
Illuminazione pubblica, dal bando Cariplo 145mila euro per nove Comuni

Anche quest’anno il raggruppamento condotto dalla Provincia per partecipare al Bando Cariplo “100 comuni efficienti e rinnovabili” – Edizione 2016 insieme ad un’aggregazione di 9 comuni (vedi scheda tecnica allegata) è stato premiato ottenendo un finanziamento di 145.000 euro.
Anche la partecipazione allo stesso Bando Cariplo – Edizione 2015 (che ha visto la partecipazione di altri 4 comuni – Rudiano, Ome, Passirano e Coccaglio con sempre la Provincia in qualità di ente capofila) è stata premiata con la concessione di un finanziamento di 105.000 euro.
La partecipazione al Bando fa riferimento al progetto provinciale di ammodernamento della rete di Illuminazione pubblica e l’attivazione di una infrastruttura per i servizi di smart city che raggruppa complessivamente 26 comuni, per il quale la Provincia si sta adoperando anche nella ricerca di fondi di sostegno a livello privato, regionale, nazionale ed europeo.
Alcune brevi notizie sul progetto della Provincia di Brescia per l’ammodernamento della rete di illuminazione pubblica e l’attivazione di una infrastruttura per i servizi di smart city:
In tempi di smart city molti comuni stanno sperimentando nuovi sistemi di illuminazione – soprattutto per minimizzare i costi – cercando di ridurre al minimo non solo i consumi ma anche i costi di manutenzione: ecco così che LED e pali connessi stanno sostituendo vecchi e inefficienti sistemi di illuminazione pubblica con progetti che prevedono una media di 15 anni per poter ammortizzare i loro costi.
Inoltre oggi le città hanno necessità di soluzioni integrate che, attraverso l’ICT, riuniscano dietro le quinte l’illuminazione pubblica ma anche lo sviluppo di servizi Smart City (servizi digitali in settori quali: mobilità, risparmio energetico, sicurezza, servizi alla persona…).
Ai sensi della legge 56/2014, la Provincia di Brescia, quale ente con funzioni di assistenza tecnico-amministrativa agli enti locali, sta coordinando un raggruppamento di 26 comuni, che hanno manifestato interesse affinché la Provincia rediga uno schema di progetto per la realizzazione di attività sul fronte dell’efficientamento energetico (LR 31/2015), ed un gruppo di un centinaio di comuni che intende trasformare le reti di illuminazione pubblica in infrastrutture smart, affiancando quindi all’efficientamento energetico dell’illuminazione anche lo sviluppo di nuovi servizi propri delle “comunità intelligenti”.
Il progetto si inserisce negli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana e intende rispondere alle priorità definite dal Programma Energetico Ambientale della Regione Lombardia (PEAR), per quanto riguarda l’impiego dei fondi strutturali europei (2014-2020), vincolati proprio a interventi integrati tra efficientamento delle reti di illuminazione pubblica e infrastruttura per l’erogazione di servizi smart.
L’obiettivo del progetto provinciale di “Innovazione della Rete di illuminazione pubblica comunale” è determinare un’effettiva riduzione dei consumi energetici e dei costi gestionali e l’abbattimento dell’inquinamento luminoso. Inoltre, allo stesso tempo, l’iniziativa mira alla diffusione di servizi tecnologici integrati, pensando il sistema di illuminazione in modo più ampio, vale a dire attraverso la messa a punto di pali intelligenti. Nell’ottica di una smart city, i pali dell’illuminazione sono dotati non solo di lampade a Led, ma anche moduli di comunicazione wi-fi e sistemi di monitoraggio di vario tipo di pubblica utilità. Pertanto il sistema di illuminazione sarà ammodernato con tecnologie atte a erogare servizi smart, promuovere la riqualificazione di aree urbane, aumentare la sicurezza dei luoghi pubblici, fornire dati ambientali.
La riqualificazione degli impianti di illuminazione pubblica è sicuramente un intervento necessario e importante al quale molti Comuni bresciani stanno lavorando, non solo per il contenimento dei consumi energetici e dei costi ma anche perchè la normativa europea, nazionale e regionale porta in questa direzione.
Brescia sul podio dei brevetti in Europa
Lombardia leader dell’innovazione italiana che arriva in Europa: sono oltre 4 mila le domande di brevetto pubblicate da EPO (European Patent Office) in quattro anni, il 29% del totale nazionale, una media di circa mille brevetti l’anno, uno ogni 10.000 abitanti.
