
Imprese dell’inverno, a Brescia 2.976 aziende e 12 mila addetti

L’inverno e le imprese, il settore coinvolto dal periodo più freddo dell’anno conta 144mila imprese in Italia e 22 mila in Lombardia a settembre 2019, + 2% in cinque anni in Italia e + 4% in Lombardia. Hanno sede in Lombardia il 15% delle imprese nazionali nel settore. Il comparto dà lavoro a 490 mila addetti in Italia, di cui 97 mila in Lombardia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Registro Imprese al terzo trimestre 2019.
I settori. Sono soprattutto imprese che si occupano di impianti di riscaldamento (circa 51 mila attività in Italia di cui 9.600 circa in Lombardia), pasticcerie e sale da tè (complessivamente circa 50mila in Italia, 6mila in regione), attività e articoli sportivi (12mila in Italia, 1.751 in regione), 6.552 attività di sostituzione pneumatici per auto (775 in Lombardia), 4.436 palestre per lo sport indoor (925 in regione), circa 2.119 organizzatori di corsi sportivi e ricreativi (427 in regione). Tra i “settori dell’inverno” in Italia anche 1.395 cinema (236 in Lombardia), 1.227 cappellerie/ombrellai di cui 227 in Lombardia e 1150 pelliccerie di cui 306 in Lombardia.
In Italia prima è Roma con 8.258 imprese (+1,3% in un anno, +6,8% in cinque) e con un numero di addetti complessivamente di 29 mila, seguita da Milano con 6.543 imprese (+0,4% e +10,2%) e 27 mila addetti. Seguono per numero di imprese Napoli, al terzo posto, con 5.880 attività (stabile in un anno, + 3,2% in cinque), Torino con 5.527 imprese (+0,2% e + 2,7%) e Bari (3.543). Guardando al numero degli addetti, dopo Roma e Milano ci sono Torino con 16.912 addetti, Napoli (13.251), Monza Brianza (13.204).
Tra le lombarde, dopo Milano con più di 6mila imprese nei settori invernali ci sono Brescia (2.976, +0,5% e 12 mila addetti), Bergamo (2.508, stabile e con 11 mila addetti), Varese (2.024 e 8 mila addetti) e Monza (1.866, +1% in un anno e + 7% in cinque e 13 mila addetti). Sopra mille imprese Pavia (1.210, +0,7% in un anno), Como (1.254, +1,7%) e Mantova (1.204).
Atena Restaurant: il 22 gennaio un evento stellato

Evento stellato, mercoledì 22 gennaio, per il nuovo Atena Restaurant di Brescia. Il ristorante, lo ricordiamo, è stato inaugurato lo scorso novembre e si basa su un concept decisamente innovativo per la leonessa, poiché “condivide” gli spazi con gli uffici della società di formazione Atena Spa, fondata da Paolo Naoni.
Il 22, dalle 20.30, il “resident chef” Feto Alisani incontrerà lo chef Daniel Facen, cuoco stellato da un decennio che ha fatto del suo ultimo ristorante (L’Anteprima di Chiuduno) un laboratorio di sperimentazione culinaria pluripremiato. Facen e Alisani cucineranno per i prenotati una cena di otto portate “che rivoluzioneranno la tradizione”.
L’evento è su prenotazione. E avrà un seguito nella cena del 29 gennaio, in cui Alisani si “esibirà” con chef Tomoko in “Oriente vs Occidente”, evento culinario in cui i due cuochi rivisiteranno nel loro originalissimo stile la cucina asiatica.
ATENA RESTAURANT, INFO:
Atena Restaurant si trova in via Codignole 52, in una zona di facile accesso, raggiungibile dalla tangenziale e da Brescia2, con oltre un centinaio di posti auto riservati. Il sito web della nuova è visitabile all’indirizzo www.atenarestaurant.it. Prenotazioni e contatti si possono effettuare via telefono allo 030 2400353 oppure via mail a restaurant@atenateam.it.
Agenzia del farmaco, Caparini confermato nel Consiglio di amministrazione

Massetti (Confartigianato) lancia l’allarme: 2019 nero per le imprese bresciane

Osservatorio MPI Confartigianato Lombardia, con un’analisi, ha preso in considerazione il trend della congiuntura in provincia di Brescia mediante l’analisi di 6 indicatori relativi a 3 variabili chiave – imprenditorialità, export e credito – di cui si dispone di dati aggiornati al 2019. Gli indicatori esaminati sono quelli relativi a imprese totali, imprese artigiane, export totale prodotti manifatturieri e manufatti realizzati nei settori ad alta concentrazione di MPI, finanziamenti concessi al totale imprese e a quelle con meno di 20 addetti.
