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Economia - page 134

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Costruzioni, l’export italiano vale 22 miliardi di euro in sei mesi

in Economia/Edilizia/Evidenza/Tendenze by

Mobili e articoli in plastica per l’edilizia, tubi, mattoni, tegole e piastrelle per rivestimenti, vetro, porte e finestre, pietre tagliate, prodotti abrasivi e in calcestruzzo, cemento e gesso: sono questi i materiali da costruzione e d’arredamento più esportati dalle imprese italiane nel mondo. Il valore complessivo dell’export raggiunge quasi i 22 miliardi in sei mesi, +1,6%, con punte del +11% per calcestruzzo, cemento, gesso e per legno tagliato e piallato e +6,6% per tubi, condotti e profilati. Il business per la Lombardia, prima regione per esportazioni (30% del totale), è di 6,6 miliardi, +1,1%, seguita da Emilia Romagna e Veneto. Tra le province eccellono: Treviso, Modena, Milano, Bergamo, Reggio Emilia e Monza Brianza. Le principali destinazioni per l’export italiano sono: Francia, Germania e Stati Uniti. In forte crescita il Qatar (+140,9%). Aumentano anche Regno Unito (+7,4%), Romania (+5,5%) e Paesi Bassi (+4,9%). Ma per sapere tutte le destinazioni per i primi prodotti ecco la mappa dell’export dei materiali da costruzione e mobili in italiano e inglese, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Promos Italia, la struttura delle Camere di commercio a supporto dell’internazionalizzazione, scaricabile dal link: https://www.promos-milano.it/informazione/note-settoriali/materiali-da-costruzione-e-mobili-italiani-nel-mondo.kl.

Edilizia e costruzioni: InBuyer con 90 incontri tra imprese. Mercoledì 6 novembre a Brescia al “Brixia Forum” (dalle ore 9.30 alle ore 14.00) e giovedì 7 novembre a Bergamo in Camera di commercio (a partire dalle ore 14.00, fino alle ore 18.00) si svolgeranno gli incontri B2B tra aziende lombarde del settore costruzioni e 9 buyer esteri provenienti da Macedonia, Albania, Serbia, Turchia e Romania. Le aziende lombarde partecipanti saranno 45. L’attività si inserisce nell’ambito del progetto “InBuyer” realizzato da Promos Italia, l’agenzia per l’internazionalizzazione del sistema delle Camere di commercio. Nel settore costruzioni sono stati realizzati finora 8 incontri che hanno coinvolto quasi 200 aziende in circa 2 mila incontri con operatori esteri. Tra i principali prodotti richiesti dai buyer: pavimenti e rivestimenti, attrezzi e strumenti per l’edilizia, tubazioni e impianti, mobili per bagno e cucina, porte e finestre.

Ha dichiarato Marco Dettori, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: – “I dati delle esportazioni di materiali edilizi e di arredamento dimostrano che l’eccellenza delle nostre imprese del settore è ben conosciuta e apprezzata nel mondo. Significativa è anche la presenza delle aziende di costruzione all’estero in termini di cantieri aperti, commesse e giro d’affari generato Occorre quindi aumentare gli investimenti e sostenere tutta la filiera dell’edilizia, puntando su una sua valorizzazione sia sul mercato internazionale che su quello interno”.

“La Lombardia, con quasi 7 miliardi di euro di export in un solo semestre, traina l’export italiano di settore – ha spiegato Alessandro Gelli, Direttore di Promos Italia – e ci sono le potenzialità per crescere ancora, perché sono molti i mercati nei quali i nostri prodotti non hanno ancora conquistato rilevanti fette di mercato. Grazie al progetto InBuyer diamo la possibilità ad aziende lombarde di settore di incontrare buyer selezionati di svariati paesi con l’obiettivo proprio di avviare nuovi e concreti processi di export”

22 miliardi circa di euro in sei mesi, è il valore dell’export italiano in materiali da costruzione e mobili. Dalla Lombardia 6,6 miliardi, prima regione italiana. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese su dati Istat 2019 al secondo trimestre. Dopo la Lombardia vengono l’Emilia Romagna con 4,5 miliardi e il Veneto con 3,9 miliardi. Tra le province in testa: Treviso con 1,5 miliardi, Modena con 1,4 miliardi e Milano con 1,3 miliardi. Seguono Bergamo e Reggio Emilia con un miliardo, Monza Brianza e Vicenza con 900 milioni circa. Intorno al mezzo miliardo anche Brescia, Pordenone, Como, Padova, Varese, Verona, Torino e Cremona.

