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Brescia, ecco i dati dell’inflazione a ottobre

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Nel mese di OTTOBRE, la variazione congiunturale dei prezzi al consumo è nulla, mentre a livello tendenziale l’inflazione scende a +1,3% (da +5,2% di agosto e da +4,3% di settembre). A renderlo noto – secondo quanto riporta BsNews il giornale di Brescia online – è l’Ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, si registra un deciso aumento congiunturale nei prezzi solo nelle divisioni “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,9%),“Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,7%) e “Istruzione” (+0,6%). In calo le restanti divisioni: “Comunicazioni” (-1,3%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,8%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,4%), “Trasporti” (-0,4%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (-0,2%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,2%) e “Abbigliamento e calzature” (-0,1%) e “Altri beni e servizi” (-0,1%). Variazione congiunturale nulla per “Servizi sanitari e spese per la salute”.

Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente le divisioni che presentano elevati aumenti sono “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+6,4%), “Trasporti” (+5,2%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+4,4%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+4,3%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+3,4%), “Altri beni e servizi” (+2,9%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+2,6%), “Istruzione” (+2,5%), “Abbigliamento e calzature” (+2,4%) e “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,1%). In forte calo la divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-18,3%), seguita da “Comunicazioni” (-0,9%). Analizzando per tipologia di prodotto (tab. 3), i “Beni” presentano un lieve decremento congiunturale (-0,1%), imputabile principalmente a una lieve diminuzione dei Beni alimentari (-0,2%), parzialmente controbilanciata dall’incremento dei Beni Energetici (0,9%).

Nel dettaglio, crescono i Beni energetici regolamentati (+19,2%), mentre quelli non regolamentati subiscono una lieve diminuzione (-1,3%). Tra gli alimentari, invece, si presenta una lieve diminuzione di quelli non lavorati (-0,9%), mentre i lavorati aumentano leggermente (+0,1%). Complessivamente, i “Servizi” presentano una lieve diminuzione (-0,1%). Tra questi, le voci che presentano le maggiori diminuzioni sono quelle dei “Servizi relativi ai trasporti” (-0,8%). In termini tendenziali, i “Beni” decrescono del -0,7%, mentre per i “Servizi” le variazioni tendenziali aumentano del 3,6%.

Con riferimento alla frequenza di acquisto, presenta un leggero aumento la variazione congiunturale dei prodotti a Alta frequenza (+0,1%). In diminuzione invece i prodotti a media e bassa frequenza di acquisto (rispettivamente -0,1% e -0,3%). Scendono anche le variazioni tendenziali rispetto ai mesi precedenti (+4,6%, -2,4% e 2,3%).

Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono dell’0,2% su base mensile e aumentano del 4,1% su base annuale. Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), si registra una variazione congiunturale lievemente negativa (-0,1%), mentre quella tendenziale passa dal +4,7% di agosto, al +3,7% di ottobre. In un confronto con l’andamento dei prezzi complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che in questo mese le variazioni congiunturali della città di Brescia sono simili a quelle registrate a livello nazionale, mentre quelle tendenziali sono inferiori (rispettivamente 1,3% e 1,8%).


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Crowfunding, altri 7,6 milioni di euro raccolti dalla bresciana Out Of

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Circa un mese fa, Out Of lanciava la sua seconda campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd (principale piattaforma italiana per investimenti in equity crowdfunding e parte del Gruppo Azimut) e in una sola settimana il contatore del portale segnava già 1,7 milioni di euro raccolti. Una partenza che faceva intravedere il grande interesse di una vasta platea di investitori nei confronti di questa startup made in Brescia che ha un obiettivo chiarissimo: portare innovazione nel campo dell’ottica sportiva e non solo, un settore dove l’Italia è sempre stata protagonista.

In circa 30 giorni, Out Of ha raccolto ben 7,6 milioni di euro, segnando di fatto una pietra miliare nella storia delle campagne di equity crowdfunding italiane e arrivando quasi al tetto massimo di raccolta di 8 milioni previsto dal regolamento italiano. La startup fondata dai tre fratelli RighiFederico, fisico laureato con lode all’università di Milano, Roberto, Industrial Designer e Laura, Graphic Designer aveva già raccolto 1 milione di euro nel 2020, sempre su Mamacrowd, dopo essere andata in overfunding per ben 4 volte.

I motivi del successo

Capita molto raramente di assistere a performance di raccolta come quelle di Out Of. L’azienda bresciana ha convinto importanti investitori a credere nel proprio progetto e lo ha fatto potendo contare su alcuni importanti elementi che di rado si vedono sotto lo stesso cappello: un team affiatato e preparato, una tecnologia proprietaria con una serie di brevetti registrati, un eccezionale riscontro da parte del mercato,importanti partnership all’attivo e una roadmap di crescita all’interno di un mercato multimiliardario e dalle potenzialità impressionanti. «Questo incredibile traguardo è la prova del supporto e della fiducia che la nostra comunità nutre nella missione e nel lavoro di Out Of. I fondi raccolti accelereranno il percorso per portare la nostra tecnologia in settori ancora da conquistare e dare forma al futuro che sogniamo. Grazie a tutti coloro che hanno creduto in noi. Insieme, costruiremo qualcosa di straordinario». Ha commentato Federico RighiCeo e co-founder di Out Of.

