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Brescia, le imprese smart danno lavoro a 40mila persone

in Economia/Tendenze by

Milano sempre più smart city: sono 44 mila le imprese, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi al 2018 e 363 mila gli addetti. Sono le grandi città a trainare la crescita dei settori “smart” d’Italia, a Milano le imprese salgono del +1,2% in un anno, a Roma del + 0,6%, a Napoli di +1,5%, con un risultato nazionale di stabilità e quindi di una sempre maggiore attrazione e concentrazione dei grandi centri. Un settore guidato nel Paese da Milano e Roma con circa 100 miliardi ognuna di business su circa 500 miliardi in Italia e oltre 300 mila addetti nelle circa 50 mila imprese.

I settori smart: hi-tech, autoveicoli, trasporti e logistica, energia-acqua-rifiuti, costruzioni, commercio online, design.

Milano, Monza e Lodi insieme contano 53 mila imprese nei settori smart e 406 mila addetti, con una crescita del comparto pari a +1% in un anno.

In Lombardia si concentrano 102 mila imprese smart sulle 570 mila in Italia, guidate da Milano (44 mila), Brescia e Bergamo con oltre 10 mila, Monza e Varese con oltre 7 mila. Gli addetti sono 586 mila, più di uno su quattro dei 2,3 milioni in Italia. Sono 363 mila a Milano, 45 mila a Brescia e Bergamo, circa 30 mila a Monza e Varese.

In Italia ci sono 570 mila imprese e 2,3 milioni di addetti. Dopo Roma (51 mila, +0,6%) e Milano (44 mila, +1,2%), ci sono per imprese Napoli (28 mila, +1,5%) e Torino (21 mila), Bari, Brescia, Salerno, Caserta, Bergamo, Bologna con oltre 10 mila. Per addetti, prima Milano con 363 mila, poi Roma con 312 mila, Torino al terzo posto con 145 mila, poi Napoli con 75 mila, Bologna con 52 mila. Superano i 40 mila: Bari, Bergamo, Brescia e Firenze.

Economia, l’Unione Europea per Brescia vale 13 miliardi all’anno

in Economia/Export/Tendenze by
Bandiera europea, foto generica

L’Unione Europea vale per l’Italia oltre 500 miliardi di scambi commerciali all’anno (250 miliardi di import e 260,6 di export), il 57,6% del totale con il mondo (887 miliardi). In crescita nel 2018 del 4%. Lombardia prima regione con quasi un terzo del totale nazionale (31,4%), 161 miliardi, +5,6%. Seguita da Veneto con 70,7 miliardi (13,8% del totale, +5,1%), Emilia Romagna con 61 miliardi (12%, +4,5%) e Piemonte con 49 miliardi (9,7%, +2,2%). Germania con 128 miliardi, Francia con 85 miliardi, Spagna con 45 miliardi e Regno Unito con 34,6 miliardi i principali partner commerciali. Milano leader in Italia con oltre 64 miliardi di interscambio, +5,1%, pesa il 12,6% sul totale nazionale. Seguono Torino con 22 miliardi (-0,2%, 4,4% del totale), Verona con 20 miliardi (+4,7%, 3,9%), Brescia con 18 miliardi (+8,7%, 3,6%) e Bergamo con 17 miliardi (+5,4%, 3,3%). Tra le prime anche Roma, Vicenza, Bologna, Treviso e Modena, la maggior crescita a Brescia. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia, l’agenzia per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano su dati Istat.

L’interscambio della Lombardia con l’Unione Europea vale 161 miliardi.Si tratta di 90 miliardi di import e 70,6 di export. Oltre a Milano, Brescia e Bergamo rispettivamente 1°, 4° e 5° in Italia, superano i 10 miliardi di euro anche Varese (+4,6%) e Monza Brianza e i 7 miliardi Lodi, Mantova e Pavia. Le maggiori crescite a Cremona (+20,1%) e a Lodi (+16,4%). I maggiori partner della Lombardia sono Germania con 44 miliardi, Francia con 26 miliardi, Paesi Bassi con 14,7 miliardi e Spagna con 13,3 miliardi. I prodotti lombardi più esportati in Europa sono i metalli (19,2% del totale, +7,7%) e macchinari (16,1% del totale, +4,5%), i più importati le sostanze chimiche (14,8%, +2,2%) e i mezzi di trasporto (11,8%, +23,8%).