Le maggiori destinazioni dell’export per prodotto. Le principali destinazioni sono: la Francia per i mobili, i materiali da costruzione, il vetro, gli elementi in metallo, i prodotti in legno, calcestruzzo e cemento. La Germania per articoli in materie plastiche, tubi e profilati, i prodotti abrasivi e refrattari, il Regno Unito per porcellana e ceramica e per legno tagliato. Gli Stati Uniti per pietre tagliate e modellate. In crescita Stati Uniti per articoli in materie plastica, Polonia e Canada per mobili, Qatar per tubi e profilati, Spagna per mattoni, tegole e piastrelle, Paesi Bassi per vetro, Russia per porte e finestre e serramenti in metallo, Algeria per prodotti in legno tra cui porte e finestre, Kuwait per pietre tagliate, modellate e finite, India per prodotti abrasivi, Norvegia per calcestruzzo, cemento e gesso, Belgio per altri prodotti in porcellana e ceramica, Libia per legno tagliato e piallato, Sud Africa per prodotti refrattari, Cile per cemento, calce e gesso.

21 miliardi di euro in sei mesi, è il valore dell’export italiano in materiali da costruzione e mobili. Dalla Lombardia 6,6 miliardi, prima regione italiana. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese su dati Istat 2019 al secondo trimestre. Dopo la Lombardia vengono l’Emilia Romagna con 4,5 miliardi e il Veneto con 3,9 miliardi. Tra le province in testa: Treviso con 1,5 miliardi, Modena con 1,4 miliardi e Milano con 1,3 miliardi. Seguono Bergamo e Reggio Emilia con un miliardo, Monza Brianza e Vicenza con 900 milioni circa. Intorno al mezzo miliardo anche Brescia, Pordenone, Como, Padova, Varese, Verona, Torino e Cremona.

Le maggiori destinazioni dell’export per prodotto. Le principali destinazioni sono: la Francia per i mobili, i materiali da costruzione, il vetro, gli elementi in metallo, i prodotti in legno, calcestruzzo e cemento. La Germania per articoli in materie plastiche, tubi e profilati, i prodotti abrasivi e refrattari, il Regno Unito per porcellana e ceramica e per legno tagliato. Gli Stati Uniti per pietre tagliate e modellate. In crescita Stati Uniti per articoli in materie plastica, Polonia e Canada per mobili, Qatar per tubi e profilati, Spagna per mattoni, tegole e piastrelle, Paesi Bassi per vetro, Russia per porte e finestre e serramenti in metallo, Algeria per prodotti in legno tra cui porte e finestre, Kuwait per pietre tagliate, modellate e finite, India per prodotti abrasivi, Norvegia per calcestruzzo, cemento e gesso, Belgio per altri prodotti in porcellana e ceramica, Libia per legno tagliato e piallato, Sud Africa per prodotti refrattari, Cile per cemento, calce e gesso.

Aib, sono 91 le aziende in campo per il prossimo Pmi Day Industriamoci

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi by

È stato presentato questa mattina, nella sede dell’Associazione Industriale Bresciana, il PMI Day “Industriamoci” 2019, promosso dalla Piccola Industria di AIB in collaborazione con Confagricoltura Brescia. Alla conferenza sono intervenuti Elisa Torchiani (Presidente Piccola Industria AIB), Cristina Volpi (Vice presidente Piccola Industria AIB) e Giovanni Garbelli (Presidente Confagricoltura Brescia).

L’iniziativa, lanciata nel 2010, taglia quest’anno il traguardo della decima edizione: nelle giornate di giovedì 14, venerdì 15 e sabato 16 novembre saranno 91 le aziende che apriranno le loro porte alle 40 scuole partecipanti, per un totale di 120 visite prenotate e oltre 3.500 studenti.

“Grazie all’impegno e all’ospitalità delle nostre Aziende, il PMIDAY è diventato un appuntamento annuale di grande valore con un numero di partecipanti in continuo aumento – spiega Elisa Torchiani, Presidente Piccola Industria AIB –. Quest’anno non possiamo essere da meno: i nostri giovani studenti hanno bisogno di noi per conoscere il mondo delle imprese, integrando il loro studio teorico con la nostra concretezza del fare.”

Nel corso delle tre giornate, le imprese aderenti mostreranno a docenti e studenti i reparti e le attività, illustrando il lavoro che viene svolto quotidianamente all’interno delle aziende, raccontandone la storia, i progetti e i risultati raggiunti grazie al talento e all’impegno di tutti i collaboratori. Anche per questa edizione, per consentire visite più mirate, è stata elaborata una lista preventiva di tutte le aziende disponibili, che consente alle Scuole di scegliere quelle di proprio interesse, sia per prossimità geografica sia per settore di appartenenza.

“Un’importante novità, rispetto al passato, sarà quella di dedicare un percorso preferenziale riservato alle classi IV e V delle scuole superiori – aggiunge Cristina Volpi, Vicepresidente della Piccola Industria AIB –, utilizzando lo slogan: “Leonardo siamo noi”, per le aziende che intendono organizzare visite ad alto contenuto tecnologico.  Il 2019 è l’anno del cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci e non poteva mancare un tributo al nostro grande “genio tecnologico.”

“È un’occasione importante – chiude Giovanni Garbelli, Presidente di Confagricoltura Brescia – per far conoscere agli studenti le imprese agricole più dinamiche ed innovative. Il nostro settore è chiamato a sfide appassionanti sul fronte della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica: l’agricoltura avrà quindi sempre più necessità di giovani entusiasti, capaci e competenti. Questa iniziativa, a cui Confagricoltura partecipa ormai da anni, rappresenta perciò un appuntamento di straordinario interesse per la crescita umana e professionale degli studenti”.

