzi di ricerca e sviluppo verso il mondo dell’interior decoration. Pochi anni dopo, nel 2011, nasce la divisione Digital Signage che guarda al tema della comunicazione con un focus specifico sulle tecnologie digitali, quali totem, monitor, videowall e software proprietari come Palinsesto per la gestione dei contenuti da remoto. Oggi le due anime del Gruppo – Digital Decoration e Digital Signage – convivono sinergicamente in un ambiente dinamico.
Profilo DominoDisplay.com
Nato dalla collaborazione tra Domino Sistemi srl, società del Gruppo Masserdotti S.p.a e Samsung Electronics, leader globale nel mercato delle tecnologie, DominoDisplay.com è il primo e unico shop on line italiano di soluzioni tecnologiche per la comunicazione visiva. Un nuovo canale di vendita per sistemi Smart Signage chiavi in mano. La qualità dell’hardware è garantita dal marchio Samsung, di cui il Gruppo è Platinum Partner; la qualità delle strutture e l’unicità del software proprietario Digital Signage Palinsesto sono frutto dell’esperienza consolidata di Masserdotti. Professionale e affidabile, veloce e trasparente, DominoDisplay.com è un e-commerce puro: un format di vendita

Bper Banca, il nuovo presidente è Pietro Ferrari

A seguito dell’avvenuta nomina degli Amministratori ad opera dell’Assemblea dei Soci del 14 aprile scorso, il Consiglio di amministrazione di BPER, riunitosi in data odierna, ha deliberato, ai sensi dell’art. 22 dello Statuto sociale, le nomine dell’ing. Pietro Ferrari alla carica di Presidente e dell’ing. Giuseppe Capponcelli alla carica di Vice Presidente, nonché, ai sensi dell’art. 30 dello Statuto sociale, la nomina del dott. Alessandro Vandelli alla carica di Amministratore delegato.
Ai sensi dell’art. 29 comma 1 dello Statuto sociale, nella medesima seduta, è stato nominato:
- il Comitato esecutivo, composto dai seguenti Consiglieri: dott.ssa Rossella Schiavini (Presidente), dott. Alessandro Vandelli, dott. Riccardo Barbieri, dott. Luciano Filippo Camagni e dott. Mario Noera.
Ai sensi dell’art. 27 comma 3 dello Statuto sociale, sono stati, altresì, nominati i seguenti Comitati:
- il Comitato Controllo e Rischi, composto dai seguenti Consiglieri: prof.ssa Elisabetta Gualandri (Presidente), dott. Alessandro Robin Foti, prof.ssa Ornella Rita Lucia Moro e prof.ssa Valeria Venturelli;
- il Comitato per le Nomine, composto dai seguenti Consiglieri: prof. Massimo Belcredi (Presidente), dott.ssa Mara Bernardini e dott.ssa Roberta Marracino;
- il Comitato per le Remunerazioni, composto dai seguenti Consiglieri: dott.ssa Mara Bernardini (Presidente), prof.ssa Elisabetta Gualandri e dott.ssa Roberta Marracino;
- il Comitato degli Amministratori Indipendenti, composto dai seguenti Consiglieri: prof.ssa Valeria Venturelli (Presidente), prof.ssa Elisabetta Gualandri e avv. Marisa Pappalardo.
La verifica dei requisiti di indipendenza degli esponenti neoletti, ai sensi del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana, sarà condotta in prossima seduta del Consiglio di amministrazione, nel rispetto della normativa vigente.
Al termine della seduta il Presidente Pietro Ferrari ha dichiarato: “E’ per me un grande onore, oltre che un motivo di profonda soddisfazione, essere chiamato a presiedere un Consiglio di amministrazione che esprime al suo interno professionalità diversificate e competenze di così alto profilo. Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata e assicuro fin d’ora il massimo impegno per portare avanti con determinazione un programma di ulteriore consolidamento e sviluppo della Banca, in coerenza e continuità con il proficuo lavoro svolto in questi anni da chi mi ha preceduto, che ha consentito di proiettare stabilmente il nostro Istituto ai vertici del sistema bancario italiano”.
Si ricorda che l’informativa sulle caratteristiche personali e professionali degli eletti è reperibile sul sito Internet della Banca www.bper.it – Area Istituzionale > Sezione Governance > Organi sociali > Consiglio di Amministrazione. Si rinvia, altresì, al comunicato stampa pubblicato il 14 aprile scorso in esito all’elezione del Consiglio di amministrazione.