Una campagna da record

Sono stati 580 gli investitori che hanno aderito a questa campagna, un bellissimo esempio di crowdfunding con una grande partecipazione sia di investitori occasionali che seriali tra i quali gli investitori della prima raccolta che hanno deciso di ridare nuovamente fiducia all’azienda. A questi si aggiungono gli investimenti del fondo AZIMUT ELTIF – Venture Capital ALIcrowd III e di FFI (Ferrari Family Investments, il family office della famiglia del fondatore della scuderia). L’operazione è stata assistita dagli advisor FNDXIN3 Ventures e GOP (Gianni&Origoni).

Inflazione in calo a settembre nel Bresciano

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Nel mese di SETTEMBRE, si registra un calo dell’inflazione sia a livello congiunturale (-0,7%), sia a livello tendenziale (l’inflazione passa da +5,2% di agosto a +4,3%). A dirlo – secondo quanto riporta Brescia news, il giornale online di Brescia e provincia – sono i dati diffusi oggi dall’Ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Rispetto al mese precedente, in questo mese si registra un deciso aumento nei prezzi solo nelle divisioni “Istruzione” (+1,9%), seguito da lievi incrementi delle divisioni “Comunicazioni” (+0,3%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,1%) e “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+0,1%). Presentano invece delle diminuzioni le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (-3,9%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,9%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (-0,4%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (-0,4%) e “Abbigliamento e calzature” (-0,1%). Stabili le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa”, “Altri beni e servizi” e “Trasporti”.

Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (graf. 2) le divisioni che presentano elevati aumenti sono “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+5,3%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+5,1%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+5,0%), “Trasporti” (+4,9%). Aumenti inferiori all’indice generale (+4,3%) si sono registrati per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+3,8%), “Altri beni e servizi” (+3,4%), “Abbigliamento e calzature” (+3,2%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+2,9%), “Istruzione” (+1,8%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+1,2%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,1%) e “Comunicazioni” (+0,4%).

Analizzando per tipologia di prodotto (tab. 3), i “Beni” presentano un lieve incremento congiunturale (+0,2%), imputabile principalmente all’incremento dei Beni energetici (+1,9%), parzialmente controbilanciato dalla diminuzione dei Beni alimentari (-0,4%). In particolare, crescono sia i Beni energetici regolamentati (+3,0%), sia quelli non regolamentati (Altri energetici +1,8%).

Tra gli alimentari, invece, si presenta una decisa diminuzione di quelli lavorati (-0,9%) e un incremento degli Alimentari non lavorati (+0,6%). Complessivamente, diminuiscono le variazioni congiunturali dei “Servizi” (-1,4%). Tra questi, le voci che presentano le maggiori diminuzioni sono quelle dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-3,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-1,7%). In termini tendenziali, i “Beni” aumentano del +4,9%, mentre per i “Servizi” le variazioni tendenziali sono meno marcate (+3,4%). Con riferimento alla frequenza di acquisto, presentano un leggero aumento le variazioni congiunturali dei prodotti a Alta e Bassa frequenza (rispettivamente +0,2% e +0,1%). I prodotti a media frequenza di acquisto invece presentano una decisa diminuzione rispetto al mese precedente (-1,9%). Rimangono piuttosto elevate, ma in diminuzione rispetto a agosto, le rispettive variazioni tendenziali (+4,8%, +4,6% e 3,0%).

Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono dell’0,5% su base mensile e aumentano del 5,0% su base annuale. Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), si registra una variazione congiunturale negativa (-0,9%), mentre quella tendenziale passa dal +4,7% di agosto al +3,9% di settembre.

In un confronto con l’andamento dei prezzi complessivo nazionale, si evidenzia che in questo mese a Brescia i prezzi sono diminuiti rispetto al dato di agosto, mentre a livello nazionale si è assistito a un lieve incremento congiunturale (+0,2%, dato provvisorio). Le differenze possono essere analizzate anche per divisione.

Trasporti eccezionali, Bracchi investe 2,2 milioni di euro

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I trasporti eccezionali hanno registrato una crescita negli ultimi mesi, anche grazie ai primi effetti del Pnrr e ai cantieri collegati alle opere pubbliche. Bobine enormi e gruppi industriali di cavi dell’alta tensione, ma anche macchinari particolari e speciali container. Queste le merci più trasportate assieme ad enormi macchinari per la movimentazione della terra e trattori da cantiere. Senza dimenticare le strutture per le scuole, come le enormi caldaie o gli impianti di ventilazione, o anche alcuni apparecchi elettromeccanici di grandi dimensioni. Un altro trasporto sempre più richiesto è quello degli enormi data center che le aziende produttrici, alcune presenti anche in Italia, distribuiscono e vendono in tutto il mondo. 

Per questo Bracchi (650 dipendenti, 189 milioni di euro di fatturato e 12 poli logistici, headquarter a Fara Gera d’Adda) ha deciso di investire circa 2,2 milioni di euro nel corso di quest’anno per incrementare la propria flotta dedicata ai trasporti oversize. Gli investimenti sono legati all’ammodernamento e all’ampliamento del parco mezzi in ottica di decarbonizzazione.

Per quanto riguarda i nuovi mezzi speciali, sono stati pensati dai tecnici di Bracchi in collaborazione con i progettisti delle aziende partner, che li hanno poi sviluppati. Si tratta di mezzi ingegnerizzati per trasportare carichi enormi e fuori misura, che hanno bisogno di un lavoro sartoriale a livello progettuale e di realizzazione. 