Come può aiutarti un’agenzia di esperti nella consulenza e-commerce?

in Economia/Web e digitale by

Chi si approccia per la prima volta al mondo dell’e-commerce, spesso nell’errore di pensare al commercio elettronico come una facile opportunità di guadagno, una scorciatoia alla portata di tutti che prevede risultati rapidi a fronte di investimenti ridotti o nulli.

In realtà gestire un e-commerce in modo proficuo è a tutti gli effetti un’attività imprenditoriale e in quanto tale, prevede impegno, perseveranza e un approccio professionale: in altri termini, non ci si improvvisa esperti di e-commerce dall’oggi al domani.

Cosa fare dunque se, pur non avendo né conoscenze né competenze, intendi aprire il tuo negozio online? Nel nostro articolo proveremo a dare risposta a questa domanda, per cui buona lettura!

Perché scegliere un’agenzia di esperti in e-commerce al posto di un freelance?

Se non hai dimestichezza con le dinamiche del commercio elettronico potresti avere bisogno di un supporto esterno, ovvero di una consulenza di esperti in e-commerce.

Ma a chi rivolgersi esattamente?

Sono numerosi i professionisti che offrono i propri servizi di consulenza in ambito e-commerce e si dividono solitamente in due distinte categorie: le agenzie e i freelance.

I cosiddetti freelance sono liberi professionisti che lavorano in autonomia per la gestione dei progetti. Un’agenzia che si occupa di e-commerce garantisce la professionalità di più persone, con conoscenze e competenze complementari. Un team di esperti in differenti settori specifici che sono in grado di fornire supporto in tutte le fasi della messa online del sito e della relativa promozione.

Di solito, quelli che si rivolgono ad un freelance sono professionisti con esigenze ridotte e che cercano prezzi più contenuti. Se il tuo è un progetto più modesto potrebbe bastarti la consulenza di un unico esperto.

Il forte rischio però nell’affidarsi ad un freelance è che i tempi di lavorazione tendono ad allungarsi; inoltre, un freelance per quanto bravo, non potrà essere esperto in tutti i campi: questo implicherebbe l’ausilio di altri liberi professionisti nella risoluzione di problemi imprevisti.

Le agenzie di consulenza nel mondo e-commerce lavorano con un team di esperti abituati ad affrontare anche progetti complessi che richiedono il lavoro congiunto di un team di professionisti.

Ovviamente tale lavoro d’equipe ha un costo maggiore rispetto a quello di un singolo professionista. Se il tuo progetto è ambizioso e il tuo desiderio è fare un lavoro completo in tutte le sue parti, solo affidandoti ad un’agenzia potrai avere in un luogo solo tutti gli esperti di cui necessiti.

In realtà il costo di questo servizio dev’essere considerato a tutti gli effetti un investimento a lungo termine, che rende a nostro parere la scelta di un’agenzia preferibile a quella di un freelance.

Perché è difficile gestire un sito e-commerce senza il supporto di un’agenzia?

La gestione di un e-commerce prevede spesso interventi di manutenzione e di aggiornamento: proprio per questo motivo solo un’agenzia specializzata può offrire questa assistenza continua.

Il grande valore aggiunto di un’agenzia sono le diverse professionalità che lavorano in sinergia: web designer, sviluppatore, grafico, esperto seo, keyword advertising specialist e altri professionisti specializzati garantiscono una visione progettuale completa e analitica.

Un professionista freelance, non può ovviamente garantire un supporto su ogni singolo aspetto, per il semplice motivo che ognuna delle competenze richieste richiede una conoscenza specifica.

Volendo racchiudere tutte le considerazioni fatte finora in una parola chiave che spieghi perché è difficile gestire un sito e-commerce senza il supporto di un’agenzia, tale parola sarebbe imprevisto.

Nella gestione dell’imprevisto un team di professionisti sarà sempre e comunque più preparato di un singolo freelance: hai ancora dubbi?

Esistono agenzie affidabili per lo sviluppo di un e-commerce?

La scelta della giusta agenzia di e-commerce è difficile. La scelta è davvero diversificata e, si sa, che molti promettono tanto ma rendono poco.

Come fare allora a districarsi tra le mille offerte del web?

Inizia ad informarti sul sito consulenzaecommerce.it riguardo ai servizi e alle risorse che deve mettere a disposizione un’agenzia.

Contatta i professionisti di consulenza e-commerce per chiarirti le idee e andare subito nella direzione giusta.

Sia che il tuo obiettivo sia quello di aprire un e-commerce ex novo piuttosto che ottimizzare un e-commerce già esistente aumentando le vendite, avrai a disposizione un team di esperti con competenze diverse, ma uniti da impegno, idee e passione.

I prodotti e-commerce offerti da questa agenzia risultano altamente performanti, perché frutto di un attento processo di analisi, strategia e realizzazione, capace di soddisfare anche i clienti più esigenti.

