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Economia - page 129

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Lavoro: oltre 23mila offerte per il 2020 nella vendita a domicilio

in Economia/Tendenze by
Vendite porta a porta a Brescia

Per il 2020 ci sono oltre 23mila opportunità di lavoro in tutta Italia nella vendita a domicilio. A renderlo noto è Univendita, la maggiore associazione di categoria del settore, le cui imprese associate ricercano collaboratrici e collaboratori da inserire come venditori dei prodotti e servizi più diversi: dai cosmetici agli alimentari, dai beni durevoli e di consumo per la casa, agli elettrodomestici, fino ai viaggi. «Diventare venditore a domicilio, e scegliere di farlo entrando in un’azienda di Univendita, significa far parte di un settore solido, dinamico e che mette al centro le persone – commenta il presidente di Univendita Ciro Sinatra –. È una professione meritocratica, nella quale vengono valorizzati i rapporti umani e in cui tutti possono trovare percorsi di carriera in linea con le proprie esigenze e motivazioni: c’è chi, come i giovani, desidera fare una prima esperienza lavorativa e garantirsi un guadagno extra; c’è chi ricerca flessibilità nell’organizzare il lavoro con gli impegni familiari, e si tratta soprattutto delle donne; e c’è chi vuole rimettersi in gioco dopo un’esperienza lavorativa che si è chiusa. Non ci sono barriere legate a età, studi o curriculum: la formazione qualificata e gratuita offerta dalle nostre aziende permette di diventare consulenti esperti nel proprio ambito di riferimento, in grado di proporre alla clientela prodotti e servizi personalizzati».

Nel 2018 le aziende associate Univendita hanno fatturato 1,662 miliardi di euro superato quota 159mila venditori. Il 37% sono “millennial” con meno di 35 anni e il 91% sono donne. Un recente sondaggio condotto dall’associazione su un campione rappresentativo di incaricati delle imprese associate ha fatto emergere che si tratta di un lavoro solido (il 59,2% degli intervistati dichiara di svolgerlo da più di 6 anni) e gratificante: il 91% degli incaricati si dichiara soddisfatto della propria scelta professionale.

Tutte le offerte di lavoro 2020 e i riferimenti per candidarsi:

 

    • 300 incaricati alle vendite in tutta Italia per AMC Italia SpA – Settore: sistemi di cottura di alta gamma in acciaio inossidabile per la sana e gustosa alimentazione. Riferimenti: Numero verde 800.011.046 – Tel. 02.575481 – personale@amcitalia.it
    • 4.000 incaricati alle vendite, 700 capogruppo e 30 responsabili di zona in tutta Italia per Avon Cosmetics Srl. Settore: prodotti cosmetici, di moda e per la casa. Riferimenti: Tel 02.96485111 – www.avon.it – avon@avon.com
    • 110 operatori di vendita e 165 Promoter in tutta Italia per Bofrost* Italia SpA. Settore: specialità alimentari. Riferimenti: selezione@bofrost.it, www.bofrost.it
    • 120 consulenti per viaggiare in tutta Italia per CartOrange Srl. Settore: turismo, viaggi e tempo libero. Riferimenti: Tel. 02.58321772 (int. 1), ufficioselezione@cartorange.com, www.consulentediviaggio.it
    • 40 operatori di vendita in Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Liguria, Toscana per Conte Ottavio Piccolomini Srl. Settore: grandi vini, liquori, olio extra vergine, esclusive confezioni regalo. Riferimenti: Tel. 02.58018575 – hr@wivitalia.it
    • 950 incaricati alle vendite, 85 capogruppo e 30 responsabili di zona in tutta Italia per Dalmesse Italia Srl. Settore: prodotti per la pulizia della casa, cosmesi e bellezza, lingerie e abbigliamento, tessili per la casa, unità di cottura, sistema riposo. Riferimenti: Tel. 0823.513028 – www.dalmesseitalia.itinfo@dalmesseitalia.it
    • 75 incaricati alle vendite, 15 capogruppo e 15 agenti territoriali in tutta Italia per DES Srl. Settore: sistemi innovativi per la pulizia e la sanificazione degli ambienti domestici e professionali a marchio LUX (distributore esclusivo per l’Italia). Riferimenti: Numero verde 800.098.436 – Tel. 035.4236010 – www.viveresano.eu- info@des-lux.com
    • 1.050 incaricati alle vendite e 90 capogruppo in tutta Italia per Fi.Ma.Stars Srl. Settore: prodotti biomagnetici per il benessere della persona e dell’ambiente. Riferimenti: Tel. 0332.890221 – www.fimastars.itinfo@fimastars.it
    • 25 incaricati alle vendite e 3 responsabili di zona in tutta Italia per Nuove Idee Srl. Settore: sistemi innovativi per il riposo e il benessere della persona. Riferimenti: Tel. 035.592843 – info@nuoveidee.com
    • 1.500 consulenti di bellezza e 45 capogruppo e agenti in tutta Italia per Starline Srl. Settore: prodotti cosmetici e nutraceutici a marchio JAFRA (distributore esclusivo per l’Italia). Riferimenti: Tel. 0332.1434283 – www.starline-italia.com
    • 2.300 dimostratrici e 250 capogruppo in tutta Italia per Tupperware Italia SpA. Settore: contenitori per alimenti e utensili per la casa. Riferimenti: Numero verde 800.821.053 – Tel. 02.722271
    • 600 incaricati alle vendite, 70 team leader e 10 area manager per Uniquepels Srl. Settore: prodotti di alta cosmesi. Riferimenti: N. verde 800.960.313, Tel. 0461.530000 – www.uniquepels.com – info@uniquepels.com
    • 1.400 incaricati alle vendite, 420 capogruppo, 85 responsabili di zona e 17 capoarea in tutta Italia per Vast & Fast Srl. Settore: asciugatrici a gas ed elettriche di alta gamma. Riferimenti: Tel. 0445.370168 – www.xira.itwww.vastfast.it – job@vastfast.it
    • 6.000 incaricati alle vendite e 100 team leader in tutta Italia per Vorwerk Italia Sas – Divisione Bimby. Settore: robot da cucina. Riferimenti: N. verde 800.841.811 – www.bimby.it
    • 1.000 incaricati alle vendite in tutta Italia per Vorwerk Italia Sas – Divisione Folletto. Settore: sistemi di pulizia per la cura, l’igiene, il benessere dell’ambiente domestico. Riferimenti: Numero verde 800.014.457 –www.folletto.it
    • 1.500 incaricati alle vendite e 50 responsabili di zona e 10 capoarea in tutta Italia per Witt Italia SpA. Settore: prodotti per la cura e il benessere naturale della persona e detergenza ecologica. N. verde 800.231.439 – www.witt.it – info@witt.it