Meccanica e trasporti, chimica e ambiente i settori in cui i lombardi brevettano di più e che pesano sul totale italiano rispettivamente il 40% e il 20%. Nel 2014 la sola Milano ha depositato in Europa 365 brevetti, in media uno al giorno. A seguire Bergamo con 124, Brescia con 114 e Varese con 80. Rispetto all’anno precedente incrementano la loro quota di brevetti: Cremona che passa da 27 a 38, Pavia da 25 a 31 e Lecco da 41 a 44. E se Milano è specializzata nel settore della chimica e dell’ambiente con 520 brevetti in 4 anni, Como lo è nelle altre tecnologie mentre le restanti lombarde preferiscono la meccanica e i trasporti. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano su Unioncamere- Dintec – dati EPO (European Patent Office), anni 2011-2014.
Per le aziende che vogliono finanziare la propria idea si tiene oggi fino alle ore 18, un incontro informativo. Dedicato alle fonti di finanziamento europee e allo SME Instrument, l’appuntamento è organizzato da Innovhub SSI, azienda speciale della Camera di commercio di Milano in collaborazione con Inspiralia, azienda internazionale di sviluppo di prodotto. SME instrument è uno strumento dedicato alle PMI per finanziare progetti innovativi di processo o di prodotto. Eroga finanziamenti a fondo perduto che coprono il 70% dell’investimento complessivo e consentono all’azienda di finalizzare il proprio progetto per una successiva distribuzione sul mercato.
Dopo la presentazione, le aziende partecipanti, una trentina di vari settori (energia, ICT, salute), hanno l’opportunità di fare un incontro one to one con gli esperti per una prima valutazione della propria idea e per verificarne il potenziale in relazione allo SME Instrument. Per maggiori informazioni: http://www.innovhub-ssi.it.
Aib, blitz degli antagonisti per protestare contro i rapporti con la Turchia
Blitz degli antagonisti – dopo le 16 – nella sede dell’Associazione Industriali Bresciani in via Cefalonia 60. Un’azione di protesta promossa dal centro sociale Magazzino 47 e dall’Associazione Diritti per tutti – così si legge in una nota – “contro gli importanti rapporti commerciali di import-export (promossi e agevolati anche dall’AIB) tra le aziende bresciane e la Turchia, paese governato da un dittatore islamista che appoggia gli jihadisti dello Stato Islamico, massacra il popolo curdo e migliaia di civili, arresta giornalisti dell’opposizione mentre stringe accordi con l’UE sulla gestione, repressiva, della cosiddetta emergenza migranti”.
Gli antagonisti, intorno alle 17, hanno anche convocato una conferenza stampa per presentare la manifestazione nazionale a sostegno del popolo curdo, che si terrà a Roma sabato 24 settembre e l’assemblea pubblica informativa che si terrà domani sera, mercoledì 21 settembre, al centro sociale Magazzino 47.
Morti bianche, la Cgil attacca: una strage voluta
L’agricoltura rimane il settore più critico, insieme all’edilizia. A metterlo in evidenza sono i dati diffusi dalla Cgil di Brescia circa gli infortuni mortali avvenuti nella provincia di Brescia nel 2015. Nella nota della Camera del lavoro si citano diversi casi nazionali, e si aggiunge: “A questi si aggiungono, nella nostra provincia, infortuni più o meno gravi come quello di cui è rimasto coinvolto un operaio di Paderno, folgorato da una scarica elettrica, e che ora versa in condizioni diperate all’ospedale di Ome”, e “quello accaduto ad un altro operaio, a Soiano del Lago, caduto dal ponteggio interno di una casa, riportando un forte trauma cranico”.
“Tutti operai colpiti nei luoghi di lavoro, che si ripetono con modalità simili, talvolta nello stesso luoghi lavoro – incalza il sindacato – Una strage silenziosa, per lo più nell’indifferenza diffusa, mentre l’allarmante concentrazione di infortuni in questo periodo conferma quanto più volte denunciato dalla nostra organizzazione, ovvero di un netto peggioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Ciò premesso, prevenzione e vigilanza restano la attività da favorire e potenziare. Non c’è riforma del sistema sanitario in Lombardia come in Italia, che possa dirsi tale se si persiste in scelte che, nella riorganizzazione accorpano e riducono i presidi territoriali, nonché il numero degli addetti, svuotando di competenze e esperienze e immeserendo le attività di prevenzione e vigilanza. Stante questa situazione – conclude il comunicato stampa – siamo di fronte a una strage silenziosa ‘voluta’, le cui responsabilità vanno perseguite, essendo per altro ben rintracciabili e individuabili”.
Al comunicato l’Ufficio Salute Sicurezza Ambiente Camera del Lavoro di Brescia allega anche una tabella con il dettaglio di alcuni degli infortuni avvenuti nel 2015. La trovate qui.
Cooperativa agricola a Rovato, la Cgil: 50 posti di lavoro a rischio

