Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

Report Api: avvio di 2018 positivo, ma un’azienda su cinque è in difficoltà

in Api/Associazioni di categoria/Douglas Sivieri/Economia/Personaggi by
Douglas Sivieri

In crescita il fatturato, trainato dal mercato domestico. È questo il dato più significativo che emerge dall’analisi congiunturale sul primo trimestre 2018 realizzata dal Centro Studi Apindustria su un campione di 100 imprese associate. Col segno positivo – in linea con i dati dei precedenti trimestri – risultano anche ordinativi e produzione. Segnali di preoccupazione arrivano però anche da un nucleo di imprese, poco meno di una su cinque, in continua difficoltà.

La fotografia complessiva che ne risulta è composta da un folto gruppo di imprese che ha ripreso a correre, le cosiddette lepri, che distanzia sempre più altre imprese che per il momento non sono state in grado di riscattarsi. Entrando più nel dettaglio, il fatturato risulta in netta crescita per il 60% dei rispondenti, in buona parte dovuto al mercato domestico tornato finalmente a dare qualche segno di vivacità. Poco meno di un terzo del campione (il 29%) dichiara che proprio in Italia si assiste ad un incremento marcato del fatturato e un altro 26% riscontra un incremento, seppur contenuto. Più stabili le tendenze, positive, sui mercati esteri. La produzione cresce (57%) in modo quasi proporzionale al fatturato, così come i costi di produzione (64% dei rispondenti). Gli investimenti sono prevalentemente stabili (68% dei casi contro il 62% del trimestre precedente) o in aumento (29% dei rispondenti, contro il 38% del trimestre precedente). Per quanto riguarda l’occupazione, dopo un 2017 finalmente positivo sotto questo profilo, anche il primo trimestre 2018 registra crescita della forza lavoro (26% ha assunto personale, il 66% è rimasto stabile). La prudenza, sul piano occupazionale, sembra comunque ancora essere sovrana per la gran parte delle imprese. La capacità produttiva – misurata dal livello di saturazione degli impianti – si presenta stabile nel 56% dei casi, in crescita nel 25% delle imprese. Riparte tuttavia un trend negativo di importante sotto utilizzo degli impianti: nel primo trimestre 2018, le imprese che lavorano con impianti al di sotto del 70% della loro capacità sono il 38% (in linea con i dati sul quarto trimestre 2018). Di queste, l’11% con impianti gravemente sotto utilizzati (meno del 50%).
«Positiva la ripresa, seppur parziale, del mercato interno – afferma Douglas Sivieri, presidente di Apindustria Brescia -. L’occupazione cresce ma si conferma la grande prudenza in questa fase da parte delle imprese. Preoccupa, ovviamente, quel 20% di imprese che continua a fare fatica. Un segnale chiaro, l’ennesimo, che il mondo delle PMI ha tutt’altro che concluso la lunga traversata nel deserto. Molto è stato fatto, tante imprese hanno ricominciato a correre e ad essere da traino, altre annaspano. Probabilmente lo farebbero di meno se si fosse data risposta ad almeno alcune delle domande che da tempo poniamo, dalla semplificazione amministrativa al fisco solo per citarne alcune».

Terziario, indagine Aib: a Brescia crescono ordini e occupazione

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Tendenze/Terziario by

Nel primo trimestre dell’anno, il settore bresciano dei servizi evidenzia una nuova espansione, sebbene  con intensità relativamente minore rispetto a quella che ha caratterizzato gli ultimi mesi del2017. Nel complesso, il terziario provinciale attraversa un periodo particolarmente favorevole,certificato da quanto registrato a livello nazionale, dove l’Indice PMI riferito al settore si è mantenuto, anche nel periodo gennaio-marzo 2018, saldamente sopra la soglia che delimita l’espansione dalla contrazione.

Nel dettaglio, per quanto riguarda i giudizi espressi dalle imprese sui tre mesi precedenti:
• il fatturato è cresciuto per il 49% delle imprese, con un saldo positivo del 44% fra coloro che hanno dichiarato variazioni in aumento e in diminuzione;
• gli ordini e l’occupazione evidenziano anch’essi significativi incrementi (saldi netti pari rispettivamente a +43% e a +22%);
• i prezzi dei servizi offerti continuano a caratterizzarsi per un’evoluzione tutto sommato piatta (saldo netto +2%), giustificata dalla difficoltà di scaricare nelle tariffe applicate la salita dei costi operativi.