 

 

L’innovazione e la trasformazione digitale nel 2020: intervista a Matteo Linotto

in Economia/Innovation club/Innovazione/Partner 2/Rubriche by

Nell’evoluzione del mercato, il desiderio di gestire la crescita è uno dei più importanti elementi che deve caratterizzare l’impresa moderna. L’innovazione digitale diventa il principale fattore competitivo. Il sistema imprenditoriale italiano è prevalentemente costituito da un insieme di piccole e medie imprese flessibili e specializzate la cui proposta differenziale sul mercato si caratterizza spesso per eccellenza nelle “operations” ma non sempre possono avere a disposizione strumenti evoluti e risorse tipiche dei “grandi”. Parliamo con Matteo Linotto, uno dei fondatori di Innovation Club, di come media impresa italiana può gestire il processo innovativo.

Qual’è il primo passo che deve essere intrapreso dalle imprese italiane ?

“Prima di pensare ad utilizzare Intelligenza Artificiale & Blockchain un’impresa deve fare una riflessione profonda sul suo posizionamento rispetto al mondo digitale.  Il posizionamento, nel marketing, è un’analisi utile a studiare un mercato, per individuare come comunicare una caratteristica distintiva di un brand, un prodotto o come in questo caso un’impresa. Un elemento che renda più visibile il messaggio in una situazione di elevata concorrenza. Facendo trovare al prodotto una collocazione di rilievo nella mente del potenziale cliente sia nel “business to consumer” che nel “business to business”.  Non si tratta di definire solo delle caratteristiche distintive ma il modello di business ed il suo modus operandi sulla piazza digitale”.

Quali processi è necessario innovare ?

“Se nel passato si è sempre cercato di lavorare sul sistema produttivo e sull’innovazione del prodotto perché poi le vendite sarebbero state una conseguenza. Oggi bisogna sempre più ragionare sui processi di ingaggio e la conoscenza dei clienti.

I social network sono da un lato un’opportunità ma dall’altro diventano un muro che su contrappone tra un’azienda ed i suoi clienti potenziali e quindi bisogna usare queste piazze per entrare in contatto ma poi deve gestire in modo diretto la relazione. In tal senso è anche opportuno rivisitare dove possibile il proprio rapporto con il canale di distribuzione che spesso vive la crisi per via dei grandi operatori e-commerce sviluppando insieme ad esso un’iniziativa di ingaggio”.

Stiamo parlando di utilizzare i dati dei clienti, ma come si può fare?

“Una media impresa non può avere la strategia di raccolta dati di un grande operatore digitale che lavora sui “big data” ma deve concentrarsi sui dati che in concreto gli servono, ossia “small data” ,sia che essi provengano dai social network per capire come profilare l’offerta sia prendendo ad esempio il mondo health delle caratteristiche biometriche o delle attività che segnalino una possibile esigenza ?“.

La maggior parte delle piccole medie imprese italiane sono “business to business: quali dati servono in questo caso ?

“Queste aziende si muovo spesso con contatti diretti ed iniziative come le fiere ma queste modalità stanno perdendo efficienza. Direi prima di tutto che bisogna cercare di capire chi sta reagendo positivamente allo storytelling del proprio prodotto e perché in modo da fornire in automatico contenuti sugli aspetti più rilevanti per ogni singolo cliente potenziale.

Dall’altro lato bisogna alimentare un motore che riesca a comprendere le caratteristiche dei profili del cliente potenziale ideale in modo che questi siano trovati ed approcciati costantemente in modo automatico. Tutto questo è possibile attraverso l’intelligenza artificiale che applicata in questo campo diventerà un elemento di differenziazione molto importante”.

Cosa costituirà valore nell’azienda del futuro ?

“Il presidio diretto e fidelizzato di una comunità di clienti e la capacità di sviluppare questo network. Se in passato si valutava il valore dell’azienda dai cespiti e dal numero dei dipendenti ora anche la gestione di questo processo, in apparenza molto in tinta con una startup digitale, diventa fondamentale anche per il mondo manifatturiero. Il presidio della relazione diretta con i clienti permetta ad un’impresa di costruire addirittura nuovi prodotti specifici”.