Perciò non rimanere con infiniti dubbi e nessuna risposta, cerca su consulenzaecommerce.it tutte le risposte.

Arcelor Mittal dà l’addio a Ilva, Aib: una sconfitta per l’intero Paese

in Acciaio/Economia/Giuseppe Pasini/Opinioni/Personaggi by

L’Associazione Industriale Bresciana esprime il suo forte disappunto per la notizia, diffusa oggi pomeriggio, della decisione di Arcelor Mittal – multinazionale dell’acciaio – di rescindere il contratto di acquisto dell’impianto Ilva di Taranto.

“Una certa politica voleva la chiusura dello stabilimento ed ha raggiunto il suo obiettivo. L’addio di Arcelor Mittal è un fallimento per l’intero Paese, la seconda manifattura d’Europa, che ha lasciato scappare un investitore mondiale, a testimonianza dell’assenza in Italia di una vera politica industriale – commenta Giuseppe Pasini, Presidente di AIB –. Quale altra realtà imprenditoriale, oggi, può pensare di rilevare l’impianto? Le ripercussioni saranno enormi. Aumenteranno le tonnellate di acciaio importato dall’estero, e tutta la filiera ne subirà le conseguenze, che saranno importanti anche per una realtà come Brescia. L’impatto occupazionale, poi, sarà tremendo: parliamo di quasi 11mila dipendenti, se consideriamo solo quelli diretti. Non è certamente ipotizzabile sostituire un’area industriale del genere con un parco giochi”.

Secondo stime elaborate da SVIMEZ, dal sequestro dello stabilimento (luglio 2012) a oggi sarebbero andati perduti 23 miliardi di euro (3-4 miliardi all’anno), circa due decimi di punto della ricchezza nazionale. Complessivamente si tratta dell’1,4% circa di PIL cumulato. Di tali 23 miliardi complessivamente erosi, 7,3 ricadrebbero sul cosiddetto “nord industriale” (Lombardia, Veneto, Piemonte ed Emila Romagna). La crisi dell’ILVA ha poi determinato, fra il 2013 e il 2019, minor export italiano per 10,4 miliardi e minori consumi delle famiglie per 3,5 miliardi.

Bilancio, da Regione Lombardia ok a manovra: “meno tasse e più investimenti”

in Bilanci/Economia/Istituzioni/Regione by

Regione Lombardia prosegue nella politica di riduzione della pressione fiscale e garantendo le agevolazioni esistenti e, in coerenza con le priorità del proprio programma di governo, garantisce continuità a provvedimenti strategici come le misure per il miglioramento della qualità dell’aria, gli investimenti per l’acquisto nuovi treni e il potenziamento infrastrutturale.

Grande attenzione anche per gli interventi di carattere sociale con il mantenimento di ‘Nidigratis’ (17,2 milioni nel 2020, 35 milioni annui sia per il 2021 che per il 2022), ‘DoteSport’ (19 milioni) e l’integrazione scolastica degli alunni disabili (12 milioni nel 2020, altrettanti nel 21 e ulteriori 12 nel 2022, per un totale di 36 milioni nel triennio).

Così, in estrema sintesi, può essere inquadrato il ‘Progetto di Legge di Bilancio’ approvato oggi dalla Giunta regionale della Lombardia su proposta dell’assessore al Bilancio, Finanza e Semplificazione, Davide Caparini.

Ora il documento passerà al vaglio delle Commissioni Consiliari per poi approdare in Aula, per il voto finale in Consiglio regionale, a metà dicembre.

Guardando più specificatamente agli investimenti previsti della manovra di bilancio 2020-2022 approvata in Giunta si segnalano investimenti aggiuntivi per un valore di circa 159 milioni nel 2020 e di circa 181 annui nel 2021 e 2022 destinati alle misure prioritarie già individuate nel programma di governo regionale.

“E’ l’inizio di un percorso – spiega l’assessore Caparini – che si arricchirà del contributo del Consiglio Regionale anche alla luce della manovra di bilancio statale. A tal fine, stiamo lavorando a nuovi incentivi fiscali su bollo auto e le altre entrate regionali per alleviare il carico fiscale dei lombardi. Sottolineo l’attenzione al sostegno alle famiglie e alle attività produttive (85 milioni nel triennio per incentivi alle imprese e 33 milioni nel triennio per il sostegno nel settore del commercio), oltre alle politiche per lo sviluppo sostenibile che guardino alla tutela dell’ambiente (24 milioni nel triennio)”.

Dal 2020 la Lombardia, grazie al proficuo lavoro fatto in sede di conferenza Stato-Regioni, potrà inoltre fare affidamento anche su nuove risorse, tra cui, 39,4 milioni di euro per il prossimo anno e 143 milioni sino al 2034 per le politiche ambientale.