Infatti, ogni trasporto eccezionale è un modello unico che va studiato in ogni minimo dettaglio. Sono stati coinvolti carpentieri specializzati, capaci di operare sui carichi e sui mezzi come fossero dei tetris enormi; professionisti capaci di sagomare e trovare spazi dove non è possibile vederne. Si tratta di realizzare progetti che vanno definiti studiando le leggi della fisica e cercando di tenere in equilibrio carichi enormi. Alla Bracchi, quando si fanno questi viaggi, più che caricare camion, si progettano “missioni speciali”.

“Gestiamo i trasporti e la logistica per l’80% dei produttori mondiali di macchinari agricoli, servendoci di equipaggiamenti specifici per ogni situazione”, spiega Umberto Ferretti, amministratore delegato di Bracchi. “Ci rivolgiamo a settori strategici come quello industriale, elettromeccanico e oil & gas, fornendo elevate performance grazie a rimorchi speciali e su misura. Mettiamo a disposizione del cliente una grande varietà di veicoli adibiti al trasporto pesante: le classiche motrici con pianale, semirimorchi di tipo ribassato, in grado di poter viaggiare con il carico a un’altezza di soli 25 centimetri da terra. Ma disponiamo anche di motrici con gru, autogru girevoli e semoventi elettriche e diesel, cestelli per posizionamento e montaggio macchinari. Il tutto ovviamente va integrato nella logistica portuale, il Gruppo Bracchi opera su La Spezia, Genova e dai principali porti del Nord Europa”.

A livello operativo, a Fara gera d’Adda, in provincia di Bergamo, a Sorbolo, in provincia di Parma, e a Lublin, in Polonia, hanno sede i Regional Offices di Bracchi specializzati nei trasporti oversize fino a 100 tonnellate. Da qui vengono organizzati i viaggi extra-ordinari di Bracchi, affidati ad un plotone di oltre 50 autisti specializzati nel condurre carichi fuori sagoma e fuori peso.

A Sorbolo, in provincia di Parma, a disposizione ci sono 1.500 metri quadri di deposito e 11.000 metri quadri di piazzale, in uno spazio recintato, illuminato e custodito da personale e videosorveglianza a circuito chiuso. Sono una quindicina gli autisti dedicati ai trasporti special and heavy solo nella sede emiliana.

Le loro imprese si possono vedere per strada, di notte. Come quando hanno trasportato un macchinario da 6,2 metri di diametro sulla viabilità ordinaria: uno spazio molto maggiore rispetto alle normali carreggiate. È stato necessario smontare paracarri e semafori, cartelli e ogni altro ostacolo che fosse possibile rimuovere come ad esempio i cavi elettrici. In casi come questi, è fondamentale realizzare prima dei sopralluoghi, studiando nel dettaglio i punti di ancoraggio e sollevamento. Nel nord della Finlandia, in Lapponia, sono stati invece trasportati, in pieno inverno a -15°, dei macchinari per sgombrare la neve dagli aeroporti. Nei Monti Cantabrici, nel Nord-Ovest della Spagna, carri di manutenzione per le ferrovie da 74 tonnellate. In Belgio una siviera, ossia quell’enorme “bicchiere” che si usa nelle acciaierie. Anche se il fiore all’occhiello per l’azienda è forse quel trimarano con pezzi lunghi 29 metri trasportato fino alla costa atlantica della Francia, via strade provinciali: in molti, tra i competitor, avevano rifiutato la sfida. 

SCHEDA AZIENDALE – BRACCHI

Bracchi viene fondata nel 1928 come azienda di trasporto locale. Negli anni ha ampliato la sua presenza affermandosi come realtà di rilievo prima a livello nazionale e poi, con l’ampliamento del proprio network logistico e i primi investimenti nel trasporto marittimo e aereo, in Europa e nel mondo. L’espansione della propria flotta mezzi ed i progetti di logistica integrata e in outsourcing hanno permesso all’azienda di imporsi in settori di nicchia altamente strategici, in cui è leader europeo da oltre 40 anni. All’headquarter di Fara Gera d’Adda (in provincia di Bergamo), dove vengono coordinate tutte le operazioni a livello nazionale ed europeo, si sono presto aggiunte le filiali estere di Bracchi con sede a Lublin in Polonia, Levice e Kostolné Kračany in Slovacchia, dedicati alla logistica e alla distribuzione di ascensori e consumer goods nell’Est Europa, e di Ettenheim in Germania: un polo logistico di 44.000 metri quadri di superficie coperta, dotato delle tecnologie più avanzate e in una posizione strategica per la gestione del traffico europeo. Il 2018 segna un nuovo importante traguardo: l’acquisizione di Bas Group, realtà storica di Bassano del Grappa, nel Vicentino, formata da quattro aziende di trasporti e logistica specializzate nei più vari settori, dal food al beverage, dal fashion all’e-commerce. Nel 2020 è la volta di Peterlini, azienda con sede in provincia di Parma specializzata nel trasporto tecnico eccezionale fino a 100 tonnellate. Grazie a queste acquisizioni Bracchi consolida la sua leadership ampliando la propria offerta a nuovi business strategici e aree geografiche, operando nei settori industriale, agricolo, ascensoristico, della cosmesi, fashion, food & beverage, e-commerce e retail. Oggi Bracchi lavora su dodici poli logistici e sette filiali regionali per un totale di 350.000 metri quadri di magazzini complessivi, gli occupati sono circa 650 presenti nei diversi stabilimenti, il 35% è donna. Nel 2022 il gruppo ha chiuso con vendite sopra i 189 milioni di euro, in crescita del 19% sul 2021. L’amministratore delegato dal 2020 è Umberto Ferretti.  Per ulteriori informazioni: www.bracchi.it.

