Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Etica, impresa e innovazione, sabato, all’Imw dei Giovani AIB

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Startup by

Etica, impresa e innovazione. Ecco i temi che animeranno la XVII edizione di IMW – Innovation Makes Wonders (#IMWBrescia), il convegno del Gruppo Giovani Imprenditori di Associazione Industriale Bresciana, di scena sabato 1 ottobre alle 14.30 al Teatro Grande di Brescia (corso Zanardelli, 9), nell’ambito del festival Supernova.

Da oltre quindici anni dedichiamo all’innovazione il nostro IMW, un’occasione di confronto sugli scenari del cambiamento attraverso il racconto diretto dei protagonisti dell’innovazione e del pensiero creativo. Questa volta vogliamo affrontare il tema guardando al suo rapporto con l’etica e la responsabilità sociale d’impresa. Sul palco del Teatro Grande troveranno spazio imprenditori e manager alla guida di grandi imprese e startup di successo, capaci di unire all’attività d’impresa interventi di welfare aziendale e territoriale, iniziative di charity e altro ancora”, ha dichiarato Alberto Faganelli, presidente del Gruppo Giovani AIB, presentando l’evento questo pomeriggio in Associazione, insieme al vice presidente, Luca Borsoni, alla componente della commissione Comunicazione, Francesca Morandi, e al vice presidente di Talent Garden, Lorenzo Maternini.

A seguire, dopo i saluti di Alberto Faganelli (presidente Gruppo Giovani AIB) e Federico Ghidini (presidente Giovani Imprenditori – Confindustria Lombardia), si alterneranno sul palco Pasquale Gravina (ex pallavolista nazionale, ceo TrenkWalder Formazione), Carlo Purassanta (ceo Microsoft Italia) e Maurizio Vecchione (senior vp for Global Good & Research), che dialogherà con il Rettore dell’Università degli Studi di Brescia, Sergio Pecorelli. I lavori proseguiranno quindi con Agostino Santoni (ceo Cisco Italia), Giacomo Maiolini (founder & ceo Time Records), Uljan Sharka (ceo iGenius & Crystal.io – Google Partner), Nicolas Vaporidis (attore e startupper).

Chiuderà il convegno il faccia tra il presidente dei Giovani di Confindustria, Marco Gay, e il ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Maurizio Martina, che si confronteranno su etica, impresa e istituzioni.

A moderare i relatori, che si presenteranno al pubblico con brevi interventi secondo la formula dei celebri Ted Talk, sarà Luca Tremolada, giornalista di Nova 24 del Sole 24 Ore, esperto di scienza, innovazione, tecnologia e creatività.

Durante il convegno, spazio anche agli startupper del master ISUP, il progetto formativo dei Giovani Imprenditori di Brescia dedicato al concreto sviluppo di idee imprenditoriali, che con gli “startup flash” illustreranno le loro iniziative di business.

La mattinata prima del convegno inoltre, a partire dalle 10.00 sempre al Teatro Grande, gli imprenditori potranno partecipare ad un workshop basato sul metodo LEGO SERIOUS PLAY, realizzato in collaborazione con Daniele Radici (Innovation Lab). 

Per informazioni è a disposizione la segreteria organizzativa del Gruppo Giovani Imprenditori AIB: 030.2292.339 – ggi@aib.bs.it – www.imwbrescia.com – #IMWBrescia

Il passaggio generazionale dell’impresa: rischio o opportunità? Se ne parla il 10 ottobre

in Economia/Eventi/Evidenza/Formazione by

Il passaggio generazionale dell’impresa: rischio o opportunità? Su queste tematiche la Camera di Commercio di Brescia propone un incontro formativo, che affronterà le tematiche giuridiche e fiscali connesse al passaggio generazionale. Il seminario si terrà il 10 ottobre p.v. presso la sede della Camera di Commercio di Brescia. L’evento è a pagamento ed è stato accreditato dall’Ordine degli Avvocati, dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, dal Consiglio Nazionale del Notariato. Per informazioni: Ufficio Competitività delle Imprese tel. 030 3725.298 – 264 – 346 e mail: pni@bs.camcom.it sito internet www.bs.camcom.it

