
L’Osservatorio: le imprese bresciane puntano di più su efficientamento e conciliazione vita-lavoro

L’emergenza energetica ha favorito un’accelerazione delle azioni di efficientamento, attuate dal 77% delle imprese bresciane, mentre sul versante sociale l’80% delle aziende del territorio ha introdotto strumenti di conciliazione vita-lavoro: la flessibilità oraria e il lavoro agile emergono come i più diffusi.
Sono due tra le principali evidenze emerse dalla seconda edizione dell’”Osservatorio Imprese Sostenibili”, condotto dal Centro Studi di Confindustria Brescia con l’Osservatorio per il Territorio (OpTer) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Fondazione Sodalitas.
In particolare, la ricerca ha approfondito il tema della diffusione delle pratiche di sostenibilità nelle imprese manifatturiere bresciane, coinvolgendo complessivamente 245 aziende con 30mila addetti e un fatturato di 16,5 miliardi di euro, soprattutto PMI metalmeccaniche.
I risultati sono stati illustrati oggi pomeriggio nella Sala Beretta di Confindustria Brescia durante il seminario “Osservatorio Imprese Sostenibili – La transizione del Made in Brescia: istantanea e prospettive”, sesto appuntamento del ciclo “GreenOrDeal: La laboriosa via della sostenibilità”.
Nel pomeriggio di lavori sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Alessandro Azzi (presidente EBIS), Giovanni Marseguerra (Università Cattolica del Sacro Cuore), Silvia Mangiavini (vice presidente Confindustria Brescia), Alessandro Beda (Consigliere Fondazione Sodalitas) e Luigi Vitelli (Sustainability Manager Cembre SpA). I dati emersi sono stati invece illustrati da Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia), Tommaso Ganugi (Centro Studi Confindustria Brescia) e Benigno Pizzuto (Università Cattolica del Sacro Cuore).
Oltre ai risultati già anticipati, per quanto riguarda il pilastro ambientale, la sfidaall’abbattimento dei GHG (gas ad effetto serra) si conferma difficile: le PMI appaiono in ritardo e solo una quota minoritaria di imprese attive nella riduzione dei GHG (31%) si caratterizza per una strategia «a 360°», che riguarda contemporaneamente la quantificazione delle emissioni, gli obiettivi di abbattimento e infine gli investimenti finalizzati a tale scopo. Allo stesso tempo, la promozione della mobilità sostenibile riferita agli spostamenti casa-lavoro dei dipendentiriguardaquasi esclusivamente le grandi realtà: l’incentivazione di car pooling e car sharing ha difficoltà ad attecchire.
Sul pilastro sociale interno, la sensibilità verso Diversity & Inclusion è in forte aumento: oggi riguarda il 30% delle aziende, mentre nella precedente rilevazione tale quota si attestava al 15%. In questo contesto, è in crescita l’attenzione per le questioni relative alla genitorialità e alla convivenza generazionale nelle imprese. Raddoppia il numero di imprese che offrono formazione non obbligatoria ai collaboratori (pari al 75%, contro il 38% della prima edizione), ma sono ancora poche le risorse destinate allo sviluppo di competenze sulla sostenibilità.
Sul versante sociale esterno, invece, è in rialzo il numero delle imprese che partecipano a iniziative sul benessere e sullo sviluppo del territorio, grazie, soprattutto, al sostegno di attività sportive (60%) e, a seguire, di iniziative culturali e sanitarie (entrambe al 33%). Il contributo avviene soprattutto con finanziamenti propri (70%), mentre come principale partner di riferimento emergono le associazioni (45%). Ancora elevata è la quota di imprese che si muove in modo esclusivamente autonomo (39%).
Complessivamente, persiste un significativo gender gap neiruoli decisionali all’interno delle aziende: le donne rappresentano solo il 21% dei membri del CdA e sono solamente il 14% degli Amministratori Unici. Gli incentivi basati sulle performance ESG rimangono scarsamente adottati nelle imprese (15%), riducendo il loro potenziale impatto sulle pratiche sostenibili e responsabili. Solo le grandi aziende tendono a separare la gestione operativa dalla proprietà: ciò tende a limitare lo sviluppo di una governance più strutturata e professionale.
“Voglio sottolineare l’importanza di un aspetto: l’Osservatorio Imprese Sostenibili, con cui confermiamo la collaborazione del nostro Centro Studi con Università Cattolica e Fondazione Sodalitas, rappresenta il secondo momento di un più ampio percorso avviato dalla nostra Associazione nel 2021 con la prima edizione dello stesso, che avevamo avuto il piacere di presentare nella sede dell’Università Cattolica – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia –. I numeri emersi ci raccontano di un mondo imprenditoriale bresciano sempre più propenso ad abbracciare la sostenibilità in tutte le sue forme, ma soprattutto in grado di influenzarsi positivamente e di creare circoli virtuosi che, come Associazione, abbiamo il dovere di continuare a favorire e coltivare. Rispetto alla prima edizione registriamo quindi un generalizzato miglioramento delle performance sostenibili, per quanto non manchino alcuni punti critici. Su tutti, il ritardo delle realtà con minori dimensioni, anche se in tal senso, pur condividendo le finalità, continuiamo a ritenere troppo stringenti le tempistiche imposte a livello europeo sulle tematiche ambientali.”
“Questa ricerca, che ha avuto il sostegno anche dell’Ente Bresciano per l’Istruzione Superiore (EBIS), mostra ancora una volta quanto sia importante la sinergia tra accademia, associazioni e imprese per affrontare la straordinaria, e ineludibile, sfida che la transizione verso un mondo più sostenibile pone ogni giorno al nostro sistema produttivo – spiega il professor Giovanni Marseguerra, Direttore dell’Osservatorio per il Territorio (OpTer) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore –. I risultati della nostra indagine segnalano anche come le imprese bresciane, che con decisione si stanno attrezzando a percorrere questa strada, necessitano tuttavia ancora di supporto e accompagnamento. Serve fare sistema e sono in particolar modo le attività imprenditoriali di dimensione minore ad avere bisogno di un maggior contributo in termini di informazioni, indicazioni e soprattutto formazione. Un supporto che l’Università Cattolica è pronta a fornire, a tutto vantaggio dello sviluppo del nostro territorio.”
“Lo sviluppo della sostenibilità all’interno del sistema industriale del nostro Paese dipenderà dalla velocità con cui le PMI, fulcro del sistema, riusciranno ad adottare pratiche sostenibili di eccellenza, interpretando la sostenibilità come leva per la competitività dell’azienda – chiude Alessandro Beda, Consigliere di Fondazione Sodalitas –. La ricerca presentata oggi dimostra che il cambiamento è in corso e negli anni si stanno registrando significativi miglioramenti delle performance di sostenibilità, in particolare per quanto riguarda la sostenibilità sociale, la centralità della persona e il rapporto col territorio. Come Fondazione Sodalitas siamo convinti sostenitori dell’impegno di Confindustria Brescia per accompagnare le imprese associate in un percorso di crescita degli standard ESG e crediamo che anche le PMI potranno raggiungere risultati importanti, attraverso la collaborazione all’interno delle filiere e con gli stakeholder di riferimento.”
Scorie bianche della metallurgia, approvate in Regione le linee guida

La Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, le linee guida per la gestione delle scorie bianche da metallurgia secondaria. Dal ciclo di produzione dell’acciaio grezzo si originano materiali quali le scorie siderurgiche, che possiedono caratteristiche e peculiarità differenti in base alle materie prime utilizzate e alle tecnologie produttive adottate.