Qual è il trend rilevato ad inizio 2020? Il quadro sintetico – presentato in una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina nella sede di Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale – evidenzia per la provincia di Brescia una situazione allarmante con 6 indicatori su 6 in calo. L’intero tessuto produttivo vede il numero di imprese registrate diminuire per lo più nel settore manifatturiero e delle costruzioni. In particolare è il primo dei due a soffrire di più, registrando la flessione più elevata rispetto agli altri tre macro-settori esaminati. L’artigianato risulta anch’esso in flessione e anche in tal caso a perdere di più, registrando il calo più ampio del numero di imprese, è il manifatturiero. Si rileva un cambio di segno, da positivo a negativo, per la dinamica delle vendite sui mercati esteri di tutti i prodotti manifatturieri made in Brescia; la medesima evidenza la si coglie per l’export dei nove manufatti – alimentari, abbigliamento, tessile, articoli in pelle, metalli, legno, mobili, prodotti per la stampa e altri prodotti manifatturieri (comprendono in particolare Gioielleria ed Occhialeria) – realizzati nei settori a maggior concentrazione di MPI. Negativo anche l’andamento dei finanziamenti concessi alle imprese, sia per il totale imprese che per quelle di piccola dimensione (<20 addetti).
Come si presenta il trend rispetto ad un anno prima? Per il territorio di Brescia si osservano in prevalenza indicatori in peggioramento. Infatti dei 6 esaminati 5 – indipendente dal loro segno –sono in peggioramento rispetto al valore di 12 mesi prima e solo uno mostra un lieve miglioramento.
Nel dettaglio esaminando gli ultimi dati disponibili relativi al 2019 osserviamo che in provincia di Brescia il tessuto imprenditoriale del territorio mostra per il totale imprese una dinamica negativa (-0,9%), contando 1.044 imprese in meno, peggiore di quella rilevata nello stesso periodo dello scorso anno (-0,9%<-0,5% var.% III trim. 2018 su III trim. 2017); per l’artigianato la dinamica resta negativa (-1,1%), perde difatti 391 imprese, ma risulta in leggero miglioramento (-1,1%>-1,6% var.% III trim. 2018 su III trim. 2017) rispetto a quella di un anno fa.
Il calo dell’artigianato è fortemente correlato alla flessione del numero di imprese registrate nei due settori chiave: il settore Manifatturiero, che conta nell’ultimo anno 203 imprese in meno, pari ad un calo del -2,2% e il settore delle Costruzioni, che conta 204 imprese in meno, pari ad un calo del -1,6%.
L’analisi a livello di divisione Ateco 2007 evidenzia che i comparti rilevanti dell’artigianato – che rappresentano più dello 0,3% dello stock totale di imprese artigiane del territorio – che al III trimestre 2019 mostrano variazioni % positive sono 8 settori driver in cui operano complessivamente oltre 6 mila imprese, pari al 20,1% dell’artigianato della provincia, che registrano complessivamente una dinamica positiva del +2,4%. Questi 8 settori driver sono: Attività dei servizi d’informazione e altri servizi informatici (0,5% dello stock totale di imprese artigiane del territorio), Attività creative, artistiche e di intrattenimento (0,4%), Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse (0,5%), Riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature (2,4%), Altre attività professionali, scientifiche e tecniche (1,5%), Attività di servizi per edifici e paesaggio (3,1%), Fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (0,6%), Altre attività di servizi per la persona (10,5%) e Attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese (0,7%).
Tra questi settori rilevanti, all’opposto, tra i settori non driver a registrare perdite percentuali più ampie nell’ultimo anno sono: Fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi (-6,7%), Fabbricazione di mobili (-5,5%), Industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili); Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio (-4,9%), Confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia (-4,4%) e Costruzione di edifici (-4,3%).
