Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 31

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Moda, Cieffe chiude il primo semestre a 26 milioni e fa acquisti

in Abbigliamento/Bilanci/Economia/Tendenze/Tessile by

Soncino, – Cieffe, partner strategico dei principali brand mondiali del lusso nella confezione di capi prêt-à-porter di alta gamma, chiude il primo semestre del 2023 con un fatturato di 26 milioni di euro (+ 25% vs H1 2022), che proietta i ricavi alla fine del 2023 a €50 milioni (+ 21% vs 2022) con un EBITDA di oltre il 12%. Una crescita che segue quella del 2022, chiuso con ricavi a €41 milioni e un EBITDA superiore al 10%, fatturato triplicato negli ultimi 10 anni. Indicatori in grande incremento anche rispetto al 2021, chiuso con ricavi della gestione caratteristica a 24 milioni di euro1.

Continua inoltre il percorso verso la creazione di una piattaforma produttiva integrata con l’acquisizione del 35% dello storico Maglificio Peve che, con sede a Varese, da più di 70 anni è partner dei più importanti brand di moda nella produzione di maglieria calata di qualità. Peve, che si distingue per un’attenzione particolare verso l’artigianalità Made in Italy, l’innovazione e la sostenibilità delle tecniche di produzione e dei materiali, ha chiuso il 2022 con ricavi per €5 milioni con un EBITDA pari al 12%, e con ordini in portafoglio per il 2023 pari a circa €9,5 milioni.

Un’operazione che si inserisce nella strategia di crescita anche per linee esterne di Cieffe, che ha visto la Società acquisire 4 realtà in soli due anni con l’obiettivo di creare un “ecosistema di prossimità” nell’alto artigianato industriale, unendo professionalità trasversali. Cieffe, che oggi è partner di riferimento per le produzioni dei più importanti gruppi mondiali del lusso, ha infatti l’obiettivo di creare una piattaforma integrata, che raggruppi la maggior parte delle fasi della produzione entro 150km, sposando una filosofia in controtendenza rispetto al “fast business”, che faciliti così la logistica, incrementi la sostenibilità e massimizzi il controllo della qualità per i clienti.

Con un approccio industriale di lungo termine, Cieffe intende infatti acquisire piccoli e medi laboratori di produzione, vere eccellenze del territorio e custodi di uno straordinario “saper fare”, integrandoli e valorizzando il loro DNA e il loro ruolo all’interno della piattaforma. Con l’ingresso nell’azionariato del Maglificio Peve, Cieffe oggi controlla anche il 100% di 3 laboratori, FRANC’OBOLLO SRL, NEW MOOD SRL, SILVERMACS SRL. Una strategia che ha generato valore per tutta la filiera, creando sinergie tra aziende, facendo crescere le società target, attraverso progetti di sviluppo ad hoc e aprendole così a nuovi clienti e commesse.

Marco Panzeri, CEO di Cieffe, commenta: “Abbiamo chiuso il primo semestre dell’anno con una crescita importante. L’andamento del 2023 conferma quindi che il percorso di sviluppo avviato è solido e strutturale e ci proietta verso una chiusura dell’anno con un incremento di fatturato a doppia cifra. In questi mesi continueremo a concentrarci sulla nostra strategia di crescita sostenibile anche per linee esterne, aggregando laboratori con le migliori competenze, realizzando così nuovo valore per tutta la filiera, nel rispetto delle persone e dell’ambiente. Tutto questo mantenendo sempre un approccio industriale di lungo termine per custodire, proteggere e far evolvere uno straordinario “saper fare” come quello delle tantissime piccole eccellenze che popolano il nostro territorio”.

Parte integrante della crescita di Cieffe è anche l’attenzione alla sostenibilità e alla ricerca e innovazione. L’azienda ha infatti investito 7 milioni di euro per l’ampliamento dello stabilimento di Soncino e nel biennio 2022-2023 ha stanziato 3 milioni di euro per nuovi investimenti in Ricerca & Sviluppo. Inoltre, ha creato un reparto (D4D – Design for Designers) interamente dedicato allo studio e sviluppo di nuove lavorazioni per i tessuti e di nuove modalità di creazione e progettazione degli abiti con l’obiettivo di diventare un partner sempre più strategico in tutto il processo di ideazione, progettazione e produzione delle collezioni dei suoi clienti. Grazie agli investimenti in innovazione, oggi l’azienda è in grado di realizzare modelli in 3D che le permettono di ridurre al minimo l’impatto della creazione dei prototipi sull’ambiente, riducendo lo scarto di tessuto, eliminando la necessità di spedire fisicamente il prodotto e accorciando sensibilmente i tempi di produzione. Un processo innovativo, in linea con l’attenzione di Cieffe verso la responsabilità sociale, che garantisce minori sprechi e maggiore efficienza.

A2A, Roberto Tasca è il nuovo presidente

in A2A/Economia/Energia/Partecipate e controllate by

Il Consiglio di Amministrazione di A2A – secondo quanto riporta una nota rilanciata da Brescia News – , in sostituzione del Dottor Marco Patuano dimessosi lo scorso 28 luglio, ha provveduto a nominare:

– il Professor Mario Motta quale Consigliere non esecutivo della Società. Il nuovo Consigliere, il cui curriculum vitae è disponibile sul sito www.gruppoa2a.it, rimarrà in carica fino alla prossima Assemblea;

– il Consigliere Professor Roberto Tasca quale Presidente della Società.