Le scorie bianche da metallurgia secondaria sono tra i flussi di rifiuti quantitativamente più importanti in Lombardia. Ogni anno nella nostra regione si producono circa 400.000 tonnellate di scorie bianche, che attualmente vanno ancora principalmente in discarica, nella misura del 77%.
“Le linee guida hanno l’obiettivo di ribaltare questi dati, aumentando il riciclo e la quota gestita come sottoprodotto. Questo significa dare uno strumento fondamentale alle aziende e ridurre i rifiuti e il fabbisogno di discariche, promuovendo per esempio il riutilizzo nella produzione del clinker di cemento. Quando si parla di economia circolare si intende proprio questo” ha dichiarato l’assessore Maione. “Per questi residui non esistono linee guida comunitarie o nazionali. Il documento lombardo è fortemente innovativo. Del resto, la Lombardia produce circa i due terzi dell’acciaio italiano e il cambio di passo deve necessariamente partire da qui”.
Il documento è frutto del lavoro del “Tavolo scorie” all’interno dell’”Osservatorio per il Clima, l’Economia circolare e la transizione ecologica”, con il coinvolgimento dei diversi stakeholders (produttori, gestori, enti locali, ARPA, associazioni ambientaliste, università e centri di ricerca). Il Ministero è stato informato del lavoro in corso per la redazione del documento.
“Le nostre imprese hanno già fatto tanto in materia di sostenibilità ambientale e avere chiarezza normativa può aiutarle a fare uno step ulteriore. È il frutto di un percorso di condivisione con le aziende e le associazioni di categoria” prosegue Maione. “Un approccio tecnico scientifico ci consente di perseguire contemporaneamente gli obiettivi di tutela ambientale e di sviluppo economico”.
Analoga linea guida, per le scorie nere di acciaieria a forno elettrico, è stata approvata con apposita delibera nel 2021. Con questo documento si completa quindi il quadro di riferimento per i residui siderurgici da forno elettrico.
Confindustria Brescia, presentata la seconda edizione di “Futuriamoci”

È stata presentata ieri mattina – nella sede di Confindustria Brescia – la seconda edizione di “Futuriamoci”, iniziativa promossa, organizzata e sostenuta da Confindustria Brescia, e realizzata con il supporto di Teatroeducativo, network di professionisti specializzato nella comunicazione di contenuti didattici, educativi e orientativi a ragazzi e bambini, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Brescia.
Alla conferenza stampa sono intervenuti Elisa Torchiani, vice presidente di Confindustria Brescia con delega al Capitale Umano, Davide Contrari, di Teatroeducativo, e Marina Perego, psicologa orientatrice.
Nel periodo tra l’autunno del 2024 e la primavera del 2025, “Futuriamoci” prevede una serie di iniziative dedicate all’orientamento scolastico, che coinvolgeranno trasversalmente giovani, genitori e insegnanti.
In particolare, il programma proporrà:
- ORIENTA-LIVE SHOW: lezioni spettacolo, un tratto distintivo del progetto, ma con contenuti aggiornati e nuove testimonianze aziendali. Anche quest’anno saranno coinvolti i ragazzi di terza media con eventi interattivi e coinvolgenti.
- ORIENTA-GENITORI: il ciclo di incontri rivolti ai genitori prevederà interventi di esperti in ambito educativo e professionale per supportare le famiglie nel complesso percorso di orientamento dei propri figli.
- ORIENTA-PROF: l’incontro dedicato ai docenti si arricchirà di nuovi spunti in un incontro che sarà condotto da un PerformAttore con l’intervento di una psicologa esperta in orientamento scolastico.
- SELFIE: la lezione rivolta agli studenti delle classi seconde, che gli aiuterà ad iniziare a scattare una prima fotografia di loro stessi in preparazione alla futura scelta.
Alla realizzazione di questa seconda edizione del progetto hanno contribuito alcune aziende del territorio associate a Confindustria Brescia: Estral, Fedabo, Gerard’s, Montecolino, Phoenix Informatica, Project Group, RBM, Saluber e Turboden.
Grazie al supporto di queste realtà, è stato possibile creare dei video che verranno proiettati durante i vari incontri, per offrire ai partecipanti una panoramica più chiara sulle dinamiche, i processi produttivi e le innovazioni che caratterizzano il tessuto economico della nostra provincia.
“La prima edizione di “Futuriamoci” ha rappresentato un grande successo, coinvolgendo non solo gli studenti delle scuole secondarie di primo grado, ma anche i loro genitori e insegnanti, con un approccio coordinato e multidisciplinare – commenta Elisa Torchiani, vice presidente di Confindustria Brescia con delega al Capitale Umano –. Questo ci ha permesso di gettare le basi per una consapevolezza maggiore nelle scelte educative, in un’ottica di collaborazione tra tutti gli attori coinvolti. Con questa seconda edizione, rafforziamo ulteriormente il nostro impegno. Tra l’autunno del 2024 e la primavera del 2025, proseguiremo con iniziative di grande impatto, capaci di rispondere alle nuove sfide e opportunità del mercato del lavoro.”
“Dopo il successo della scorsa edizione, siamo entusiasti di incontrare nuovamente studenti, professori e genitori – afferma Davide Contrari, di Teatroeducativo –. Anche quest’anno, Teatroeducativo presenterà un approccio innovativo al percorso di orientamento, che attraverso il linguaggio teatrale ed educativo fornirà ai protagonisti della scelta una visione completa non solo del mondo scolastico e lavorativo, ma anche di quello personale e introspettivo.”
Nei prossimi mesi saranno fornite ulteriori indicazioni sulle iniziative che integreranno il programma attuale. Per tutte le informazioni e per partecipare è possibile contattare l’area Education e Capitale Umano di Confindustria Brescia: tel. 030/2292.273, mail: education@confindustriabrescia.it
Camera di commercio, ecco gli eventi settimanali

I prossimi eventi settimanali della Camera di commercio diffusi da Brescia news.
90/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT
La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre: • 19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
91/24 – RASSEGNA REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0, OPPORTUNITÀ E SOLUZIONI
Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo Direzione Regionale Lombardia Sud e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati allaTransizione 5.0.
• 24 settembre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie alimentari e Industrie delle bevande
• 8 ottobre – dalle ore 17.00 alle 19.00- Industrie tessili Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
92/24 – RENTRI: MODULI FORMATIVI GRATUITI
Sono disponibili due moduli formativi gratuiti per le imprese sul R.E.N.T.Ri. – Il nuovo Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti, organizzati dalla Sezione Regionale della Lombardia:
– Modulo 1 – 25 settembre 2024 alle ore 10.30: Iscrizione, soggetti obbligati, tempistiche e illustrazione delle modalità per l’accesso all’area riservata e la presentazione della pratica di iscrizione. 25 settembre 2024 alle ore 10.30
– Modulo 2 – 16 ottobre 2024 alle ore 10.30: Adempimenti per la gestione di FIR,registri di carico e scarico e illustrazione dei servizi di supporto. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
93/24 – WEBINAR EMISSIONI IN ATMOSFERA: LA NUOVA DIRETTIVA ETS ED IL MECCANISMO CBAM
RIPROGRAMMATO: 27 settembre – dalle ore 9.30 alle 11.00
Il webinar, organizzato dalle Camere di Commercio di Bergamo, Brescia, Cremona, Pavia e Varese, in collaborazione con Ecocerved, offre una panoramica delle modifiche apportate al sistema EU-ETS dall’introduzione del nuovo meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere CBAM. Maggiori informazioni e iscrizioni al sito BergamoSviluppo
94/24 – WORKSHOP AVVIA LA TUA IMPRESA: PRIMI PASSI E VALUTAZIONI PER CREARE IL TUO BUSINESS
2 ottobre dalle ore 9.00 alle 13.00 presso la sala C della sede camerale L’incontro, gratuito e in presenza, dedicato ad aspiranti e neo imprenditori, è un’occasione per acquisire le prime informazioni per l’avvio di un’attività imprenditoriale, affrontando i temi della sostenibilità economica, dell’organizzazione imprenditoriale e della forma societaria. Durante l’incontro sarà presentato il Progetto NEXT, servizi gratuiti di formazione e orientamento per gli aspiranti imprenditori. Maggiori informazioni sul sito www.bs.camcom.it
Manifattura lombarda stazionaria nel secondo trimestre 2024

Segna il passo il comparto manifatturiero lombardo nel secondo trimestre 2024. A causa della perdurante debolezza della domanda sia interna (+0,4% rispetto al trimestre precedente) che estera (-0,3%) tutti gli indicatori risultano in leggera flessione: la produzione segna un -0,7% congiunturale per l’industria e +0,1% per l’artigianato (domanda interna -0,2%, estera +0,7) e il fatturato fa registrare +0,2% per il l’industria ma rimane stazionario per l’artigianato.