Internazionalizzazione, Regione Lombardia triplica i fondi

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Commercio/Economia/Export/Istituzioni by

“Regione Lombardia ha recentemente triplicato i fondi per l’internazionalizzazione delle imprese. Del resto, il 21% delle aziende lombarde che esporta crea l’80% di valore aggiunto e questo dimostra che bisognava scommettere
sui mercati esteri”. Lo ha detto il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Casa, Housing sociale, Expo e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala intervenendo alla presentazione del progetto “Percorsi di Internazionalizzazione in mercati strategici” di Regione Lombardia, Promos e Unioncamere Lombardia nella sede della Camera di Commercio di Milano in via Meravigli.

Per le imprese che sono già attive sui mercati esteri e vogliono ampliare la loro presenza, Regione Lombardia
nell’ambito di un accordo con Unioncamere ha infatti appena stanziato 1,2 milioni di Euro per realizzare insieme a Promos, azienda speciale della Camera di Commercio, missioni all’estero con componenti imprenditoriali.

Nell’ambito di questo progetto saranno organizzate già nel 2016 missioni imprenditoriali in Sudafrica, Cina, Iran e Marocco e, nel 2017, anche in Colombia, negli Stati Uniti e in Canada, in Kenya e in Kazakistan, in Arabia Saudita e Oman. “L’internazionalizzazione non e’ solo export. Siamo usciti da una fase – ha spiegato il vicepresidente – in cui i Paesi in Via di Sviluppo, che sono diventati potenze economiche grazie alle materie prime, hanno dovuto tagliare i loro bilanci per la crisi dei prezzi di queste commodities. Per cui oggi quei Paesi guardano con estremo interesse alle nostre pmi, che sanno adattarsi in maniera flessibile alle crisi cicliche”.

“Abbiamo una grandissima opportunità. In alcuni settori – ha aggiunto il vicepresidente Sala – la domanda di prodotti e servizi italiani e’ superiore all’offerta”. “Per le misure di supporto – ha anticipato il vicepresidente Sala – abbiamo individuato altre due categorie di imprese per le quali presto presenteremo altri due progetti: le piccole aziende che non sono mai andate all’estero e anche le realtà consolidate”.

La Streparava di Adro festeggia i 65 anni regalando 150 euro ad ogni dipendente

in Economia/Meccanica by

La Streparava Spa di Adro, azienda leader nel settore automotive, per festeggiare la ricorrenza del 65° anno dalla fondazione ha aperto ieri le proprie porte a tutti i collaboratori e alle loro famiglie con l’evento “In fabbrica in famiglia”. Iniziativa finalizzata, come sottolineato dal presidente Pier Luigi Streparava, a presentare anche ai “non addetti ai lavori” i reparti dell’azienda, sia quelli più storici che quelli più recenti e tecnologicamente avanzati.

L’amministratore delegato Paolo Streparava, nel suo intervento, ha presentato i traguardi raggiunti, le nuove sfide aziendali e le attività di Responsabilità sociale degli ultimi anni. In particolare, illustrando le iniziative di “welfare”, ha comunicato che in occasione del 65° della società il Consiglio di amministrazione ha deliberato un “regalo” di 150 a tutti i dipendenti.

La giornata, che ha visto circa 1000 partecipanti, si è aperta con la visita guidata dei reparti.

I bambini presenti (130) sono stati coinvolti in un concorso di disegno dal titolo “il mio papà, la mia mamma in azienda” per poi passare all’area giochi allestita per loro. Insieme alle famiglie, sono stati festeggiati i dipendenti che hanno raggiunto l’importante traguardo dei 20 – 30 – 40 anni di anzianità aziendale.