 

Benzina o GPL: qual è il carburante che inquina di meno?

in Economia by

Tra tutti gli studi e le ricerche di mercato, il popolo continua a domandarsi se il GPL inquina meno della benzina o viceversa. In realtà nonostante i pareri contrastanti, i più razionali pensano al composto utilizzato in entrambi i carburanti e danno una risposta più o meno oggettiva.

Ma quali sono i fattori che determinerebbero qual è il carburante che in natura fa meno danno all’ambiente?  Al di là degli interessi economici, di fondo ci sono motivo ben più precisi che scopriremo insieme.

Da cosa derivano i motori a benzina?

Partiamo dalle basi e dai composti della benzina, secondo il quale si sarebbe attestato che quest’ultima consumasse e inquinasse l’ambiente più di ogni altro carburante sul mercato.  La causa maggiore sarebbe dovuta alle particelle e il CO2 contenuti in modo eccessivo in questo tipo di carburanti.

Il GPL ha la meglio sulla benzina?

Prima di cercare i migliori distributori di benzina italiani è bene osservare anche ciò che contiene GPL e valutare la sua reale o meno convenienza. Innanzitutto al contrario della benzina, il gas di petrolio liquefatti non possiede particolato e nessun tipo di polveri sottili.

Tale beneficio è dovuto principalmente al fatto, che il GLP contiene moltissimo metano in grado di produrre questi effetti positivi. Anche l’anidride carbonica gioca un ruolo importante all’interno del Gas di petrolio liquefatti.

Nello specifico nonostante la presenza dello CO2, dal momento in cui è contenuta in bassissime percentuali rispetto a quelle presenti nella benzina, la sostanza chimica non arrecherà alcun danno ambientale, tanto da esser considerata “innocua”.

Un altro aspetto importante riguardante il minore inquinamento prodotto dal GPL fa riferimento allo zolfo contenuto in bassissime concentrazioni. Inutile dire che per questo motivo, oltre a ridurre l’impatto ambientale, non inquina il suolo terrestre e neppure il mare.

Emissioni CO2 e impatto ambientale: le ultime considerazioni

Dopo esserci accertati delle emissioni di CO2 e dell’inquinamento ambientale sia quello prodotto dalla benzina che dal GPL, così come affermano anche gli studi, il carburante che inquina molto meno è sicuramente il Gas di petrolio liquefatti. Il Gpl è sempre stata l’alternativa al grosso inquinamento prima dell’arrivo della auto elettriche o quelle a sistema ibrido.

Chiaramente va ricordato che un altro fattore che influisce sull’impatto ambientale è la tipologia di vettura acquistata. Nonostante ciò, le automobili a GPL sono considerate altrettanto ecologiche, di conseguenza anche in questo caso possiamo affermare che l’inquinamento non sarà paragonabile né a quello prodotto dai veicoli a benzina, così come neppure quelli diesel.

L’unione fa la forza: nel Bresciano sono 479 le imprese in rete

in Economia/Tendenze by

Dalle imprese di prodotti naturali italiani che intendono condividere la loro attività di commercializzazione di cibi freschi anche all’estero, quelle che si affiancano per creare un prototipo di moduli abitativi prefabbricati in legno a basso costo e di rapida realizzazione, le cooperative che insieme puntano a sostenere il diritto alla salute dei lavoratori attraverso l’erogazione di ticket sanitari, le aziende che si accordano per migliorare gli skills dei rispettivi lavoratori e riqualificarli, le imprese che stanno creando un servizio “chiavi in mano” nell’ambito del restauro e della conservazione dei beni culturali.

