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Associazioni di categoria - page 32

Zona rossa, Confartigianato: ristori per le aziende ingiustamente penalizzate

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Brescia – In merito alla collocazione errata in zona rossa della Lombardia interviene in qualità di Presidente di Confartigianato Lombardia Eugenio Massetti: «Avevano già chiarito, con una trasparente presa di posizione sabato scorso, come Confartigianato Lombardia creda che sia una assoluta priorità tutelare la salute delle persone garantendo loro anche un sistema socio-sanitario capace di rispondere, sempre, alle esigenze emergenziali. Ma avevano anche detto che era fondamentale per tutte le attività produttive e di servizio che le regole applicate fossero trasparenti e comprensibili a tutti. Era chiaro anche ai poco esperti  – e i fatti ci hanno dato ragione – fin da una settimana fa, che fossero state utilizzate formule di calcolo e dati incoerenti con la realtà e per nulla tempestivi, che avevano costretto la Lombardia in una zona rossa che non pareva del tutto giustificata. Gli imprenditori lombardi già si chiedevano perché in una Regione dove i nuovi casi avevano un’incidenza minore alla media nazionale e molto minore che in regioni limitrofe e dove il Sistema sanitario non sembrava essere in preoccupante e irrimediabile affanno, venisse adottato un provvedimento così “draconiano”. Dopo la conferma dei gravi errori che hanno bloccato la Regione Lombardia, locomotiva d’Italia, nella zona rossa, inutilmente e in modo discriminatorio rispetto ad altri territori, Confartigianato Lombardia non può che chiedere due cose molto semplici:

1. che sia fatta chiarezza sulle responsabilità vere di questi errori e se ne traggano le dovute conseguenze nel rispetto dei sacrifici fatti da tutti i cittadini;

2. che si provveda urgentemente a ristorare le attività economiche che sono state inutilmente penalizzate, senza che questo avesse effetti reali sul contenimento dell’epidemia. Lo chiediamo ancora una volta in pieno spirito collaborativo verso le Istituzioni e senza scivolamenti verso facili strumentalizzazioni, ma nella convinzione che siano entrambe priorità irrinunciabili la protezione della vita di tutti (a partire dai più fragili) e il mantenimento dell’efficienza del tessuto produttivo, che peraltro contribuisce a tenere in piedi anche i servizi essenziali come la sanità ed il sistema pubblico di Welfare. Abbiamo sempre creduto che il rigore debba essere massimo, come massima deve però anche essere la serietà. Ci attendiamo dunque, risposte rapide e soddisfacenti».

Fondo Nuove Competenze: siglato l’accordo tra Confindustria Brescia e sindacati

in Aib/Associazioni di categoria/Cgil/Cisl/Economia/Sindacati/Uil by
  • L’intesa consente di accompagnare le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove e maggiori competenze professionali.

Confindustria Brescia e Cgil, Cisl e Uil provinciali hanno sottoscritto mercoledì l’accordo territoriale per facilitare l’accesso al Fondo Nuove Competenze introdotto dal Decreto Rilancio.

L’intesa consente di accompagnare le imprese nel processo di adeguamento ai nuovi modelli organizzativi e produttivi, offrendo ai lavoratori l’opportunità di acquisire nuove e maggiori competenze professionali.

Per rilanciare l’economia e sostenere le imprese nei processi di innovazione e sviluppo è, infatti, necessario investire sulla formazione continua, leva per accelerare i processi di modernizzazione, favorire la competitività del sistema produttivo e l’occupabilità dei lavoratori.

Le imprese del territorio potranno sottoscrivere, una volta intervenuta l’attesa proroga per il 2021, gli accordi necessari per destinare parte dell’orario di lavoro, fino a un massimo di 250 ore per dipendente, ad azioni di formazione, beneficiando così anche dei contributi previsti pari al costo lordo delle ore di lavoro destinate alla formazione. I lavoratori che parteciperanno a tali percorsi formativi non avranno nessuna conseguenza sulla retribuzione spettante, diretta e indiretta, né sugli aspetti contributivi e previdenziali.

