Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Partecipate e controllate - page 6

A2A prima in Italia per soddisfazione dei clienti

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Brescia continua la tradizione di buona amministrazione, anche sul fronte delle utility. Per il quinto anno di fila, infatti, A2A si è confermata il primo operatore del mercato italiano per la qualità del servizio offerto ai clienti.

A certificarlo è il «Monitor energia e gas» di Cerved, società di rating indipendente che tra l’ottobre e il dicembre scorso ha campionato settemila clienti dei principali operatori.

Con un indice di 92.4 su cento l’ex municipalizzata ha sbaragliato la concorrenza di altri 11 competitor: Acea Energia, E.On, Edison, Enel Energia, Enel Servizio elettrico, Eni, Engie, Hera Comm, Iren Mercato, Repower e Sorgenia.

I clienti (800 quelli intervistati da Cerved), in particolare, hanno apprezzato la varietà di canali di comunicazione, la tipologia delle tariffe, la chiarezza nelle bollette nei contratti. Ad essere premiati in patticolare i settori dell’energia elettrica e del gas.

A2A: sottoscritto l’Aumento di Capitale di ASVT

in A2A/Economia/Evidenza/Partecipate e controllate/Valtrompia e Lumezzane/Zone by

In seguito alla rinuncia all’esercizio del diritto di opzione da parte di tutti gli atri soci, A2A S.p.A. ha oggi sottoscritto integralmente l’aumento di capitale a pagamento di 5,8 milioni di euro deliberato il 28 febbraio 2017 dall’assemblea straordinaria di ASVT S.p.A (Azienda Servizi Val Trompia), finalizzato alla realizzazione del piano industriale della Società.

A2A S.p.A. ha versato tutte le quote rimaste inoptate in linea con l’attenzione e la vicinanza del Gruppo ai territori ed in continuità con l’impegno in Val Trompia, che prosegue ininterrottamente dal 1998, anno di costituzione di ASVT.

La quota del Gruppo A2A nel capitale sociale di ASVT, è quindi passata dal 49% a circa il 65%.

I fondi saranno destinati prioritariamente ad interventi sul Ciclo Idrico integrato per il potenziamento dei sistemi di depurazione, in un’ottica di sempre crescente salvaguardia del benessere dei cittadini e della qualità ambientale del territorio.

ASVT ha prodotto nel 2015 un Margine Operativo Lordo di oltre 4 milioni di Euro ed un Risultato Netto di circa 2,2 milioni di Euro. Il Capitale Investito netto al 31 dicembre 2015 è di circa 19,4 milioni di Euro ed è composto da un Patrimonio Netto di circa 11,9 milioni di Euro e da una Posizione Finanziaria Netta di circa 7,5 milioni di Euro.

 

 

 

A2A, 2016 ok: Mol a 1,22 miliardi, utile in crescita di 274 milioni

in A2A/Bilanci/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

Si è riunito oggi il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A. che, sotto la Presidenza del Prof. Giovanni Valotti, ha approvato i risultati del processo di impairment redatto ai sensi dello IAS 36 e svolto, come di consueto, avvalendosi del supporto di un riconosciuto professionista terzo indipendente. Il processo ha comportato svalutazioni (al lordo degli effetti fiscali) di asset, avviamenti e partecipazioni per 110 milioni di euro, nonché la ripresa a valore (al lordo degli effetti fiscali) di asset per 51 milioni di euro.

Il Consiglio ha inoltre preso visione dei risultati consolidati preliminari dell’esercizio 2016, che includono gli effetti del consolidamento per cinque mesi del nuovo gruppo acquisito LGH. I principali risultati sono di seguito riportati:

Margine Operativo Lordo (Ebitda) superiore ad 1,22 miliardi di euro, in crescita di oltre il 16% rispetto all’esercizio precedente (1,05 miliardi di euro nel 2015). Al netto di proventi non ricorrenti superiori a 100 milioni di euro e degli effetti derivanti dal primo consolidamento, per cinque mesi, di LGH (circa 32 milioni di euro) la crescita ordinaria è stata superiore al 4,5%. Tutte le Business Unit (di seguito “BU”), con l’unica eccezione della BU Reti penalizzata dalla revisione tariffaria del nuovo periodo regolatorio, hanno riportato risultati in crescita rispetto all’esercizio precedente e superiori alle aspettative di Piano 2016-2019.