Salute, Regione a credito: gli italiani scelgono la sanità lombarda

Gli italiani scelgono la Lombardia per farsi curare. Nel 2016 la sanità della regione della rosa camuna ha attratto il maggior numero di pazienti non residenti con 163mila ricoveri extraregionali, seguita dall’Emilia Romagna con 109mila ricoveri, il Lazio con78mila, la Toscana con 69mila ricoveri extraregionali e il Veneto con 61mila ricoveri. Sono alcuni dei dati riportati nell’approfondimento pubblicato su Lombardia Speciale, a partire dall’analisi di Demoskopika, istituto che opera dal 2001 nel campo della ricerca economica e sociale, delle indagini di mercato e dei sondaggi di opinione per conto di enti pubblici, imprese, organizzazioni private, associazioni di categoria.
LA LOMBARDIA HA UN CREDITO DI 809 MILIONI DI EURO
La Lombardia ha anche il credito più alto d’Italia, ben 809 milioni di euro che le devono essere rimborsati dalle altre regioni per aver curato pazienti non lombardi. Un dato in crescita di oltre il 50 per cento rispetto al 2014, quando il credito vantato dalla Lombardia era di 534 milioni. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna che ha diritto a 357 milioni di euro, seguita dal Veneto con 161 milioni di credito. Le regioni che hanno, invece, il debito maggiore verso le altre realtà territoriali sono la Campania con 302 milioni da restituire, il Lazio con 289 milioni e la Sicilia con 240 milioni di debito.
I LOMBARDI SCELGONO GLI OSPEDALI DELLA REGIONE
La maggior parte dei pazienti che sceglie di farsi curare in un’altra regione è residente nelle regioni del Sud, dove secondo Demoskopica la migrazione sanitaria è maggiore. L’indice medio della mobilità passiva è pari al 10,4 per cento e misura, in una determinata regione, la percentuale dei residenti ricoverati nelle strutture sanitarie di altre regioni sul totale dei ricoveri sia intra che extra regionali. La media più alta è al Sud, 14,6 per cento, con picchi del 27,2 per cento registrati in Molise, del 23,9 in Basilicata e del 20,9 in Calabria. Le isole fanno invece registrare valori molto al di sotto della media con la Sardegna che si attesta al 5,6 per cento e la Sicilia al 7,3. Al Centro il tasso di migrazione sanitaria è dell’8,9 per cento, mentre il più basso è al Nord con il 6,8 per cento. Ed è la Lombardia ad avere l’indice più basso: con appena il 4,7 per cento, la regione della rosa camuna registra il rapporto minore di ricoveri fuori regione dei residenti sul totale dei ricoveri totalizzando il massimo del punteggio (100 punti).
Camion, immatricolazioni in crescita del 15 per cento nel Bresciano
Nel 2017 in Lombardia le immatricolazioni di veicoli pesanti (e cioè con PTT – peso totale a terra – superiore a 16 tonnellate) per il trasporto merci sono state 4.393, con un aumento del 26,7% rispetto al 2016. Sempre lo scorso anno le immatricolazioni di nuovi autobus in Lombardia sono state 534, con un aumento del 46,3% rispetto all’anno precedente. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci.
Dall’elaborazione è possibile anche stilare la graduatoria dei dati a livello provinciale. La provincia lombarda in cui le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci sono cresciute di più è Pavia (+114,4%), seguita da Monza Brianza (+59,9%), Bergamo (+45,5%), Milano (+33,4%), Cremona (+18,8%), Brescia (+15,5%), Como (+13,9%), Lodi (+10,9%), Mantova (+6,2%) e Varese (+3,7%). Solo le province di Lecco e di Sondrio hanno fatto registrare un calo, rispettivamente del 4,4% e del 15,7%. Per ciò che riguarda le immatricolazioni di autobus vi sono due province che presentano un saldo negativo, si tratta di Lodi (-35,7%) e Sondrio (-22,7%). I dati delle altre province lombarde sono in aumento, dal +3,3% di Bergamo fino al +292,3% di Como.
Mobilieri e designer, oltre la metà delle aziende sono artigiane

Salone del mobile: sono oltre 17 mila le imprese lombarde dei settori interessati dalla settimana del mobile tra produzione e progettazione, su 88 mila attive in Italia, il 20% del totale. Nel 60% dei casi si tratta di imprese artigiane. Danno lavoro a oltre 100 mila addetti su quasi mezzo milione (405 mila) nel Paese, secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro delle imprese al 2017 e 2016 per quanto riguarda le imprese attive.