Sul piano operativo è stato convenuto che la condivisione degli accordi, per le aziende prive di rappresentanza sindacale interna, avverrà nell’ambito della Commissione per la formazione di Confindustria Brescia e Cgil, Cisl, Uil provinciali, già attiva per la formazione finanziata da Fondimpresa.

In merito, Confindustria Brescia e Cgil, Cisl e Uil provinciali hanno espresso “soddisfazione per l’intesa raggiunta, che conferma l’impegno strategico delle parti sociali sul nostro territorio per la promozione e realizzazione di azioni formative di qualità. Si rinnova la possibilità di contribuire concretamente alla diffusione della formazione continua all’interno delle aziende, con l’obiettivo di accompagnare la crescita e lo sviluppo di nuove figure professionali. Perché per favorire l’innovazione di processo e di prodotto nel nuovo modello dell’economia circolare oggi servono specialisti, dalla produzione alla logistica, dalla qualità alla manutenzione, che alle tradizionali riconosciute abilità manuali affianchino anche crescenti competenze tecnologiche e digitali”.

Camera di commercio, ecco i nuovi comunicati settimanali

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Di seguito pubblichiamo i nuovi comunicati settimanali diffusi dalla Camera di commercio di Brescia.

5/21 – SPORTELLO BREVETTI E MARCHI – APPUNTAMENTI TRAMITE SERVIZI ON LINE

A partire da lunedì 11 gennaio 2021, è attivo lo sportello virtuale che consente di prendere appuntamenti per i depositi di domande/istanze di proprietà industriale presso lo sportello Brevetti e Marchi, mediante la piattaforma Servizi Online.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.bs.camcom.it

6/21 – SERVIZIO INFORMATIVO AGEVOLAZIONI FISCALI IN EDILIZIA

La Camera di Commercio di Brescia, nell’ambito della collaborazione con i servizi SUAP comunali, informa che il Comune di Brescia ha attivato uno Sportello Informativo Agevolazioni Fiscali in Edilizia attivo presso il settore SUE – SUAP per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza degli edifici. Tutte le informazione al sito del Comune di Brescia https://www.comune.brescia.it/servizi/casa/SUE/Pagine/BONUS-FACCIATE.aspx

7/21 – SIBONUS

SiBonus è la piattaforma realizzata da InfoCamere, società delle Camere di Commercio per l’innovazione digitale, che consente alle PMI e ai titolari di crediti fiscali di cederli per ricavare liquidità immediata e ai soggetti interessati all’acquisto di valutare le opportunità e completare in modo sicuro la transazione.
Tutte le informazione alla pagina di Infocamere https://sibonus.infocamere.it/

8/21 – PORTALE RIPARTIRE IMPRESA

E’ online la versione aggiornata del portale “RipartireImpresa”, la piattaforma ideata da Unioncamere, con il supporto di InfoCamere, per far conoscere agli imprenditori i provvedimenti nazionali e regionali e locali diretti a fornire benefici finanziari alle imprese, relativi a ciascun settore economico, emanati a seguito dell’emergenza Covid-19.
La piattaforma è disponibile al link: ripartireimpresa.unioncamere.it

Zona rossa, Bonometti chiede regole chiare e certezza di metodo

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“Nella assoluta necessità di tutelare la salute dei cittadini e preservare la capacità di risposta del sistema socio-sanitario, chiediamo regole chiare e certezza di metodo, per favorire la programmazione”. A dirlo, in una nota, è il presidente di Confindustria Lombardia, il bresciano Marco Bonometti, che commenta così il ritorno della nostra Regione in zona rossa.

