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La rivoluzione 4.0 nell’Industria dei trasporti | INNOVATION CLUB

in Aziende/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche/Trasporti by

SMART TRANSIT è la soluzione per il controllo e la gestione delle flotte di trasporto pubblico. Grazie alla sua estrema versatilità, è in grado di gestire l’azienda in tutte le sue componenti e fornire agli utenti del sistema molteplici servizi e funzionalità.

Fleet Control

Consente un controllo in tempo reale dello stato di esercizio della flotta, fornendo informazioni relative al posizionamento e allo stato dei mezzi, in modo da controllare l’aderenza del programma di esercizio reale rispetto a quello schedulato. Inoltre, grazie ad una sensoristica avanzata a bordo mezzo, è in grado di rilevare dinamicamente il carico di passeggeri a bordo (domanda passeggeri in tempo reale), la qualità del servizio e l’eventuale presenza di passeggeri sprovvisti di titolo di viaggio.

Geo-Analyst

Grazie ad un’analisi spaziale avanzata dei dati, è in grado supportare l’azienda nella pianificazione di nuovi servizi e/o modifica di quelli esistenti. Rilevando gli spostamenti degli utenti nelle zone limitrofe alla linea di bus, è possibile istituire nuovi servizi in aree geografiche non attualmente servite da alcuna linea, rimodulare le fermate e i percorsi delle linee esistenti ed eventualmente localizzare nuovi punti vendita per i titoli di viaggio.

Ticketing

Offre agli utenti il servizio di ticketing on-line fruibile mediante App  dedicata da apparati mobili (tablet, smartphone etc.) e fissi, garantendo informazioni aggiornate su corse, iniziative ed eventuali variazioni del servizio.

Comfort

Permette ai passeggeri di avere informazioni in tempo reale sulla loro tratta e le condizioni della vettura accedendo all’App mobile dedicata. I sensori a bordo del veicolo mostreranno la sua posizione lungo il percorso stimando i tempi di arrivo, insieme ad altre informazioni come la temperatura e la qualità dell’aria nel mezzo e la presenza in stiva del bagaglio imbarcato. Gli utenti potranno segnalare in tempo reale eventuali problemi a bordo e infine valutare la qualità generale del servizio.

Maintenance

Consente di gestire le attività di manutenzione effettuate sui mezzi. Con un check in tempo reale di tutte gli impianti e mediante specifici algoritmi avanzati e sensori di bordo è in grado di segnalare anomalie sul funzionamento dei mezzi durante l’esercizio ordinario, consentendo una gestione della manutenzione di tipo “predittivo”, senza aspettare che si verifichi il guasto.

Voice of Customer

Il modulo crea un dialogo continuo tra l’azienda di trasporti ed il cliente basato su tre principali modelli innovativi: il primo riguarda il canale, con il superamento di quelli che erano i metodi e le tecniche tradizionali di rilevazione del dato. Basti pensare alla possibilità delle interfaccia di conversazione come Messenger, per esempio. La soluzione integra i percorsi di “voice of customer” all’interno delle stesse proprietà digitali dei brand come i loro siti internet o le app, offrendo un valore aggiunto agli stessi strumenti delle aziende. Oltre a ciò, la piattaforma mette a disposizione l’utilizzo di dispositivi di geolocalizzazione che attivano la possibilità di percorsi di voice of customer nello stesso momento in cui avviene l’esperienza con il brand, riducendo così il problema del falso ricordo.

Entertaiment

Consente di ingaggiare gli utenti in meccaniche di “Gamification” grazie a giochi e attività dedicati accessibili tramite smartphone e l’apposita App . Accumulando punti ed obiettivi ad ogni accesso, gli utenti potranno divertirsi, condividere i loro traguardi sui social e acquisire bonus (coupon, titoli di viaggio, oggetti virtuali), migliorando la loro esperienza generale e avviando un processo di fidelizzazione e customer generation a beneficio dell’azienda.

SMART TRANSIT presuppone l’implementazione di hardware che includa per ogni mezzo di trasporto pubblico un’unità di bordo (single board cpu, GNSS receiver, sim card), videocamere alle porte di ingresso/uscita passeggeri, sensoristica per l’acquisizione dei parametri ambientali/cinematici e opportuni cablaggi.

SMART TRANSIT è stato presentato all’evento del 6 Giugno presso UNICAL: www.innovationclub.it/innovazionetrasportopubblico

Per maggiori approfondimenti: www.somos.srl/transit/

Export bresciano, nel 2019 la crescita continua

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze by

Nel I Trimestre 2019 prosegue, pur con un rallentamento, la crescita delle esportazioni bresciane, che ammontano a 4.154 milioni di euro tra gennaio e marzo 2019, in rialzo dello 0,6% su base tendenziale (rispetto allo stesso periodo del 2018), rilevamento superiore a quello della Lombardia (-1,6%), ma inferiore a quello dell’Italia (+2,0%). Risulta in calo del 3,3%, invece, il dato congiunturale (rispetto al trimestre precedente).