Come cambierà il prodotto manifatturiero ?

“L’ideale è che si trasformi in un servizio o che si aggreghi a dei servizi digitali in modo da poter diventare funzionale alla gestione continuativa della relazione con i clienti.

Così come i grandi produttori di smartphone non vendono più solo un oggetto fisico ma un’ecosistema di servizi anche un prodotto manifatturiero come un macchinario industriale deve arricchirsi di questi componenti. Alla fine le aziende di maggior successo assomiglieranno in futuro ad un’operatore software che vende in abbonamento i propri pacchetti. Del resto si dice già ora negli Stati Uniti “every company is a software company”.

Quali sono le tecnologie che impatteranno sul prodotto manifatturiero ?

“L’Internet of things lo connette al mondo digitale ma si tratta solo di un fattore abilitante. Sicuramente l’Intelligenza artificiale lo arricchirà in termini funzionali e numerosi servizi ad esempio creati con la Blockchain potranno essere realizzati. Si tratterà spesso di un completo re-design del prodotto. I principi evolutivi di un prodotto fisico rimangono sostanzialmente costanti, la famosa teoria TRIZ ne classifica solo 40, ma le possibilità di sviluppo saranno molto maggiori rispetto al passato”.

In questo scenario quanto contano le persone ?

“L’indubbia complessità di tutte queste dinamiche richiedono la presenza in azienda di figure con conoscenze e capacita di operare in un ambito in costante evoluzione e che portino nella struttura aziendale flessibilità e nuovi punti di vista. Spesso queste figure sono dei giovani che vivono sulla loro pelle l’innovazione tecnologica. Si tratta di una grande opportunità di lavoro per loro”.

Come fare ad individuare queste figure ?

“Il mondo delle startup è un serbatoio di competenze importanti ed è molto sensato che le imprese parlino a questo mondo in termini di open innovation”.

Che opportunità agevolative esistono oggi per un’impresa che vuole crescere attraverso l’innovazione ?

“La direzione che mi sembra sia portata avanti non solo in Italia è quella di mettere a disposizione  del tessuto industriale agevolazioni importanti ma prevalentemente per quei progetti che impattano in modo determinante sul come l’azienda produrrà valore e farà business. Una ragione in più per lavorare in questo senso”.

Qual’è il ruolo di Innovation Club in questo scenario ?

“Il ruolo di un’associazione come Innovation Club è quello di creare un network dove diverse professionalità provenienti dal mondo dell’impresa, dai servizi e dalle startup possano parlarsi per tutte queste ragioni”.

Himarc – L’intelligenza artificiale per realizzare il modello della Smart City  | INNOVATION CLUB

in Aziende/Economia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by
HiMarc nasce a metà 2016 dall’idea di riaggregare le elevate competenze manageriali e tecnologiche disperse dalla sparizione di fatto della Marconi, Società che per trenta anni è stata leader mondiale nel mercato delle Telecomunicazioni, dando così vita ad un team  molto motivato a sviluppare soluzioni industriali di avanguardia  da diffondere sul mercato mondiale.
Himarc si propone come fornitore di una tecnologia innovativa  in grado di integrare l’efficientemente energetico con  l’introduzione dei servizi che portino a migliorare la qualità della vita, aumentando la sicurezza, monitorando ed ottimizzando il traffico, migliorando il controllo ambientale ed incrementando la connettività. Il prodotto sviluppato fornisce il mezzo tecnologico per dare una risposta ottimale ed unica alle varie problematiche: il sistema è multifunzionale, ma integrato e modulare ed è basato su un’unica infrastruttura. Quindi da una parte i costi i costi di implementazione sono drasticamente contenuti e dall’altra consente di ottenere revenues da varie fonti, accorciando sensibilmente i tempi di recupero degli investimenti.
Inoltre gli algoritmi di Intelligenza Artificiale, sviluppati sulla tecnologia delle reti neurali, rendono il sistema in grado di auto apprendere le problematiche da risolvere, ad esempio cambiano il paradigma della sicurezza consentendo al personale di controllo di essere allertato su un evento sospetto e di poter agire rapidamente, oppure di individuare e tracciare un auto sospetta, ecc. Il prodotto di questa tecnologia si chiama MARC5D; fra i suoi  “ingredienti”, integrati ma modularmente attivabili o meno, ci sono:
–  Un modulo luce a LED in diverse configurazioni che garantisce un risparmio energetico > 70%,
completamente gestito da remoto via Power Line, con manutenzione programmabile
–  Due telecamere 4K (UHD) gestite con Intelligenza Artificiale
–  Un Altoparlante per servizi di “alert” del territorio e di deterrenza
–  Un nodo di accesso WiFi 802.11 a,c fino a 800 Mb/s per hot spot distribuito
–  Connessione a larga banda tramite fibra ottica o radio
La piattaforma è inoltre aperta allo sviluppo di ulteriori App e Servizi verticali

Campi di Applicazione

–  Soluzione ottimale per lo sviluppo delle Smart Cities
–  Soluzioni industriali e private, , inclusi infrastrutture critiche (stabili e temporanee), aree cantieristiche,
complessi residenziali , impianti di generazione di energie rinnovabili, per la sorveglianza, la sicurezza
personale e la protezione della proprietà.