“La tempestività nella valutazione dei dati e la coerenza con il reale andamento epidemiologico devono essere le basi per orientare le scelte del Governo – incalza Bonometti –  E’ più che necessario che vengano applicati tutti gli indicatori finalizzati alla definizione del livello di rischio, compreso il criterio resilienza del Sistema Sanitario Regionale. Tutto ciò è fondamentale affinché gli operatori economici abbiano fiducia nelle decisioni assunte perché altrimenti si rischia di compromettere irreversibilmente la continuità della ripresa che stiamo faticosamente rincorrendo”.

Camera di Commercio, ecco i comunicati settimanali

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Riportiamo di seguito, in forma integrale, i comunicati settimanali della Camera di Commercio di Brescia.


1/21 – SPORTELLO BREVETTI E MARCHI – APPUNTAMENTI TRAMITE SERVIZI ON LINE

A partire da lunedì 11 gennaio 2021, è attivo lo sportello virtuale che consente di prendere appuntamenti per i depositi di domande/istanze di proprietà industriale presso lo sportello Brevetti e Marchi, mediante la piattaforma Servizi Online.
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito
www.bs.camcom.it

2/21 – SERVIZIO INFORMATIVO AGEVOLAZIONI FISCALI IN EDILIZIA

La Camera di Commercio di Brescia, nell’ambito della collaborazione con i servizi SUAP comunali, informa che il Comune di Brescia ha attivato uno Sportello Informativo Agevolazioni Fiscali in Edilizia attivo presso il settore SUE – SUAP per interventi volti al miglioramento dell’efficienza energetica e della sicurezza degli edifici. Tutte le informazione al sito del Comune di Brescia https://www.comune.brescia.it/servizi/casa/SUE/Pagine/BONUS-FACCIATE.aspx

3/21 – SIBONUS

SiBonus è la piattaforma realizzata da InfoCamere, società delle Camere di Commercio per l’innovazione digitale, che consente alle PMI e ai titolari di crediti fiscali di cederli per ricavare liquidità immediata e ai soggetti interessati all’acquisto di valutare le opportunità e completare in modo sicuro la transazione.
Tutte le informazione alla pagina di Infocamere
https://sibonus.infocamere.it/

4/21 – PORTALE RIPARTIRE IMPRESA


E’ online la versione aggiornata del portale “RipartireImpresa”, la piattaforma ideata da Unioncamere, con il supporto di InfoCamere, per far conoscere agli imprenditori i provvedimenti nazionali e regionali e locali diretti a fornire benefici finanziari alle imprese, relativi a ciascun settore economico, emanati a seguito dell’emergenza Covid-19.
La piattaforma è disponibile al link:
ripartireimpresa.unioncamere.it

Apindustria: pronti a fare la nostra parte per il successo della campagna vaccinale

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Nella convinzione che la soluzione della crisi sanitaria sia premessa necessaria per la ripartenza economica, Apindustria Brescia dà la propria disponibilità a collaborare a ogni livello per fare in modo che la campagna vaccinale avviata da pochi giorni sia il più rapida ed efficiente possibile. «Facciamo nostro l’invito fatto a livello nazionale dal Presidente Nazionale di Confapi Maurizio Casasco – afferma il Presidente di Apindustria Brescia, Pierluigi Cordua -. È oggi più che mai evidente che la vera chiave di volta nella lotta alla pandemia sia la massima velocizzazione nella somministrazione dei vaccini anti-SARS-covid2 ed è quindi necessario promuovere la collaborazione con i medici del lavoro e i sindacati, affinché le aziende stesse diventino degli hotspot vaccinali in grado di coadiuvare quelli già attivi». Apindustria ricorda che le imprese hanno organizzazione, spazi da utilizzare e in diversi casi anche personale adatto per aiutare la buona riuscita della campagna vaccinale: «Sarebbe un buon modo per accelerare le vaccinazioni – sottolinea Cordua -. Le istituzioni potrebbero fare la loro parte, trovando meccanismi premianti dal punto di vista fiscale o contributivo a sostegno delle aziende che si impegneranno nella campagna. Avvertiamo il desiderio di tanti imprenditori di tornare in campo a pieno ritmo e abbiamo segnali che possa esserci in tempi rapidi una ripresa dell’economia. Per farlo è però necessario risolvere la crisi sanitaria il prima possibile». 

