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Evidenza - page 28

Contraffazione alimentare, giovedì un seminario alla Camera di commercio

in Agricoltura e allevamento/Alimentare/Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Eventi/Evidenza by

Giovedì 17 novembre 2016 dalle 9,30 alle 12.30 alla Camera di Commercio di Brescia, via Einaudi n. 23 – Brescia, si terrà il seminario dal titolo: “Contraffazione alimentare: l’etichettatura come strumento di tutela”. Le iscrizioni possono essere effettuate inviando la scheda compilata, disponibile sul sito internet www.bs.camcom.it, all’indirizzo di posta pni@bs.camcom.it entro il 15 novembre; si accettano adesioni sino a esaurimento posti in sala. Le Imprese interessate possono inoltre porre quesiti utilizzando il form disponibile on line e inviandolo unitamente alla richiesta di iscrizione al seminario: le tematiche di interesse generale potranno essere approfondite dagli esperti in sede di seminario, mentre quesiti specifici saranno trattati riservatamente via mail o via skype, come previsto dal servizio. Per informazioni è a disposizione l’Ufficio competitività delle Imprese, tel. 030.3725298 / 030.3725264 /030.3725346, e-mail pni@bs.camcom.it .

Nasce il Banco dell’energia: A2A e Fondazione Cariplo insieme per aiutare chi è in difficoltà

in A2A/Associazioni di categoria/Economia/Energia/Evidenza/Partecipate e controllate by

A2A e Fondazione Cariplo lanciano un’iniziativa congiunta per rispondere ai problemi delle famiglie che si trovano in difficoltà e rischiano di scivolare verso la povertà. La crisi economica sta colpendo duramente le famiglie italiane: dal 2007 ad oggi la povertà assoluta è quasi raddoppiata e si sta allargando sempre di più anche il numero delle famiglie a rischio di povertà che nel 2015 erano oltre 2 milioni e mezzo, più di 8 milioni di persone.

A fronte di questa situazione, A2A ha deciso di attivarsi e, insieme a Fondazione AEM e Fondazione ASM, ha creato il Banco dell’energia con l’obiettivo di raccogliere fondi per sostenere progetti di supporto alle persone e famiglie appartenenti a fasce sociali deboli a rischio povertà. Il Banco sarà inizialmente operativo in Lombardia e potrà successivamente estendere le proprie attività in tutti i territori in cui opera A2A.

La prima iniziativa del Banco sarà promossa in collaborazione con la Fondazione Cariplo: un bando congiunto per sostenere progetti di organizzazioni non profit che individueranno famiglie in condizione di vulnerabilità e le supporteranno in un percorso di recupero a 360 gradi, aiutandole anche attraverso la distribuzione di beni di prima necessità o con il pagamento di spese urgenti, come le bollette di luce e gas di qualunque operatore energetico.

Lo stanziamento iniziale è di 2 milioni di euro: A2A, oltre a sostenere tutti i costi di avviamento del Banco dell’energia e della raccolta fondi, raddoppierà le donazioni effettuate dai clienti domestici di A2A Energia impegnandosi al raggiungimento di una raccolta complessiva di 1 milione di euro. Un altro milione di euro verrà garantito da Fondazione Cariplo.

“A2A vuole sempre più distinguersi come azienda attenta ai problemi della comunità, grazie ad un costante dialogo con i territori”- dichiara Giovanni Valotti, Presidente del Gruppo A2A – Sostenibilità e responsabilità sociale sono due pilastri irrinunciabili della strategia di A2A, in buona misura ne definiscono la stessa ragion d’essere. Il Banco dell’energia rappresenta un importante segno concreto di questo orientamento. Donare è un privilegio, siamo orgogliosi che, attraverso questa iniziativa, tante persone potranno essere aiutate a fronteggiare situazioni di difficoltà.” “Non è un Paese civile quello che non si occupa della condizione povertà in cui versano le persone. Che non si preoccupa dei giovani senza un lavoro, delle fasce più deboli, dai NEET alle persone in difficoltà, lasciate ai margini – dice Giuseppe Guzzetti, Presidente di Fondazione Cariplo- Il progetto con A2A si inserisce in un ampio spettro di attività: dal fondo nazionale contro la povertà, realizzato insieme al Governo e alle altre fondazioni di origine bancaria, fino ai progetti legati all’housing sociale, per chi ha bisogno di una casa. Non è un paese civile quello che non pensa ai bambini indigenti. Sempre più spesso lavoriamo con aziende che si uniscono, insieme a Fondazione Cariplo, alla potente rete del Terzo Settore. È’ un’alleanza virtuosa” L’innovatività del Banco dell’energia è collegata anche alla modalità di raccolta fondi: per la prima volta sarà infatti la bolletta dei consumi elettrici o del gas lo strumento per raccogliere le risorse da destinare alle famiglie in difficoltà. I clienti A2A Energia, la società commerciale del Gruppo A2A con contratto elettricità (mercato libero) o gas potranno infatti richiedere l’addebito diretto della donazione in bolletta. Per chiunque voglia partecipare alla raccolta fondi è invece sempre possibile effettuare una donazione libera tramite bollettino postale, bonifico o carta di credito.