Reas 2023, nuovo record: 29mila le presenze

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Nuovo risultato record per “REAS 2023”. Sono state infatti 29mila le presenze (+16% rispetto all’edizione del 2022) al grande salone internazionale dedicato all’emergenza, al primo soccorso e all’antincendio, che per tre giorni ha visto i padiglioni del Centro Fiera di Montichiari (Brescia) affollati da volontari e professionisti, provenienti dall’Italia e da altri 33 Paesi europei e di tutto il mondo. In crescita anche il numero degli espositori, con gli stand di oltre 265 aziende, enti e associazioni (+10% rispetto al 2022) provenienti da tutta Italia e da altri 21 Paesi, per un totale di oltre 33mila metri quadrati di superficie espositiva. “Siamo entusiasti di questo nuovo risultato record, che prosegue il trend in costante crescita della nostra manifestazione negli ultimi anni”, ha dichiarato Ezio Zorzi, direttore generale del Centro Fiera di Montichiari. “REAS si conferma così il maggiore appuntamento fieristico in Italia nel settore dell’emergenza e tra i più importanti a livello europeo. Anche quest’anno, migliaia di volontari e professionisti hanno potuto trovare il meglio della produzione, delle esperienze e delle tecnologie disponibili sul mercato nazionale e mondiale”.

Il “REAS 2023” è stato inaugurato dal capo del Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. Negli 8 padiglioni del quartiere fieristico sono state esposte le ultime novità tecnologiche, come nuovi prodotti e apparecchiature per gli operatori del primo soccorso, veicoli speciali per la protezione civile e l’antincendio, sistemi elettronici e droni per interventi in caso di catastrofi naturali e anche ausili per persone con disabilità. Parallelamente, nelle tre giornate del salone si è svolto un ampio programma di oltre 50 convegni, seminari e workshop. Grande interesse anche per la “FireFit Championships Europe”, la competizione europea riservata ai vigili del fuoco e ai volontari del settore antincendio. “Abbiamo già iniziato a lavorare alla prossima edizione di REAS che si svolgerà tra un anno, esattamente dal 4 al 6 ottobre 2024”, ha annunciato il direttore Zorzi. “Stiamo valutando vari progetti e nuove iniziative per far crescere ulteriormente la partecipazione del pubblico e degli espositori, come anche per potenziare la visibilità internazionale della manifestazione”.

Il salone “REAS” è organizzato dal Centro Fiera di Montichiari in partnership con l’Hannover Fairs International e con “Interschutz”, la fiera specializzata leader a livello mondiale che si svolge a Hannover. “REAS 2023 si è confermato un catalizzatore di scambi a livello internazionale, grazie anche ad un programma tecnico costituito da numerosi congressi e seminari”, ha commentato Andreas Züge, direttore generale di Hannover Fairs International. “Inoltre, il successo della FireFit Championships Europe è stato un altro ottimo segnale per l’internazionalizzazione di questa fiera”.

“Il salone di quest’anno è stato ancora una volta un’ottima occasione per la nostra associazione di mantenere ed espandere i contatti internazionali”, ha detto a sua volta Wolfgang Duveneck, portavoce dell’Associazione tedesca per la promozione della protezione antincendio (VFDB). “Lo scambio di know-how attraverso i confini nazionali è più importante che mai di fronte alle sfide sempre più grandi per i servizi di emergenza. REAS ha dimostrato nuovamente quanto siano preziosi le relazioni interpersonali, che nessuna videoconferenza può sostituire. Non vediamo l’ora di partecipare a REAS 2024, ma anche di incontrarci a Interschutz a Hannover nel 2026”

Autostrada Valtrompia, Zobbio: lavori avanzano, fatto positivo

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“L’avanzamento dei lavori di realizzazione della bretella autostradale della Valle Trompia è senza dubbio un fatto positivo. Al netto di qualche disagio al traffico, che purtroppo fa ‘parte del gioco’, più i cantieri proseguono e più ci avviciniamo alla meta tanto attesa”. Lo afferma il Consigliere provinciale Giacomo Zobbio, delegato della Provincia per la Bretella autostradale della Valtrompia.

“Come amo sempre ripetere – ha aggiunto – il fatto stesso che i lavori proseguano, nonostante un iter accidentato, è sempre una bella notizia. Anche in questo caso, che vede ormai prossimi i lavori del tunnel artificiale tra via Mazzini e via Moro a Concesio, vale lo stesso concetto. È doveroso un ringraziamento a tutti quei soggetti e addetti coinvolti, che si prodigano per fare in modo che i lavori proseguano.

Da parte della Provincia c’è costante e massima attenzione, continuiamo a seguire l’avanzamento dell’iter. Siamo al fianco del sindaco Damiolini, che giustamente è consapevole della complessità dell’intervento, e auspichiamo consapevolezza anche da parte dei cittadini per i disagi che potrebbero venire a crearsi. Sono convinto che, alla fine dei cantieri, tutti noi potremo giovare di questa opera e che la pazienza non sarà stata vana.

