Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Category archive

Associazioni di categoria - page 40

La Giunta camerale vara misure di sostegno alle PMI bresciane per oltre 5 milioni di euro

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Finanza by

Ammontano complessivamente ad euro 5.300.000 i finanziamenti deliberati dalla Giunta della Camera di Commercio di Brescia nella sua riunione del 21 aprile 2020 e messi a disposizione delle PMI bresciane per sostenerle nella delicata fase della ripartenza dopo lo stop forzato imposto dall’emergenza Covid-19.

“Il fattore tempo – commenta il Presidente della Camera di Commercio, Ing. Roberto Saccone – è assolutamente decisivo affinché le nostre imprese possano tornare presto alla loro ordinaria operatività e riprendere a competere sui mercati nazionali e internazionali. Abbiamo pertanto ritenuto di dover procedere, con la massima urgenza, ad avviare modalità di sostegno finanziario, che possano dare un concreto e quanto più celere aiuto alla nostra realtà produttiva, gravemente compromessa a causa dell’emergenza sanitaria”. E’ un impegno economico non di poco conto, che la Camera di Commercio mette in campo, a riprova della vicinanza alle imprese, soprattutto delle Micro e Piccole.

L’Ente camerale ha pertanto deciso, in dettaglio, di rendere disponibili, tramite bandi di prossima emanazione, le seguenti risorse finalizzate a sostenere la fase di ripartenza delle PMI bresciane:

– euro 2.500.000, messi a disposizione nell’ambito dell’iniziativa promossa dal sistema camerale lombardo con Regione Lombardia denominata  “FAI Credito”. Oltre a tale importo, le PMI bresciane potranno usufruire di risorse aggiuntive della Regione Lombardia per ulteriori euro 680.000 circa, per complessivi 3.180.000;

– euro 800.000 per contributi agli Organismi di Garanzia fidi per l’incremento dei Fondi Rischi o dei Fondi di Garanzia, in considerazione del loro ruolo di garanzia nell’ambito del regime di sostegno all’accesso al credito introdotto con il DL 23/2020, che li chiama ad intervenire ad eventuale integrazione della garanzia statale del 90% per i finanziamenti superiori a 25.000 euro;

– euro 2.000.000 per contributi per lo smart working e l’innovazione digitale, considerato che, in relazione ai recenti provvedimenti governativi, lo smart working è diventata la modalità principale ed obbligatoria della prestazione lavorativa privata e pubblica e che l’asset “innovazione” assumerà un’importanza sempre crescente in fase di ripresa delle attività produttive.

I bandi di erogazione delle diverse forme di sostegno finanziario verranno a breve pubblicati sul sito istituzionale della Camera di Commercio, www.bs.camcom.it.

BSNEWS BRESCIA TV: GUARDA LA NOSTRA VIDEO-INTERVISTA AL SINDACO DI BRESCIA EMILIO DEL BONO

(se il video presenta interruzioni dovute all’aggiornamento della pagina potete guardarlo direttamente su YouTube a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=d_eudbUy1fU)

CORONAVIRUS, CHIEDIAMO TAMPONI PER TUTTI PER FERMARE IL CONTAGIO! FIRMATE LA NOSTRA PETIZIONE

MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, LA GUIDA

🔴 MASCHERINE, QUALI SONO UTILI CONTRO IL CORONAVIRUS

🔴 MASCHERINE, APPROFONDIMENTO SU DPI FFP2 E FFP3

🔴 MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, I CONSIGLI DELL’ESPERTO

🔴 CORONAVIRUS, CHI DEVE USARE LE MASCHERINE E QUALI

🔴 MASCHERINE, GUANTI E IGIENIZZANTI MANI: COME SI USANO

🔴 LE MASCHERINE SERVONO O NO?

🔴 L’INCHIESTA: MASCHERINE FINITE? GLI OSPEDALI NON SANNO CHE POSSONO RIGENERARLE…

🔴 CORONAVIRUS: OBBLIGATORIO COPRIRSI CON MASCHERINA O ALTRO QUANDO SI ESCE DI CASA

NOTIZIE IMPORTANTI SUL CORONAVIRUS

🔴 CORONAVIRUS, TUTTA LA LOMBARDIA E’ ZONA ROSSA FINO AL 3 APRILE: DIVIETI E NUOVI DIVIETI DEL 20 MARZOLA PROROGA FINO AL 13 APRILE DECISA DAL GOVERNO

🔴 CORONAVIRUS, CHI PUO’ CIRCOLARE E CHI NO IN LOMBARDIA

🔴 CORONAVIRUS, SCARICA IL NUOVO MODULO PER L’AUTOCERTIFICAZIONE (VERSIONE 4)

