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Bilanci - page 3

Antares Vision, ecco il bilancio di sostenibilità aziendale

in Bilanci/Economia by

Antares Vision Group (EXM, AV:IM), multinazionale italiana che si occupa di tracciabilità e controllo qualità, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati, comunica di aver pubblicato il Bilancio di Sostenibilità (Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria ai sensi del D.Lgs. n. 254/2016) relativo all’anno 2022.

Siamo lieti di presentare il secondo Bilancio di Sostenibilità di Antares Vision Group, il documento che riassume attività, impatti e risultati del Gruppo nei confronti dei propri stakeholder. Una rendicontazione che si inserisce all’interno di quello che è a tutti gli effetti un percorso di sostenibilità sempre più concreto e strategico, che mira a una profonda integrazione delle tematiche ESG in ogni aspetto del business del Gruppo. La nostra visione è da sempre coerente con l’obiettivo di dare il nostro contributo a uno sviluppo sostenibile della Società, che risponda alle necessità del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future. L’attuazione di pratiche aziendali sostenibili diventa quindi un’opportunità competitiva imprescindibile per il futuro del Gruppo”, ha dichiarato Emidio Zorzella, CO-CEO di Antares Vision Group.

Il modello di business del Gruppo trova nei fattori ESG i propri driver strutturali, in quanto è in grado di generare, grazie alle proprie soluzioni innovative, un impatto positivo nella quantificazione, gestione e minimizzazione del c.d. carbon footprint di ciascuna unità di prodotto. Attraverso il proprio ecosistema unico e integrato di tecnologie, infatti, Antares Vision Group si presenta come un vero e proprio abilitatore della trasparenza delle filiere e della transizione sostenibile, per favorire l’attuazione di un’economia circolare. Per questo, in qualità di Partner tecnologico, il Gruppo garantisce sicurezza e salute di persone, prodotti, business e filiere, integrando principi di sostenibilità con una visione focalizzata sull’uso consapevole ed efficiente delle risorse.

Inoltre, Antares Vision Group, come promotore di sostenibilità, è impegnata in progetti e iniziative all’insegna della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale, supportando ricerca e innovazione e valorizzando il patrimonio artistico del territorio e la propria comunità aziendale. Anche per questo, lo scorso ottobre il Gruppo è stato uno dei firmatari del Patto per la Sostenibilità Brescia 2050, che ha riunito tantissimi imprenditori bresciani che con il loro lavoro, la loro volontà e la concretezza dei loro sogni hanno reso questo territorio uno dei più prosperi e avanzati di tutto il Paese, dando corpo a una società civile impegnata, critica e sempre orientata al progresso.

Impatti ambientali e utilizzo responsabile delle risorse

Le attività produttive sono gestite nel rispetto della normativa vigente in materia ambientale. Quando promuove, progetta o affida la progettazione a terzi Antares Vision Group effettua o cura che siano svolte, tra l’altro, indagini per verificare i possibili rischi ambientali derivanti dall’intervento e prevenirne i danni.

Antares Vision Group indirizza la propria strategia aziendale verso lo sviluppo sostenibile, nel rispetto di tutte le prescrizioni di legge riguardanti la tutela dell’ambiente, definendo periodicamente obiettivi di miglioramento ambientale.

Materiali

I principali materiali impiegati per la realizzazione delle macchine di Antares Vision S.p.A. sono costituiti dai metalli (suddivisi in acciaio, alluminio e ferro), materiali non rinnovabili. Nel 2022 l’utilizzo di questi materiali è stato di Kg 93.500. Il Gruppo si pone come obiettivo per l’anno 2023 di dare maggiore evidenza dei materiali utilizzati, inclusi gli imballi (scatole di carta e cartone), che vengono riutilizzati e riciclati.

Rifiuti

I rifiuti generati da AV Group nel 2022 sono stati destinati per il 64% al recupero. Le quantità complessive dei rifiuti prodotti, ed in particolare i materiali di imballaggio, che rappresentano la componente caratteristica, risultano sensibilmente diminuiti, a fronte di un sostanziale aumento dei volumi di attività di AV Group rispetto al 2021.

Energia

Nel 2022, in un contesto di gruppo caratterizzato da un significativo aumento del numero di persone impiegate, e contestualmente dei consumi energetici e del volume di attività, l’indice di intensità energetica registra un miglioramento del 4,2% rispetto al 2021.

Obiettivi per lo sviluppo sostenibile: gli impegni di Antares Vision Group per gli SDGs

Antares Vision Group è impegnata, attraverso la realizzazione della propria strategia industriale e grazie al proprio ecosistema di valori e modello di business, nel perseguimento di un modello di impresa sostenibile. Tale approccio deve necessariamente riflettersi anche nell’impegno (Commitment) nei confronti dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e degli Obiettivi per lo sviluppo sostenibile (SDGs – Sustainable Development Goals) che ne costituiscono parte integrante. Gli SDGs rappresentano infatti importanti opportunità in grado di generare impatti positivi anche in termini ambientali e sociali. Antares Vision Group ha effettuato un’analisi di coerenza, a partire dal proprio modello di business e dall’analisi di materialità al fine di definire obiettivi strategici e progetti attuati e/o pianificati rispetto ai contenuti (obiettivi e target) dell’Agenda 2030. Questa analisi integra gli SDGs ritenuti prioritari in termini di contributo ed impegno di Antares Vision Group. L’identificazione e la prioritizzazione degli SDGs è stata inoltre effettuata su due distinti piani di analisi lungo il ciclo di creazione di valore condiviso in breve, medio e lungo termine:

  1. Impatti di business  Impegno e contributo guidato dagli impatti delle attività (prodotti e soluzioni): SDG 2 – SDG 3 – SDG 7 – SDG 8 – SDG 9 – SDG 12 – SDG 13.
  2. Impegno / ambiti organizzativi e relazionali – Impegno per favorire ricadute sociali positive, maggiore efficacia attività e raggiungimento degli obiettivi di business (precondizioni o fattori abilitanti): SDG 4 – SDG 5 – SDG 16 – SDG 17

Diritti umani

In continuità con i propri valori, l’impegno definito all’interno del Codice Etico, AV Group ha adottato in data 31 gennaio 2023 una specifica Policy in materia di diritti umani. Tale scelta intende ribadire l’importanza del rispetto dei diritti umani e rafforzare l’impegno di AV Group nella salvaguardia degli stessi, in ogni paese in cui opera. La politica è disponibile sul sito di Antares Vision Group: Documenti Societari | Policies di Gruppo.