La bretella è un’opera che la Valtrompia attende da tantissimo tempo e che garantirà un miglioramento della viabilità per cittadini e imprese, assicurando al territorio anche un risparmio netto in termini di ore di traffico. La sua importanza è nei fatti e tutti noi la conosciamo, è fondamentale proseguire in questa direzione per regalare finalmente ai valtrumplini questa nuova strada” ha concluso Zobbio.

Montichiari, torna l’appuntamento con la Fiera dell’elettronica

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Sabato 2 e domenica 3 settembre, al Centro Fiera di Montichiari (Bs), torna il secondo appuntamento dell’anno con la Fiera dell’Elettronica, la mostra mercato dedicata a radio d’epoca, componentistica ed attrezzature per il radiantismo, informatica, elettronica, hi-tech. Con due padiglioni completi, la 59a edizione offrirà a collezionisti ed appassionati l’opportunità di valutare da vicino le migliori offerte e andare alla ricerca di rarità da collezione. A riportarlo è il quotidiano Brescia news.

La Fiera dell’Elettronica si compone di più aree speciali: Radiantistica Expò, con il meglio dell’offerta commerciale e dell’informatica di consumo; il Radiomercatino di Portobello, con un’ampia panoramica di radio d’epoca, componenti e materiali da collezione; l’Area Ham Radio riservata alle tecnologie d’avanguardia per radioamatori; la Fiera del Vinile, una sezione interamente dedicata ad un supporto che ha fatto la storia della musica e non smette di conquistare collezionisti di ogni età.

IL FASCINO DELLE RADIO PORTATILI IN UNA MOSTRA SPECIALE A CURA DELL’A.I.R.E.

Come ogni anno, l’appuntamento con la Fiera dell’Elettronica è impreziosito da una mostra collaterale a cura dell’A.I.R.E. (Associazione Italiana per la Radio d’epoca) dal titolo “Le radio portatili“. I primi esemplari di radio “trasportabili” sono stati prodotti fin dagli anni Venti. Grazie all’evoluzione tecnologica ed al passaggio dalla valvola al transistor, il peso degli apparecchi trasportabili si è sempre più ridotto fino ad arrivare ai modelli tascabili, muniti di pile miniaturizzate, prodotti negli anni Settanta.

La mostra proposta in occasione della Fiera dell’Elettronica offrirà un excursus attraverso i decenni, raccontando la storia di modelli che hanno accompagnato l’evoluzione dei costumi dell’Italia del secolo scorso. Gli esemplari esposti provengono dalla collezione privata del presidente onorario A.I.R.E. Carlo Pria.

RADIOMERCATINO DI PORTOBELLO: A CACCIA DI PEZZI DA COLLEZIONE

Alla Fiera dell’Elettronica è confermata la presenza del Radiomercatino di Portobello, la mostra scambio dedicata alle radio d’epoca, alle rarità ed ai materiali usati e da collezione. La 45a edizione porta in fiera un’esposizione che farà la gioia di tutti gli appassionati. Il layout espositivo e la presenza di una panoramica completa di pezzi unici, ricchi di storia e spesso rarissimi, garantirà ai visitatori un’esperienza piacevole ed appagante.

HAM RADIO: IN FIERA MARCHI MONDIALI CON APPARATI DI ULTIMA GENERAZIONE

L’espressione “Ham Radio” è sinonimo di “Amateur Radio” ed identifica il vasto mondo dei radioamatori e appassionati di radiotrasmissioni nell’accezione più ampia del termine. Come da tradizione, nell’ambito della Fiera dell’Elettronica, l’AREA HAM RADIO è interamente dedicata proprio a questo particolare settore e vede la partecipazione di una selezione di espositori altamente specializzati del settore radioamatoriale. In mostra, apparati RTX e accessori di ultima generazione, con i principali marchi mondiali del settore.

VINILE: UN SUPPORTO SENZA TEMPO CHE UNISCE LE GENERAZIONI

In occasione della Fiera dell’Elettronica di settembre torna la Fiera del Vinile, una sezione interamente dedicata agli appassionati di musica e dischi in vinile. I visitatori potranno immergersi in un’offerta ricca di preziose rarità ma anche di titoli che si sono impressi nella memoria collettiva e oggi vengono ricordati con affetto e nostalgia. L’area dedicata al vinile proporrà mille occasioni da non perdere per i collezionisti, sempre alla ricerca della rarità più ambita, ma anche per i semplici curiosi che stanno riscoprendo questo supporto unico, capace di unire le generazioni e rendere immortali melodie che hanno fatto la storia.

L’appuntamento con la 59a edizione della Fiera dell’Elettronica, dunque, è al Centro Fiera di Montichiari (BS) nelle giornate di sabato 2, dalle 9.00 alle 18.00, e domenica 3 settembre, dalle 9.00 alle 17.00. Il costo del biglietto, acquistabile alle casse in fiera o online dal sito www.radiantistica.it/biglietti-online, è di 8,00 euro (6,00 euro il ridotto per ultra sessantacinquenni).

Brescia, inflazione ancora in crescita a giugno

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Nel mese di giugno, si registra un lieve aumento dell’inflazione a livello congiunturale (+0,3%). A livello tendenziale l’inflazione rallenta la sua crescita (+5,8%). A riportarlo è il quotidiano Brescia news, che dà conto dei dati diffusi dall’ufficio Statistica del Comune di Brescia.

