Come un’impresa può portare sul digitale il proprio business – 5 punti identificati da Matteo Linotto
Le imprese italiane si trovano sempre più spesso a gestire risorse scarse in termini di tempo e di budget: questo è il principale vincolo ad attivare i processi di vendita digitale.
La vendita digitale è la capacità di realizzare business utilizzando canali web e social. Il digitale non va mai a sostituire quello che normalmente si fa nell’ambito delle vendite ma integra questi processi attraverso l’uso evoluto della tecnologia. Individuare il giusto percorso è il modo migliore per presidiare al meglio il proprio posizionamento sul mercato. Vediamo insieme a Matteo Linotto socio di Neosperience, quali aspetti possono essere alla base di una strategia di successo.
Il modello della subscriptions
Ormai da diversi anni le strategie di marketing non sono più orientate esclusivamente alla conquista di nuovi clienti e mercati, quanto piuttosto alla fidelizzazione dei clienti nel tempo. Cosa sempre più difficile, considerando la pluralità di soggetti che oggi continuano ad entrare nei più diversi settori commerciali.
Proprio per questo uno dei modelli di business sempre più utilizzati è quello della sottoscrizione che si realizza attraverso un abbonamento temporale. Oggi le persone desiderano poter fruire servizi e prodotti in un determinato arco temporale senza necessariamente possederli. I modelli di business basati sulla sottoscrizione in realtà sono un segno molto ben evidente del cambiamento delle abitudini di acquisto da parte dell’intera società.
Lo sviluppo di prodotti digitali
Un prodotto digitale è un bene totalmente immateriale che può essere venduto e distribuito più volte senza costi. Sviluppare un prodotto digitale ha molti vantaggi che li rendono particolarmente interessanti per la vendita:
> Bassi costi di spedizione;
> Elevati margini di profitto;
> Elevata flessibilità visto che è addirittura possibile fornire prodotti gratuiti per attivare una community.
Una tecnologia determinante nell’evoluzione dei sistemi di digital commerce è il NFT (Non-Fungible Token)..
Attraverso la tecnologia NFT, combinata con i servizi di piattaforme di digital commerce, è possibile certificare l’unicità di un contenuto digitale e quindi venderlo più facilmente.
La realizzazione di un sistema di offerta differenziale
Il modo in cui vengono offerti i prodotti e servizi non è altro che un sistema d’offerta. Creare un sistema di offerta evoluto significa realizzare delle logiche per mantenere i clienti nel tempo e per incrementare le vendite rispetto ad ogni singolo cliente. Realizzare il sistema d’offerta significa spesso non limitarsi ai prodotti e servizi della propria realtà ma anche identificare e vendere prodotti da parti terze complementari ai propri, coerenti con i trend di mercato e funzionali ai desiderata dei clienti.
Single Customer View
Una personalizzazione spinta può sfruttare oggi l’intelligenza artificiale e i dati in tempo reale per offrire i contenuti più adatti per ogni interlocutore. Questo approccio è un ulteriore passo avanti verso il più potente modello di conversazione che il marketing abbia mai definito: la Single Customer View. I clienti oggi utilizzano almeno due o addirittura tre dispositivi digitali e sono abituati ad avere informazioni contestuali ed a elevato valore. Avere una Customer Data Platform (CDP) sta diventando un asset fondamentale: tutte le migliori aziende vorranno disporre di questa tecnologia per poter realizzare il loro massimo potenziale.
La ricerca di mercato attraverso il canale digitale
Come prendere la migliore decisione per il business, in grado magari di ribaltare il posizionamento sul mercato ?
Bisogna conoscere al meglio cosa sta accadendo nel proprio contesto di riferimento: una ricerca di mercato deve diventare la rampa di lancio per qualsiasi strategia di crescita.
Una ricerca di mercato è una vera e propria analisi per meglio comprendere il contesto dove si sta operando e fare una fotografia al soggetti presenti nel proprio mercato includendo anche i concorrenti lo sviluppo del loro settore di riferimento in un dato mercato nonché il comportamento dei consumatori.
Grazie ad un approccio innovativo che usa l’Intelligenza Artificiale è possibile sondare il mercato a scadenze periodiche realizzando un vero e proprio sistema di Co-design della propria offerta per conoscere sempre di più i clienti e personalizzare il loro legame con l’azienda.