La Coopinnova, azienda cooperativa di trasformazione che lavora in appalto all’interno dell’avicola Monteverde – secondo quanto riferisce una nota della Cgil di Brescia – “minaccia la chiusura mettendo a rischio il posto di lavoro di 50 famiglie pur di non pagare il dovuto ai suoi dipendenti”.
“Nei mesi scorsi – si legge in un comunicato del sindacato – da accertamenti fatti dalla Flai Cgil Brescia era risultato che nelle busta paga dei dipendenti c’erano diverse irregolarità, che peraltro si trascinavano da diversi anni. Dopo trattativa erano finalmente stati riconosciuti i minimi tabellari previsti dal contratto di settore ma, secondo Coopinnova – accusa ancora la Cgil – questo minimo miglioramento contrattuale non avrebbe dovuto riguardare la storia contributiva dei lavoratori e delle lavoratrici, diversi dei quali con numerosi anni di servizio. La trattativa si è quindi arenata e, trincerandosi dietro un muro di silenzio”. Secondo la Cgil, Coopinnova rifiuta di incontrare il sindacato e si appresterebbe a chiudere licenziando i dipendenti.
Di qui – si legge ancora nel comunicato stampa – la proclamazione dello stato di agitazione da parte dei lavoratori “che, per inciso, non hanno avuto la possibilità di riunirsi in assemblea all’interno degli spazi dell’avicola Monteverde perché non è stato loro concesso lo spazio”.
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“Il mio totale sostegno alle forze sindacali di CGIL CISL e UIL oggi in presidio all’Auchan di Mazzano. Si parla
Bus dalla città a Elnòs, è scontro tra la Loggia e Ikea

Ikea-Elnòs ha fatto tutto da sola, trovando un accordo con il gruppo Sia-Saia. Dalla città, infatti, partiranno gratuitamente bus navetta – ogni ora nelle giornate più calde – per portare i bresciani fino al nuovo centro commerciale di Roncadelle, costato circa 200 milioni di euro. Una soluzione che aggira il no del sindaco di Brescia Emilio Del Bono. Il primo cittadino, infatti, aveva rifiutato l’offerta dei gestori di Elnòs di farsi carico delle spese di prolungamento del percorso dei bus cittadini per salvaguardare il commercio del centro storico. Ma la partita non è chiusa e la questione riapre un fronte anche in casa Pd. Ikea, infatti, è pronta a chiedere al tavolo interistituzionale (con Provincia e Comune di Roncadelle) per avere due nuove fermate dei bus urbani. E nel frattempo il sindaco di Roncadelle Damiano Spada non manca di tirare frecciatine al collega (di partito) della città, parlando di “ostruzionismo inutile” (Corsera) e chiedendogli di tornare sui propri passi. Ma la città, assediata dal maxicentro a pochi passi dai propri confini, non può che provare a resistere.
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Elnòs Shopping, un milione di visitatori in cinque settimane
Un milione di visitatori in poco più di un mese di attività. Sono risultati estremamente importanti quelli raggiunti da Elnòs

Elnòs Ikea Shopping, partito il conto alla rovescia per l’apertura
Si stanno avviando a conclusione i lavori del centro commerciale ELNÒS Shopping, che aprirà il 22 settembre a Roncadelle (Brescia).

Il nuovo centro commerciale Ikea apre il 22 settembre
La data ora c’è. Aprirà ufficialmente il prossimo 22 settembre il nuovo Elnòs shopping, il megacentro commerciale Ikea di Roncadelle,
Ambulanti, via alle procedure di gara per il rinnovo delle concessioni

Sono settimane di grandi attese per circa 2.500 ambulanti bresciani. Come stabilisce la legge, infatti, le concessioni per operare nei mercati stabili, nei chioschi e nelle edicole – se in scadenza a maggio o luglio 2017 – dovranno essere rinnovate con un bando pubblico e non avranno più durata illimitata (ma dai 9 ai 12 anni). Entro il 7 ottobre di quest’anno i comuni dovranno dare comunicazione dell’avvio dei bandi, mentre dal 7 gennaio al 7 marzo gli ambulanti dovranno presentare la domanda. La graduatoria verrà pubblicata l’8 aprile, ma l’assegnazione sarà l’8 maggio, con 30 giorni di tempo per il rilascio della concessione. Per fortuna tra i criteri prioritari di assegnazione ci sarà quello della professionalità acquisita nel corso degli anni, dunque l’anzianità di “servizio”.
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Giovedì mattina l’inaugurazione di Elnòs Shopping di Ikea
Sarà inaugurato domani, 22 settembre 2016 alle 8.30 (apertura delle porte al pubblico alle ore 9), ELNÒS Shopping, il più