Un aumento nei prezzi si registra principalmente per le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+3,4%), “Trasporti” (+0,7%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,4%). Incrementi minori si sono verificati per “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,1%) e “Bevande alcoliche e tabacchi“ (+0,1%). In calo, le divisioni “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-2,2%), “Comunicazioni” (-0,5%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (-0,1%). Stabili le divisioni di “Abbigliamento e calzature”, “Istruzione”, “Altri beni e servizi” e “Servizi sanitari e spese per la salute”. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (variazioni tendenziali) le divisioni che presentano elevati aumenti sono “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+8,6%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+8,6%), “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+7,4%, in forte calo rispetto al mese precedente), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+6,4%) e “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+5,9%).

Aumenti inferiori all’indice generale (+5,8%) si sono registrati per le divisioni “Abbigliamento e calzature” (+4,9%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+4,3%), “Altri beni e servizi” (+3,6%), “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,1%), “Trasporti” (+0,5%) e “Comunicazioni” (+0,4%). In lieve calo, la divisione dell’“Istruzione” (-0,1%). Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano complessivamente un lieve calo congiunturale (-0,3%), sintesi degli andamenti contrapposti dei Beni energetici (in diminuzione -3,0%) e del lieve aumento dei Beni alimentari (+0,1%), soprattutto di quelli lavorati (+0,2%). All’interno della voce “Servizi”, in lieve crescita (+1,1%), la voce che presenta il maggiore incremento è quella dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+2,6%), seguita dall’aumento dei Servizi non regolamentati (+1,2%). In termini tendenziali, i “Beni” aumentano del +6,6%, mentre per i “Servizi” le variazioni tendenziali sono meno marcate (+4,5%).

Con riferimento alla frequenza di acquisto, sono in lieve aumento le variazioni congiunturali dei prodotti a Media frequenza (+0,7%) e a Alta frequenza (+0,1%), mentre sono stabili quelli a Bassa frequenza. Rimangono piuttosto elevate, in aumento rispetto al mese precedente, le variazioni tendenziali dei prodotti a Media (+8,0%), Alta (+4,4%) e a Bassa (+4,2%) frequenza di utilizzo. Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, aumentano del +0,1% su base mensile e del +8,3% su base annuale.

Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), si registrano una variazione congiunturale debolmente positiva (+0,6%) e una variazione tendenziale positiva decisamente elevata (+5,4%).

Brescia, nel 1° trimestre 2023 cresce la fiducia delle imprese attive nei servizi

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Nel 1° trimestre del 2023, il clima di fiducia delle imprese bresciane attive nel settore dei servizi si è attestato a 125, evidenziando una forte crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 (108) e, al contempo, mostrando una sostanziale stabilizzazione rispetto alla rilevazione precedente (124), quando l’indice, dopo alcuni mesi di relativa debolezza, era di fatto ritornato sui livelli di fine 2021.

A evidenziarlo sono risultati dell’Indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia al 1° trimestre 2023.

La dinamica rilevata nei primi tre mesi dell’anno si inserisce in un contesto positivo per il settore dei servizi a livello nazionale: infatti, l’indice PMI riferito al comparto si è mantenuto per tutto il periodo considerato in area espansiva, evidenziando addirittura una significativa accelerazione nel mese di marzo (55,7, da 51,6 di febbraio). Tornando al quadro locale, il settore ha beneficiato della buona performance da parte dell’industria manifatturiera, suo tradizionale cliente, e della vivacità del settore ricettivo, favorita, in particolare, dall’afflusso di turisti per “Bergamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023”.

“Il settore Terziario conferma di avere un buono stato di salute nel 1° trimestre 2023 – commenta Fabrizio Senici, Presidente del settore Terziario di Confindustria Brescia –, aspetto che ci consente di guardare con ottimismo alle prossime sfide che ci attendono, non ultima quella sulla sostenibilità, da cui il settore non può escludersi. Anche di questo, lo anticipo, parleremo alla convention del nostro settore che si svolgerà il prossimo 23 novembre, inserita nel roadshow SetteOttavi di Confindustria Brescia”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle aziende sui tre mesi precedenti:

  • il fatturato è aumentato per il 46% delle imprese intervistate, con un saldo positivo del 35% tra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
  • gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +26% e a +24%);
  • i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +31%); una tendenza che certifica come l’inedita salita delle quotazioni degli input energetici rilevata per buona parte del 2022 si sia poi propagata in altri ambiti dell’economia reale e fatichi a ridimensionarsi.

Per quanto riguarda le prospettive per i mesi a venire:

  • il fatturato è atteso in crescita dal 35% degli intervistati, con un saldo positivo del 26% a favore degli ottimisti rispetto ai pessimisti;
  • i saldi riferiti al portafoglio ordini (+36%) e all’occupazione (+26%) descrivono uno scenario di possibile consolidamento dell’attività;
  • i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+17%), sebbene in frenata rispetto ai dati di consuntivo: ciò suggerirebbe che la fase rialzista recentemente riscontrata potrebbe esaurirsi nel prossimo futuro.

Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive generali dell’economia italiana sono moderatamente positive, grazie al significativo ribasso delle quotazioni degli input energetici, che favorirebbe un parziale riassorbimento dell’inflazione dei prezzi al consumo, a fronte del nuovo inasprimento delle condizioni di offerta di credito, che verosimilmente impatteranno su investimenti e consumi. Nel dettaglio, il 20% degli imprenditori ha espresso un orientamento ottimistico, a fronte del 72% che prevede stazionarietà e dell’8% che ha invece una visione negativa.