Nei primi 9 mesi del 2019 anche la performance delle vendite sui mercati esteri dei prodotti manifatturieri realizzati dalle imprese bresciane è preceduta da segno negativo (-3,1%) e risulta peggiore di quella di 12 mesi fa (-3,1%<+8,4% var.% periodo cumulato I-III tr. 2018 su I-III tr. 2017); l’ammontare dei ricavi delle vendite realizzate nei mercati oltre i confini nazionali cala nell’ultimo anno complessivamente di 385 milioni di euro. Esaminando il trend delle vendite sui mercati UE28 ed Extra UE28, si osserva che rispetto all’andamento della domanda estera registrato da gennaio a settembre 2018, nei primi 9 mesi dell’anno in corso, le vendite scendono a ritmi più accentuati sui vicini mercati europei (-3,8%), in particolare verso i seguenti principali mercati di riferimento: Polonia (-10,8%), Paesi Bassi (-7,6%), Francia (-3,7%) e Germania (-3,5%).
La dinamica dell’export di manufatti made in Brescia realizzati nei 9 settori che mostrarono una più elevata concentrazione di addetti in MPI è anch’essa negativa (-2,9%) e in peggioramento (-2,9% crescita < al +5,3% var. % periodo cumulato I-III tr. 2018 su I-III tr. 2017), in tal caso il valore delle vendite nell’ultimo anno diminuisce di 84 milioni di euro.
Resta al “palo” il credito. I finanziamenti concessi a tutte le imprese del territorio sono inferiori di 2.719 milioni di euro, pari ad un calo percentuale del -10,6%; per le piccole imprese i finanziamenti concessi risultano inferiori di 313 milioni di euro, pari ad una variazione percentuale del -7,4%. In entrambi i casi la dinamica negativa rilevata ad ottobre risulta più accentuata rispetto a quella dello stesso periodo di un anno prima.
Conclusioni. Esaminando complessivamente la dinamica e il trend rispetto all’anno precedente dei 6 indicatori scelti otteniamo risultati a dir poco preoccupanti per il 2019, con sei indicato negativi di cui 5 in peggioramento, o in lieve peggioramento, rispetto al 2018.
Le dinamiche imprenditoriali, sia per il totale che per l’artigianato, risultano negative e il settore in maggior difficoltà è il manifatturiero.
L’andamento dell’export, che negli ultimi anni ha rappresentato per l’economia del territorio una leva di crescita rilevante, nei nove mesi del 2019 cambia traiettoria, divenendo negativo e registrando un brusco peggioramento rispetto all’anno precedente. Questa evidenza la si coglie sia per l’export manifatturiero complessivo che per le vendite estere di manufatti realizzati nei settori a maggior concentrazione di MPI. Sul fronte del credito sia per il totale imprese che per quelle più piccole i finanziamenti concessi restano in flessione con dinamiche negative più accentuate di quelle rilevate l’anno precedente.
FONTE: BRESCIA NEWS
La bresciana Givi al Motor Bike Expo di Verona con nuovi prodotti

Givi, la storica azienda bresciana (Flero) leader mondiale nel settore degli accessori moto, attende tutti gli appassionati al Motor Bike Expo di Verona (Veronafiere, Padiglione 5 Stand 20i, 16-19 gennaio) con tante novità da scoprire e provare all’insegna della sicurezza e delle più alte performance.
DI SEGUITO I PRODOTTI ANNUNCIATI DALL’AZIENDA
BORSE: DA NON PERDERE
La borsa morbida da sella/ portapacchi per il mototurista
Comodità e resistenza alle intemperie sono i principali punti di forza di Ultima-t, la mitica linea di valigie soffici per il mototurismo compatibili con qualsiasi tipo di veicolo. Grazie all’ottimo riscontro ottenuto negli anni, GIVI amplia ulteriormente la gamma, dando il benvenuto a UT813, borsa cargo da sella e portapacchi estensibile dalla capacità di 8 litri. Provvista di sacco interno removibile ed estendibile con impermeabilità IPX5 (resistente a forti piogge e condizioni estreme), spallaccio di trasporto a tracolla e maniglia ergonomica con inserti in gomma UT813, offre molteplici opzioni di fissaggio alla sella con gancio/sgancio rapido, tramite cinghie integrate. Completano i dettagli la tasca a rete interna, il cordino elastico multiuso, l’inserto perimetrale riflettente e l’inserto a motivi rifrangenti per una maggiore visibilità.