Mobili e design, i territori più “artigiani”. Se in media in Italia è artigiano il 65% delle imprese del settore, sono Verbania, Oristano, Imperia e Sondrio con circa il 90%, i territori dove gli artigiani del mobile e design pesano di più. Tra le lombarde, alta la presenza di artigiani anche a Lodi (78%) contro una media lombarda del 61%.
I DATI DEL SETTORE
Milano è prima in Italia sia per imprese con 4.629 attive, che per addetti, 26 mila. La seguono per numero di imprese Roma (3.369), Torino (3.197), Napoli e Treviso (con circa 2.500 imprese ciascuna). Per numero di addetti vengono, invece, Treviso (20 mila), Modena (18 mila) e Como (17 mila). Tra i primi venti territori a livello nazionale per imprese ci sono altre cinque lombarde, Monza Brianza al settimo posto con 2.230 imprese, Como ottava con 2.090, Bergamo e Brescia, rispettivamente dodicesima e tredicesima con circa 2 mila imprese l’una e Varese sedicesima con 1.640. Milano, insieme a Sondrio, è anche l’unica lombarda a crescere tra 2016 e 2017, +1,2% a fronte di un rallentamento registrato a livello regionale e nazionale (circa -1%).
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Tecnologie per realizzare il paradigma della Smart Factory | INNOVATION CLUB
Sentiamo spesso parlare di Industria 4.0, soprattutto negli ultimi mesi. Si tratta di un processo di cambiamento in atto che attraversa le aziende, tra cui anche le piccole e medie imprese, e che porta all’adozione nelle fabbriche di sistemi di lavorazione automatizzati e intelligenti.
Ecco alcune tecnologie che realizzano il paradigma della Smart Factory.
MANUFACTURING EXECUTION SYSTEM
Il MES è un ponte di connessione naturale tra la crescente complessità delle soluzioni aziendali ERP e APS e la maggior dinamicità e precisione che è sempre più richiesta a chi opera all’interno dei reparti operativi aziendali. Essere in grado di assecondare ed indirizzare al meglio i processi operativi, gestendo in tempo reale le comunicazioni verso le altre applicazioni aziendali, è il compito a cui devono assolvere le soluzioni MES di nuova generazione: andare oltre al semplice trattamento dei dati mettendo a disposizioni delle aziende un’infrastruttura tecnologica che sia al tempo stesso standard e capace di adattarsi ad un contesto complesso con le proprie regole e le proprie priorità.
Gli obiettivi che abbiamo raggiunto sono il gestire al meglio i flussi informativi di fabbrica permettendoci di focalizzarci su quello che è per noi l’Ultimo Miglio informativo: l’interfaccia tra gli operatori ed il sistema; lo sviluppare soluzioni adatte alle peculiari esigenze di ogni cliente utilizzando una tecnologia standard; l’essere in grado di supportare ogni tipologia di processo operativo e di disporre di una soluzione aperta e scalabile facilmente integrabile con le soluzioni ERP e APS.
Premessa fondamentale di tali direttive è la semplice constatazione che, per propria natura, gli ambiti operativi di un sistema MES sono assai vari e differiscono da situazione a situazione. La nostra vision si è tradotta in una soluzione MES basata su una architettura orientata ai servizi (SOA Service Oriented Architecture), architettura in grado di disaccoppiare totalmente le interfacce ad hoc per gli utenti dalle regole e dagli oggetti di business.
Chi sceglie un sistema MES non deve essere chiamato ad effettuare una scelta tra centinaia di configurazioni predefinite per selezionare quella che si adatta meglio alle sue esigenze, ma ha il preciso e fondamentale compito di concentrarsi esclusivamente sull’analisi dei propri processi e delle proprie necessità di gestione e di controllo. Grazie ad una soluzione MES l’operatività e l’interazione di dettaglio degli utenti col sistema può essere realizzata partendo da strutture aperte che possono crescere ed adattarsi a qualsiasi esigenza.
La riduzione dei costi e l’aumento della produttività sono le migliori armi nell’impegno quotidinao di man- tenere alto il livello di competitività dell’azienda. Grazie alla piattoforma Adaptive.MES possiamo disporre di informazioni in tempo reale sull’andamento della produzione, sia quantitativamente che qualitativamente, mediante interfacce utente semplici ed adatte ad ogni contesto produttivo. Grazie all’alta fessibilità del software MES è possibile completare tutti i processi operativi dell’azienda all’ineandoli ai propri obiettivi di business.