Nel corso della medesima riunione, il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre valutato, accertandone la sussistenza: (i) i requisiti di indipendenza previsti dall’articolo 148 TUF e dal  Codice di Corporate Governance in capo al Consigliere non esecutivo Mario Motta e (ii) l’esecutività in capo al Presidente Roberto Tasca.

Il Consiglio di Amministrazione ha, infine, deliberato la nuova composizione dei seguenti  comitati endo-consiliari:

Comitato ESG e Rapporti con i Territori: Roberto Tasca (Presidente), Vincenzo Cariello, Fabio Lavini e Elisabetta Pistis;

Comitato Controllo e Rischi: Alessandro Zunino (Presidente), Elisabetta Bombana, Mario Motta e Maria Grazia Speranza;

Comitato per la Remunerazione e le Nomine: Susanna Dorigoni (Presidente), Giovanni Comboni e Elisabetta Pistis.

La composizione del Comitato Parti Correlate rimane confermata come segue: Vincenzo Cariello (Presidente), Maria Elisa D’Amico e Maria Grazia Speranza.

Scarpa (Save): 50 milioni per potenziare il servizio merci dell’aeroporto di Montichiari

in Economia/Trasporti by
Aeroporto di Montichiari

“L’aeroporto di Montichiari è oggi un’ importante infrastruttura per l’attività cargo, in grado di generare un’occupazione diretta, indiretta e derivante dalla capacità attrattiva di altri business di oltre 3.500 persone, con una ricaduta positiva sul territorio in termini di PIL pari a 220 milioni di euro. Dati rilevanti, che confermano la vocazione di Brescia quale scalo dedicato al trasporto aereo cargo, e che contiamo di far crescere ulteriormente grazie ai progetti di sviluppo previsti nel Masterplan con orizzonte temporale al 2030″.

A dirlo – secondo quanto riporta Brescia news – è stata Monica Scarpa, amministratore delegato del Gruppo SAVE, a margine della tavola rotonda “Aeroporto di Montichiari: il ruolo della logistica per un sistema interconnesso sostenibile” organizzata in occasione dell’evento Futura Expo 2023.

“L’obiettivo – ha aggiunto – è quello di portare avanti un ambizioso programma di investimenti che prevede, tra il 2023 e il 2032, l’impiego di oltre 50 milioni di euro per la costruzione di due edifici dedicati alla gestione dei servizi di handling e warehousing su una superficie di 480.000 metri quadri totali, oltre ai lavori per la pavimentazione della pista di volo e dei piazzali adiacenti. Il Masterplan comprende, inoltre, alcuni interventi fondamentali sul fronte della sostenibilità e non solo, tra cui la restrizione dei decolli notturni per il contenimento del rumore e la riduzione del consumo di acqua potabile, tramite il riutilizzo delle acque depurate e trattate anche grazie ad nuovo depuratore. A queste iniziative sarà poi affiancato un vasto programma di interventi per l’efficientamento energetico, anche tramite l’installazione di sistemi di illuminazione di ultima generazione in numerose aree dell’aeroporto.”

Scopri i vantaggi incredibili del rivestimento PVD

in Economia/Redazionali by

I rivestimenti in PVD stanno emergendo come una tecnologia all’avanguardia che cambia le regole del gioco nel campo della metallurgia, dell’ingegneria dei materiali e non solo. In questo contesto, aziende come Pvd technologies a Brescia guidano l’innovazione, offrendo soluzioni che aumentano significativamente la durata e le prestazioni dei materiali. Questa tecnologia consente di applicare un film sottile di materiale su una vasta gamma di substrati, aumentando significativamente le loro prestazioni e la loro longevità.

Cos’è il rivestimento PVD?

Il PVD, acronimo di ‘Physical Vapor Deposition’, separa materiali come zirconio, titanio o ferro a livello atomico e li deposita su un substrato. Questo processo può essere realizzato attraverso diverse tecniche.

Il risultato è una pellicola sottile, estremamente resistente, che trova applicazione in svariati settori. Il grande vantaggio del PVD è la sua versatilità. A differenza di altre tecnologie, può essere applicato su vari materiali, inclusi metallo, vetro e ceramica. Questo lo rende ideale per una vasta gamma di applicazioni, dalla rubinetteria di lusso ai cinturini d’acciaio per orologi e componenti nautici.

Durabilità

Uno dei vantaggi più significativi dei rivestimenti PVD è la durabilità che conferiscono ai materiali. 

Grazie al processo di deposizione a vapore fisico, il rivestimento PVD crea una barriera incredibilmente resistente che protegge la superficie sottostante da usura, graffi e altre sollecitazioni meccaniche. 

Ad esempio, nella rubinetteria, un settore in cui l’usura è inevitabile a causa dell’uso frequente e dell’esposizione all’acqua, i rivestimenti PVD contribuiscono a mantenere l’integrità e la brillantezza del metallo per un periodo di tempo significativamente più lungo rispetto alle finiture tradizionali. Analogamente, i cinturini in acciaio degli orologi, spesso esposti a graffi e urti, vedono una notevole estensione della loro vita utile quando trattati con PVD.

Resistenza alla Corrosione

La resistenza alla corrosione è un altro pilastro fondamentale nel valore aggiunto offerto dai rivestimenti PVD. Questa tecnologia si rivela essere un baluardo efficace contro gli effetti dannosi di molti agenti corrosivi, dai sali agli acidi, garantendo così un’estesa longevità del materiale trattato. Questa caratteristica è particolarmente cruciale in industrie come la nautica, dove la salsedine è una minaccia costante, o nell’industria chimica, dove i materiali sono spesso esposti a sostanze aggressive.