L’assenza di significativi segnali di rafforzamento dell’attività industriale a livello globale insieme alla mancata accelerazione nella riduzione dell’inflazione e dei tassi d’interesse, influenzano le aspettative dell’industria lombarda, dove il clima per il prossimo trimestre è caratterizzato da grande incertezza. Se la maggior parte degli imprenditori prevede stabilità dei livelli, tra i restanti prevalgono le attese pessimistiche con saldi significativamente negativi per fatturato e domanda interna. I costi dell’energia sono ancora segnalati tra i maggiori fattori di incertezza, mentre c’è attesa di una progressiva riduzione dei tassi di interesse e di un calo dei costi delle materie prime, fattori che potrebbero favorire una ripresa più vigorosa. La tendenza della produzione industriale resta negativa, registrando un -1,2%
rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La produzione artigiana invece rimane al livello di un anno fa, e la variazione tendenziale è nulla.
A fronte di settori in crescita sensibile come chimica (+3,8%), gomma-plastica (+2,7) e carta-stampa (+2,3%) che ora beneficiano della riduzione dei costi energetici, e minerali non metalliferi (+2,6%) ancora trainati dall’edilizia, in forte contrazione i comparti: pelli-calzature (-11,2%) e tessile (-11,1%). A questi ultimi si associano settori in contrazione più moderata ma comunque significativa: mezzi di trasporto (-3,7%), manifatturiere varie (-3,5%), siderurgia (-2,6%), meccanica (-2,0%), abbigliamento (-1,6%) e legno-mobilio (-1,0%). La crescita dei prezzi si è assestata, ma le piccole imprese e gli artigiani in particolare, lamentano ancora incrementi sensibili sia per le materie prime (+17,3% tendenziale) che per i prodotti finiti (+12,1%). Positivo l’andamento dell’occupazione sia per l’industria che per l’artigianato.
“Secondo la nostra indagine congiunturale il settore manifatturiero lombardo subisce l’andamento negativo del commercio mondiale e la debolezza della domanda interna, restano però ancora positivi i dati occupazionali – ha specificato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – segnale della lungimiranza delle imprese lombarde che stanno affrontando questo momento di stagnazione guardando e preparandosi al futuro. Questo approccio positivo è anche confermato dalla propensione ad adottare nuove tecnologie. In quest’ultima indagine abbiamo approfondito anche l’intenzione degli imprenditori di adottare tecnologie che impiegano l’Intelligenza Artificiale. E’ emerso che il 23% delle imprese industriali e il 7% di quelle artigiane già la utilizzano o ha in programma di implementarla a breve. Di queste, oltre il 50% la ritiene un fattore determinante per incrementare la redditività; resta tuttavia critica la disponibilità delle figure professionali adeguate per impiegare efficacemente queste nuove tecnologie. Il Sistema Camerale su questo fronte è già attivamente impegnato con Regione Lombardia nel supportare le imprese nella formazione e specializzazione dei lavoratori. Le iniziative messe in campo hanno già riscosso grande successo e saranno certamente rafforzate in futuro”.
“I dati presentati oggi sono dati previsti che confermano ancora una volta la solidità del sistema lombardo; – ha aggiunto Guido Guidesi, Assessore allo sviluppo economico Regione Lombardia – come Regione Lombardia continuiamo a guardare al futuro con ottimismo e in modo propositivo rispetto ai livelli sovraregionali per quel che concerne le tematiche fondamentali che necessitano soluzioni urgenti, penso ad esempio ai costi energetici e all’accesso al credito”.
“Sulla produzione industriale lombarda continua a pesare il contesto globale complesso e instabile, che in questa fase sta facendo emergere tutte le debolezze dell’industria europea. A preoccupare gli imprenditori lombardi è soprattutto la crisi strutturale tedesca: è evidente che, persa la leva garantita dall’approvvigionamento di gas a basso costo, i margini di competitività si sono ridotti drasticamente – ha detto Francesco Buzzella, Presidente di Confindustria Lombardia – Questo errore, unito alla scelta di abbracciare ideologicamente le politiche green regolamentando e vietando senza dare alternative tecnologiche e non prevedendo le conseguenze di tali scelte nei confronti di imprese, cittadini em lavoratori, sta portando alla scomparsa di interi mercati, come l’automotive, che hanno garantito il benessere europeo dal dopoguerra ad oggi. Che l’UE stia perdendo la sfida geopolitica ed economica lo testimoniano le vendite di semiconduttori, uno dei beni essenziali dell’industria moderna: mentre in Cina, nel Sud-Est asiatico e negli Stati Uniti nel 2024 si registrano forti aumenti, in Europa assistiamo a un calo del 12%. Serve invertire la rotta sviluppando politiche a sostegno dell’industria con un rilevante fondo Europeo di investimenti che controbilanci i Piani di investimento Usa e Cina, – come indicato nel
“Piano Draghi” –, politiche energetiche basate su un mix di fonti e riduzione dei tassi di interesse.” “E’ una stabilità nell’incertezza. I fondamentali parametri della crescita vivono un miglioramento relativo rispetto al periodo pandemico, ma siamo dentro l’orizzonte di una crescita indebolita da una serie di numerose incognite geopolitiche e geoeconomiche: il fronte russo-ucraino, le tensioni israelo palestinesi, le instabilità nell’area del canale di Suez – ha concluso Giovanni Bozzini, Presidente C.N.A Lombardia -La manifattura artigiana lombarda non dipende solo dall’export evidentemente, ma in modo diretto ed indiretto subisce questo difficile quadro internazionale. La prudenza della BCE sui tassi è proverbiale e si ripercuote direttamente sul rapporto tra PMI e sistema bancario: continua la flessione dei prestiti alle imprese, specialmente quelle più piccole. La fiducia è complessivamente messa alla prova dall’incertezza. I nostri imprenditori continuano a dare prova di grande resistenza e flessibilità. Ma sono a disagio per una serie di fattori che non riescono a controllare e a padroneggiare. L’Italia ha sempre due leve molto importanti nel PNRR e nei fondi strutturali. Dobbiamo accelerare sul primo terreno e continuare a migliorarci nella spesa dei fondi europei. E’ inoltre fondamentale sorreggere il settore delle PMI e dell’artigianato sul terreno della sostenibilità a tutti i livelli.”
Brescia, ad agosto su i prezzi di ristoranti e spettacoli

Nel mese di agosto le variazioni congiunturali e tendenziali dei prezzi al consumo NIC sono in aumento (rispettivamente +0,2% e +0,6%). A renderlo noto è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.
