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Istituzioni - page 2

Ecco quanto costa ai lombardi l’attività del Consiglio (i numeri)

in Economia/Istituzioni/Regione by

Un bilancio di 60 milioni di euro, in calo di un milione e 200mila euro rispetto all’anno scorso, in linea con il trend in costante diminuzione dal 2013. È stato approvato all’unanimità (63 favorevoli) questa mattina in Aula il Bilancio di previsione finanziario per gli anni2024-2025-2026 per il funzionamento del Consiglio regionale. A riportarlo è una nota della Regione di cui dà conto Bsnews, il giornale online di Brescia.

Il Consiglio regionale inizia la nuova legislatura nel segno contenimento dei costi della politica – spiega il Vice Presidente del Consiglio Giacomo Cosentino, (Lombardia Ideale) relatore in Aula del bilancio -. Il numero due di Palazzo Pirelli ha ricordato che “i numeri di questo bilancio confermano lo sforzo del Consiglio verso il contenimento delle spese, senza riduzione delle funzioni,confermandosi il parlamento regionale dal costo pro capite più basso d’Italia, con un costo di 2,46 euro per ogni lombardo, meno di tre caffè all’anno”.

Giacomo Cosentino, nel suo intervento, ha sottolineato come grande attenzione sia stata mantenuta nella ricerca di un ulteriore contenimento dei costi che ha consentito di stanziare 445 mila euro euro sul 2024 e 560 mila euro rispettivamente sul 2025 e 2026 per tirocini formativi e borse di studiofinanziati con i risparmi di gestione del Consiglio regionale.

Tra le spese segnaliamo i patrocini (500 mila euro) e l’organizzazione di eventi, convegni e seminari(730 mila euro), “utili a fare della sede dell’istituzione regionale un autentico punto di riferimento per la società lombarda”, precisa Giacomo Cosentino – “È un bilancio che risponde alla necessità di costruire un Consiglio sempre più aperto, sempre più trasparente, sempre più vicino ai cittadini e alle associazioni, sempre più disposto a rispondere alle istanze che arrivano dai territori”.

Alla luce del successo delle iniziative legate alla legge per la montagna finalizzate a valorizzare la presenza di giovani e famiglie nei rifugi alpini, le risorse a bilancio destinate all’attuazione della legge sono state raddoppiate (60 mila euro).

Il Consiglio regionale della Lombardia si segnala come il più virtuoso d’Italia non solo per il costo pro capite, ma anche per la tempistica: è infatti la prima Assemblea parlamentare regionale d’Italia ad approvare il proprio bilancio. E si segnala anche come esempio e riferimento per la sua trasparenza: i provvedimenti, tutti gli atti di Ufficio di Presidenza e Segreteria Generale, tutti gli impegni di spesa, entrate e uscite del bilancio regionale, sono online in tempo reale.

Nel corso del dibattito, l’Aula ha approvato due ordini del giorno presentati da Pietro Bussolati (PD).Con il primo si intende attivare forme di collaborazione con ALI Lombardia (Autonomie Locali Italiane) in merito ad attività di formazione e coordinamento su finanziamenti e bandi statali ed europei, mentre il secondo documento propone di aggiornare le politiche di welfare aziendale e implementare programmi di formazione e sviluppo.

Approvato anche un ordine del giorno proposto da Lisa Noja (Azione – Italia Viva) per stanziare fondi perpromuovere l’accessibilità (interpretariato LIS) dei lavori del Consiglio, delle Commissioni e degli eventi con l’obiettivo di favorire la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini.

A Brescia 86 nuove attività storiche: l’elenco

in Artigianato/Commercio/Economia/Istituzioni/Regione by

Tappa a Brescia dell’evento itinerante sui territori organizzato per il conferimento dei marchi identificativi di attività storiche riconosciute da Regione Lombardia. In provincia di Brescia – secondo quanto informa Brescia news, il giornale online di Brescia -, delle 86 nuove insegne, 22 appartengono alla categoria ‘Bottega artigiana storica’, 12 a quella di ‘Locale storico’ e 52 a ‘Negozi storici’. Si arricchisce dunque l’albo regionale delle attività storiche e di tradizione in provincia di Brescia, che ora comprende in totale 470 imprese.

L’ELENCO

A seguire le nuove attività storiche riconosciute da Regione Lombardia in provincia di Brescia con l’indicazione della località, insegna, anno di apertura, tipologia di riconoscimento e categoria di appartenenza.

Agnosine

– Ristorante La Campagnola, 1973, Locale storico, Ristorazione;

Artogne

– Michelle Ferre’, 1980, Negozio storico, Abbigliamento e accessori.

Bagnolo Mella

– Bertini 1951, 1951, Negozio storico, Abbigliamento e accessori;

– Olivari, 1954, Negozio storico, Abbigliamento e accessori.