Tra i temi centrali, anche la messa in sicurezza di territorio (47milioni nel 2020, 45 milioni nel 2021 e 33 milioni nel 2022), con particolare attenzione ai Piccoli Comuni e a quelli di montagna (21 mln nel triennio per interventi a favore della montagna), interventi in materia di ordine pubblico e sicurezza urbana (8,2 milioni nel triennio di risorse correnti); i Grandi eventi come il Gran Premio di Monza (15 milioni) e le Olimpiadi 2026 e le ratifiche delle intese interregionali delle ciclovie.

Un’attenzione specifica, infine, è rivolta al pieno utilizzo delle risorse comunitarie. “Nella recente missione a Bruxelles – aggiunge l’assessore Caparini – il presidente Fontana ha sottolineato la bontà dell’azione fin qui messa in campo da Regione Lombardia, ma allo stesso tempo, confrontandosi con gli Uffici e con gli europarlamentari italiani ha chiesto loro di rendere ancor più stretta la collaborazione e il dialogo per godere al massimo delle possibilità offerte dai contributi comunitari”.

Cortina, Val Gardena e Madonna di Campiglio: ecco le mese sciistiche più esclusive d’Italia

in Economia/Turismo by

Lo sci, come noto, non è certamente tra gli sport meno costosi. Ma ci sono località decisamente più accessibili di altre e luoghi in cui la frequentazione – complice il crescere dei costi per skipass e pernottamenti – è decisamente più altolocata. A fotografare la situazione ci ha pensato nelle scorse ore Holidu, motore di ricerca e comparatore di prezzi di case vacanza nato cinque anni fa da un’idea dei fratelli tedeschi fratelli Johannes e Michael Siebers e diventato nel tempo una delle realtà leader di questo settore on line.

Holidu ha diffuso infatti la graduatoria dei comprensori sciistici di tutta Europa sulla base dei costi per gli appassionati e dall’indagine è emerso un quadro piuttosto chiaro: le località più costose sono collocate soprattutto in Svizzera, mentre le più economiche si trovano in Francia. L’Italia? In questa classifica occupa entrambi gli estremi della classifica, con alcuni dei luoghi meno cari del Continente per gli amanti della neve e alcuni dei più costosi.

LE LOCALITA’ SCIISTICHE PIU’ ESCLUSIVE D’EUROPA

Il “podio” delle località sciistiche più esclusive d’Europa va a tre svizzere. A Zermatt in alta stagione si possono arrivare a pagare ben 182 euro a notte, oltre a 72 euro di skypass, a Corvatsch – Furtschellas 176 euro e  Eggli/La Videmanette 175. Cifre davvero considerevoli se si pensa che ad Aprica, in Valcamonica, contemperaneamente si rimarrebbe al di sotto dei 70 euro. A seguire, nella classifica dei luoghi più costosi, troviamo Corvatsch – Furtschellas e Zermatt. Ma al quarto posto c’è Cortina d’Ampezzo e dopo altre cinque località svizzere o austriache la Val Gardena

Ma quali sono le località sciistiche più esclusive d’Italia? Di seguito vediamo il podio nostrano…

LE LOCALITA’ SCIISTICHE PIU’ ESCLUSIVE D’ITALIA

Le località sciistiche più esclusive d’Italia hanno nomi noti al grande pubblico e la prima è senza dubbio Cortina d’Ampezzo, in Veneto, con i suoi 120 chilometri di piste. Qui una giornata di pernottamento e lo skipass possono arrivare a costare ben  167 euro. E il solo skipass ne costa dai 58 euro dell’alta stagione ai 52 della bassa. La differenza di prezzo fra la perla delle Dolomiti e la località meno costosa d’Italia, Riserva Bianca, supera i 100 euro.

A seguire, in classifica, troviamo la Val Gardena, uno dei comprensori più estesi della Penisola con ben 175 chilometri di ski area raccomandata davvero a tutti i livelli di sciatori,. Ma lo skipass nella valle dolomitica può costare anche 57 euro e il totale sale così a ben 151 euro: una cifra decisamente non alla portata di tutti.

Poco distante, per costi, si colloca Madonna di Campiglio, sempre sulle Dolomiti: 60 chilometri di piste in cui abbondano le rosse. Qui lo skipass costa ben 56 euro, ma tra alta e bassa stagione il risparmio può essere notevole, con variazioni di prezzo da 29 a 87 euro.

MA QUALI SONO I CRITERI DELL’INDAGINE?

I criteri sono ovviamente decisivi nel definire i risultati dell’indagine. E su questo l’azienda tedesca è trasparente nel dire come ha preso i dati dal proprio database. I dati, infatti, sono stati raccolti nel mese di ottobre comparando i valori degli alloggi in circa 250 comprensori sciistici di tutta europa con più di 50 chilometri di piste. Per calcolare il costo dello skipass e dell’alloggio in bassa e in alta stagione sono state considerate due domeniche a fine dicembre (29.12.2019) e a fine marzo (22.03.2020). I prezzi dello skipass si riferiscono invece al periodo 2019/2020 e sono stati estrapolati online dai siti ufficiali degli impianti sciistici o da siti di settore.
 