Le misure di prevenzione della corruzione

Con l’adozione della Policy (disponibile in Documenti Societari | Policies di Gruppo), avvenuta in data 31 gennaio 2023, Antares Vision Group intende esprimere il proprio impegno nel contrastare i fenomeni corruttivi, definendo principi generali e specifici per prevenire potenziali pratiche corruttive e promuovendo l’integrità, la tracciabilità, la responsabilità, la trasparenza e la buona fede nella gestione degli affari.

Risorse Umane

Il Gruppo Antares Vision riconosce la centralità delle persone e si impegna a garantire un ambiente di lavoro equo e inclusivo, in cui le persone siano trattate con dignità, decoro e rispetto, libere da qualsiasi forma o tipo di violenza e molestia. La definizione delle politiche e, in generale, delle azioni del Gruppo in materia di diritti umani, diversità e pari opportunità si traducono nella creazione di un ambiente di lavoro basato sui principi delle pari opportunità, indipendentemente dalle differenze di genere, religione, razza, nazionalità, orientamento sessuale, condizione sociale, abilità fisica ed età.

Diversità, equità e inclusione

La politica Diversità, Equità e Inclusione adottata dal Gruppo ad inizio 2023, disponibile sul sito di Antares Vision Group (Documenti Societari | Policies di Gruppo), è stata redatta con lo scopo di promuovere una condizione paritaria per le donne nel mondo del lavoro ed in conformità alle politiche e procedure interne del Gruppo Antares Vision.

Genere femminile

Il genere femminile rappresenta il 23% del totale dei dipendenti di AV Group al 31 dicembre 2022. All’interno di tale dato, la percentuale di donne classificabili (in Italia e all’estero) in posizione assimilabile a quella di dirigenti (management) è del 20% (13% all’inizio del triennio) sul totale dei dirigenti. Tra gli impiegati e quadri (ruoli assimilabili a tali categorie) la percentuale di donne sul totale è del 25%. La presenza femminile sconta la non ancora omogenea partecipazione femminile nelle facoltà e nelle specializzazioni del sistema universitario da dove prevalentemente attinge AV Group (Ingegneria in primo luogo).

Performance finanziaria: creazione e distribuzione di valore

Nel 2022 è stato generato un valore economico totale pari ad Euro 224 milioni e distribuito per Euro 203,8 milioni. Di questi ultimi, nel 2022 ai fornitori è stato elargito il 54,9% del totale del valore distribuito, a conferma del ruolo che ricoprono nella catena di creazione di valore di AV Group, mentre ai dipendenti il 41,3%.

Promotica, vola il fatturato: da 39 a 90 milioni

in Bilanci/Economia by

Il Consiglio di Amministrazione di Promotica S.p.A(EGM:PMT) – agenzia loyalty specializzata nella realizzazione di soluzioni marketing atte ad aumentare le vendite, la fidelizzazione e la brand advocacy – riunitosi in data odierna, ha esaminato e approvato il fatturato consolidato preliminare del 2022 e i principali KPI, non sottoposti a revisione legale.

Nel 2022 il fatturato consolidato preliminare sfiora i 90 milioni di euro, oltre 2 volte il fatturato consolidato 2021 pari a 39,6 milioni di euro. La crescita del fatturato ha beneficiato delle acquisizioni effettuate nel corso del biennio 2021-2022 – l’area di consolidamento del 2022 comprende la società Mercati, limitatamente al secondo semestre dell’esercizio, e l’intero esercizio di Grani & Partners (consolidata nel 2021 solamente per il mese di dicembre) –  e dell’avvio di importanti campagne loyalty, in particolare si ricorda quelle nei confronti del sistema COOP, Selex Gruppo Commerciale e Conad con la campagna di Natale che ha visto protagonisti i Goofy.

Si ricorda che il Consiglio di Amministrazione approverà il progetto di Bilancio di esercizio e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2022 in data 26 maggio 2023, avvalendosi del maggior termine di approvazione di 180 giorni così come previsto dall’art. 15 dello Statuto Sociale e dell’art. 2364 comma 2 del codice civile. Tale maggior termine si rende altresì necessario per tenere conto delle specificità dell’attività loyalty di Promotica, nello specifico delle tempistiche legate alla determinazione dei resi ricevuti dai clienti e dei contributi promozionali riconosciuti ai medesimi. Per tale ragione, il fatturato consolidato potrebbe evidenziare delle variazioni, ritenute non materiali, rispetto al fatturato preliminare approvato in data odierna.

Nel corso del 2022 la Società ha gestito in totale 272 campagne promozionali rispetto alle 249 del 2021, per un valore medio delle campagne di 263.000 euro, e per un totale di premi erogati pari a 15,7 milioni di pezzi.  I clienti sono aumentati dai 107 nel 2021 a 129 nel 2022, a testimonianza dell’attenta gestione rivolta ad una riduzione dei rischi di concentrazione della clientela.  Promotica si è avvalsa di 150 fornitori, di cui 10 con contratto di esclusiva.

Diego Toscani, Amministratore Delegato di Promotica, ha così commentato: “I risultati presentati oggi consegnano un quadro dell’azienda in netta crescita nei volumi e nei valori rispetto all’anno precedente e questo è per noi motivo di enorme soddisfazione. Il fatturato conseguito è risultato migliore rispetto alle attese ed è frutto in parte dell’integrazione delle acquisizioni effettuate nel corso del biennio 2021-2022 ma significativamente anche della crescita organica. Tra le operazioni concluse c’è quella con Grani, player internazionale che opera nel mercato promozionale per prodotti dedicati al mondo del bambino, con Giglio, leader nel settore e-commerce a livello internazionale, di cui abbiamo rilevato le attività loyalty e infine con Mercati, azienda italiana operante nel settore della produzione ed importazione di articoli per la casa, la persona ed il tempo libero sia per la vendita al dettaglio che per il mercato promozionale. A questo si aggiunge l’andamento molto positivo delle campagne che nel corso del 2022 che sono state rinnovate con clienti di rilievo, come, per citarne alcuni, Coop, Conad e Selex, e abbiamo posto le basi per costruire nuovi rapporti importanti per la nostra crescita futura. Il 2023 è partito in maniera soddisfacente con il lancio di nuove campagne di fidelizzazione in Italia, tra le maggiori ricordiamo quella per il gruppo Selex con il quale abbiamo rinnovato per il rapporto per secondo anno. Si tratta di una campagna rilevante non solo in termini economici, ma soprattutto perché ha permesso il rinnovo di una partnership con un cliente strategico. Alla luce di questi traguardi raggiunti e degli obiettivi futuri proseguiremo con lo stesso entusiasmo nei prossimi mesi, per i quali abbiamo già in cantiere numerosi progetti di rilievo”.