Le nuove laterali in alluminio con sistema Monokey
Essenziale, leggera, dal design brevettato e completamente made in Italy. E’ Trekker Alaska, la nuova coppia di valigie laterali da 36 litri realizzata in materiali di altissima qualità: alluminio naturale con trattamento meccanico, acciaio inox per le cerniere di apertura e tecnopolimero rinforzato per profili e passacinghia; oltre ad agganciarsi ai telaietti Monokey che ne permettono l’apertura e lo sgancio dal telaio con la stessa chiave e serratura unica, Trekker Alaska si avvale dell’esclusivo sistema ad uncino Patent Pending grazie al quale può inclinarsi senza sganciarsi del tutto al telaio di supporto e metodo utile in presenza di un bauletto centrale di grandi dimensioni che potrebbe ridurre l’accessibilità e l’apertura del coperchio, completamente apribile grazie all’ apposita cerniera di rotazione. Presente in doppia finitura: Natural o Black.
Leggere e di design: ecco le termoformate del futuro. Eleganza e praticità sono le parole chiave di WEIGHTLESS, la nuova linea di borse termoformate con interno soft touch pensate per ottenere allo stesso tempo la massima leggerenza e la maggiore capacità di carico. Realizzate in materiali di qualità fra cui l’ABS si distinguono anche per il logo, realizzato su un badge ad iniezione cromato silver come singolare tocco di stile.
WL900 coppia di borse laterali da 25 litri con attacco Monokey. Sono dotate di una tasca in rete interna, maniglia per il trasporto a mano ed elastici interni per il contenuto
WL 901 valigia top-case semirigida con attacco Monokey, compatibile con le omonime piastre. E’ caratterizzata dall’apertura della cerniera a fisarmonica, in tessuto poliestere 600D, che permette un’estensione del volume da 29 a 34 lt, sufficientemente grande da contenere un casco modulare.
I CASCHI PER LEI
Givi per la prossima primavera propone i suoi caschi più grintosi, femminili perfetti per viaggiare sicure senza dimenticare lo stile con due novità:
il modulare X.21 Challenger Shiver Lady dotato di mentoniera alzabile, visierino interno fumè e grafica in titanio opaco/argento/fucsia.
gli intergrali 50.60 Stoccarda Follow Lady e Mehndi Lady realizzati con calotte di diversa misura per offrire una perfetta proporzione tra il volume del casco e la taglia della motociclista mantenendo inalterato il livello di protezione. Dotati di estrattori, prese aria mentoniera, prese aria superiori, interni removibili e lavabili e predisposizione per lente Pinlock, ideali nelle belle giornate grazie al comodo visierino parasole integrato. Mendhi Lady: disponibile nelle versioni nero/rosa, argento opaco/rosa, nero opaco/verde. Follow Lady (novità 2020): disponibile nella variante bianco/fucsia/nero.
E gli intramontabili:
12.3 Stratos Solid Color jet color dal vivace colore rosa fluo provvisto di doppia calotta, visierino interno fumè, estrattori, prese aria superiori, cinturino micrometrico. (novità 2020)
10.7 Art Nouveau Pink demi-jet dalla grafica in stile liberty, è fornito di estrattore posteriore per migliorare la traspirabilità, interno removibile e lavabile, visiera trasparente e cinturino a sgancio rapido con chiusura micrometrica. In più le piccole dimensioni permettono di riporlo anche nei sottosella più ridotti di moto di piccola cilindrata e scooter.
MOTO ALLESTITE: GUZZI V85 TT
La storica moto Guzzi V85 TT sarà presente in Fiera completa dei suoi 19 accessori creati ad hoc da GIVI: fra questi l’attacco posteriore in alluminio specifico per bauletto MONOKEY®, il supporto specifico in alluminio e acciaio inox per allargare la superficie di appoggio del cavalletto laterale originale, il kit di attacchi specifico per montare i faretti S310 o S322, il portavaligie laterale specifico PL ONE-FIT, a rimozione rapida, configurato per valigie MONOKEY®. Oltre a moto Guzzi saranno esposti anche i seguenti veicoli con i relativi allestimenti: BMW R1250GS, Yamaha Tenerè 700, Yamaha Tracer 900, Honda CB650R.
