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Evidenza - page 29

Lombardia, Parolini: 5 milioni di euro per sostenere le imprese

in Economia/Evidenza/Export by

“Con l’approvazione di questa nuova misura, destiniamo 5 milioni di euro per sostenere l’export delle imprese lombarde, favorendo anche il loro accesso ai canali e-commerce come ulteriore opportunità di vendita verso mercati esteri e facilitando la ricerca degli strumenti finanziari e assicurativi più efficaci per sostenere il proprio export”. Lo ha detto l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini commentando l’approvazione odierna, da parte della Giunta, su sua proposta, dei criteri attuativi della misura dedicata al sostegno delle medie, piccole, e micro imprese lombarde per lo sviluppo dell’export denominata ‘Finanza e e-commerce: nuove azioni per sviluppare l’orientamento delle MPMI lombarde verso i mercati esteri’.

EXPORT IMPORTANZA STRATEGICA – “Abbiamo voluto mettere in campo questa iniziativa perché le esportazioni rivestono una importanza strategica per il consolidamento e lo sviluppo dell’economia e del lavoro lombardi. Come emerge anche da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati Unioncamere – Ministero del Lavoro relativi al 2015, – ha sottolineato l’assessore- l’export delle imprese in Lombardia ha creato 30 mila nuovi posti di lavoro e, in particolare, le imprese esportatrici assumono il doppio delle non esportatrici (il 26% cerca collaboratori contro il 13,7% delle altre). L’indagine dice anche che la Lombardia pesa per il 27% sull’export italiano (111 miliardi su 414 complessivi) e che quasi il 40% delle imprese esportatrici lombarde esporta oltre il 50% della produzione”.

EXPORT BUSINESS MANAGER – “L’utilizzo dei contributi che deriveranno da questa misura in particolare e da tutte quelle dedicate all’export – ha sottolineato Parolini – è qualificato da una grande novità: l’opportunità di beneficiare dello strumento ‘Export Business Manager’, una rete di servizi offerti da figure con comprovata esperienza professionale, accreditati tramite una specifica selezione tra società, consorzi, studi e professionisti associati e Aziende Speciali delle Camere di Commercio, istituendone un apposito elenco. In questo modo la nostra azione di sostegno sarà ancora più mirata ed efficace”.

OBIETTIVI – La misura prevede il sostegno e l’accompagnamento delle imprese che intendono sviluppare e consolidare la propria posizione sui mercati esteri attraverso la consulenza alla definizione, ed attuazione, di un piano finanziario a sostegno e consolidamento dell’attività di export nonché il supporto nell’individuare ed attuare una strategia di posizionamento sulle piattaforme digitali per lo sviluppo dell’export.

SOGGETTI DESTINATARI – I soggetti destinatari dell’intervento sono MPMI, Consorzi, e aggregazioni di imprese, dei settori manifatturiero, delle costruzioni e dei servizi alle imprese.

DETERMINAZIONE DEI CONTRIBUTI – L’ammontare dei contributi a fondo perduto concedibili a ciascun soggetto beneficiario è pari all’importo massimo di 6.000 euro ed è determinato nella misura massima del 50% delle spese effettivamente sostenute.

TEMPI – Il periodo di realizzazione per la realizzazione dei progetti ammessi al contributo non potrà superare i 12 mesi dalla data di presentazione della domanda.

Rapporto Sace sull’export, appuntamento martedì a Villa Fenaroli

in Città e Hinterland/Eventi/Evidenza/Export by

In un mondo che viaggia a ritmi più lenti, in cui i rischi crescono e diventano più diffusi, non c’è più spazio per previsioni a doppia cifra. L’internazionalizzazione resta una strategia necessaria per le imprese italiane, ma la competizione globale si fa più agguerrita. Occorre affrontarla con un approccio strutturato, identificando i mercati a maggiore opportunità, diversificando le geografie in portafoglio e presentandosi con un pacchetto commerciale e finanziario competitivo.

È in questo quadro che prende le mosse “RE-action. Export calling” il nuovo Rapporto di SACE (Gruppo Cdp) con le previsioni sull’export italiano per il quadriennio 2016-2019.