Bcc, nei primi sei mesi del 2021 a Brescia impieghi a 6 miliardi di euro (+4,2%)
Nonostante le sfide legate alla pandemia ancora in corso, i primi sei mesi del 2021 hanno mostrato segni positivi per le 28 BCC lombarde, che contano 201.767 soci, oltre 1 milione di clienti, 5.701 dipendenti e 776 sportelli*. In Lombardia le banche di Credito Cooperativo sono presenti in 538 comuni, in 126 dei quali operano come unico istituto bancario.
Occasione per comunicare i principali risultati raggiunti dal credito cooperativo lombardo nel primo semestre di quest’anno è stato il Convegno di Studi della Federazione Lombarda delle BCC dal titolo “OBIETTIVO di PROSSIMITÀ: Strategie co-operative per la ripartenza”, che si è tenuto a Venezia il 29-30 ottobre.
Buoni i risultati che emergono dall’analisi delle masse intermediate: 33,3 miliardi di depositi, per una crescita annua pari a +14% (superiore all’incremento medio, del 10,2%, registrato dall’industria bancaria regionale), cui si aggiungono oltre 9,4 miliardi di euro di raccolta indiretta; 24,6 miliardi di euro di impeghi lordi a favore di imprese e famiglie (+4,4% su base d’anno contro il +0,5% dell’industria bancaria); 23,5 miliardi di impieghi vivi con un aumento di +7,1% su base d’anno (contro il +1,4% dell’industria bancaria). In particolare, gli impieghi vivi a medio-lungo termine erogati dalle BCC lombarde alla clientela residente nella regione fanno registrare una variazione ancora più significativa: +12% contro il
+5,2% del sistema bancario.
Riguardo ai settori di destinazione del credito: a giugno 2021 gli impieghi lordi erogati alle famiglie consumatrici lombarde superano gli 8,3 miliardi di euro e presentano un incremento su base d’anno più significativo di quello del sistema bancario complessivo (+4,7% annuo contro +3,6%); oltre 15,3 miliardi di euro sono stati destinati invece a microimprese e imprese del territorio lombardo. In particolare, la variazione annua dei finanziamenti lordi alle imprese del settore produttivo con oltre 6 addetti segna un +3,8% per le BCC, mentre è in calo per l’industria bancaria complessiva con un -0,7% (rispettivamente 8,0% e +1,0% per i soli impieghi vivi).
I risultati delle BCC in provincia di Brescia**
Bene anche i risultati delle BCC presenti nella provincia di Brescia, che registrano nel primo semestre dell’anno oltre 6 miliardi di euro di impieghi (+4,2%, contro il +2,7% dell’industria bancaria) e una raccolta diretta superiore a 8,9 miliardi (+13,5%). In diminuzione le sofferenze del 36,5% rispetto all’anno precedente (contro al -25,2% dell’industria bancaria).
Brescia, la produzione industriale cresce ancora, ma rallenta
Nel 3° trimestre 2021, la variazione della produzione delle imprese manifatturiere bresciane rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (tendenziale) è risultata pari a +13,7%. Pur in una fase di attenuazione della crescita, si tratta del secondo valore positivo più elevato (dopo quello del trimestre precedente) di tutta la serie storica, cioè dal 1° trimestre 1997.
A evidenziarlo è l’indagine congiunturale del Centro Studi di Confindustria Brescia sui dati relativi al 3° trimestre 2021.
L’incremento così alto, oltre alla fase espansiva dell’attività, è dovuto al confronto con i livelli relativamente bassi del 3° trimestre 2020. Rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia, la produzione risulta in calo del -2,2%: ciò denota che l’industria bresciana ha quasi del tutto recuperato quanto perso lo scorso anno. L’evoluzione complessiva è la sintesi di dati aziendali fortemente eterogenei.
Nel dettaglio, la produzione industriale rileva una flessione sul trimestre precedente di -2,6% (congiunturale), dovuta per lo più alla chiusura delle aziende nel periodo estivo. In termini destagionalizzati, la produzione cresce del +0,4%. Il tasso acquisito, ovvero la variazione media annua che si avrebbe se l’indice della produzione non subisse variazioni fino alla fine del 2021, è pari a +13,6%.
Dopo aver toccato i minimi storici nel 2° trimestre 2020, i livelli produttivi realizzano un recupero (+25,8%).
Le previsioni a breve termine sono moderatamente positive: le aziende che stimano un miglioramento della situazione nei prossimi tre mesi sono il 35%. Quelle che prevedono di mantenere i livelli attuali sono il 52%, mentre il 13% stima un calo dell’attività.