Bagolino

– Ristorante Bar Trattoria Bivio, 1952, Locale storico, Ristorazione;

– Paolo Market, 1978, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Barbariga

– Casoncelli Mari’, 1979, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Bedizzole

– Merceria Intimo, 1983, Negozio storico, Merceria.

Brescia

– Alexander, 1978, Negozio storico, Abbigliamento e accessori;

– Al Serbatoio, 1976, Locale storico, Ristorazione;

– Calzature Astor, 1976, Negozio storico, Abbigliamento e accessori;

– Claraperclara, 1983, Bottega artigiana storica, Cura della persona;

– Laboratorio Armi di Lusso Desenzani, 1972, Bottega artigiana storica, Attrezzature;

– La Novia, 1967, Negozio storico, Miscellanea;

– Max Ottica, 1982, Negozio storico, Ottica e fotografia;

– Mazzoletti Cicli e Accessori, 1923, Negozio storico, Sport e tempo libero;

– Omodei Enzo, 1964, Negozio storico, Casa e arredamento;

– Pastificio Franzoni, 1948, Bottega artigiana storica, Alimentari e specialità alimentari;

– Pizzeria Da Ciro, 1975, Locale storico, Ristorazione;

– Ristorante Antico Beccaria, 1974, Locale storico, Ristorazione;

– Ristorante S. Marco, 1965, Locale storico, Ristorazione;

– Rovetta La Lingeria, 1982, Negozio storico, Merceria;

– Todescato Ottica, 1927, Negozio storico, Ottica e fotografia;

– Udeschini Uomo, 1975, Bottega artigiana storica, Cura della persona;

– V. Zanchetta, 1960, Bottega artigiana storica, Casa e arredamento;

– Zani Camiceria, 1967, Negozio storico, Abbigliamento e accessori.

Calcinato

– Macelleria Soldi, 1965, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Carpenedolo

– Ortofrutta Cerutti Bonati, 1959, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Ceto

– Delfino Sport, 1983, Negozio storico, Sport e tempo libero;

– Olga E Poi…Luca, 1981, Bottega artigiana storica, Cura della persona.

Chiari

– Dofarm, 1979, Negozio storico, Cura della persona;

– Estasi, 1981, Negozio storico, Abbigliamento e accessori;

– La Merceria, 1982, Negozio storico, Merceria;

– Facchetti Frutta & Verdura, 1973, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari;

– Farmacia Federici, 1967, Negozio storico, Cura della persona;

– Forneria, 1973, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari;

– Ottica Begni, 1980, Negozio storico, Ottica e fotografia;

– Rocco Mario Strumenti Musicali, 1976, Negozio storico, Attrezzature;

– Tabaccheria Rivendita 1, 1967, Negozio storico, Bar e tabaccheria;

– Vittorio, 1977, Bottega artigiana storica, Cura della persona;

– Walter E Viviana, 1965, Bottega artigiana storica, Cura della persona.

Concesio

– Abeni, 1963, Negozio storico, Preziosi.

Edolo

– Centro Ottico Spedicato, 1982, Negozio storico, Ottica e fotografia.

Erbusco

– Forneria Andreoli, 1958, Bottega artigiana storica, Alimentari e specialità alimentari.

Ghedi

– Arredamenti Cattina, 1953, Negozio storico, Casa e arredamento;

– Carrozzeria Officina Lorenzi, 1975, Bottega artigiana storica, Auto e Moto;

– Foto Beghi, 1967, Bottega artigiana storica, Ottica e fotografia;

– L’Automobile, 1981, Negozio storico, Auto e Moto;

– Macelleria Bovina Da Nino Polleria Carni Fresche, 1958, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Gussago

– Macelleria Mastra Alebardi, 1966, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Iseo

– Buizza, 1968, Negozio storico, Attrezzature;

– Gelateria Leon D’oro, 1977, Locale storico, Bar e tabaccheria.

Lonato del Garda

– Trattoria Bettola, 1964, Locale storico, Ristorazione.

Lumezzane

– The Barber Shop, 1973, Bottega artigiana storica, Cura della persona.

Lonato del Garda

– Trattoria Rassica, 1910, Locale storico, Ristorazione.

Mazzano

– Agri-Com di Savoldi Fratelli, 1976, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Monte Isola

– Macelleria Mazzucchelli, 1967, Bottega artigiana storica, Alimentari e specialità alimentari.

Montichiari

– Pasticceria Boifava, 1972, Bottega artigiana storica, Gelaterie, pasticcerie e torrefazioni.

– Treccani Ceramiche, 1980, Negozio storico, Attrezzature.

Orzinuovi

– Gioielleria Franguelli, 1956, Negozio storico, Preziosi.

Ospitaletto

– Profumeria Giada, 1982, Negozio storico, Cura della persona.

Ossimo

– Macelleria Domenighini, 1967, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Palazzolo sull’Oglio

– Molinari, 1969, Negozio storico, Abbigliamento e accessori.