GIVI SPA, INFORMAZIONI SULL’AZIENDA
Nel 2018 la storica azienda bresciana fondata da Giuseppe Visenzi ha compiuto 40 anni. Passione, design e artigianalità italiana, forte attitudine tecnologica e profonda conoscenza dei materiali: sono questi gli ingredienti del successo internazionale di GIVI, un percorso che ha trasformato una piccola officina di Brescia in un punto di riferimento mondiale per gli accessori moto. L’azienda, che può vantare lo stesso spirito intraprendente del giorno della sua fondazione, è oggi presente in tutto il mondo, con filiali in Spagna, Francia, Inghilterra, Germania e Stati Uniti e sedi produttive per i mercati locali in Malesia, Brasile e Vietnam. La mission GIVI è racchiusa nell’impegno di progettare, realizzare e distribuire prodotti di qualità, in grado di elevare l’equipaggiamento della moto e del motociclista in termini di prestazioni, comfort e sicurezza.
Operatori economici del Comune di Brescia: fino al 30 le iscrizioni all’elenco

L’Elenco degli Operatori economici del Comune di Brescia (cd. Albo Fornitori) è stato istituito il 1 aprile 2019 per l’affidamento di lavori, servizi e forniture tramite le procedure di cui all’art.36 lett. a) b) c) e c-bis) D.Lgs. 50/2016 e successive modifiche e integrazioni.
Dal 10 al 30 gennaio 2020 sarà nuovamente possibile presentare la richiesta di iscrizione all’Elenco degli Operatori economici del Comune di Brescia.
A tal scopo sarà sufficiente possedere i requisiti di cui all’art. 4 delle “Disposizioni per l’istituzione e la gestione dell’Elenco degli Operatori Economici del Comune di Brescia di cui all’art. 36, comma II lett. a) b) c) c-bis) del Codice dei Contratti Pubblici” reperibili sul sito istituzionale del Comune di Brescia collegandosi al seguente indirizzo:
https://infogare.comune.brescia.it/PortaleAppalti/it/ppgare_oper_ec_bandi_avvisi.wp.
Gli operatori economici interessati, qualora non siano già in possesso delle credenziali di accesso al Portale Infogare, dovranno prima registrarsi all’area riservata che il Comune di Brescia ha attivato (la stessa utilizzata per aderire alle procedure telematiche di gara) e poi compilare l’apposita domanda inviandola solo ed esclusivamente attraverso la piattaforma telematica.
Gli elenchi aggiornati potranno essere utilizzati per le procedure di affidamento di lavori, servizi e forniture, avviate dal Comune.
Per ulteriori informazioni è attiva la casella di posta elettronica:
elenco-operatori@comune.brescia.it
E’ inoltre possibile contattare i seguenti numeri telefonici: 030 2977552 / 030 2977528, attivi dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 15.
Informazioni sul sito istituzionale del Comune di Brescia www.comune.brescia.it
Agenzia delle Entrate, chiude la sede di Verolanuova. La Lega al governo: ripensateci

“L’impegno del Governo parrebbe essere quello di rendere la vita dei cittadini un vero e proprio inferno: siamo infatti al paradosso più assoluto perché da una parte hanno approvato una finanziaria con tasse infilate in ogni dove, dall’altra tagliano i servizi, persino quelli per facilitare il pagamento corretto delle imposte”. Così i Deputati bresciani della Lega, Eva Lorenzoni e Paolo Formentini, che in queste ore hanno presentato un’interrogazione al Ministro dell’Economia e della Finanze per scongiurare la chiusura, a febbraio, dello sportello dell’Agenzia delle Entrate di Verolanuova (BS).
“Non si può martoriare di tasse i cittadini – proseguono Lorenzoni e Formentini – e poi fare di tutto per renderne ancora più difficoltoso il pagamento. Proprio nel solco dell’accanimento contro la gente si inserisce infatti l’assurda decisione di chiudere a febbraio lo storico sportello dell’Agenzia delle Entrate di Verolanuova, che serve ben 26 comuni della bassa bresciana.
Da fonti interne all’ente viene riferito come la chiusura sarebbe necessaria perché la ridotta dotazione di personale non ne consentirebbe più il funzionamento corretto. Di per sé la motivazione appare assolutamente folle: c’è poco personale e quindi non funziona bene, di conseguenza lo si chiude, causando un danno ancora maggiore alla collettività.
Con questa interrogazione abbiamo fatto nostro l’appello di tutti i sindaci, a partire da quello di Verolanuova, Stefano Dotti, perché si faccia retromarcia, consentendo la permanenza del servizio sul territorio della bassa bresciana, tenendo conto anche dell’età anagrafica di molti fruitori, che se il servizio venisse meno, sarebbero costretti a rivolgersi direttamente alla sede del capoluogo, a Brescia, che si trova a 35 chilometri di distanza.