Le aspettative per i prossimi mesi sono ancora orientate all’ottimismo. Per il fatturato, il saldo fra risposte in aumento e in diminuzione è ampiamente positivo (+38%); i saldi riferiti al portafoglio ordini (+49%) e all’occupazione (+30%) evidenziano anch’essi risultati positivi. Le previsioni relative ai prezzi dei servizi offerti (saldo nullo) indicherebbero il persistere dell’impossibilità da parte degli operatori contattati di incrementare le tariffe proposte alla clientela.

In tale contesto, le opinioni delle imprese intervistate in merito alle prospettive sulla tendenza generale dell’economia italiana sono piuttosto incoraggianti, ma meno entusiastiche rispetto al recente passato: il 38% degli intervistati si è espresso infatti in modo favorevole, mentre il rimanente 62% ha indicato stazionarietà.

A seguito delle dinamiche sopra descritte, l’indice sul clima di fiducia nelle imprese bresciane operanti nel settore terziario si è attestato a 143,3, in diminuzione rispetto ai massimi registrati nel periodo precedente (150,7), ma comunque superiore ai livelli segnati nello stesso trimestre del 2017 (136,7).

Trenord: ricavi a quota 804 milioni di euro, passeggeri + 2,8 per cento

in Bilanci/Economia/Evidenza/Trasporti by

L’assemblea degli azionisti di Trenord ha approvato ieri il bilancio di esercizio 2017. I numeri del 2017 sono redatti per la prima volta secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS.

In crescita i Ricavi Operativi (che passano da 766 M€ a 804 M€) con un incremento del 5,0%. Nel 2017 i ricavi da traffico sono cresciuti di 15,9 M€ rispetto al 2016. L’incremento deriva principalmente dalla crescita del segmento aeroportuale (Malpensa Express) e dall’attività di antievasione.

I ricavi da traffico garantiscono la copertura del 45% dei costi operativi, pur in assenza della ‘leva prezzo’: nessun aumento tariffario è intercorso negli ultimi tre anni.

“L’esercizio 2017 conferma il trend di miglioramento, nei risultati economici, già evidenziato nei due anni passati, registrando un Risultato Netto complessivo di 10,5 M€ con un incremento di oltre il 14% rispetto al risultato 2016. E’ stato avviato quindi un percorso che potra’ consentire all’azienda di aumentare la qualita’ offerta ai propri Clienti”, ha sottolineato la Presidente di Trenord, Barbara Morgante.

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) si attesta a 77,5 M€ con un incremento di circa il 2% rispetto all’esercizio precedente. La posizione finanziaria netta è decisamente migliorata, attestandosi a 60 M€.

“I buoni risultati economico-finanziari raggiunti nel 2017 – e nei 2 anni precedenti – sono tanto importanti quanto indispensabili per sostenere l’ambizioso Piano al 2020, che prevede oltre 600 M€ complessivi di investimenti, di cui 415 milioni per il revamping della flotta vetusta”, ha affermato Cinzia Farisè, Amministratore Delegato di Trenord.

1.     I Clienti

Nell’ultimo anno Trenord ha toccato il record di passeggeri trasportati, raggiungendo 755mila Clienti nei giorni feriali (+2,8% rispetto all’anno precedente), 390mila il sabato (+3,2%) e 281mila nei festivi (+4,1%). Complessivamente Trenord ha trasportato 203milioni di viaggiatori.

Rispetto all’anno eccezionale di Expo la crescita della domanda, nei giorni feriali e nei festivi, è stata del 6%. Nel 2010 i Clienti erano 632mila. Nel 2017, in 7 anni, sono state 120mila le persone trasportate in più ogni giorno. Oggi, solo il 50% dei Clienti trasportati è rappresentato dal segmento ‘commuting’.

2.     La produzione

Nel 2017 Trenord ha effettuato la produzione più alta di sempre con 43,5 milioni di treni e bus/Km ovvero +0,6% rispetto al 2016. Così come nel 2017 è stato raggiunto il record dei treni circolati: 756.274 in totale.

3.     La performance del servizio

Pur a fronte del caldo torrido che ha contraddistinto l’estate 2017 mettendo a dura prova la flotta più vetusta, il ritardo medio ponderato per passeggero è sceso da 4,1 a 3,7 minuti e le soppressioni sono calate del 5%.

4.     Gli investimenti

Il 40% della flotta di Trenord ha più di 35 anni. A luglio del 2017 Regione Lombardia ha adottato interamente il piano di Trenord per un ammontare di investimenti pari a 1,6MD di euro, finalizzati all’acquisto di 161 nuovi treni: 100 ad alta capacità, 31 a media capacità e 30 diesel per le linee non elettrificate.