Le importazioni, pari a 2.432 milioni di euro, diminuiscono del 3,6% su base tendenziale e del 2,0% su base congiunturale: il saldo commerciale si mantiene quindi ampiamente positivo: 1.722 milioni di euro, in aumento del 7,3% rispetto a quello del primo trimestre 2018 (1.605 milioni di euro).

A rilevarlo sono i dati ISTAT elaborati dall’Ufficio Studi e Ricerche di AIB e dal Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia.

“Dopo un 2018 da record, la crescita nelle esportazioni segnata da Brescia prosegue anche nel I Trimestre 2019: il dato è in rallentamento, ma si mantiene comunque positivo in un contesto particolarmente complesso, e segnato dal calo dei prezzi delle materie prime – commenta Giuseppe Pasini, presidente di AIB –. Questa situazione testimonia il ruolo di locomotiva per l’export italiano giocato da Brescia”.

Tra i settori, su base annua, i più dinamici sono: prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9,3%), articoli in gomma e materie plastiche (+7,5%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+3,9%), macchinari (+2,9%), sostanze e prodotti chimici (+0,3%). Tra i mercati di sbocco, crescono le esportazioni verso Regno Unito (+8,6%), Stati Uniti (+5,1%), Cina (+5,3%), India (+16,9%) e Algeria (+20,8%).  Diminuiscono le vendite verso Francia (-4,9%), Spagna (-3,4%), Turchia (-33,9%), Russia (-13,3%) e Brasile (-5,7%). In termini di aree geografiche spiccano le dinamiche positive dell’Africa (+11,5%), dell’America centro meridionale (+11,1%) e dell’America settentrionale (+9,3%). Negativa la dinamica dell’Unione europea a 28 (-0,9%) e dei Paesi europei non UE (-9,8%).

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▪ Nel primo trimestre 2019, rispetto ai tre mesi precedenti, le vendite bresciane di beni sui mercati esteri (4.154 milioni di euro) risultano in diminuzione del 3,3%; gli acquisti dall’estero (2.432 milioni di euro) sono in calo del 2,0%.

  • Su base tendenziale (rispetto al primo trimestre 2018), le esportazioni aumentano dello 0,6% e le importazioni diminuiscono del 3,6%. Il valore delle merci vendute all’estero nel primo trimestre di quest’anno è il più elevato tra tutti i primi trimestri della serie storica dal 1991. La dinamica risente del rallentamento del commercio mondiale (+0,4% tendenziale nel primo trimestre 2019, contro il +1,6% del quarto trimestre 2018), in uno scenario in cui pesano l’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, con effetti a cascata su altre economie emergenti, l’eventualità di una Brexit “disordinata” e il rallentamento della crescita in Germania (principale mercato di sbocco dei prodotti bresciani). Su un altro versante, la moneta unica ha evidenziato segnali di indebolimento, mentre è proseguita la caduta tendenziale dei prezzi delle principali materie prime industriali, che ha influenzato lo sgonfiamento dei valori monetari.
  • Questi i risultati più significativi che emergono dalle elaborazioni effettuate dall’Ufficio Studi e Ricerche AIB e dal Servizio Studi della Camera di Commercio sui dati ISTAT del commercio internazionale, diffusi a livello provinciale.

▪ Tra i settori, su base annua, l’aumento delle vendite all’estero di prodotti alimentari, bevande e tabacco (+9,3%), articoli in gomma e materie plastiche (+7,5%), computer, apparecchi elettronici e ottici (+3,9%), macchinari (+2,9%), sostanze e prodotti chimici (+0,3%) contribuisce alla crescita dell’export bresciano.

▪ Una diminuzione delle esportazioni riguarda i comparti degli apparecchi elettrici (-6,7%), dei mezzi di trasporto (-6,5%) e dei prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-3,8%).

▪ Tra i mercati di sbocco, crescono le esportazioni verso Regno Unito (+8,6%), Stati Uniti (+5,1%), Cina (+5,3%), India (+16,9%) e Algeria (+20,8%). Diminuiscono le vendite verso Francia (-4,9%), Spagna (-3,4%), Turchia (-33,9%), Russia (-13,3%) e Brasile (-5,7%). In termini di aree geografiche spiccano le dinamiche positive dell’Africa (+11,5%), dell’America centro meridionale (+11,1%) e dell’America settentrionale (+9,3%). Negativa la dinamica dell’Unione europea a 28 (-0,9%) e dei Paesi europei non UE (-9,8%).

▪ Per quanto riguarda le importazioni, sono in aumento quelle di computer, apparecchi elettronici e ottici (+12,9%), mezzi di trasporto (+7,9%), articoli in gomma e materie plastiche (+3,6%), sostanze e prodotti chimici (+2,9%), apparecchi elettrici (+0,4%).

▪ Risultano, invece, in calo gli acquisti in vari comparti, tra cui metalli di base e prodotti in metallo (-8,4%), prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-6,7%), macchinari ed apparecchi (-3,6%).

▪ Aumentano le importazioni da: Russia (+59,8%), Stati Uniti (+10,9%) e Cina (+9,8%).