Smart City

– Massimizzazione del risparmio energetico complessivo anche attraverso l’integrazione delle varie
funzioni in un’unica infrastruttura.
– Incremento della sicurezza con conseguente miglioramento della qualità della vita attraverso il
controllo capillare e predittivo delle aree urbane
– Efficacia nel controllo del traffico, con riduzione del numero degli incidenti stradali, ottimizzazione flusi
di traffico, monitoraggio automatico parcheggi, ecc.
– Disponibilità di accesso a basso costo alla larga banda, incrementando i servizi a valore aggiunto
(comunicazione, pubblicità)
– Miglioramento e sfruttamento della infrastruttura di illuminazione pubblica, che offre interconnessione
a larga banda e diventa una piattaforma sinergica e aperta ai futuri servizi per le ‘smart city’

Settore Industriale e Privato

• Sorveglianza audio e video automatica 24×7 potenziata dall’illuminazione ottimale e dagli
altoparlanti incorporati
• Un nuovo paradigma per garantire la sicurezza delle persone e proprietà attraverso l’uso diffuso
degli algoritmi di Intelligenza Artificiale nella video sorveglianza:
– Rilevazione in tempo reale degli eventi criminali, che attiva reazioni immediate e
potenzialmente anche azioni preventive
– Identificazione in tempo reale di comportamenti anomali e critici con possibilità di azioni
preventive
– Controllo accessi intelligente, senza più necessità di barriere fisiche

Privacy

Il sistema di controllo di HiMarcè stato progettato e realizzato tenendo presente fin dall’inizio gli obblighi
derivanti dall’osservanza del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati 2016/679 (GDPR) e delle
raccomandazioni del Garante per la Protezione dei Dati Personali.
HiMarc annette la massima importanza alla sicurezza del trattamento e della conservazione dei dati
personali sensibili.

I dolci a Brescia danno lavoro a 647 imprese e 3.075 addetti

in Alimentare/Economia/Tendenze by
Dolci, foto generica da Pixabay

Epifania e dolci, un business per cinquemila imprese in Lombardia e 40 mila in Italia. Crescono gli addetti, +9% in cinque anni. A Milano quasi 2 mila imprese crescono del 5% in cinque anni, addetti + 10%. Tra i settori tipici della festa: produzione di prodotti di panetteria e pasticceria fresca, commercio all’ingrosso di zucchero, cioccolato, dolciumi e prodotti da forno, commercio al dettaglio di torte, dolciumi e confetteria in esercizi specializzati. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi sui dati al terzo trimestre 2019 relativi alle imprese attive nel settore dolciario tra produzione, commercio all’ingrosso e dettaglio.

Nella calza le caramelle (19%) superano il carbone dolce (15%) ma tanti festeggiano con la torta (23%). Per l’Epifania oltre al panettone, secondo le pasticcerie milanesi che realizzano il prodotto artigianale, si vendono più torte (23%), caramelle (19%), carbone dolce (15%), dolci alla crema (8%) e al cioccolato (8%).

Le imprese dei dolci a Milano Monza Brianza e in Lombardia. Secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, il comparto in Lombardia offre lavoro a oltre 25 mila addetti, +9,8% in cinque anni, in quasi 5 mila imprese attive. Un business, quello dolciario, che nella regione supera i 2 miliardi all’anno. Prima Milano con 1.844 imprese, + 5% in cinque anni e 9.312 addetti, + 8,8%, seguita da Brescia con 647 imprese e 3.075 addetti, questi ultimi in crescita del 5% in cinque anni, Bergamo con 537 imprese e 2.485 addetti (+9%), Monza con 347 imprese e 1.396 addetti (+6,6%), Varese con 336 imprese e 2.217 addetti (+5%). A Lodi ci sono 90 imprese e 329 addetti.

Identikit del pasticcere, donne in un caso su quattro. Su 5 mila imprese lombarde 1.253 sono di donne, 405 di giovani e 476 di stranieri.  In Italia su 40 mila imprese, 12 mila sono di donne, 4 mila di giovani e 2 mila di stranieri.

Dolci in Italia. Sono 40.483 le imprese attive in Italia nella produzione e commercio di prodotti da forno, stabile in cinque anni, un comparto che offre lavoro a circa 167 mila addetti + 9% in cinque anni. Prime in Italia Napoli con 2.447 imprese dolciarie, + 7,7% in cinque anni, seguita da Roma con 1.875, +6,7%, Milano con 1.844, + 5,2%, Torino con 1.540, seguono con oltre mille imprese Palermo, Catania, Bari e con quasi mille Salerno (+11%, prima per crescita tra i principali centri dolciari). Per addetti prima Milano, con oltre 9 mila seguita da Roma con 7 mila circa, Napoli e Torino con circa 6 mila.

Brescia, Aib: in cinquant’anni over 65 raddoppiati rispetto ai lavoratori

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

In provincia di Brescia il tasso medio annuo di crescita della popolazione residente è sensibilmente diminuito tra il 2012 e il 2018: +0,3%, mentre era pari a +0,8% nel decennio del baby boom (1962-1971), in diminuzione nei due decenni successivi (+0,6% e +0,3%) e in crescita dopo il 1992 e fino al 2011 (+0,6% e +1,1%), trainato soprattutto dall’aumento dalla componente straniera. A evidenziarlo è una nota dell’Ufficio Studi e Ricerche di AIB sui dati diffusi dall’Istat nello scorso mese di luglio e relativi all’anno 2018.