A seguito di tale adozione, nell’ottobre del 2017 Trenord ha approvato un Piano Investimenti al 2020, comprensivo di revamping e di ammodernamento della flotta più vetusta per un ammontare complessivo di 415milioni di euro in tre anni.

5.     La Customer Experience

Il Cliente Trenord sceglie il treno prima di tutto per comodità (il 52%), per evitare il traffico (il 32 %) e i problemi di parcheggio (26%). Il 70% dei Clienti dichiara di scegliere il treno per ‘recuperare tempo’ a disposizione.

L’83% dei Clienti si dichiara soddisfatto del servizio offerto da Trenord (in aumento del 3,1% rispetto al 2016).

Inoltre, l’ultimo anno ha evidenziato una crescita di 7 punti percentuali nella soddisfazione dei Clienti per le iniziative di “sicurezza partecipata” poste in essere da Trenord attraverso un articolato piano di security.

Commercio, le botteghe storiche bresciane fanno squadra

in Associazioni di categoria/Commercio/Confesercenti/Economia by
Il Coffee Shop di Corso Zanardelli a Brescia, una delle botteghe storiche bresciane

Una buona notizia per i tanti negozi storici che operano sul territorio della nostra regione. Si è costituita, per iniziativa di Confesercenti Regionale,Botteghe Storiche di Lombardia, associazione senza scopo di lucro che ha l’obiettivo di aiutare le attività lombarde con una lunga tradizione a fare squadra, tutelandone il valore collettivo, aiutandole a mettersi in rete e semplificando anche l’accesso ad agevolazioni fiscali e contributi. Al taglio del nastro, nella sede milanese di Confesercenti, sono intervenuti: Alessio Merigo, direttore generale di Confesercenti e i titolari degli “storici” esercizi bresciani Ivan Nevola (Coffee Shop Zanardelli), Luigi Lupi (Mercerie Ludis), Anna Festini Consoli (Fema Sport) e Pierangelo Simoni (Rovetta-Maglieria)

Alla nuova realtà, possono aderire i titolari di attività commerciali, pubblici esercizi e botteghe artigianali attive da almeno 50 anni. L’idea è venuta dal “caso” della Ditta Guenzati, il negozio più antico di Milano (fondato nel 1768), che,  dopo varie vicissitudini sulla sede, sembra finalmente in procinto di giungere ad una positiva soluzione. La vicenda è salita alla ribalta delle cronache grazie all’interessamento della stampa e soprattutto dei cittadini, che hanno eletto la società al primo posto in Lombardia tra i Luoghi del Cuore FAI da salvare. “Con il caso Guenzati abbiamo capito che le istituzioni debbono mettere a disposizione più strumenti per proteggere le nostre realtà commerciali storiche e d’eccellenza” ha commentato il presidente di Confesercenti Lombardia, Gianni Rebecchi. “Ci sono varie iniziative che, giustamente, aiutano le start up, ma non altrettante per le attività che si tramandano da generazioni e che costituiscono una parte fondamentale del tessuto sociale e dell’identità dei nostri territori. La tutela delle botteghe storiche, al di là dei riconoscimenti formali, passa innanzitutto dalla loro sostenibilità economica”.

Con Confesercenti Lombardia, i negozi storici della regione si uniscono per essere più incisivi ed ottenere strumenti più efficaci per valorizzare il loro operato. L’Associazione si propone infatti di sensibilizzare l’opinione pubblica sul valore sociale di queste attività e di farsi promotrice presso le istituzioni di specifiche iniziative che ne  favoriscano la continuità.

Botteghe Storiche di Lombardia debutta con nove negozi fondatori: la stessa Ditta Guenzati – il cui titolare, Luigi Ragno, è stato eletto presidente dell’Associazione -, l’Agenzia Ecclesiastica Arcivescovile di Milano, Corrado Tessuti da Seveso, Fiorista Il Seme di Como, Mager Calzature da Bergamo e le bresciane Coffee Shop Zanardelli, Mercerie Ludis, Fema Sport e Filippo Rovetta fu Giobatta Maglieria. L’obiettivo è allargare la base e coinvolgere, nel tempo, quante più botteghe storiche lombarde possibile.

Brescia, da inizio 2018 sono sparite 334 imprese

in Economia/Partner/Tendenze by
Crisi

Nei mesi tra gennaio e marzo – tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese, a causa del concentrarsi di quest’ultime sul finire dell’anno e contabilizzate negli archivi camerali nelle prime settimane dell’anno successivo – sono nate 2.253 imprese e ne sono cessate 2.587, determinando un nuovo saldo negativo pari a 334 unità.