Economia, a Iseo tornano i Nobel con la Summer School

in Economia/Eventi by
I partecipanti a una delle precedenti edizioni della Iseo Summer School, foto da ufficio stampa

La I.S.E.O. Summer School supera quota 1000 partecipanti. Il corso estivo di economia promosso dall’Istituto I.S.E.O. (Istituto di Studi Economici e per l’Occupazione) riesce in un’impresa che, agli albori, sembrava impossibile: portare ad Iseo, nel corso di sedici edizioni (dal 2004 al 2019), 1048 giovani ricercatori da tutto il mondo.

Si tratta di dottorandi di ricerca, assistenti universitari, giovani accademici, studenti frequentanti i master più prestigiosi di atenei sparsi per il pianeta: insomma, menti brillanti che ogni anno si sono riunite e continuano a riunirsi sul Sebino, facendo della I.S.E.O. Summer School una piccola eccellenza italiana.

E quindi, dal 15 al 22 giugno, l’esperienza si ripete. Con un panel di relatori, ancora una volta, di prim’ordine. A tenere lezione a 66 partecipanti ci saranno tre premi Nobel per l’Economia e sei relatori di chiara fama.

Partendo dai Nobel, a Iseo arriverà per la prima volta Alvin Roth, premio Nobel 2012, professore all’università di Stanford, che parlerà di “Controversial markets”. Insieme a lui William Sharpe, Nobel 1990, anche lui docente di Stanford, pronto a tenere una lezione sull’analisi dei sistemi pensionistici, così come Michael Spence, Nobel 2001, docente alla New York University, che aprirà la Summer School con un intervento intitolato “Digital Technology and Global Economy” sull’impatto, spesso controverso, delle tecnologie digitali sull’economia globale.

Completano il panel di relatori Manfred Elsig, vicedirettore del WTI (World Trade Institute) chiamato a parlare di un tema di grande attualità, ossia commercio, dazi e trattati internazionali, Kamiar Mohaddes, professore di Cambridge, che parlerà del paradosso delle cosiddette “resourse rich economies” , Ian Goldin docente a Oxford dimostrerà come la crisi finanziaria del 2008/2009 sia fra i fattori determinanti l’ondata populista negli Stati Uniti di Trump, nella Gran Bretagna della Brexit e in Europa mentre, per chiudere, Alan Manning, professore alla London School of Economics, parlerà dell’impatto economico (e non solo) dell’immigrazione globale.

“Ad assistere alle lezioni, quest’anno, ci saranno 66 partecipanti provenienti da 41 Università e 27 Paesi – spiega il vicepresidente dell’Istituto I.S.E.O. Riccardo Venchiarutti -. Fra di loro, spiccano giovani economisti che già lavorano per enti di assoluto prestigioso: le banche centrali delle Filippine, del Montenegro, dell’Ungheria, così come la World Bank o il Ministero delle Finanze dei Paesi Bassi, solo per citarne alcuni. Profili che, sommati al prestigioso assoluto dei relatori, confermano quanto la I.S.E.O. Summer School sia diventata, ormai, una piccola eccellenza italiana”.

I giovani ricercatori arriveranno a Iseo da ogni angolo del mondo: dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda, dal Costa Rica a Singapore, dal Kazakistan all’Honduras, dalle Filippine al Messico, dal Sud Africa al Libano, dalla Cina alla Russia, passando naturalmente per numerosi stati europei.

Il programma della settimana sarà dedicato alla più stretta attualità economica: il corso è intitolato “Global economy & financial markets: what lies ahead?” e proporrà lezioni mattutine e pomeridiane. Ci sarà spazio, però, anche per visite ed escursioni: come il tour in kayak sul lago d’Iseo, la visita alle cantine Berlucchi, in Franciacorta, e l’immancabile gita a Verona.

Giovedì 20 giugno alle 10 l’Istituto I.S.E.O e l’università di Brescia organizzeranno il convegno dal titolo “Pensioni, assistenza sociale, scenari demografici. Le sfide del welfare per il futuro” con William Sharpe, Tito Boeri e Agar Brugiavini. Il convegno avrà luogo all’università di Brescia con ingresso libero e prenotazione obbligatoria su www.istiseo.org.

Ancora investimenti lungo Brebemi, inaugurato il nuovo centro logistico Italtrans

in Economia/Infrastrutture by
Brebemi

L’inaugurazione del 7 giugno del nuovo centro logistico a Calcio (Bg) rappresenta un rafforzamento dell’asse della A35 Brebemi. Il moderno polo di Italtrans, una delle prime aziende che ha fortemente creduto nelle potenzialità di questa autostrada e che oggi investe fortemente in questa area prevedendone un ulteriore sviluppo, è solo l’ultimo in ordine di tempo aperto lungo la direttissima Brescia-Milano. Questo complesso di 150mila metri quadri, su una superficie di 350mila mq, dà lavoro a 630 persone ed entrerà a pieno regime già questa estate.

Come emerso nella ricerca presentata ad inizio anno, la A35 Brebemi si dimostra un polo attrattivo per molte aziende, soprattutto nella logistica. Sono infatti una ventina gli insediamenti previsti (di cui 6 già operativi) che hanno portato più di 900 milioni di euro di investimenti in quest’area, 22.6 milioni di euro di oneri di urbanizzazione incassati dai Comuni e più di 3.600 nuovi posti di lavoro, confermando ancora una volta, casomai ce ne fosse bisogno, che sono le grandi infrastrutture a generare la domanda di crescita, di sviluppo e di competitività. (Fonte ricerca AGICI, febbraio 2019).