Commercio, Parolini: nuove regole per concessioni nei mercati
Regole semplici, contrasto all’abusivismo, garanzia di concorrenza leale tra operatori, tutela del consumatore e delle professionalita’ degli ambulanti. Sono questi
Brescia, immobiliare in ripresa. Prezzi ancora giù, ma vendite al +37%

I segnali positivi colti sul mercato immobiliare nel corso del 2015, sembrano confermarsi anche in questa prima parte del 2016. Il mattone ritorna infatti ad interessare gli italiani che, negli ultimi anni, avevano rimandato il sogno della casa di proprietà in attesa dell’evoluzione del mercato.
Nel primo semestre dell’anno i bassi tassi di interesse sui mutui, i prezzi delle abitazioni ormai a livelli minimi ed una rinnovata fiducia hanno determinato un aumento delle compravendite. Infatti gli ultimi dati dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite mostrano che nel primo semestre del 2016 le transazioni sono state 258.380 con un aumento del 21,9 % rispetto al primo semestre del 2015. Tra le grandi città il migliore risultato sul semestre spetta a Torino (+29,9%), seguita da Milano con (+28,1%). Ma in questa classifica Brescia fa molto meglio. In città, infatti, le transazioni sono state 1.111, con un aumento del 37,2 per cento rispetto allo stesso periodo del 2015. Mentre in provincia la crescita è stata del 22,5 (4,865). Da rilevare anche come in valore assoluto Brescia faccia quasi le stesse transazioni di Bari (1.365) e Verona (1.503), la metà di Firenze (2.446) e un decimo di Milano (10.958).
Incoraggianti anche i dati sulle quotazioni. I dati rilevati dal Gruppo Tecnocasa sulle quotazioni immobiliari dicono infatti che nelle grandi città sono in ribasso dello 0,9%, la variazione più contenuta finora registrata a conferma che la stabilità è prossima e la ripartenza non lontana. Se si esclude Genova, che ha segnalato ancora una perdita di valore del -5,5%, tutte le altre grandi città hanno registrato leggere contrazioni e, per la prima volta, lievi aumenti: Bologna, Firenze e Verona chiudono il semestre con un segno positivo. Milano chiude con -0,1%, Roma con -1%. Le previsioni Tecnocasa vedono ancora prezzi in calo, tra -2% e 0%, per l’anno in corso ed in leggero aumento per il 2017. Anche il sentiment espresso dagli operatori delle nostre reti è orientato in tal senso. Le compravendite potrebbero attestarsi tra 480 e 500 mila.
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Maroni: ho chiesto al governo 10 miliardi di euro

“Ho informato i colleghi di Giunta della richiesta che ho fatto al Governo di contribuire, estendendo a tutta la regione, le risorse che ha dato per il Comune di Milano, per le opere, 2 miliardi e mezzo”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al termine della conferenza stampa dopo Giunta, questa mattina, a Palazzo Lombardia.
“Vi anticipo – ha annunciato Maroni – che domani il Consiglio regionale sara’ chiamato a discutere del nuovo Piano della mobilita’. Dopo 30 anni ci sara’ il nuovo Piano della mobilita’ e parleremo anche di queste risorse. Io ho chiesto 10 miliardi. Nei prossimi giorni incontrero’, a Palazzo Chigi, il sottosegretario De Vincenti, pero’ per adesso, le risorse le abbiamo e le troviamo, per le cose concrete”.
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“Regione Lombardia abbandona Equitalia spa per il recupero coattivo dei crediti regionali”. Lo comunica una Nota di Regione Lombardia. NUOVO
Brescia, il biologico vale 2mila ettari. Ma la regina è Pavia

Sono oltre 2mila gli ettari di coltivazioni biologiche nella provincia di Brescia, una scelta – quella di passare dal tradizionale al bio – in continua crescita, supportata anche dalle richieste di un mercato sempre più attento alla salute. In Regione Lombardia le coltivazioni bio sono passate dai 16mila ettari del 2010 ai 22mila del 2016 (più 38 per cento), mentre le aziende attive nel settore sono cresciute del 75 per cento, da 1.221 a 2.133.Oggi la Leonessa vale il 2,5 per cento del mercato bio Lombardo, ma lo scettro in questo campo spetta senza dubbio a Pavia, con 14mila ettari a biologico: oltre il 60 per cento del dato regionale. In Lombardia le coltivazioni più bio sono il riso con quasi 6.400 ettari, a seguire il mais con 1.767 ettari, i vigneti con 1.108, la soia con 999 ettari, l’ortofrutta con quasi 980 ettari e il grano con 958. I dati sono stati diffusi da Coldiretti in occasione dell’apertura del Sana 2016, il “Salone internazionale del biologico e del naturale”.
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