Per chi decidesse di aderire all’addebito in bolletta, l’importo mensile è 1,58 € pari a 19 euro l’anno, che corrisponde a circa 2 settimane di luce. Con la donazione libera è possibile elargire quanto si desidera. A titolo di esempio: 9 € sono il costo di circa una settimana di luce per una famiglia media, 19 € corrispondono a circa 1 settimana di gas, 39 € a 1 mese di luce e 79 € a 1 mese di gas. La campagna di raccolta fondi è già stata avviata attraverso il coinvolgimento del Board, del Collegio Sindacale, dei dipendenti, dei fornitori e dei grandi clienti del Gruppo A2A.

Le Aziende che sostengono il progetto sono “Partner dell’energia” silver, golden o platinum. Tutte le informazioni per aderire al Banco dell’energia sono consultabili online sul sito web dedicato www.bancodellenergia.it.

Innovazione e industria, se ne parla il 23 a Summit

in Economia/Eventi/Evidenza/Formazione/Tech by

Con l’arrivo della quarta rivoluzione industriale – quella rappresentata dalla digitalizzazione dei processi, dall’Internet delle cose, dai dati che diventano un fattore produttivo – esiste una via italiana all’innovazione? Il manifatturiero del nostro paese riuscirà a definire un modello capace di salvaguardare e valorizzare qualità, creatività e flessibilità, o dovrà appiattirsi su schemi d’importazione?

Interrogativi sfidanti e di grande attualità intorno ai quali imprenditori, manager, rappresentanti del mondo politico e accademico si confronteranno in occasione del settima edizione di Summit (#summit2016), il convegno organizzato dal settore Terziario di Associazione Industriale Bresciana, in programma al Musil (Museo dell’Industria e del Lavoro) di Rodengo Saiano (Brescia) mercoledì 23 novembre alle 14.00. Il convegno è stato presentato questa mattina in AIB dal presidente del settore Terziario, Paolo Chiari, e dal vice, Fabrizio Senici, insieme ad alcuni componenti del comitato scientifico che da alcuni anni individua e sviluppa i temi affrontati durante i lavori di Summit.

“Quest’anno il convegno prende spunto da una provocazione. La manifattura made in Italy sarà in grado di conservare e rafforzare i propri tratti distintivi con un suo modello di innovazione o sarà costretta ad adottarne uno sostanzialmente importato dalla Germania, come quello di Industry 4.0? – spiegano Paolo Chiari e Fabrizio Senici –. Summit è ormai un brand di AIB, un evento da sempre tra i più partecipati e che rientra nell’approccio a 360° adottato dall’Associazione per approfondire ogni aspetto legato all’innovazione con ricadute sul mondo industriale”.

Molto ricco, come sempre, il programma del convegno. Dopo i saluti del presidente Paolo Chiari e l’introduzione ai lavori del prof. Marco Taisch, ordinario al Politecnico di Milano, sono previsti diversi momenti di confronto animati dal giornalista e scrittore, Antonio Calabrò. Si comincia con Angelo Baronchelli (presidente settore Meccanica AIB – ad AB Impianti), Fiorenzo Castellini (ad Officine Meccaniche Castellini), Franco Deregibus (Master Scientific Coordinator Comau), Alfredo Belsito (dg Engineering Ingegneria Informatica). A seguire, spazio ai rappresentanti di tre startup innovative: The Energy Audit (TEA), Almadom.us e Ynnova. La tavola rotonda vede invece protagonisti Marco Bonometti (presidente AIB), Stefano Firpo (dg per la politica industriale, la competitività e le pmi – Ministero dello Sviluppo Economico), Maurizio Tira (Rettore Università degli Studi di Brescia) e Stefano Scaglia (presidente AFIL – Associazione Fabbrica Intelligente Lombardia). Al termine, intervento di Stefano Firpo e keynote conclusiva di Antonio Calabrò.