🔴 CORONAVIRUS: SCUOLE CHIUSE FINO AL 15 MARZO

🔴 CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO NEL BRESCIANO

🔴 CORONAVIRUS, I DATI DEI MORTI BRESCIANI GIORNO PER GIORNO

🔴 CORONAVIRUS: IDENTIKIT DEI SOGGETTI A RISCHIO (FONTE ISS)

🔴 DICIAMO GRAZIE A MEDICI E INFERMIERI BRESCIANI

TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS

🔴🔴🔴 QUI TUTTE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA BSNEWS.IT SUL CORONAVIRUS

 

 

Indagine Confartigianato: solo 4 aziende su 10 prevedono di riprendere come prima entro un anno

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Tendenze by
Eugenio Massetti, Confartigianato Brescia

I risultati della rilevazione dell’Osservatorio di Confartigianato Lombardia svolta dal 7 al 14 aprile 2020 con oltre 3.700 interviste a micro-piccole imprese e imprese artigiane lombarde, 586 delle quali bresciane, evidenzia un’ampia diffusione di segnali recessivi, intensificati rispetto la precedente rilevazione del 4 di marzo. «Abbiamo coinvolto i nostri associati che hanno risposto in gran numero, quasi 600 dei quali i titolari di imprese bresciane: tra i risultati emerge come il 77 per cento in questo momento è chiuso e la gran parte, il 63 per cento, si è dovuto bloccare per le disposizioni del Governo, più del 14 per cento ha fermato l’attività per una scelta del titolare. Non me l’aspettavo, ma è la dimostrazione di come tutti noi pensiamo soprattutto alla sicurezza di famiglie e dipendenti. Ora, per riprendere serve un segnale di diminuzione del contagio, ma come si fa a dirlo fino a quando non verranno fatti i tamponi? L’abbiamo ribadito anche al Presidente Attilio Fontana: le 4D di Regione Lombardia non bastano senza la 5D: il diritto delle imprese alla sicurezza» così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia» a commento dello studio realizzato dall’Osservatorio di Confartigianato Lombardia e che ha coinvolto tutte le province lombarde. Solo il 23% delle pmi bresciane ha continuato completamente o parzialmente l’attività. E, di queste, l’83,6% delle imprese rimaste aperte lamenta l’elevata difficoltà riscontrata nel reperire l’apparecchiatura necessaria per continuare ad operare in sicurezza. Il 28,1% delle imprese aperte svolgono tutta o parte dell’attività in modalità a distanza (lavoro agile/smart working). Una micro-piccola impresa su 5 si serve di almeno un canale alternativo di vendita (domicilio, e-commerce, etc.) per proseguire l’attività.

A marzo si rileva un calo del fatturato delle Pmi bresciane del 61,2%. Per il mese di aprile, in cui si estende il lockdown avviato a marzo, le imprese stimano un calo dei ricavi del 70,8%. Il calo del fatturato nel bimestre marzo-aprile equivale ad una riduzione dell’11% del fatturato dell’intero anno. In valore assoluto il calo del fatturato è quantificabile solo per l’intero sistema delle pmi lombarde: a marzo stima l’Osservatorio di Confartigianato Lombardia è  pari a 12 miliardi di euro e ad aprile a 13 miliardi, per una riduzione complessiva nel bimestre di 25 miliardi di euro. Ipotizzando uno scenario di recupero entro la fine dell’anno, la crisi Covid-19 determinerebbe una riduzione del 26% delle vendite delle MPI lombarde nel 2020 rispetto a quelle dell’anno precedente, in valore assoluto pari a 57 miliardi di euro.  

CONSEGUENZA COVID – Lo shock della crisi da coronavirus ha determinato sulla gestione finanziaria delle imprese bresciane nel 93,1% dei casi mancati incassi per caduta del fatturato, nel 75,4% dei casi criticità relativamente al cash flow aziendale e nel 57,4% dei casi ritardi dei pagamenti di privati.

Il 58,9% delle imprese artgiane bresciane ha avanzato almeno una richiesta alle banche. In prevalenza sono state richieste: moratoria (66,8%) e consulenza (53,6%); mentre è crollata la domanda di credito per investimenti (14%).

PROSPETTIVE – Nell’arco di 6-12 mesi solo 4 imprese bresciane su 10 prevedono un recupero della normalità aziendale graduale. Nella fase di progressiva uscita dalla crisi e di ripartenza gli imprenditori indicano che saranno per lo più trainanti un solido sostegno al sistema dei pagamenti e alla finanza d’impresa e il dinamismo e la resilienza che da sempre contraddistingue le micro-piccole.