Poncarale

– Macelleria Bergamini, 1976, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Ponte di Legno

– La Brasa Ristorante Pizzeria, 1982, Locale storico, Ristorazione.

Pontevico

– Trattoria Dell’Angelo, 1967, Locale storico, Ristorazione.

Pontoglio

– Krisshoes, 1970, Negozio storico, Abbigliamento e accessori;

– Giovanna Acconciature, 1980, Bottega artigiana storica, Cura della persona;

– Farmacia Sbernini, 1963, Negozio storico, Salute e benessere.

Puegnago sul Garda

– Podavini Carni, 1963, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Rezzato

– Abbigliamento Capra, 1948, Negozio storico, Abbigliamento e accessori;

– Crescini Camping Sport, 1977, Negozio storico, Sport e tempo libero;

– Paneria, 1977, Bottega artigiana storica, Alimentari e specialità alimentari.

Rodengo Saiano

– Buizza Alberto Hi-Fi, 1983, Negozio storico, Attrezzature;

– Gonzini Guerrino Serramenti In Alluminio, 1978, Bottega artigiana storica, Casa e arredamento.

Rovato

– Cose Mie Intimo, 1983, Negozio storico, Abbigliamento e accessori;

– Impresa Pontoglio, 1973, Bottega artigiana storica, Attrezzature;

– Ramera Infissi, 1968, Bottega artigiana storica, Miscellanea;

– Valtellini, 1983, Negozio storico, Abbigliamento e accessori.

Sale Marasino

– Avalli e Mazzucchelli, 1979, Bottega artigiana storica, Auto e Moto;

– Barber Shop, 1982, Bottega artigiana storica, Cura della persona;

– Briola1955, 1962, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

Salò

– Maroni, 1895, Negozio storico, Abbigliamento e accessori.

Sirmione

– Bar Cristallo, 1977, Locale storico, Bar e tabaccheria.

Toscolano-Maderno

– Frantoio Olive Bonaspetti Carlo Eredi, 1968, Bottega artigiana storica, Alimentari e specialità alimentari.

Trenzano

– Agenzia Agricola Noli Faustino, 1973, Negozio storico, Alimentari e specialità alimentari.

La Regione approva il Bilancio consolidato

in Economia/Istituzioni/Regione by

Il Consiglio regionale ha approvato questa mattina a maggioranza il Bilancio consolidato 2022 di Regione Lombardia che descrive, oltre a quella della Giunta e del Consiglio regionale, la situazione finanziaria anche di altri 14 enti, tutti società e aziende regionali. Si tratta nello specifico dei tre enti dipendenti Ersaf (Ente regionale per i servizi ad agricoltura e foreste), Arpa (Azienda regionale per l’ambiente) e Polis (Istituto per il supporto alle politiche regionali), delle quattro società controllate Finlombarda, Aria, FNM, Autostrada Pedemontana, della società partecipata Arexpo e delle cinque Aler.
Per la prima volta entra a far parte del sistema anche la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA), ente controllato al 60% da Regione Lombardia e che assicura un supporto alle politiche ambientali attraverso ricerca, progettazione e iniziative di promozione culturale. Il bilancio consolidato, che certifica un patrimonio complessivo di Regione pari a 3.994 milioni di euro, conferma un indice di liquidità positivo ed è stato esaminato con parere favorevole dal Collegio dei revisori.

Il rendiconto consolidato 2022 di Regione Lombardia rileva gli investimenti erogati in fase post Covid per favorire la realizzazione nel territorio di infrastrutture a beneficio degli enti locali. Presenta pertanto una perdita coperta tuttavia dagli utili degli anni precedenti.

Il documento -ha detto il relatore Davide Caparini, Presidente della Commissione Bilancio- certifica l’operato della Regione in una fase in cui ha dovuto affrontare enormi emergenze fornendo strumenti e opportunità per consentire la ripresa”.

Ad annunciare il voto contrario del Partito Democratico è stato Gian Mario Fragomeli, motivandolo con la necessità, per la Regione, di rivedere il rapporto col sistema delle società partecipate, “per le quali è urgente una riforma complessiva che garantisca trasparenza ed efficienza”. Martina Sassoli (Lombardia Migliore) ha dichiarato l’astensione del suo gruppo, auspicando futuri bilanci che certifichino una gestione non più in perdita.


In apertura di seduta si è tenuta la commemorazione del Presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, a cui l’Aula ha tributato un minuto di silenzio: in precedenza a tratteggiarne i tratti salienti della figura e dell’impegno istituzionale sono stati il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani e il Presidente della Giunta Attilio Fontana. Ai loro interventi si è aggiunto quello del Consigliere Segretario Jacopo Scandella che ieri ha preso parte ai funerali di Stato a Roma.