Chiediamo quindi al Governo di intervenire, valutando in maniera più approfondita la situazione e, una volta tanto, utilizzare il buon senso – concludono Lorenzoni e Formentini – per evitare nuovi disagi ai nostri cittadini”.
Fiera agricola di Lonato, tutto pronto per l’edizione 62: via il 17 gennaio
Ogni anno, a Lonato e in Provincia di Brescia, inizia all’insegna della Fiera regionale agricola, artigianale e commerciale di Lonato del Garda. Nei giorni scorsi è stata presentata l’edizione numero 62, una cifra che racconta la storia e il valore di questa manifestazione, che si ripete da decenni unendo tradizione e innovazione. Anche quest’anno la macchina fieristica, avviatasi qualche mese fa e culminata nei circa 300 espositori iscritti, si concretizza in tre giornate di “festa” che riuniranno a Lonato il meglio della produzione agricola, artigianale e commerciale del territorio e del panorama nazionale, dal 17 al 19 gennaio.
L’importanza della Fiera 2020 è “certificata” anche quest’anno dal patrocinio del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura, a dimostrazione della rilevanza che tale manifestazione riveste nello scenario fieristico regionale e nazionale. Ma la soddisfazione per questi importanti riconoscimenti non vale quella che si prova nel vedere, per tre giorni, la città di Lonato vestita a festa, scintillante e stracolma di visitatori.
Il circuito espositivo della Fiera, con oltre 6.500 metri quadrati di cui circa mille al coperto – distribuito per le vie del centro, tra piazze, scuole e palazzetti, e l’ampia offerta di eventi gastronomici, culturali, artistici e sportivi, show coking, mostre e convegni, si aprirà con la tradizionale benedizione degli animali presso la chiesa di Sant’Antonio abate, venerdì 17 gennaio alle 14.30, nella giornata dedicata al patrono della fiera nonché santo protettore degli animali e delle campagne. A seguire consegna di medaglia ricordo in piazza Matteotti sotto la torre civica.
Tanti gli appuntamenti in cartellone, alcuni già svolti con successo come il Gran Galà della Fiera di domenica 5 gennaio con la partecipazione di Jerry Calà. Dal 7 gennaio al 1° marzo è inoltre possibile degustare i menu a base di carne di maiale e piatti tipici del territorio, grazie al circuito gastronomico “Töt Porsèl”, nei ristoranti lonatesi aderenti all’iniziativa.
«La Fiera di Lonato è un’iniziativa rilevante per la storia agricola e la cultura rurale di tutta la Lombardia – sottolinea l’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi. Questi appuntamenti contribuiscono a mantenere vive le nostre tradizioni, a salvaguardare le nostre origini e a costruire una base solida per il futuro. E in agricoltura futuro significa sostenibilità e redditività delle aziende. La Regione Lombardia – continua l’assessore regionale – si sta impegnando molto nella promozione di iniziative volte a far conoscere le eccellenze agroalimentari del territorio. Il comparto agricolo deve fare sistema per affrontare le sfide di un mercato globalizzato. Possiamo vincerle solo puntando sulla distintività dei nostri prodotti, sul racconto delle nostre tradizioni e su un’efficace comunicazione della qualità del nostro agroalimentare. La distintività e la qualità dei prodotti lombardi sono le nostre garanzie per il futuro».
«In questi tre giorni di Fiera – dichiara il sindaco Roberto Tardani – troviamo uno spaccato della terra lonatese e delle sue tradizioni più radicate. La Fiera di Lonato non è una mera esposizione di tanti e diversi prodotti, ma è un importante momento di confronto e incontro dei rappresentanti di settore e tra molte aziende di rilievo del Belpaese. La nostra vetrina accende i riflettori sulla produzione italiana, lombarda e bresciana, su temi di grande attualità come la sostenibilità agricola e i cambiamenti climatici attraverso i convegni, e – non da ultimo – sull’intraprendenza produttiva della nostra comunità e sulla capacità dei nostri imprenditori di fare bene».