Per i mesi a venire emergono preoccupazioni legate all’aumento dei prezzi di materie prime e semilavorati e alle difficoltà di approvvigionamento di alcuni di essi, ma le aspettative di produzione restano su un percorso espansivo. Per ora i fenomeni di scarsità sono ritenuti di natura temporanea, ma c’è il rischio che diventino strutturali, rallentando in modo più significativo e prolungato l’attività produttiva. L’evoluzione del contesto economico nell’ultima parte dell’anno, e in tutto il periodo invernale, appare inoltre ancora fortemente influenzata dalla dinamica della situazione sanitaria e da come l’insieme degli effetti indotti dalla pandemia continueranno ad incidere sulla mobilità e sulla vita dei cittadini.
- La disaggregazione della variazione della produzione per classi dimensionali mostra decrementi superiori alla media nelle micro imprese (-2,7%) e nelle medie (-4,0%). La produzione è diminuita meno della media nelle piccole imprese (-1,9%) e nelle grandi (-1,0%).
- Con riferimento alla dinamica congiunturale per settore, l’attività produttiva è diminuita: oltre la media nel comparto chimico, gomma, plastica (-9,9%) e nella metallurgia (-8,7%); sotto la media nella meccanica (-1,6%) e nel sistema moda (-0,5%). È aumentata nell’alimentare (+3,4%) e nel legno e minerali non metalliferi (+2,5%).
- Il tasso diutilizzo della capacità produttiva, che si è attestato al 79%, è diminuito nei confronti della rilevazione precedente (81%) e risulta superiore a quello del terzo trimestre del 2020 (73%).
- Le vendite sul mercato italianosono aumentate per il 20% delle imprese, rimaste invariate per il 38% e diminuite per il 42%. Le vendite verso i Paesi comunitari sono cresciute per il 27% degli operatori, calate per il 30% e rimaste stabili per il 43%; quelle verso i Paesi extra UE sono aumentate per il 26%, diminuite per il 30% e rimaste invariate per il 44% del campione.
- I consumi energeticisono diminuiti per il 40% degli operatori, con una variazione media di -1,7%. Le giacenze di prodotti finitisono ritenute adeguate alle necessità aziendali dall’80% delle imprese; le scorte di materie prime sono giudicate normali dal 73% del campione.
- I costi di acquisto delle materie prime sono cresciuti per l’85% delle imprese, con un incremento medio dell’11,4%. I prezzi di vendita dei prodotti finiti sono aumentati per il 52% degli operatori, per una variazione media del +4,1%. Ciò comporta conseguenze sulla marginalità delle imprese, che non riescono a trasferire completamente i rincari.
- Le aspettative a breve termine appaiono moderatamente positive. La produzione è prevista in aumento da 35 imprese su 100, stabile dal 52% e in calo dal rimanente 13%.
- Gli ordini provenienti dal mercato interno sono in aumento per il 37% degli operatori, stabili per il 43% e in diminuzione per il 20%; quelli dai Paesi UE sono in crescita per il 36% degli operatori del campione, invariati per il 52% e in calo per il 12%; quelli provenienti dai mercati extracomunitari sono in aumento per il 31% delle imprese, stabili per il 58% e in calo per l’11%.
L’Indagine viene effettuata trimestralmente su un panel di 250 imprese associate appartenenti al settore manifatturiero.
Confindustria Brescia: Grazioli nuovo vice dei Giovani
Carlo Grazioli (Gruppo Grazioli) è il nuovo Vice Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia con delega a Start up e nuova impresa.
Grazioli, già referente del Club delle Start up di Confindustria Brescia (nato a maggio con l’obiettivo di fare sistema tra il mondo industriale e le start-up) entra a far parte della squadra di presidenza dei Giovani Imprenditori per il triennio 2020-2023, già composta da Anna Tripoli (N.T.M. Spa), Presidente, Andrea Astori (Luxor Spa), Vice Presidente delegato allo Sviluppo Associativo, Anna Fidanza (Condor Trade Srl), Vice Presidente delegata alla Comunicazione Istituzionale, Umberto Frigerio (Fonderia di Torbole Srl), Vice Presidente delegato alla Diffusione della Cultura d’Impresa e Francesco Veneziani (Conveco Srl), Vice Presidente delegato all’Istruzione e Capitale Umano.
“I progetti che hanno preso forma in questo primo anno di mandato sono tutti incentrati a mettere i giovani al centro, dalla formazione alla nuova impresa – spiega Anna Tripoli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria Brescia –. Con particolare riferimento alle start up, a fronte della costituzione dell’apposito Club e della riedizione del Master Isup, abbiamo deciso di arricchire la squadra di presidenza con una delega dedicata a questo importante tema. L’obiettivo dei Giovani Imprenditori è di essere un punto di riferimento sul territorio per chi è determinato a fare nuova impresa ed essere un unico sistema con i tanti attori della nostra provincia che possono costituire un valido aiuto nell’avvio e nella crescita delle start up, quali CSMT, Università e ovviamente Confindustria Brescia”.