L’andamento per comparto

Consulenza alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto della consulenza alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 132, contro 122 del periodo precedente. I giudizi a consuntivo segnalano che: il fatturato è aumentato per il 54% delle imprese, con un saldo positivo del 46% tra risposte in crescita e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +33% e a +33%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione in rafforzamento (saldo netto pari a +38%). Con riferimento alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 50% degli intervistati, con un saldo positivo del 46%; i saldi riferiti al portafoglio ordini (+46%) e all’occupazione (+25%) indicano uno scenario di possibile accelerazione dell’attività; i prezzi dei servizi offerti manifestano un saldo positivo (+21%). Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana sono così orientate: il 21% prevede un aumento, a fronte del 75% che indica stazionarietà e del rimanente 4% che invece ha una visione sfavorevole.

ICT & digitale

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto ICT & digitale, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 112, in flessione rispetto a quanto rilevato tra ottobre e dicembre 2022 (129). In merito ai giudizi espressi sui tre mesi precedenti: il fatturato è aumentato per il 38% delle imprese, con un saldo positivo del 32% tra variazioni in aumento e in diminuzione; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +6% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti si caratterizzano per un’evoluzione crescente (saldo netto pari a +19%). Riguardo alle prospettive a breve termine: il fatturato è atteso in crescita dal 19% degli intervistati, con un saldo nullo; i saldi riferiti al portafoglio ordini e all’occupazione risultano positivi (rispettivamente pari a +12% e a +38%); i prezzi dei servizi offerti registrano un saldo in aumento del 7%. Le opinioni delle imprese in merito alla tendenza generale dell’economia italiana risultano nel complesso favorevoli: il 25% degli imprenditori ha un orientamento positivo, il 69% prevede stazionarietà e il rimanente 6% si aspetta una contrazione.

Servizi alle imprese

Il clima di fiducia delle imprese attive nel comparto servizi alle imprese, nel 1° trimestre 2023, si attesta a 115, in discesa rispetto al periodo precedente (128). Riguardo ai giudizi espressi a consuntivo: il fatturato è cresciuto per il 27% delle imprese, con un saldo nullo; gli ordini evidenziano un incremento (saldo netto pari a +18), mentre l’occupazione si caratterizza per una discesa (-9%); i prezzi dei servizi offerti mostrano un’evoluzione rialzista (+36%). In merito alle prospettive a breve termine, il fatturato è atteso in aumento per il 18% degli intervistati, con un saldo positivo del 9%; gli ordini e l’occupazione evidenziano incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +36% e a +9%); i prezzi dei servizi offerti si contraddistinguono per un saldo positivo del 18%. Le opinioni delle imprese in merito alle prospettive dell’economia italiana risultano moderatamente negative: il 9% degli intervistati ha un orientamento ottimistico, a fronte del 73% che prevede stazionarietà e del 18% che invece propende per una flessione.

Gruppo Clerici, ecco il primo bilancio di sostenibilità

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l Gruppo Clerici – punto di riferimento in Italia per la distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno – ha presentato il primo Bilancio di Sostenibilità della sua storia. 

Il documento, rivolto a tutti gli stakeholder, presenta i risultati ottenuti nel 2022 e gli obiettivi fissati per i prossimi anni dall’azienda rispetto all’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

“È con grande soddisfazione che presentiamo il nostro primo bilancio di sostenibilità essendo fortemente impegnati su questi temi in tutti gli aspetti delle nostre attività. Abbiamo iniziato un percorso che coniuga la creazione di valore aziendale ai temi ESG, e nel 2022 abbiamo ottenuto il nostro primo rating di sostenibilità rilasciato da Sustainalytics, con cui ci siamo posizionati sopra la media del settore di riferimento – sottolinea Paolo Clerici, Presidente del Gruppo. Siamo fermamente convinti che essere sostenibili significhi cambiare il proprio modo di guardare il mondo. Questo risultato è per noi di grande rilievo, poiché riassume quanto abbiamo fatto finora in questa direzione e quanto abbiamo intenzione di fare”.

“I temi ESG rivestono un ruolo sempre più centrale per la nostra azienda – dichiara Fabio Ciccarelli, CFO di Clerici – non solo perché consentono di misurare l’effettiva adozione di un modello di sviluppo capace di creare valore, ma anche perché influenzano direttamente il rapporto con i nostri stakeholder, a partire da quello dei nostri clienti, che sempre più richiedono di avere una catena di fornitura certificata sotto il profilo della sostenibilità. Il nostro Piano 2022-2024 prevede azioni di miglioramento volte a ridurre l’impatto ambientale delle nostre attività e di tutta la catena di fornitura, promuovere l’inclusione e la diversità nella nostra forza lavoro, migliorare la salute e sicurezza dei nostri dipendenti e collaboratori.

I risultati conseguiti nel 2022, che questo primo Bilancio di Sostenibilità presenta, ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta e con passo spedito.”

Il primo report di Sostenibilità di Clerici si sviluppa intorno a tre colonne portanti, Ambientale, Economica e Sociale, e si concentra su 6 dei 17 Obiettivi del Patto Mondiale delle Nazioni Unite considerati più affini alla realtà aziendale: energia pulita e accessibile; lotta contro il cambiamento climatico; consumo e produzione responsabili; parità di genere; salute e benessere; lavoro dignitoso e crescita economica.