L’Assemblea regionale si riunirà nuovamente martedì 3 ottobre, quando sarà chiamata a votare sul progetto di legge in materia di bonifica dei siti contaminati.
All’ordine del giorno della prima seduta di ottobre anche sei mozioni sui seguenti temi: sostegno della vita, dei diritti delle donne e della libertà in Iran (prima firmataria Claudia Carzeri, Forza Italia); risorse destinate per la riapertura dell’anno scolastico 2023-2024 (prima firmataria Paola Bocci, PD); deroghe per gli accessi in Area B nel Comune di Milano (primo firmatario Alessandro Corbetta, Lega); bacinizzazione del fiume Po (primo firmatario Marcello Ventura, Fratelli d’Italia); esenzione Irap per gli enti del Terzo Settore (primo firmatario Paolo Romano, PD); impegno di Regione Lombardia a sostenere i Comuni a seguito dei danni causati dagli eventi meteorologici estremi di luglio e agosto (primo firmatario Alfredo Simone Negri, PD).
In conclusione sono previste la nomina di quattro componenti del Comitato regionale per le comunicazioni (CORECOM); l’elezione di sette componenti del Consiglio per le pari opportunità (CPO) e la nomina di due Consiglieri regionali nel Comitato di indirizzo e coordinamento in area dipendenze.

Arpa Lombardia, il nuovo direttore è Fabio Cambielli

in Ambiente/Economia/Istituzioni/Regione by

Fabio Cambielli è nuovo direttore di Arpa Lombardia. “La sua riconosciuta preparazione e l’esperienza maturata in ambito di tutela ambientale saranno sicuramente un valore aggiunto – ha commentato l’assessore regionale bresciano all’Ambiente, Giorgio Maione – Il supporto tecnico di Arpa all’azione della Regione Lombardia in campo ambientale è fondamentale soprattutto in vista degli obiettivi che ci siamo prefissati in materia di qualità dell’aria, bonifiche e tutela del territorio”.

Lombardia, stop ai diesel Euro5 rinviato. Maione: scelta di buon senso

in Ambiente/Economia/Evidenza/Istituzioni/Regione by

“Il rinvio dello stop ai veicoli diesel euro 5 al 2024 – 2025 per tutte le Regioni del bacino padano è una scelta di buonsenso da parte del Governo. Non si possono costringere decine di migliaia di famiglie a sostituire l’automobile dall’oggi al domani. Ora che il decreto è stato approvato dal Consiglio dei ministri, la Regione Lombardia avvierà un confronto con Comuni e associazioni di categoria per arrivare a un percorso condiviso sulle scelte e le tempistiche”. Lo ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Clima della Regione Lombardia Giorgio Maione in seguito al decreto approvato nel fine settimana dal Cdm. Il documento prevede la facoltà per la Regione Lombardia, unitamente a Piemonte, Veneto ed Emilia – Romagna, di attuare misure di limitazione della circolazione dei veicoli diesel euro 5 esclusivamente a far data dal 1° ottobre 2024 e in via obbligatoria solo a partire dal 1° ottobre 2025.

“Il cambiamento va condiviso e accompagnato con gli incentivi, come sta facendo la Regione Lombardia che grazie al bando ‘Rinnova Autovetture 2023’ ha investito 10 milioni e consentito quest’anno a 4744 famiglie di sostituire un veicolo inquinante con uno a zero o bassissime emissioni. Abbiamo come sempre un approccio concreto ai problemi e non una visione puramente ideologica che rischierebbe di compromettere la tenuta economica e sociale dei nostri territori” aggiunge Maione.

“L’incentivo alla sostituzione del veicolo arriva fino a 4.000 euro. Sono ancora disponibili 2 milioni di euro. Il bando chiuderà il 31 ottobre. Tutte le nuove motorizzazioni garantiscono bassissimi valori di emissione e quindi promuoviamo scelte che possano migliorare ulteriormente la qualità dell’aria della nostra regione” conclude l’assessore.

Regione, 3,5 milioni per le aziende agricole sentinelle dell’ambiente

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni/Regione by

Regione Lombardia finanzia, con circa 3,5 milioni di euro, 173 progetti per le aziende agricole nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale, destinati a interventi per migliorare la gestione delle acque e alla conservazione della biodiversità.

Lo comunica l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste di Regione Lombardia, Alessandro Beduschi, annunciando i finanziamenti previsti dal PSR con i bandi 2022, rispettivamente 564.000 euro per 63 domande nell’ambito dell’operazione 4.4.01  ‘Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla conservazione della biodiversità’ e 2,8 milioni di euro per 110 domande sull’operazione 4.4.02 ‘Investimenti non produttivi finalizzati prioritariamente alla migliore gestione delle risorse idriche’.

“Con questi fondi – prosegue l’assessore Beduschi – le aziende potranno finanziare diversi progetti, come la piantumazione di siepi e filari, la realizzazione di protezioni e recinzioni per salvaguardare la presenza di specie selvatiche, ma anche per costituire ‘fasce tampone’ boscate, recuperare fontanili per poter disporre di acqua sorgiva di ottima qualità o realizzare zone umide e pozze che consentano il mantenimento della flora e della fauna o installare il cosiddetto biobed, che impedisce la dispersione nel terreno e nelle falde di prodotti fitosanitari”.