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno si è registrato un rallentamento delle iscrizioni di nuove imprese e contestualmente le un aumento delle cessazioni. Il risultato è una nuova riduzione del numero delle imprese che ha portato a 118.591 le sedi registrate a fine marzo, il valore più basso dal 2006.

Anche per il comparto artigiano il primo trimestre si conferma in rosso, con un saldo negativo pari a 234 unità. E’ questa la dinamica che emerge dall’analisi sulla natalità e mortalità delle imprese bresciane realizzata dal Servizio Studi della CCIAA di Brescia e dal centro Studi AIB sui dati Movimprese.

Dal confronto territoriale si evidenzia che tutte le province lombarde, a differenza di Milano, hanno chiuso il trimestre con saldi negativi; il risultato di Brescia è tra i meno peggiori. Brescia si colloca, infatti, in seconda posizione dopo Milano per valore del tasso di sviluppo.

Innovare i processi di vendita del settore Furniture & Design | INNOVATION CLUB

in Economia/Edilizia/Evidenza/Innovation club/Innovazione/Rubriche by

In questi giorni è in via di svolgimento il Salone del Mobile di Milano 2018. Nel settore Furniture & Design, che nel nostro Paese vale 41 miliardi di euro, diventa sempre più importante avere una riconoscibilità internazionale ma anche presidiare con servizi innovativi l’ambito  “business-to-business”. Ecco le più attuali novità per i processi di vendita che Innovation Club sta condividendo durante questa importante manifestazione:

Servitization

Per rispondere in modo adeguato al mercato in continua evoluzione, sempre più settori stanno modificando le strutture della propria offerta utilizzando nuove strategie e trasformando quelli che eravamo abituati ad acquistare come prodotti, in servizi. La servitization è proprio quella strategia per cui i servizi proposti in combinazione con un prodotto diventano parte centrale dell’offerta e giocano una parte fondamentale per la generazione di valore. Nel settore del Furniture & Design realizzare questa dinamica è utile sia nell’ambito “business” per sviluppando delle forniture periodiche e in quello consumer per “fidelizzare” il cliente.

Internet of Things

In questi anni, uno degli ambiti di ricerca più interessanti e in maggiore espansione è senza dubbio quello dell’Internet of Things (IoT), che studia come rendere le cose “intelligenti”, come farle interagire tra di loro e con noi, e come rendere “intelligente” tutto ciò che ci circonda e la nostra quotidianità. Anche il settore del Furniture & Design può beneficiare di questa tecnologia costruendo una proposizione di valore differenziale.

Realtà Aumentata (AR) e Realtà Virtuale (VR)

Creare uno Showroom Virtuale 3D dove esporre i propri prodotti “best seller” e lavorare sulle logiche di realtà aumentata per mostrare come il proprio prodotto si ambienta nel contesto del cliente sono pratiche che si stanno rapidamente diffondendo nel settore del Furniture & Design. Diventa quindi fondamentale integrare una piattaforma strutturata per creare ed aggiornare ambienti AR e VR. Di particolare interesse la possibilità di realizzare nell’ambiente 3D una dinamica di configurazione in modo da ricreare nell’ambiente una simulazione “fotorealistica” di un mix di prodotti del brand in una stanza o nell’intera casa.

Gamification

La gamification (traducibile in italiano come “ludicizzazione”) è l’utilizzo di elementi mutuati dai giochi e delle tecniche di game design in contesti “esterni” ai giochi.  Tecniche di ingaggio ludico possono essere dinamiche molto utili a comunicare i peculiari valori di un brand  o creare dinamiche di ingaggio per portare il cliente in un determinato punto vendita per poter “toccare con mano” il prodotto.

Inbound Marketing per monitorare e comunicare con la community degli architetti

Gli architetti di tutto il mondo sono influencer spesso fondamentali per posizionare il proprio prodotto a valore. Sempre più la comunicazione con questa community deve essere non solo emotiva ma anche intelligente. Attraverso tecniche di Inbound Marketing è possibile individuare online gli interlocutori più adatti al proprio prodotto in tutto il mondo e comunicare con loro con logiche di profilazione e di ingaggio progressivo.