Aeroporto di Orio, ricavi a 174,5 milioni (+55%)

in Bilanci/Economia/Trasporti by

Il Consiglio di Amministrazione di Sacbo, – che gestisce l’aeroporto di Orio al Serio – ha approvato il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato di gruppo 2022.

Si chiude positivamente un esercizio ancora parzialmente condizionato dalla pandemia Covid-19 che nei primissimi mesi dell’anno 2022 ha gravato sul traffico aeroportuale. Nel 2022 l’aeroporto di Bergamo è tornato a superare la quota di 13 milioni di passeggeri (13.155.806). Un traguardo che si ripete a tre anni di distanza dal massimo storico registrato nel 2019 con 13.857.257. Il 2022 si chiude con un consuntivo che rappresenta circa il 95% del traffico passeggeri generato prima della pandemia.

Il Gruppo ha continuato ad effettuare gli interventi di ampliamento ed ammodernamento delle infrastrutture pianificati con ENAC. Il Gruppo ha realizzato investimenti per 39,8 milioni di Euro interamente autofinanziati nel cui ambito ricordiamo in particolare le opere di edificazione dell’area nord del sedime aeroportuale che verranno completate nel corso del 2023 e destinate alla gestione del traffico courier. Il Valore della produzione di Gruppo, pari a 174,5 milioni di Euro ha evidenziato un incremento del 55,1 %. I ricavi derivanti dalla gestione tipicamente aeronautica sono risultati pari a 95. milioni (+89,3%), i ricavi derivanti dai servizi di assistenza passeggeri merci e vettori aerei sono risultati pari a 26,6 milioni (+59,3%), mentre quelli relativi alle attività commerciali non aviation sono stati pari a 47,6 milioni (+103,4 %). La voce relativa a altri ricavi e proventi ammonta a 5,3 milioni. Il risultato operativo (EBIT) si è attestato a 13,2 milioni di Euro mentre il risultato netto registrato dal Gruppo ammonta a 9,45 milioni di Euro. Il risultato netto della capogruppo Sacbo S.p.A. è stata positivo e pari a 6,24 milioni.

Cembre, ricavi in crescita verso i 200 milioni di euro

in Bilanci/Economia/Manifatturiero by
Cembre

Il Consiglio di Amministrazione di Cembre S.p.A., società quotata al segmento Star della Borsa di Milano, tra i principali produttori europei di connettori elettrici ed utensili per la loro installazione, riunitosi oggi a Brescia sotto la guida del Presidente e Amministratore Delegato, Ing. Giovanni Rosani, ha approvato il progetto di bilancio di esercizio ed il bilancio consolidato al 31 dicembre 2022.

Il Consiglio di Amministrazione di Cembre ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti, convocata per il 27 aprile 2023 (ed il 28 aprile per l’eventuale seconda convocazione), la distribuzione di undividendo pari a 1,40 europer ognuna delle azioni in circolazione, secondo il seguente calendario: data di stacco 8 maggio 2023; data di legittimazione al pagamento 9 maggio 2023 (record date) e data di pagamento 10 maggio 2023. L’Assemblea degli azionisti verrà chiamata a deliberare anche in merito alla richiesta di autorizzazione all’acquisto e disposizione di azioni proprie; per ulteriori informazioni riguardo a quest’ultimo argomento si rimanda al successivo specifico paragrafo.

I ricavi consolidati dell’esercizio 2022 sono cresciuti del 19,2 per cento, essendo passati da 166,8 milioni di euro dell’esercizio 2021 a 198,8 milioni di euro alla fine del 2022.

Nell’esercizio 2022 le vendite del Gruppo in Italia, pari a 84,4 milioni di euro, sono salite del 19,9 per cento; i ricavi nella restante parte del mercato europeo risultano in crescita del 18,3 per cento e si attestano a 93,2 milioni di euro, mentre sui mercati extraeuropei le vendite fanno registrare una crescita del 20,0 per cento, con ricavi pari a 21,2 milioni di euro. I ricavi delle vendite sono stati realizzati per il 42,4 per cento in Italia (42,2 per cento nell’esercizio 2021), per il 46,9 per cento nella restante parte d’Europa (47,2 per cento nell’esercizio 2021) e per il 10,7 per cento fuori dal continente europeo (10,6 per cento nell’esercizio 2021).

Il risultato operativo lordo consolidato dell’esercizio, pari a 54,6 milioni di euro, corrispondente al 27,5 per cento dei ricavi delle vendite, è salito del 19,7 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2021, pari a 45,6 milioni di euro, corrispondenti al 27,3 per cento dei ricavi delle vendite. L’incidenza del costo del venduto è cresciuta rispetto al 2021, passando dal 33,6 per cento al 34,5 per cento; stesso andamento anche per i costi per servizi, la cui incidenza è passata dall’11,9 per cento al 12,6 per cento, in particolare si segnala l’aumento dei costi per energia elettrica e gas passati da 1,9 milione di euro del 2021 a 2,5 milioni di euro nel 2022.

L’incidenza del costo del personale si è ridotta, passando dal 27,9 per cento al 25,8 per cento, nonostante la forza lavoro media sia salita da 784 collaboratori del 2021 (inclusi 59 lavoratori temporanei) a 822 collaboratori del 2022 (inclusi 79 lavoratori temporanei).

Il risultato operativo consolidato pari a 42,6 milioni di euro, corrispondente ad un margine del 21,4 per cento sui ricavi delle vendite, è cresciuto del 24,5 per cento, rispetto ai 34,2 milioni di euro dello scorso esercizio, corrispondenti al 20,5 per cento dei ricavi delle vendite.

Il risultato ante imposte consolidato, pari a 42,6 milioni di euro, che corrispondono al 21,4 per cento delle vendite, è aumentato del 24,3 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2021, pari a 34,3 milioni di euro, corrispondenti al 20,6 per cento delle vendite.

Il risultato netto consolidato dell’esercizio pari a 31,9 milioni di euro, corrispondenti al 16,1 per cento delle vendite, è salito del 26,1 per cento rispetto a quello dell’esercizio 2021, pari a 25,3 milioni di euro, corrispondenti al 15,2 per cento delle vendite.

La posizione finanziaria netta consolidata è passata da un saldo positivo di 20,6 milioni di euro al 31 dicembre 2021 ad un saldo positivo di 14,6 milioni di euro al 31 dicembre 2022.

Gli investimenti effettuati nel periodo ammontano a 11,5 milioni di euro in immobilizzazioni materiali (nel 2021 pari a 8,1 milioni di euro) ed a 0,8 milioni di euro in immobilizzazioni immateriali (nel 2021 pari a 0,9 milioni di euro).