Rispetto al mese precedente, presenta un deciso aumento dei prezzi la divisione dei “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+0,8%); “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,7%) e i “Trasporti” (+0,6%). La divisione “Servizi “Bevande alcoliche e tabacchi” presentano una variazione in linea con l’indice generale (+0,1%).
Lieve variazione positiva e pari al +0,1% rispetto a luglio per i Servizi sanitari; Abitazione, acqua, elettricità e combustibili; e Prodotti alimentari e bevande analcoliche.
Rispetto a agosto 2023, i maggiori incrementi tendenziali si registrano per le divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+4,6%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+2,9%), “Istruzione” (+2,5%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+1,8%), “Altri beni e servizi” (+0,9%), e “Abbigliamento e calzature” (+0,7%) In forte calo, la divisione “Comunicazioni” (-7,2%), seguita da “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-2,2%).e Mobili, articoli e servizi per la casa (-0,5%).
Analizzando per tipologia di prodotto, i “Beni” presentano un calo congiunturale (-0,3%), dovuto al calo dei Beni Energetici (-0,9%). In particolare, tra i Beni Energetici, diminuiscono gli Altri energetici (-1,3%) e salgono gli Energetici regolamentati (4,2%). Tra gli alimentari, sono in calo quelli non lavorati (-1,6%), mentre quelli lavorati sono in lieve aumento (+0,4%). In termini tendenziali, complessivamente i “Beni” calano (-1,2%).
I “Servizi” registrano complessivamente un leggero incremento congiunturale (+0,8%), contribuendo a mantenere elevato l’aumento tendenziale (+2,7%). In particolare, all’interno della tipologia dei Servizi, la voce che presenta l’aumento congiunturale più elevato è quella dei “Servizi relativi ai trasporti” (+2,2%).
Complessivamente, i prezzi dei “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, diminuiscono su base mensile (-0,3%) e come su base annuale (-0,3%).
Con riferimento alla frequenza di acquisto, rispetto al mese di luglio, salgono i prodotti a Media frequenza di acquisto (+0,9%), mentre quelli Bassa frequenza si mantengono stabili (0,0%); sono in diminuzione , quelli ad Alta frequenza (-0,3%). In termini tendenziali, i prodotti a Alta frequenza di acquisto presentano variazioni positive (+0,7%), quelli a Media frequenza in aumento (+1,3%) e quelli a Bassa frequenza presentano variazioni negative (-1,1%).
Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), le variazioni congiunturale e tendenziale sono positive (rispettivamente +0,5% e +1,5%).
Confrontando l’andamento dei prezzi della città di Brescia con quello complessivo registrato a livello nazionale, si evidenzia che, questo mese, le variazioni tendenziali della città di Brescia sono meno elevate di quelle presenti a livello nazionale. Le differenze sono presentate, in seguito, anche per divisione.
Camera di Commecio: gli eventi settimanali a Brescia

In questo articolo l’elenco degli eventi settimanali programmati dalla Camera di Commercio di Brescia e provincia per le aziende del territorio, diffuso da Brescia news.
CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA, I PROSSIMI EVENTI
87/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT
La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre:
12 settembre – Origine non preferenziale (made in): come individuarla correttamente
19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione
88/24 – ASSISTENZA SPECIALISTICA INTERNAZIONALIZZAZIONE – ORIGINE NON PREFERENZIALE (MADE-IN): COME IDENTIFICARLA CORRETTAMENTE
La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizza una sessione di assistenza specialistica gratuita (incontri individuali personalizzati con l’esperto di 1 ora) sul tema “Origine non preferenziale (Made-In): come identificarla correttamente”. Appuntamento:
16 settembre (4 slot da un’ora dalle ore 9.00 alle 13.00)
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione
89/24 – WEBINAR DIRE, AMBIENTE UNICO DI COMPILAZIONE PRATICHE
Continua il percorso che porterà DIRE a diventare l’ambiente unico di compilazione di tutte le pratiche verso il Registro Imprese, per ogni tipologia di utente. Durante il webinar gratuito saranno illustrati lo stato di avanzamento dei lavori, i prossimi rilasci e le demo di compilazione di alcuni pratiche. Appuntamento:
17 settembre – adempimenti destinati all’albo artigiani e compilati in modalità multi-adempimento
Maggiori informazioni e iscrizioni alla pagina Incontri e seminari
Emergenza peste suina, ecco la posizione di Coldiretti

Sono saliti a 19 i focolai di peste suina africana (PSA) negli allevamenti lombardi, l’ultimo confermato proprio oggi in provincia di Lodi, che si aggiunge agli altri accertati dal 26 luglio scorso a Milano, Pavia e la stessa Lodi. A livello europeo – precisa Coldiretti Brescia su fonti EFSA – Nel 2023 sono stati 14 gli stati membri dell’UE interessati dalla peste suina africana (PSA), che, in rapporto all’anno precedente, ha fatto quintuplicare i focolai infettivi nei suini domestici. Il virus fu introdotto per la prima volta in Svezia e Croazia diffondendosi poi a nuove aree in Italia, riapparve anche in Grecia dopo una pausa di due anni.
Cresce la preoccupazione tra gli allevatori bresciani – precisa Coldiretti Brescia – la nostra provincia non è ricompresa tra le zone di restrizione, assoggettate a grossi vincoli agli spostamenti degli animali, ma il “fronte” della malattia si sta pericolosamente avvicinando: “il nostro impegno resta costante – precisa Laura Facchetti presidente di Coldiretti Brescia – tutti gli allevatori colpiti e anche quelli che si trovano nelle aree interessate devono avere tutta l’attenzione istituzionale necessaria; vigileremo e reagiremo al fianco dei nostri soci suinicoltori affinché gli interventi necessari non rimangano lettera morta, ma si proceda nel più breve tempo possibile a copertura del mancato reddito”
Il problema principale – ancora da risolvere – per la diffusione del virus, rimangono i cinghiali – precisa Coldiretti Brescia – in questa fase fondamentali diventano anche le misure di biosicurezza che gli allevatori stanno mettendo in campo per proteggere ogni allevamento.
“La peste suina interessa unicamente gli animali – aggiunge in conclusione la presidente Facchetti – per cui non ci deve essere nessuna preoccupazione per la sanità e la salubrità dei prodotti che finiscono sulle tavole dei cittadini consumatori. La malattia viaggia sulle gambe dei cinghiali ed è urgente attivare tutte quelle misure utili a contenere e bloccare la diffusione del virus a partire da piani concreti di abbattimento dei selvatici”.