INTERNET OF THINGS
Abbiamo la finalità di sviluppare prodotti elettronici integrati che rendano efficace il concetto di “Internet delle cose” (IoT) e di offrire servizi di progettazione di sistemi embedded.
Concepiamo prodotti a misura degli ambiti applicativi reali, che consentano di diffondere, valorizzare e rendere concretamente produttive le potenzialità innovative dell’IoT, anche in ambiti dove essa oggi si scontra con barriere di accesso economiche, culturali o tecniche.
L’obiettivo è coniugare la consolidata competenza tecnica, l’innovazione di processo e di prodotto con la facilità d’uso e l’elevata integrazione dei sistemi, in modo da garantire costi e caratteristiche tecniche di prodotto ottimali per l’applicazione cui sono destinati.
Il progetto si rifà all’idea di “Artigianato digitale”, per conseguire l’obiettivo di fondere le tecnologie digitali più avanzate con l’accurato design della user experience, insieme alla capacità tipica dell’artigiano di leggere i bisogni degli utilizzatori, di rispondervi con la propria attività e di conformarvi i propri prodotti.
LA REALTA’ AUMENTATA
Gli elementi che “aumentano” la realtà possono essere aggiunti attraverso un dispositivo mobile, come uno smartphone, con l’uso di un PC dotato di webcam o altri sensori, con dispositivi di visione (per es. occhiali a proiezione sulla retina), di ascolto (auricolari) e di manipolazione (guanti) che aggiungono informazioni multimediali alla realtà già normalmente percepita.
Le informazioni “aggiuntive” possono in realtà consistere anche in una diminuzione della quantità di informazioni normalmente percepibili per via sensoriale, sempre al fine di presentare una situazione più chiara o più utile o più divertente. Anche in questo caso si parla di AR.
Le tecnologie legate alla realtà aumentata stanno progressivamente prendendo piede, mostrando via via potenzialità crescenti nell’ambito dell’intrattenimento multimediale, videoludico e non solo. Professionisti e operatori del settore business potranno beneficiarne.
Display da posizionare sulla montatura degli occhiali, visori e interi dispositivi indossabili, le aziende impegnate in quella che può essere definita come la “rivoluzione AR” stanno ormai gettato le basi per il raggiungimento di un obiettivo ambizioso: evolvere le modalità di fruizione di notizie e contenuti, arricchendo il campo visivo dell’utente con nuovo input e stimoli inediti.
I PROCESSI LOGISTICI “ON CLOUD” CON L’RFID
Intendiamo fornire una soluzione globale alle istanze poste da questo scenario di riferimento e rappresenta un significativo salto di qualità nella flessibilità e nell’accuratezza di gestione delle catene estese, quindi con due caratteristiche principali:
la (rin)tracciabilità ininterrotta dei prodotti che scorrono lungo la filiera estesa ottenuta matricolando i colli di movimentazione, dal pallet al singolo articolo, con la gestione di tutte le funzioni di movimentazione sia all’interno che all’esterno del magazzino.
l’adattabilità IT, “predisposta” ai massimi livelli, ci ha consentito di realizzare una soluzione tecnico-applicativa in grado di adeguarsi facilmente, con costi molto contenuti, alle pur variabilissime condizioni operative e tecnologiche dell’ambiente PMI, senza richiedere modifiche sostanziali.
Le novità principali della proposta vanno ricercate nella combinazione di due aspetti:
1. l’innovazione di processo, con la presenza di etichette RFID sui prodotti con una serie di antenne ricetrasmittenti posizionate sul perimetro del “controllo”, in grado di rilevare la movimentazione, l’identificazione e la posizione di qualsiasi prodotto all’interno del magazzino stesso.
2. l’innovazione di prodotto, con l’uso di una infrastruttura tecnologica adattativa, basata sul Web e integrata con i più diffusi dispositivi Mobile (smartphone, tablet, etc.), ci ha permesso di proporre un prodotto in grado di soddisfare le esigenze di diverse tipologie di Extended Supply Chain.
Per maggiori informazioni: http://www.