Sviluppo App iOs & Android

La maggior parte delle aziende del settore Furniture & Design non hanno ancora sviluppato una propria presenza sugli store di Apple e Google. Utilizzando un sistema di App Building può in questo caso essere utile per creare un’applicazione nativa in poche semplici step e inviarla agli store (Android e iOS) senza essere uno sviluppatore. Basta selezionare i propri contenuti, personalizzane il design e sfruttare molte funzionalità sviluppate già in nativo.  Un team di assistenza a supporto del sistema “App Builder” sempre in grado di supportare l’azienda durante la realizzazione del progetto per operare le migliori scelte grafiche e di visualizzazione dei contenuti. Chiaramente questa tipologia di progetto può essere uno strumento per presentare la storia del brand, i prodotti di maggior successo e la gestione degli eventi. Dinamiche più evolute come la gestione della configurazione dei prodotti potranno essere inserite in un progetto più strutturato.

Visual Quality App

Il controllo qualità all’interno delle linee di produzione è un processo fondamentale per garantire la soddisfazione di propri clienti.  La reportistica delle difettosità viene spesso affidata a strumenti “improvvisati” come tabelle excel e descrizioni su software di controllo. Il nostro approccio è quello di fornire un supporto grafico tramite tablet in modo da poter indicare in modo veloce e preciso la posizione e la natura di un difetto fornendo dati in tempo reale più validi ai fini statistici per poter intervenire in maniera veloce sul processo. Anche sistemi basti su algoritmi per far capire in modo automatico la presenza di un difetto che sfugge all’occhio umano possono essere implementati come evoluzione di questa soluzione.

Per maggiori informazioni: info@innovationclub.it

Castel Mella, nuova sede all’insegna della sostenibilità per il Gruppo Masserdotti

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Nuova sede Gruppo Masserdotti

“Questa fabbrica viene interamente dedicata al fondatore del Gruppo Masserdotti S.p.A., Cav. Andrea Masserdotti (1948-2014)”: così recita la targa affissa nell’impattante reception della nuova sede del Gruppo Masserdotti S.p.A., inaugurata ufficialmente lo scorso 12 aprile a Castel Mella (Brescia). Ancora prima di entrare lo stabile manifesta tutta la sua imponenza, parlando di innovazione: un monolite di 10.000 mq che si distingue dallo scenario circostante per la tinteggiatura grigio scuro accostata al bianco della facciata decorata sulla quale sembrano scorrere piccoli quadratini neri. Una scelta che richiama da un punto di vista storico e filosofico la nascita della grafica, dal puntinismo di fine ‘800 fino ad arrivare al pixel e che metaforicamente ripercorre la storia aziendale inziata a fine anni ’60 con la realizzazione manuale delle prime insegne fino all’attuale produzione di soluzioni di comunicazione all’avanguardia.

“Una grande sfida, – commenta Alberto Masserdotti, CEO del Gruppo – che abbiamo vinto”. Lo stabile dinamico e contemporaneo porta in seno il concetto di Industry 4.0, che si traduce in sostenibilità ed efficienza a tutti i livelli, da quella energetica a quella produttiva. Il tutto realizzato in tempi record: inizio lavori a luglio 2017 e trasloco in una settimana a febbraio 2018, con un fermo delle attività di sole 6 ore per il riavvio dei server. “La progettazione del fabbricato è partita da un’attenta analisi dei flussi di lavoro e di produzione per poter ottenere una maggiore efficienza nella distribuzione interna degli uffici e per creare un’area produttiva all’insegna della fluidità logica e funzionale” aggiunge Masserdotti. “Il complesso, che sorge in un polo artigianale, è stato realizzato completamente ex novo e si sviluppa su due piani votandosi alla forte innovazione tecnologica che permea l’azienda”, spiega l’architetto Giovanni Paneroni che firma il progetto. “Gli interni sono stati ideati puntando su un mood industriale con l’utilizzo di materiali di forte impatto estetico come cemento e ferro. Lo spazio dedicato alla produzione, che può ospitare il doppio delle attrezzature implementate nella sede precedente, nasce dalle cinque navate originarie che collegate tra loro danno vita ad un unico grande ambiente all’insegna della massima praticità operativa”. Un posto d’onore è riservato allo showroom che, tra giochi di luce e chiaro-scuro, accoglie i visitatori nell’espressione massima della comunicazione multimediale: una gamma unica ed esclusiva di soluzioni tecnologiche per la visual communication firmate da Domino Sistemi srl, società del Gruppo specializzata nel Digital Signage.