“Sono molto felice di lavorare in un ambiente stimolante come la nuova imprenditoria – il commento di Carlo Grazioli –. Proseguirò nell’impegno di fornire supporto alle Start up innovative e favorire iniziative di partecipazione, sviluppo, open innovation con il tessuto industriale del nostro territorio.”
Settore Cave, la Regione approva nuove regole
Via libera in Consiglio regionale con 41 voti a favore, 16 contrari e 9 astenuti alle nuove regole per le attività estrattive e di cava con l’obiettivo di favorire il risparmio di materia prima e l’utilizzo di materiali riciclati e al tempo stesso di incentivare la semplificazione delle procedure. Si sono espressi a favore i gruppi di maggioranza, astenuti il Movimento 5 Stelle e Monica Forte, contrari Partito Democratico, +Europa e Nicolò Carretta.
La nuova legge – informa una nota – valorizza il ruolo del Consiglio regionale a cui spetterà ora l’approvazione dell’atto di indirizzo che incide in modo sostanziale sulle modalità con cui le Province devono poi elaborare i piani; viene inoltre semplificato il procedimento di approvazione dei PAE (i piani dell’attività estrattiva), in particolare evitando la duplicazione della procedura VAS (prima in Provincia e poi in Regione) e mantenendo per la Regione la possibilità di esprimere parere condizionato a prescrizioni vincolanti.
Da sottolineare il superamento del concetto di ambito territoriale estrattivo (ATE) a favore dell’individuazione della cosiddetta “area idonea”.
“La finalità -spiega il relatore Riccardo Pase– è quella di superare le criticità degli ATE evidenziate dalla normativa vigente come i frequenti contenziosi sui piani da parte degli operatori esclusi, l’eccessiva rigidità degli ATE, il doppio passaggio tra approvazione progetto ATE e autorizzazione e le difficoltà di approvazione del progetto di ATE se non si trova accordo tra i diversi operatori coinvolti”.
Il testo contiene criteri oggettivi per la scelta fra diverse domande se complessivamente superano il volume previsto dal PAE per l’area idonea, dando priorità agli imprenditori che concordano una proposta di accordo preventivo con le amministrazioni locali (avente ad oggetto esclusivamente il progetto di recupero, le compensazioni, le mitigazioni e gli altri contenuti progettuali di interesse dell’ente locale per gli impatti sul proprio territorio) o, in subordine, che garantiscono compensazioni di importo economico più elevato in proporzione al volume di materiale scavato. Sarà infine possibile procedere all’attività estrattiva per lotti.
La validità della autorizzazione avrà una durata massima di 20 anni per pietre ornamentali e materiali per l’industria, 10 anni per gli altri settori, prorogabili al massimo per cinque anni, più ulteriori due come premialità per l’utilizzo di materiali riciclati. E’ prevista la possibilità di revisione del PAE in caso di necessità e comunque da avviare quando è stato estratto almeno il 75% del materiale previsto (di fatto si premia con una durata maggiore chi risparmia materia prima).
Il progetto delle opere deve comprendere un piano di reperimento dei materiali occorrenti, considerando in via prioritaria i materiali inerti provenienti dal riutilizzo, dal riciclaggio e dal recupero di rifiuti o da altre fonti alternative. E’ ammessa la progettazione di cave di riserva, privilegiando la localizzazione ove possibile nelle adiacenze dell’infrastruttura per limitare gli impatti ambientali.
Camera di Commercio di Brescia, ecco gli eventi settimanali
Come di consueto pubblichiamo gli eventi settimanali comunicati dalla Camera di commercio di Brescia.
155/21 – FUTURA OPEN TALKS – 4, 5, 6 NOVEMBRE
“Futura Open Talks” 4, 5, 6 novembre 2021: tre giornate di incontri per confrontarsi sui temi strategici che possono determinare il cambiamento: mobilità, rigenerazione urbana, industria, edilizia, formazione e finanzia, tecnologia,
territorio, turismo.