Casa, a Brescia 3mila imprese per 16mila posti di lavoro
In Lombardia sono 26.433 le imprese che operano nei settori legati alla casa, tra mobili e complementi di arredo, accessori per la cucina ed elettrodomestici, con 154mila addetti su un totale nazionale di 197mila aziende e 702mila addetti. Il quadro emerge da un’elaborazione della Camera di Commercio di Milano, Monza-Brianza e Lodi sulla base dei dati del registro delle imprese al terzo trimestre del 2017.
Il settore in regione produce un giro d’affari di circa 30 miliardi di euro, di cui la metà a Milano. Le province di Cremona e Lecco sono specializzate nella fabbricazione di prodotti in vetro, Sondrio nella lavorazione della pietra, Lecco e Brescia nella lavorazione di oggetti in metallo, Como nella fabbricazione di mobili, Mantova e Pavia in ferramenta, Sondrio e Mantova in vendita di mobili.
Milano è la prima provincia italiana per numero di addetti (69mila) e terza per concentrazione d’imprese (9mila), sul podio insieme a Roma (14mila imprese e 33mila addetti) e a Napoli (13mila attività e 23mila unità lavorative). In regione è seguita da Brescia e Monza-Brianza (oltre 3mila imprese con circa 16mila e 17mila addetti), Bergamo (quasi 3mila attività con 16mila addetti), Como e Varese con oltre 2mila con 9mila e 8mila addetti).
Vinitaly, Confagricoltura Brescia c’è. Martinoni: occasione importante

Anche quest’anno Confagricoltura Brescia sarà presente alla rassegna fieristica di Vinitaly all’interno dello stand confederale dell’organizzazione nazionale (Padiglione 9 area D). Tema di quest’anno “la Grande Italia dei vini e degli oli” grazie ad incontri di approfondimento e la possibilità per tutte le province a vocazione vitivinicola di esporre le proprie eccellenze. Brescia sarà protagonista nella giornata di lunedì 16 aprile grazie all’esposizione di ben undici cantine e la visita del presidente di Confagricoltura Brescia, Francesco Martinoni che si è dimostrato molto fiducioso sulle potenzialità di questa quattro giorni: “Occasioni per farsi conoscere ai buyer internazionali arrivano una volta all’anno e perciò non si possono perdere. Essere qui significa per noi affermare ancora una volta le potenzialità delle nostre produzioni e delle tradizioni che i Consorzi di tutela stanno rafforzando con il passare degli anni. Il vino made in Brescia è oggi un prodotto affermato sul mercato ed ogni anno continua a registrare numeri in crescita”.
Il sipario si alza domenica 15 aprile con la visita del presidente di Confagricoltura Giansanti che inaugurerà lo spazio, suddiviso in più aree: la Galleria delle regioni, con tutti i territori racchiusi in alcune etichette simbolo delle Doc e Docg più rappresentative; l’area di accoglienza, con un bancone bar e i vini in mescita per gli ospiti; la sala attrezzata per gli incontri e le degustazioni guidate. L’obiettivo della partecipazione di Confagricoltura alla più importante fiera vinicola organizzata in Italia è molteplice: da un lato dare la possibilità alle aziende associate di avere un riferimento costante e puntuale, utile per gli incontri professionali con importatori e buyer, giornalisti e operatori del settore; dall’altro lo spazio è anche una vetrina per gli stessi produttori che possono usufruire delle sale per raccontare al pubblico i territori di origine dei vini e delle altre eccellenze agroalimentari. Lunedì sarà presente anche il nostro Ufficio vitivinicolo per accogliere tutti i soci e fare chiarezza su eventuali domande tecniche o curiosità. Confidi Systema inoltre, insieme a Confagricoltura Lombardia, incontrerà sempre nella giornata di lunedì (alle ore 16.30) le aziende vitivinicole per presentare i servizi su misura per le realtà del settore.
Di seguito le cantine presenti nello stand di Confagricoltura nella giornata bresciana:
Tommasi Family Estates (Lugana)
Elisabetta Abrami (Franciacorta Pas Dosé Millesimato)
San Michele (Capriano del Colle DOC Marzemino)
Rocche dei Vignali (Valcamonica IGT Rosso)
Istituto Agrario G. Pastori (metodo classico)
Ambrosini Battista (Franciacorta Brut)
Peri Bigogno (Montenetto di Brescia Rosso)
Il Mosnel (Franciacorta Satèn)
Al Rocol (Franciacorta Brut)
Azienda vinicola Emilio Franzoni (Botticino Riserva)
Castelveder (Franciacorta Brut)
Camozzi, obbligazione da 12,5 milioni per crescere all’estero

Il Polo dell’export e dell’internazionalizzazione del Gruppo CDP, costituito da SACE e SIMEST, sostiene lo sviluppo internazionale di Camozzi, azienda bresciana attiva nei settori dell’automazione industriale, delle macchine utensili, dei macchinari tessili, delle fusioni e lavorazioni nonché in campo digitale e soluzioni IoT. E lo fa sia attraverso la sottoscrizione di un bond, sia attraverso l’investimento in equity.