Durante l’evento inaugurale un empatico Alberto Masserdotti ha sottolineato le ragioni che stanno alla base di questo importante investimento. “Abbiamo chiuso l’anno fiscale con un fatturato di 9 M di euro, registrando una crescita del 25% sul 2016, che sale al 67% se si considerano gli ultimi 36 mesi. Ciò ha determinato la necessità di rafforzare il reparto produttivo con nuovi sistemi industriali di ultimissima generazione, che sono stati implementati direttamente nella nuova fabbrica. L’area che abbiamo destinato alla produzione è stata progettata per accogliere un ulteriore potenziamento che è già prevedibile sulla base dei trend di crescita (+10% nel primo trimestre 2018) e dei nostri obiettivi aziendali volti all’apertura di nuovi mercati”. È di poche settimana fa, infatti, l’annuncio delle nuove proposte Mobility che vanno ad arricchire il ventaglio di soluzioni multimediali offerte online attraverso l’e-shop DominoDisplay.com. Un’ulteriore risposta del Gruppo Masserdotti alla Digital Transformation che sta interessando tutti i comparti industriali e non solo. Un’offerta che amplia ulteriormente il panel di riferimento del Gruppo già molto variegato: dai grandi clienti corporate come brand internazionali del calibro di Metro, Coin, Prada al network di rivenditori di sistemi multimediali (tra cui elettricisti, system integrator, impiantisti) fino all’utenza finale raggiunta dall’e-shop DominoDisplay.com come i piccoli esercenti.

Le soluzioni Mobility in bundle sono solo la più recente proposta pionieristica del Gruppo, che nei 50 anni di attività è stato protagonista di tappe fondamentali nella storia della comunicazione visiva. Dall’introduzione della stampa digitale nel ’92, all’interior decoration nel 2006, dai sistemi multimediali per la comunicazione 2.0 nel 2011 all’apertura nel 2014 dell’unico e-shop attualmente esistente dedicato alle soluzioni tecnologiche per la comunicazione. “La nuova sede per noi rappresenta un ulteriore asset che ci permetterà di affrontare con più competitività le prossime sfide”, aggiunge Masserdotti. “Ormai non parliamo più di futuro della stampa, ma di futuro della comunicazione in tutte le sue espressioni. Pensare che la tecnologia sia appannaggio esclusivo dei grandi brand è un retaggio del passato. Tutti viviamo aggiornati al secondo e chi comunica si deve conformare a questi ritmi per garantire una shopping experience attuale e coinvolgente”. Non solo teoria ma fatti, che si traducono in commesse realizzate in tempi record e che dimostrano la capacità del Gruppo Masserdotti di rispondere con efficienza alle richieste più sfidanti. “La nostra consolidata expertise e la nostra struttura organizzativa oggi più che mai ci permettono di soddisfare esigenze come quella di Sky, che per i propri punti vendita chiede cambi immagine da effettuarsi in una notte”, racconta Alberto. Il portfolio Masserdotti, infatti, è ricco di case history prestigiose e qualificanti, come la gestione delle vetrine OVS, che vengono aggiornate ogni 20 gg su tutti i 550 punti vendita presenti in Italia e in Europa. E ancora, le circa 400 installazioni per Ikea sparse in tutta la penisola, dove i sistemi multimediali vengono motorizzati direttamente dalla control-room di Domino Sistemi che, attraverso l’esclusivo software proprietario Palinsesto, modifica i messaggi da remoto in base al sentiment commerciale.

Partita da Brescia, la realtà Masserdotti ha portato la qualità dell’imprenditoria Made in Italy nel mondo, decorando le vetrine di Miu Miu a Hong Kong e gestendo contenuti multimediali trasmessi in tutti i Continenti. “La sfida per il prossimo futuro? Confermarci realtà dinamica, pionieristica, capace di anticipare le esigenze. Un approccio premiante che continueremo ad alimentare anche grazie a nuove linee di prodotto che presto presenteremo al mercato”.

 

Profilo Gruppo Masserdotti Spa

La storia di Gruppo Masserdotti S.p.a., pioniere nel mondo della visual communication, prende vita nel 1967. Ma è nel 1992, grazie allo straordinario intuito imprenditoriale del fondatore, il carismatico Presidente Andrea Masserdotti, che l’azienda fa il vero salto. In quell’anno infatti prende corpo l’investimento in un settore all’epoca sconosciuto ai più: la stampa digitale. L’azienda, prima in Italia, installa il sistema di stampa elettrostatico 3M Scotchprint; da qui si sviluppa un’evoluzione costante in termini tecnologici, di fatturato, know how, competenza, qualità e riconoscibilità.