Sono alcuni esempi di aziende che hanno scelto di sottoscrivere un contratto per reti d’impresa, la formula – disciplinata da apposite normative – che permette alle imprese di unire le forze per affrontare meglio la competizione globale.

Le imprese che in Italia hanno stipulato un contratto di rete sono 31.922. Di queste imprese, ne sono presenti 3.308 in Lombardia (pari al 10% nazionale); prima regione è il Lazio con 8.405 imprese coinvolte in reti (26%). A seguire Lombardia (10%), Veneto con 2.479 imprese (8%), Campania con 2.407 (7%) e Toscana con 2.091(6%). La crescita su base annua è stata pari a +8,5% in Lombardia e pari a + 34,4% in Italia, anche a motivo del finanziamento fornito da alcune regioni. I contratti di rete complessivamente stipulati sono 5.287.

In Lombardia, dopo Milano in testa con 1.170 imprese (pari al 35% del totale regionale), si collocano Brescia con 479 imprese (pari al 14% lombardo), Bergamo con 378 imprese (11%), Lecco con 276 imprese (8%) e Monza Brianza con 182 imprese (5,5%). Nel complesso le imprese coinvolte in reti sono 1.387 tra Milano, Monza Brianza e Lodi, pari al 42% delle aziende lombarde che hanno unito le forze per dare luogo a reti d’impresa. A livello lombardo, tra i settori privilegiati nei contratti di rete quello dei servizi (44% delle imprese coinvolte in contratti di rete), il comparto industriale e artigiano (25%); seguono le costruzioni e il commercio (11%) e l’agricoltura (9%).

“La crescita delle reti d’impresa, sia a livello nazionale che lombardo, dimostra la consapevolezza delle imprese che fare sinergia e mettersi in rete aiuta a cogliere  al meglio le sfide odierne del mercato,  sviluppando capacità innovativa e competitività, per ottenere vantaggi comuni ” ha affermato Vincenzo Mamoli, componente della Giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

La rete rappresenta uno strumento giuridico-economico di cooperazione fra imprese che, attraverso la sottoscrizione di un contratto (detto appunto “contratto di rete”), si impegnano reciprocamente, in attuazione di un programma comune, a collaborare in forme ed ambiti attinenti alle proprie attività, scambiando informazioni e/o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica e/o realizzando in comune determinate attività relative all’oggetto di ciascuna impresa.

Il contratto di rete è stipulato da più imprenditori con lo scopo di accrescere, individualmente e collettivamente, la propria capacità innovativa e la propria competitività sul mercato. Gli imprenditori si impegnano a collaborare sulla base di un programma comune, scambiandosi informazioni o prestazioni di natura industriale, commerciale, tecnica o tecnologica ed esercitando in comune una o più attività che rientrino nell’oggetto della propria impresa.

In questo modo è possibile razionalizzare i costi e le procedure organizzative interne, con conseguenti vantaggi come:

  • aumento dell’efficienza operativa
  • innovazione di prodotto, di processo e di mercato
  • agevolazioni fiscali
  • accesso agevolato al credito
  • maggiore visibilità sui mercati internazionali
  • riduzione dei costi di gestione

 

Feralpi, il 2018 si chiude con 1,32 miliardi di fatturato e 53 milioni di utile

in Bilanci/Economia/Feralpi by

Il Gruppo Feralpi si rafforza ed evolve. A dirlo sono anche i “numeri” che il gruppo siderurgico, tra i leader in Europa nella produzione di acciai per edilizia ed acciai speciali, ha realizzato nel corso del 2018. Alla crescita dei volumi produttivi si accompagna l’incremento di fatturato, utile e margine. Sono risultati che derivano da un processo di internazionalizzazione, diversificazione e verticalizzazione del business unito ad una accelerazione degli investimenti sui versanti della trasformazione digitale, della definizione di nuovi modelli di economia circolare e dell’incremento delle conoscenze interne con una intensa attività di formazione.