“I ricavi consolidati del Gruppo Cembre nel 2022 sono pari a 198,8 milioni di euro, in crescita del 19,2% rispetto all’esercizio precedente. Possiamo ritenerci soddisfatti anche dei risultati reddituali 2022, il risultato operativo consolidato ha raggiunto i 42,6 milioni di euro, pari al 21,4% dei ricavi delle vendite. Il risultato netto è cresciuto del 26,1%, risultando pari a 31,9 milioni di euro, corrispondenti al 16,1% dei ricavi delle vendite. Le vendite progressive del Gruppo nei primi due mesi del 2023 sono risultate in crescita del 20,1 per cento, pari a 36,3 milioni di euro. Si può stimare che il fatturato consolidato del Gruppo Cembre nell’esercizio 2023 sarà in crescita e si prevede un risultato economico positivo.” – ha commentato l’AD Giovanni Rosani. “La posizione finanziaria del Gruppo è solida, al 31 dicembre 2022 era positiva per 14,6 milioni di euro, ed anche al 28 febbraio 2023 si mantiene positiva per 14,8 milioni di euro. All’Assemblea degli azionisti verrà proposto un dividendo di 1,40€ (il dividendo sull’utile 2021 è stato pari a 1,20€ per azione); il dividendo proposto corrisponde al 73,6% dell’utile netto consolidato” – ha proseguito G. Rosani.

La Capogruppo Cembre S.p.A. nel corso dell’esercizio 2022 ha realizzato ricavi delle vendite pari a 149,5 milioni di euro, in crescita del 19,0 per cento rispetto all’esercizio 2021. Il risultato operativo di Cembre S.p.A. si è incrementato del 18,9 per cento, passando dai 29,1 milioni di euro del 2021 ai 34,6 milioni di euro del 2022. L’utile ante imposte di Cembre S.p.A. è aumentato del 23,3 per cento passando dai 31,0 milioni di euro del 2021 ai 38,2 milioni di euro del 2022. L’utile netto di Cembre S.p.A. è cresciuto passando dai 23,4 milioni di euro dell’esercizio 2021 ai 29,1 milioni di euro dell’esercizio 2022.

Banca Valsabbina, vola l’utile: +41 milioni

in Banche/Bilanci/Economia/Valsabbina by

Il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina, nel corso della seduta dell’1 Marzo, ha approvato il Progetto di Bilancio al 31 Dicembre 2022, che evidenzia un Utile ante imposte di € 57,8 milioni (+16%) ed un Utile netto di € 41,4 milioni. Il risultato netto – secondo quanto riporta una nota rilanciata da Brescia news – supera del 6% l’utile record realizzato nello scorso esercizio (€ 39,2 milioni, che beneficiava però della plusvalenza netta straordinaria di € 7,5 milioni derivante dalla cessione della partecipazione in “Cedacri”), evidenziando quindi la migliore performance mai realizzata dalla Banca. L’indicatore di redditività (“ROE”), pari al 10,5%, attesta i positivi risultati conseguiti.

All’Assemblea dei Soci verrà proposta la distribuzione di un Dividendo unitario in denaro di € 0,50 per azione, in linea con l’erogazione dello scorso esercizio. Il rendimento (rapporto tra il dividendo in proposta ed il valore medio del prezzo dell’Azione per il 2022) è pari quindi al 9% e dà conto di un pay-out (rapporto dividendi pagati/utile netto) superiore al 40%.

L’Istituto prosegue in un percorso di solida crescita, seppur in un contesto che permane complesso, volatile e influenzato da variabili esogene. Il modello di business adottato e le scelte strategiche pianificate negli scorsi esercizi si confermano efficaci, permettendo alla Banca di continuare ad affermarsi quale intermediario indipendente di riferimento per il territorio, in grado di affrontare la complessità del quadro macroeconomico e di continuare a generare stabilmente valore per gli stakeholder, ha preliminarmente dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina.

I dati confermano la dinamicità dell’Istituto, il consolidamento delle masse amministrate ed apprezzabili risultati economico-reddituali, nell’ambito di un costante presidio dei rischi. Archiviamo quindi con soddisfazione anche il 125° anno di attività, traguardando importanti obiettivi”, ha aggiunto Barbieri.

Nella tabella che segue sono quindi esposti i principali Aggregati Patrimoniali, raffrontati con l’esercizio precedente.

Dati in € migliaiaDicembre2022Dicembre2021Variaz. %
Raccolta diretta4.905.5414.833.9991,48%
Raccolta indiretta2.745.2272.645.2693,78%
   di cui gestita1.870.0531.893.152-1,22%
Raccolta complessiva7.650.7687.479.2682,29%
Impieghi alla clientela3.893.5223.720.8104,64%
  di cui in bonis3.791.6023.619.7874,75%
  di cui deteriorati101.920101.0230,89%
Crediti deteriorati netti su impieghi netti2,62%2,72%
  di cui sofferenze nette su impieghi netti1,20%1,50% 
Crediti deteriorati lordi su impieghi lordi4,64%5,19%
Fondi Propri phased-in426.311421.6921,10%
CET 1 Ratio phased-in14,03%15,32%
TIER TOTAL Ratio phased-in15,33%16,64%
Patrimonio netto388.107401.338-3,30%
Utile lordo ante imposte57.80849.97215,68%
Utile netto41.42139.1865,70%

A fine esercizio la Raccolta Diretta si è attestata ad € 4.906 milioni (+1,5%). Tale andamento, positivo rispetto a quanto riscontrato nel sistema bancario nel suo complesso, conferma l’efficacia delle politiche commerciali attuate e la capacità di rispondere alle esigenze della clientela, interessata anche a soluzioni di “deposito a scadenza” della liquidità.

La Raccolta Indiretta si è attestata ad € 2.745 milioni, in aumento di € 100 milioni, segnando una crescita del 3,8% in uno scenario caratterizzato invece da trend negativi, principalmente penalizzati dall’andamento e dalla volatilità dei mercati. Il risparmio “gestito” (fondi comuni e polizze) ammonta ad € 1.870 milioni, anche grazie al supporto della rete di Private Banker.

La Raccolta Complessiva si attesta pertanto ad € 7.650 milioni (+2,3%), confermando la capacità della Banca di consolidare le proprie masse nelle aree storiche di insediamento e di proporsi efficacemente sulle nuove piazze.