Conclude il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti: «Tutti gli imprenditori vorrebbero riaprire dopo un mese e mezzo di fermo e con i danni che stiamo contando: abbiamo suggerito che si riparta partendo dai cantieri, dalla moda e dal Made in Italy. Ma lo si deve fare con una vera regia nazionale, che deve arrivare per forza di cose dalla politica. Noi ci siamo, non solo quando c’è da chiedere il voto e quando lo Stato batte cassa per le tasse: riapriremo anche tra mille difficoltà, perché siamo abituati ad arrangiarci e rimboccarci le maniche, ma abbiamo bisogno di avere la garanzia del credito e un sostegno alla liquidità subito, non possiamo aspettare mesi».

Confartigianato: consegnati altri due respiratori agli ospedali di Brescia

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Salute by

Continua la distribuzione dei 20 ventilatori polmonari pressometrici che Confartigianato e ANCoS, l’associazione del sistema Confartigianato Imprese che si occupa di progetti solidali e che a Brescia realizza l’evento culturale Librixia Fiera del Libro di Brescia, hanno messo a disposizione delle strutture ospedaliere italiane impegnate in prima linea nell’assistenza ai pazienti colpiti da coronavirus. Oggi ne sono in consegna due agli Spedali Civili di Brescia e due all’Ospedale Maggiore di Cremona. Nelle scorse settimane tre respiratori erano stati donati all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e tre all’Ospedale Luigi Sacco di Milano. «In questo drammatico momento abbiamo sentito il dovere di aiutare il personale medico e infermieristico che senza sosta sta lavorando per garantire assistenza ai malati. Mai come ora sentiamo forte il richiamo alla solidarietà, per la quale ci adoperiamo da sempre: ogni gesto che serva a salvare vite umane noi lo faremo, nei limiti delle nostre possibilità. Vogliamo offrire un contributo concreto alla battaglia che tutto il Paese sta combattendo contro il virus, a cominciare dalle strutture sanitarie che sono in prima linea a fronteggiare l’emergenza. Siamo convinti che facendo tutti la nostra parte, uniti, responsabili e solidali al fianco delle persone e degli imprenditori, potremo superare l’emergenza sanitaria e costruire le condizioni della ripresa economica. Nei prossimi giorni altre apparecchiature saranno distribuite agli ospedali maggiormente congestionati e in difficoltà per la carenza della strumentazione indispensabile alla cura dei pazienti. Con questa iniziativa gli artigiani di Confartigianato fanno un gesto concreto di aiuto alle situazioni più drammatiche con la caratteristica che li contraddistingue: fatti e non parole» così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia che conclude: «Sono 33mila le imprese artigiane bresciane e rappresentano il motore economico della nostra provincia, oggi in ginocchio ma sempre pronte a rispondere e ad agire, come in questo frangente, con un contributo concreto, come sono concreti gli artigiani che sin dall’inizio hanno sostenuto la raccolta fondi in parte già donati – 10mila euro da parte di Confartigianato Brescia, 8mila da parte del Movimento Giovani di Confartigianato Brescia – e che sta proseguendo in questi giorni e che si unisce alle tante iniziative di solidarietà che i nostri artigiani stanno realizzando singolarmente a fianco delle proprie comunità».

Imprese, ecco le ultime comunicazioni della Camera di commercio di Brescia

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

MISURE ADOTTATE DALL’ENTE CAMERALE IN RELAZIONE ALL’EMERGENZA SANITARIA

AVVISO AGLI UTENTI: FINO AL 3 APRILE

Con riferimento alle misure di gestione dell’emergenza epidemiologica Coronavirus,  la Camera di Commercio di Brescia comunica che i servizi che comportano contatto con il pubblico, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, sono stati riprogrammati con modalità di accesso che variano da servizio a servizio.

Le imprese sono invitate, laddove possibile, a ricorre principalmente alle modalità online.

Sono assicurati i servizi ritenuti indispensabili per l’attività delle imprese che continueranno ad operare.

Si invita pertanto l’utenza a consultare le sezioni interne del sito www.bs.camcom.it per la puntuale verifica delle modalità di accesso alle attività camerali di proprio interesse.

19/20 – MUD 2020: PROROGA DELLA DICHIARAZIONE DEI RIFIUTI AL 30 GIUGNO

Facendo seguito alle disposizioni impartite dal Decreto Legge del 17/03/2020 n.18, per far fronte all’emergenza sanitaria in atto, sono stati rinviati i termini di scadenza della dichiarazione Mud.