L’insediamento già avvenuto di aziende come Italtrans, Amazon, SMA-SimplyAuchan, Brivio&Viganò e le future aperture dei centri di MD ed Esselunga (solo per citarne alcuni), rappresentano un’opportunità di sviluppo per tutto il territorio sotto diversi punti di vista: la possibilità di riqualificare aree dismesse; la creazione di nuovi posti di lavoro; l’indotto per gli esercizi commerciali dovuto alla presenza dei lavoratori e la possibilità di sviluppo per le imprese locali.

“Le famiglie Bellina-Bertulessi di Italtrans sono state tra le prime a credere e investire nel progetto A35 Brebemi e oggi ne cominciano a raccogliere i frutti con questo meraviglioso impianto inaugurato – ha affermato il Presidente di A35 Brebemi Francesco Bettoni, presente all’inaugurazione e al convegno su innovazione, sostenibilità e responsabilità sociale nel settore della logistica e dei trasporti. Grazie anche a loro, continua la crescita di questa infrastruttura, sia per quanto riguarda gli investimenti, sia per quanto riguarda il traffico (gli ultimi dati AISCAT lo testimoniano) e con Italtrans e altri partner guardiamo con fiducia ad un futuro sostenibile e di crescita, con progetti di sviluppo comune”.

A35 Brebemi è il collegamento autostradale direttissimo tra Brescia e Milano, la via più veloce e sicura tra le due città. L’infrastruttura, attiva dal 23 luglio 2014, ha un’estensione di 62,1 km a cui sono state aggiunte la stazione di esazione di Castegnato e le rampe di interconnessione con l’autostrada A4. L’autostrada è raggiungibile dalla città di Brescia attraverso l’autostrada A4 (prendendo la rampa di uscita dopo Brescia Ovest in direzione “A35 Milano – Linate”, dal 13 novembre 2017), la Tangenziale Sud di Brescia e la SP19 oppure utilizzando la nuova A21 (Corda Molle). I caselli dell’autostrada sono sei: Chiari Ovest, Calcio, Romano di Lombardia, Bariano, Caravaggio e Treviglio. Superato l’ultimo casello di Treviglio, ci si immette nell’A58 Tangenziale Est Esterna Milano (TEEM) che consente all’A35 Brebemi di raggiungere la A1 all’altezza di Melegnano, la A4 all’altezza di Agrate, Linate e l’Area Metropolitana di Milano tramite due svincoli, a destra, Pozzuolo Martesana e a sinistra Liscate, che sboccano rispettivamente sulla SP103 Cassanese e sulla SP14 Rivoltana. A35 Brebemi ha ricevuto tre importanti riconoscimenti internazionali, in Usa e UK, quale miglior project financing infrastrutturale.

 

Infostrada: tutti i servizi offerti

in Economia/Servizi by
Infostrada

Nell’ormai lontano 1996, nasceva a Roma Infostrada. La piccola realtà, ai tempi, nasceva appunto dalla fusione di Olivetti e Bell Atlantic, nel tentativo deciso di affrontare con durezza la concorrenza della Telecom Italia, ovviamente, nel settore della telefonia fissa. Oggi Infostrada è l’operatore di telefonia fissa dell’azienda Wind Tre.

I servizi

Infostrada offre ai propri clienti servi di connettività a casa innovative che permettono una velocità migliore, in base alla copertura di rete del cliente. La rete che si utilizza è la fibra ottica con tecnologia FTTH, fibra ottica con rame con tecnologia FTTC e rame per offerte ADSL. Oltre alla fibra, Infostrada offre anche un modem di ultima generazione che permette una velocità maggiore.

Inoltre Infostrada offre la telefonia fissa anche solo per le telefonate senza un pacchetto per navigare su internet. Come le maggiori compagnie telefoniche offre delle offerte con telefonate illimitate sia per fissi che telefoni mobili e senza scatto alla risposta. In molte offerte esistono pacchetti che permettono chiamate in alcuni stati internazionali illimitate.

Infostrada Wind inoltre ha anche servizi per mobili con giga illimitati per navigare alla massima potenza con la tecnologia 4G e chiamate illimitate verso i fissi e gli altri operatori mobili.

Le offerte dell’azienda

Infostrade dispone di tantissime offerte per i propri clienti. Vediamole nel dettaglio:

Fibra 1000 – nell’offerta sono compresi um modem WI-FI di ultima generazione con Mega WI-FI e servizio di assistenza gratuita, 100 giga al mese in regalo per gli smartphone che hanno wind all’interno della famiglia. Attivazione inclusa e chiamate a 0 cent/min verso tutti. Inoltre è possibile prendere una sim a prezzo vantaggioso con minuti illimitati e 150 giga al mese.

Voce più – chiamate illimitate verso tutti i numeri fissi e mobili nazionali e verso i numeri fissi dell’Europa occidentale, Usa e Canada. Ha un costo di attivazione. Dedicato a chi non ha la necessità di avere internet a casa.