“Con le due misure finanziate – conclude Beduschi – Regione Lombardia conferma la sua attenzione alle imprese agricole che presidiano il territorio, il paesaggio e l’habitat naturale e che con i loro progetti ci confermano di voler essere protagoniste per preservare e recuperare ambienti ad alto valore naturalistico, oltre che a considerare l’acqua come un bene sempre più prezioso e da tutelare”.

RIPARTO PER PROVINCE

Provincia totale domande e importo:

– Bergamo (14 domande) 324.900 euro;

– Sondrio (29 domande) 106.495 euro;

– Milano (14 domande) 283.920 euro;

– Pavia (66 domande) 1.813.415 euro;

– Lecco (5 domande) 100.100 euro;

– Como (3 domande) 32.400 euro;

– Mantova (13 domande) 106.000 euro;

– Brescia (18 domande) 389.000 euro;

– Lodi (8 domande) 193.000 euro;

– Cremona (3 domande) 80.670 euro.

TOTALE 3.430.000 euro

Formazione continua, nel Bresciano finanziati corsi per 1.400 lavoratori

in Economia/Formazione/Istituzioni/Regione by

“Si conferma l’interesse delle imprese lombarde per garantire la crescita delle competenze del proprio capitale umano. Dei 30 milioni messi a disposizione da Regione Lombardia attraverso i fondi europei destinati a questo ‘capitolo’ con il bando per l’assegnazione di voucher aziendali per interventi di formazione continua, in poco più di due mesi sono già pervenute richieste per oltre 10 milioni di euro. Risorse concrete destinate alla frequenza di corsi di formazione continua di 7.500 lavoratori”. Lo comunica il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, evidenziando come l’attenzione verso questo tipo di proposte sia continua e costante.

Lo stanziamento del bando è valido per il biennio 2023-24 e ogni impresa avrà a disposizione un importo massimo di 50.000 euro spendibili su base annua.

“La misura attivata da Regione Lombardia dimostra una volta di più la nostra massima attenzione per il capitale umano e per il lavoro – commenta l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro Melania Rizzoli – e risponde all’esigenza delle imprese di disporre di uno strumento semplice e veloce per l’aggiornamento delle competenze delle persone assunte, oggi più che mai a rischio di una celere obsolescenza”.

“La misura – precisa Rizzoli – è utilizzata soprattutto dalle micro piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto imprenditoriale più denso in Lombardia”.

I DATI PER PROVINCIA

Il maggior numero di richieste riguarda la provincia di Milano, con 341 imprese coinvolte e 3.129 lavoratori, pari a oltre 4 milioni di euro di risorse richieste.

Per la provincia di Brescia 233 imprese e oltre 1.400 lavoratori coinvolti, con risorse pari a quasi 2 milioni di euro. Numeri importanti anche per la provincia di Bergamo: 143 imprese e 1 milione di euro per la formazione di 835 lavoratori.

69 imprese della provincia di Monza e Brianza formeranno 598 lavoratori, con interventi pari a 800.000 euro.

La provincia di Como vede 27 imprese e 195 lavoratori da formare, con una richiesta di 252.000 euro, mentre in provincia di Lecco sono stati richiesti 249.000 euro da 19 imprese per interventi formativi a favore di 156 lavoratori.

Dalla provincia di Cremona sono stati richiesti 262.000 euro da 30 imprese per la formazione di 171 lavoratori, mentre la provincia di Mantova vede la richiesta di 327.000 euro per la formazione di 245 lavoratori impiegati in 44 imprese.

Hanno avanzato richiesta anche 15 imprese della provincia di Lodi, con 89 lavoratori coinvolti e uno stanziamento previsto di 133.000 euro.

Numeri importanti anche per Varese (58 imprese, 424 lavoratori e 597.000 euro da impiegare) e Pavia (46 imprese, 156 lavoratori e risorse pari a 243.000 euro).

Per la provincia di Sondrio, infine, per la formazione di 13 lavoratori sono stati richiesti 18.000 euro da 4 aziende. 

Elezioni regionali, ecco le proposte unitarie delle associazioni di categoria bresciane

in Aib/Api/Assocamuna/Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Cdo/Cna/Confagricoltura/Confartigianato/Confesercenti/Economia/Istituzioni/Regione by

Come già avvenuto per le elezioni politiche dello scorso settembre, le 14 Associazioni di categoria bresciane – che contano oltre 40.360 imprese associate e un totale di 240.500 collaboratori – hanno presentato un manifesto unitario con le proposte per i candidati alle imminenti elezioni regionali lombarde, in programma il prossimo 12 e 13 febbraio.