Il rallentamento è dovuto alla riduzione sia del saldo naturale (differenza tra nascite e decessi) che di quello migratorio (differenza tra immigrati ed emigrati): quest’ultimo rappresenta negli ultimi anni circa un decimo (5.751 unità) di quanto fosse nel periodo 2003-2006 (55.897 unità). Del saldo migratorio totale è soprattutto quello con l’estero che è diminuito in modo considerevole, passando da quasi 10.300 unità nel 2008 a neanche 4.700 unità nel 2018. In conseguenza di ciò, prosegue l’aumento dell’indice di vecchiaia della popolazione, cioè il rapporto tra il numero degli over 65 e degli under 15: nel 2018 sono in media 151 gli ultra sessantacinquenni ogni 100 giovani (tra 0 e 14 anni), contro gli appena 38 del 1971. Le punte più elevate sono rappresentate soprattutto da comuni montani: Magasa, Valvestino, Lozio, Saviore dell’Adamello e Capovalle.

Anche l’indice di dipendenza anziani, cioè il rapporto tra la popolazione oltre 65 anni e quella in età lavorativa (15-64 anni), è continuato a crescere nel tempo passando da 15 nel 1971 a 34 nel 2018. Quest’ultimo indice esprime il livello di sostenibilità della spesa pensionistica: tanto più aumenta, più cresce la spesa previdenziale.

Per quanto riguarda gli stranieri, quelli residenti in provincia sono cresciuti sensibilmente dall’inizio del secolo: erano quasi 50.000 nel 2001 (il 4,4% della popolazione) e sono diventati oltre 155.000 nel 2011 (il 12,5% del totale dei residenti), ma negli ultimi anni la loro crescita si è arrestata. Alla fine del 2018, rappresentano il 12,4% della popolazione residente e sono aumentati di sole 2.148 unità rispetto al 2011. In Italia costituiscono l’8,7% della popolazione residente, in Lombardia l’11,7%.

La diffusione degli stranieri sul territorio provinciale non è omogenea: alcuni comuni (Castelcovati, Rovato, Brescia, Tremosine sul Garda, Remedello) presentano un’incidenza di stranieri anche di molto superiore a quella media provinciale (12,4%), mentre per altri (Saviore dell’Adamello, Irma, Valvestino, Capovalle, Magasa) il fenomeno è quasi del tutto trascurabile. È vero tuttavia che la maggior parte dei comuni che registrano una quota di stranieri molto bassa sono anche quelli che hanno un numero di abitanti molto ridotto.

Tra gli stranieri residenti nella provincia di Brescia, il gruppo prevalente è quello proveniente dalla Romania (16,2% del totale): seguono gli albanesi (11,6%), gli indiani (8,8%) e i marocchini (8,7%). Tra gli altri stranieri, si segnalano quelli provenienti dal Pakistan (8,0%), dall’Ucraina (5,0%), dal Senegal (4,4%) e dalla Moldova (3,6%).

Brescia, il 2019 si chiude con 105mila imprese attive e 422mila occupati

in Economia/Tendenze by

Con 306 mila sedi d’impresa attive (5,9% del totale nazionale), Milano si colloca al secondo posto nella classifica delle province italiane per numero di imprese, dopo Roma che ne ha 365 mila (7%), ma prima per numero di addetti con 2,2 milioni (13% nazionale) contro gli 1,5 milioni (9%) di Roma che è seconda. Al terzo posto ci sono Napoli per imprese (244 mila) e Torino per addetti (769 mila). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi  su dati del registro delle imprese al terzo trimestre 2019 e 2018. Stabili a 5,2 milioni le imprese nazionali, grazie al rafforzamento delle città maggiori: a Roma +1,3%, a Milano +1%, a Napoli +0,8%.

A Milano come cambiano le imprese in un anno. Crescono del +1% le imprese a Milano tra il 2018 e il 2019 contro una sostanziale stabilità sia lombarda che italiana (-0,2%). A quota 2,2 milioni gli addetti. Tra i settori che pesano di più a Milano, si trovano le attività commerciali (74 mila imprese), le costruzioni (41 mila), le attività immobiliari (30 mila) e manifatturiere (29 mila) mentre tra i principali settori crescono soprattutto la finanza (+4,9%), ricerca e attività professionali (+4,4%), le attività di istruzione (+3,2%), sanità (+3,5%), comunicazione (+2%). Continua la crescita della ristorazione (+1,6%).

Milano, Monza, Brianza e Lodi insieme contano 385 mila imprese, soprattutto nel commercio (94 mila), costruzioni (56 mila), manifatturiero (39 mila). Insieme i tre territori pesano il 7,5% del totale nazionale, con picchi per le imprese nella ricerca e attività professionali col 16%, nelle attività immobiliari col 15%, nella comunicazione col 14%.