Il Fondo Sviluppo Export, fondo nato su iniziativa di SACE e gestito da Amundi SGR, ha sottoscritto un’obbligazione per 12,5 milioni di euro emesse da Camozzi. L’obbligazione, della durata di sei anni, è interamente garantita da SACE e sottoscritta dal Fondo Sviluppo Export ricorrendo alle risorse messe a disposizione dalla stessa SACE e dalla Banca Europea per gli Investimenti. I proventi dell’emissione verranno utilizzati da Camozzi per sostenere il proprio programma di sviluppo sui mercati internazionali, principalmente Ucraina, Stati Uniti, Cina e Russia.
SIMEST, inoltre, intende investire 4,7 milioni di euro in due aziende localizzate in Cina, non lontano da Shanghai, specializzate nella componentistica per i sistemi di automazione e interamente controllate dal Gruppo Camozzi. L’investimento avrà importanti ricadute positive anche in Italia, generando un aumento della domanda dei componenti prodotti negli stabilimenti Camozzi del Nord Italia.
“La crescita sui mercati internazionali è un obiettivo perseguito costantemente dal Gruppo dai suoi primi anni di attività – ha dichiarato Lodovico Camozzi, Presidente del Gruppo Camozzi-. Il supporto di SACE e l’ingresso di SIMEST nel capitale azionario delle società cinesi ci rafforzano sotto il profilo istituzionale e finanziario e ci permetteranno di essere ancora più competitivi sui mercati internazionali. Oggi siamo presenti con le nostre sedi in 26 paesi ed esportiamo complessivamente più dell’80% del fatturato in 75 paesi”.
Camozzi è uno dei primari clienti di SACE e SIMEST in Lombardia, regione in cui – attraverso gli uffici di Milano e Brescia – vengono servite quasi 6mila imprese: nel 2017 sono state mobilitate risorse a sostegno dello sviluppo internazionale delle imprese della regione per oltre 3,5 miliardi di euro.
Industria Felix, Feralpi premiata: è la migliore azienda bresciana
Tra le grandi imprese con sede a Brescia il premio “Industria Felix – La Lombardia che compete” è stato assegnato a Feralpi Holding. La Società si è contraddistinta per le migliori performance gestionali dell’anno (esercizio 2016) e per i primati di bilancio a livello provinciale.
Il riconoscimento è stato conferito venerdì a Milano, nell’Auditorium di Assolombarda, nell’ambito della seconda edizione regionale del premio organizzata dall’associazione culturale Industria Felix in collaborazione con Cerved e con i patrocini dell’Università LUISS Guido Carli e di Confindustria Lombardia.
Un apposito comitato scientifico ha operato sulla base di 31.825 società di capitali con sede legale in Lombardia e con fatturati/ricavi compresi tra i 2 milioni e i 19 miliardi di euro. La valutazione, del tutto oggettiva, si è avvalsa di un algoritmo che ha individuato le aziende che, nelle rispettive dimensioni, hanno registrato il miglior Mol, con indice Roe positivo, in utile e con un numero addetti pari o crescente rispetto all’anno precedente.
A Feralpi Holding è stato riconosciuto come migliore grande impresa della Provincia di Brescia.
«Ottenere questo premio – commenta Giuseppe Pasini, presidente di Feralpi Holding – ci indica che le scelte strategiche fatte negli anni sono state corrette. Aver puntato su processi di diversificazione, verticalizzazione e integrazione ha portato Feralpi verso un assetto più competitivo in un mercato difficile come quello dell’acciaio».«Il riconoscimento – aggiunge Pasini – manda un altro messaggio chiaro: competitività e sostenibilità non sono fattori antitetici, ma sinergici. Come Feralpi abbiamo integrato la responsabilità sociale d’impresa nelle nostre linee di sviluppo perché siamo convinti che quando un’azienda è capace di creare e condividere valore, allora genera vero benessere. Ed anche i “numeri” nei bilanci lo attestano».