Famiglia di agricoltori schiacciata da 1,7 milioni di debito: il tribunale li “grazia”

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Il crollo del prezzo del latte e problemi di salute hanno portato alla chiusura dell’azienda. Ora pagheranno 1/5 del loro reddito per quattro anni, poi potranno chiedere l’esdebitazione

Gestivano un’azienda agricola nel Trevigiano, poi è arrivata la crisi e si sono trovati quasi sul lastrico, con un monte debiti complessivo di un milione e 760mila euro. Che mai avrebbero potuto pagare. Ma i giudici del tribunale di Treviso, applicando la legge 3/2012, li hanno “graziati”.

Protagonista della storia a lieto fine è una famiglia assistita dallo studio legale Pagano & Partners di Brescia: padre e madre ultrasettantenni e due figli poco più che quarantenni, di cui uno con due minori a carico. A metà degli anni Novanta, il padre aveva avviato l’attività (allevamento di bovini e coltivazione di viti), ma nel 2005 – complice il crollo del prezzo del latte – era iniziata la crisi, con l’impossibilità di pagare le rate dei finanziamenti e una spirale crescente di debiti.

Nel 2017, poi, il figlio a cui l’uomo aveva lasciato le redini dell’azienda si era ammalato. E la situazione è precipitata velocemente, portando alla chiusura dell’attività e alla vendita dei beni di famiglia. Ma il ricavato (900mila euro circa) non sono bastati a pareggiare i conti.

“A quel punto”, spiega l’avvocato Monica Pagano, che ha seguito il caso con il collega Matteo Marini, “abbiamo chiesto ai giudici l’applicazione della cosiddetta legge Salva-Suicidi o Ammazza Debiti, che stabilisce un principio molto importante: nessuno può essere ‘condannato’ a vita a pagare debiti che ha fatto senza colpa e a cui, vista la dimensione dell’importo, non potrà mai fare fronte. In questo caso”, continua, “il giudice ha stabilito che pagheranno quanto possono, versando un quinto del loro reddito per quattro anni, e poi potranno chiedere l’esdebitazione: cioè la cancellazione completa dei debiti rimanenti, che ammonterebbero a quasi 500mila euro”.

Padre e madre vivono oggi con una modesta pensione, un figlio percepisce circa 1.200 euro al mese e l’altro è disoccupato. Concretamente, dopo l’aggiudicazione degli immobili rimasti (il cui valore stimato è di 400mila euro) e di alcune auto (di scarso valore economico), i tre familiari che hanno un reddito verseranno poche centinaia di euro al mese (poco più di 600 euro in tre, ma le cifre esatte sono ancora da definire) per la durata della procedura. Poi, rispettando le prescrizioni dei giudici, saranno liberi da ogni pendenza economica.

Indagine Confartigianato: un’impresa su cinque rischia di non sopravvivere al 2021