20 ANNI

 

ANTONELLI PAOLO

BOLIS IVAN

CADEI ROBERTA

CAMPA GRAZIANO

DELBARBA GIANLUIGI

DHIBI MOHAMED

FAUSTINI FABIO

FONTANA IVAN

GARDONI EMILIO

INVERARDI BRUNO

KA CHEIKH

KEBE AMAR

MARTINELLI ELENA

MONTERONE GIUSEPPE

SIGNORONI ENRICO

30 anni

MARZOLI PIERA

40 ANNI

 

BERTUZZI ANTONELLA

BONARDI ANGELO

CICIRIELLO GIOVANNI

COLOSIO MAURO

GOTTARDI UMBERTO

LANCINI ANGELO

LOCATELLI CLAUDIO

MONDINI CLAUDIO

QUARANTINI GIUSEPPE

RODA FRANCESCO

ROSSI FRANCESCO

UBERTI ORNELLA

Metallurgica San Marco e ex Cinema di Calcinato, dalla Regione arrivano 1,9 milioni

in Economia/Evidenza/Istituzioni/Manifatturiero by

“Stanziamo oltre 1,9 milioni di euro per sostenere da una parte un progetto di innovazione in grado di generare un investimento da più di 2,1 milioni di euro e di tutelare più di 100 posti di lavoro e dall’altra la realizzazione di uno spazio multifunzionale che sarà volano per la comunità dal punto di vista economico, sociale e culturale”. È quanto ha dichiarato Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, annunciando l’approvazione odierna da parte della Giunta, su sua proposta e con il concerto dell’assessore all’Università, Ricerca e Open Innovation Luca del Gobbo, dello schema di accordo per la competitività che Regione Lombardia firmerà con Società Metallurgica San Marco S.P.A. e il Comune di Calcinato, Brescia.

STRUMENTI CHE RIVITALIZZANO ECONOMIA – “Con l’approvazione di questo provvedimento – ha continuato Parolini – salgono a 27 gli accordi di competitività deliberati dalla Giunta regionale e sostenuti finora con più di 45 milioni di euro. Un impegno molto importante da parte di Regione Lombardia, che ha permesso ad oggi di sviluppare investimenti per oltre 210 milioni e di salvaguardare 11mila posti di lavoro, confermando questi strumenti come azioni di sinergia tra pubblico e privato in grado di rilanciare e rivitalizzare il nostro tessuto economico e produttivo”.

NUOVE OPPORTUNITÀ MERCATO LAVORAZIONE OTTONE – “Attraverso questo accordo in particolare – ha spiegato l’assessore – ci impegniamo a cofinanziare un progetto innovativo in grado di aprire importati opportunità nel mercato di riferimento dell’impresa coinvolta, grazie allo sviluppo di un nuovo prodotto alternativo all’ottone al piombo, e che consentirà, soprattutto, di mantenere ed accresce l’insediamento produttivo nel territorio del Comune di Calcinato con ricadute molto positive dal punto di vista occupazionale per tutta la provincia di Brescia e l’indotto collegato”.

COMUNITÀ IMPRESA LAB 3.0 – “L’accordo si caratterizza inoltre per un intervento infrastrutturale in capo al Comune, che – ha aggiunto Parolini – prevede la demolizione e ricostruzione dell’Ex cinema Marconi sito in via Carlo Alberto, da cui nascerà uno spazio pubblico denominato “Comunità Impresa LAB 3.0” aperto alla comunità e al tessuto economico locale”.

ACCORDI DI COMPETITIVITÀ – Gli Accordi di competitività sono strumenti negoziali che definiscono diritti e obblighi reciproci tra imprese, Regione ed Enti locali per rendere attrattivo il nostro territorio agendo su leve (semplificazione procedure, contributi per progetti di Ricerca e Innovazione, infrastrutture pubbliche, valorizzazione del capitale umano) che stimolano nuovi investimenti o favoriscono il mantenimento di quelli già esistenti.

