
La Cisl bresciana verso il congresso. Domani si riunisce il consiglio generale

Si riunisce domani, venerdì 20 gennaio alle 9,30 nella sede cittadina di via Altipiano d’Asiago 3, il Consiglio generale della Cisl bresciana. Oltre alla discussione sulla situazione politico-sindacale, l’ordine del giorno della riunione prevede la convocazione del Congresso provinciale al quale parteciperanno i delegati eletti nei congressi delle categorie. Un passaggio estremamente importante per l’organizzazione sindacale chiamata a verificare la propria azione, a tracciare il percorso dei prossimi anni e a scegliere il futuro gruppo dirigente.Ad introdurre i lavori sarà Francesco Diomaiuta, segretario generale della Cisl bresciana, mentre la relazione sulla quale si svilupperà il dibattito verrà proposta da Osvaldo Domaneschi, segretario generale della Cisl Lombardia.
Cgil, iscritti in calo a quota 104.596: uno su quattro è immigrato
Nel 2016 gli iscritti alle diverse categorie della Camera del Lavoro di Brescia – escluso, quindi, il comprensorio della Val Camonica – sono 104.596, in calo del 3,23% rispetto al 2015.
Tra le lavoratrici e i lavoratori attivi il calo più significativo, superiore al 5 per cento, riguarda le categorie più legate all’industria: Fiom (metalmeccanici), Filctem (chimica, tessile ed energia) e Fillea (edilizia). Tra le cause, sicuramente, la crisi economica e la fine degli ammortizzatori sociali. In calo anche la Fisac (-13%) e la Slc (-5,5), i cui settori (banche e assicurazioni la prima, poste e telecomunicazioni la seconda) sono tra quelli più soggetti a trasformazione.
Sedicimila nuovi iscritti
Gli iscritti non sono uno stock immutato nel tempo. Lo dimostrano le nuove iscrizioni avvenute nel corso del 2016, che ammontano a circa 16 mila, un dato in linea con gli anni precedenti. Rilevante, a riguardo, le cosiddette “brevi manu”, ovvero le tessere annuali che vengono rinnovate di anno in anno, cresciute da 2.300 alle attuali 3.800, da collegare alla crescente precarizzazione del mercato del lavoro (riguardano piccole aziende, non tempi indeterminati).
Immigrati al 23% tra gli attivi
Tra gli attivi, la percentuale di immigrati è arrivata al 23%, un dato che fotografa la presenza crescente degli immigrati nei diversi settori produttivi (sapendo che nel Pubblico Impiego e nella scuola non sono presenti). Tra gli stranieri la voglia di sindacato è alta, legata a diversi fattori. Tra questi vale la pena ricordarne almeno un paio: in primo luogo gli immigrati sono più ricattabili, e quindi esprimono una domanda più puntuale di tutele; in secondo luogo, la ricerca di una sede in cui esprimere la propria propensione alla partecipazione sociale non può che condurre a un sindacato plurietnico come la Cgil, ovvero a un’associazione di italiani e di immigrati.
Pensionati, un calo fisiologico
Per quanto riguarda i pensionati (oltre 60 mila gli iscritti) la diminuzione è meno significativa, ben inferiore peraltro alla diminuzione percentuale di nuovi pensionamenti registrata dall’Inps.
Bilancio in equilibrio
Il calo di iscritti complessivo incide in misura minima sul bilancio: nel 2015 le entrate da tesseramento sono state 1 milione 883 mila euro circa, nel 2016 (dato provvisorio) un milione 870 mila euro. Se il calo delle tessere è stato nell’ordine del 3%, il calo delle entrate è stato quindi dello 0,7%.
Il motivo è semplice: i non più tesserati, in molti casi, sono in realtà fine delle mobilità e degli ammortizzatori sociali (e quindi con contributi per tessere molto bassi); i nuovi pensionati hanno in media pensioni più alte di quelli anziani e quindi contibuzioni più elevate. Il bilancio consuntivo, non ancora approvato, sarà quindi in pareggio.