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Una stima diffusa da Confartigianato preoccupa il comparto economico della nostra provincia: un’impresa su 5 (il 21%) è soggetta a rischi operativi e avrà difficoltà nel proseguire l’attività nei prossimi mesi. Nella sola provincia di Brescia potrebbe voler dire 7mila imprese artigiane (su 33.442 totali) a rischio. «Nonostante le aspettative delle imprese, soprattutto quelle micro e piccole siano in miglioramento, come emerso dalla più recente indagine realizzata da Confartigianato Imprese Brescia su un panel di imprenditori associati, l’ultima nota dell’anno della nostra organizzazione, a livello nazionale, conferma i dubbi riempiendo il cielo di ombre minacciose sul futuro di molte, troppe attività» commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti che prosegue: «Si tratta di rischi perlopiù legati ad una generale debolezza finanziaria, a una crisi di liquidità senza precedenti, al calo del fatturato e all’aumento del ricorso al debito bancario che insieme possono mettere in difficoltà la sostenibilità e la prosecuzione per molte attività, in vista del prossimo decisivo anno, quando dovremo fare i conti con il ritorno alla normalità. Una fase che ha richiesto interventi di sostegno mediante moratorie sui prestiti e garanzie pubbliche che dovrà dunque protrarsi almeno sino a giugno 2021 e, comunque, finché non si sarà conclusa l’attuale fase critica evidentemente vissuta in “stand by” dalle imprese e cristallizzata per via degli aiuti e degli ammortizzatori sociali messi in campo dal governo. Non possiamo permetterci di perdere tante imprese, dopo tanti sforzi. Sarebbe drammatico per l’intero tessuto sociale di tutto il territorio» conclude il presidente Massetti».

Confindustria Brescia: ecco il bilancio sociale 2019

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CONFINDUSTRIA BRESCIA: PUBBLICATO IL BILANCIO SOCIALE 2019

  • Il documento, realizzato con il contributo di Deloitte, è stato realizzato con l’obiettivo di intraprendere un percorso di rendicontazione di sostenibilità.

Brescia, 29 dicembre 2020 – È stato pubblicato in questi giorni il Bilancio di sostenibilità 2019 di Confindustria Brescia, documento realizzato con il contributo di Deloitte secondo gli standard internazionali del GRI (Global Reporting Initiative), con l’obiettivo di intraprendere un percorso di rendicontazione di sostenibilità

La scelta è stata motivata dalla piena consapevolezza che oggi è doveroso dare evidenza agli stakeholder degli obiettivi raggiunti e, soprattutto, degli impegni futuri che si intendono perseguire per migliorare la performance associativa in termini di sostenibilità e di impatti generati.

L’associazione non si è limitata ad analizzare e sistematizzare quanto fatto nel 2019, ma ha deciso, in seguito alla situazione di particolare gravità e complessità venutasi a creare quest’anno, di prolungare la rendicontazione ai primi otto mesi del 2020. Ora, l’obiettivo è quello di mettere a punto il Bilancio di sostenibilità 2020 nel primo trimestre dell’anno che sta per iniziare.

Dal punto di vista dei contenuti, il Bilancio si divide in cinque parti: la prima riguarda il profilo organizzativo di Confindustria Brescia, con la storia dell’Associazione, una delle più antiche in Italia, l’identità e la mission, il Codice Etico (l’insieme dei valori, dei princìpi e degli impegni che orientano e guidano le attività del Sistema Confindustria) e la struttura di governance.

Segue la parte sulla gestione della sostenibilità, con l’identificazione degli stakeholder rilevanti (imprese associate, istituzioni, amministrazioni ed enti, parti sociali) e la definizione degli obiettivi di sviluppo sostenibile, nell’ambito di quelli adottati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. In particolare, Confindustria Brescia si pone la finalità di sensibilizzare e incentivare le aziende, entro il 2030, a riconsiderare e ristrutturare i propri business model anche rispetto ai rischi ambientali e sociali e, conseguentemente, applicare strategie orientate alla transizione verso uno sviluppo aziendale più sostenibile.

Nella sezione sulla Responsabilità economica e di governance, dopo la presentazione del valore economico direttamente generato e distribuito dall’Associazione agli stakeholder (pari a circa 10 milioni di euro, di cui il 7,3% destinato a contributi e erogazioni liberali a beneficio della comunità e il 2,5% alle imposte, quindi al territorio), sono riportate le principali iniziative implementate al fine dello sviluppo delle imprese rispetto ai temi di accesso al credito e finanza agevolata, fiscalità, sensibilizzazione alla culturad’impresa e all’internazionalizzazione, nonché innovazione, rapporti con istituzioni, amministrazioni ed enti e attività di comunicazione verso gli stakeholder.

