Dai personaggi del presepe alle cartoline a soggetto sacro, dai crocifissi da appendere in casa ai rosari, dalle icone ai prodotti dei monasteri: sono solo alcuni degli oggetti o idee regalo che si possono trovare negli oltre 700 negozi italiani tra sedi e unità locali, specializzati nella vendita di articoli religiosi e arredi sacri, secondo l’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro imprese al secondo trimestre 2017, 2016 e 2012 relativi a sedi e unità locali. Un settore molto specifico con un fatturato nazionale da 30 milioni di euro. La Lombardia conta circa 50 attività, il 6,8% nazionale, in crescita del 4,1% in cinque anni, con Milano e Bergamo le più specializzate nel settore (16 attività ciascuna) seguite da Brescia e Varese (5 ciascuna). In Italia sono però Campania (128 imprese tra sedi e filiali, il 18,4% italiano) e Lazio (102, 15,2%) le più attive nel commercio di articoli religiosi seguite dalla Puglia (88). Il primato a livello nazionale spetta a Roma con 85 attività, vengono poi Napoli con 46, Foggia con 38 e Caserta con 34.
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