Wind Absolute – Navigazione da casa con internet illimitato, cè’ un costo di attivazione che viene rateizzata, ha l’assistenza clienti a titolo oneroso. Utile per chi ha bisogno di internet illimitato e chiamate.

Per maggiori dettagli è consigliabile parlare con un operatore dell’assistenza che a seconda dei propri dubbi o perpressità può rispondere in modo soddisfacente a tutte le richieste.

Per il Mobile

Infostrada non ha una linea mobile. Tuttavia è possibile annoverare le offerte della compagnia telefonica Wind, facente parte dello stesso gruppo societario. Eccole di seguito:

  • All Digital – 40 giga, minuti illimitati
  • All Inclusive Easy Pay – 60 giga, minuti illimitati, sms illimitati.
  • All Inclusive Young Easy Pay – 60 giga, minuti illimitati, sms illimitati.
  • Wind Smart Online Edition – 40 giga, minuti illimitati.
  • All Inclusive Senior – 2giga, minuti illimitati.
  • All Inclusive Junior – 30giga, minuti illimitati verso wind, 100 minuti verso tutti, 100 sms.

Non solo Italia

Al termine del primo anno di attività, la società neonata Infostrada registrava dei guadagni di tutto rispetto, riuscendo a collezionare la bellezza di 430 dipendenti totali, e più di 70 miliardi di lire di fatturato.

Evidente dunque come la società non solo creava una concorrenza decisa e seria nei confronti della certamente più quotata Telecom, ma registrava anche qualcosina in più della stessa concorrente, iniziando dunque ad assalire il mercato privato relativo alla telefonia fissa.

Ma nonostante fosse il tricolore a sventolare sulla testa di questa piccola realtà, nell’anno successivo alla nascita della stessa, dunque nel 1997, entra in società la Mannesmann, una società tedescha, che andrà a prendere il posto della prima azienda partner, ovvero la Bell Atlantic. Ma gli accordi di primaria importanza certamente non si fermano quì, e di seguito vi mostreremo come le scelte societarie hanno portato a primeggiare nel mercato della telefonia fissa Infostrada.

Storia di partnership

Famoso è l’accordo abbastanza insolito che raggiungono la nostra cara infostrada, e le altrettanto nostrane Ferrovie dello Stato. Siglato nel 1998, questo accordo consentiva ad Infostrada, per un periodo di tempo di 30 anni, di accedere dunque alle infrastrutture delle Ferrovie, implementando all’interno di esse dei cavi telefonici, ed inoltre il diritto contrattuale di impossessari di parte dei cavi in fibra ottica di proprietà, appunto, delle ferrovie dello stato.

Il vento che porta novità. Ciò che invece succede nel 1999 è assolutamente unico, un percorso fatto di cessioni, e di rinascita, ossia la storia che portava Infostrada ad essere incorporata al gruppo Wind. Nello stesso anno dell’accordo con le FS, la società venne ceduta da Olivetti a Mannesmann, che ne detennè diritti e guadagni per una durata totale di soli 2 anni. Infatti poi, nel 2001, Infostrada venne inglobata in Enel, che infine lasciò che la stessa Infostrada si incorpori direttamente con la nostra attuale Wind Telecomunicazioni.

Numero 3 nel destino. Parlando della storia recentissima della società di telecomunicazioni Infostrada, nel 2016, diventa parte integrante del gruppo Wind Tre Spa, l’azienda nata dalla partnership delle compagnie telefoniche Wind e Tre. Acquisizione importante che porta infine ad una quasi totale italianizzazione dell’azienda di telefonia.

Da sottolineare come, però, dall’11 settembre 2017, la Wind decide di non commercializzare più con il marchio diretto Infostrada, avanzando dunque offerte e promozioni facendo leva sulle aziende decisamente più grandi quali Wind, e 3. Tuttavia ad oggi, nell’immaginario comune degli italiani, il brand Infostrada è ritenuto come linea telefonica fissa di Wind Tre.

La rete azionaria

Altrettanto importante è mostrare come questa azienda sia composta a livello azionario, mettendo dunque in mostra chiaramente e senza filtri chi sia il proprietario di chi. L’intreccio azionario dal quale nasce infostrada è questo:

Infostrada è posseduta al 100% delle quote dalla Wind Telecomunicazioni, che a sua volta è posseduta per una quota assoluta del 100% da Wind Tre SPA, che è sotto il controllo al 100% delle azioni dalla CK Hutchinson, multinazionale proprietaria di diverse società di telecomunicazioni e non solo in tutto il globo, che ha 3 diverse sedi, ovvero in Inghilterra, Hong Kong e Isole Cayman.

Lucchini Rs Spa: ricavi a 444 milioni, utile netto a quota 29,3

in Acciaio/Bilanci/Economia by
Laminatoio Lucchini Rs, foto da sito ufficiale
  • Ricavi consolidati pari a 444,4 milioni di Euro in aumento del 8,0% sul 2017.
  • Ebitda pari a 57,6 milioni di Euro.
  • Investimenti tecnici netti per circa 33 milioni di Euro.
  • Nel mese di settembre è stato conferito il comparto produttivo/industriale dello Stabilimento di Lovere a “Lucchini lndustries S.r.l.“, newco interamente controllata da Lucchini RS per garantire, in continuità con la precedente gestione, maggiore agilità commerciale e un più forte orientamento al cliente rafforzandone le funzioni di coordinamento del Gruppo.
  • È stata costituita Mercitalia Maintenance S.r.l., una joint venture tra Lucchini RS (50%) e Mercitalia Rail (50%); quest’ultima società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane che ha il ruolo di principale impresa di manutenzione ferroviaria in Italia e all’estero nel settore cargo.