2017, l’anno del lavoro
Sotto il profilo politico, il 2016 è stato particolarmente significativo e sicuramente una sottolineatura va fatta rispetto a quello dei metalmeccanici, sottoscritto da tutti sindacati dopo otto anni di accordi separati, che per la prima volta ha stabilito la regola del voto vincolante dei lavoratori sugli accordi stessi. Positivo, in attesa di conferme, anche l’ipotesi di sblocco del contratto nel pubblico impiego e i risultati raggiunti sul fronte delle pensioni.
A riguardo vale la pena sottolineare che anche a Brescia il 2016 è stato anno nel quale è stata ridata nuova linfa al percorso unitario con Cisl e Uil. Non solo sulle iniziative nazionali (pensioni in primo luogo) ma anche su temi quali quella sulle motivazioni della sentenza della strage di piazza Loggia, il lavoro comune sull’evasione fiscale, il documento congiunto su «Fiera, aeroporto, Ortomercato, turismo, risanamento ambientale. Proposte per il futuro di Brescia». Da sottolineare inoltre che, in linea con l’accordo sulla Rappresentanza sottoscritto a livello nazionale nel 2014, Brescia è anche la prima provincia in Italia dove da quest’anno è partita la registrazione della certificazione dei voti della Rsu.
Il 2016 è stato per la Cgil l’anno della Carta dei diritti universali del Lavoro che si pone l’obiettivo di riunificare il mondo del lavoro oggi profondamente diviso da leggi che separano il pubblico dal privato, gli autonomi dai subordinati, superando tutte le disuguaglianze. Sono state raccolte le firme (a Brescia poco meno di 17 mila) per la proposta di legge di iniziativa popolare collegata e per tre quesiti referendari, su due dei quali – voucher e responsabilità sociale degli appalti – si voterà in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno di quest’anno. Proprio ieri a Milano, con l’assemblea regionale che ha coinvolto tutte le strutture provinciali, è partita ufficialmente la campagna «Con due Sì. Tutta un’altra Italia».
In provincia di Brescia, come altrove, il lavoro è il grande nodo irrisolto. Dal 2008 a oggi il tasso di disoccupazione è triplicato (dal 3,5 al 9% circa): la Provincia, Cgil, Cisl e Uil di Brescia hanno sottoscritto un accordo provinciale per favorire interventi a sostegno di disoccupati (i cui termini per presentare domanda scadono il 31 gennaio) ma molto resta da fare, e su questo la Camera del Lavoro si sente impegnata sostenere le persone coinvolte in questa situazione.
ENTI E SERVIZI
Ufficio vertenze Camera del Lavoro
Undici milioni recuperati per i lavoratori
Nel 2016 le pratiche aperte dall’ufficio vertenze della Camera del Lavoro sono state 1.263. Di queste i due capitoli maggiori sono rappresentati dalle procedure concorsuali (40%) e dal recupero crediti (39%, mancato pagamento della retribuzione in primis). In calo le violazioni contrattuali (licenziamenti, accertamento lavoro subordinato, impugnazione contratto, riconoscimento danno biologico, etc.), il cui motivo è da ricercarsi anche nei recenti interventi legislativi che hanno ridotto le tutele del lavoro dipendente (utilizzo sempre più frequente dei contratti a termine acausali, demansionamento, videosorveglianza, maggior facilità nel procedere al licenziamento del dipendente) e la riforma del codice civile che ha introdotto l’obbligo per il giudice di condannare chi perde la causa a pagare le spese legali, disincentivando in questo modo ulteriormente il contenzioso giudiziario.
Per i lavoratori e le lavoratrici, l’attività 2016 dell’ufficio vertenze ha significato riuscire ad incassare (stima) circa 5 milioni e mezzo di euro (45% dalle vertenze individuali, 55% dai fallimenti).
Per quanto riguarda l’Ufficio vertenze della Fiom Cgil le pratiche aperte sono state più di 1.100, di cui circa 750 vertenze (400 per mancati pagamenti e 350 per fallimenti) con un recupero economico a favore dei lavoratori di oltre 5 milioni di euro.
Patronato Inca
Nel 2016 il nuovo servizio accoglienza
Nel 2016 le pratiche gestite dal patronato Inca sono state circa 54 mila (20 mila delle quali in città, il resto negli uffici in provincia).