La mattina del 23 novembre, sempre al Musil a partire dalle 9.00, è in programma Summit Professional, ormai tradizionale momento di confronto con diversi tavoli tematici riservato agli imprenditori dell’Ict (aperto anche alle aziende di settore non associate), con gli interventi di Daniele Peli (ad Intred), Giancarlo Turati (presidente Comitato Piccola Industria AIB e ad Fasternet) e Paolo Chiari.

Scambi a sei euro, si ferma la discesa delle azioni della Valsabbina

in Banche/Economia/Evidenza/Valsabbina by

Il titolo della Valsabbina ha ufficialmente fermato la discesa. Ed è tornato finalmente contendibile. Venerdì, infatti, il mercato HI-MTf si è chiuso con 151.544 azioni scambiate (in 301 contratti) per un valore di circa 850mila euro. Il valore delle azioni si è dunque attestato sui 6 euro (il mercato ha allargato la banda di oscillazione al 20%), con un balzo del 18,6 per cento rispetto all’ultima contrattazione valida, quella del 28 ottobre.

L’Ori Martin fa shopping a Milano: acquisita la Novacciai Spa

in Acciaio/Economia/Evidenza by

Con atto firmato questa mattina a Milano, Ori Martin Spa ha acquisito il 100% di Novacciai Spa. Situata a San Pietro Mosezzo (No), Novacciai è stata fondata nel 1984 da Ambrogio Brambilla e dal 2012 è di proprietà del Gruppo Roda.

L’azienda novarese è un’azienda specializzata nella lavorazione a freddo di acciaio in barre pelate, trafilate e rettificate, sia in acciai legati che inox, prevalentemente per il mercato dell’automotive e della meccanica.

Il nuovo consiglio di amministrazione nominato dall’assemblea è composto da: Roberto de Miranda Presidente, Giovanni Marinoni Vice Presidente, Piero Bettinzoli Amministratore delegato, Andrea Agnelli e Stefano Crivelli Consiglieri.

Ori Martin ha così commentato l’operazione: “Il deal si colloca nella strategia del gruppo Ori in un’ottica di integrazione verticale. Ci auguriamo che non si tratti di un passaggio isolato, ma sia l’inizio di un percorso che possa continuare nell’ottica di sviluppo e consolidamento.

Novacciai è un’ottima azienda che vogliamo contribuire a sviluppare. Questo avverrà nella continuità, senza stravolgimenti né tecnici né organizzativi.

Questa operazione conferma la stima, sia personale che professionale, nei confronti delle persone e della qualità del lavoro del gruppo Roda con il quale continuerà la solida collaborazione commerciale in atto da tempo”.

Per gli aspetti legali Ori Martin è stata assistita dall’avv. Enrico Valerio, partner dello studio Biscozzi Nobili, mentre il venditore è stato assistito dagli avvocati Raynaud e Degli Esposti dello Studio Legale Raynaud.

Ubi, intervista a Victor Massiah

in Banche/Economia/Evidenza/UBi by

Di seguito pubblichiamo le dichiarazioni di Victor Massiah inviate dall’ufficio stampa di Ubi.