Il progetto vedrà la partecipazione di oltre 100 relatori fra Ministri, Imprenditori, Rappresentanti europei, Tecnici ed Esponenti delle Istituzioni, che si confronteranno all’insegna dello sviluppo sostenibile. Per iscrizioni è possibile visitare il sito www.futura-brescia.it/
156/21 – PROGETTO CONSAPEVOLEZZA FINANZIARIA – SPORTELLI RIEMERGO
“Consapevolezza Finanziaria” è il progetto promosso dagli Sportelli RiEmergo delle Camere di commercio di Brescia, Bergamo, Como – Lecco, Cremona, Mantova, Pavia, Sondrio e Varese, rivolto a piccoli imprenditori, titolari di partita iva e consumatori, composto da 4 webinar gratuiti con l’obiettivo di fornire competenze finanziarie di base.
Il secondo appuntamento del ciclo è in programma giovedì 28 ottobre 2021 e sarà focalizzato su “Monitorare i flussi di cassa per prevenire le situazioni di difficoltà”. Il programma e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito camerale www.bs.camcom.it
157/21 – RASSEGNA WEBINAR PENSARE IL FUTURO – A.S. 2021/2022
Gli incontri della rassegna webinar “Pensare il futuro” di quest’anno si inseriscono nel contesto del progetto a valere sul FdP “Giovani e Lavoro” e si focalizzano sulla valorizzazione delle competenze digitali e umanistiche, sulla ricerca del lavoro nell’era digitale, ma propongono anche spunti su pensiero critico, valori generazionali e una riflessione sul lato oscuro del digitale.
Il primo appuntamento del ciclo è in programma martedì 9 novembre 2021 e sarà focalizzato su “Strumenti digitali e colloquio di lavoro”.
Il programma e le modalità di iscrizione sono disponibili sul sito camerale www.bs.camcom.it
158/21 – IMPRESE DIGITALI – CICLO DI WEBINAR FORMATIVI – PORTALE VIVI-FIR – VENERDI’ 12 NOVEMBRE
Venerdì 12 novembre 2021, dalle ore 10:15 alle ore 11:15, con il webinar dedicato al “PORTALE VIVI-FIR” si conclude il ciclo di incontri formativi dedicati alla digitalizzazione delle imprese organizzati dalla Camera di Commercio di Brescia. L’iniziativa intende fornire la possibilità di conoscere e approfondire la modalità di vidimazione virtuale dei formulari rifiuti in sostituzione alla classica vidimazione effettuata agli sportelli.
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione. Per il programma e le modalità di iscrizione consultare il sito camerale www.bs.camcom.it
159/21 – WEBINAR GRATUITI – PROGETTO A.G.I.RE
Sono aperte le iscrizioni al seminaro della rassegna A.G.I.Re del 19 novembre 2021 ore 09,30-12,30 Marketing e strategie di gestione del cliente | Il cliente come valore principale dell’azienda – il CRM (customer relationship management) – come creare un rapporto di fidelizzazione – la personalizzazione del servizio/prodotto. Informazioni e iscrizioni sul sito www.bs.camcom.it
160/21 – WEBINAR DEDICATO A PROFESSIONISTI E ASSOCIAZIONI: ISCRIZIONE DI ATTI O FATTI NEL REGISTRO DELLE IMPRESE – VENERDI’ 19 NOVEMBRE
La Camera di Commercio di Brescia propone il corso formativo “Iscrizione di atti o fatti nel registro delle imprese e adempimenti collegati da annotare nel repertorio delle notizie economico amministrative (REA)”.
L’incontro, rivolto ai professionisti e alle associazioni di categoria, si terrà in modalità da remoto venerdì 19 novembre 2021, dalle ore 14:00 alle 17:00, e offre la possibilità di conoscere e approfondire i nuovi strumenti/software a disposizione degli utenti relativamente alle denunce da iscrivere nel repertorio delle notizie economico amministrative (REA) – Linee guida per istruttoria del “Procedimento Unico REA/SUAP”. Le informazioni sul programma, le modalità di iscrizione e di partecipazione sono disponibili sul sito camerale www.bs.camcom.it
Regione Lombardia, sul piatto 460 milioni di euro per le imprese
Sono 460 i milioni che la Giunta di Regione Lombardia, su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi, metterà a disposizione delle imprese lombarde.
Questo nuovo e atteso pacchetto economico è stato presentato pochi giorni fa nel corso di una conferenza stampa a cui hanno partecipato il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana e lo stesso assessore Guido Guidesi. Un pacchetto economico che parte con gli indennizzi a 57000 imprese e lavoratori autonomi per l’emergenza provocato dalla pandemia da Covid 19.
“Dopo l’emergenza – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – abbiamo cambiato gli strumenti e abbiamo deciso di mettere in campo tutte le risorse che avevamo a disposizione creando un moltiplicatore di investimenti. Ora siamo nella fase strategica: filiere, settori e internazionalizzazione e far sistema con una Regione che si inserisce con i propri strumenti dove c’è bisogno, in un sano rapporto tra pubblico-privato. I dati ci stanno dando ragione e noi stiamo continuando a lavorare per rendere strutturale la crescita”.