I ricavi netti consolidati della Lucchini RS spa,  presieduta da Giuseppe Lucchini,  si attestano a 444,4 milioni di Euro in crescita dell’8,0% rispetto all’esercizio precedente. Il fatturato estero è pari al 79% del totale.

Nel corso dell’esercizio la ripresa dei prezzi d’acquisto dei principali fattori della produzione (come il rottame, le ferroleghe, gli elettrodi ed il metano) ha influenzato negativamente la marginalità.

Il risultato netto di periodo evidenzia un utile pari a 29,3 milioni di Euro che ha permesso al Gruppo di finanziare gli investimenti fatti in impianti e partecipazioni realizzati nell’esercizio, mantenendo un livello di indebitamento estremamente basso pari a circa un quinto del Patrimonio Netto contabile.

L’organico del gruppo al 31/12/2018 si attesta a 2.098 dipendenti di cui 659 nelle proprie controllate estere, oltre a 496 dipendenti presso la collegata cinese Zhibo Lucchini Railway Equipment.

Lucchini Unipart Rail, la JV inglese con Unipart Rail controllata al 60% da Lucchini RS, mostra un fatturato in crescita del 5,2% rispetto all’esercizio precedente ed un utile di 1,6 milioni di Euro.

Lucchini Sweden, con volumi di vendita in crescita del 42,3% sull’esercizio precedente, consegue un risultato netto di 2,8 milioni di Euro in incremento rispetto all’esercizio precedente.

Lucchini Poland registra un trend positivo di fatturato del 41,8% rispetto all’esercizio precedente e chiude l’esercizio 2018 in sostanziale break-even grazie ai maggiori volumi di vendita con mix prodotti a maggiore marginalità.

La JV austriaca Lucchini Central Europe registra un fatturato in recupero rispetto all’esercizio precedente (+26,3%) con un risultato lievemente in utile.

LBX, la controllata belga, registra un fatturato pari a 9,3 milioni di Euro in crescita del 45,7% rispetto all’anno precedente e una perdita di 0,6 milioni di Euro.

Lucchini South Africa, di cui la nostra società detiene a dicembre il controllo al 70%, ha completato la fase di localizzazione della produzione di prodotti finiti destinati al mercato locale. La società ha chiuso l’esercizio con un fatturato di 10,7 milioni di Euro ed un risultato in perdita legato ai costi di avviamento, ora completato.

Lucchini Tool Steel, società commerciale di acciai per utensili ed operante dal primo marzo 2017, registra un fatturato pari a 16,3 milioni di Euro e un risultato in utile di 0,1 milioni di Euro.

Lucchini Mamé Forge, controllata al 100% da Lucchini RS dopo l’acquisizione della quota di minoranza del 10% nel corso del 2018, alla fine dell’esercizio chiude in perdita. Il settore dei prodotti in acciaio forgiato, così come tutto il settore siderurgico nel suo complesso, è caratterizzato da una sovraccapacità a livello nazionale e mondiale. La competizione sui prezzi e di conseguenza i margini del settore in cui opera la filiale si sono perciò molto contratti.

Lucchini North America, controllata al 100% da Lucchini RS ed operante dal mese di aprile 2017 come società commerciale con l’obiettivo di sviluppare il business rotabile nel mercato statunitense, a fine esercizio 2018 la società chiude con un risultato in sostanziale break-even.

La collegata cinese Zhibo Lucchini Railway Equipment (partecipata  da Lucchini RS al 30%) ha conseguito anche nel 2018 ottimi risultati con un fatturato di 250 milioni di Euro ed un utile netto pari a circa 50 milioni di Euro.

 

Export, l’innovazione vale 47 miliardi di euro: ecco la mappa

in Economia/Export/Innovazione by
La mappa dell'export nel settore innovazione

Dai medicinali ai computer, dagli strumenti elettronici agli aeromobili e veicoli spaziali: l’innovazione italiana è sempre più apprezzata nel mondo: +5,6% l’export nel 2018, per un valore di 47 miliardi di euro. Ma per sapere dove va l’export per settore, quali sono i maggiori mercati, quali gli emergenti ecco la mappa: “Innovazione italiana nel mondo – Italy’s innovative goods in the world”, realizzata dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia, l’agenzia per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano, su dati Istat.