CONTRIBUTO REGIONALE – Il progetto di ricerca dalla Società Metallurgica San Marco S.P.A. prevede un investimento complessivo pari a euro 2.140.000,00 euro, di cui 944.811,00 di contributo regionale, mentre per la realizzazione dello spazio multifunzionale “Comunità Impresa LAB 3.0” viene disposto un contributo regionale pari a euro 1.000.000,00 da erogare al Comune di Calcinato.

Le imprese innovatrici a Brescia valgono 3.700 posti di lavoro

in Economia/Tendenze by

Le imprese innovatrici assumono oltre il doppio delle non innovatrici (il 31% cerca collaboratori contro il 13,7% delle altre). Un nuovo assunto su tre in Lombardia è nelle imprese che innovano. In un anno hanno attivato 54 mila contratti di lavoro rispetto ai 125 mila delle non innovatrici. Circa la metà, 30 mila sono collegabili alla propensione ad innovare. Pesano il 14% delle imprese lombarde e in regione sono più diffuse che in Italia (12,8%). Sono più propense a personale giovane (39% rispetto al 29% delle non innovatrici sono under 30) e a laureati (24% contro 16%) e valutano di meno l’esperienza dei neo assunti (55% contro 58%). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati: Unioncamere – Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior, per l’anno 2015.

*Prime Milano, Brescia e Bergamo*. A Milano sono 21 mila le assunzioni nelle imprese innovatrici, il 34% di tutte le assunzioni, un dato superiore alla media lombarda (30%). Per numero di assunzioni nelle imprese innovatrici dopo Milano ci sono Brescia (3.700, 25%) e Bergamo (3.440, 28%). Per peso, seconda Varese (32%, 2.630).

Contributi regionali all’agricoltura: a Brescia domande per 83 milioni di euro

in Agricoltura e allevamento/Bandi/Economia/Istituzioni by

“Il mondo delle imprese agricole lombarde si conferma dinamico e attento alle sfide del comparto;

l’adesione massiccia alla misura 4.1.01 del Programma di sviluppo rurale, finalizzata a promuovere gli investimenti per la redditivita’, competitivita’ e sostenibilita’ delle aziende agricole ne e’ la prova: 465 domande, per un valore complessivo di quasi 280 milioni di euro”.

SISTEMA AGRICOLO DIMOSTRA VITALITA’- Si dichiara molto soddisfatto l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, “per la vitalita’ del sistema agricolo regionale, nonostante una crisi che ha messo in ginocchio molti settori e che oggi da qualche segnale di speranza di ripresa nel lattiero caseario e nella suinicoltura”.

DATI INCORAGGIANTI – I dati, in effetti, sono incoraggianti, alla luce anche del fatto che la misura 4.1.01 del Psr, come tutte le altre, prevede il meccanismo della compartecipazione agli investimenti, chiamando in causa appunto direttamente anche le risorse aziendali. “E l’agricoltura ha dimostrato di investire in un comparto che e’ uno dei fiori all’occhiello in tutta Europa”, ha commentato Fava.

Sono 10 le domande ammesse con un valore degli investimenti pari o superiore ai 3 milioni di euro; 17 quelle di valore compreso tra 2 e 3 milioni di euro; 53 le domande con progetti di investimenti di valore compreso tra 1 e 2 milioni di euro.

Questo l’elenco delle domande e del valore degli investimenti, suddiviso per provincia.

Bergamo: 41; 30.484.249;

Brescia: 86; 63.737.676;

Como: 7; 4.019.062;

Cremona: 51; 31.343.944;

Lecco: 4; 1.407.961;

Lodi: 21; 7.475.842;

Monza e Brianza: 5; 2.706.036;

Milano: 22; 11.295.795;

Mantova: 122; 82.091.544;

Pavia: 62; 20.640.488;

Sondrio: 41; 22.225.914;

Varese: 3; 2.529.764;

Totale domande: 465

Totale valore degli interventi: 279.958.275 euro.