Per dare un’idea più concreta, pensiamo ai componenti nautici come anelli di tenuta o bulloni: quando sono rivestiti con PVD, questi elementi non solo resistono alla corrosione della salsedine ma mantengono anche la loro forza strutturale, riducendo il bisogno di frequenti sostituzioni e quindi abbassando i costi operativi. In questo modo, il PVD non è solo una questione estetica, ma rappresenta un investimento strategico per la longevità e l’efficienza dei materiali.

Aspetto Estetico

Oltre alle funzionalità tecniche, i rivestimenti PVD offrono una gamma incredibilmente ampia di possibilità estetiche. Grazie alla sua versatilità, questa tecnologia permette di personalizzare colori e finiture in modo da conferire un aspetto unico e raffinato all’oggetto trattato. Se pensiamo, ad esempio, agli orologi di alta gamma, un rivestimento PVD può trasformare un semplice cinturino in acciaio in un capolavoro di design, con finiture che vanno dall’oro rosa al nero opaco.

Questo è un vero e proprio game-changer in settori come il design d’interni o l’abbigliamento, dove l’estetica è tanto cruciale quanto la funzionalità. Le maniglie delle porte, i rubinetti o anche le montature degli occhiali possono essere trasformate in oggetti d’arte senza sacrificare la loro resistenza e durabilità.

Efficienza Economica

Mentre è vero che i costi iniziali per il rivestimento PVD possono essere più alti rispetto ad altre soluzioni, è fondamentale considerare il ritorno sull’investimento nel lungo termine. La durabilità e resistenza alla corrosione offerte dal PVD significano che gli oggetti trattati necessitano di meno manutenzione, e la loro vita utile sarà prolungata. Questo rappresenta un risparmio significativo, soprattutto in settori come l’aeronautica o l’automobilismo, dove la sostituzione di componenti può essere estremamente costosa.

Per fare un esempio concreto, pensiamo a una flotta di navi. L’utilizzo di rivestimenti PVD per proteggere le componenti metalliche dalla corrosione dell’acqua salata potrebbe tradursi in anni di vita aggiuntivi per le navi, con un considerevole risparmio in termini di manutenzione e sostituzione dei pezzi.

In sostanza, il rivestimento PVD rappresenta un investimento intelligente, che si ripaga nel tempo grazie alla minor frequenza di riparazioni e alla maggiore longevità degli oggetti trattati.

Ricapitolando, uno dei punti forti del rivestimento PVD è senza dubbio la sua longevità. Mentre la durata specifica può variare in base all’uso e all’ambiente in cui si trova l’oggetto, è ragionevole aspettarsi che un trattamento PVD possa durare per decenni. Soprattutto quando parliamo di oggetti che non sono esposti a stress particolari, come gioielli o componenti d’arredo, il rivestimento può mantenere le sue qualità protettive ed estetiche quasi indefinitamente.

In settori come l’ingegneria o la produzione industriale, la longevità del rivestimento può contribuire a ridurre i tempi morti e i costi associati alla manutenzione o alla sostituzione dei componenti. 

Tra le imprese bresciane spicca Pvd Technologies a Brescia, leader nel campo dei rivestimenti in PVD. L’azienda può migliorare la durabilità, la resistenza e l’estetica dei tuoi prodotti.

ARTICOLO DA LINKEASY

Sicurezza informatica, Valsabbina sale al 15% di Id Defend

in Banche/Economia/Valsabbina by

Banca Valsabbina sigla l’intesa per sottoscrivere l’aumento di capitale sociale dedicato al 15% in “ID Defend”, start-up innovativa milanese, attiva nella cyber security.

ID Defend, costituita nel 2018 e supportata da un team che vanta più di 25 anni di esperienza nei settori della Sicurezza Informatica e del Risk Management, è infatti una realtà specializzata nell’offerta di soluzioni per la protezione dal furto d’identità e per il monitoraggio creditizio.  

La insurtech ha realizzato una piattaforma proprietaria che offre un ecosistema di servizi che hanno carattere di prevenzione, assistenza, protezione e tutela economica contro il rischio di furto d’identità.

ID Defend consente alle persone di monitorare i dati personali, prevenendo furti d’identità e truffe creditizie, inoltre avvisa potenziali vittime in tempo reale, permettendo di agire tempestivamente, minimizzando i danni economici anche grazie a soluzioni assicurative. Mediante i servizi offerti anche le imprese possono ridurre i rischi d’attacchi informatici avvalendosi di strumenti di monitoraggio, prevenzione, formazione, assistenza, nonché protezione dei dispositivi.

Il modello di business di ID Defend è quindi articolato su diverse soluzioni:

  • servizio monitoraggio creditizio, report – alert: finalizzato alla protezione dalle frodi creditizie attuate attraverso un uso fraudolento dei dati personali intercettati su internet;
  • servizio di monitoraggio del dark web: con monitoraggio dei dati personali del cliente sul “dark web” al fine di prevenire i danni conseguenti al furto di identità, verificando eventuali scambi o vendite online di dati personali (es. codice fiscale, indirizzi e-mail, numeri di telefono, carte di pagamento, iban, documenti di identità del cliente);
  • servizio di tutela dell’identità: assistenza del cliente vittima di furto dell’identità al fine di minimizzare le eventuali conseguenze negative;
  • servizio di formazione: teso a sviluppare nelle persone la consapevolezza delle minacce Cyber attraverso un percorso formativo stimolante e dinamico;
  • servizio anti-malware:tramite unsoftware finalizzato a prevenire le intrusioni su un dispositivo (smartphone, PC, tablet) di proprietà del cliente;
  • servizio assicurativo in omaggio: a tutela dei danni subìti a seguito di un furto di identità;
  • ID defend card: scherma ed assorbe i segnali (NFC ed RF) per proteggere le carte di credito/debito, rendendole invisibili agli scanner o ai POS

L’intesa raggiunta prevede l’ingresso della Banca popolare nel capitale di ID Defend per una quota del 15% a fronte di un aumento dedicato, funzionale all’ulteriore crescita della società.