SEI INTERVENTI – Sei sono gli assi su cui è costruito il ‘pacchetto’: Investimenti per la ripresa, di 19.3 milioni di euro; il Bando Si 4.0 2021, di 1,7 milioni di euro; il Bando nuova impresa, per 4 milioni di euro; la Manifestazione di interesse AREST che vale 75 milioni di euro, il Fondo Confidiamo nella ripresa, composto da 60 milioni di euro e la misura Credito Adesso Evolution, per cui la Giunta ha deciso un aumento di finanziamenti per 300 milioni di euro.
INVESTIMENTI PER LA RIPRESA. L’obiettivo è di sostenere le PMI lombarde che, nonostante il momento di forte rischio d’impresa, intendano investire sul proprio sviluppo e rilancio nell’ambito di interventi volti alla transizione digitale, green o di sicurezza sul lavoro anche in ambito Covid e interventi ordinari e straordinari per l’efficienza di impianti e macchinari.
BANDO SI 4.0 2021 – Ha come obiettivo la realizzazione di progetti per la sperimentazione e la prototipazione nonché la messa sul mercato di soluzioni, applicazioni, prodotti e servizi innovativi impresa 4.0, stimolando la domanda a lungo termine e incentivare la collaborazione delle imprese con soggetti qualificati nel campo delle tecnologie 4.0. Particolare attenzione sarà data a soluzioni digitali per promuovere sicurezza sui luoghi di lavoro, modelli green e di sostenibilità e prodotti e servizi con minori impatti ambientali e sociali.
BANDO NUOVA IMPRESA – Regione Lombardia e Camere di commercio lombarde vogliono sostenere l’avvio di nuove imprese nel commercio, terziario, manifatturiero e artigianato e l’autoimprenditorialità quale opportunità dopo la pandemia.
MANIFESTAZIONE DI INTERESSE PER LA PRESTAZIONE DI PROPOSTE DI ACCORDO DI RILANCIO ECONOMICO SOCIALE E TERRITORIALE – Questa manifestazione di interesse mira a attuare programmi di rilancio socio-economico, la realizzazione di opere, interventi a carattere pubblico che accompagnino e facilitino l’insediamento di nuove attività economiche, il mantenimento e l’ampliamento di attività già presenti sul territorio così da favorire l’attrattività del territorio e lo sviluppo delle imprese.
FONDO CONFIDIAMO NELLA RIPRESA– E’ una misura che vuole sostenere le PMI che lavorano in settori duramente colpiti dalla pandemia come ristorazione, commercio al dettaglio di abbigliamento e calzature, attività sportive, settore dei matrimoni e eventi privati, discoteche e locali da ballo e che vogliono effettuare investimenti sul proprio sviluppo o accedere a liquidità per il capitale circolante ma faticano ad arrivare al credito senza garanzia pubblica. L’agevolazione si compone di: una garanzia regionale gratuita che copre fino al 100% dell’importo di ogni singolo finanziamento nel limite massimo di 20.000 euro, e di un contributo a fondo perduto pari al 10% del valore del finanziamento.
CREDITO ADESSO EVOLUTION – AUMENTO PLAFOND FINANZIAMENTI – Prosegue lo sportello della Misura Credito Adesso Evolution, attivata in piena emergenza COVID 19 per sostenere le PMI, MldCap, Liberi professionisti e studi associati. Si garantisce l’accesso al credito e la liquidità in tempi rapidi, si riduce il pricing dei finanziamenti del 3% con un massimo di 70 mila di contributo a fondo perduto per l’abbattimento dei tassi di interesse.
Demolizioni industriali, A2A acquista il 30% di F.lli Omini Spa
A2A – tramite la controllata A2A Ambiente – ha siglato l’accordo per l’acquisizione di una partecipazione del 30% di F.lli Omini SpA, società specializzata in demolizioni, finalizzata alla creazione di una collaborazione per le attività di decommissioning degli impianti industriali.
In linea con il piano strategico di A2A, la gestione della fase finale del ciclo di vita degli asset industriali è, infatti, un’attività ispirata ai principi di economia circolare, al recupero di materia e alla valorizzazione delle risorse. La partnership consentirà un’efficace dismissione degli impianti industriali a beneficio dei territori, e contribuirà ad eliminare gli impatti negativi sull’ambiente.