Nasce MISAmontecampione: la salvezza del comprensorio sciistico in Valcamonica è più vicina

in Economia/Turismo by

Stefano Iorio (amministratore delegato di Rebaioli Spa) e Matteo Ghidini (libero professionista e maestro di sci) mantengono la parola data sottoscrivendo l’aumento di capitale, primo passo fondamentale per la salvezza di Montecampione, noto comprensorio sciistico in provincia di Brescia.

Ieri Stefano Iorio e Matteo Ghidini hanno costituito la società MISAmontecampione. Come già annunciato nel loro intervento del 5 agosto all’assemblea di messa in liquidazione di Montecampione Ski Area, i due imprenditori hanno anche sottoscritto l’aumento di capitale di 350.000 per impedire che la procedura fallimentare vada avanti e salvare così Montecampione, L’obiettivo è raggiungere, entro il 30 settembre, la somma di 600.000 € di aumento di capitale. Questa è la cifra minima valutata come indispensabile per ricapitalizzare la Società Montecampione Ski Area e procedere all’acquisto degli impianti favorendo la partenza dell’imminente stagione invernale e provvedendo alle manutenzioni indispensabili per l’avvio della stazione.

“Questa prima iniezione di capitale dovrebbe servire da volano per stimolare il territorio, che adesso è chiamato a correre con noi per il salvataggio di questo prezioso patrimonio” hanno spiegato i due imprenditori. “MISAmontecampione confida nella fiducia e nel supporto di tutti coloro cui sta a cuore Montecampione, come comuni ed enti, i commercianti e gli oltre 2.500 proprietari di abitazioni. Noi crediamo che questa località meriti di inserirsi nella proposta turistica della montagna anche e soprattutto a livello internazionale. L’idea è proporre Montecampione come nuovo polo turistico che faccia sistema con tutta la Valle Camonica in particolare con Boario Terme, con il Lago di Iseo e con la Franciacorta” hanno continuato Iorio e Ghidini.  “L’obiettivo è di offrire un prodotto che vada oltre l’attività sciistica e si rivolga a tutti gli appassionati di outdoor per la pratica di numerose altre discipline sportive”.

Sulla pagina Facebook MISAmontecampione, aperta da soli due giorni e che ha già raggiunto oltre 1.500 contatti, sono disponibili sia la vision della società, che il progetto di rilancio impianti.

“Montecampione è il luogo ideale per ospitare un turismo attivo, per quattro stagioni, coniugando sport, cultura con le incisioni rupestri patrimonio Unesco e altri numerosi percorsi culturali della Valle Camonica e sapori. Il tutto a quattro passi dalle aree metropolitane e dagli aeroporti di Brescia, Bergamo e Milano”.

Elnòs Ikea: parliamone pure male, ma senza dire bugie

in Opinioni by

di Alessandro Benevolo – Giovedì giornata inaugurale del grande centro commerciale voluto dal Comune di Roncadelle e promosso dalla multinazionale svedese. Scene già viste, 30.000 agguerriti compratori, ingorghi in tangenziale, code ai negozi appena aperti inseguendo curiosità e occasioni.

Visto il numero di visitatori c’è da dubitare del fatto che la pioggia di critiche dei mesi scorsi che ha investito le amministrazioni comunali coinvolte (di segno piddino) fossero tutte genuine. L’edificio sarà brutto, troppo grande e troppo vicino ad altri centri del genere; la pubblicità ingannevole, le corse degli autobus cittadini troppo corte per raggiungerlo, ma intanto si registra il tutto esaurito.

Personalmente non sono un grande appassionato di queste strutture, preferisco fare acquisti nei piccoli negozi o nei mercati rionali. A Brescia poi abbiamo troppi di questi centri, mal distribuiti e anche poco originali. Quanto basta per esprimersi a sfavore, ma restando in questo campo sono fiorite e fioriscono contrarietà basate su luoghi comuni e piccole bugie.