Dottor Massiah, quali sono gli eventi più rilevanti dell’ultimo trimestre e come giudica i risultati dei primi 9 mesi dell’anno?
Ovviamente dobbiamo – per analizzare compiutamente i risultati – isolare gli effetti delle manovre che abbiamo fatto durante la semestrale nel far partire il nostro piano industriale.
Una volta isolati, noi abbiamo un buon ritorno all’utile nel terzo trimestre; in particolare migliora nettamente la qualità del credito, sia perché abbiamo un portafoglio complessivo molto meno rischioso e che genera dei passaggi da “bonis” a crediti problematici che sono un terzo di quelli che erano nei momenti di picco della crisi, e sono sostanzialmente comparabili con i momenti pre crisi – e questo evidentemente comporta un forte contributo alla redditività – sia perché c’è una buona tenuta della componente commissioni.
Dove continuiamo ad avere ancora dei margini di miglioramento sono evidentemente gli impieghi e il margine di interesse, perché abbiamo ancora una situazione “piatta” sulla crescita degli impieghi e un margine di interesse che continua a soffrire del livello di tassi molto basso e della “guerra dei prezzi”. Infine resta molto buono il controllo dei costi.
Quindi complessivamente una trimestrale in miglioramento, una trimestrale che è coerente con quelle che erano, nel complesso, le aspettative del piano, dove sul lato ricavi le commissioni vanno nel senso di compensare il minor margine di interesse mentre i costi e il costo del rischio sono perfettamente allineati con le aspettative.
 Quali sono i risultati fino ad oggi acquisiti dall’attuazione del piano industriale, e quali quelli che ci possiamo attendere da qui a fine anno?
Come sapete era molto importante innanzitutto creare le condizioni per il progetto di Banca Unica; abbiamo svolto in questi primi tre mesi tutti i test che erano previsti prima di agire sul campo. I test sono stati tutti molto positivi e conseguentemente è stato dato il via libera alla effettiva conversione verso la Banca Unica: entro questo mese di novembre avverranno le prime due conversioni delle prime due banche, perfettamente in linea col piano. Tutti i cantieri del piano sono regolarmente aperti, e sono tutti in linea con le tempistiche. Ovviamente operiamo in un contesto non facile ma devo dire, a maggior ragione, che va molto bene proprio perché riusciamo a rispettare i tempi in un contesto particolarmente difficile.

Quali sono le caratteristiche della riorganizzazione del gruppo a supporto di questa evoluzione?
Direi che la parola chiave è “semplificazione”. L’organigramma è stato ulteriormente semplificato, coerentemente con il passaggio verso la Banca Unica, le linee di riporto sono molto focalizzate. Abbiamo ovviamente, come da piano, rivisitato l’organizzazione commerciale. Direi tutto, di nuovo, in linea con quelle che erano le previsioni di piano. Abbiamo promosso alcune persone, abbiamo acquisito qualche persona dall’esterno, nell’ottica di una squadra che vuole e può essere – e a mio avviso è – eccellenza nel mercato.

Cdo in assemblea. Gli associati tornano a crescere: più 10 per cento

in Associazioni di categoria/Cdo/Economia/Evidenza by

“Cambiare, ma insieme, perché il cambiamento, se condiviso, diventa concreto ed efficace, può sostenere e incoraggiare mettendo a disposizione esperienza e amicizia per affrontarlo senza indugi. Non a caso il tema dell’Assemblea di quest’anno, nonché il tema Associativo 2017 è: ‘In compagnia si cambia. Davvero’, una filosofia che CdO ha sempre perseguito e con la quale stiamo consolidando il nostro percorso, che in questi anni ha dato i suoi frutti. E’ la strada corretta che vogliamo continuare a percorrere, cercando una collaborazione fattiva e trasversale con le Istituzioni, le Associazioni e naturalmente con tutte quelle imprese che hanno voglia di accompagnarci.

Con queste parole *Paolo Paoletti, Presidente di Compagnia delle Opere Lombardia Sud Est* (che comprende i territori di Brescia, Mantova, Cremona e Lodi), ha aperto oggi a Villa Fenaroli (Rezzato, BS) l’Assemblea annuale dell’Associazione, che ha registrato, come lo scorso anno, il tutto esaurito con oltre 500 partecipazioni all’Assemblea e oltre 350 presenze alla cena che è seguita.

*”In un momento nel quale il modello generale dell’economia è cambiato, perché si va sempre più verso la sharing economy, CdO è luogo ideale per fare impresa, perché mette al centro le esigenze dell’imprenditore in primis, e poi quelle dell’impresa, valorizzando il confronto come strumento di formazione verso la consapevolezza e, quindi, verso una nuova competitività basata sullo scambio, non più sull’individualismo spinto” *ha aggiunto *Chiara Brunori, Direttore CdO Lombardia Sud Est. **”A parlare sono anche i numeri** – ha continuato Brunori – **l’Associazione ha registrato nel 2016 un incremento del 10% di nuovi associati, che hanno superato quota 500, dei quali il 45% appartiene al settore produttivo, il 32% a quello dei servizi e il 23% alla sfera dei professionisti. Anche il mondo giovanile si è fatto protagonista nella nostra realtà. Molti nuovi associati con un’età media di 35 anni, che hanno dimostrato interesse sempre più elevato verso gli eventi e i momenti formativi o di confronto con imprenditori eccellenti del territorio e di livello nazionale. Dopo la nascita di CDO Lombardia Sud Est, inoltre, c’è ancora più condivisione di intenti e progetti sia con le altre sedi sul territorio nazionale che con le 17 nel mondo – **ha concluso Brunori.** Una collaborazione che si sta già concretizzando per il grande evento che CdO organizza annualmente,