Le pratiche di sostegno al reddito (mobilità, disoccupazione, maternità, etc.) rappresentano un terzo del totale, seguono in termini di importanza le pratiche di pensionamento e quelle per il rinnovo del permesso di soggiorno. Dopo il boom degli anni passati, le pratiche legate alla disoccupazione si sono stabilizzate. Tra le novità del 2016 l’istituzione del servizio accoglienza (il disbrigo delle pratiche burocratiche) nella sede centrale di via Folonari ha permesso di ridurre i tempi di attesa. In questo modo si è affinata la capacità di presa in carico della persona e di far emergere con maggiore efficacia il cosiddetto diritto latente che la persona non conosce ma di cui ha diritto (ad esempio per quanto concerne la normativa sull’invalidità civile o sullo stesso sostegno al reddito). Tra le novità attese nel 2017, oltre a quelle previste dalla nuova Legge di Stabilità (anticipo pensionistico, lavoratori precoci) anche le pratiche relative alla nuova legge sulle unioni civili.
Sunia-Apu
Sfratti, continua l’emergenza. Nuove locazioni in forte crescita
Nel 2016 gli iscritti al Sunia-Apu (Federazione utenti casa) sono stati 2.192.
Tra le attività principali si conferma il trend di sfratti che sta interessando la provincia dal 2008 a oggi (circa duemila sfratti all’anno). Nel 2017 si prevde che si possa dare una maggiore risposta a tale problema rispetto al passato, anche per il fatto che si sono finalmente sbloccati fondi nazionali dedicati verso le Regioni e quindi verso i Comuni in emergenza abitativa.
Nel 2016,a fronte di un leggero aumento negli acquisti di immobili, risulta in forte crescita invece la nuova locazione, come dimostra anche il raddoppio delle pratiche (oltre un centinaio) di registrazione di nuovi contratti a a canone concordato gestiti dal Sunia-Apu con i piccoli proprietari.
Federconsumatori
Tanti contenziosi con gli operatori telefonici
Poco meno di cinquecento le pratiche gestite da Federconsumatori nel 2016. Tra i settori di attività più rilevanti i contenziosi con gli operatori telefonici, la campagna per i diritti dei pendolari e il sostegno agli azionisti di Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Banca Valsabbina coinvolti nella vicenda del collocamento sul mercato di “azioni illiquide”.
CATEGORIA | 2015 | 2016 | DIFFERENZA | DIFF % |
FIOM | 16.985 | 15.856 | -1129 | -6,65 |
FILCTEM | 4.207 | 3.776 | -431 | -10,24 |
SLC | 1.050 | 992 | -58 | -5,52 |
FILLEA | 5.550 | 5.206 | -344 | -6,20 |
FLAI | 2.778 | 2.785 | 7 | 0,25 |
FILT | 1.187 | 1.152 | -35 | -2,95 |
FILCAMS | 4.732 | 4.678 | -54 | -1,14 |
FISAC | 1.250 | 1.084 | -166 | -13,28 |
FLC | 2.283 | 2.104 | -179 | -7,84 |
FUNZIONE PUBBLICA | 5.644 | 5.547 | -97 | -1,72 |
NIDIL | 1.233 | 1.248 | 15 | 1,22 |
TOTALE ATTIVI | 46.899 | 44.428 | -2471 | -5,27 |
0 | ||||
0 | ||||
SPI tessere ingresso | 649 | 784 | 135 | 20,80 |
SPI tessere normali | 60.506 | 59.331 | -1175 | -1,94 |
TOTALE PENSIONATI | 61.155 | 60.115 | -1040 | -1,70 |
SILP | 37 | 53 | 16 | 43,24 |
TOTALE GENERALE | 108.091 | 104.596 | -3495 | -3,23 |
Lombardia, bando transnazionale per settore manifatturiero

“E’ aperto ‘MANUNET Transnational Call 2017′, il bando congiunto a sostegno di progetti transnazionali di ricerca e sviluppo nell’ambito manifatturiero, di cui Regione Lombardia e’ soggetto finanziatore”. E’ quanto fa sapere l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini. “La Call – ha ribadito l’assessore
– e’ rivolta a partenariati transnazionali composti da imprese e organismi di ricerca provenienti da oltre 12 paesi e 24 regioni europee. Le risorse messe a disposizione dalle Regioni e dai Paesi finanziatori ammontano a euro 29 milioni, a cui si aggiunge un eventuale contributo della Commissione Europea”.