Le imprese lombarde. La Lombardia arriva verso la fine del 2019 con 817 mila imprese attive e circa 4 milioni di addetti. Numeri che ne fanno la prima regione italiana, pesando il 16% del sistema imprenditoriale italiano e il 24% degli addetti delle imprese nazionali. Tra le province dopo Milano che è prima con 306 mila imprese e 2,2 milioni di addetti, vengono Brescia (con 105 mila imprese e 422 mila addetti) e Bergamo (con 85 mila imprese e 390 mila addetti), tra le prime anche in Italia. Tiene il sistema imprenditoriale lombardo, anche se registrano andamenti positivi solo Milano (+1% le imprese) e Monza (+0,4%).  Stabili Como e Lodi. Il dato degli addetti in regione è di 4 milioni con punte a Milano (2,2 milioni), Brescia e Bergamo (circa 400 mila), Monza e Varese (oltre 200 mila). Il settore che pesa di più è il commercio con quasi 200 mila imprese, seguito dalle costruzioni (132 mila) e dal manifatturiero (94 mila).

Come scegliere la giusta macchina per pulire i tuoi pavimenti

in Economia/Terziario by

Stai aprendo la tua impresa di pulizie? Hai scelto i macchinari da acquistare? Segui questa guida per avere tutto quello di cui hai bisogno.

Se sei capitato in questo articolo sei sicuramente alla ricerca della giusta macchina per pulire i tuoi pavimenti. Sul mercato disponiamo di diversi modelli tra cui scegliere, alcuni sono più idonei per determinati tipi di pavimentazione altri per un altro genere, e allora come possiamo scegliere il prodotto più adatto a noi? Semplice, leggi il nostro articolo e scopri tutti i macchinari pulizia pavimenti di cui potresti aver bisogno. Segui questa guida soprattutto se intendi aprire o migliorare la tua impresa di pulizie fornendo ai tuoi clienti servizi sempre migliori.

Perché scegliere di rivolgersi ad un macchinario per la pulizia

Prima di scoprire i fattori da considerare durante la scelta e i vari modelli che troviamo a disposizione, è bene capire il perché abbiamo bisogno di un macchinario professionale. A scegliere di acquistare macchinari per la pulizia degli ambienti sono in genere le imprese di pulizie che si occupano di grandi spazi come scuole, fabbriche, imprese e altro. Questi spazi non solo hanno a disposizione grandi aree da pulire ma anche particolari tipi di pavimentazione da trattare. Pensiamo ad esempio al pavimento gommato della palestra scolastica o a un marmo pregiato presente in un ufficio o ancora al parquet che possiamo incontrare nelle camere di un albergo. Tante varianti differenti che meritano di essere pulite a fondo non solo per garantire il loro igiene ma anche per mantenerle in ottimo stato. Si sceglie perciò una macchina per la pulizia per facilitare il lavoro degli operatori e per non rovinare il pavimento.

Come scegliere la macchina giusta per i nostri ambienti.

La prima grande distinzione da fare quando si tratta l’acquisto di una macchina abbiamo bisogno di capire se la macchina che andremo ad acquistare sarà solo per interno o esterno. La scelta rimane a noi ed in base all’utilizzo che vogliamo farlo.

Un altro grande fattore da considerare è l’alimentazione, a seconda dell’alimentazione scelta andremo in una fascia di prezzo differente. Ad esempio possiamo trovare macchine che vanno a batteria, a carburante oppure modelli elettrici. Sicuramente quelli a carburante sono tra i più costosi in cui possiamo imbatterci, senza considerare poi il costo del carburante che dovremo ricaricare all’occorrenza.

Ultimo fattore da considerare è il tipo di spazzole di cui è dotata una macchina. Per i pavimenti delicati e quindi marmo, parquet e via discorrendo andremo a scegliere spazzole delicate che non rilasciano graffi o abrasioni sul pavimento eseguendo comunque una pulizia profonda.

Invece per tutti gli altri e per gli esterni possiamo scegliere una spazzola più dura che ci permette di eseguire una profonda pulizia anche dei pavimenti più ruvidi.

Conclusioni

Ad ognuno la sua spazzola e la sua macchina. Solo in questo modo potremo garantire sempre un ambiente pulito e privo di imperfezioni causate da un’eccessiva azione della spazzola. Il macchinario per la pulizia dei pavimenti è perciò un alleato di cui non possiamo fare a meno.

Come organizzare grandi spedizioni

in Economia/Trasporti by

Un conto è organizzare una spedizione di un pacco un altro è organizzare una grande spedizione, come possiamo farlo? Scoprilo in questo articolo!

Ogni grande azienda che vende i suoi prodotti in tutto il mondo o anche solo in Europa o in Italia ha bisogno di saper organizzare perfettamente la logistica delle sue spedizioni. Per farlo bisogna sapersi muovere al meglio in questo campo e trovare una società affidabile a cui affidarsi. In questa breve guida cercheremo di darti i consigli principali che devi seguire quando hai bisogno di organizzare grandi spedizioni per non farti cogliere impreparato e soprattutto per offrire sempre ai tuoi clienti il servizio migliore che possano desiderare.

Organizza la tua azienda per le spedizioni

Non puoi pensare di spedire la tua merce se la tua azienda non è perfettamente organizzata per le spedizioni. Ogni grande azienda ha in genere un settore apposito che è definito con il termine di logistica. La logistica si impegna a produrre i documenti e le fatture necessarie, si occupa di preparare la spedizione sotto ogni aspetto. Proprio per questo sarebbe bene che ogni azienda oltre a disporre di dipendenti che si occupino di questo settore e di un software che possa supportare il lavoro. Tramite un software possiamo controllare gli ordini in entrata, le spedizioni da preparate, le spedizioni in corso e le spedizioni eseguite.