Utile ante imposte, pari a circa 350 milioni di euro (76 milioni di euro nell’esercizio 2015) al netto di svalutazioni nette di asset, avviamenti, partecipazioni e ripristini di valore per 261 milioni di euro. Le svalutazioni, complessivamente pari a 312 milioni di euro, si riferiscono alla centrale di Monfalcone (202 milioni di euro a seguito di conferimento, al fair value, del ramo di azienda in A2A Energiefuture SpA, già comunicato il 29 Dicembre 2016) e del risultato dell’impairment test quale approvato dal CdA odierno. L’impairment test ha determinato la svalutazione, per 68 milioni di euro, di alcuni impianti “CCGT”, per 37 milioni di euro di alcuni avviamenti e per 5 milioni di euro di partecipazioni. Il ripristino di valore, pari a 51 milioni di euro, si riferisce esclusivamente all’ impianto di San Filippo del Mela ( 220kv) a seguito della recente ammissione al regime asimmetrico di reintegrazione dei costi per il quinquennio 2017-2021.

Investimenti, in crescita del 22% per un totale di circa 420 milioni di euro, escluso l’importo corrisposto per l’acquisto del 51% della partecipazione in LGH SpA. I maggiori incrementi si sono realizzati nella BU Ambiente (+70%) e nella BU Reti e Calore (+25%).

Posizione Finanziaria Netta a circa 3,14 miliardi di euro, in crescita di circa 240 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2015 quale risultante degli effetti dell’acquisizione e primo consolidamento di LGH (per complessivi 469 milioni di euro) e della generazione di cassa risultata positiva per circa 230 milioni di euro. Il rapporto PFN/Ebitda migliora da 2,8x a 2,6x.

“Abbiamo ottenuto un risultato molto importante che conferma il continuo miglioramento dei business aziendali, dell’efficienza operativa, della capacità di investimento e generazione di cassa – commenta l’Amministratore delegato Valerio Camerano – Un efficace mix di focalizzazione sul business, innovazione ed evoluzione della cultura manageriale aziendale sostiene la crescita dei risultati e il rafforzamento strategico”

“A fronte di scenari di mercato sfavorevoli e all’interno di un contesto sempre più competitivo, i risultati del 2016 testimoniano la capacità di A2A di innovare nella continuità – ha dichiarato Giovanni Valotti, Presidente del Gruppo – Questo conferma la validità di un cambio strategico significativo impresso all’azienda, così come rende conto dell’apporto di grande qualità assicurato dal management e da tutti i dipendenti di A2A nella gestione dell’operatività”.

A2A, Del Bono: soddisfatto di quanto stanno facendo Valotti e Camerano

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“Sono soddisfatto delle scelte che ho fatto per A2A”, ha sottolineato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono a margine della conferenza stampa per il bilancio di fine anno, “il presidente Valotti e l’ad Camerano hanno lavorato bene. Il valore del titolo è raddoppiato, i dividendi sono triplicati e il piano industriale va nella direzione che auspichiamo: quella del green. Le politiche aziendali sono tornate sulle rinnovabili, sul trattamento dei rifiuti. Su questo bisogna accelerare e noi la sfideremo a farlo, perché la città non ha certo un atteggiamento di sudditanza verso A2A. Comunque dell’oggi siamo contenti: il piano industriale presentato corrisponde alle nostre attese, anche in termini di filosofia industriale che punta al superamento delle cave attraverso il riciclo. Anche quella del tele-raffreddamento mi pare una grande intuizione. Con queste premesse puntiamo alla conferma dei vertici uscenti”.