Il bilancio (Consolidato Feralpi Holding SpA)

Il consolidato 2018* di Feralpi Holding vede iscritto in bilancio un fatturato di 1.320 milioni di euro contro i 1.199 milioni del 2017. Il consolidato 2018 evidenzia dunque un forte incremento del fatturato (+10,1%). Si conferma la forte propensione internazionale con una quota di fatturato generato all’estero del 62%.

Bene anche l’EBITDA che passa dai 99,6 milioni di euro del 2017 ai 126,2 milioni di euro del 2018. Il risultato netto si attesta a 53,7 milioni di euro (erano 30,6 milioni nell’esercizio precedente). Il patrimonio netto consolidato è stato di 475 milioni di euro (erano 424 mln nel 2017).

Gli investimenti (Consolidato Feralpi Holding SpA) a 60,6 mln €, di cui 12 mln per la trasformazione digitale
Nel 2018 il Gruppo Feralpi ha investito 60,6 milioni di euro, in forte crescita rispetto ai 36,8 milioni dell’anno precedente, per sostenere un cammino di sviluppo anche grazie a percorsi di ricerca e sviluppo che, aumentano la competitività sul mercato.
Spiccano gli investimenti rivolti a supportare la trasformazione digitale che, nel 2018, hanno raggiunto i 12 milioni di euro.

Inoltre, la strategia che orienta gli investimenti è guidata dagli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) previsti nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare seguendo quattro obiettivi, attinenti all’attività del Gruppo Feralpi (Industria, innovazione e infrastrutture; città e comunità sostenibili, consumo e produzione responsabile, contrasto al cambiamento climatico).

Il forte incremento degli investimenti deriva dalla scelta di supportare lo sviluppo di tutte le società del Gruppo per incrementare la spinta competitiva che nasce dagli impianti produttivi in Italia (compresa Acciaierie di Calvisano) e Germania, ma che si riversa sulle società integrate a valle (tra cui Feralpi Profilati Nave, Presider e Presider Armatures) per per intercettare al meglio i mercati, da quelli tradizionali legati all’edilizia fino a quelli che richiedono acciai ad alto valore aggiunto.

Le produzioni

In salita i volumi produttivi. Il 2018 fa segnare un +2,3% di acciaio in billette con 2,5 milioni di tonnellate. I salita anche la produzione di prodotti laminati a caldo con 2,1 milioni di tonnellate (+0,6%), mentre resta sostanzialmente stabile la produzione di prodotti derivati a freddo con 987mila tonnellate (-0,1%).

Il personale

Nel 2018 il totale dei dipendenti del Gruppo Feralpi è stato di oltre 1500, di cui circa 800 in Italia e 700 all’estero.

Il commento

«I risultati raggiunti nel 2018 – commenta Giuseppe Pasini, presidente del Gruppo Feralpi – ci raccontano una storia fatta di innovazione, di investimento sul futuro attraverso l’adozione delle nuove tecnologie e l’attività di ricerca non solo sotto il profilo impiantistico, ma anche organizzativo e gestionale». «Il Gruppo Feralpi – continua – oggi rappresenta una realtà internazionale che ha nell’Italia e nella Germania i propri punti focali e che identifica nell’acciaio una leva di sviluppo economico e sociale fondato sull’unione virtuosa di tecnica, competenze e volontà di crescere in modo sostenibile».
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* i numeri del 2018 consolidato sono in corso di approvazione

Il Gruppo Feralpi

Il Gruppo Feralpi è tra i principali produttori siderurgici in Europa (1,32 mld € di fatturato, oltre 1500 dipendenti diretti) ed è specializzato nella produzione di acciai destinati sia all’edilizia sia ad applicazioni speciali. Dalla capogruppo Feralpi Siderurgica, fondata nel 1968 a Lonato del Garda (Brescia), un percorso di crescita ha dato vita ad un Gruppo internazionale, diversificato e verticalizzato a monte e a valle della filiera produttiva e di commercializzazione. Il Gruppo Feralpi è tra i leader sul mercato nazionale ed europeo nella produzione di tondo per cemento armato in barre, vergella liscia e nervata, tondo ribobinato, trafilato e rete elettrosaldata. La missione che si propone Feralpi non è soltanto quella di produrre i migliori acciai per l’edilizia, ma di farlo nel modo più sostenibile possibile, ovvero abbattendo i consumi e le emissioni utilizzando le migliori tecnologie disponibili grazie ad un’intensa attività interna di innovazione e ricerca.