Gli Impieghi a clientela sono pari ad € 3.894 milioni (+5%), di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.792 milioni (+5%). L’attenzione e il sostegno al territorio sono confermati dalle nuove erogazioni a medio termine, con circa 4.500 finanziamenti concessi per € 714 milioni. La Banca, a supporto degli “impieghi”, ha proposto servizi specialistici dedicati, rafforzando le strutture ed implementando ulteriormente la propria offerta. Il sostegno alle famiglie per l’acquisto della casa si è invece concretizzato attraverso la concessione di mutui ipotecari per circa € 230 milioni, anche a valere sul relativo “Fondo di Garanzia”.

Lo stock di Crediti deteriorati lordi (“Non performing loans” oNPL) è stato ridotto ulteriormente passando da € 200 milioni ad € 186 milioni, con un “NPL Ratio Lordo” che si attesta al 4,6%, in miglioramento rispetto al 5,2% del 2021 (7,3% nel 2020). La “copertura” media dei NPL è pari al 45,2%, anche per effetto della cessione di portafogli di sofferenze, maggiormente svalutate. Il totale dei Crediti deteriorati netti è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2021, attestandosi ad € 102 milioni, con un NPL Ratio Netto pari al 2,6% (in lieve miglioramento). Si conferma quindi l’attenzione posta sulla “qualità del credito” dalla Banca, che può contare su un indicatore “Texas Ratio” (che sintetizza la “capacità di assorbimento patrimoniale degli NPL”) più che adeguato e pari al 27%.

I Fondi Propri, base di calcolo per i requisiti di Vigilanza, ammontano ad € 426 milioni (ex € 422 milioni). Relativamente ai Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), gli stessi comprovano la solidità patrimoniale dell’Istituto, rappresentata da un Cet 1 Ratio al 14% e da un Tier Total Ratio al 15,3%. Il Patrimonio Netto è pari a € 388 milioni, comprendendo l’intero utile netto del 2022 di € 41,4 milioni, la destinazione del quale sarà deliberata dall’Assemblea dei Soci.

Il numero di coloro che detengono azioni della Banca – Soci ed Azionisti – supera quota 42.000 (40.200 circa i “Soci”), in linea con il dato dello scorso anno. In costante crescita inoltre il numero dei conti correnti, aperti anche con il contributo delle filiali di nuovo insediamento, che raggiungono quasi n. 102.000 (+3,5%).

Di seguito sono riportate le principali risultanze del Conto Economico al 31 Dicembre 2022.

Dati in € migliaiaDicembre 2022Dicembre 2021Variaz. %
Margine d’interesse141.845100.46041,20%
Commissioni nette55.05745.44721,15%
Margine di intermediazione212.675178.70319,01%
Rettifiche nette di valore per rischio di credito su A.F.-31.936-22.05444,81%
Risultato netto della gestione finanziaria180.636156.58215,36%
Costi operativi-122.886-106.18615,73%
Utile ante imposte57.80849.97215,68%
Utile netto41.42139.1865,70%

Il Margine d’interesse raggiunge € 141,8 milioni, in aumento del 41%, risultato particolarmente brillante anche rispetto ai dati di sistema. L’incremento dell’aggregato è da ricondursi al maggior contributo dell’operatività della gestione caratteristica verso la clientela (anche in considerazione dell’aumento dei tassi di riferimento) ed agli interessi su titoli di stato indicizzati all’inflazione e su strumenti finanziari “ABS” rivenienti da operazioni di “finanza strutturata”.

Le Commissioni nette evidenziano anch’esse una significativa crescita (+ € 9,6 milioni) raggiungendo € 55,1 milioni, segnando un incremento del 21%. In tale ambito rilevano in particolare le commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi nonchè al collocamento di titoli, anche a valere su servizi di consulenza finanziaria ed assicurativa sempre più performanti.

Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 212,7 milioni, in incremento del 19% (+ € 34 milioni), comprovando la crescita reddituale della Banca. Concorrono positivamente al margine d’intermediazione anche i risultati consuntivati dall’attività di negoziazione, soprattutto con riferimento alla compravendita dei crediti di imposta. La messa a regime di iniziative pianificate a supporto dello sviluppo del business ha pertanto permesso di contenere le performance negative del portafoglio titoli, che ha risentito fisiologicamente della volatilità dei mercati e dell’aumento dei tassi.

Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 31,9 milioni, in aumento rispetto ai € 22,1 milioni del 2021. L’aggregato risente anche dell’evoluzione dei mercati finanziari e delle recenti politiche monetarie, che hanno determinato maggiori accantonamenti sul portafoglio titoli. Il costo del credito (incidenza delle perdite da cessione e delle rettifiche di valore su crediti, rispetto al totale crediti netti) è stato pari a circa lo 0,7% su base annua. Il Risultato netto della gestione finanziaria si attesta pertanto ad € 180,6 milioni (+ 15%).

I Costi operativi ammontano ad € 122,9 milioni (+16%). L’aumento è da ricondurre alla crescita dimensionale ed operativa della Banca, agli oneri a supporto e presidio dei nuovi business, al contributo ai Fondi di risoluzione delle crisi bancarie, nonché al generalizzato aumento dei prezzi. Nonostante l’incremento dei costi operativi, che risente anche della crescita del personale (804 dipendenti a fine 2022, ex 752 del 2021), il Cost Income, indicatore di efficienza aziendale dato dal rapporto tra costi operativi e margine d’intermediazione, si è attestato al 58%.

L’Utile ante imposte ammonta ad € 57,8 milioni (+16%), mentre l’Utile Netto (che peraltro sconta un tax rate più elevato rispetto al 2021) si attesta ad € 41,4 milioni, con un aumento di oltre € 2,2 milioni rispetto al 2021 (+ 6%). Il Rapporto tra l’utile netto ed il patrimonio netto medio (c.d. “ROE” o “Return on equity”), principale indicatore della redditività aziendale, si attesta quindi al 10,5%, superando il 10,1% registrato nello scorso anno e che aveva beneficiato della citata plusvalenza riveniente dalla vendita della partecipazione in Cedacri.

Prosegue il processo di razionalizzazione ed efficientamento della rete di filiali che ha portato la Banca ad estendere la propria presenza nel Nord Italia. Nel 2022 sono state inaugurate la terza filiale di Milano (in zona “Citylife”) e quella di Asti, che ha permesso di consolidare il presidio in Piemonte. La rete territoriale è composta da n. 70 filiali, compresa quella aperta nel gennaio u.s. a Pavia.

Oltre al consolidamento del Private Banking e della Banca-Assicurazione, nonchè all’ulteriore strutturazione di settori specialistici (Agricoltura, Estero, Sviluppo Imprese, Crediti Fiscali), che hanno contribuito al conseguimento delle masse sopra descritte, da alcuni anni la Banca ha avviato un processo di rinnovamento delle proprie strategie di sviluppo e di offerta dei servizi, alla continua ricerca di soluzioni complementari rispetto al modello tradizionale, in linea con le evoluzioni del mercato e le esigenze delle PMI.