Digital, la bresciana Neosperience acquisisce il controllo del gruppo Hok

in Economia/Innovazione by
Neosperience in Borsa

Neosperience S.p.A. (“NEOSPERIENCE” o “NSP”), uno dei principali player nel settore della Digital Customer Experience, quotata su AIM Italia dal 20 febbraio 2019, ha oggi formalizzato l’acquisto del controllo (51%) del Gruppo HOK (Mikamai, LinkMe e Jack Magma), realtà che vanta competenze uniche nell’ambito delle tecnologie digitali e riveste il ruolo di aggregatore di community tech e talenti nel panorama degli operatori italiani del software.

Il Gruppo HOK, noto tra i clienti e gli sviluppatori software soprattutto per il marchio Mikamai, rafforza il Gruppo Neosperience, apportando un incremento di ricavi di più di 3 milioni di Euro, un EBITDA margin di oltre il 10%, un team di talenti e importanti clienti in nuovi settori industriali.

Dario Melpignano, Presidente di Neosperience, ha commentato: “Siamo molto felici di accogliere i soci e il team di HOK/Mikamai compiendo insieme un ulteriore passo nella costruzione del polo europeo di sviluppo di prodotti software per il digital marketing e le applicazioni avanzate dell’intelligenza artificiale. Non ci fermeremo qui: abbiamo ulteriori progetti di crescita; insieme a HOK/Mikamai si rafforzano oggi le nostre competenze tecnologiche, la capacità di attrarre talenti e la velocità nel portare valore al mercato.”

Roberto Lo Jacono, Amministratore Delegato di HOK/Mikamai, si è così espresso: “Questa operazione rappresenta un traguardo per le persone che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo del nostro Gruppo e il punto di partenza per ciò che realizzeremo in futuro.” – “Oggi prende forma, grazie all’integrazione con Neosperience, un progetto ancora più ambizioso: affermarci come leader europeo, mantenendo salda la nostra identità di aggregatore di talenti, unico in Italia, dove le persone esprimono al meglio il proprio potenziale” ha dichiarato Juri Di Natale, Partner di HOK/Mikamai. – “Passione per le tecnologie, competenze avanzate e capacità di apportare innovazione ai nostri Clienti: questo il mix che ci ha ispirati in questi anni e la base per la crescita che vogliamo.” ha sottolineato Matteo Zobbi, Partner di HOK/Mikamai.

ATTIVITÀ DELLE VARIE SOCIETÀ COSTITUENTI IL GRUPPO HOUSE OF K (HOK):

 

  • HOK srl è la holding del Gruppo, costituita nell’ottobre 2018, che fornisce servizi centralizzati alle controllate;
  • Mikamai srl realizza soluzioni e prodotti scalabili di machine learning e deep learning, in cloud su piattaforme a microservizi, basate su tecnologie NodeJS, Python, React e React Native. È inoltre partner accreditato Amazon Web Services (AWS).
  • LinkMe srl realizza prodotti digitali web e mobile basati su tecnologie JavaScript lato backend e frontend;
  • Jack Magma srl svolge attività di User Experience e Service Design con metodologie di Design Thinking.

RAZIONALE DELL’OPERAZIONE

Le principali motivazioni a favore dell’integrazione fra i due gruppi sono le seguenti:

  • Rafforzamento delle competenze di sviluppo prodotto e aumento della capacità di attrazione di Clienti e Talenti;
  • Incremento del portafoglio Clienti, ad esempio in ambito Fintech, e delle opportunità di cross-selling e upselling;
  • Rafforzamento del management team;
  • Potenziamento dell’azione di marketing già avviata da HOK attraverso Mikamai, con l’organizzazione di academy, eventi e meetup dedicati al mondo delle community degli operatori del software.

SINTESI DELL’OPERAZIONE

L’operazione prevede le seguenti fasi:

  • Acquisto iniziale del 51% di HOK da parte di NEOSPERIENCE per Euro 672.028, di cui 505.343 Euro in cash corrisposti in data odierna, e 166.685 Euro in n. 18.500 azioni NSP (con delibera di assemblea prevista per il prossimo mese di dicembre), con consegna prevista entro febbraio 2020 e soggette a lock-up fino ad agosto 2020.
  • Acquisto del rimanente 49% entro luglio 2020, per un importo compreso tra un minimo di Euro 925.674 e un massimo di Euro 1.065.074, in funzione dell’effettivo EBITDA rettificato del Gruppo HOK conseguito nell’anno 2019; tale importo sarà corrisposto tutto in azioni NSP di nuova emissione, anche queste soggette ad uno specifico lock-up: il 100% delle azioni ricevute dai venditori sarà vincolato fino al 31 agosto 2021, mentre il 50% delle stesse fino al 31 agosto 2022. Al riguardo, si precisa che NSP e HOK sono rispettivamente titolari di opzioni call e put relative al 49% residuo.

HOK srl oggi detiene l’83% di Mikamai srl, il 95% di LinkMe srl e il 52% di Jack Magma srl; al contratto sono allegate opzioni irrevocabili di vendita con cui HOK arriverà a detenere, al più tardi entro il 30 giugno 2020, il 100% di Mikamai e LinkMe, le due realtà operative più rilevanti del gruppo HOK.