A2A Energia illumina la sede dell’Associazione Artigiani di Brescia con un messaggio di auguri a led

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In occasione delle Festività natalizie A2A Energia, società commerciale del Gruppo, illumina la sede dell’Associazione artigiani di Brescia e celebra così la lunga collaborazione con il sistema delle imprese artigiane del territorio spina dorsale dell’economia bresciana.

Da oggi la sede dell’Associazione sarà ben visibile grazie ai led che faranno brillare la facciata con gli auguri di Buone Feste dedicati ai cittadini bresciani: un’esperienza unica a Brescia 2, che ospita il palazzo dell’Associazione.

 

 

L’OPINIONE: Rinnovo contratto meccanici, un passo nella direzione giusta

in A2A/Economia/Opinioni/Partecipate e controllate by

di Fabio Astori* – Dopo un anno di trattative si è giunti infine alla sottoscrizione di un’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del settore metalmeccanico.
E’ un accordo unitario, sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali, e questo è già un valore in sé, per nulla scontato dopo due rinnovi senza la firma della Fiom – CGIL.
Non solo un valore politico, ma anche e soprattutto pratico, di una ritrovata unità di intenti e di azione da cui ci attendiamo risultati immediati nella quotidiana gestione delle attività aziendali, che richiedono oggi come mai quel clima di collaborazione cui anche il sindacato deve e può concorrere.
La vertenza è stata lunga e complessa, ci sono stati anche momenti conflittuali, cosa del resto inevitabile di fronte alla richiesta di Federmeccanica di un vero “rinnovamento” culturale e contrattuale, di un cambiamento sostanziale anche nelle relazioni industriali per rispondere alle mutate esigenze delle imprese di fronte alla crisi e alla competizione globale.
Vediamo con favore la chiarezza della posizione assunta dalle parti in materia di contrattazione aziendale, inequivocabilmente variabile, legata ai risultati aziendali conseguiti e pertanto destinata a distribuire solo la ricchezza effettivamente prodotta.
Nel quadro di una sempre maggior valorizzazione dei rapporti con i nostri dipendenti, l’attenzione alle risorse umane è un pilastro importante di questo rinnovo: gli investimenti in welfare e formazione ne sono la testimonianza e confermano, insieme a temi importanti quali la sicurezza sul lavoro e le politiche attive, la svolta che l’ipotesi di contratto appena siglata rappresenta.
Da non sottovalutare anche le ricadute positive del meccanismo di riconoscimento dell’inflazione ex post (anziché ex ante), con conseguente allineamento dei minimi contrattuali. Il modello tradizionale non era più sostenibile: per effetto di continui scostamenti tra inflazione prevista (quella su cui erano calcolati gli incrementi salariali) e inflazione reale, le retribuzioni tra il 2007 e il 2015 sono cresciute il doppio rispetto al costo della vita, mentre nello stesso periodo la produzione metalmeccanica è diminuita del 30% e il costo del lavoro per unità di prodotto è cresciuto del 22%.
Sono tutti elementi di novità sui quali Brescia si è spesa molto a livello locale, ma anche nazionale, che convergono in un’unica direzione: quella dell’aziendalizzazione del nostro sistema contrattuale, per avere più contrattazione aziendale e meno nazionale, più innovazione e meno ideologia.
Questo rinnovo, pur non realizzando pienamente quegli obiettivi di rinnovamento di cui le imprese hanno urgente bisogno, può considerarsi nel complesso un primo importante passo nella giusta direzione.
La strada da fare è ancora lunga perché possa dirsi marginale la parte retributiva del contratto nazionale e prevalenti le risorse da gestire nello scambio tra salario e produttività in azienda, ma un ulteriore passo avanti potrà essere realizzato  nell’imminente confronto sulla riforma degli assetti contrattuali tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil. Perché ciò accada, AIB ha già iniziato a far sentire la propria voce.
* Vice Presidente Relazioni Industriali AIB

Teleriscaldamento, dalla Banca europea per gli investimenti 50 milioni ad A2A

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La Banca europea per gli investimenti (BEI) e A2A hanno sottoscritto un contratto di finanziamento per 50 milioni di Euro, con una durata di 15 anni, per la realizzazione di investimenti relativi ai servizi di teleriscaldamento.