Il seminario MUD 2020 previsto per il 15 Aprile p.v. è rimandato a data da destinarsi, che sarà individuata in tempo utile ai fini della dichiarazione e compatibilmente con l’evolversi della situazione sanitaria. Per ogni informazione si invita a contattare l’Ufficio Competitività delle Imprese e mail pni@bs.camcom.it.

20/20 – STRUMENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO PER LA RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE

La Camera di Commercio offre strumenti stragiudiziali di risoluzione delle controversie rapidi, riservati, con costi contenuti e certi, anche senza l’obbligo di assistenza legale, e beneficiando della competenza di professionisti specificamente formati nella gestione di contenziosi commerciali, fruibili con collegamento a distanza tramite strumenti telematici anche in questo periodo: mediazione civile e commerciale in materia contrattuale, arbitrato nazionale e internazionale in collaborazione con Camera Arbitrale Milano, procedure di conciliazione Italia-Cina attraverso il Centro di Conciliazione Italo-cinese di Milano. Contatti: Ufficio Tutela del Mercato tel 030.3725.374-363 dal lunedì al giovedì: 9.00 – 15.30 Venerdì: 9.00 – 13.00 e-mail: tutela.mercato@bs.camcom.it P.E.C.: tutela.mercato@bs.legalmail.camcom.it

21/20 – BREVETTI E MARCHI – COMUNICAZIONI

La Camera di Commercio di Brescia informa che per il periodo compreso tra il 23 febbraio 2020 e il 15 aprile 2020 sono sospesi tutti i termini, ivi inclusi quelli perentori, relativi ai procedimenti amministrativi per il deposito dei titoli nazionali di proprietà industriale, su istanza di parte o d’ufficio, pendenti alla date del 23 febbraio 2020 o iniziati successivamente a tale data. I titoli di proprietà industriale in scadenza tra il 31 gennaio e il 15 aprile conservano inoltre la loro validità fino al 15 giugno 2020.

Si informa, altresì che domande di marchio internazionale o quelle di rinnovo dello stesso, in alternativa alle procedure vigenti del deposito presso le Camere di commercio o della trasmissione via posta all’UIBM, ora si possono trasmettere all’UIBM anche per posta elettronica certificata.

Per informazioni consultare la pagina brevetti e marchi sul sito www.bs.camcom.it

Apindustria distribuisce alle imprese donate dalla Camera di commercio cinese

in Api/Associazioni di categoria/Economia/Salute by

Sono 15mila le mascherine ad uso sanitario che Apindustria Brescia ha deciso di mettere a disposizione delle proprie aziende Associate, dando la precedenza a quelle che sono rimaste aperte in questo periodo.

Da lunedì 5 aprile p.v. saranno consegnate alle aziende che ne hanno fatto richiesta. Le mascherine sono state donate alla nostra Associazione dalla Camera di Commercio del Parco Ecologico Sino-Italia di Ningbo (Cina), grazie al coordinamento del Sig. Huang Yanting. Ciò è frutto della proficua collaborazione nata negli anni scorsi fra Apindustria e Yanting. “Questa generosa donazione – spiega Alessandro Orizio, Vice Presidente Vicario di Apindustria Brescia con delega all’Internazionalizzazione, che due anni fa partecipò insieme al Presidente di Apindustria Brescia, Douglas Sivieri, a un incontro a Ningbo in Cina – ha un grande significato per noi ed è segno dei buoni rapporti che in questi anni abbiamo costruito e mantenuto con i colleghi cinesi. Abbiamo deciso subito di mettere a disposizione questo prezioso materiale alle aziende Associate che ne hanno bisogno all’interno delle proprie aziende per i lavoratori”.

Apindustria Brescia donerà inoltre due ventilatori polmonari agli Spedali Civili di Brescia, uno dei nosocomi della città che si sta prodigando nell’assistenza della popolazione colpita dal Covid-19. La donazione è nata grazie al grande lavoro di squadra tra Confapi, il suo Presidente bresciano Maurizio Casasco e la Giunta di Apindustria Brescia guidata dal Presidente Douglas Sivieri. “Anche noi come Associazione abbiamo voluto fare la nostra parte – ha detto Douglas Sivieri, Presidente di Apindustria Brescia – dando un aiuto concreto in questo momento difficile per tutti: aziende, imprenditori, famiglie, medici, infermieri, tutti nessuno escluso. Per questo abbiamo deciso di acquistare due ventilatori polmonari che doneremo al principale ospedale cittadino, per contribuire a salvare più vite possibili”.