Il nuovo CdA di HOK sarà composto da 4 rappresentanti Neosperience, tra cui il Presidente, e da tre degli attuali partner di HOK.

Nell’ambito dell’operazione di acquisto sono state rilasciate le usuali dichiarazioni e garanzie in linea con le prassi di mercato.

ADVISOR:

Advisor finanziario: William De Ascaniis per il Gruppo HOK

Advisor legali: LCA Studio Legale con Edoardo Calcaterra e Flavia Visco per il Gruppo HOK; DCS e Partner con Barbara Bergamaschi, Cesare de Carolis e Alessandro Magnoli per Neosperience

Imprese bresciane in mano ai vecchi? Lunedì 18 in Cdc un seminario sul passaggio generazionale

in Economia/Eventi by
Anziani

Le imprese bresciane sono ancora “tutte” in mano ai (pur bravissimi) vecchi fondatori, che non intendono mollare il timone a figli e nipoti. Così sente spesso dire, anche se i giornali difficilemente lo mettono nero su bianco. Ecco: chissà che qualcuno di questi anziani – e certamente lungimiranti – capitani d’impresa si presenti lunedì 18 novembre, alle 14, alla Camera di Commercio di Brescia, dove si terrà un seminario (gratuito) dedicato al passaggio generazionale e trasmissione di impresa.

L’incontro affronterà gli aspetti organizzativi, manageriali, economici-fiscali, legali in gioco, l’incontro fra il “vecchio” e il “nuovo”, gli aspetti psicologici e relazionali implicati nel passaggio generazionale e nella trasmissione d’impresa.

Iscrizioni on line sul sito www.bs.camcom.it Segreteria Organizzativa: tel.030.3725298/264/317 e mail pni@bs.camcom.it

Classifica Ecosistema urbano: Brescia è soltanto 33esima

in Ambiente/Economia by

È una mappa di un’Italia proattiva, che spende bene le sue risorse, che si evolve e pianifica le trasformazioni future, che non s’accontenta dello scenario contemporaneo e che produce ottime performance quella che emerge dall’edizione 2019 di Ecosistema Urbano, il dossier di Legambiente che ogni anno premia le performance ambientali delle città capoluogo italiane. Il rapporto, giunto alla sua ventiseiesima edizione, presentato oggi a Mantova e realizzato con il contributo scientifico di Ambiente Italia, la collaborazione editoriale de Il Sole 24 ore e con il contributo scientifico di Ispra.

Proprio Mantova si attesta come miglior città lombarda e seconda nella graduatoria nazionale, preceduta da Trento. Per Mantova, prima lo scorso anno, si tratta di una conferma di ottime performance generali. Infatti migliora ancora il suo punteggio complessivo, ottenendo 80,59%, che supera (unica assieme a Trento) il muro degli 80 punti percentuali. Il capoluogo lombardo contiene lievemente da un anno all’altro concentrazioni di polveri sottili e giorni di superamento dell’ozono e abbatte ulteriormente le perdite della rete idrica. Cresce ancora la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato (sfiora l’85%). Stazionarie sia l’estensione delle isole pedonali sia le cifre del servizio di trasporto pubblico, mentre per i percorsi dedicati alle bici Mantova è seconda assoluta alle spalle di Reggio Emilia, con 31,86 metri equivalenti di itinerari ciclabili ogni 100 abitanti.

La classifica delle altre città lombarde vede Cremona 17esima, Sondrio 22esima, Bergamo 25esima, Lodi 27esima, Milano 32esima, Brescia 33esima, Pavia 40esima, Varese 41esima, Lecco 60esima, Como 68esima, Monza 79esima. Rispetto all’anno scorso spiccano i miglioramenti di Monza (guadagna diciannove posizioni) ma resta l’ultima città lombarda, Varese (+14), Lecco (+11), Pavia (+10), Lodi (+8), Cremona (+5). In calo invece Bergamo (-7), Milano (-9), Brescia (-2), Como (-6).

Nel rapporto vengono presi in considerazione diversi indicatori: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano, energia. I parametri derivano tutti da dati originali raccolti da Legambiente, eccezion fatta per uso efficiente del suolo (elaborazione Legambiente su dati Ispra e Istat), capacità di depurazione e verde (Istat), tasso di motorizzazione e incidenti stradali (ACI e ACI-Istat). L’insieme degli indicatori selezionati per la graduatoria complessiva dei 104 capoluoghi esaminati nel report copre i principali componenti ambientali presenti in una città, valutando tanto i fattori di pressione e la qualità delle componenti ambientali, quanto la capacità di risposta e di gestione ambientale.