Lo scopo del programma di investimenti è l’ampliamento, lo sviluppo e l’ottimizzazione della rete di teleriscaldamento nelle aree metropolitane di Milano, Bergamo e Brescia, nonché la realizzazione di investimenti di efficienza energetica.

L’accordo sottoscritto costituisce un ulteriore consolidamento delle relazioni tra il Gruppo A2A e la BEI e consente alla Società di allungare la durata media del proprio indebitamento a condizioni molto competitive.

La Banca europea per gli investimenti (BEI) è l’istituzione finanziaria di lungo termine dell’Unione europea i cui azionisti sono gli stessi Stati membri. Il suo compito è erogare finanziamenti sul lungo termine per progetti validi al fine di contribuire agli obiettivi politici dell’UE.

A2A, il Comune di Brescia può vendere il 4 per cento

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Via libera del Consiglio comunale di Brescia alla delibera di giunta che consente alla Loggia di vendere, entro la scadenza della consiliatura, il 4 per cento delle azioni di A2A. Un’eventualità che porterebbe Brescia dal 25 per cento, quota oggi pari a Milano, al 21 per cento. La delibera è stata duramente contestata da tutte le minoranze, che hanno paventato il rischio di una perdita di potere rispetto al capoluogo regionale invocando un referendum sulla decisione.

Nasce il Banco dell’energia: A2A e Fondazione Cariplo insieme per aiutare chi è in difficoltà

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A2A e Fondazione Cariplo lanciano un’iniziativa congiunta per rispondere ai problemi delle famiglie che si trovano in difficoltà e rischiano di scivolare verso la povertà. La crisi economica sta colpendo duramente le famiglie italiane: dal 2007 ad oggi la povertà assoluta è quasi raddoppiata e si sta allargando sempre di più anche il numero delle famiglie a rischio di povertà che nel 2015 erano oltre 2 milioni e mezzo, più di 8 milioni di persone.

A fronte di questa situazione, A2A ha deciso di attivarsi e, insieme a Fondazione AEM e Fondazione ASM, ha creato il Banco dell’energia con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere progetti di supporto alle persone e famiglie appartenenti a fasce sociali deboli a rischio povertà. Il Banco sarà inizialmente operativo in Lombardia e potrà successivamente estendere le proprie attività in tutti i territori in cui opera A2A.

La prima iniziativa del Banco sarà promossa in collaborazione con la Fondazione Cariplo: un bando congiunto per sostenere progetti di organizzazioni non profit che individueranno famiglie in condizione di vulnerabilità e le supporteranno in un percorso di recupero a 360 gradi, aiutandole anche attraverso la distribuzione di beni di prima necessità o con il pagamento di spese urgenti, come le bollette di luce e gas di qualunque operatore energetico.

Lo stanziamento iniziale è di 2 milioni di euro: A2A, oltre a sostenere tutti i costi di avviamento del Banco dell’energia e della raccolta fondi, raddoppierà le donazioni effettuate dai clienti domestici di A2A Energia impegnandosi al raggiungimento di una raccolta complessiva di 1 milione di euro. Un altro milione di euro verrà garantito da Fondazione Cariplo.