La Banca prosegue in tale ambito sviluppando progetti innovativi e sinergici, anche contando su accordi strategici o sul contributo delle società nelle quali ha direttamente investito nel corso di questi anni. Si citano a tale riguardo i servizi che la Banca, anche con il supporto della partecipata Integrae Sim, sta fornendo alle PMI che intendono accedere al mercato dei capitali, nonché le ulteriori collaborazioni con realtà che operano in ambito Fintech, permettendo di cogliere le opportunità derivanti del processo di innovazione digitale in corso, anche ricorrendo ad operazioni di finanza strutturata ed integrata.

L’Istituto resta quindi impegnato a monitorare con attenzione l’evoluzione dello scenario, proseguendo in un percorso di diversificazione delle fonti di ricavo al fine di assicurare stabilità dei risultati e prudente presidio dei rischi. In tale ambito la Banca ha inoltre avviato una progettualità funzionale al progressivo allineamento a “standard ESG” e di finanza sostenibile.

La Banca chiude anche l’esercizio 2022 con performance e risultati molto positivi, confermando il percorso di solida crescita ed assicurando importante supporto all’economia del territorio, in linea con la propria mission.

I primi risultati del 2023 confermano il trend positivo, l’Istituto proseguirà sulla strategia delineata, monitorando con attenzione i possibili rischi, con l’obiettivo di continuare a remunerare stabilmente i soci” ha quindi concluso Barbieri.

Brescia, ricavi delle imprese cresciuti del 38%

in Bilanci/Economia/Tendenze by

La Lombardia nell’anno post-Covid ha aumentato del 26,3% i ricavi delle società di capitali con sede legale nella regione e fatturati sopra il milione e prodotto circa 1.200 miliardi di euro. Le tre province che si posizionano sul podio per la miglior crescita dei ricavi a livello percentuale sono quelle di Brescia con il 38,9% per 115 miliardi di euro, Mantova con il 34,5% per 38 miliardi e Lecco con il 29,1% per 18 miliardi. Subito dopo si classificano Bergamo con il 28,6% per 84 miliardi, Lodi con il 26,2% per 6 miliardi, Cremona con il 25,3% per 16 miliardi, Milano con il 24,7% traina la regione in valori assoluti per 781 miliardi, Varese con il 23,7% per 34 miliardi, Monza e Brianza con il 21,4% per 61 miliardi, Como con il 21,3% per 23 miliardi, Sondrio con il 20,4% per 5 miliardi e infine Pavia con il 19,2% per 12 miliardi. 

È quanto emerge in anteprima dalla maxi inchiesta sui bilanci realizzata da Industria Felix Magazine, trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, e Cerved, che sarà presentata venerdì mattina 3 marzo a Milano all’Auditorium “Giorgio Squinzi” di Assolombarda in occasione del 46° evento Industria Felix, 7a edizione della Lombardia

Oldrati chiude il 2022 a quota 180 milioni di euro

in Automotive/Bilanci/Economia/Meccanica by

Il 2022 si è appena concluso e Oldrati Group – Gruppo internazionale tra i più importanti nella produzione di manufatti in gomma, plastica e silicone – ha saputo fronteggiare l’aumento dei costi dell’energia elettrica e la scarsità delle materie prime nel migliore dei modi, chiudendo in pareggio a livello aggregato, con un fatturato di circa 180 milioni.

I mesi trascorsi hanno mostrato particolare dinamismo, specialmente per i tre principali settori di sbocco: manifatturiero, automotive ed elettrodomestico. Nel manifatturiero si è registrata una crescita pari al 22% rispetto all’anno precedente, grazie alla progressiva diversificazione e all’ampliamento dei prodotti.

Nell’elettrodomestico, invece, Oldrati Group ha registrato un calo tecnico del 3% rispetto al 2021, anno boom per questo settore con un +25% delle vendite Oldrati e un +18% per il comparto nel suo insieme, secondo APPLIA*.

Nel settore automotive, invece, è stata raggiunta stabilità di fatturato rispetto al 2021, nonostante vi sia stata una riduzione delle immatricolazioni del 4,6% secondo UNIRAE**.

Gli altri segmenti hanno denotato una continuità dei fatturati

Questi risultati sono all’insegna di un 2022 particolarmente sfidante e che ha messo alla prova il settore della trasformazione dei polimeri. Nella prima parte dell’anno, si è verificata la mancanza di alcune materie prime e quindi un forte aumento di costo delle stesse, come conseguenza l’impossibilità di soddisfare tutte le richieste dei clienti. A partire dall’estate, in aggiunta, si è verificato l’aumento dei costi energetici che ha impattato fortemente su una realtà energivora come il Gruppo Oldrati.

Oldrati è riuscita a fronteggiare al meglio queste situazioni grazie al rapporto di partnership con i propri clienti. Come ha infatti dichiarato Manuel Oldrati, CEO del Gruppo Oldrati: Dal 2023 ci aspettiamo grandi risultati con una crescita del fatturato del 7%: continueremo a spingere sulla crescita del business grazie anche al completamento del nuovo stabilimento di Adro, destinato al rafforzamento della Divisione High Tech Polymers. Le aumentate capacità ci permetteranno di migliorare il nostro servizio al cliente. Sempre con l’idea di stringere una relazione forte con i nostri partner, nel 2022 abbiamo aumentato le risorse umane in area tecnica e commerciale nell’ordine del 20%. Senz’altro l’aumento dei costi delle materie prime e dell’energia elettrica rimangono ancora il punto più critico a cui dovremo far fronte in questo nuovo anno”.

Foto da ufficio stampa Oldrati

Antares Vision, al 30 settembre ricavi a 133 milioni (+11,7%)

in Bilanci/Economia by

Il Consiglio di Amministrazione di Antares Vision S.p.A. – multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati – ha approvato ieri i ricavi consolidati del Gruppo relativi ai primi nove mesi del 2022 (“9M 2022“) / terzo trimestre (“3Q 2022“).

Nei primi nove mesi 2022, il Gruppo Antares Vision ha registrato un incremento degli ordini del 31%. Su base geografica tale incremento è trainato da America, Europa del Nord e Occidentale, Italia e Medio Oriente. Tutti gli ordini per “Modello di business” (Servizi, SaaS/Smart Data ed Equipment) presentano tassi di crescita a doppia cifra, con Equipment che vede un aumento del +27% degli ordini raccolti (+80% per equipment T&T L1-L3), che saranno progressivamente trasformati in ricavi nell’ultimo trimestre dell’anno e nel 2023. I Servizi e SaaS/Smart Data (business ricorrente) registrano una crescita degli ordini, rispettivamente, pari al +31% e al +47%.