A firmare il documento sono: Ance Brescia, Associazione Artigiani di Brescia e provincia, Assopadana, Agricoltori Italiani, CNA Brescia, Coldiretti Brescia, Confagricoltura Brescia, Confapi Brescia, Confartigianato Brescia e Lombardia Orientale, Confcommercio Brescia, Confcooperative Brescia, Confesercenti della Lombardia Orientale, Confindustria Brescia e FAI Brescia.

In particolare, il manifesto traccia le 10 traiettorie evolutive ritenuta imprescindibili per la prossima legislatura di Regione Lombardia.

Spiccano in particolare, tra i punti affrontati:

·        La necessità di limitare il numero delle deleghe assessorili per garantire efficacia e controllo del piano di azione regionale, assicurando in questo modo un confronto costante e preventivo con il mondo dell’impresa per affrontare insieme i dossier progettuali.

·        L’importanza di una Regione Lombardia che sia protagonista a Bruxelles, diventando ambasciatrice delle sfide che riguardano le imprese lombarde, dal Fit for 55 alla Politica di Coesione al FESR e FES.

·        Uno sviluppo armonico e sostenibile del territorio lombardo, in cui Brescia – seconda provincia della Regione per rilevanza economica, sociale e demografica e tra le principali forze motrici del Paese – possa assolvere al ruolo di “cerniera” per avvicinare le molte realtà lombarde, fortemente eterogenee per dinamiche economiche e sociali.

·        L’attenzione a progetti seri e concreti per vincere le sfide del PNRR, e la volontà di dare corpo a un nuovo hub per l’innovazione sostenibile.

·        La valorizzazione del capitale umano come fattore imprescindibile di successo per il sistema imprenditoriale lombardo grazie a un sistema formativo che, fondato su solide competenze locali, sarà rafforzato anche da 6 nuovi percorsi ITS, in grado di attrarre talenti.

·        La necessità di una Regione che sostenga in modo deciso e concreto opere essenziali per la mobilità di persone e merci, concentrandosi su dossier quali AV del Garda, Aeroporto di Montichiari, Piccolo Scalo Merci e Raccordo autostradale della Valtrompia.

·        Un approccio non ideologico al tema dell’autonomia differenziata, nella fiducia di un’Italia unita, ma allo stesso tempo nella consapevolezza che la Regione – se beneficiasse di una più ampia autonomia amministrativa e organizzativa – potrebbe essere ancora più competitiva, semplificando alcuni processi.

“Come già avvenuto nelle elezioni politiche, l’obiettivo delle Associazioni è stato di proporre, con un’unica voce ed un approccio di corretta equidistanza rispetto ai vari candidati, un pensiero unitario – il commento dei Presidenti delle 14 Associazioni coinvolte –, che va aldilà delle singole sigle di rappresentanza, sui principali fattori da attenzionare nella prossima Legislatura di Regione Lombardia. Siamo consapevoli che nel quinquennio in arrivo ci attendono sfide fondamentali per il futuro del nostro territorio, e Brescia può e deve, in questo senso, far sentire la sua voce e la sua importanza.”

Appalti, Moraschini: la Provincia diventi ente di semplificazione amministrativa

in Economia/Istituzioni/Provincia di Brescia by

Il Presidente della Provincia di Brescia, Emanuele Moraschini, interviene in merito al nuovo Codice dei Contratti pubblici, che deve essere l’occasione per costruire un quadro istituzionale chiaro, che contribuisca a designare le Province come enti di semplificazione amministrativa e specializzati nella progettazione e nell’aggiudicazione ed esecuzione degli appalti.

“Sono d’accordo con il Presidente dell’Unione Province Italiane, Luca Santambrogio, quando afferma che si tratta di un percorso strategico per definire un sistema pubblico di amministrazione in grado di sostenere le piccole e medie imprese, velocizzando le procedure e snellendo la burocrazia che rallenta e appesantisce i processi. Si tratta infatti di un nodo essenziale della revisione e ricostruzione del ruolo delle Province, sul quale il Governo centrale sta lavorando”.

Secondo Moraschini, la Provincia di Brescia è esempio efficiente di progettazione, affidamento ed esecuzione dei contratti e degli investimenti pubblici ed è un sistema di acquisizione di lavori, servizi e forniture che rappresenta un modello organizzativo performante per le indubbie capacità di dare concrete risposte alle istanze locali e di aggregazione in particolare della spesa pubblica in materia di appalti.

“La “CUC Area Vasta Brescia” rappresenta il risultato di un lungo percorso, iniziato quando la Provincia di Brescia, “travolta” dagli effetti della Legge Delrio che trasformò le Province in Enti di secondo livello, operanti quali Enti di area vasta limitandone le funzioni fondamentali, decise di istituire la Stazione Unica Appaltante, successivamente trasformata in Centrale Unica di Committenza con l’adesione delle Comunità Montane della Valle Camonica, della Valle Trompia e del Sebino Bresciano, con l’obiettivo di esercitare proprio una delle funzioni fondamentali previste dalla legge 56 di assistenza tecnica e amministrativa a favore dei comuni, non solo bresciani, nell’espletamento delle procedure d’appalto per conto dei Comuni stessi”

Ad oggi la CUC ha espletato 1377 procedure ad essa demandate dai 188 enti aderenti, in rappresentanza di oltre 208 comuni appartenenti a ben 7 province lombarde, per un importo complessivo di oltre 1,8 miliardi di euro.