Export, gli scambi con l’Austria valgono per Brescia 1,2 miliardi di euro

in Economia/Export/Tendenze by

Supera 2,7 miliardi nel 2018 l’export lombardo in Austria, + 12% su un totale italiano di 10 miliardi, +6,8%. Gli scambi con l’Austria tra import e export sono di 5,5 miliardi per la Lombardia, +11% e di 20 miliardi per il Paese, +6%. Principali settori sono i metalli con 727 milioni di export dalla Lombardia su 1,8 miliardi in Italia e i macchinari con 470 milioni lombardi su 1,1 miliardi nazionali. La Lombardia pesa quasi la metà dell’export nazionale di metalli e chimica. Cresce l’export lombardo di metalli, + 28% in un anno e di moda, +27% e quello italiano di farmaci, +28%. Emerge da una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Promos Italia, l’agenzia per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano su dati Istat. Oggi incontro in Camera di commercio a Palazzo Giureconsulti sul tema dell’opportunitá di espansione commerciale in Austria.

In Lombardia. Prima per scambi Milano con 1,3 miliardi di scambi, +9,3% in un anno, di cui 482 milioni di export, +7%. Segue Brescia con 1,2 miliardi di scambi, +23,5%, di cui 588 milioni di export, +20%. Terza Bergamo con 722 milioni di scambi, +16%, di cui 412 milioni di export, +31%.

In Italia. Prima per scambi Bolzano con 1,5 miliardi di scambi, di cui 498 milioni di export. Segue Milano con 1,3 miliardi di scambi, +9,3% in un anno, di cui 482 milioni di export, +7%. Poi c’è Brescia con 1,2 miliardi di scambi, +23,5%, di cui 588 milioni di export, +20%. Al quarto posto Udine con 880 milioni di scambi, +7%, di cui 563 milioni di export, +4%. Tra le prime con oltre 800 milioni si scambi Verona, Treviso e con oltre 700 milioni  Bergamo e Padova.

Industrie Pasotti di Sabbio: cassa integrazione straordinaria per 214 addetti

in Cgil/Cisl/Crisi/Economia/Lavoro/Sindacati/Uil by

Ieri al Ministero dello Sviluppo a Roma si è svolto un incontro in merito alla situazione delle Industrie Pasotti (rami d’azienda a Prevalle e Sabbio Chiese). Fim Cisl Brescia e Fiom Cgil Brescia, unitamente al rappresentante della curatela del Tribunale di Brescia, hanno sottoscritto nell’occasione accordo per la concessione della cassa integrazione straordinaria per il ramo di Sabbio Chiese (214 addetti) del fallimento Industrie Pasotti. “L’ammortizzatore per cessata attività, della durata di 12 mesi – si legge in una nota dei sindacati – decorre dal 01/05/2019 sino al 30/04/2020. E’ previsto il pagamento diretto da parte dell’INPS del trattamento di integrazione salariale ai 165 lavoratori coinvolti.

Neosperience People Analytics per comprende con l’Intelligenza Artificiale il comportamento delle persone in uno spazio fisico

in Economia/Partner by
Neosperience People Analytics

La Pmi innovativa Neosperience , attiva come software vendor nel settore della Digital Customer Experience ha lanciato sul mercato Neosperience  People Analytics: una soluzione basata sull’intelligenza artificiale che permette di conoscere in profondità il comportamento delle persone all’interno di uno spazio fisico, ad esempio un punto vendita.