L’accordo rientra nell’ambito di una più articolata operazione, che fa seguito anche al recente ingresso di altri investitori istituzionali operanti nel Venture capital, specializzati quindi nel favorire lo sviluppo di startup operanti nel settore fintech e insurtech. ID Defend è stata infatti selezionata da Fin+Tech Accelerator, il programma di “accelerazione” finalizzato a rendere più rapida la crescita delle startup ad alto potenziale, parte della Rete Nazionale Acceleratori di Cassa Depositi e Prestiti.

“La crescente dipendenza dalle risorse digitali è ormai diventata un elemento strutturale del contesto in cui viviamo, ciò comporta la necessità, anche per gli operatori di mercato impegnati nel settore finanziario, di avviare un percorso finalizzato a fronteggiare sfide sempre più impegnative ed in evoluzione. Anche noi dobbiamo quindi cercare di contribuire sensibilizzando la clientela – anche a livello culturale – ad un progressivo innalzamento dei livelli di cyber sicurezza”, premette Hermes Bianchetti, Vicedirettore Generale Vicario di Banca Valsabbina.

“Negli ultimi anni la nostra Banca ha effettuato investimenti in tecnologia e siglato partnership importanti, innovando processi e servizi. Il mercato è in continua evoluzione, i progressi tecnologici offrono quindi opportunità ma al contempo fanno emergere nuovi rischi da presidiare. La collaborazione con questa promettente realtà ci consente di assumere un ruolo attivo anche in una tematica emergente come quella del cyber risk e della protezione dell’identità digitale. Con questo investimento, per noi complementare, rafforziamo la collaborazione commerciale, con l’intenzione di offrire soluzioni concrete ai nostri clienti, mitigando quindi i possibili rischi a cui l’evoluzione tecnologica ci può esporre”, conclude con soddisfazione Bianchetti.

Andrea Corbino, Amministratore delegato e co-fondatore della società, ha commentato: “L’idea alla base di ID Defend nasce con l’obiettivo di identificare i nuovi rischi sul mercato. La nostra piattaforma consente ai clienti di poter ridurre significativamente la probabilità di furto di identità, di truffe creditizie o di subire attacchi malware, offrendo un servizio di assistenza ad alta specializzazione.

La protezione della persona per noi avviene attraverso quattro pilastri fondamentali: prevenzione, monitoraggio, assistenza – alert e protezione. Crediamo fortemente in questa collaborazione con una Banca del territorio che si è dimostrata proattiva e sensibile all’evoluzione dei rischi. Questa operazione ci permetterà di investire ulteriormente e di accelerare il percorso di crescita, valorizzando la nostra idea di business”.

Metra acquisisce Extruded Aluminium Corporation, uno dei principali produttori nordamericani di profilati in alluminio

in Economia/Export/Manifatturiero by

Metra S.p.A. di Rodengo (insieme alle sue controllate e affiliate, “Metra”), uno dei principali produttori mondiali di alluminio estruso e società del portfolio di KPS Capital Partners, LP (“KPS”), ha annunciato oggi di aver completato l’acquisizione di Belding Machinery and Equipment Leasing, LLC e delle sue controllate (insieme ” Extruded Aluminum Corporation” o “EAC”). I termini finanziari della transazione non sono stati resi noti.

EAC è uno dei principali produttori statunitensi di profilati in alluminio estruso e relative lavorazioni a valore aggiunto nonché servizi di assemblaggio e finitura.  EAC fornisce una varietà di clienti nei settori del solare, trasporti, militare, logistica, edilizia residenziale e commerciale e applicazioni marine.  EAC ha circa 170 dipendenti in due stabilimenti situati a Belding e Kentwood in Michigan (USA).

Enrico Zampedri, Chief Executive Officer di Metra, ha dichiarato: “L’acquisizione di EAC è una pietra miliare per Metra in quanto completa la nostra espansione geografica in Nord America e accelera la nostra strategia di diversificazione di mercato con l’ingresso nel settore strategico della produzione dei pannelli solari, in forte crescita nel Nord America.  Abbiamo molto apprezzato l’esperienza tecnica e le capacità produttive di EAC, nonché il suo impegno nel fornire ai clienti un elevato livello di qualità e di servizio. L’acquisizione di EAC rafforzerà significativamente la presenza di Metra in Nord America e consentirà di garantire un livello ancora più alto di servizio alla nostra clientela globale. Siamo lieti di dare il benvenuto all’intero team di EAC in Metra insieme a cui continueremo a costruire la strategia volta a far divenire il nostro Gruppo un’azienda leader nel mercato globale dell’alluminio estruso”.

Charles Hall, Presidente di EAC, ha dichiarato: “EAC è una realtà in crescita, da un’attività a due presse nel 1987, dispone oggi di cinque linee di produzione. Ha costruito la sua reputazione puntando sulla qualità e su un servizio clienti di prim’ordine.