Sharing 2017, che si terrà al Mico di Milano il 9 e 10 marzo e che sarà un importantissimo hub di condivisione di linee di sviluppo e di conoscenze tra aziende”.*

Relatore d’eccezione è stato *Giammarco Piacenti, Ceo della Piacenti spa Cultural Heritage Conservation*, la cui impresa ha vinto l’appalto mondiale per il restauro della Basilica di Sant’Elena a Betlemme, patrimonio Unesco. Piacenti ha raccontato proprio di questo grandioso progetto sulla Chiesa della Natività, al quale è dedicata anche la Mostra “Restaurare il Cielo” che inaugurerà domani, 11 Novembre alle 10, al Centro Paolo Vi di Brescia. “*Un sogno* – *l’ha definito Piacenti-* *dove scienza e bottega lavorano come in un’Opera del Duomo attraverso 170 uomini e più di 60 aziende, con l’Autorità Nazionale Palestinese che gestisce il lavoro per le tre Chiese. Un sogno dal quale non vogliamo svegliarci”. *

Sul palco dell’Assemblea anche *Francesco Meneghetti, Founder & Ceo presso Fabbricadigitale *che ha spiegato il progetto Open Innovation, un modello di innovazione secondo il quale le imprese, per creare più valore e competere meglio sul mercato, non possono basarsi soltanto su idee e risorse interne ma hanno il dovere di ricorrere anche a strumenti e competenze tecnologiche che arrivano dall’esterno, in particolare da startup, Università, Istituti di ricerca, fornitori, inventori, programmatori e consulenti.

*Le conclusioni sono state affidate a Bernhard Scholz, presidente Nazionale Compagnia delle Opere,* *che ha sottolineato* come *”per lo sviluppo delle nostre imprese oggi è più che mai decisivo incontrarsi, confrontarsi, imparare gli uni dagli altri. Ci sono, infatti, una ricchezza e un potenziale di crescita che potrebbero essere molto più condivisi, giovando a tutti. Per questo – **ha concluso Scholz -** occorrono luoghi che favoriscano un dialogo aperto e competente e noi, come altre associazioni, vogliamo continuare a crescere su questa strada”.*

A2A, delibera quadro per l’emissione di prestiti obbligazionari

in A2A/Evidenza/Finanza/Partecipate e controllate/prestiti obbligazionari by

Il Consiglio di Amministrazione di A2A S.p.A., riunitosi in data odierna sotto la presidenza del Prof. Giovanni Valotti, ha assunto una delibera quadro per l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari non subordinati, non garantiti e non convertibili, da emettersi, a valere sul Programma EMTN, in una o più serie o tranche, in una o più soluzioni, sino a un massimo complessivo di Euro 1 miliardo, entro il 31 dicembre 2019.Ai fini di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione ha inoltre conferito mandato al Presidente Giovanni Valotti e all’Amministratore Delegato Luca Valerio Camerano affinché, disgiuntamente tra loro, possano provvedere, tenuto conto delle condizioni di mercato, a dare concreta attuazione alla deliberazione consiliare, entro i limiti della stessa.

I prestiti obbligazionari così emessi o i proventi da essi derivanti potranno, tra l’altro, essere utilizzati ai fini di una o più operazioni di liability management aventi ad oggetto il riacquisto o lo scambio di emissioni obbligazionarie precedentemente effettuate dalla società al fine di allungare la vita media del debito di Gruppo.

La decisione si inquadra nel contesto della strategia finanziaria del Gruppo A2A di medio termine finalizzata anche a garantire una adeguata flessibilità finanziaria volta alla gestione efficiente dei profili di rimborso del Gruppo, a sostenere il rating e a ridurre il costo medio del debito.