Lo studio sarà presentato domani a Brescia (ore 16:30), presso Villa Fenaroli – alla presenza del Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana, Marco Bonometti e del Presidente di SACE Beniamino Quintieri – in una giornata di confronto con le eccellenze imprenditoriali del territorio (Beretta, Turboden, Marzoli Gruppo Camozzi, ASO Group) e gli esperti di SACE e SIMEST (Gruppo Cdp)

 

PROGRAMMA

– Sede legale Piazza Poli 37/42 – 00187 Roma

16:00     Registrazione

16:30     Saluto di benvenuto

Marco Bonometti, Presidente, Associazione Industriale Bresciana

16:45     RE-Action. Export Calling. Rapporto Export 2016-2019

Alessandro Terzulli, Chief Economist, SACE

17:10     i-Tale: l’altro Made in Italy

Paolo Bertuzzi, Chief Executive Officer, Turboden

Antonio Biondo, Law Enforcement & Defence Sales Director, Beretta

Cristian Locatelli, Direttore Generale, Marzoli Gruppo Camozzi

Giuseppe Mercurelli, Chief Executive Officer, ASO Group

Simonetta Acri, Direttore Rete Domestica, SACE

18:00     Conclusioni

Beniamino Quintieri, Presidente, SACE

Segue light cocktail

 

Camera di commercio, apre lo Sportello etichettatura prodotti agroalimentari

in Alimentare/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Evidenza by

Un nuovo servizio per supportare le imprese della filiera del settore agroalimentare è da oggi disponibile presso la Camera di Commercio di Brescia.

In dettaglio, tramite lo “Sportello etichettatura prodotti agroalimentari”, le imprese bresciane che operano nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari possono ora ottenere pareri specialistici in tema di sicurezza alimentare, etichettatura, etichettatura ambientale, vendita in UE ed esportazione extra UE dei loro prodotti .

Dal prossimo 13 dicembre scatta, peraltro, l’obbligo per tutte le imprese del settore agroalimentare di inserire nell’etichetta dei prodotti immessi in commercio le informazioni nutrizionali, in seguito all’applicazione delle disposizioni del regolamento UE n. 1169/2011, contenente norme sull’etichettatura, presentazione e pubblicità dei prodotti alimentari, sull’indicazione degli allergeni e sull’etichettatura nutrizionale.

“L’etichettatura sui prodotti alimentari – commenta Massimo Ziletti, Segretario Generale della Camera di Commercio – oltre che costituire un obbligo, può essere visto dalle imprese anche come un elemento di tutela e di competitività, specialmente con riguardo al fenomeno della contraffazione alimentare, che così pesantemente incide sul settore eno-agroalimentare, sia nel mercato italiano che in quello internazionale”.

Il servizio, completamente gratuito, si avvale della consolidata esperienza tecnica del Laboratorio Chimico della Camera di Commercio di Torino ed è gestito digitalmente. Le imprese interessate potranno pertanto scegliere di ottenere un parere via e-mail o di concordare un appuntamento via skype direttamente dalla propria sede, senza necessità di recarsi fisicamente presso la sede camerale. A questa attività si affiancherà inoltre , nei prossimi mesi, un’attività di formazione per le imprese su tematiche specifiche.

In occasione dell’avvio del servizio, il prossimo giovedì 17 Novembre 2016 dalle 9,30 alle 12.30 presso la Camera di Commercio di Brescia, in via Einaudi n. 23, si terrà il seminario “Contraffazione alimentare: l’etichettatura come strumento di tutela”.

Le iscrizioni possono essere effettuate inviando la scheda compilata, disponibile sul sito internet della Camera di Commercio di Brescia, all’indirizzo di posta pni@bs.camcom.it entro il 15 novembre prossimo; si accettano adesioni sino a esaurimento posti in sala.

Le Imprese interessate possono inoltre porre quesiti utilizzando il form disponibile on line e inviandolo unitamente alla richiesta di iscrizione al seminario: le tematiche di interesse generale potranno essere approfondite dagli esperti in sede di seminario, mentre quesiti specifici saranno trattati riservatamente via mail o via skype, come previsto dal servizio.

Per informazioni è a disposizione l’Ufficio competitività delle Imprese, tel. 030.3725298 / 030.3725264 /030.3725346, e-mail pni@bs.camcom.it .

Pmi Day al via domani in città con un flash mob

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Eventi/Evidenza by

Anche quest’anno il Comitato Piccola Industria di Associazione Industriale Bresciana, organizza dal 7 al 12 novembre il Pmi Day – Industriamoci. Una settimana durante la quale le aziende del territorio apriranno le loro porte, accogliendo gli studenti delle scuole bresciane.