Neosperience People Analytics incorpora algoritmi avanzati basati sul deep learning che rilevano in modo automatico le dinamiche nel punto vendita, così come saprebbe fare un osservatore umano esperto, nel rigoroso rispetto della privacy e mantenendo anonimi i dati dei clienti.

Le principali evidenze quali-quantitative che Neosperience People Analytics fornisce – a partire dall’elaborazione del flusso video di una semplice videocamera di sorveglianza, spesso già presente in negozio – sono: quante persone passano e si fermano di fronte a un’area, ad esempio la vetrina o uno specifico espositore; quante persone entrano ed escono dall’area; dove e come interagiscono con i prodotti e le promozioni; come le persone si distribuiscono nelle diverse aree del negozio, ordinate per rilevanza, e come si comportano; quali persone mostrano una propensione all’acquisto e devono essere prontamente assistite dal personale.

Le aziende che adottano Neosperience People Analytics sono in grado di scoprire e misurare:

> La capacità dei propri punti vendita di attrarre le persone e stimolarle ad entrare;

> L’efficacia delle iniziative volte a incidere sull’attrattività del punto vendita (vetrinistica, cartellonistica, iniziative promozionali, attivazioni dei brand, etc.);

> L’affollamento nel punto vendita nei diversi periodi dell’anno, con analisi in tempo reale dei flussi di traffico per una migliore organizzazione e dimensionamento del servizio alla clientela e una più efficace rotazione del personale;

> La rilevanza della proposta commerciale e la sua capacità di engagement dei clienti: assortimento, ambiente ed esperienza, servizio, prezzo, individuando le leve con cui trasformare un visitatore in un cliente che acquista;

> L’efficacia delle iniziative di merchandising, così come l’opportunità di valutare gli investimenti per modernizzare la disposizione del negozio.

Dario Melpignano, Presidente di Neosperience, ha dichiarato: “Portare nel mondo fisico grazie all’Intelligenza Artificiale le chiavi del successo degli analytics apre la strada a innovazioni sostanziali che rilanciano la centralità del punto vendita nella customer experience: dalla moda, al lusso, dall’industria di marca al retail. Non si tratta più di scegliere fra vendere in negozio oppure online: i clienti si aspettano un’esperienza facile, immediata e integrata in tutti i punti di contatto: fisici e digitali. E quando una tecnologia così potente diventa accessibile su vasta scala tutti vincono: l’industria di marca, la distribuzione, i clienti.”

Neosperience People AnalyticsNeosperience People Analytics
Neosperience People Analytics

Sviluppa il tuo progetto Startup con Somos – Tutorship gratuita per 7 Startup nel 2019

in Economia/Evidenza/Innovazione by

In economia con il termine startup si identifica una nuova impresa nelle forme di un’organizzazione temporanea o una società di capitali in cerca di un business model ripetibile e scalabile. Inizialmente il termine veniva usato unicamente per startup operanti nel settore Internet o tecnologie dell’informazione. Oggi, con la crescente influenza del software, anche altri settori sono interessati dal fenomeno. Spesso queste società vengono gestite con un approccio di tipo Lean Startup, partendo dalla creazione di un Minimum Viable Product (MVP). Una “matricola” è una società di nuova quotazione (attraverso una offerta pubblica iniziale) presso una Borsa Valori, che potrebbe essere una start-up, ma anche una società dai contenuti tradizionali. Di solito le start-up attraggono inizialmente capitali da investitori privati early stage per poi procedere una volta maturato il business model ad una eventuale quotazione sui mercati finanziari.

Somos (www.somos.srl) supporta i progetti Startup con una piattaforma di innovazione per affrontare le sfide più importanti della tua azienda:

BUSINESS MODELLING

Progettazione dei sistemi di business innovativi. Individuazione delle metriche e degli strumenti di monitoraggio per favorire l’evoluzione della tua azienda verso uno sviluppo esponenziale.

TECHNOLOGY STRATEGY

Osservatorio sulle nuove tecnologie e gli ambiti di applicazione, con focus sui tre pilastri dell’innovazione: Understand, Engage & Monetize. Convenzioni in Italia e all’estero con università, istituti di ricerca incubatori ed enti equiparati.