«La Fiera di Lonato è stata capace negli anni di rinnovarsi e guardare al futuro, grazie anche ai collaboratori e a quanti con il loro impegno e le loro idee hanno contribuito a far crescere questa manifestazione», afferma il direttore del comitato organizzatore Davide Bollani. «La nostra Fiera è il biglietto da visita più importante per Lonato del Garda. Al termine di un cammino durato cinque anni, in cui la Fiera è indubbiamente cresciuta sia come numero di espositori, sia come livello qualitativo delle manifestazioni collaterali e dell’animazione che come sostenibilità economica, voglio ringraziare tutte le persone che, a vario titolo, hanno contribuito con il loro impegno ad organizzare le ultime edizioni. Grazie all’Amministrazione comunale per la fiducia conferitami, grazie a tutti i membri dei comitati Fiera che si sono avvicendati nel corso degli anni, comitato in cui è regnata piena armonia e che ha visto anche nascere vere amicizie, gli uffici comunali con particolare menzione alla segreteria e Protocollo, all’Ufficio Commercio, all’Area amministrativa, l’Ufficio tecnico e la Polizia Locale».
Gli stand apriranno venerdì pomeriggio alle 15, ma l’inaugurazione ufficiale della manifestazione, alla presenza delle autorità civili, militari e religiose, è fissata per sabato 18 gennaio alle 10.45 presso la rotatoria di viale Roma (all’incrocio con via Galilei).
Nel variegato calendario della kermesse rientrano vari convegni di interesse sociale, culturale e agricolo, attrazioni come l’angolo del vintage market, la mostra del ciclo e motociclo d’epoca in collaborazione con il Vespa Club, lo street food e gli show coking figli delle nuove tendenze televisive, le più tradizionali gare gastronomiche del miglior salame e del chisöl (con assaggi gratuiti e premiazioni domenica alle 17 in piazza Martiri della libertà), le visite guidate “teatrali” alla Torre civica e alla Casa del podestà, e gli eventi culturali volti ad approfondire le antiche tradizioni e i prodotti nostrani.
Tra i vari convegni in programma, si segnalano: venerdì alle 10.30 l’incontro su “Agricoltura e sostenibilità al tempo dei cambiamenti climatici” a cura di Coldiretti Brescia, con la partecipazione del celebre meteorologo Andrea Giuliacci, in collaborazione con l’Amministrazione comunale presso il padiglione coperto all’interno della Rocca Viscontea. La sera, alle 18, il convegno dal titolo “Economia circolare e sostenibilità in viticoltura. Norme e tecniche di sostenibilità ambientale” a cura della UGIVI, sempre in collaborazione con l’Amministrazione comunale, presso sala Celesti in municipio.
Domenica mattina, consueto appuntamento gastronomico con la tradizionale degustazione di risotto con os de stomèch, cucinato dagli Alpini di Lonato, presso Piazza Martiri della Libertà.
Il Palio di Sant’Antonio, la goliardica sfida tra le frazioni che si cimentano in giochi d’altri tempi, si terrà domenica pomeriggio nella piazza del mercato, con inizio alle 14 davanti alla chiesa di S.Antonio per la benedizione del palio, delle contrade e dei giocatori. In piazza, per tutto il weekend, ci sarà anche il salotto di Radio Bruno Brescia, dove gli speaker racconteranno la fiera, gli ospiti e le curiosità, con show-cooking e laboratori per bambini e lo spazio dedicato ai “Giochi delle antiche Tradizioni”.
Sabato sera, 18 gennaio, torna l’evento musicale con “Bandafaber in concerto” presso il Teatro Italia in via Antiche mura 2 (per prenotazioni contattare il 338 7054875). Ingresso unico 10 euro.
Durante tutto il weekend della Fiera sarà attivo un servizio infopoint in municipio per informazioni sul progetto di fototeca multimediale “I colori della memoria”. Inoltre, i visitatori potranno usufruire di un servizio di trasporto tramite trenino dai parcheggi Famila – Area Busi – Zona Molini verso l’area fieristica (servizio a pagamento).
Per i più piccini, oltre al tradizionale luna park in fiera, sabato e domenica ci sarà la Mascotte Olaf di Frozen a spasso per Lonato.
Il programma completo della fiera è consultabile sul sito www.comune.lonato.bs.it o sulle pagine Facebook “Comune di Lonato del Garda” e “Fiera di Lonato”.
Per informazioni: ufficio fiera 030 9131456.