Nell’ambito di Ecosistema Urbano saranno premiate da Legambiente le migliori buone pratiche cittadine: un’occasione per segnalare esperienze che hanno il pregio di introdurre significativi cambiamenti in ambiti specifici e che potrebbero essere riprodotte in altre realtà locali. I premi saranno consegnati a Bergamo per la tranvia Tram delle Valli, considerato uno dei progetti più interessanti di riattivazione di linee ferroviarie dismesse; a Varese per la scuola “S. Pellico”, prima scuola a consumo zero, un edificio totalmente ristrutturato che unisce sicurezza e sostenibilità; a Cremona per il bio menù della mensa scolastica; a Milano per la mobilità: l’AreaC con il ticket di accesso in centro per disincentivare l’uso dell’auto rappresenta il più significativo caso di demotorizzazione privata in Italia e l’introduzione dell’AreaB si stima che tra 2019 e 2026 consentirà di ridurre le emissioni di PM10 da traffico di circa 25 tonnellate.

Milano riceve anche tre menzioni speciali: per il progetto “ Piazze Aperte” di rigenerazione urbana, che punta a dare nuove funzioni allo spazio pubblico creando socialità attraverso la liberazione di alcune piazze da cemento, asfalto e traffico in quartieri ai margini del centro storico densamente popolati; per il “Borgo Sostenibile”, 323 appartamenti ad alta efficienza energetica, aree verdi, ciclabili e percorsi pedonali, spazi per la condivisione e la socialità grazie al nuovo complesso residenziale di social housing a Figino, quartiere storico a ovest di Milano; per il Frutteto del Gallaratese a Milano, 12 ettari di verde e alberi da frutto attraverso il coinvolgimento degli abitanti dei quartieri Gallaratese e QT8.

Menzione speciale anche a Brescia per il progetto “Oltre la strada” che ha l’obiettivo di restituzione alla città di Porta Milano come quartiere e non più solo come ex sito industriale e arteria di traffico.

Spedizioni internazionali: rapidità ed efficienza da Brescia verso tutto il mondo

in Economia/Export by

L’istat ha rilevato che il settore dei trasporti internazionali di macchine e interi impianti è quello che richiede maggiori sforzi da parte delle aziende di spedizione che, per questi compiti, non si possono appoggiare a processi standard, ma devono necessariamente sviluppare strategie specifiche per ogni commessa.

Elaborare strategie di spedizione su misura, però, non è una prerogativa da riservare soltanto alle spedizioni cargo l’azienda Medgate, ha fatto di questa convinzione il proprio punto di forza sviluppando servizi di trasporti internazionali da Brescia  flessibili e su misura. Ogni spedizione e ogni rotta viene organizzata sulla base delle specifiche esigenze del cliente e delle caratteristiche del carico, per poter garantire la rapidità delle consegne e prezzi competitivi.

Ogni commessa parte con un’analisi approfondita di fattibilità, che comprende la raccolta di tutte quelle informazioni riguardanti le merci da trasportare, finalizzata alla stesura di un preventivo completo. Conoscere anticipatamente le esatte dimensioni, peso e tipologia del carico da trasportare mette l’azienda in condizione di individuare quale servizio di spedizione è più adatto al caso, sia per quanto riguarda le tempistiche, sia la sicurezza e per i costi.

La possibilità di movimentare da e verso qualunque parte del globo anche merci pericolose azzera di fatto il numero di limiti che Medgate può incontrare.

È così che di caso in caso Medgate stabilisce se è più opportuno appoggiarsi a una spedizione via aerea, via mare, su strada, elaborando la rotta migliore per soddisfare le esigenze dei clienti.

I diversi anni di attività permettono all’azienda di godere dei vantaggi derivanti da durature collaborazioni con i principali vettori di tutto il mondo, per un servizio di trasporto aereo d’eccellenza. Per ogni volo l’assistenza è garantita, l’azienda si prende cura della merce dal momento della partenza fino a che non è giunta a destinazione e offre supporto totale e costante, anche per quanto riguarda gli aspetti burocratici e doganali di ogni trasporto.

Quando la situazione lo richiede, è alle acque che Medgate si appoggia per i suoi servizi di trasporti internazionali. Una rete di corrispondenti diretti dell’azienda nei principali porti del mondo consente a Medgate di avere sempre monitorato lo stato della spedizione via mare, fattore che ancora una volta si traduce in grande efficienza e supporto al cliente.

Per i trasporti nei paesi europei l’azienda può inoltre contare su una fitta rete di collegamenti camionistici per il trasporto su strada. Ogni spedizione su gomma viene studiata accuratamente nei minimi dettagli, garantendo lo studio delle rotte migliori per ottenere i tempi di consegna più rapidi possibili.

Grande attenzione viene riservata anche ai trasporti che prevedono particolare progettazione: ogni spedizione project cargo viene studiata per assecondare le necessità del cliente e i vincoli proposti dalla tipologia merceologica da trasportare. Tipo di merce, dimensioni, peso e destinazione non comportano alcun limite: una volta studiato l’imballo più adatto e individuato il modo di ridurre al massimo l’ingombro volumetrico della spedizione per l’abbattimento dei costi, il viaggio cargo può partire con la garanzia per il cliente che Medgate sarà al fianco del cliente per gestire ogni aspetto tecnico e burocratico.

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