Il piano messo in atto dall’azienda punta ad ottimizzare le fonti di energia usate, incrementando le fonti rinnovabili, aumentando la percentuale di energia verde acquistata e riducendo le emissioni di gas ad effetto serra GHG. In questa direzione, Clerici negli ultimi anni ha dato un ulteriore impulso agli investimenti in energia rinnovabile installando tra il 2019 e il 2022 nuovi impianti fotovoltaici nelle sedi di Parma, Desenzano, Bondeno, Borgosatollo, Brescia e Lodi per nuova potenza complessiva installata di 410 KW. È attualmente in valutazione l’installazione di un ulteriore impianto presso la sede dell’azienda Idrotrade.

Nel 2022 il Gruppo ha prodotto energia rinnovabile per circa 540 MWh, il 50% in più di quella prodotta nel 2021 e quasi il triplo rispetto al 2020. Inoltre, per mitigare l’impatto del parco mezzi sono allo studio nuove possibilità finalizzate a diminuire drasticamente la CO2 emessa per i trasporti.

Il documento illustra le azioni intraprese al fine di razionalizzare i consumi, avvalendosi anche di partner commerciali che condividano questa filosofia. In particolare, nel corso del 2022 Gruppo Clerici ha dato vita al Progetto “Zero Carta”, che grazie all’introduzione della firma digitale grafometrica presso i punti vendita, in sostituzione della stampa dei documenti di trasporto, consentirà una volta a regime un risparmio minimo di 4 milioni di fogli per un totale di più di 18 tonnellate di carta ogni anno.

Dal punto di vista economico, Clerici intende farsi promotore di modelli sostenibili di produzione e consumo, basando i processi di acquisto su valori come legalità e trasparenza. Si inserisce in questo contesto l’avvio di un’attività di mappatura dei più importanti fornitori sulle tematiche ESG, con la richiesta di adeguarsi agli standard più elevati a livello internazionale e procedendo con le dovute certificazioni. Nel corso del 2022 il Gruppo Clerici ha proseguito il processo di certificazione ISO 14001 per i Sistemi di Gestione Ambientale, arrivando ad ottenere tale certificazione per il 36% delle sedi.

Sotto l’aspetto Sociale, coesione, reciprocità e onestà sono i valori attorno al quale si muove l’attività aziendale. Come sottolinea il Report, Clerici pone le persone al centro e si impegna a valorizzare le risorse lavorative, diffondendo una cultura inclusiva e principi di equità e pari opportunità per tutti i dipendenti. Avendo come faro l’obiettivo di assicurare salute e benessere per i propri collaboratori, nel 2022 l’ufficio risorse umane è stato riorganizzato e potenziato con lo scopo di dare sempre maggiore supporto ai dipendenti. Esempio virtuoso da segnalare, la parità di genere raggiunta nella sede centrale di Brescia. Particolare attenzione viene poi rivolta alla formazione dei dipendenti, con un piano di erogazione per il 2023 di un corso introduttivo alle tematiche ESG e di corsi di miglioramento personale, disponibili a partire dalla seconda metà dell’anno.

Nel corso del 2022 Clerici ha codificato alcune policy relative a diversi ambiti quali: condotta fornitori, anticorruzione, diritti umani, diversità. Sostenere una crescita economica inclusiva per tutti è uno dei pilastri su cui si fonda il lavoro di Clerici. Il Gruppo è costantemente impegnato nel rafforzamento del sistema di governo societario (Governance) che pone le basi per instaurare una corretta interazione con tutti gli stakeholder, allo scopo di favorire la creazione di valore a lungo termine, attraverso l’attuazione di una chiara strategia di sviluppo sostenibile. Al fine di raggiungere questi obiettivi in modo efficace, l’Azienda e in particolar modo i suoi vertici, conducono la propria attività sulla base di tre principi essenziali: integrità, trasparenza e rispetto delle regole.

A completare l’impegno verso un modello di business sostenibile, è stata costituita la Fondazione Clerici, ente Filantropico del Terzo Settore che si propone come punto di riferimento e raccolta per iniziative benefiche in diversi campi, in tutte le regioni dove opera il gruppo.

Per approfondire i risultati e le attività del Gruppo Clerici, è possibile scaricare il documento integrale del Report di Sostenibilità 2022 al link: https://www.clerici.eu/sostenibilit%C3%A0-in-clerici.

CLERICI

Il Gruppo Clerici è punto di riferimento del mercato italiano nel settore della distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno. Attraverso un modello di business costruito su una presenza capillare nel territorio, insieme a una politica di acquisizioni selettive di aziende con una clientela già fidelizzata, Clerici ha progressivamente ampliato l’offerta di prodotti e la copertura geografica, coprendo la maggior parte del nord e centro Italia. Oggi il Gruppo è composto da un network di 21 insegne, per oltre 110 punti vendita nel Nord e Centro Italia e più di 60 showroom arredobagno. Attualmente i punti vendita di Clerici sono presenti in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia -Romagna, Toscana, Marche e Umbria. Clerici ha chiuso il 2022 con un fatturato di 779 milioni di euro, con un progresso del 33,6% rispetto ai 583 milioni di euro del 2021

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