CORONAVIRUS, CHIEDIAMO TAMPONI PER TUTTI PER FERMARE IL CONTAGIO! FIRMATE LA NOSTRA PETIZIONE

MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, LA GUIDA

🔴 MASCHERINE, QUALI SONO UTILI CONTRO IL CORONAVIRUS

🔴 MASCHERINE, APPROFONDIMENTO SU DPI FFP2 E FFP3

🔴 MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, I CONSIGLI DELL’ESPERTO

🔴 CORONAVIRUS, CHI DEVE USARE LE MASCHERINE E QUALI

🔴 MASCHERINE, GUANTI E IGIENIZZANTI MANI: COME SI USANO

🔴 LE MASCHERINE SERVONO O NO?

🔴 L’INCHIESTA: MASCHERINE FINITE? GLI OSPEDALI NON SANNO CHE POSSONO RIGENERARLE…

NOTIZIE IMPORTANTI SUL CORONAVIRUS

🔴 CORONAVIRUS, TUTTA LA LOMBARDIA E’ ZONA ROSSA FINO AL 3 APRILE: DIVIETI E NUOVI DIVIETI DEL 20 MARZOLA PROROGA FINO AL 13 APRILE DECISA DAL GOVERNO

🔴 CORONAVIRUS, CHI PUO’ CIRCOLARE E CHI NO IN LOMBARDIA

🔴 CORONAVIRUS, SCARICA IL NUOVO MODULO PER L’AUTOCERTIFICAZIONE (VERSIONE 4)

🔴 CORONAVIRUS: SCUOLE CHIUSE FINO AL 15 MARZO

🔴 CORONAVIRUS, LA MAPPA DEL CONTAGIO NEL BRESCIANO

🔴 CORONAVIRUS, I DATI DEI MORTI BRESCIANI GIORNO PER GIORNO

🔴 CORONAVIRUS: IDENTIKIT DEI SOGGETTI A RISCHIO (FONTE ISS)

🔴 DICIAMO GRAZIE A MEDICI E INFERMIERI BRESCIANI

TUTTE LE NOTIZIE SUL CORONAVIRUS

🔴🔴🔴 QUI TUTTE LE NOTIZIE PUBBLICATE DA BSNEWS.IT SUL CORONAVIRUS

 

 

PMI: Confapi scrive a Conte, sei azioni per ripartire dopo l’emergenza

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

“Tutti i dati fondamentali e i principali indicatori economici dimostrano che il sistema Paese non può più reggere in condizioni di fermo produttivo prolungato pressoché totale. Occorre prendere coscienza che la geometria e l’intensità della crisi in atto assumono forma e profondità che possono mettere a rischio la stessa esistenza del sistema economico nazionale e specialmente quello della piccola e media industria privata”. Così, in una lettera, il presidente di Confapi Maurizio Casasco si rivolge al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, indicando i sei nodi cruciali per le Pmi italiane, su cui intervenire una volta terminata l’emergenza sanitaria.

“È chiaro alla nostra categoria di imprese e a noi piccoli e medi industriali che non si potrà che ripartire nelle condizioni di massima sicurezza e incolumità pubblica, solo quando le fabbriche e le sedi delle nostre imprese saranno ‘il posto più sicuro’ dove stare. Occorre quindi mettere in campo test a rapida risposta, il costo dei quali potrebbe essere a carico delle aziende, in modo da richiamare alla vita produttiva coloro che risultano negativi al virus, adottando anche un criterio anagrafico. Ovviamente è fondamentale l’accordo con le Organizzazioni sindacali. Questa attività di progressiva ripresa – aggiunge Casasco – avrà a nostro avviso effetti molto importanti sui temi critici che abbiamo rilevato in queste settimane. Proprio su questi temi avanziamo delle proposte per fronteggiarne gli impatti.”

Per la Confederazione italiana della piccola e media industria privata è innanzitutto opportuno un maggiore coordinamento tra autorità locali e nazionali, per riattivare la curva della fiducia e per restituire speranza, prima ancora che capacità di reddito, al nostro sistema. In secondo luogo Confapi suggerisce l’introduzione di sostegni per la ‘riapertura’ delle attività sospese e il varo di meccanismi di protezione che non falcidino i creditori, ma rendano attuabile una ripresa delle attività, in modo da tamponare l’incidenza dei fallimenti sul sistema economico. La terza indicazione riguarda il tema della cancellazione degli investimenti pianificati, secondo Confapi, bisogna introdurre misure di fiscalità amichevole per chi investe o linee di credito facilitate per il mantenimento degli investimenti già programmati. Il quarto spunto riguarda il credito, per incidere sui flussi di liquidità, gli industriali propongono di sospendere l’applicazione dello IFRS 9 ed eliminare la pretesa del merito creditizio per l’erogazione di finanziamento bancario. La quinta linea di intervento attiene allo stimolo della ripresa occupazionale, Confapi propone infatti di procedere alla de-fiscalizzazione degli oneri sociali nei limiti della capienza del bilancio dello Stato. Infine sulle vendite al dettaglio, è opportuno per la Confederazione delle Pmi private disporre la riapertura intelligente delle attività ora totalmente impedite, con le adeguate misure di sicurezza sociale, anche valutando come in altri Paesi l’attribuzione di codici di priorità e protezione.