La bresciana Neosperience presenta negli Usa il Customer Empathy Maturity Model

Neosperience ha presentato ieri al NRF Big Show 2020, il maggiore evento internazionale del mondo retail in corso a Washington, il Customer Empathy Maturity Model, il primo sistema in grado di misurare la capacità delle organizzazioni di stabilire una relazione diretta, personale ed efficace con i clienti. Il modello è in grado di misurare il livello di Customer Empathy delle organizzazioni nei principali settori industriali. Il Customer Empathy Maturity Model creato da Neosperience si basa sullo stesso corpus di ricerche svolte dalla società nella psicologia cognitiva, comportamentale e sociale, che analizzano i dati relativi alle interazioni dei clienti grazie all’intelligenza artificiale e al machine learning.
“Per le aziende di ogni settore, quella di relazionarsi in modo empatico con i clienti è una capacità fondamentale. Il management delle organizzazioni deve acquisirne una profonda consapevolezza, per promuoverla e svilupparla. Il risultato che abbiamo osservato, soprattutto nei settori della moda, del lusso, del retail e dei servizi finanziari, è un incremento a doppia cifra delle dinamiche di cross selling e up-selling, oltre a una maggiore fidelizzazione dei clienti. In pratica ricavi e margini più elevati, e un migliore lifetime value” ha dichiarato Dario Melpignano, ceo di Neosperience
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Gomme invernali, 76mila lombardi non rispettano la regola

Dal 15 novembre è scattato l’obbligo, valido fino al 15 aprile, di montare pneumatici invernali/quattro stagioni o, in alternativa, di avere a bordo catene da neve; ma gli automobilisti lombardi rispettano questa regola? Secondo l’indagine commissionata da Facile punto it a mUp Research e Norstat*, nonostante l’obbligo, in Lombardia nell’ultimo anno circa 76.700 guidatori hanno viaggiato senza la strumentazione obbligatoria.
Estendendo l’analisi a livello nazionale, il numero di automobilisti che nell’ultimo anno non si è dotato di dispositivi antisdrucciolo è pari a circa 1,2 milioni, ma quest’anno, secondo quanto emerso dall’indagine, la platea di italiani potenzialmente a rischio multa potrebbe essere addirittura più ampia e arrivare a 1,7 milioni.
Va precisato che l’obbligo di montare pneumatici invernali o avere a bordo catene da neve nel periodo indicato dalla legge vale solo per quelle strade dove l’ente proprietario del tratto ha prescritto, tramite apposita ordinanza e segnaletica, tale obbligo. Chi percorre queste strade senza l’equipaggiamento antisdrucciolo rischia una multa che può arrivare, a seconda del contesto e delle condizioni metereologiche, fino a 168 euro nei centri abitati e a 335 euro sui tratti extraurbani e autostradali.
Come si sono comportati invece gli automobilisti lombardi che si sono adeguati alla norma? La scelta più condivisa nell’ultimo anno è stata quella di montare gomme invernali; in Lombardia lo ha fatto circa 1 automobilista su 2. Al secondo posto si trovano le catene da neve, trasportate dal 25% degli automobilisti residenti nella regione, mentre il restante 19% ha optato per le gomme quattro stagioni.
Gomme invernali, obbligatorie o no?
L’indagine ha voluto infine indagare il grado di conoscenza degli automobilisti lombardi rispetto alle indicazioni di legge in relazione ai dispositivi di sicurezza; alla domanda “Secondo lei è obbligatorio avere in auto le catene da neve o, comunque gli pneumatici invernali/quattro stagioni”, il 90% ha risposto affermativamente.
Un dato certamente positivo, anche se andando ad indagare più da vicino il livello di conoscenza dei rispondenti, emerge chiaramente come le opinioni siano differenti e non sempre corrette. Tra coloro che hanno dichiarato che le catene e gomme invernali sono obbligatorie, solo nel 45% dei casi hanno saputo indicare con esattezza il periodo e le condizioni nelle quali è necessario dotarsi di tale strumentazione. Molto spesso, invece, si ritiene erroneamente che durante l’inverno siano obbligatorie ovunque (50%) o solo quando si viaggia in montagna (18%). Vi è addirittura un 4% che crede che questi dispositivi siano obbligatori tutto l’anno; convinzione errata quando si parla di gomme invernali che, al contrario, vanno sostituite con pneumatici estivi dopo il 15 aprile.