Nei 37 anni della sua storia l’azienda ha sviluppato consolidate relazioni sia con i suoi dipendenti che con la sua clientela. Questa acquisizione offrirà ulteriori opportunità ai nostri dipendenti e l’accesso a risorse e capacità aggiuntive per i nostri clienti, in sinergia con la consolidata esperienza della organizzazione di Metra. L’intero team EAC è entusiasta di entrare a far parte del Gruppo Metra con la proprietà di KPS”.

Come advisor per i mercati dei capitali di debito è stato utilizzato TD Cowen, mentre Paul, Weiss, Rifkind, Wharton & Garrison LLP è stato consulente legale di Metra e KPS. Origin

Merchant Partners è stato consulente finanziario e Varnum LLP è stato consulente legale di EAC.

Informazioni su Metra

Metra è un produttore globale integrato verticalmente di profilati in alluminio estruso e servizi a valore aggiunto, tra cui verniciatura, ossidazione, lavorazione, saldatura e assemblaggio.  Metra offre una gamma completa di profili in alluminio estruso, utilizzati principalmente nei mercati finali industriali e dell’edilizia e delle costruzioni in Europa e Nord America.  Con sede a Rodengo Saiano, in Italia, Metra impiega circa 1.450 dipendenti in tutto il mondo e gestisce dieci stabilimenti di produzione strategicamente situati in Italia, Canada e Stati Uniti.  Per ulteriori informazioni, visitare www.metra.eu .

Informazioni su Extruded Aluminum Corporation

EAC è un produttore statunitense di profilati in alluminio estruso customizzati e relativi servizi a valore aggiunto di lavorazione, assemblaggio e finitura. EAC fornisce una varietà di profili in alluminio estruso personalizzati a diversi mercati finali, tra cui solare, trasporti, militare, movimentazione di materiali, edilizia residenziale e commerciale e applicazioni marine. EAC ha circa 170 dipendenti in due stabilimenti situati a Belding e Kentwood, MI. Per ulteriori informazioni, visitare www.extrudedaluminum.com.

Mercato immobiliare della casa: ecco le tendenze in Lombardia

in Economia/Tendenze by

I prezzi di vendita in Lombardia rallentano la propria corsa ma non si fermano del tutto, registrando un aumento dello 0,7% su base regionale nell’ultimo trimestre, mentre su base annua la crescita rimane solida: +6,7%. Rincari più pronunciati per gli affitti, pari al +3,2% nell’ultimo trimestre, mentre la crescita annua si attesta al +7,5%. Queste le principali evidenze tratte dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale lombardo ad opera di Immobiliare punto it Insighits, la proptech company del gruppo di Immobiliare punto it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence.

Comprare casa in Lombardia costa, oggi, 2.500 euro al metro quadro di media, mentre per affittarla servono 16,7 euro/mq.

Le principali evidenze di mercato

Dai principali indicatori di mercato emergono segnali di raffreddamento per quanto concerne il comparto delle compravendite, con la domanda che continua a contrarsi: -4,2% nell’ultimo trimestre (-6,9% sull’anno). Allo stesso tempo l’offerta, pur mantenendosi stabile negli ultimi dodici mesi (-0,2%) si riduce di oltre 6 punti percentuali nel trimestre.

Diversa la situazione per gli affitti, con lo stock in aumento di quasi 20 punti percentuali nel trimestre (+24,7% sull’anno) mentre la domanda, che rispetto a questo punto del 2022 è cresciuta poco meno di 5 punti percentuali, nell’ultimo trimestre vola al +15%.

I principali trend di vendita in regione

La città più cara della regione (e d’Italia), resta Milano, che raggiunge quota 5.300 euro al metro quadro di media. In un anno i prezzi nel capoluogo meneghino sono cresciuti del 3,6%, ma non hanno smesso di aumentare nemmeno nell’ultimo trimestre, registrando il +0,9%. Non è però la città che cresce di più: in un quadro tendenzialmente positivo, Varese sperimenta rincari di oltre 3 punti percentuali nel trimestre, arrivando a quota 1.650 euro al metro quadro. Tra le eccezioni al trend di crescita regionale troviamo invece Como, che vede i prezzi di vendita in contrazione del 2,9% nel trimestre scendendo a 2.611 euro al metro quadro. Cremona si afferma invece come città più economica della Lombardia, con i suoi 1.367 euro al metro quadro.

Per quanto riguarda gli ulteriori indicatori di mercato, la provincia di Milano è quella che vede l’offerta contrarsi di più: -10,5% nel trimestre, a guidare un trend regionale di segno meno. Tra le poche eccezioni troviamo la provincia di Sondrio, dove l’accumulo di stock è pari al +3,8%.

Guardando alla domanda di immobili in vendita, il comune di Como è quello che subisce la maggiore contrazione trimestrale, sfiorando il -10%. In un quadro non completamente allineato all’andamento medio regionale, il territorio di Mantova si mostra in decisa controtendenza, con il comune che vede la domanda aumentare del 18% nel trimestre, e la propria provincia al +9,4% nello stesso periodo.

I principali trend delle locazioni in regione

Come per il comparto compravendite, la città di Milano rappresenta il territorio più caro in regione, con 22,4 euro al metro quadro di canone medio. Questo dato è in crescita dell’1,7% nel trimestre, ed è aumentato di oltre 10 punti percentuali in un anno. Il trend di crescita è omogeneo per quasi tutti i territori lombardi, con le eccezioni della provincia di Brescia (-6,1%) e di tutto il territorio bergamasco (città e provincia), leggermente in negativo. Cremona si conferma la città più economica anche per gli affitti (7,7 euro al metro quadro, nonostante una crescita trimestrale di tre punti percentuali), mentre il territorio in assoluto meno costoso in regione è la provincia di Lodi (7,2 euro/mq, stabile nel trimestre).