I numeri di questa settima edizione si annunciano da record: 6.500 studenti di 52 scuole che visiteranno 105 imprese di tutti i settori. Visti l’interesse e la curiosità che circondano questa iniziativa, quest’anno gli imprenditori hanno deciso di ‘aprire i lavori’ con un momento ludico dedicato alla città, che verrà giocosamente invasa e contagiata dall’entusiasmo dei nostri ragazzi.

L’appuntamento con il flash mob è per domani sabato 5 novembre, alle 11 sotto i portici di Piazza Vittoria, davanti all’ex cinema Adria per vedere in azione i ragazzi dell’Istituto Einaudi di Chiari esibirsi nella coreografia di Giacomo T. Al termine, ci sarà un breve intervento di Giancarlo Turati, presidente del Comitato Piccola Industria Ain sulle tematiche dell’alternanza scuola-lavoro.

Imprese, indagine Aib: terzo trimestre 2016 tra luci e ombre

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Manifatturiero by

Nel terzo trimestre del 2016 – secondo una nota del Centro Studi AIB – al netto dei fattori stagionali, legati alla generalizzata chiusura degli stabilimenti nel mese di agosto, l’attività produttiva delle imprese manifatturiere bresciane ha evidenziato un’evoluzione moderatamente positiva, che si inserisce nel più ampio movimento di recupero del made in Brescia iniziato nel corso del 2014. La dinamica dell’industria bresciana appare inoltre coerente con un contesto nazionale caratterizzato da una ripresa dei livelli produttivi in estate, dopo la debolezza sperimentata in primavera.

Nel dettaglio, la produzione industriale evidenzia un calo congiunturale del 2,4%, ma la dinamica destagionalizzata (ovvero al netto degli effetti derivanti dal minore numero di giorni lavorativi nel trimestre estivo rispetto a quello immediatamente precedente) esprime un incremento dello 0,5%. Il tasso tendenziale, cioè la variazione dell’indice nei confronti dello stesso periodo dell’anno precedente, è positivo per l’undicesima rilevazione consecutiva (+2,3%): ciò confermerebbe lo stato di relativo dinamismo della manifattura bresciana. Nonostante gli evidenti progressi di questi mesi, la distanza dal picco di attività pre-crisi (primo trimestre 2008) resta ancora molto elevata e si attesta intorno al 25%.
L’attività dell’artigianato manifatturiero bresciano – secondo quanto rileva l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Brescia – chiude il terzo trimestre con una dinamica incerta. La produzione registra una nuova battuta d’arresto su base congiunturale; la variazione rispetto al trimestre precedente, al netto degli effetti stagionali, è in calo dello 0,1%. Risultato questo che indebolisce il già incerto processo di crescita che caratterizza il comparto manifatturiero artigiano.
La decelerazione della produzione si riflette sugli altri indicatori. Il fatturato e gli ordinativi, sebbene chiudano il trimestre con un segno positivo (rispettivamente dello 0,7% e dell’1,5%), risultano in rallentamento sul periodo precedente.
Il quadro tendenziale è più incoraggiante; la produzione cresce dell’1,5% rispetto allo stesso trimestre del 2015; il fatturato aumenta del 3,3% e gli ordini del 3,7%.
Il confronto territoriale evidenzia che l’artigianato bresciano ha conseguito risultati nel complesso migliori rispetto alla media lombarda.
I principali indicatori dell’industria:
 Con riferimento ai settori produttivi, l’attività è aumentata nei comparti: calzaturiero (+3,4%), agroalimentare e caseario (+1,9%). E’ invece diminuita nei settori: metallurgico e siderurgico (-6,3%), materiali da costruzione ed estrattive (-5,4%), tessile (-5,3%), carta e stampa (-3,5%), meccanica tradizionale e mezzi di trasporto (-2,8%), chimico, gomma e plastica (-2,3%), maglie e calze (-1,1%), legno e mobili in legno (-0,8%), meccanica di precisione e costruzione di apparecchiature elettriche (-0,5%), abbigliamento (-0,2%).
 Le vendite sul mercato italiano sono diminuite per il 55% delle imprese, aumentate per il 14% e rimaste invariate per il 31%. Le vendite verso i Paesi esteri sono aumentate per il 10% degli operatori, diminuite per il 41% e rimaste stabili per il 49%.
 I costi di acquisto delle materie prime sono diminuiti per il 12% delle imprese, con un decremento medio dello 0,2%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono stati rivisti al ribasso dal 10% degli operatori, con una flessione media dello 0,1%.
 Le previsioni per i prossimi mesi rimangono orientate a un cauto ottimismo: la produzione è prevista in aumento da 30 imprese su 100, stabile dal 47% e in flessione dal rimanente 23%.
 Gli ordini provenienti dal mercato domestico sono in aumento per il 36% delle imprese, stabili per il 36% e in contrazione per il 28%; quelli dai Paesi UE sono in crescita per il 26% del campione, invariati per 54% e in flessione per il 20%; quelli provenienti dai mercati extracomunitari sono in rialzo per il 27% delle aziende, stabili per il 51% e in diminuzione per il 22%.
I principali indicatori dell’artigianato:
▪  La dinamica produttiva dei settori si mantiene eterogenea. Evidenziano un calo produttivo consistente su base annua il comparto della gomma-plastica (-7,3%), il comparto moda (pelli calzature: -6,6%; abbigliamento: -2,1%), la siderurgia (-6,1%) ed il legno-mobilio (-1,7%). In aumento la produzione dei minerali non metalliferi (+12,9%) e la meccanica (+3,4%).
▪  Il fatturato del comparto artigiano segna una dinamica congiunturale positiva, pari allo 0,7%, sebbene in rallentamento rispetto al trimestre precedente. Più intensa, invece, la variazione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno (+3,3%), sostenuta dal fatturato interno (+2,3%). La componente estera registra una crescita significativa (+14,0%), ma va considerato che la quota di fatturato direttamente riconducibile ai mercati esteri si mantiene modesta (8,1%).
▪  Anche la dinamica congiunturale degli ordini è positiva (+1,5%), in decelerazione rispetto al trimestre scorso. Rimane sostenuta la crescita tendenziale (+3,7%), a conferma della dinamica positiva intrapresa all’inizio dell’anno. Entrambe le componenti ottengono risultati positivi, su base annua: aumentano, infatti, del 3,5% gli ordini interni e del 5,7% quelli esteri.
▪  La dinamica occupazionale artigiana non sembra risentire del rallentamento della produzione. Come noto, infatti, gli effetti sull’andamento lavorativo si rilevano in ritardo rispetto alle variazioni produttive. Il terzo trimestre si chiude con un incremento, su base annua, dell’1,3%, confermando il trend positivo iniziato a metà del 2015. Diminuisce anche il ricorso alla Cassa Integrazione: la quota di imprese che ne ha fatto ricorso si colloca al 4,2% contro il 7,8% del trimestre scorso.
▪ Le aspettative degli artigiani bresciani si mantengono pessimistiche anche per il prossimo trimestre per produzione, domanda interna e fatturato. Per la domanda estera domina un orientamento verso la crescita. Previsioni di stabilità, invece, con riguardo all’occupazione.
L’Indagine AIB viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero. L’indagine sull’artigianato della Camera di Commercio, la cui fonte è l’indagine congiunturale Unioncamere Lombardia, ha coinvolto 193 imprese della provincia, pari a una copertura campionaria del 100%.