 

Coronavirus, Aib sostiene la campagna #iopagoifornitori

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Evidenza/Partner by

Ha preso il via in questi giorni la campagna di comunicazione #iopagoifornitori,  creata da Alfredo Rabaiotti, titolare di Becom S.r.l, a cui Aib ha deciso di aderire.

L’obbiettivo è quello di stimolare le imprese del sistema economico bresciano, che ritengono di aderire volontariamente all’iniziativa, a rispettare i termini di pagamento pattuiti con i fornitori nonostante le difficoltà legate alla situazione del Coronavirus e, più in generale, a diffondere prassi trasparenti ed efficienti.

“Il sistema economico bresciano si sta muovendo in una situazione fortemente influenzata dalla diffusione del Coronavirus e dai conseguenti provvedimenti che hanno determinato il blocco per numerose realtà, ma anche per intere filiere – commenta Giuseppe Pasini, Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana –. Nonostante ciò, AIB ha avviato un dialogo costante con il sistema bancario per garantire una serie di strumenti finanziari che possano garantire alle aziende la necessaria liquidità. Si tratta di un tema fondamentale, per le imprese e per le famiglie. È indubbiamente apprezzabile leggere di imprenditori in grado di rispettare le scadenze dei pagamenti, o che addirittura li anticipano. Sono certo che a Brescia chi è nelle condizioni di farlo, senz’altro lo farà, responsabilmente, per contribuire affinché tutta la filiera in cui opera rimanga sana. Con questo manifesto puntiamo a sensibilizzare ulteriormente in tale direzione.”

Il manifesto si ispira al principio della massima snellezza e al principio volontaristico delle imprese e degli imprenditori che riterranno di recepirne le finalità, traducendole concretamente in comportamenti eticamente corretti, ossia pagare i rispettivi fornitori nel rispetto dei termini contrattualmente stabiliti. Il documento – coerentemente anche con la direttiva UE “Late payments” del 2011 e al successivo decreto legislativo italiano 192/2012 – intende inoltre promuovere la creazione di codici di pagamento rapido. Entrambi, seppur pensati principalmente per regolare i termini di pagamento delle transazioni commerciali tra Pubblica Amministrazione e imprese, auspicano che per le transazioni tra imprese venga lasciata autonomia negoziale alle parti comunque con tempi di pagamento non superiori a 60 giorni, pur con un rafforzamento dei presidi a tutela dei creditori.

In particolare, l’iniziativa #iopagoifornitori richiama quindi le imprese, in primis quelle aderenti ad Associazione Industriale Bresciana, affinché si impegnino a effettuare i pagamenti nei termini contrattuali che regolano i rapporti con i propri fornitori, non modificare con effetto retroattivo i termini e le altre condizioni di pagamento, dare ai fornitori indicazioni chiare e facilmente accessibili in merito alle procedure di pagamento, affermare la cultura dei pagamenti rapidi e diffondere attraverso propri comportamenti coerenti all’obiettivo del documento, pratiche di pagamento efficienti, basate sul rispetto dei termini contrattuali pattuiti.

Il Manifesto intende, inoltre, richiamare la Pubblica Amministrazione alle proprie responsabilità, invitandola in questa fase di straordinaria criticità ad onorare i propri pagamenti verso tutti i propri fornitori.

Le aziende che intendono sottoscrivere il manifesto #iopagoifornitori possono farlo con l’invio di una dichiarazione del proprio legale rappresentante all’indirizzo mail iopagoifornitori@aib.bs.it sulla base del modulo pubblicato su www.aib.bs.it, alla pagina dedicata. Nella dichiarazione, le aziende si assumono l’impegno di pagare i propri fornitori nei termini previsti dai contratti commerciali che l’azienda sottoscrittrice ha in essere.

A seguito della sottoscrizione del manifesto, il marchio #iopagoifornitori potrà utilizzato sui documenti e sui siti aziendali. Il marchio segnala al mercato un’impresa che adotta pratiche virtuose e responsabili in materia di pagamenti.