F.lli Omini – secondo quanto riferisce il giornale di Brescia online BsNews – è azienda leader nella demolizione di siti civili ed industriali (in ambito chimico, petrolchimico, energetico e nucleare). Con un fatturato di circa 20 milioni di euro l’anno, dotata di un’ampia gamma di certificazioni, la società è qualificata alla partecipazione di importanti gare nei comparti ad alta tecnologia. Di particolare importanza sono due progetti eseguiti negli ultimi anni da F.lli Omini: la demolizione del relitto Concordia e, in qualità di capofila di un pool di aziende altamente specializzate, la progettazione e demolizione del Ponte Morandi – attività che, per tempi ed esecuzione, resterà un punto di riferimento a livello internazionale per tutto il settore.
“Con questa operazione A2A amplia ulteriormente il raggio d’azione delle attività legate all’economia circolare. L’ingresso in questo nuovo settore consente di aggiungere un passaggio fondamentale ai nostri business consolidati: la gestione ottimale del fine vita degli impianti. Un ambito rilevante che richiede competenze adeguate e tecnologie avanzate per garantire processi sicuri, efficienti e orientati ai principi della sostenibilità ambientale” – ha commentato Renato Mazzoncini, Amministratore Delegato di A2A – “Questa partnership rappresenta un’ulteriore conferma dell’attenzione del Gruppo ai territori e il continuo impegno a fornire un contributo concreto alla transizione ecologica del Paese”.
“L’entrata di A2A nel 30% del nostro capitale sociale e la partnership commerciale finalizzata all’attività di decommissioning di impianti industriali – ha commentato Emilio Omini, AD e fondatore della F.lli Omini S.p.A. – rappresentano un ulteriore tangibile apprezzamento da parte del mercato della nostra azienda, che in questi ultimi 10 anni ha dimostrato grandi capacità di affidabilità tecniche e gestionali. Sono certo che questo sarà un punto di partenza cruciale per lo sviluppo di importanti sinergie che consentiranno un ulteriore miglioramento del nostro posizionamento su un mercato in grande evoluzione, come quello delle demolizioni”.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto entro la fine del 2021. L’accordo prevede un’opzione di acquisto in favore di A2A sull’intero capitale sociale di F.lli Omini.
Confindustria, al via il nuovo biennio ITS in automazione e sistemi meccatronici industriali
Si è tenuto ieri pomeriggio – nella sede dell’azienda RBM di Nave – l’evento di avvio del nuovo biennio ITS in automazione e sistemi meccatronici industriali.
All’appuntamento – insieme ai 28 studenti iscritti al primo anno – sono intervenuti Elisa Torchiani, Vicepresidente area Education e Capitale Umano Confindustria Brescia, Luciano Cropelli, Coordinatore della Zona Valtrompia Lumezzane Confindustria Brescia, Laura Galliera, Responsabile area Education e Capitale Umano Confindustria Brescia, Raffaele Crippa, Direttore ITS Lombardia Meccatronica, Giovanni Fusco, Docente e coordinatore del corso, e Nicoletta Zanardi, Docente e tutor studenti.
“L’abbiamo più volte ribadito, come Confindustria Brescia: serve tornare a puntare sull’occupazione di qualità, investendo sul capitale umano e colmando il divario tra domanda e offerta – commenta Elisa Torchiani, Vice Presidente di Confindustria Brescia con delega al Capitale Umano –. Gli ITS, sotto questo punto di vista, rappresentano l’esempio ideale di come la formazione possa impattare in modo decisivo sull’occupazione del nostro territorio. Non è un caso che molte delle figure più ricercate dalle aziende siano legate al mondo IT o alle discipline STEAM, in cui l’Italia e Brescia appaiono in ritardo rispetto ai principali territori di riferimento europeo, come certificato anche dalla recente ricerca Brescia Regeneration. Il riallineamento tra le parti passa, inevitabilmente, da una nuova concezione coordinata della formazione tecnica e scientifica.”
Durante l’inaugurazione del corso, si è tenuta anche una visita aziendale, con la partecipazione di Cristiana Bossini (titolare RBM), durante la quale è stato visitato anche l’I-Box, l’innovativo laboratorio prove attrezzato con tutte le più moderne tecnologie, di cui potranno usufruire gli studenti iscritti al corso.
Tutte le informazioni su attività e opportunità offerte dagli ITS sono disponibili sul sito sistemaitsbrescia.it.
LMAX, tutto quello che c’è da sapere
“Caratterizzato dalle regole e dalla credibilità di un mercato finanziario tradizionale, LMAX Exchange, realtà di recente costituzione, vanta una propostatrasparente, neutrale ma soprattutto estremamente sicura.