Il caro estinto non conosce crisi: a Brescia 309 attività

in Economia/Evidenza/Servizi/Tendenze by

Ricorrenza dei defunti: festività religiosa che coinvolge un settore d’impresa diffuso sul territorio. Tra sedi di impresa e unità locali, sono 1.836 le imprese funebri attive in Lombardia nel 2016 su 12.540 presenti in Italia, il 14,6% del totale nazionale. Sono soprattutto pompe funebri (1.485 attività) ma ci sono anche 351 attività nel commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali. Un comparto che cresce in Lombardia del +1,5% tra 2015 e 2016 e del +2,2% in Italia. Milano è prima in regione con 503 attività, +3,3% in un anno, e un peso del 27,4% sul totale regionale. Seguono Brescia (309 attività, 16,8%), Bergamo (195, +2,6%) e Varese (158), Sopra le cento attività anche Monza e Brianza, Pavia e Mantova. In un anno è il territorio di Monza e Brianza a registrare la crescita più elevata, +6,5%. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano sui dati del registro imprese a giugno 2016 e 2015 relativi alle localizzazioni.

Fiori: si conferma la stabilità nei prezzi. Come da tradizione, il fiore più acquistato per questa ricorrenza è il crisantemo (si confermano prezzi stabili compresi tra 1,50 e 2,50 euro). Lo rilevano l’Associazione giardinieri, floricoltori, fiorai e pulitori dei cimiteri e l’Associazione dettaglianti fiori e piante aderenti a Confcommercio Milano. Secondo la qualità, il prezzo di un mazzo di crisantemi (7 rami) può variare dai 10 ai 30 euro.