“Ciascuna Regione e’ responsabile dell’erogazione del contributo ai soggetti provenienti dal proprio territorio di
competenza. Regione Lombardia – ha sottolineato Parolini – cofinanzia per un importo pari a euro 1 milione”. “In Lombardia – ha aggiunto – il settore manifatturiero occupa circa il 30% della forza lavoro e rappresenta uno dei cardini dell’economia e dell’identita’ regionale per l’elevata produttivita’, la qualita’, la tradizione d’eccellenza e la vocazione all’export. Regione Lombardia ha aderito fin da subito al programma MANUNET III, perche’ ne condivide le finalita’ e gli obiettivi”.
“Questa iniziativa – ha concluso l’assessore – permette innanzitutto al sistema produttivo lombardo di entrare in un ambito internazionale interessante, offrendo un contesto di piu’ ampio respiro in grado di accrescerne le opportunita’ di sviluppo e sostenerne l’innovazione, ma anche di ampliare l’efficacia della cooperazione e massimizzare l’impatto dei finanziamenti”. Tutte le informazioni su ‘MANUNET Transnational Call 2017’cosi’
come il tool trasnazionale di partner search sono disponibili al seguente link www.manunet.net .
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Brevetti, Del Gobbio: Lombardia prima in Italia con mille all’anno
La Lombardia e’ la prima regione italiana per numero di brevetti: 1.000 all’anno, cioe’ il 29 per cento del totale nazionale. Purtroppo pero’, non sempre, ne consegue uno ‘sfruttamento’ economico degli stessi. E’ partito da questa considerazione l’assessore regionale all’Universita’, Ricerca ed Open innovation, Luca Del Gobbo, nell’aprire i lavori della seconda ‘Giornata degli inventori. Incontro e confronto tra inventori degli IRCCS e il technology transfer’, che si e’ svolta presso l’Aula Magna della Mangiagalli di Milano.
SERVE UN VERO E PROPRIO COORDINAMENTO – “E’ certamente utile – ha detto – che i soggetti della ricerca, come gli IRCCS e le Universita’, si dotino di uffici per il trasferimento tecnologico, ma forse non e’ sufficiente se non accade sempre di piu’ una collaborazione ed uno scambio di esperienze e di informazioni, cioe’ un vero e proprio coordinamento. Serve sinergia e soprattutto il coinvolgimento di soggetti specializzati che sappiano valorizzare le scoperte e le nuove opportunita’ che arrivano dai ricercatori anche per dare loro ancora piu’ possibilita’ di fare ricerca”.
Chi ha a cuore la ricerca e’ chiamato a sfidare uno scetticismo diffuso e una mentalita’ che si adagia sulla routine, sul gia’ saputo. E purtroppo, talvolta, questi ostacoli riescono a frenare la propensione a migliorarsi attraverso nuove scoperte.
LA REGIONE SUPPORTERA’ OGNI INIZIATIVA UTILE – In questo quadro, Del Gobbo ha precisato che la Regione “vuole fare molto – ha continuato – non sostituendoci, ma supportando ogni iniziativa utile, anche a carattere sperimentale, da chiunque provenga, soggetti pubblici o privati che siano”. In questo quadro si inserisce il tentativo trasversale di portare a Milano la sede dell’Agenzia Europea del farmaco (Ema).
LOMBARDIA E’ RICERCA E INNOVAZIONE – Un passo sicuramente importante in questa direzione e’ l’approvazione della Legge 29 ‘Lombardia e’ ricerca e innovazione’ che, introducendo opportunita’ e una nuova governance del sistema, si pone l’obiettivo di dare una spinta, ancora piu’ decisa, in una vera ottica sussidiaria, a questo ricco ecosistema, completando un percorso di sostegno al tessuto sociale ed economico iniziato nel 2014 con la Legge 11 ‘Impresa Lombardia’ e la 26 ‘Manifattura diffusa 4.0′.