L’elenco delle aziende firmatarie il manifesto sarà pubblicato su tutti i canali social e sul sito web di Associazione Industriale Bresciana; mensilmente l’Associazione aggiornerà l’elenco e ne darà anche puntuale informazione a tutti gli associati.

Ospedale da campo a Brescia, Confartigianato lancia la chiamata: noi ci siamo

in Artigianato/Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

«Tramontata definitivamente l’ipotesi di realizzare un ospedale da campo all’interno della Fiera di Brescia – scelta incomprensibilimente bocciata visto che sarebbe stato realizzato grazie esclusivamente ai fondi donati dai bresciani e che a quest’ora sarebbe già in funzione – si ipotizza oggi un nuovo sito per far fronte alla richiesta di posti per sopperire all’emergenza sanitaria da covid-19, tutt’altro che in fase discendente. Se cosi fosse, noi ci siamo. Diteci solo quando partire» così Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia sulla proposta emersa nei giorni scorsi di dar vita a un ospedale da campo vicino all’area della facoltà di Ingegneria, oggi occupata dal campo di baseball e confinante a est con viale Europa e già indicata a funzione di Protezione Civile in caso di emergenza dallo stesso Comune di Brescia. «In questo momento dobbiamo e possiamo fare rete. Siamo a disposizione da subito per coinvolgere e coordinare i nostri artigiani e le imprese associate che si renderanno disponibili, ovviamente di concerto e sotto la regia del Comune di Brescia, degli Spedali Civili e dell’Università. Confartigianato è pronta a mettere in rete tutta la manovalanza esperta necessaria per questa importante opera, sull’esempio di quanto egregiamente fatto, e quanto attualmente stanno facendo i colleghi di Confartigianato Bergamo. Siamo pronti a mobilitare quanto necessario, coinvolgendo gli operosi associati che vorranno fare sistema e che non mancherebbero di rispondere presente a questa chiamata. Non si sa con certezza fino a quando durerà questa emergenza, quale sarà l’andamento del contagio, dei ricoveri e quali saranno i risultati della quarantena. Una struttura di questo tipo sarebbe sicuramente utile per l’alleggerimento sul Pronto soccorso e su tutte le altre attività ora fortemente sotto pressione – continua Massetti che conclude – Sono 33mila le imprese artigiane registrate nel bresciano e rappresentano il motore economico della nostra provincia, oggi in ginocchio ma sempre pronte a rispondere e ad agire, come in questo frangente, con un contributo concreto, come sono concreti gli artigiani che sin dall’inizio hanno sostenuto la raccolta fondi in parte già donati, che abbiamo promosso e che sta proseguendo, così come nell’acquisto di dieci respiratori che grazie ad Ancos Confartigianato sono stati donati agli ospedali che più ne avevano bisogno».

Coronavirus, Aib: pagamenti e liquidità aziende sono due nodi da affrontare

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Salute by

Giuseppe Pasini (Presidente AIB): “Il tema dei pagamenti e della liquidità è oggi imprescindibile: serve trovare, con il sistema bancario, un modo per immettere liquidità vera e congelare i criteri che non consentono di intervenire con efficacia a favore delle imprese, e quindi delle persone.”

Pagamenti corretti e liquidità: sono queste le due emergenze delle quali l’Associazione Industriale Bresciana sta discutendo insieme ai principali istituti di credito locali e nazionali, con cui è in corso in questi giorni una serie di colloqui.

“In un contesto dove quasi tutte le aziende sono ferme, il problema dei pagamenti tra tutti gli attori della catena economica è il tema. Per affrontarlo serve liquidità, è lapalissiano – commenta Giuseppe Pasini, Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana –! È indubbiamente apprezzabile leggere di imprenditori in grado di rispettare le scadenze dei pagamenti, o che addirittura li anticipano. Sono certo che a Brescia chi è nelle condizioni di farlo, senz’altro lo farà, responsabilmente, per contribuire affinché tutta la filiera in cui opera rimanga sana”.

“Per AIB questo tema è indubbiamente importante e cerchiamo di monitorarlo, a partire dal Consiglio di Presidenza – prosegue il Presidente dell’Associazione Industriale Bresciana –. Pagare correttamente, nei tempi e nei termini previsti, rientra in quell’ambito della Responsabilità sociale d’impresa che da sempre intendiamo valorizzare, anche attraverso una delega specifica in Associazione. Ma – ripeto – per pagare, le aziende di qualsiasi settore, dimensione e genere hanno bisogno di liquidità, per di più immediate. La liquidità è l’emergenza nell’emergenza che stiamo affrontando in queste settimane; è un problema che cresce dimensionalmente di ora in ora, di pari passo alla necessità di rivedere il rapporto banche – imprese per assicurare rapidità, snellezza e immediatezza di azione”.