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Halloween, a Brescia un business per 7mila imprese (ecco i dati)

in Economia/Evidenza/Tendenze/Turismo by

Lombardi pronti a festeggiare Halloween: oltre 50 mila le imprese coinvolte nella festa in Lombardia tra bar, ristoranti, locali e negozi di giocattoli, il 15,2% delle imprese italiane attive nel comparto. Milano raccoglie quasi il 40% delle imprese attive in regione, 17.573, Brescia (7.176), Bergamo (5.238) e Varese (3.966). Emerge da un’elaborazione dalla Camera di Commercio di Milano su dati registro imprese a giugno 2016. A Milano affari per un milione di euro secondo una stima della Camera di commercio di Milano sugli operatori.

Dalla Cina gli oggetti per le feste. Per oltre 12 milioni di euro di import, la Cina è l’anima delle feste italiane, rappresentando il 57,2% del totale di importazione del settore; poi Germania e Paesi Bassi per circa 1 milione e mezzo di euro, pesando rispettivamente il 7,4% e il 7%. L’oggettistica italiana invece va in Francia, per un valore di 3 milioni di euro in export, negli Stati Uniti con esportazioni per 2 milioni di euro e in Germania per 1 milione e 800 mila euro. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat nei primi sei mesi del 2016.

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Elnòs Shopping, un milione di visitatori in cinque settimane

in Commercio/Economia/Evidenza by

Un milione di visitatori in poco più di un mese di attività. Sono risultati estremamente importanti quelli raggiunti da Elnòs shopping, il centro commerciale realizzato da Ikea Centres e inaugurato lo scorso 22 settembre a Roncadelle (Brescia). Il più grande centro commerciale della Provincia di Brescia ha raggiunto il milione di presenze rilevate agli ingressi nella giornata di sabato 29 ottobre.

“Siamo molto soddisfatti del flusso di ospiti che stiamo registrando in queste prime settimane – ha spiegato il Direttore dello Shopping Centre, Umberto Marzini – la nostra proposta ha suscitato interesse ed è stata accolta con favore: i negozi, gli eventi ospitati dalla nostra galleria e le moderne aree relax e ristorazione hanno già reso ELNÒS Shopping un meeting place di riferimento per il nostro target”.

L’affluenza di pubblico, secondo i dati rilevati da IKEA Centres, arriva – come previsto in fase di commercializzazione – da un’area ben più ampia della provincia di Brescia, comprendente i 60 minuti di distanza in automobile dal Centro, che comprende diverse province della Lombardia e del Veneto.

Aperto lo scorso 22 settembre con 127 punti vendita su 144 previsti, lo shoppingmcentre ha visto nelle cinque seguenti settimane l’apertura dei restanti negozi, comprese, nei giorni scorsi, due ancore molto attese, Zara e Sportland; concluderà la “roadmap” di aperture – il centro è stato infatti completamente commercializzato – l’attesa inaugurazione di Primark.

Voucher baby sitting anche per le imprenditrici, Massetti: risultato importante

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Evidenza by

“Una battaglia da sempre sostenuta e portata avanti con forza da Confartigianato e oggi le imprenditrici artigiane conquistano il diritto a coniugare attività d’impresa e impegni familiari”. Eugenio Massetti, presidente Confartigianato Brescia e Lombardia, commenta così la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del decreto del Ministro del Lavoro e del Ministro dell’Economia e Finanze che consente alle imprenditrici artigiane di poter usufruire del voucher baby-sitting. Il decreto prevede, infatti, la possibilità per le madri imprenditrici e lavoratrici autonome di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, un contributo per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia (erogati da soggetti sia pubblici che privati accreditati). “Il decreto – spiega Massetti – segna il superamento di un’incomprensibile disparità di trattamento tra dipendenti e titolari d’impresa. Apprezziamo che nella prossima legge di bilancio, grazie anche alla nostra battaglia, la misura sperimentale prevista lo scorso anno è stata resa strutturale per gli anni 2017 e 2018 incrementando le risorse dai 2 milioni di euro del 2016 ai 10 milioni per ognuno degli anni futuri”.

Azienda sicura day, 200 i partecipanti all’iniziativa di Desenzano

in Economia/Evidenza/Servizi by

Oltre duecento partecipanti sono convenuti oggi nel Centro Congressi dell’hotel Acquaviva di Desenzano per la sesta edizione del convegno Azienda Sicura Day, appuntamento annuale che Farco Group organizza sui temi della sicurezza sul lavoro al fine di approfondire temi di attualità per le imprese.