CHI INVESTE IN RICERCA CRESCE – Perche’ una nuova Legge dunque?
“Perche’ chi investe in Ricerca e Innovazione – ha continuato Del Gobbo – cresce”. Lo confermano i dati dell’ultimo rapporto di Banca d’Italia: il 2015 e’ stato un anno di ripresa per l’economia lombarda, con una crescita del PIL dell’1,1 per cento; le imprese che hanno puntato sulla ricerca sono quelle in maggior ripresa, con significativi aumenti del fatturato (+ 24, 2 per cento) e delle esportazioni (+19,3 per cento) rispetto ai valori pre-crisi.
BRAVURA E PASSIONE HANNO BISOGNO DI SPAZI – “Per vincere – ha concluso Del Gobbo – bisogna fare gioco di squadra. La bravura e la passione dei ricercatori hanno infatti bisogno di spazi dove allenare costantemente curiosita’, creativita’ e intraprendenza, oltre che acquisire nuove conoscenze ed esperienze”.
Apindustria, al via il nuovo servizio di analisi informatica per le aziende

Al via in Apindustria il nuovo servizio di analisi informatica rivolto alle aziende. Ad annunciarlo oggi – nel corso di un convegno sulla cyber sicurezza promosso dalla società Sonicwall tenutosi nella sede dell’associazione in via Lippi – il presidente di Unimatica Confapi Brescia Giacomo Verzeletti: «L’evoluzione degli strumenti di comunicazione, di trasmissione e di acquisizione dei dati si avvale di supporti informatici in continua e rapida evoluzione – ha spiegato -. Di qui la necessità per le aziende di avere un quadro completo della propria infrastruttura informatica, dello stato di salute dei componenti e degli strumenti di protezione e salvataggio dei dati sensibili».
Il nuovo servizio di consulenza di Apindustria darà risposte proprio sui temi dell’infrastruttura informatica e della sicurezza, questione quest’ultima sempre più di vitale importanza, come dimostrano anche le recenti cronache sulle mail rubate a manager e politici. La cyber sicurezza è stata proprio oggi al centro del convegno ospitato da Apindustria. «Un problema di grande attualità è quello dei virus informatici che prendono possesso del computer, lo bloccano criptandone il contenuto e chiedono un riscatto per liberare i dati», ha ricordato Verzeletti. Per evitare tali problemi – è stato ricordato oggi – esistono soluzioni a livello di tecnologie di antivirus, ma ancor più è necessario predisporre una rete di prevenzione di salvataggio e protezione dei dati. Il servizio di consulenza informatica darà informazioni su tali aspetti e, più in generale, sullo stato di efficienza delle infrastrutture informatiche delle aziende.
Agenti commercio, il bresciano Lupi confermato vice nazionale di Confesercenti

Il bresciano Luigi Lupi è stato riconfermato Vice Presidente Nazionale della FIARC-Federazione Italiana Agenti Rappresentanti di Commercio di Confesercenti.
Il prestigioso incarico è stato nuovamente conferito a Lupi venerdì 13 gennaio, a Roma, nell’Assemblea per il rinnovo della Giunta, la quale a sua volta ha dato avvio alle elezioni per la vicepresidenza. Luigi Lupi ricopre tale ruolo da molti anni; è anche presidente regionale FIARC, vicepresidente vicario di Confesercenti della Lombardia Orientale e coordinatore degli eletti per l’assemblea Enasarco.
Viva soddisfazione viene espressa da tutto il team di Confesercenti della Lombardia Orientale, con il direttore generale Alessio Merigo e il presidente Pier Giorgio Piccioli, certi che Luigi Lupi continuerà a lavorare con la consueta energia e il comprovato impegno per le questioni importanti che riguardano la vita e attività degli Agenti rappresentanti.