TECHNOLOGY TRANSFER

Trasferimento della conoscenza utilizzando un database strutturato di semilavorati della ricerca in ambito progetti R&D frutto della nostra esperienza decennale nell’ambito dei programmi quadro europei.

SVILUPPO TECNOLOGICO

Una struttura di sviluppo tecnico presente nelle sedi di Rende (CS) e Messina in grado di supportare l’evoluzione della tua strartup dallo sviluppo di un Minimum Viabile Product fino alla realizzazione di una piattaforma evoluta e scalabile. In particolare il team è costituito da esperinti gli ambiti di sviluppo web, sviluppo mobile App per Apple iOs e Google Android, Intelligenza artificiale, la Blockchain e l’Internet of Things.

WORK FOR EQUITY

Il concetto di work for equity è solitamente utilizzato per indicare quelle situazioni in cui il lavoro che è stato o sarà prestato a favore di una società è remunerato mediante l’assegnazione di quote, azioni, strumenti finanziari partecipativi o diritti aventi ad oggetto l’acquisizione degli stessi.

LIVING LAB

La possibilità di sperimentare una nuova tecnologia o un applicazione su una popolazione di giovani studenti. Un living lab è un concetto ed approccio all’attività di ricerca operando spesso in un contesto territoriale (città, agglomerato urbano, regione). Il concetto è basato su un approccio di co-creazione sistematica e di processi di innovazione e ricerca integrati. Questi sono integrati attraverso la co-creazione, l’esplorazione, la sperimentazione e la valutazione di idee innovative, di scenari, concetti e relativi manufatti tecnologici in casi d’uso reali. Questi casi d’uso coinvolgono le comunità d’utenti, non solamente come soggetti osservanti ma anche come fonti di creazione.

FINANZA AGEVOLATA

Individuare le migliori opportunità di finanza agevolata con un particolare attenzione alle opportnuità che vengono affidate alle regioni del Sud Italia.

FORMAZIONE GRATUITA PER STARTUP VINCENTI

La possibilità di trasformare il tuo business in azione attraverso un processo di tutoring gratuito che verte su molteplici aspetti spesso trascurati nel mondo startuo come:

Partire con il Perchè (Start with Why)

L’idea sviluppata da Simon Sinek è semplice quanto potente. La maggior parte delle persone e delle imprese mette al centro della propria comunicazione “cosa” fa, lo fa seguire da “come” lo fa, e infine, talvolta, ma non sempre, dichiara “perché” lo fa.

Definire lo scenario sul mercato attraverso un’attività di Competitive Intelligence

Per quanto possiamo essere bravi o possiamo credere nella nostra idea dobbiamo considerare che in un mondo complesso ed interconnesso come è l’attuale i competitor esistenti e soprattutto quelli potenziali (anche perchè si potrebbero chiamare Amazon, Ali baba ecc…). Il principale elemento che può arricchire la vostra Start-up oltre alla vostra credibilità e il vostro Know-How è l’analisi competitiva.

Marketing Strategico: Definire un brand e posizionarlo

Il marketing strategico è “l’arte di posizionare un’aziende per renderla profittevole nel tempo”. Fare Marketing significa fare strategia. Il marketing è un’attività che può dare risultati solo nel lungo termine la comunicazione nel medio ed il commerciale deve portare i risultati nel breve (ed è per questo che è il mestiere più nobile).

Il posizionamento è il modo in cui un prodotto trova collocazione nella mente del potenziale consumatore. È un vantaggio rilevante per il consumatore target e differenziante dai vantaggi offerti da altri prodotti o servizi della stessa categoria.

Costruire una meccanica di ingaggio per i tuoi clienti

La tecnologia può aiutarti a dialogare facilmente con una platea vasta ma bisogna creare una meccanica che porti a te i clienti. Esistono 40 diverse meccaniche di ingaggio di versi che devono essere contestualizzate nello scenario del cliente.