Giova anche sottolineare che la Provincia di Brescia, oltre a rappresentare la Sede Principale della CUC, espleta anche le funzioni di Soggetto Aggregatore, gestendo quindi procedure di appalto in forma aggregata a livello regionale, in coordinamento con gli altri 31 Soggetti Aggregatori nazionali (tra i quali CONSIP e ARIA Lombardia).   

La Centrale Unica di Committenza Area Vasta Brescia – ha concluso Moraschini – rappresenta una eccellenza a livello nazionale, tra l’altro, certificata dal 2017 secondo la norma di qualità UNI EN ISO 9001:2015, certificazione conseguita nel 2022 anche dal Settore Innovazione, che si è distinto in particolare nei servizi di sistemistica e help desk. Occorre continuare a investire affinché le Province possano continuare a essere un punto di riferimento in termini di servizi e di progettazione, nell’interesse di tutti i territori che rappresentano e di conseguenza nell’interesse delle collettività”.

Oltre 40 anni di lavoro: ecco tutte le nuove attività storiche della provincia di Brescia

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Sono 68, tra negozi, locali e botteghe artigiane, le imprese della provincia di Brescia che questa mattina hanno ricevuto il marchio identificativo di attività storica. Realtà del tessuto produttivo lombardo con alle spalle un trascorso non inferiore a 40 anni. A darne conto, riportando una nota della Regione, è il quotidiano BsNews / Brescia news.

Questa mattina la consegna a Brescia. Presenti alla cerimonia l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi e il presidente della Camera di Commercio di Brescia Roberto Saccone. Da quest’anno, proprio grazie alla collaborazione con gli enti camerali, su volontà dell’assessore, le cerimonie di consegna stanno avendo luogo in tutti i territori provinciali. Oggi, in particolare, proprio presso la sede dell’ente camerale bresciano.

GUIDESI: UN’OCCASIONE PER DIRE GRAZIE – ‘È un riconoscimento più che simbolico’ ha detto l’assessore Guidesi.

‘Sono infatti attività storiche che vengono premiate – ha aggiunto – anche perché sono riuscite a mantenere la loro tradizione, dal punto di vista economico, innovandola e rinnovandola. Per cui non solo hanno resistito, sono riuscite anche ad anticipare i tempi e restare presenti sul territorio. Ricoprono un ruolo non solo dal punto di vista economico, ma anche sociale per il servizio che offrono alle comunità. Questo è il motivo per cui abbiamo spostato sui territori queste premiazioni, ospitate dalle Camere di commercio, che voglio ringraziare. È anche un’opportunità in quanto le attività storiche riconosciute oggi, come tutti gli anni, dal prossimo anno avranno a disposizione uno strumento di Regione Lombardia fatto apposta per loro e che le sostiene negli investimenti’.

LE 68 IMPRESE PREMIATE NELLA PROVINCIA DI BRESCIA – Queste le 68 ‘nuove’ attività storiche in provincia di Brescia premiate dall’assessore Guidesi.

COMUNE DI BRESCIA

Barbanzè (1975), Negozio Storico, Storica Attività;

Bertarini Orologeria (1980), Negozio Storico, Storica Attività;

Biciclette Zecchini (1920), Negozio Storico, Storica Attività;

Buizza (1972), Negozio Storico, Storica Attività;

Caffè S. Agata (1972), Locale Storico, Storica Attività;

Calzature Sarca (1976), Negozio Storico, Storica Attività;

Fibra 1 (1959), Negozio Storico, Storica Attività;

Ginger (1982), Negozio Storico, Storica Attività;

Parrucchiera per Signora (1964), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI BEDIZZOLE

Tabaccheria Zanchi (1952), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI BORGOSATOLLO

Tabaccheria Capra (1968), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI BOVEZZO

Tomasoni (1977), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI CAPO DI PONTE

La Pieve (1982), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI CARPENEDOLO

Forneria Botturi Fratelli dal 1947 (1947), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI CASTENEDOLO

B.Ut.Fer (1978), Negozio Storico, Storica Attività;

Castenedolo, Frutta e verdura (1958), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI CAZZAGO SAN MARTINO

Frutta Castellini (1969), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI CHIARI

Masserdotti Formaggi Salumi (1979), Negozio Storico, Storica Attività;

Pasticceria Marconi (1965), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana;

Pasticceria San Faustino (1968), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana;

Trattoria Pizzeria Leonessa (1981), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI CIMBERGO

Alimentari De Marie (1956), Negozio Storico, Storica Attività;

COMUNE DI COLLIO

Ristorante Albergo Belvedere (1964), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI CONCESIO

Miramonti L’altro (1981), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI EDOLO

Alimentari Mazzucchelli (1933), Negozio Storico, Storica Attività;

Liquorificio Alta Valle Camonica (1953), Bottega Artigiana Storica, Bottega Storica.