Più efficienza nelle cooperative nel rispetto della socialità, venerdì il seminario in Università

in Economia/Eventi/Evidenza/Formazione/Solidarietà by

Venerdì 11 novembre, nella sede del dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Brescia in via S. Faustino, si terrà il nuovo incontro di Spazio Controller, il punto di incontro che riunisce periodicamente imprenditori, professionisti e uomini d’azienda delle PMI, sensibili ai temi manageriali e di controllo della gestione al fine di attivare uno scambio di esperienze sistematico e strutturato. Spazio Controller è un progetto dell’Osservatorio sulla crisi e sui processi di risanamento delle imprese, diretto dal Prof. Claudio Teodori. Un’iniziativa promossa da Sei Consulting e Banca Santa Giulia, l’istituto presieduto da Daniela Grandi.

In questo nuovo appuntamento il tema riguarda la cooperazione sociale, pilastro dell’economia e della società che impiega circa 60.000 addetti nella sola Lombardia, offrendo servizi educativi e sociali a supporto e garantendo l’inserimento nel mercato del lavoro di persone svantaggiate.

La crisi economica degli ultimi anni ha però accelerato il processo di riflessione anche nel mondo cooperativo sulla capacità di offrire continuità alla propria mission, avvalendosi di strumenti di programmazione e controllo evoluti e individuando spazi di miglioramento nella gestione dei processi che consentono risparmi importanti in termini di efficienza.

L’incontro si aprirà alle 17 con l’introduzione prof. Claudio Teodori, Professore Ordinario Università degli Studi di Brescia e Coordinatore dell’Osservatorio e sarà moderato da Ivan Losio, Amministratore di SEI Consulting Srl. Interverranno il prof. Mario Mazzoleni, Professore Associato Università degli Studi di Brescia, e Mauro Parolini, Assessore allo Sviluppo economico Regione Lombardia. Interverrà inoltre Massimo Cavagnini, Presidente del Consorzio Il Solco Brescia. Sonia Del Furia, Direttore Generale di Andropolis, analizzerà poi il caso della Soc. Coop. Sociale Andropolis Ambiente con l’appoggio di Massimo Trebeschi, Responsabile area lean SEI Consulting Srl che ha supportato Andropolis nel progetto di riorganizzazione dei servizi di recapito postale.

Manifatturiero, Maroni: Lombardia regione più importante d’Europa

in Economia/Evidenza/Manifatturiero by

“La Lombardia e’ l’unica regione europea a contare oltre un milione di addetti, 1.116.400 per la precisione, nel campo della produzione di beni. Il nostro comparto manufatturiero, come mette in evidenza un’elaborazione effettuata da Confartigianato Imprese Lombardia su dati Istat, vale quasi il doppio di quello, per esempio, del Distretto governativo di Stoccarda, seconda area territoriale presente nella classifica europea con 639.900 addetti”. Cosi’, il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, commentando lo studio di ‘Lombardia Speciale’ da oggi online sul portale www.lombardiaspeciale.regione.lombardia.it.

Lo studio colloca al terzo posto la Catalogna con 582.100 unita’ e al quarto un’altra regione italiana, il Veneto, con 579.900 addetti.

IN LOMBARDIA CRESCITA OCCUPAZIONE DOPPIA MEDIA ITALIANA – I lavoratori lombardi in questo settore rappresentano una quota pari al 26,2 per cento di tutti gli occupati. E anche la dinamica relativa al tasso di occupazione rispetta la supremazia lombarda in questo campo: l’occupazione nel corso dell’ultimo anno e’ cresciuta dell’1,5 per cento, il doppio della media nazionale, fissata allo 0,7 per cento.

OLTRE IL 90% DELLE IMPRESE IN LOMBARDIA E’ MICRO – “L’importanza del settore manifatturiero in Lombardia emerge ulteriormente, considerando ‘l’anatomia’ del nostro tessuto imprenditoriale – prosegue il presidente -. Il numero di microimprese (quelle con al massimo dieci addetti, ndr) nel 2013 era pari a oltre 758mila unita’. Una percentuale del 94,1 per cento sul totale delle imprese attive sul territorio”.

OGNI GIORNO 66 NUOVE IMPRESE ARTIGIANE IN MEDIA IN LOMBARDIA – Secondo lo studio, ogni giorno, in Lombardia, nascono mediamente 66 nuove imprese artigiane: il numero di quelle registrate nella nostra regione, con dati questa volta riferiti al secondo trimestre 2016, e’ in totale pari a 251.961, il 26,3 per cento di tutte le imprese lombarde.

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