FATTURATO CONSOLIDATO
Nei primi nove mesi 2022 il Gruppo ha realizzato ricavi netti consolidati pari a €133,3 milioni, in crescita dell’11,7%, del 7.1% escludendo M&A (consolidamento ACSIS, Packital e Vescovini). Nel 3Q 2022 i ricavi sono stati pari ad €47,9 milioni, in crescita del 9,2% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno. Per quanto riguarda l’evoluzione dei ricavi su base geografica, un importante contributo, sia in termini assoluti (9M22 €52,2 milioni rispetto ad €35,0 milioni nei 9M 2021) che in termini di crescita (+49,3%), è fornito dalle Americhe, trascinate dagli Stati Uniti (9M22 €42,8m, +71% YoY), dove è prevista l’entrata in vigore nel novembre 2023 della seconda fase della normativa relativa all’aggregazione. Tale dinamica più che compensa il rallentamento nell’implementazione delle soluzioni di tracciabilità in Brasile (9M22 €6,1m, -22% YoY), dovuto ad un cambiamento normativo che prevede libertà di scelta nell’implementazione della serializzazione e aggregazione. L’Europa (esclusa Italia), trainata dalla parte orientale, registra una ripresa (9M22 €42,1 milioni rispetto ad €41,0 milioni nei 9M21), con un incremento del 2,7%, dopo il calo registrato lo scorso anno, dovuto ad una forte riduzione delle vendite in Est Europa. I ricavi realizzati nei 9M22 verso la Russia (Est Europa) sono stati pari ad €3,8 milioni, corrispondenti a circa il 2,8% del totale, realizzati perlopiù da Antares Vision Russia a completamento dei contratti già in essere. L’esposizione del Gruppo in Russia continua ad essere assai limitata. Per quanto riguarda il 3Q 2022, segnaliamo una inversione di tendenza per il mercato italiano con ricavi in crescita di oltre il 50%; continua l’aumento a doppia cifra delle Americhe; infine, l’Africa e il Medio-Oriente vedono una forte accelerazione con un incremento del 128%.

Emidio Zorzella, Presidente e Co-CEO di Antares Vision Group, ha commentato: “Per quanto riguarda i ricavi dei primi 9M 2022, sono molto soddisfatto della crescita ottenuta nel segmento Smart Data/SaaS2 (+214%), con una ulteriore accelerazione nel 3Q 2022 (+260%). Questo forte incremento è dovuto all’integrazione delle piattaforme software che consentono di estrarre valore dai dati primari di Ispezione e Track & Trace, in grado di massimizzare efficienza e produttività e raccogliere informazioni end-to-end che, attraverso l’identità digitale del prodotto, arrivano al consumatore finale. Il Gruppo, infatti, sta spingendo e spingerà sempre di più verso la crescita delle soluzioni Software, Smart Data e Service, anche per la loro più facile scalabilità. Altro elemento di soddisfazione è lo sviluppo registrato in Nord America, che a oggi è il nostro secondo mercato (dopo l’Europa) e fornisce il maggior contributo in termini di crescita (9M22: €43m, +71%). Nei primi nove mesi dell’anno continua il trend di significativo incremento degli ordini (+31% YoY): in particolare, va sottolineata la crescita degli ordini del Track & Trace, che registra un incremento del 59% (ovvero dell’80% per il solo equipment di tracciatura). Confermiamo, quindi, la guidance per il FY 2022, che vede ricavi consolidati tra €223-230m e un EBITDA tra €45-50m”.

Massimo Bonardi, Co-CEO di Antares Vision Group, ha così commentato: “L’innovazione tecnologica ha rappresentato e continuerà a rappresentare un driver importante per la nostra crescita. Su base annua, circa il 7-8% dei ricavi viene investito in ricerca e sviluppo, includendo sia i costi capitalizzati che quelli spesati a conto economico, a cui vanno aggiunti gli investimenti in start-up tecnologiche. A questo proposito, il Gruppo ha recentemente acquisito, tramite la propria controllata FT System, la maggioranza (60%) di Wavision, società che utilizza la tecnologia microwave per individuare corpi estranei nei prodotti confezionati, oggi non rilevati da sistemi di ispezione a raggi x e da metal detector. Questa tecnologia dirompente, sfruttando le diverse proprietà dielettriche dei materiali, è in grado di discriminare la presenza di corpi estranei in creme, semiliquidi e liquidi, soprattutto quando si tratta di contaminanti fisici trasparenti, come la plastica o vetro”.

Neosperience, nella semestrale volano ricavi ed Ebitda

in Bilanci/Economia/Tendenze by

 Il Consiglio di Amministrazione di Neosperience S.p.A. (“Neosperience” o la “Società”), PMI innovativa e player di riferimento nell’intelligenza artificiale quotata su Euronext Growth Milan, ha approvato oggi la relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2022, redatta secondo i principi contabili nazionali (OIC) e sottoposta a revisione contabile limitata. Dario Melpignano, Presidente di Neosperience, ha commentato: “Il primo semestre 2022 ha visto un’ottima evoluzione delle attività che si è riflessa in una significativa crescita dei risultati finanziari, in forte incremento rispetto al primo semestre 2021. 

I PRINCIPALI INDICATORI FINANZIARI (SEMESTRALE 2022)

· Valore della produzione pari a Euro 13,7 milioni (+32% rispetto al primo semestre 2021) ;

· Ricavi pari a Euro 11,7 milioni (+34% rispetto al primo semestre 2021); 

· EBITDA pari a Euro 4,1 milioni (35,1% dei ricavi, +32% rispetto al primo semestre 2021); 

· EBIT pari a Euro 1,2 milioni (+4% rispetto al primo semestre 2021); 

· Utile Netto pari a Euro 529 migliaia (-18% rispetto al primo semestre 2021);

· Patrimonio netto pari a Euro 25,7 milioni (+10% rispetto al 31 dicembre 2021 e +43% rispetto al primo semestre 2021); 

· Indebitamento finanziario netto pari a Euro 8,8 milioni, rispetto a Euro 7,0 milioni a fine 2021; 

· Ulteriore incremento del cross-selling sulla base clienti; lancio di nuovi progetti di sviluppo basati sull’Intelligenza Artificiale nei settori Fintech, Healthcare, Security & Safety; 

· potenziamento del presidio del mercato delle PMI, atteso in forte crescita nel prossimo triennio grazie anche alle risorse del PNRR. 