Nel biennio 2006-2007 avviene un secondo importante cambiamento: il Gruppo inizia a orientare i propri sforzi di ricerca e sviluppo verso il mondo dell’interior decoration. Pochi anni dopo, nel 2011, nasce la divisione Digital Signage che guarda al tema della comunicazione con un focus specifico sulle tecnologie digitali, quali totem, monitor, videowall e software proprietari come Palinsesto per la gestione dei contenuti da remoto. Oggi le due anime del Gruppo – Digital Decoration e Digital Signage – convivono sinergicamente in un ambiente dinamico.

Profilo DominoDisplay.com

Nato dalla collaborazione tra Domino Sistemi srl, società del Gruppo Masserdotti S.p.a e Samsung Electronics, leader globale nel mercato delle tecnologie, DominoDisplay.com è il primo e unico shop on line italiano di soluzioni tecnologiche per la comunicazione visiva. Un nuovo canale di vendita per sistemi Smart Signage chiavi in mano. La qualità dell’hardware è garantita dal marchio Samsung, di cui il Gruppo è Platinum Partner; la qualità delle strutture e l’unicità del software proprietario Digital Signage Palinsesto sono frutto dell’esperienza consolidata di Masserdotti. Professionale e affidabile, veloce e trasparente, DominoDisplay.com è un e-commerce puro: un format di vendita

Alberto Masserdotti
Alberto Masserdotti

Bper Banca, il nuovo presidente è Pietro Ferrari

in Banche/Economia/Nomine by
Il presidente di BPer Banca Ferrari

A seguito dell’avvenuta nomina degli Amministratori ad opera dell’Assemblea dei Soci del 14 aprile scorso, il Consiglio di amministrazione  di BPER, riunitosi in data odierna, ha deliberato, ai sensi dell’art. 22 dello Statuto sociale, le nomine dell’ing. Pietro Ferrari alla carica di Presidente e dell’ing. Giuseppe Capponcelli alla carica di Vice Presidente, nonché, ai sensi dell’art. 30 dello Statuto sociale, la nomina del dott. Alessandro Vandelli alla carica di Amministratore delegato.

Ai sensi dell’art. 29 comma 1 dello Statuto sociale, nella medesima seduta, è stato nominato:

  • il Comitato esecutivo, composto dai seguenti Consiglieri: dott.ssa Rossella Schiavini (Presidente), dott. Alessandro Vandelli, dott. Riccardo Barbieri, dott. Luciano Filippo Camagni e dott. Mario Noera.

Ai sensi dell’art. 27 comma 3 dello Statuto sociale, sono stati, altresì, nominati i seguenti Comitati:

  • il Comitato Controllo e Rischi, composto dai seguenti Consiglieri: prof.ssa Elisabetta Gualandri (Presidente), dott. Alessandro Robin Foti, prof.ssa Ornella Rita Lucia Moro e prof.ssa Valeria Venturelli;
  • il Comitato per le Nomine, composto dai seguenti Consiglieri: prof. Massimo Belcredi (Presidente), dott.ssa Mara Bernardini e dott.ssa Roberta Marracino;
  • il Comitato per le Remunerazioni, composto dai seguenti Consiglieri: dott.ssa Mara Bernardini (Presidente), prof.ssa Elisabetta Gualandri e dott.ssa Roberta Marracino;
  • il Comitato degli Amministratori Indipendenti, composto dai seguenti Consiglieri: prof.ssa Valeria Venturelli (Presidente), prof.ssa Elisabetta Gualandri e avv. Marisa Pappalardo.

La verifica dei requisiti di indipendenza degli esponenti neoletti, ai sensi del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 e del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana, sarà condotta in prossima seduta del Consiglio di amministrazione, nel rispetto della normativa vigente.

Al termine della seduta il Presidente Pietro Ferrari ha dichiarato: “E’ per me un grande onore, oltre che un motivo di profonda soddisfazione, essere chiamato a presiedere un Consiglio di amministrazione che esprime al suo interno professionalità diversificate e competenze di così alto profilo. Ringrazio per la fiducia che mi è stata accordata e assicuro fin d’ora il massimo impegno per portare avanti con determinazione un programma di ulteriore consolidamento e sviluppo della Banca, in coerenza e continuità con il proficuo lavoro svolto in questi anni da chi mi ha preceduto, che ha consentito di proiettare stabilmente il nostro Istituto ai vertici del sistema bancario italiano”.