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Ambulanti, via alle procedure di gara per il rinnovo delle concessioni
Sono settimane di grandi attese per circa 2.500 ambulanti bresciani. Come stabilisce la legge, infatti, le concessioni per operare nei

Commercio, Parolini: nuove regole per concessioni nei mercati
Regole semplici, contrasto all’abusivismo, garanzia di concorrenza leale tra operatori, tutela del consumatore e delle professionalita’ degli ambulanti. Sono questi
Concorso per la valorizzazione delle eccellenze olearie
a) Oli a denominazione d’origine, già riconosciute in ambito comunitario (DOP ed IGP);
b) Oli extravergini di oliva, la cui territorialità è attestata dal partecipante con autodichiarazione – da produrre secondo la domanda di partecipazione.
Possono partecipare al Concorso, con una sola denominazione per ciascuna delle due categorie sopra indicate, con un lotto omogeneo documentato di almeno 12 ettolitri di prodotto:
a) olivicoltori produttori di olio in proprio;
b) frantoi le cui olive provengano dal territorio in cui è sita la struttura; c) oleifici cooperativi e organizzazioni di produttori, quali consorzi, cooperative e reti d’impresa;
d) soggetti sottoposti al sistema dei controlli, detentori, nella relativa zona d’origine, di prodotto pronto per l’immissione al consumo, con certificazione a denominazione d’origine.
Le aziende partecipanti devono essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio competente per territorio. La domanda di partecipazione deve essere presentata, anche per il tramite della Camera di Commercio di Brescia (pec: camera.brescia@bs.legalmail.camcom.it e-mail ufficio: promozione@bs.camcom.it), entro il termine del 25 gennaio 2017. Per partecipare è prevista una quota d’iscrizione pari ad € 122,00 (€ 100,00 + IVA 22%) da versare a Promocamera, Azienda Speciale della Camera di Commercio di Perugia – codice IBAN IT 67 F 02008 03033 000029459544 – pena esclusione dal concorso.
Le aziende finaliste devono versare a Promocamera un’ulteriore quota di € 122,00 (€ 100,00 + IVA 22%) – pena esclusione.
L’Ufficio Promozione Imprese e Territorio della Camera di Commercio di Brescia è a disposizione per ulteriori informazioni (referente: Marisa Mauri tel. 030/3725356).
Camera di commercio, un nuovo bando per le reti di impresa

Per ulteriori informazioni rivolgersi all’Ufficio Incentivi alle imprese della Camera di Commercio di Brescia – tel. 030 3725218/357/236 il lunedì, martedì e mercoledì dalle 14,00 alle 15,30.
Camera di commercio, domani Parolini presenta le iniziative della Regione

Per informazioni ed iscrizioni: Segreteria organizzativa: Regione Lombardia. Tel: 02 6765.6725.
mail: segreteria_parolini@regione.lombardia.it
Sistri, Cna Brescia: accolta la nostra richiesta di proroga, ma non è sufficiente

La proroga del Sistri, il sistema di tracciabilità elettronica dei rifiuti speciali, era necessaria, ma non è sufficiente per risolvere i problemi che da anni tormentano gli operatori. È quanto sistiene la Cna di Brescia, dopo che con il decreto Milleproroghe è
stato confermato, fino al subentro del nuovo concessionario (non oltre il 31 dicembre 2017), il rinvio dell’applicabilità delle sanzioni per la violazione delle regole di funzionamento del sistema.
Restano, però, sottolinea Cna, quelle per l’omessa iscrizione e l’omesso pagamento del contributo, come previsto da aprile 2015: le sanzioni vengono solo ridotte del 50%, fino al 31 dicembre 2017 o al subentro del nuovo concessionario (iter al momento congelato per un ricorso al Tar).
«Bene la proroga, ma è da anni che Cna chiede semplificazione e riduzione dei costi di gestione e tracciabilità dei rifiuti speciali – dichiara la presidente della Confederazione bresciana, Eleonora Rigotti -. Le aziende sono costrette a pagare per un sistema che di fatto non c’è. Serve un intervento deciso sulle procedure, nell’attesa che venga individuato il concessionario».
Così Cna Brescia si unisce alla richiesta che a livello nazionale la Confederazione ha indirizzato al governo: l’apertura immediata di un tavolo con le associazioni di imprese che negli anni hanno prodotto proposte operative sulla funzionalità del Sistri, per evitare che tra dodici mesi ci si ritrovi nella stessa situazione odierna.