Ospitaletto, ecco i risultati di Sabaf al 30 giugno

➢ RISULTATI CONSOLIDATI DEL SECONDO TRIMESTRE 2024
RICAVI adj1: €74,1 mln (€56,8 mln nel 2Q 2023 +30,5%; +18,2% a parità di perimetro) RICAVI: €75,8 mln (€50,9 mln nel 2Q 2023 +49%)
EBITDA adj: €12,4 mln (€8,5 mln nel 2Q 2023 +46,4%) EBITDA: €13,1 mln (€4,9 mln nel 2Q 2023 +168,3%)
EBITDA adj/RICAVI: 16,7% (14,9 % nel 2Q 2023)
EBITDA/RICAVI: 17,3% (9,6% nel 2Q 2023)
EBIT adj: €7,7 mln (€4,2 mln nel 2Q 2023 +81,2%) EBIT: €7,4 mln (€0,4 mln nel 2Q 2023)
RISULTATO NETTO adj: €5,4 mln (€1,8 mln nel 2Q 2023) RISULTATO NETTO: €4,1 mln (€ -0,6 mln nel 2Q 2023)
➢ RISULTATI CONSOLIDATI DEL PRIMO SEMESTRE 2024
RICAVI adj: €143,1 mln (€114,9 mln nel 1H 2023 +24,5%; +12,6% a parità di perimetro) RICAVI: €144,7 mln (€109 mln nel 1H 2023 +32,8%)
EBITDA adj: €22,9 mln (€15,6 mln nel 1H 2023 +47,1%) EBITDA: €23,7 mln (€11,4 mln nel 1H 2023 +107,4%)
EBITDA adj/RICAVI: 16% (13,6 % nel 1H 2023)
EBITDA/RICAVI: 16,4% (10,5 % nel 1H 2023)
EBIT adj: €13,5 mln (€7,1 mln nel 1H 2023 +89,6%) EBIT: €12,4 mln (€1,9 mln nel 1H 2023)
RISULTATO NETTO adj: €10,1 mln (€3,2 mln nel 1H 2023) RISULTATO NETTO: €8,4 mln (€ -1,4 mln nel 1H 2023)
➢ OUTLOOK
- L’andamento delle vendite e il portafoglio ordini per i prossimi mesi prospettano per la seconda metà dell’anno performance in linea con il primo semestre e consentiranno di realizzare nel 2024 il record storico dei ricavi per il Gruppo.
- Nel secondo semestre sta crescendo il contributo alle vendite dei nuovi stabilimenti produttivi in Messico e in India e dei componenti per la cottura a induzione.
1 I risultati economici consolidati normalizzati (adj) escludono gli impatti per l’applicazione dello IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate. I risultati economici normalizzati escludono altresì, per i soli dati relativi all’esercizio 2023, i costi per la fase di start-up di Sabaf India, di Sabaf Messico e della divisione Induzione, le cui attività operative sono entrate a regime nel corso del 2024. Questa rappresentazione consente una migliore comprensione della performance del Gruppo e della sua comparazione rispetto ai periodi precedenti.
Pietro Iotti, Amministratore Delegato di Sabaf, ha commentato:
“La crescita del 30% dei ricavi nel secondo trimestre ci ha consentito di incrementare la quota nel mercato globale e raggiungere il più alto fatturato trimestrale di sempre per Sabaf. L’aumento dei volumi, accompagnato da un importante miglioramento della redditività, assume maggior valore perché conseguiti in un mercato che fatica a riprendersi dai minimi del 2023.
Si stanno progressivamente manifestando gli effetti delle nostre linee strategiche, che contemplano la crescita organica, l’integrazione delle realtà acquisite e l’ulteriore sviluppo per linee esterne. Continueremo a focalizzarci sull’espansione della presenza internazionale, l’ampliamento e la diversificazione del portafoglio d’offerta, lo sviluppo del potenziale produttivo,”.
*****************************************************************************
Il Consiglio di Amministrazione di Sabaf S.p.A. si è riunito oggi a Ospitaletto per approvare la Relazione Finanziaria Semestrale al 30 giugno 2024.
Si precisa che a partire da aprile 2022 la Turchia, Paese in cui Sabaf ha impianti produttivi, è considerata un’economia “iperinflazionata” in base ai criteri stabiliti dallo “IAS 29 – Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate”. Nel comunicato stampa sono commentati i risultati economici consolidati normalizzati che escludono gli impatti per l’applicazione dello IAS 29. I risultati economici normalizzati escludono altresì, per i soli dati relativi all’esercizio 2023, i costi per la fase di start-up di Sabaf India, di Sabaf Messico e della divisione Induzione, le cui attività sono incluse nei risultati consolidati normalizzati del primo semestre 2024. Questa rappresentazione consente una migliore comprensione della performance del Gruppo e una più corretta comparazione rispetto ai periodi precedenti.
Risultati consolidati del secondo trimestre 2024

Nel corso del secondo trimestre è proseguito il deciso miglioramento dei risultati economici del Gruppo. In un mercato che si caratterizza per la difficile ripresa dai minimi del 2023, Sabaf ha ottenuto performance molto positive grazie alla crescente internazionalizzazione, all’ampliamento e alla diversificazione del portafoglio d’offerta e all’aumento del potenziale produttivo.
Il Gruppo ha registrato vendite normalizzate per 74,1 mln di euro, superiori del 30,5% rispetto al secondo trimestre 2023 (+18,2% a parità di perimetro).
L’EBITDA normalizzato del secondo trimestre è stato di 12,4 mln di euro (16,7% del fatturato), in crescita del 46,4% rispetto agli 8,5 mln di euro (14,9%) del secondo trimestre 2023. Il ritorno a livelli di redditività di eccellenza è conseguenza diretta del significativo recupero dei volumi di attività e di un adeguato utilizzo della capacità produttiva dei principali stabilimenti.
Il reddito operativo (EBIT) normalizzato è stato di 7,7 mln di euro (10,4%), superiore dell’81,2% rispetto ai 4,2 mln di euro del secondo trimestre 2023 (7,5%).
L’utile netto normalizzato del periodo è stato di 5,4 mln di euro (1,8 mln di euro nel secondo trimestre 2023).
Risultati consolidati del primo semestre 2024
Nel primo semestre del 2024 il Gruppo Sabaf ha conseguito ricavi di vendita normalizzati pari a 143,1 mln di euro, superiori del 24,5% rispetto ai 114,9 mln di euro del primo semestre 2023 (+12,6% a parità di perimetro).
L’EBITDA normalizzato del primo semestre 2024 è stato di 22,9 mln di euro (16% delle vendite), in crescita del 47,1% rispetto ai 15,6 mln di euro (13,6%) del primo semestre 2023.
L’EBIT normalizzato è stato di 13,5 mln di euro (9,4%), superiore dell’89,6% ai 7,1 mln di euro (6,2%) del
primo semestre 2023.
L’utile netto normalizzato del periodo è stato di 10,1 mln di euro (3,2 mln di euro nel primo semestre 2023).
Situazione patrimoniale, flussi finanziari e indebitamento finanziario al 30 giugno 2024
Dati in migliaia di euro | 30.06.2024 | 31.12.2023 | 30.06.2023 |
Attività non correnti | 181.619 | 181.167 | 166.788 |
Attività a breve2 | 149.925 | 133.401 | 124.256 |
Passività a breve3 (73.213) (61.553) (63.810)
Capitale circolante netto4 76.712 71.848 60.446
Fondi per rischi e oneri, TFR, imposte differite, altri debiti non
correnti (9.278) (9.477) (9.087)
Posizione finanziaria netta a breve termine 8.160 20.118 7.757
Posizione finanziaria netta a medio-lungo termine (82.923) (93.268) (81.588)
in migliaia di euro | 30.06.2024 | 31.12.2023 | 30.06.2023 |
Liquidità iniziale | 36.353 | 20.923 | 20.923 |
Cash flow operativo | 13.693 | 39.852 | 24.339 |
Flusso monetario dagli investimenti (6.152) (16.942) (11.127) Free cash flow 7.541 22.910 13.212 | |||
Flusso monetario dell’attività finanziaria | (10.545) | (14.670) | (6.261) |
Acquisizioni | – | (9.108) | (783) |
Pagamento di dividendi Operazioni su azioni proprie Aumento di capitale | (7.229) – – | – – 17.312 | – (462) – |
Differenze cambi di traduzione | (575) | (1.014) | 776 |
Flusso monetario del periodo | (10.808) | 15.430 | 6.482 |
Liquidità finale | 25.545 | 36.353 | 27.405 |
Nel primo semestre 2024 la gestione operativa ha generato flussi finanziari per 13,7 mln di euro. Al 30 giugno 2024 l’incidenza del capitale circolante netto3 sui ricavi è stata del 26,5%, rispetto al 34,1% del 30 giugno 2023 e al 30,2% di fine 2023.