“A2A vuole sempre più distinguersi come azienda attenta ai problemi della comunità, grazie ad un costante dialogo con i territori”- dichiara Giovanni Valotti, Presidente del Gruppo A2A – Sostenibilità e responsabilità sociale sono due pilastri irrinunciabili della strategia di A2A, in buona misura ne definiscono la stessa ragion d’essere. Il Banco dell’energia rappresenta un importante segno concreto di questo orientamento. Donare è un privilegio, siamo orgogliosi che, attraverso questa iniziativa, tante persone potranno essere aiutate a fronteggiare situazioni di difficoltà.” “Non è un Paese civile quello che non si occupa della condizione povertà in cui versano le persone. Che non si preoccupa dei giovani senza un lavoro, delle fasce più deboli, dai NEET alle persone in difficoltà, lasciate ai margini – dice Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo- Il progetto con A2A si inserisce in un ampio spettro di attività: dal fondo nazionale contro la povertà, realizzato insieme al Governo e alle altre fondazioni di origine bancaria, fino ai progetti legati all’housing sociale, per chi ha bisogno di una casa. Non è un paese civile quello che non pensa ai bambini indigenti. Sempre più spesso lavoriamo con aziende che si uniscono, insieme a Fondazione Cariplo, alla potente rete del Terzo Settore. È’ un’alleanza virtuosa” L’innovatività del Banco dell’energia è collegata anche alla modalità di raccolta fondi: per la prima volta sarà infatti la bolletta dei consumi elettrici o del gas lo strumento per raccogliere le risorse da destinare alle famiglie in difficoltà. I clienti A2A Energia, la società commerciale del Gruppo A2A con contratto elettricità (mercato libero) o gas potranno infatti richiedere l’addebito diretto della donazione in bolletta. Per chiunque voglia partecipare alla raccolta fondi è invece sempre possibile effettuare una donazione libera tramite bollettino postale, bonifico o carta di credito.

Per chi decidesse di aderire all’addebito in bolletta, l’importo mensile è 1,58 € pari a 19 euro l’anno, che corrisponde a circa 2 settimane di luce. Con la donazione libera è possibile elargire quanto si desidera. A titolo di esempio: 9 € sono il costo di circa una settimana di luce per una famiglia media, 19 € corrispondono a circa 1 settimana di gas, 39 € a 1 mese di luce e 79 € a 1 mese di gas. La campagna di raccolta fondi è già stata avviata attraverso il coinvolgimento del Board, del Collegio Sindacale, dei dipendenti, dei fornitori e dei grandi clienti del Gruppo A2A.

Le Aziende che sostengono il progetto sono “Partner dell’energia” silver, golden o platinum. Tutte le informazioni per aderire al Banco dell’energia sono consultabili online sul sito web dedicato www.bancodellenergia.it.

A2A, delibera quadro per l’emissione di prestiti obbligazionari

in A2A/Evidenza/Finanza/Partecipate e controllate/prestiti obbligazionari by

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., riunitosi in data odierna sotto la presidenza del Prof. Giovanni Valotti, ha assunto una delibera quadro per l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili, da emettersi, a valere sul Programma EMTN, in una o più serie o tranche, in una o più soluzioni, sino a un massimo complessivo di Euro 1 miliardo, entro il 31 dicembre 2019.Ai fini di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre conferito mandato al Presidente Giovanni Valotti e all’Amministratore Delegato Luca Valerio Camerano affinché, disgiuntamente tra loro, possano provvedere, tenuto conto delle condizioni di mercato, a dare concreta attuazione alla deliberazione consiliare, entro i limiti della stessa.

I prestiti obbligazionari così emessi o i proventi da essi derivanti potranno, tra l’altro, essere utilizzati ai fini di una o più operazioni di liability management aventi ad oggetto il riacquisto o lo scambio di emissioni obbligazionarie precedentemente effettuate dalla società al fine di allungare la vita media del debito di Gruppo.

La decisione si inquadra nel contesto della strategia finanziaria del Gruppo A2A di medio termine finalizzata anche a garantire una adeguata flessibilità finanziaria volta alla gestione efficiente dei profili di rimborso del Gruppo, a sostenere il rating e a ridurre il costo medio del debito.

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