“Sappiamo tutti che i fondamentali dell’economia conosciuta fino a poche settimane fa sono venuti meno. Serve ripensare sia i prodotti bancari da mettere a disposizione delle imprese sia il regime regolatorio che è stato fino ad ora alla base della definizione del merito creditizio. Su questi due aspetti siamo in prima linea – prosegue Pasini –. Abbiamo già avviato il confronto con alcuni istituti di credito, per mettere a disposizione degli associati strumenti specifici che assicurino, per esempio, ulteriori moratorie su linee di credito di medio lungo periodo piuttosto che liquidità per valicare almeno i prossimi 12 mesi. Dall’altro stiamo anche chiedendo al mondo bancario di impegnarsi per rivedere le regole alla base del merito creditizio. Occorre infatti congelare i vincoli derivanti dagli Accordi di Basilea III che, se permarranno, di fatto non consentiranno alle banche di operare nei confronti delle aziende con quella immediatezza e concretezza che noi chiediamo. Occorrerebbe anche congelare subito, e almeno per questa fase di blocco delle attività produttive, la segnalazione da parte delle banche e delle società di leasing alla Centrale Rischi nei casi di mancati pagamenti di mutui, leasing e altro entro il 31 marzo 2020: molti imprenditori stanno chiedendo le moratorie, ma non è certo che siano operative per quella data”.

CORONAVIRUS, Apindustria rilancia l’esempio virtuoso della Colosio Srl

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

Apindustria Brescia, in questo momento difficile, sta raccogliendo anche riflessioni e richieste degli imprenditori associati. Tra queste spicca  l’iniziativa dell’azienda Colosio Srl, che si è resa protagonista di un’iniziativa lodevole verso i fornitori rilanciata da Api in un comunicato stampa.

Il blocco produttivo più o meno totale – si legge nella accorata lettera che la nostra azienda Associata Colosio Srl ha inviato ai propri fornitori -, imposto dalle autorità e dalle misure di autotutela che molte aziende stanno applicando in questo difficile periodo comporta numerose difficoltà gestionali, con adempimenti che vanno in ogni caso espletati. I buoni risultati da noi conseguiti negli ultimi anni – prosegue la lettera – ci hanno messo in condizione di poter affrontare questa nuova situazione con timore, ma anche con la fiducia di poter assorbire il duro contraccolpo che inevitabilmente anche i nostri conti subiranno. Questi risultati sono il frutto del nostro impegno e dedizione, ma anche della collaborazione dei nostri partner che ci forniscono, con precisione e qualità, i materiali e servizi indispensabili per il buon funzionamento della nostra organizzazione. In questo momento di difficoltà per tanti piccoli/medi imprenditori, abbiamo deciso sostenere le attività di chi come voi ha contribuito al nostro successo, anticipando con pagamento immediato tutte le scadenze che ad oggi ci risultano pianificate per il 10/4, 10/5, 10/6 e 10/7. Speriamo con questo nostro gesto di supportarvi fornendo la liquidità che il sistema bancario difficilmente potrà erogare in tempi brevi e che questo vi aiuti a gestire in modo ordinato le vostre scadenze, in primis quelle verso i vostri dipendenti, vero motore di ogni attività. Se reputate positiva questa nostra premura e siete nelle condizioni di poterlo fare, vi invitiamo a supportare a vostra volta i vostri fornitori, in particolar modo quelli delle aree in questo momento più in difficoltà, per dimostrare anche alle sedi europee quale sia il vero significato di Comunità. Sperando che questo gesto possa essere imitato da tutti coloro che possono, auguriamo a voi, i vostri dipendenti e le relative famiglie la miglior salute”. Firmato famiglia Colosio.

E da segnalare pure la riflessione di Michele Amenduni, presidente di Alessio Tubi, Tecnotubi e Zinchitalia: “La salute delle persone è la priorità. Il decreto che indica quali attività possono restare aperte e quali no è lacunoso. Il rischio è che alcune aziende cerchino dei cavilli per poter restare aperte.  Qui non ci sono in gioco commesse o forniture – prosegue Amenduni – qui c’è in gioco la salute delle persone. Dobbiamo noi per primi dare il buon esempio e l’unico modo per essere certi del non contagio è il chiudere completamente l’azienda per un periodo ben definito e utile per poi poter riprendere tutti insieme. Come per altro hanno già scelto liberamente di fare molte aziende bresciane.”

 

Go to Top
Vai alla barra degli strumenti