Nel semestre sono stati investiti 6,2 mln di euro (11,1 mln di euro nel primo semestre 2023 e 16,9 mln di
euro nell’intero esercizio 2023).
Al 30 giugno 2024 l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 74,8 mln di euro (73,2 milioni di euro al 31 dicembre 2023 e 73,8 milioni di euro al 30 giugno 2023), a fronte di un patrimonio netto consolidato di 174,3 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2024 include per 11,5 milioni di
2 Somma di Rimanenze, Crediti commerciali, Crediti per imposte e Altri Crediti correnti
3 Somma di Debiti commerciali, Debiti per imposte e Altri debiti
4 Differenza tra Attività a breve e Passività a breve
euro la passività finanziaria relativa alla contabilizzazione dell’opzione put concessa ai soci di minoranza di MEC (società americana di cui Sabaf ha acquisito il 51% nel luglio 2023) e per 6,7 milioni di euro le passività finanziarie iscritte ai sensi dell’IFRS 16 (6,1 mln relativi a leasing operativi e 0,6 mln relativi a leasing finanziari).
*****************************************************************************
I risultati saranno illustrati alla comunità finanziaria alle ore 16,00 di oggi 4 settembre 2024 nel corso di una conference call (per prendere parte alla conference call, preregistrarsi al seguente link: Registrazione conference call Sabaf).
La relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2024 sarà a disposizione del pubblico nei modi e nei termini di legge.
Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Gianluca Beschi dichiara ai sensi del comma 2 dell’articolo 154–bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato stampa corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili. I risultati trimestrali e i dati normalizzati non sono assoggettati a revisione contabile. Allegati: prospetti contabili consolidati.
Per ulteriori informazioni:
Situazione Patrimoniale-Finanziaria Consolidata
(in migliaia di euro) 30.06.2024 31.03.2024 31.12.2023 30.06.2023
ATTIVO
ATTIVITA’ NON CORRENTI
Attività materiali | 106.712 | 107.316 | 108.741 | 101.998 |
Investimenti immobiliari | 580 | 668 | 691 | 862 |
Attività immateriali | 60.427 | 59.616 | 57.231 | 50.887 |
Partecipazioni | 86 | 95 | 95 | 97 |
Crediti non correnti | 1.133 | 1.415 | 1.094 | 1.690 |
Imposte anticipate | 12.681 | 12.060 | 13.315 | 10.728 |
Totale attività non correnti | 181.619 | 181.170 | 181.167 | 166.262 |
ATTIVITA’ CORRENTI | ||||
Rimanenze | 65.624 | 63.429 | 61.985 | 59.524 |
Crediti commerciali | 71.105 | 66.466 | 55.826 | 52.801 |
Crediti per imposte | 8.663 | 11.274 | 11.722 | 8.994 |
Altri crediti correnti | 4.533 | 4.387 | 3.868 | 2.937 |
Attività finanziarie correnti | 9.370 | 6.601 | 7.257 | 4.758 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti | 25.545 | 31.166 | 36.353 | 27.405 |
Totale attività correnti | 184.840 | 183.323 | 177.011 | 156.419 |
ATTIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA | – | – | – | 526 |
TOTALE ATTIVO | 366.459 | 364.493 | 358.178 | 323.207 |
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale | 12.687 | 12.687 | 12.687 | 11.533 |
Utili accumulati, Altre riserve | 93.910 | 104.456 | 97.656 | 99.328 |
Riserva IAS 29 | 50.757 | 47.031 | 48.649 | 34.877 |
Utile del periodo | 8.363 | 4.270 | 3.103 | (1.422) |
Totale quota di pertinenza della Capogruppo | 165.717 | 168.444 | 162.095 | 144.316 |
Interessi di Minoranza | 8.573 | 8.222 | 8.293 | – |
Totale patrimonio netto | 174.290 | 176.666 | 170.388 | 144.316 |
PASSIVITA’ NON CORRENTI | ||||
Finanziamenti | 71.396 | 78.912 | 81.547 | 81.588 |
Altre passività finanziarie | 11.527 | 11.721 | 11.721 | – |
TFR e fondi di quiescenza | 3.832 | 3.767 | 3.805 | 3.713 |
Fondi per rischi e oneri | 327 | 334 | 353 | 440 |
Imposte differite | 4.901 | 5.098 | 5.136 | 4.934 |
Altri debiti non correnti | 218 | 218 | 183 | – |
Totale passività non correnti | 92.201 | 100.050 | 102.745 | 90.675 |
PASSIVITA’ CORRENTI | ||||
Finanziamenti | 26.575 | 24.003 | 23.317 | 24.231 |
Altre passività finanziarie | 180 | 267 | 175 | 175 |
Debiti commerciali | 51.034 | 44.541 | 42.521 | 45.766 |
Debiti per imposte | 3.497 | 3.615 | 3.025 | 3.036 |
Altri debiti | 18.682 | 15.351 | 16.007 | 15.008 |
Totale passività correnti | 99.968 | 87.777 | 85.045 | 88.216 |
PASSIVITA’ DESTINATE ALLA VENDITA | – | – | – | – |
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 366.459 | 364.493 | 358.178 | 323.207 |
Conto Economico Consolidato
(in migliaia di euro)
II trimestre 2024 (*)
II trimestre 2023 (*)
I semestre 2024
I semestre 2023
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi | 75.816 | 50.899 | 144.677 | 108.962 |
Altri proventi | 2.500 | 1.714 | 4.638 | 4.062 |
Totale ricavi e proventi operativi | 78.316 | 52.613 | 149.315 | 113.024 |
COSTI OPERATIVI | ||||
Acquisti di materiali | (37.985) | (23.514) | (71.296) | (54.580) |
Variazione delle rimanenze | 3.595 | (2.735) | 5.313 | (1.385) |
Servizi | (13.236) | (9.589) | (25.284) | (20.809) |
Costi del personale | (17.633) | (12.767) | (34.735) | (25.937) |
Altri costi operativi | (746) | (253) | (1.163) | (795) |
Costi per lavori interni capitalizzati | 795 | 1.130 | 1.524 | 1.896 |
Totale costi operativi | (65.210) | (47.728) | (125.641) | (101.610) |
RISULTATO OPERATIVO ANTE | ||||
AMMORTAMENTI, | ||||
PLUS/MINUSVALENZE, | 13.106 | 4.885 | 23.674 | 11.414 |
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI | ||||
ATTIVITA‘ NON CORRENTI (EBITDA) | ||||
Ammortamenti | (5.689) | (4.515) | (11.327) | (9.547) |
Plusvalenze/Minusvalenze da realizzo di | ||||
attività non correnti 12 | (12) | 55 | (12) | |
Svalutazioni/Ripristini di valore di attività non correnti (8) | – | (8) | – | |
RISULTATO OPERATIVO (EBIT) 7.421 | 358 | 12.394 | 1.855 | |
Proventi finanziari 997 | 442 | 1.648 | 532 | |
Oneri finanziari (1.263) | (1.081) | (2.334) | (1.867) | |
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione (1.460) | 730 | (1.119) | (677) | |
Utili e perdite su cambi 110 | (1.180) | 864 | (1.711) | |
Utili e perdite da partecipazioni – | – | – | – | |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 5.805 | (731) | 11.453 | (1.868) | |