Realizzare una strategia di membership al fine di avere un rapporto continuativo e ricavi ricorrenti

Perchè Apple è la più grande società di informatica del mondo ? Non solo perchè fa i prodotti più belli ma perchè per avere un prodotto Apple dovete essere membri del club di Cupertino 

consegnando la vostra carta di credito con cui acquisterete Apps e una miriade di servizi con cui Apple prospera dando tra l’altro una percezione di servizio altissima al cliente. 

L’attività di tutoring centrata su questi elementi consente di impostare in modo più caratterizzante il proprio progetto startup superando i vincoli di comunicazione di un tradizionale Business Plan ed andando a interagire in modo migliore con business angels e fondi di investimento.

La tutorship gratuita è disponibile solo per 7 Startup nel 2019.

Sottoponi il tuo progetto startup a info@somos.srl

Assicurazione auto, nel 2019 a Brescia calo medio dell’1,6 per cento

in Economia/Tendenze by
Auto, foto generica da Pixabay

Nel corso dei primi 4 mesi dell’anno il premio medio RC auto in provincia di Brescia è diminuito dell’1,6% arrivando, ad aprile 2019, a 418,96 euro. Nonostante il calo sia stato inferiore a quello registrato a livello regionale (-2,1%), ad aprile 2019, per assicurare un veicolo, agli automobilisti bresciani hanno speso in media il 3% in meno della media lombarda.

Dall’analisi  – realizzata su un campione di oltre 1,4 milioni di preventivi raccolti da Facile.it in Lombardia – emerge che, a livello regionale, nei primi 4 messi dell’anno il costo medio per assicurare un’auto è diminuito del 2,1% arrivando, ad aprile 2019, a 432,97 euro, vale a dire il 21% in meno della media nazionale.

Leggendo i risultati in ottica provinciale e confrontando i valori rilevati ad aprile 2019 con quelli di gennaio 2019 emerge che il calo non ha riguardato tutte le aree della regione. Due le province che hanno subito rincari: Cremona, dove il premio medio ha raggiunto i 451,71 euro in aumento dell’1,6% e Como, dove il premio medio è salito dello 0,5% stabilizzandosi a 448,19 euro.  In calo le tariffe registrate nelle altre province: Mantova è l’area dove il premio medio è sceso maggiormente (-7,8%), stabilizzandosi ad aprile a 399,58 euro. Tariffe in calo anche a Lecco (-5,5%), area lombarda dove assicurare l’auto costa meno (in media 380,84 euro). Premi medi in diminuzione anche nelle province di Lodi  (449,27 euro, -4,8%), Pavia (459,32 euro, -3,3%) e Monza e Brianza (431,33 euro, -3,1%). In provincia di Milano il premio medio (444,07 euro) è diminuito del 2%. Tariffe in calo, seppur in misura inferiore rispetto alla media regionale, anche per le province di Brescia (premio medio: 418,96 euro, – 1,6%), Bergamo (411,32 euro, -1,2%), Varese (425,78 euro, -1,5%) e Sondrio (381,54, -0,9%).

A seguire la tabella con l’andamento dei premi nelle province della regione e la differenza con il valore medio regionale.

 

Provincia Premio RC auto medio ad aprile 2019 Variazione

Apr 19 – Gen 19

 

Differenza rispetto alla media regionale

(aprile 2019)

Bergamo 411,32 € -1,2% -5%
Brescia 418,96 € -1,6% -3%
Como 448,19 € +0,5% 4%
Cremona 451,71 € +1,6% 4%
Lecco 380,84 € -5,5% -12%
Lodi 449,27 € -4,8% 4%
Mantova 399,58 € -7,8% -8%
Milano 444,07 € -2,0% 3%
Monza e Brianza 431,33 € -3,1% 0%
Pavia 459,32 € -3,3% 6%
Sondrio 381,54 € -0,9% -12%
Varese 425,78 € -1,5% -2%
Lombardia 432,97 € -2,1%
Italia 545,86 € -2,1%

 

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