LMAX si distingue nel panorama perché incarna la prospettiva di una soluzione unica per poter investire sugli indici, nel mercato CFD e nel Forex materie prime.
Autorizzata e regolamentata dalla FCA, l’ente di vigilanza e supervisione dei mercati finanziari nel Regno Unito, la proposta LMAX offre ai partecipanti al mercato uguali opportunità di adesione, il tutto indipendentemente dal loro livello di investimento, dalla dimensione e dallo status.
Per sapere di più sulle opportunità offerte, e sull’accesso a questo mercato, è opportuno scoprire a quale broker affidarsi. Consultando ibroker.it/LMAX si ha la certezza di fruire di un partner di livello superiore.
Premiato sin dalla nascita, il mercato LMAX Exchange vanta una tecnologia all’avanguardia, che ha decretato i tanti riconoscimenti. Ad accrescere le potenzialità del nuovo mercato, valutato come una delle società di trading di maggior successo negli ultimi tre anni nel Regno Unito, sono la presenza di una piattaforma avanzata a tecnologia scalabile, perfetta per diverse tipologie di trattative, e l’elevato livello d’innovazione e competitività della proposta.
I prodotti finanziari con cui operare su LMAX Exchange
Il mercato LMAX consente di operare con ordini visualizzati e registrati in tempo reale, consultabili su un libro di negoziazioni pubbliche, che viene incrementato dagli stessi operatori di mercato.
I clienti possono investire ad ampio raggio scegliendo fra oltre 100 strumenti , che vanno dal Forex ai metalli preziosi, dagli indici azionari alle materie prime. Interessanti le soluzioni che passano attraverso i CFD significato Contratti per Differenza, e le cripto valute, fra le più conosciute Bitcoin, Bitcoin Cash, Ethereum e Litecoin.
LMAX è specializzato nelle tante opportunità di trading, ma per operare in sicurezza è importante affidarsi a un broker d’esperienza, dalla professionalità indiscussa.
Una volta scelto il broker, per operare su LMAX si consiglia di intraprendere un percorso di apprendimento, necessario per familiarizzare con la piattaforma web, ma soprattutto per conoscere più da vicino i mercati, sfruttarne le potenzialità, studiarne regole e caratteristiche, e con il tempo trarre un profitto. Chi ha fretta potrebbe anche perdere ingenti capitali.
La soluzione perfetta per i neo-trader considera prioritario l’utilizzo di un conto demo gratuito, con il quale impratichirsi. Il conto dispone di denaro virtuale, quindi è assolutamente privo di rischi, ma permette di simulare operazioni reali.
I costi del mercato LMAX
LMAX opera in maniera chiara e trasparente anche in tema di costi, alla stregua di uno dei tanti mercati finanziari regolamentati.
Ogni operazione eseguita implica un costo per il trader, che dovrà necessariamente pagare una commissione. Quel che è certo è che l’aggravio previsto è di piccola entità ed è stabilito a priori.
Investitori individuali o professionali
LMAX Exchange fornisce soluzioni ad hoc per investitori individuali e professionali.
Gli investitori individuali possono fruire di un’unica tipologia di conto, personalizzato a dovere in base al metodo di apertura, ma soprattutto alla piattaforma da utilizzare. In tutti i casi velocità e modalità di esecuzione delle transazioni non subiranno modifiche.
Il trader professionista beneficia di una leva massima di 1:200,può accedere a tutte le transazioni e agli strumenti disponibili, inoltre può tornare ad essere un semplice investitore individuale in qualsiasi momento.
Utile sapere che si può operare sulle piattaforme 24 ore al giorno per 5 giorni la settimana sia per fare trading sulla valuta estera che sui metalli preziosi”.
NOTA IMPORTANTE: IL TESTO NON E’ UN INVITO ALL’INVESTIMENTO. CHIUNQUE SI AVVICINI A QUESTI MONDI DEVE OVVIAMENTE AVERE UN’ADEGUATA (E SIGNIFICATIVA) PREPARAZIONE IN AMBITO FINANZIARIO, OLTRE CHE UN’ELEVATA PROPENSIONE AL RISCHIO RISPETTO AL PROPRIO PATRIMONIO: SI TRATTA INFATTI DI PRODOTTI AD ALTA VOLATILITA’ ED E’ SIGNIFICATIVO IL RISCHIO DI INGENTI PERDITE. IN ASSENZA DI QUESTE CARATTERISTICHE E’ VIVAMENTE SCONSIGLIATO L’UTILIZZO DEI PRODOTTI CITATI.