Scegli una ditta di trasporti

Scegli una ditta di trasporti affidabile, seria e onesta. Stipula un pacchetto di spedizioni con formula contrattuale ed assicurati che ci siano diversi format di spedizione. Potrebbe infatti succedere che una spedizione sia più grande di un’altra e quindi il contratto deve coprire il costo di ogni genere di spedizione. Calcola un numero di spedizioni previste durante un anno e in base a quella richiedi più preventivi possibili. Per trovare le aziende ti basta cercare online ad esempio autotrasporti Bergamo ed imbatterti in tutti i professionisti in questa zona. Richiedi sempre più di un preventivo prima di effettuare la tua scelta e considera affidabilità e competenza di ogni azienda per assicurarti un servizio eccellente.

Stipula sempre un’assicurazione insieme al contratto

Non dimenticarti di stipulare un’assicurazione sulle spedizioni insieme al contratto delle stesse. In caso così di smarrimento dei pacchi, rottura o danneggiamenti vari sarai risarcita dall’assicurazione. Non è insolito che un pacco durante il trasporto possa danneggiarsi e con lui anche la merce al suo interno.

Acquista quanto necessario per organizzare le spedizioni

Avrai sicuramente bisogno di scatole vuote in cartone, pallet e pellicola trasparente per organizzare una spedizione ma anche di pluriball la carta da imballaggio per impedire il danneggiamento della merce e carta adesiva per realizzare le etichette da apporre su ogni pacco.  Questo ti permetterà di essere sempre pronta per ogni spedizione.

Una volta considerati tutti questi fattori sarai pronta per organizzare grandi spedizioni da inviare in tutta Italia e anche all’Estero. L’importante è sempre affidarsi ad un’azienda valida nelle consegne e nel trasporto di merci così da poter offrire ai clienti il miglior servizio di sempre.

Agenzie di viaggio in crescita: nel Bresciano le imprese del settore sono 288

in Economia/Tendenze by
Agenzie di viaggio a Brescia e provincia

Sono oltre 2 mila le imprese attive nel settore in Lombardia su 16 mila in Italia, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al terzo trimestre 2019. La Lombardia pesa il 15% del totale nazionale e occupa 10 mila addetti su circa 48 mila in Italia (21% del totale). Milano è prima in regione e seconda, dopo Roma, a livello nazionale con 1.163 imprese ma prima in Italia per numero di addetti (6.825) seguita da Roma, Torino, Napoli e Venezia. Dopo Milano, in Lombardia, vengono Brescia (288 imprese), Bergamo (208), Monza Brianza (173) e Varese (163). Cresce il settore in Italia, + 2% in un anno e + 7% in cinque anni. Cresce a  Milano del +1,7% in un anno e + 3,8% in cinque anni. Resta stabile in Lombardia.

Un viaggio per le feste? Ecco le scelte, secondo l’Indagine promossa dalla Camera commercio di Milano Monza Brianza Lodi in prevalenza su Milano e la Lombardia, in collaborazione con Confcommercio Milano, Bit, Homi e Tuttofood – e realizzata da Digicamere. In viaggio il 36% che sceglie l’Italia e le capitali europee, sognando le Maldive. Viaggio per le feste, il 36% spende un budget per viaggiare, intorno ai mille euro per circa uno su dieci con punte oltre i 2 mila euro per il 5%. Prime mete l’Italia e le capitali europee. Circa uno su dieci viaggia in Italia. Circa uno su dieci viaggia nelle capitali europee e sceglie Parigi, Londra, Copenaghen, Praga. In viaggio, se potesse esagerare il 38% andrebbe alle Maldive e il 35% in Lapponia lungo i sentieri di Babbo Natale.

Secondo le indicazioni delle agenzie di viaggio milanesi si parte in questi giorni dopo Natale e soprattutto per Capodanno. Il trend delle prenotazioni rispetto allo scorso anno è stabile. Mete principali in Italia sono Campania, Friuli, Lombardia, Sicilia, Trentino, Val d’Aosta, Veneto. Tra le vacanze scelte la settimana bianca in montagna. In Europa si scelgono Parigi, Londra, Vienna. All’estero si sceglie la vacanza al mare, tra Caraibi, Maldive, Mar Rosso, Marocco. Bene anche il viaggio negli Stati Uniti. Il budget va dai mille euro per la settimana bianca o il tour nelle capitali europee, fino ai tremila euro per le mete più lontane. Si viaggia in coppia o con amici.

Ha dichiarato Valeria Gerli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi: ”Nella logica della vacanza si sta puntando ad attrarre sempre più visitatori anche nei nostri territori, offrendo esperienze turistiche molteplici e personalizzate. Il ruolo delle guide turistiche è centrale per trasformare una vacanza in una esperienza più consapevole e da ricordare anche culturalmente. L’impegno è rendere i nostri territori sempre più luogo di piacere e vacanza e non solo di lavoro e business”.

“Per le vacanze delle feste le richieste sono di vario tipo: si va dal classico viaggio verso mete vicine in montagna o nelle città d’arte in Italia e in Europa fino ai pacchetti con destinazioni tropicali e mari caraibici – ha dichiarato Luigi Maderna, presidente Fiavet Lombardia – Confcommercio Milano -. Le prenotazioni sono partite già nei mesi scorsi, sintomo che la clientela preferisce programmare in anticipo puntando su offerte sicure e di qualità. Si tratta infatti di una vacanza importante per inaugurare il nuovo anno in modo positivo con la famiglia e con gli amici”.