Imposte sul reddito (1.445) | 100 | (2.625) | 446 | |
UTILE DELL’ESERCIZO 4.360 | (631) | 8.828 | (1.422) | |
di cui Quota di pertinenza di terzi 267 | – | 465 | – | |
UTILE DI PERTITENZA DEL GRUPPO 4.093 | (631) | 8.363 | (1.422) |
(*) dati non assoggettati a revisione contabile
Rendiconto Finanziario Consolidato
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di inizio periodo | I semestre 2024 36.353 | I semestre 2023 20.923 |
Risultato netto di periodo | 8.828 | (1.422) |
Rettifiche per: | ||
– Ammortamenti del periodo | 11.327 | 9.547 |
– Minusvalenze / Plusvalenze realizzate | (55) | 12 |
– Utili e perdite da partecipazioni | 8 | – |
– Rivalutazione ex IAS 29 | 1.779 | 3.286 |
– Proventi e oneri finanziari | (729) | 1.375 |
– Valutazione IFRS 2 piano Stock Grant | (299) | 238 |
– Imposte sul reddito | 2.625 | (446) |
– Differenze cambio non monetarie | 374 | – |
Variazione TFR | 27 | 52 |
Variazione fondi rischi | (26) | (117) |
Variazione crediti commerciali | (15.745) | 3.398 |
Variazione delle rimanenze | (4.813) | 545 |
Variazione dei debiti commerciali 8.730 6.897
Variazione del capitale circolante netto | (11.828) | 10.840 |
Variazione altri crediti e debiti, imposte differite | 3.495 | 2.795 |
Pagamento imposte | (843) | (766) |
Pagamento oneri finanziari | (2.061) | (1.660) |
Incasso proventi finanziari 1.071 605 | ||
Flussi finanziari dall’attività operativa | 13.693 | 24.339 |
Investimenti in attività non correnti – immateriali | (1.351) | (1.409) |
materialifinanziarie | (5.061) – | (10.130) – |
Disinvestimento di attività non correnti 260 412 | ||
Flussi finanziari dall’attività di investimento | (6.152) | (11.127) |
Free Cash Flow | 7.541 | 13.212 |
Rimborso finanziamenti | (13.285) | (20.857) |
Nuovi finanziamenti | 5.474 | 17.190 |
Variazione attività finanziarie | (2.734) | (2.594) |
Acquisto azioni proprie | – | (462) |
Pagamento di dividendi (7.229) 0 | ||
Flussi finanziari dall’attività finanziaria | (17.774) | (6.723) |
Acquisizioni e altre variazioni dell’area di consolidamento | – | (783) |
Differenze cambi di traduzione | (575) | 776 |
Flussi finanziari netti del periodo | (10.808) | 6.482 |
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo | 25.545 | 27.405 |
Totale indebitamento finanziario
30.06.2024 | 31.12.2023 | Variazione | ||
A. B. C. | Disponibilità liquide Mezzi equivalenti a disponibilità liquide Altre attività finanziarie correnti | 25.545 – 9.370 | 36.353 – 7.257 | (10.808) – 2.113 |
D. | Liquidità (A+B+C) | 34.915 | 43.610 | (8.695) |
E. | Debito finanziario corrente | 7.001 | 1.799 | 5.202 |
F. | Parte corrente del debito finanziario non corrente | 19.754 | 21.693 | (1.939) |
G. | Indebitamento finanziario corrente (E+F) | 26.755 | 23.492 | 3.263 |
H. | Indebitamento finanziario corrente netto (G-D) | (8.160) | (20.118) | 11.958 |
I. | Debito finanziario non corrente | 53.185 | 63.548 | (10.363) |
J. K. | Strumenti di debito Debiti commerciali e altri debiti non correnti | 29.738 – | 29.720 – | 18 – |
L. | Indebitamento finanziario non corrente (I+J+K) | 82.923 | 93.268 | (10.345) |
M. | Totale indebitamento finanziario (H+L) | 74.763 | 73.150 | 1.613 |
Iperinflazione – Turchia: applicazione dello IAS 29
Nel bilancio consolidato semestrale abbreviato lo IAS 29 è stato applicato con riferimento alla società controllata Sabaf Turchia. L’effetto relativo alla rimisurazione delle attività e passività non monetarie, delle poste di patrimonio netto e delle componenti di conto economico del primo semestre 2024 è stato rilevato in un’apposita voce di conto economico tra i proventi e oneri finanziari. Il relativo effetto fiscale è stato rilevato tra le imposte del periodo.
Di seguito si riportano i livelli cumulati degli indici generali dei prezzi al consumo:
Indice dei prezzi al consumo | Valore al 31.12.2023 | Valore al 30.06.2024 | Variazione |
TURKSTAT | 1.859,38 | 2.319,29 | +24,73% |
Indice dei prezzi al consumo | Valore al 31.12.2022 | Valore al 31.12.2023 | Variazione |
TURKSTAT | 1.128,45 | 1.859,38 | +64,77% |
Indice dei prezzi al consumo | Valore al 31.12.2022 | Valore al 30.06.2022 | Variazione |
TURKSTAT | 1.128,45 | 1.351,59 | +19,77% |
Effetto Iperinflazione Totale attività non correnti 144.721 36.898 181.619 Totale attività correnti 183.340 1.500 184.840 Totale attivo 328.061 38.398 366.459 Totale patrimonio netto 135.976 38.314 174.290 Totale passività non correnti 92.117 84 92.201 Totale passività correnti 99.968 – 99.968 Totale passivo e patrimonio netto 328.061 38.398 366.459 Effetti dell’applicazione dell’iperinflazione sulla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata
(in migliaia di euro)
30.06.2024
30.06.2024
con effetto Iperinflazione
Effetto Iperinflazione Ricavi e proventi operativi 147.710 1.605 149.315 Costi operativi (124.770) (871) (125.641) EBITDA 22.940 734 23.674 EBIT 13.493 (1.099) 12.394 Risultato prima delle imposte 13.638 (2.185) 11.453 Imposte sul reddito (3.031) 406 (2.625) Quota di pertinenza dei terzi 465 – 465 Risultato netto dell’esercizio 10.142 (1.779) 8.363 Effetti dell’applicazione dell’iperinflazione sul Conto Economico Consolidato
(in migliaia di euro)
6 mesi 2024
6 mesi 2024
con effetto Iperinflazione
(in migliaia di euro) I SEM 2024 Effetto IAS29 COMPONENTI ECONOMICHE
I SEM 2024
Normalizzato
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI
Ricavi 144.677 (1.566) 143.111
Altri proventi 4.638 (39) 4.599
Totale ricavi e proventi operativi 149.315 (1.605) 147.710
COSTI OPERATIVI
Acquisti di materiali (71.296) 652 (70.644)
Variazione delle rimanenze 5.313 (170) 5.143
Servizi (25.284) 160 (25.124)
Costi del personale (34.735) 228 (34.507)
Altri costi operativi (1.163) 1 (1.162)
Costi per lavori interni capitalizzati 1.524 – 1.524
Totale costi operativi (125.641) 871 (124.770)
Ammortamenti | (11.327) | 1.789 | (9.538) |
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti | 55 | 44 | 99 |
Rettifiche di valore di attività non correnti | (8) | – | (8) |
RISULTATO OPERATIVO | 12.394 | 1.099 | 13.493 |
Proventi finanziari | 1.648 | (9) | 1.639 |
Oneri finanziari | (2.334) | (3) | (2.337) |