Numero 1: è una colata di cemento che consuma ulteriore territorio in un hinterland urbano i cui terreni sono stati già abbondantemente consumati. Falso: Elnòs (si chiama proprio così: nome orrendo) occupa un’area industriale dismessa, consuma un terreno già precedentemente edificato e quindi tecnicamente non si può parlare né di colata e né di consumo.

Numero 2: diamo il colpo di grazia al commercio di vicinato del nucleo antico di Brescia, dopo averlo ferito mortalmente con la Freccia Rossa. Qualcuno può veramente credere che un gruppo di negozi in franchising di brand celebri chiusi dentro un edificio sulla tangenziale a 4 Km. di distanza possa far concorrenza alle botteghe del nucleo antico del capoluogo? Sono due offerte (purtroppo in parte coincidenti) così diverse per tipologia, per atmosfera, che si appoggiano a due domande commerciali diverse. Più che strillare contro queste aperture, suggerisco amichevolmente ai tanti amici che conosco e hanno un negozio in centro a Brescia: seguitate a diversificarvi, puntate su merci non reperibili nei centri commerciali e vedrete che anche 5 Elnòs non diminuiranno la vostra clientela.

Numero 3: non serve, ce ne sono altri lì vicino (Campo Grande, Brescia 2000, Rondinelle, ecc.). Vero, ma Elnòs nasce per fare le scarpe proprio a loro (non ai dettaglianti dei centri storici), per offrire spazi nuovi, servizi migliori: un’”esperienza di acquisto” nuova, come dicono gli esperti in questo settore. E’ un’evoluzione della specie centro commerciale e come tutte le specie evolute si impone a danno di quelle che lo sono meno.

Numero 4: non è raggiunta dal trasporto pubblico urbano e quindi si favorisce l’uso dell’automobile per raggiungere la struttura. Anche qui, ci si chiede come sia possibile pensare che la natura di questo luogo creato apposta qui per favorire gli automobilisti (che lo raggiungono direttamente dagli svincoli delle tangenziali e parcheggiano senza sforzo) possa essere messa in discussione da un autobus che lo raggiunge. Se ci sarà bene; se non ci sarà cambia poco.

Parliamo pure male dei centri commerciali, ma usiamo argomenti convincenti. A questo proposito, mi permetto qui di sollecitare una riflessione a proposito della prossima inevitabile chiusura dei molti centri commerciali vicini e lontani dalla nuova grande IKEA. Ce ne sono già troppi e molti hanno conosciuto la crisi ancor prima dell’apertura di questi nuove strutture. Il loro destino mi sembra segnato. Cosa ne facciamo? Come possiamo riconvertirli? Quali nuovi usi è possibile immaginare?

Questi mi sembrano in prospettiva i quesiti importanti sui quali val la pena impegnarsi a trovare delle soluzioni.

  • Architetto

Valsabbina, chiusura positiva a 5,74 euro per azione

in Banche/Economia/Partner/Valsabbina by

Chiusura positiva, anche se per pochi fortunati ed ad un valore ridotto del 68% rispetto ai valori di inizio anno, nella contrattazione odierna delle quote della Banca Valsabbina. A fronte di 627 mila ordini di vendita c’erano solo 18 mila ordini di acquisto che si sono poi concretizzati in 21 contratti di vendita a 5,74 euro per azione. Restano quindi scoperti 613 mila ordini di vendita di cui una buona parte presentati senza limite di ribasso.

Forse è troppo presto per pensare che il recente cambio di governance, comunicato solo ieri, influenzi l’andamento del titolo; più probabile, vista la riduzione dei quantitativi in vendita, che molti azionisti siano in attesa di capire quali sviluppi riserverà il futuro. L’unica certezza è che con questi ordini di vendita, in assenza di nuovi ordini di acquisto, il prezzo nella prossima seduta di scambi non potrà che abbassarsi di un altro 10%.

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