Si ricorda che l’informativa sulle caratteristiche personali e professionali degli eletti è reperibile sul sito Internet della Banca www.bper.it – Area Istituzionale > Sezione Governance > Organi sociali > Consiglio di Amministrazione. Si rinvia, altresì, al comunicato stampa pubblicato il 14 aprile scorso in esito all’elezione del Consiglio di amministrazione.

Salute, Regione a credito: gli italiani scelgono la sanità lombarda

in Economia/Tendenze by
Dati sanità lombarda

Gli italiani scelgono la Lombardia per farsi curare. Nel 2016 la sanità della regione della rosa camuna ha attratto il maggior numero di pazienti non residenti con 163mila ricoveri extraregionali, seguita dall’Emilia Romagna con 109mila ricoveri, il Lazio con78mila, la Toscana con 69mila ricoveri extraregionali e il Veneto con 61mila ricoveri. Sono alcuni dei dati riportati nell’approfondimento pubblicato su Lombardia Speciale,  a partire  dall’analisi di Demoskopika, istituto che opera dal 2001 nel campo della ricerca economica e sociale, delle indagini di mercato e dei sondaggi di opinione per conto di enti pubblici, imprese, organizzazioni private, associazioni di categoria.

LA LOMBARDIA HA UN CREDITO DI 809 MILIONI DI EURO

La Lombardia ha anche il credito più alto d’Italia, ben 809 milioni di euro che le devono essere rimborsati dalle altre regioni per aver curato pazienti non lombardi. Un dato in crescita di oltre il 50 per cento rispetto al 2014, quando il credito vantato dalla Lombardia era di 534 milioni. Al secondo posto c’è l’Emilia Romagna che ha diritto a 357 milioni di euro, seguita dal Veneto con 161 milioni di credito.  Le regioni che hanno, invece, il debito maggiore verso le altre realtà territoriali sono la Campania con 302 milioni da restituire, il Lazio con 289 milioni e la Sicilia con 240 milioni di debito.

I LOMBARDI SCELGONO GLI OSPEDALI DELLA REGIONE

La maggior parte dei pazienti che sceglie di farsi curare in un’altra regione è residente nelle regioni del Sud, dove secondo Demoskopica la migrazione sanitaria è maggiore. L’indice medio della mobilità passiva è pari al 10,4 per cento e misura, in una determinata regione, la percentuale dei residenti ricoverati nelle strutture sanitarie di altre regioni sul totale dei ricoveri sia intra che extra regionali. La media più alta è al Sud, 14,6 per cento, con picchi del 27,2 per cento registrati in Molise, del 23,9 in Basilicata e del 20,9 in Calabria. Le isole fanno invece registrare valori molto al di sotto della media con la Sardegna che si attesta al 5,6 per cento e la Sicilia al 7,3. Al Centro il tasso di migrazione sanitaria è dell’8,9 per cento, mentre il più basso è al Nord con il 6,8 per cento. Ed è la Lombardia ad avere l’indice più basso: con appena il 4,7 per cento, la regione della rosa camuna registra il rapporto minore di ricoveri fuori regione dei residenti sul totale dei ricoveri totalizzando il massimo del punteggio (100 punti).

Camion, immatricolazioni in crescita del 15 per cento nel Bresciano

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Nel 2017 in Lombardia le immatricolazioni di veicoli pesanti (e cioè con PTT – peso totale a terra – superiore a 16 tonnellate) per il trasporto merci sono state 4.393, con un aumento del 26,7% rispetto al 2016. Sempre lo scorso anno le immatricolazioni di nuovi autobus in Lombardia sono state 534, con un aumento del 46,3% rispetto all’anno precedente. Questi dati emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci.

Dall’elaborazione è possibile anche stilare la graduatoria dei dati a livello provinciale. La provincia lombarda in cui le immatricolazioni di veicoli pesanti per il trasporto merci sono cresciute di più è Pavia (+114,4%), seguita da Monza Brianza (+59,9%), Bergamo (+45,5%), Milano (+33,4%), Cremona (+18,8%), Brescia (+15,5%), Como (+13,9%), Lodi (+10,9%), Mantova (+6,2%) e Varese (+3,7%). Solo le province di Lecco e di Sondrio hanno fatto registrare un calo, rispettivamente del 4,4% e del 15,7%. Per ciò che riguarda le immatricolazioni di autobus vi sono due province che presentano un saldo negativo, si tratta di Lodi (-35,7%) e Sondrio (-22,7%). I dati delle altre province lombarde sono in aumento, dal +3,3% di Bergamo fino al +292,3% di Como.

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