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione | (1.119) | 1.119 | – |
Utili e perdite su cambi Utili e perdite da partecipazioni | 864 – | (21) – | 843 – |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | 11.453 | 2.185 | 13.638 |
Imposte sul reddito | (2.625) | (406) | (3.031) |
UTILE DEL PERIODO | 8.828 | 1.779 | 10.607 |
di cui: Quota di pertinenza di terzi | 465 | – | 465 |
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 8.363 | 1.779 | 10.142 |
(in migliaia di euro) I SEM 2023
COMPONENTI ECONOMICHE
Effetto IAS29
Effetto Start–up
I SEM 2023
Normalizzato
RICAVI E PROVENTI OPERATIVI Ricavi | 108.962 | 5.983 | – | 114.945 |
Altri proventi | 4.062 | 162 | – | 4.224 |
Totale ricavi e proventi operativi | 113.024 | 6.145 | – | 119.169 |
COSTI OPERATIVI | ||||
Acquisti di materiali | (54.580) | (2.090) | 44 | (56.626) |
Variazione delle rimanenze | (1.385) | 378 | 3 | (1.004) |
Servizi | (20.809) | (666) | 894 | (20.581) |
Costi del personale | (25.937) | (729) | 213 | (26.453) |
Altri costi operativi | (795) | (9) | – | (804) |
Costi per lavori interni capitalizzati | 1.896 | – | – | 1.896 |
Totale costi operativi | (101.610) | (3.116) | 1.154 | (103.572) |
RISULTATO OPERATIVO ANTE | ||||
AMMORTAMENTI, PLUS/MINUSVALENZE, | 11.414 | 3.029 | 1.154 | 15.597 |
SVALUTAZIONI/RIPRISTINI DI VALORE DI ATTIVITÀ NON CORRENTI | ||||
Ammortamenti | (9.547) | 766 | 312 | (8.469) |
Plusvalenze da realizzo di attività non correnti | (12) | – | – | (12) |
Rettifiche di valore di attività non correnti | – | – | – | – |
RISULTATO OPERATIVO | 1.855 | 3.795 | 1.466 | 7.116 |
Proventi finanziari | 532 | 73 | – | 605 |
Oneri finanziari | (1.867) | 4 | – | (1.863) |
Proventi/(Oneri) netti da iperinflazione | (677) | 677 | – | – |
Utili e perdite su cambi | (1.711) | (380) | – | (2.091) |
Utili e perdite da partecipazioni | – | – | – | – |
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE | (1.868) | 4.169 | 1.466 | 3.767 |
Imposte sul reddito | 446 | (883) | (93) | (530) |
UTILE DEL PERIODO | (1.422) | 3.286 | 1.373 | 3.237 |
di cui: | ||||
Quota di pertinenza di terzi | – | – | – | – |
UTILE DI PERTINENZA DEL GRUPPO | (1.422) | 3.286 | 1.373 | 3.237 |
Ricavi semestrali normalizzati (in migliaia di euro) | I SEM 2024 | % | I SEM 2023 | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Europa (Turchia esclusa) | 41.492 | 29,0% | 38.953 | 33,9% | +6,5% | 71.734 |
Turchia | 36.853 | 25,8% | 31.357 | 27,3% | +17,5% | 63.419 |
Nord America | 30.437 | 21,3% | 17.458 | 15,2% | +74,3% | 47.697 |
Sud America | 17.620 | 12,3% | 12.916 | 11,2% | +36,4% | 27.858 |
Africa e Medio Oriente | 9.236 | 6,5% | 10.134 | 8,8% | -8,9% | 17.762 |
Asia e Oceania | 7.473 | 5,2% | 4.127 | 3,6% | +81,1% | 10.616 |
Totale | 143.111 | 100% | 114.945 | 100% | +24,5% | 239.086 |
Ricavi trimestrali normalizzati (in migliaia di euro) | II TRIM 2024* | % | II TRIM 2023* | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Europa (Turchia esclusa) | 20.834 | 28,1% | 19.188 | 33,8% | +8,6% | 71.734 |
Turchia | 18.467 | 24,9% | 14.441 | 25,4% | +27,9% | 63.419 |
Nord America | 15.779 | 21,3% | 9.735 | 17,1% | +62,1% | 47.697 |
Sud America | 10.660 | 14,4% | 6.187 | 10,9% | +72,3% | 27.858 |
Africa e Medio Oriente | 4.292 | 5,8% | 4.814 | 8,5% | –10,8% | 17.762 |
Asia e Oceania | 4.081 | 5,5% | 2.433 | 4,3% | +67,7% | 10.616 |
Totale | 74.113 | 100% | 56.798 | 100% | +30,5% | 239.086 |
Ricavi normalizzati per linea di prodotto (in migliaia di euro)
Ricavi semestrali normalizzati (in migliaia di euro) | I SEM 2024 | % | I SEM 2023 | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Componenti gas | 84.754 | 59,2% | 72.556 | 63,2% | +16,8% | 144.010 |
Cerniere | 43.932 | 30,7% | 29.021 | 25,2% | +51,4% | 70.410 |
Componenti elettronici | 14.194 | 9,9% | 13.368 | 11,6% | +6,2% | 24.666 |
Induzione | 231 | 0,2% | – | – | n.a. | – |
Totale | 143.111 | 100% | 114.945 | 100% | +24,5% | 239.086 |
Ricavi trimestrali normalizzati (in migliaia di euro) | II TRIM 2024* | % | II TRIM 2023* | % | Variazione % | Esercizio 2023 |
Componenti gas | 44.129 | 59,5% | 36.334 | 64,0% | +21,5% | 144.010 |
Cerniere | 23.001 | 31,0% | 13.707 | 24,1% | +67,8% | 70.410 |
Componenti elettronici | 6.832 | 9,3% | 6.757 | 11,9% | +1,1% | 24.666 |
Induzione | 151 | 0,2% | – | – | n.a. | – |
Totale | 74.113 | 100% | 56.798 | 100% | +30,5% | 239.086 |
Ecco i prossimi eventi della Camera di Commercio

Pubblichiamo di seguito, da Bsnews, il calendario dei nuovi eventi settimanali della Camera di Commercio di Brescia e provincia.
GLI EVENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI BRESCIA
84/24 – REALIZZARE LA TRANSIZIONE 5.0 – OPPORTUNITA’ E SOLUZIONI
Il Laboratorio ESG di Brescia, in collaborazione con la Camera di Commercio di Brescia, Intesa Sanpaolo e CSMT, presenta un programma di incontri in presenza sulle opportunità e i contributi economici dedicati alla transizione 5.0. Appuntamenti:
10 settembre – Fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari)
24 settembre – Industrie alimentari e industrie delle bevande
8 ottobre – Industrie tessili
Maggiori informazioni alla pagina Economia Circolare e Responsabilità Sociale
85/24 – RASSEGNA WEBINAR LOMBARDIA POINT
La rassegna webinar Lombardia Point è realizzata in collaborazione con Unioncamere Lombardia – Servizio Lombardiapoint, EEN – Enterprise Europe Network e Regione Lombardia. Appuntamenti di settembre:
12 settembre – Origine non preferenziale (made in): come individuarla correttamente
19 settembre – Novità in materia di dazi ambientali
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione
86/24 – ASSISTENZA SPECIALISTICA INTERNAZIONALIZZAZIONE – ORIGINE NON PREFERENZIALE (MADE-IN): COME IDENTIFICARLA CORRETTAMENTE
La Camera di Commercio di Brescia, in collaborazione con Unioncamere Lombardia, organizza una sessione di assistenza specialistica gratuita (incontri individuali personalizzati con l’esperto di 1 ora) sul tema “Origine non preferenziale (Made-In): come identificarla correttamente”, in data 16 settembre (4 slot da un’ora dalle ore 9.00 alle 13.00).
Maggiori informazioni alla pagina News per l’internazionalizzazione