L’export lombardo di prodotti innovativi vale 15,5 miliardi, un terzo del totale italiano. In crescita dell’11,4%. Milano, con la metà del totale regionale è seguita da Varese, Monza e Brianza e Lodi. In un anno crescono soprattutto Cremona (+42,7%), Lodi (+31,5%) e Mantova (+31%). I prodotti lombardi più esportati sono i medicinali e preparati farmaceutici (5,4 miliardi, +13,3%) e le apparecchiature per le telecomunicazioni (1,9 miliardi, +36,7%). L’elettronica di consumo segna un +51,9%. Milano prima in Italia per: prodotti farmaceutici di base (26,8% del totale, +5,7%), medicinali (18%, +39,8%), computer e unità periferiche (27,4%), elettronica di consumo (14,5%, +4,5%), strumenti di misurazione (16,5%), di irradiazione ed elettromedicali (19,7%). Varese eccelle a livello nazionale per aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi (28%, +26,2%), Monza Brianza per componenti elettronici e schede elettroniche (30%, +8,1%) e Lodi per apparecchiature per le telecomunicazioni (27,1%, +77,5%).

 

Per l’Italia, tra le destinazioni: Stati Uniti in testa con 6,5 miliardi di euro ma superano i 4 miliardi all’anno anche Germania, Belgio e Francia. A crescere di più sono i Paesi Bassi +31,1% e la Cina +23,1% (entrambe con quasi 1,6 miliardi) e l’Australia, +22,7%, con mezzo miliardo circa. I prodotti innovativi più esportati sono i medicinali con 23 miliardi, +3,8% mentre segna il maggiore aumento l’elettronica di consumo audio e video, +26,7%.

Dove vanno i prodotti dell’export. Si dirigono negli USA gli aeromobili e veicoli spaziali: l’export nel 2018 è di 1,6 miliardi, +1,5%, in crescita gli Emirati Arabi Uniti, +148,6% e l’Australia, +118,4%. I prodotti farmaceutici di base vanno in Germania, 461 milioni di euro +34,7%, mentre aumentano in un anno soprattutto i Paesi Bassi +167,7%. I medicinali e preparati farmaceutici prendono la via per il Belgio con 3,8 miliardi, +68,3% in Polonia e +49,3% in Cina. I componenti elettronici e schede elettroniche a Singapore, con 383 milioni mentre cresce soprattutto Hong Kong, +66,1%. Computer e unità periferiche sono preferite in Spagna con 530 milioni mentre segna un +860% la Slovacchia. Sempre la Spagna è prima per apparecchiature per le telecomunicazioni con 913 milioni, +67,1%, in forte crescita il Giappone, +138%. L’elettronica di consumo e gli strumenti di misurazione vanno in Germania, rispettivamente 107 milioni (+22,1%) e 595 milioni (+2,8%), in forte crescita nel primo settore la Bulgaria (+709,6%) e nel secondo la Russia (+48,2%). La Francia è il principale mercato per le apparecchiature elettromedicali con 118 milioni, +8,4% la Spagna. Gli strumenti ottici e fotografici vanno negli USA con 52 milioni circa, in aumento il Qatar, che supera gli 11 milioni. I supporti magnetici e ottici preferiscono la Slovenia e la Polonia, entrambe con 10 milioni.

Da dove parte l’export italiano. Soprattutto da Milano con quasi 8 miliardi, il 16,5% italiano, +19,2%. Seguono Latina con 4,7 miliardi, 9,9% nazionale e Frosinone con 3,8 miliardi, 8%. Superano i 2 miliardi anche Firenze, Roma e Varese che segna un +21,8%. Monza e Brianza è all’8° posto e Lodi al 10°, +31,5%.

Bcc Agrobresciano, ecco i vertici della banca fino al 2022

in Banche/Economia/Nomine by
Osvaldo Scalvenzi, presidente di Bcc Agrobresciano

La Bcc Agrobresciano ha proceduto nei giorni scorsi al rinnovo delle cariche sociali per il triennio 2019-2022.  Osvaldo Scalvenzi è stato riconfermato alla guida dell’istituto di credico ghedese e Antonella Formentini sarà ancora la sua vice. Di seguito l’organigramma completo.

BCC AGROBRESCIANO, ECCO I VERTICI 2019-2022

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

 

  1. Scalvenzi Osvaldo                        Presidente Consiglio di Amministrazione
  2. Formentini Antonella                    Presidente Consiglio di Amministrazione
  3. Baratti Alberto                                Consigliere Designato
  4. Betti Giovanni                                 Consigliere Link Auditor
  5. Caccia Lorenzo                             Amministratore Indipendente
  6. Ebrelli Annamaria                         Amministratore
  7. Gavazzi Marco                               Sostituto Amministratore Indipendente
  8. Guerrini Gianfausto                                  Amministratore
  9. Parolini Paolo                                Amministratore
  10. Prestini Angeluccio                                   Amministratore
  11. Rossini Camillo                             Amministratore

 

COLLEGIO SINDACALE

 

  1. Papa Alberto Presidente Collegio Sindacale
  2. Malchiodi Andrea Sindaco Effettivo
  3. Piscitelli Monica Sindaco Effettivo
  4. Baccinelli Marco Sindaco Supplente
  5. Venturi Gabriella Sindaco Supplente

 

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

  1. Ferri Luigi Presidente Collegio Dei Probiviri
  2. De Stefano Grigis Filippo Maria Probiviro Effettivo
  3. Mazza Oliviero Probiviro Effettivo
  4. Migliorati Giordana Probiviro Supplente
  5. Piovani Antongiuseppe Probiviro Supplente