Quest’anno la partnership con SQS (ente di certificazione svizzero), Project Group e Università Cattolica del Sacro Cuore ha consentito la riflessione sul concetto di sostenibilità come strategia aziendale, intesa quindi nel senso più ampio e “alto”: sostenibilità a 360 gradi, quale scelta strategica per le aziende che vogliono definire e mantenere la propria posizione di mercato nel tempo.

Come ha sottolineato il Presidente di Farco Group Roberto Zini aprendo e conducendo i lavori, fare impresa in modo sostenibile non significa (più) meramente prestare attenzione ad impatti e aspetti ambientali, ma preoccuparsi anche di una “continuità” nel tempo dell’impresa dal punto di vista economico e sociale.

I relatori che si sono susseguiti hanno approfondito diversi aspetti connessi all’organizzazione aziendale e al tema della sostenibilità, con l’obiettivo di rendere comprensibile come poterla strutturare e concretizzare nella realtà aziendale.

Antonio Lucchini, amministratore delegato di SQS Italia, ha posto, nel suo intervento, particolare attenzione al fatto che la scelta di impostare l’azienda in ottica di sostenibilità costituisca una vera strategia di prevenzione della discontinuità: il successo aziendale nel tempo dipende direttamente da come l’azienda è presente sul mercato in termini di affidabilità e quindi dalla fiducia che i clienti attribuiscono di conseguenza all’azienda stessa. Agire a livello imprenditoriale in modo sostenibile, ponendosi questo obiettivo, significa saper esercitare un controllo sistemico sulle risorse interne aziendali (necessariamente limitate), al fine di impostare una gerarchia di processi funzionale all’adozione di una più generale politica e mission aziendale lungimirante. Certamente organizzare la leadership e il contesto aziendali (ormai imprescindibilmente connessi e influenzati da fattori esterni) significa essere pronti a investire per innovare, quindi avere il coraggio di cambiare. E senza un’accurata analisi di contesto e una pianificazione che vada oltre il breve periodo (si pensi ai passaggi generazionali che così frequentemente in Italia possono costituire concausa di momenti di difficoltà aziendale) è difficile procedere allo sviluppo di un sistema gestionale efficace.

Gli interventi di Giovanni Renzi Brivio presidente di Project Group e di Piegiuseppe Alessi di Sintex Srl, sono stati volti a concretizzare la riflessione sviluppata sia analizzando l’evoluzione delle norme sui sistemi di gestione ed il relativo impatto sulle prestazioni dell’impresa sia analizzando gli effetti dell’applicazione di due strumenti: lo standard BS OHSAS 18001 e la futura norma UNI 45001, strumento di riferimento, quest’ultimo, per un approccio sistemico alla gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

La scelta di implementare un Sistema di Gestione per la Sicurezza e/o di adeguarlo alla nuova norma costituisce certamente un investimento e contestualmente anche un’opportunità per le aziende che intendono effettuare un salto qualitativo della stabilità aziendale, gestendo uno degli aspetti che è necessario governare al meglio e con ponderata strategia per ottenere risparmi in termini economici ma ancor prima umani e di gestione (riduzione degli infortuni, quindi dei costi di gestione degli stessi anche in termini di risorse umane).

Ampio spazio è stato dedicato alla riflessione conclusiva, condotta dai professori Pierluigi Malavasi e Alessandra Vischi dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, che ha consentito di confrontarsi circa la possibilità, l’opportunità e la necessità di comunicare in modo adeguato la scelta di sostenibilità aziendale. La sostenibilità è infatti alleata della competitività: il ritorno che l’azienda può ottenere optando per uno stile imprenditoriale e sostenibile è senza dubbio reputazionale, di clima interno (motivazione del personale), di natura economica (nuovi target di clienti sempre più esigenti), di autorealizzazione.

Un modello economico “circolare”, che comporta un uso minore di risorse non rinnovabili e minori consumi, maggiore efficienza e incremento di riuso e riciclo, necessita a monte di una progettualità di ogni realtà economica (quindi anche di quella aziendale) innovativa di sistema, non meramente tecnologica.

Ciò che è emerso chiaramente durante il consueto appuntamento che l’Azienda Sicura Day, è che ogni impresa non è più considerabile come microcosmo isolato che si autodetermina, bensì è un’entità posta in un contesto di rete, che impone uno stile imprenditoriale necessariamente inclusivo, in un cerchio di fattori che si influenzano reciprocamente, nell’ottica dell’obiettivo comune del miglioramento continuo.

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