Nella quarta parte del Bilancio, quella sulla Responsabilità sociale viene sottolineato come la valorizzazione del personale interno dal punto di vista professionale e motivazionale rappresenti uno dei principali driver per il raggiungimento degli obiettivi associativi, insieme alla promozione della diversità e delle pari opportunità, alla promozione del benessere dei lavoratori, alla salute e sicurezza degli stessi, alla gestione, sviluppo e formazione dei talenti, ai rapporti con le scuole e le Università.

La parte finale del volume è dedicata alla Responsabilità ambientale, che rappresenta un punto focale nella definizione strategica delle attività associative.

Apindustria, Cordua: «Guardiamo al 2021 con fiducia, ma servono unità e responsabilità»

in Api/Associazioni di categoria/Economia by

«Il 2020 è stato un anno particolarmente difficile ma l’associazione conferma una base associativa importante. Abbiamo poco meno di 1.300 aziende associate, che insieme fatturano cinque miliardi di euro e impiegano circa 30 mila unità». A sottolinearlo è il Presidente di Apindustria Pierluigi Cordua nel consueto incontro di fine anno con i rappresentanti degli organi di informazione locali. Delle quasi 1.300 aziende associate, il metalmeccanico – con oltre il 70% – è la componente principale. Seguono il chimico plastica gomma, il tessile, l’alimentare, l’informatico e i servizi».

«L’Associazione è stabile e con i conti in ordine – ha spiegato Cordua -. Questo ovviamente va a merito di chi mi ha preceduto». Alla guida dell’Associazione da poco più di tre mesi, Cordua esprime soddisfazione per il lavoro di squadra e il clima molto collaborativo che si respira all’interno dell’Associazione. Per il 2021 si conferma l’attenzione alta alla base associativa, attraverso l’implementazione dei servizi (con relative risorse dedicate) alle imprese e l’avvio quindi di una fase più esecutiva. «Tra le altre cose abbiamo anche appena attivato un accordo con una società di consulenza per il monitoraggio delle crisi aziendali, una società che dà rating alle imprese ed è riconosciuta a livello bancario». Particolare attenzione verrà anche data allo sviluppo delle categorie meno presenti in ambito associativo. Sul piano economico Cordua si fa portavoce di un clima positivo tra le PMI, nonostante nessuno ovviamente neghi le grandi difficoltà che si stanno vivendo. «Molto dipenderà dalla crisi sanitaria – spiega il Presidente di Apindustria -, ma se inizierà la campagna vaccinale e il virus tornerà a essere sotto controllo siamo convinti che l’economia possa avere una significativa ripresa. La fiducia c’è, la liquidità anche, così come ci sono segnali evidenti di politiche di incremento di spesa pubblica. Noi ci aspettiamo dei risultati, come conferma il sentiment della nostra base associativa nell’indagine che abbiamo realizzato proprio pochi giorni fa». Diverso il giudizio sul come verranno spesi i soldi del Next Generation Ue, il cosiddetto Recovery Fund: «Ci vogliono idee, slancio e unità d’intenti per progetti che sappiamo essere spalmati su più anni e quindi più legislature». Cordua ha infine ricordato l’iniziativa promossa dalla giunta di Apindustria che ha visto la realizzazione di una confezione natalizia di prodotti targati UnionAlimentari Brescia con l’obiettivo di sostenere e promuovere l’industria alimentare bresciana. La confezione di prodotti è stata proposta da Apiservizi a tutti gli associati Apindustria Brescia, i quali hanno risposto con grande entusiasmo. «Un gesto simbolico che vuole rappresentare sostegno e di vicinanza – ha detto Cordua -. Questi sono tempi difficili ma, uniti e solidali, ne verremo fuori». 

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