L’offerta di immobili in locazione sul territorio non è omogenea: se da un lato si osservano importanti accumuli nella città di Como (+64,8%), in provincia di Sondrio (+56,5%), e anche la stessa città di Milano mostra aumenti importanti di disponibilità di immobili destinati all’affitto (+28,6%), si osservano importanti decumuli di stock trainati dal -17,6% della città di Varese e da tutto il territorio di Monza e della Brianza, dove sia in città sia in provincia si osserva una contrazione di oltre 14 punti percentuali.

Discorso estremamente più omogeneo per l’andamento della domanda di immobili in affitto, con il territorio di Mantova che vede una crescita intorno ai 45 punti percentuali sul trimestre sia in città sia in provincia. L’unica eccezione in tutta la regione è rappresentata dalla provincia di Bergamo, dove si osserva una contrazione di 25 punti percentuali negli ultimi tre mesi.

I prezzi di vendita in Lombardia rallentano la propria corsa ma non si fermano del tutto, registrando un aumento dello 0,7% su base regionale nell’ultimo trimestre, mentre su base annua la crescita rimane solida: +6,7%. Rincari più pronunciati per gli affitti, pari al +3,2% nell’ultimo trimestre, mentre la crescita annua si attesta al +7,5%. Queste le principali evidenze tratte dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale lombardo.

Comprare casa in Lombardia costa, oggi, 2.500 euro al metro quadro di media, mentre per affittarla servono 16,7 euro/mq.

Le principali evidenze di mercato

Dai principali indicatori di mercato emergono segnali di raffreddamento per quanto concerne il comparto delle compravendite, con la domanda che continua a contrarsi: -4,2% nell’ultimo trimestre (-6,9% sull’anno). Allo stesso tempo l’offerta, pur mantenendosi stabile negli ultimi dodici mesi (-0,2%) si riduce di oltre 6 punti percentuali nel trimestre.

Diversa la situazione per gli affitti, con lo stock in aumento di quasi 20 punti percentuali nel trimestre (+24,7% sull’anno) mentre la domanda, che rispetto a questo punto del 2022 è cresciuta poco meno di 5 punti percentuali, nell’ultimo trimestre vola al +15%.

I principali trend di vendita in regione

La città più cara della regione (e d’Italia), resta Milano, che raggiunge quota 5.300 euro al metro quadro di media. In un anno i prezzi nel capoluogo meneghino sono cresciuti del 3,6%, ma non hanno smesso di aumentare nemmeno nell’ultimo trimestre, registrando il +0,9%. Non è però la città che cresce di più: in un quadro tendenzialmente positivo, Varese sperimenta rincari di oltre 3 punti percentuali nel trimestre, arrivando a quota 1.650 euro al metro quadro. Tra le eccezioni al trend di crescita regionale troviamo invece Como, che vede i prezzi di vendita in contrazione del 2,9% nel trimestre scendendo a 2.611 euro al metro quadro. Cremona si afferma invece come città più economica della Lombardia, con i suoi 1.367 euro al metro quadro.

Per quanto riguarda gli ulteriori indicatori di mercato, la provincia di Milano è quella che vede l’offerta contrarsi di più: -10,5% nel trimestre, a guidare un trend regionale di segno meno. Tra le poche eccezioni troviamo la provincia di Sondrio, dove l’accumulo di stock è pari al +3,8%.

Guardando alla domanda di immobili in vendita, il comune di Como è quello che subisce la maggiore contrazione trimestrale, sfiorando il -10%. In un quadro non completamente allineato all’andamento medio regionale, il territorio di Mantova si mostra in decisa controtendenza, con il comune che vede la domanda aumentare del 18% nel trimestre, e la propria provincia al +9,4% nello stesso periodo.

I principali trend delle locazioni in regione

Come per il comparto compravendite, la città di Milano rappresenta il territorio più caro in regione, con 22,4 euro al metro quadro di canone medio. Questo dato è in crescita dell’1,7% nel trimestre, ed è aumentato di oltre 10 punti percentuali in un anno. Il trend di crescita è omogeneo per quasi tutti i territori lombardi, con le eccezioni della provincia di Brescia (-6,1%) e di tutto il territorio bergamasco (città e provincia), leggermente in negativo. Cremona si conferma la città più economica anche per gli affitti (7,7 euro al metro quadro, nonostante una crescita trimestrale di tre punti percentuali), mentre il territorio in assoluto meno costoso in regione è la provincia di Lodi (7,2 euro/mq, stabile nel trimestre).

L’offerta di immobili in locazione sul territorio non è omogenea: se da un lato si osservano importanti accumuli nella città di Como (+64,8%), in provincia di Sondrio (+56,5%), e anche la stessa città di Milano mostra aumenti importanti di disponibilità di immobili destinati all’affitto (+28,6%), si osservano importanti decumuli di stock trainati dal -17,6% della città di Varese e da tutto il territorio di Monza e della Brianza, dove sia in città sia in provincia si osserva una contrazione di oltre 14 punti percentuali.

Discorso estremamente più omogeneo per l’andamento della domanda di immobili in affitto, con il territorio di Mantova che vede una crescita intorno ai 45 punti percentuali sul trimestre sia in città sia in provincia. L’unica eccezione in tutta la regione è rappresentata dalla provincia di Bergamo, dove si osserva una contrazione di 25 punti percentuali negli ultimi tre mesi.

Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Di seguito, come di consueto, pubblichiamo gli eventi settimanali che vengono promossi dalla Camera di Commercio di Brescia.

91/23 – I CONTAMINANTI NEI PRODOTTI ALIMENTARI – WEBINAR GRATUITO 18 OTTOBRE 2023 – 9.30/12.30


Lo Sportello Etichettatura e Sicurezza degli Alimenti della Camera di Commercio di Brescia propone un webinar dedicato alla tematica dei contaminanti negli alimenti. Verrà analizzato il nuovo Regolamento (UE) 915/2023, entrato in vigore il 25 maggio, con l’obiettivo di aggiornare le imprese sulle novità normativa,  affrontando il tema delle responsabilità degli Operatori del Settore Alimentare.
Iscrizioni on line, compilando il modulo sulla pagina https://bs.camcom.it/tutela-e-regolazione-del-mercato/sicurezza-prodotti-e-conformita/sportello-etichettatura-e-sicurezza-prodotti
Per informazioni: Ufficio Competitività delle Imprese, tel. 0303725264/298, e-mail pni@bs.camcom.it

92/23 – AVVIA LA TUA IMPRESA: ANALISI E VALUTAZIONE DEI COSTI D’IMPRESA – WORKSHOP GRATUITO 18 OTTOBRE 2023 – 9.00/13.00

Camera di Commercio di Brescia – sala C primo piano
L’incontro ha l’obiettivo di fornire ad aspiranti e neo-imprenditori informazioni e strumenti per la valutazione dell’impatto di imposte e contributi, la budgetizzazione (economica e di cassa) e la gestione dell’impresa.
Iscrizioni on line, compilando il modulo sulla pagina https://bs.camcom.it/avvio-dimpresa/punto-nuova-impresa
Per informazioni: Punto Nuova Impresa, tel. 0303725264/298, e-mail pni@bs.camcom.it

Api Brescia, Cordua confermato alla presidenza

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

Pierluigi Cordua continuerà a guidare Confapi Brescia anche nel triennio 2023-2026. Il consiglio direttivo rinnovato, riunitosi al termine dell’assemblea elettiva tenutasi nel pomeriggio di qualche giorno fa nella sede dell’Associazione in via Lippi, ha confermato a Cordua la propria fiducia alla guida dell’associazione. A riportarlo è il quotidiano di Brescia e provincia BsNews.

Amministratore delegato dell’azienda ISVE Spa, con sede a Poncarale (BS), specializzata nella realizzazione di impianti per il riciclaggio di prodotti non ferrosi e per il trattamento del legno, avvia pertanto quest’oggi il suo secondo mandato. Cordua è attualmente membro della giunta di Confapi, a supporto del presidente nazionale Cristian Camisa. Un ruolo che giunge al culmine di una lunga e attiva vita associativa. Ha, infatti, in passato ricoperto i ruoli di consigliere di Confapi Brescia, durante i mandati di Maurizio Casasco e di Douglas Sivieri, e di Unionmeccanica Confapi Brescia. Una partecipazione iniziata come consigliere del Gruppo Giovani Imprenditori territoriale. Ha, inoltre, ricoperto il medesimo ruolo in Confapi Servizi nazionale. Sposato con tre figlie, Cordua è stato, inoltre, nel 2015, presidente del Rotary Club Valle Sabbia Centenario.

«Ringrazio per la rinnovata fiducia nel mio operato alla guida della nostra grande Associazione – ha commentato il presidente Cordua -. Un lavoro che, con grande senso di responsabilità ed entusiasmo, proseguirò con il sostegno vivo e partecipato dei consiglieri confermati e dei nuovi colleghi imprenditori che accolgo con grande piacere. Assieme opereremo in questo triennio di grandi sfide per il nostro tessuto produttivo. Per affrontarle al meglio, confermeremo e rinsalderemo la nostra strategia fondata su apertura e collaborazione con istituzioni, enti e altre rappresentanze del territorio. Forte, infatti, la nostra convinzione: il benessere delle nostre imprese potrà essere ricercato solo attraverso un approccio nel quale cooperazione, confronto e competenza possano essere costantemente garantiti. Intendiamo, inoltre, propiziare lo sviluppo delle nostre Unioni di categoria. La specializzazione, infatti, si tramuta anche in vantaggio competitivo per le nostre imprese. Una leva che intendiamo mettere a disposizione dei nostri imprenditori, affiancandoli in questi tempi di grandi mutazioni. Nuovi equilibri globali in definizione, transizione green, digital innovation e intelligenza artificiale sono solo alcuni degli elementi che daranno corpo ad un futuro in discontinuità rispetto a modelli che credevamo granitici. Competenze verticali e specifiche potranno rappresentare un prezioso strumento per orientarsi in questi mutamenti».