Vacanze è sinonimo di relax, ma se qualcosa va storto c’è modo di riparare al danno, in modo veloce e semplice con la mediazione, anche on line. In 9 anni sono state risolte con una conciliazione presso la Camera Arbitrale di Milano, la società della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, 390 liti in materia di turismo. L’accordo avviene nel 90% dei casi, in media in 45 giorni, dopo il primo incontro informativo. Si può risolvere la lite comodamente anche on line con RisolviOnline. Dal 2002 sono state gestite 973 domande, un terzo in materia turistica. Risolvionline è utilizzabile in tutto il mondo.

Natale in tavola: ecco tutte le tendenze del momento per settore

in Agricoltura e allevamento/Economia/Tendenze by

Natale in tavola elegante grazie alle candele in tavola per il 52% e agli alberi di Natale monocolore per il 43%, classico col panettone come simbolo per il 73%, con i tortellini in brodo per il 44%, alternativo con lasagne vegetariane per il 33%. È il quadro che emerge dall’indagine promossa dalla Camera commercio di Milano Monza Brianza Lodi in collaborazione con Confcommercio Milano, Bit, Homi e Tuttofood e realizzata da Digicamere,  in prevalenza su Milano e Lombardia, che ha devoluto 1.000 euro a “Save the children”.

Novità per lo stile sulla tavola di Natale, per il 52% le candele, per il 24% le decorazioni commestibili, per il 22% le corone natalizie.

Per la casa a Natale  i trend sono gli alberi di Natale monocolore per il 43% e il presepio illuminato per il 38%, ma anche addobbi sospesi per il 32%.

Cibi classici, sulla tavola di Natale non possono mancare panettone (73%) e tortellini in brodo (44%), ma anche pandoro (33%), cappone (16%).

Cibi alternativi, sulla tavola di Natale non possono mancare lasagne vegetariane per il 33.%

Alberi di Natale, frutta, ortaggi ma anche carni suine e fiori in colture protette: sono tra i settori agricoli legati alle feste che crescono di più in Lombardia. In totale sono quasi 8 mila le imprese in regione su 193 mila in Italia e danno lavoro a 15 mila addetti su 276 mila nazionali. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese al terzo trimestre 2019, 2018 e 2014. Prime Brescia e Pavia con quasi duemila imprese, seguono Bergamo e Mantova con circa mille. Il maggior incremento in un anno a Cremona (+4,7%) e in cinque anni a Mantova (+19,6%), Milano, Varese e Bergamo (+15%). Donne protagoniste a Sondrio con 141 imprese su 407, il 35%. Stranieri a Mantova con 57 su 835, il 7%.

 “Panettone tipico della tradizione artigianale milanese”. Sono circa 150 imprese diffuse tra Milano Monza Brianza Lodi, raccolte intorno alla ricetta tradizionale.

Alberi di Natale a Milano e Como, vini e spumanti a Pavia, a Brescia frutta anche secca e esotica e fiori per le decorazioni, carni suine per lo zampone a Mantova. Per gli alberi di Natale, sono 60 rispetto alle 53 dello scorso anno e alle 12 del 2014 le imprese specializzate per questo periodo dell’anno, di cui 17 a Milano e 12 a Como. Al centro dei festeggiamenti vini e spumanti, nel settore agricolo legato all’uva ci sono 2.956 imprese, di cui 1.426 a Pavia. Protagonista in tavola la frutta, che vede 512 imprese attive in regione rispetto alle 454 del 2018 e alle 230 del 2014, di cui 127 a Brescia e 102 a Bergamo, a cui si aggiungono 32 di agrumi e 8 di frutta tropicale. Sono poi 1.240 le imprese di ortaggi freschi regionali, in aumento rispetto alle 1.205 del 2018 e alle 980 del 2014. Per ornare tavola e casa, 906 le attività che coltivano fiori e piante all’aria aperta, di cui oltre cento a Brescia, Como, Bergamo, Varese e Milano, 192 con fiori in colture protette (erano 177 nel 2018 e 150 nel 2014) di cui 63 a Brescia. Circa 1500 le imprese legate alle carni, che non mancano in tavola secondo le ricette tradizionali. In particolare i suini (577 attività rispetto alle 575 e 560 di uno e cinque anni fa), con lo zampone che sarà protagonista a Capodanno, sono più presenti nel mantovano (174) mentre nel pollame prevale il bresciano (207) e nei bovini la bergamasca (118).

In Italia prime Catania, Trapani, Treviso. Giovani protagonisti a Nuoro, donne ad Avellino e stranieri a Ragusa. Prime in Italia per totale imprese dei settori sono Catania, Trapani con oltre 8 mila imprese, Treviso con oltre 7.546 (+17,9%), Cuneo con 6 mila (+16,9%), Bari con 5.736 (+22,1%), Verona con 5.725 (+14,9%). Superano le 5 mila anche Salerno, Foggia e Ragusa.

Prime in Italia per peso percentuale dei giovani nei settori agricoli delle feste sono Nuoro con una impresa su quattro, seguita da Avellino e Potenza, Belluno e Enna tutte con oltre il 20%. Le imprese femminili raggiungono quasi la metà del totale ad Avellino (45%) e Frosinone (44%). Un’attività su dieci circa è invece straniera a Ragusa (9,4%) e Prato (8,7%).

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