 

COMITATO ESECUTIVO

 

  1. Prestini Angeluccio                                   Presidente del Comitato Esecutivo
  2. Ebrelli Annamaria                         Vice Presidente del Comitato Esecutivo
  3. Guerrini Gianfausto                                  Membro del Comitato Esecutivo
  4. Parolini Paolo                                Membro del Comitato Esecutivo
  5. Rossini Camillo                             Membro del Comitato Esecutivo

Imprese creative, in provincia di Brescia sono 6mila

in Economia/Tendenze by
Creatività

Sono 66 mila le imprese dell’economia creativa in Lombardia e 321 mila Italia al 2019, secondo i dati della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi. Milano è protagonista con 32 mila. Seconda in Italia Roma con 28 mila. In Lombardia, seguono Brescia con 6 mila, Monza, Bergamo e Varese con 5 mila, Como con 4 mila. In Lombardia oltre un quarto dei lavori creativi nazionali. Gli addetti sono 404 mila in regione su 1,5 milioni nazionali, di cui 303 mila concentrati a Milano. Cresce il settore in regione, +0,7% in un anno mesi e + 2,6% dal 2014, più che in Italia (+0,4% e +1,8%). Milano ha una economia sempre più creativa cresce di + 1,5 per cento in un anno e di +7 % in cinque anni.

In Italia. Prima Milano con 32 mila imprese, +7% in cinque anni, poi Roma con 28 mila, +7%, Napoli con 15 mila, +8%, Firenze e Torino con 12 mila, Prato, Bari e Padova con 7 mila, Brescia, Vicenza, Bologna, Treviso con circa 6 mila.

Tra i settori in crescita musica, film e cinema, app, ricerca, professionisti (1429 imprese a Milano, +14% in cinque anni, 2093 in Lombardia, +10%, 10.536 in Italia, +8%). Bene anche la tecnologia informatica con lo sviluppo di app e software (6124 imprese a Milano, +20% in cinque anni, 11.089 in Lombardia, +15%, 45.402 in Italia, +14%), la ricerca (657 imprese a Milano, +23% in cinque anni, 1105 in Lombardia, +30%, 5.490 in Italia, +34%), le attività di professionisti (1979 imprese a Milano, +21% in cinque anni, 4532 in Lombardia, +12%, 18.446 in Italia, +12%).

Forte la presenza delle donne, sono il 23% in Lombardia, il 25% in Italia, il 20% a  Milano. Sono poi il 7% i giovani a Milano e in Lombardia e l’8% in Italia e il 9% gli stranieri a Milano e in Lombardia, 11% in Italia.

Trattamento rifiuti, in Lombardia vale oltre mezzo miliardo di euro

in Ambiente/Economia by

Diminuisce la quantità di rifiuti prodotti dalle imprese milanesi, 2,3 milioni di tonnellate rispetto ai 3 milioni dell’anno precedente: -22,1% e oltre il 90% di questi è sottoposto a trattamenti di recupero, un dato in crescita rispetto a tutti gli anni precedenti mentre diminuisce la quantità sottoposta a smaltimento che ora è al 9%. Si tratta per Milano soprattutto di rifiuti non pericolosi (2 milioni di tonnellate) e legati all’edilizia: terra da scavo, 665 mila tonnellate e rifiuti misti delle costruzioni, 230 mila tonnellate. In totale se si considerano anche i territori di Monza Brianza e Lodi la quantità di rifiuti prodotta dalle imprese, tra pericolosi e non pericolosi, supera i 3 milioni e arriva a rispetto ai 3,7 milioni dell’anno precedente. Le attività più coinvolte nella produzione: oltre a quella del risanamento e della gestione dei rifiuti (487 mila di tonnellate pari al 16% del totale), sono l’ingegneria civile (372 mila, 12,3%) e la fabbricazione di prodotti in metallo (319 mila, 10,6%). Sul totale invece della raccolta urbana e delle imprese i rifiuti misti da costruzione, di cemento, mattoni, metallo ferroso e la terra, sono i più trattati negli impianti del territorio per il recupero delle materie, 4 milioni di tonnellate pari a oltre il 50% del totale, mentre mezzo milione di tonnellate di rifiuti domestici sono recuperati per essere utilizzati come combustibile. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati MUD (dichiarazioni 2008-2018).

Attività di gestione dei rifiuti vale 1,4 miliardi di euro in Italia e 562 milioni in Lombardia, di cui oltre 460 a Milano. Sono i ricavi delle vendite dichiarati dalle imprese del settore. Le attività specializzate nel trattamento di rifiuti sono un migliaio in Italia e 134 in Lombardia. Danno lavoro rispettivamente a 9 mila e 2 mila persone. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati registro imprese e Aida – Bureau van Dijk. Lombardia, prima in Italia, è seguita da Campania, Lazio e Sicilia che ne contano circa un centinaio. Per numero di imprese Milano con 42 è prima in regione e terza in Italia, dopo Roma (77) e Napoli (43) ma è prima a livello nazionale per addetti (1.379) e precede Roma (1.331) e Torino (731). In regione come attività è seguita invece da Bergamo con 29 e Brescia con 15.

 

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