Nel 2022 Neosperience ha mantenuto il focus su segmenti di mercato e soluzioni tecnologiche che hanno generato risultati in continua e costante crescita, con un’attenzione ai canoni ricorrenti e a soluzioni proprietarie avanzate basate sull’AI che hanno generato un impatto positivo sulla marginalità.” Queste le direttrici strategiche e le evidenze più significative: 

· sviluppo di soluzioni per migliorare da una parte i processi commerciali delle aziende clienti, potenziandone le capacità di contatto e automazione del ciclo di business per aumentare ricavi e margini di vendita, e dall’altra migliorare i processi operazionali in modo da codificare, raccogliere e rendere applicabile digitalmente la conoscenza e l’esperienza dei professionisti più esperti in azienda; 

· lancio di nuove iniziative nel mondo medicale, farmaceutico e dell’healthcare con Imprese, Ospedali e Istituti di Ricerca e rafforzamento di Neosperience Health S.r.l., attualmente detenuta per il 90% da Neosperience S.p.A., società dedicata a favorire la trasformazione digitale di aziende ospedaliere, poliambulatori, centri diagnostici e case di riposo; 

· accelerazione della strategia di crescita in Europa, facendo leva sulla partnership con la piattaforma CRM globale HubSpot, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo di Neosperience come polo di aggregazione delle realtà europee più esperte nell’intelligenza artificiale applicata ad aiutare le aziende clienti a guidare la propria differenziazione strategica partendo dalla customer experience; 

· sviluppo di contatti utili all’espansione internazionale, grazie alla ripresa dei viaggi e al crescente interesse che le Solution di Neosperience stanno ottenendo presso varie controparti estere; 

· consolidamento delle partnership con Google, ma anche con Tencent/WeChat – assistendo le imprese europee nei settori food, vitivinicolo e design/arredamento ad accedere ai mercati del Far East; 

· dal punto di vista tecnologico, sviluppo di nuove soluzioni di analisi e data lake appositamente costruiti per aiutare i clienti a diventare data-driven, semplificare la governance IT e adottare un approccio serverless, con l’obiettivo di supportare i clienti di Neosperience a concentrarsi sui propri clienti finali, mettendoli autenticamente al centro della propria strategia, anche grazie a tecniche di analisi innovative della Voice Of Customer ed estrazione di insight basati sull’elaborazione del linguaggio naturale. 

Clerici, nel primo semestre ricavi a 373 milioni di euro (+48,7%)

in Aziende/Bilanci/Commercio/Economia by

Il Gruppo Clerici – punto di riferimento del mercato italiano nella distribuzione di prodotti idrotermosanitari e arredobagno – ha approvato i risultati di bilancio relativi al primo semestre 2022, che evidenziano un fatturato pari a 373 milioni di euro, in progresso del 48,7% rispetto ai 251 milioni di euro realizzati nel primo semestre dello scorso anno.

La performance risulta positiva anche sotto il profilo della redditività: l’Ebitda si attesta a 65 milioni di euro, pari al 17,6 % sul fatturato (33 milioni di euro nel 1H 2021) mentre l’utile netto è di 37 milioni di euro (16 milioni di euro nel 1H 2021).

I risultati al 30 giugno confermano il trend di crescita del Gruppo, che aveva chiuso il 2021 con ricavi a 583 milioni di euro, in aumento del 45,5% sul 2020.

Nel corso della prima parte del 2022 Clerici ha consolidato la propria presenza sul territorio: oggi il Gruppo è composto da un network di 18 aziende, 108 punti vendita nel nord e centro Italia e 59 showroom arredobagno. Entro fine anno sono in programma tre nuove aperture, che vanno ad aggiungersi ai due punti vendita già inaugurati nei mesi scorsi.

“Dopo un ottimo 2021, gli importanti risultati del primo semestre ci fanno pensare ad un 2022 particolarmente positivo” – sottolinea il Presidente Paolo Clerici. “Questi numeri dimostrano l’efficacia della nostra strategia di espansione per linee interne ed esterne: il modello di business costruito su una presenza geografica capillare, rafforzato da una selettiva politica di acquisizioni di realtà locali, si sta rivelando vincente. Nel medio periodo prevediamo di mettere a segno un ulteriore sviluppo geografico a livello nazionale, grazie a un piano di aperture che ci porterà a presidiare ulteriormente le regioni in cui siamo già presenti”.

“I risultati del primo semestre 2022 rispecchiano la crescita dimensionale degli ultimi anni – ribadisce il CFO di Clerici, Fabio Ciccarelli – e sono in linea con la tendenza incrementale in termini di fatturato e marginalità. Proprio quest’ultima risulta migliorata non solo per le ottime condizioni di acquisto che l’azienda ottiene, ma anche grazie alle sinergie virtuose in essere tra le società del Gruppo, che consentono di abbattere significativamente i costi di struttura”.

Nel corso del tempo Clerici ha progressivamente ampliato l’offerta di prodotti e la copertura del territorio, espandendo la propria presenza fino al centro Italia: solo negli ultimi tre anni, sono entrate a far parte del gruppo lombardo dieci aziende.

Attualmente, punti vendita sono presenti in Lombardia, Liguria, Toscana, Veneto, Marche, Umbria, Emilia-Romagna e Trentino. La crescita si riflette anche sul numero dei dipendenti: oggi sono oltre 1.700 in totale, più del doppio del 2017, quando gli addetti erano circa 700.

Il core business, con un giro di affari di circa l’85% del fatturato di Gruppo, è costituito dalla vendita a clientela professionale di imprese edili, installatori, liberi professionisti, mentre il restante 15% dei ricavi deriva dalla clientela privata. Clerici detiene inoltre la private label STORM, marchio sul mercato da oltre 20 anni, punto di riferimento nel settore con ricavi che nel primo semestre 2022 si attestano a 56 milioni di euro (+46% sul 2021).

Nelle scorse settimane Clerici ha avviato un Piano di Sostenibilità che identifica ambiti strategici e azioni concrete, con l’ambizione di allineare politiche e performance del Gruppo alle best practice internazionali dal punto di vista sociale, di governance e ambientale. Il Piano individua alcuni “ESG Pillars” coerenti col modello di business dell’azienda e con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delineati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Nello specifico, le politiche di sostenibilità di Clerici per i prossimi anni si focalizzeranno su tre principali aree di intervento: la valorizzazione delle risorse lavorative e la tutela del capitale umano, la costruzione nel tempo di una filiera sostenibile e, non da ultima, la minimizzazione dell’impatto ambientale delle attività del Gruppo.

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