Di seguito i risultati per la votazione dei quindici membri del nuovo Consiglio Direttivo (in ordine alfabetico):

1.          Massimo Berardi – Costruzioni Generali Italiane Spa (Corte Franca – BS)

2.         Amedeo Bonomi – Omal Spa SB (Rodengo Saiano – BS)

3.         Pierluigi Cordua – I.S.V.E Spa (Poncarale – BS)

4.         Delio Dalola – Dispari Società Cooperativa Sociale Onlus (Corte Franca – BS)

5.         Monica Ferraboli – Meccanica Ponte Chiese Srl (Prevalle – BS)

6.         Michele Maltese – Bizonweb Srl (Brescia)

7.         Marco Mariotti – Sidermariotti Srl (Pontevico – BS)

8.         Giuseppe Mezzini – Doblone Srl (Brescia)

9.         Anna Pasotti – Sostenibilità d’impresa (Bassano Bresciano – BS)

10.      Giuseppe Raineri – A.F.G.P. – Associazione Formazione Giovanni Piamarta (Brescia)

11.       Williams Salvini – O.P.S. Officine Pressofusione Scotti Srl (Monticelli Brusati – BS)

12.      Paolo Uberti – Trismoka Srl (Paratico – BS)

13.      Daniele Vertua – Facchini Francesco Spa (Castrezzato – BS)

14.      Matteo Vinati – Vinati Srl (Nave – BS)

15.      Paolo Vismara – VPM Group Srl (Alfianello – BS)

Montichiari: a ottobre torna Reas, il salone internazionale sull’emergenza e il soccorso

in Economia/Eventi/Fiere by

Cresce il salone internazionale “REAS 2023”, il grande appuntamento annuale per il settore dell’emergenza, della protezione civile, del primo soccorso e dell’antincendio. La ventiduesima edizione, che si svolgerà dal 6 al 8 ottobre presso il Centro Fiera di Montichiari (Brescia), vedrà infatti un aumento della partecipazione di enti, aziende e associazioni provenienti da tutto il mondo: saranno presenti oltre 265 espositori (+10% rispetto all’edizione 2022), provenienti dall’Italia e da altri 21 Paesi (19 nel 2022), tra cui Germania, Francia, Spagna, Polonia, Croazia, Gran Bretagna, Lettonia, Lituania, Stati Uniti, Cina e Corea del Sud. Il salone si svilupperà su una superficie espositiva totale di oltre 33mila metri quadrati e occuperà gli 8 padiglioni del quartiere fieristico. In programma anche oltre 50 convegni ed eventi collaterali (20 nel 2022).

“Tutte le attività e le iniziative che si dedicano al settore del soccorso e della protezione civile sono molto importanti, soprattutto per fronteggiare le tante emergenze che purtroppo si verificano sempre più spesso nel nostro Paese”, ha dichiarato Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, in occasione della conferenza stampa a Palazzo Pirelli a Milano. “Ben venga dunque una manifestazione come REAS, che consente di presentare tutti i prodotti innovativi in questo settore a livello internazionale e anche di migliorare la formazione dei volontari. Il salone REAS è perciò da sostenere, sia per le esigenze nel settore delle emergenze della Lombardia, ma anche di tutta l’Italia”.

“Siamo lieti di registrare questi numeri in netta crescita”, ha sottolineato a sua volta Gianantonio Rosa, presidente del Centro Fiera Montichiari. “Le attività di prevenzione e gestione delle emergenze sono essenziali per la sicurezza delle nostre comunità. REAS 2023 si conferma la fiera di riferimento per le aziende che sviluppano tecnologie e servizi con l’obiettivo di migliorare gli standard di intervento”.

A “REAS 2023” saranno esposte tutte le ultime novità tecnologiche di questo settore, come nuovi prodotti e apparecchiature per gli operatori del primo soccorso, veicoli speciali per l’emergenza e l’antincendio, sistemi elettronici e droni per interventi in caso di catastrofi naturali e anche ausili per persone con disabilità. Parallelamente, nelle tre giornate del salone è previsto un ampio programma di convegni, seminari e workshop, che offrirà ai visitatori un’importante opportunità di formazione e di aggiornamento professionale. Tra i numerosi eventi, è previsto il convegno su “Mutuo soccorso tra Comuni in emergenza” organizzato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), il convegno dal titolo “Persone al centro: gli aspetti socio-sanitari nelle emergenze” promosso da Croce Rossa Italiana, il convegno su “La risorsa Elisoccorso nel Sistema Emergenza Urgenza Lombardo” promosso dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) della Regione Lombardia e la tavola rotonda AIB sull’ultima “Campagna antincendio boschivo in Italia”. Novità di quest’anno sarà la “FireFit Championships Europe”, competizione europea riservata ai vigili del fuoco e ai volontari del settore antincendio.

Altri convegni di “REAS 2023” riguarderanno l’impiego di elicotteri per la ricerca e il soccorso, l’uso dei droni nelle missioni antincendio, la presentazione della mappa dei 1.500 aeroporti e aviosuperfici italiani disponibili per voli di emergenza, gli interventi di soccorso in montagna, i sistemi di illuminazione portatili campali in scenari critici, il rischio sismico negli stabilimenti industriali e l’approccio sanitario e psicologico in caso di emergenze o di attacchi terroristici. Sarà anche presentato il nuovo master su “Crisis & Disaster Management” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Prevista inoltre un’esercitazione con la simulazione di un soccorso per incidente stradale organizzata dall’AREU della Regione Lombardia. Confermate infine le premiazioni del “Photo Contest REAS” sul tema “Gestione dell’emergenza: il valore del lavoro di squadra”, del “Trofeo Giuseppe Zamberletti” su antincendio e protezione civile e del “Trofeo Autista dell’Anno” per i conducenti dei veicoli dell’emergenza.

“REAS” è organizzato dal Centro Fiera di Montichiari (BS) in partnership con Hannover Fairs International GmbH, organizzatore di “Interschutz”, la fiera specializzata leader a livello mondiale che si svolge ogni quattro anni a Hannover (Germania). L’ingresso è gratuito e aperto a tutti, previa registrazione online sul sito web della manifestazione. Ulteriori informazioni sono disponibili su www.reasonline.it

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