COMUNE DI GARDONE VAL TROMPIA

Osvaldo parrucchiere (1981), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI GHEDI

Sericart (1974), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI IDRO

Panificio Gasparini (1980), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana;

COMUNE DI ISEO

Arte Casa Jarrera (1980), Negozio Storico, Storica Attività;

Bar Garibaldi (1975), Locale Storico, Storica Attività;

Bianchi (1968), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI ISORELLA

Mobilificio Visini (1964), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI LONATO DEL GARDA

Trattoria La Rosa (1941), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI MALONNO

Forneria Salvetti (1947), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI MANERBA DEL GARDA

Garage Europa (1962), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana.

COMUNE DI MARCHENO

Bar Trattoria Primavera (1969), Locale Storico, Storica Attività;

Trattoria ‘Bar Cascata’, (1958), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI MARONE

Ristorante Camplani (1979), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI MAZZANO

Centro Ortofrutta Fratelli Albini (1923), Negozio Storico, Storica Attività;

Merceria Brodini Sorelle (1950), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI MONTE ISOLA

Bar Alimentari da Ernesta (1967), Negozio Storico, Storica Attività;

Bar Letizia (1967), Locale Storico, Storica Attività;

Trattoria Del Sole (1974), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI MONTICHIARI

Acconciature Daniela (1978), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana;

Forbici Elettrodomestici (1979), Negozio Storico, Storica Attività;

Trattoria Da Licio (1956), Locale Storico, Storica Attività;

Trattoria La Capretta (1970), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI NUVOLERA

Antica Osteria (1974), Locale Storico, Storica Attività;

Nuvolera, Grumi Arreda By Giemme (1967), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI ORZINUOVI

Bar Centrale (1962), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI OSPITALETTO

Macelleria Formaggi dal 1964 (1965), Negozio Storico, Storica Attività;

Tabaccheria Marchetti (1959), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI REZZATO

Foto Paletti (1957), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI ROÈ VOLCIANO

Trattoria Ricomilla (1979), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI ROVATO

Casali Frutta (1972), Negozio Storico, Storica Attività.

Coltelleria Stabiglieri (1979), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana;

Fratelli Scuri srl (1959), Negozio Storico, Storica Attività;

Farmacia Comunale (1971), Negozio Storico, Storica Attività;

Panificio Deleidi (1963), Bottega Artigiana Storica, Storica Attività Artigiana;

Pezzucchi Bevande (1957), Negozio Storico, Storica Attività;

Trattoria da Gina (1950), Locale Storico, Locale Storico.

COMUNE DI SALÒ

Tranquilli (1959), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI SIRMIONE

Gelateria Gino (1965), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI TRAVAGLIATO

Baldini (1945), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI VESTONE

La Sosta (1968), Locale Storico, Storica Attività.

COMUNE DI VILLA CARCINA

Belussi Caffè Tabaccheria (1967), Negozio Storico, Storica Attività.

COMUNE DI ZONE

Bar Centrale (1978), Locale Storico, Storica Attività.

I RICONOSCIMENTI DAL 2004 – Sale così a 384 il numero delle piccole imprese della provincia di Brescia che possono fregiarsi del marchio di ‘Attività storica’ rilasciato da Regione Lombardia. Nello specifico per questo territorio, si contano 51 botteghe artigiane, 102 locali e 231 negozi.

In Lombardia dal 2004 sono state riconosciute in totale 2848 attività storiche.

Le attività storiche riconosciute nel 2022 in Lombardia sono 456. In totale sono già state consegnate 319 targhe; nel dettaglio Sondrio (31), Lodi (11), Milano (41), Monza e Brianza (26), Varese (76), Como (41) e Lecco (25) e Brescia (68).

SOSTEGNO CONCRETO ALLE IMPRESE STORICHE – Regione Lombardia ha inoltre messo in campo un sostegno concreto per Micro, Piccole e Medie Imprese iscritte nell’elenco regionale delle attività storiche attraverso il bando ‘Imprese storiche verso il futuro 2022’. Risorse da investire quindi per l’innovazione, per favorire il ricambio generazionale e la riqualificazione dei locali.

Nel dettaglio per la provincia di Brescia sono stati concessi contributi pari a 1.188.360 euro di cui  926.308 euro per il settore del commercio e 262.051 euro per il settore dell’artigianato. Infine, la ripartizione dei 70 beneficiari: 57 imprese appartengono al settore del commercio, 13 all’artigianato.

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