Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Carpenedolo, il laboratorio abusivo riapre nonostente i sigilli. Arrestati i titolari

in Bassa/Economia/Guardia di Finanza/Manifatturiero/Zone by

E’ scattato l’arresto per i due cinesi intestatari di un laboratorio a Carpenedolo. Il capannone era stato chiuso dalle autorità perché all’interno erano stati trovati lavoratori costretti a vivere e operare in condizioni a dir poco precarie. Su 13 dieci persone, infatti, i carabinieri e gli ispettori del lavoro ne avevano individuate dieci senza contratto, sei anche prive del permesso di soggiorno.

Nel laboratorio venivano prodotte calze di bassa qualità destinate ai supermercati asiatici, ma anche articoli destinati a griffe di livello. I titolari, oltre al sequestro della merce, avevano ricevuto una multa da 75mila euro. Ma il giorno dopo, i due 19enni hanno riaperto l’azienda come se nulla fosse successo. Una decisione pagata a caro prezzo.

 

 

Quanto vale l’Imu del centro commerciale? E’ scontro tra Elnòs e Comune

in Città e Hinterland/Commercio/Economia/Elnòs/Zone by
Elnòs

Tra ambientalisti e piccoli commercianti c’è chi sorride tra i baffi, parlando di contrappasso dantesco nei confronti di un’amministrazione comunale che ha permesso la realizzazione dell’ennesimo centro commerciale nel nome della promessa di grandi entrate tra oneri e imposte. Ma c’è anche chi è preoccupato due volte, perché la vicenda – oltre a favorire ancora la multinazionale svedese – rischia di provocare un pesante buco nelle casse comunali. E non solo  di Roncadelle.

In ballo, infatti, c’è il conteggio dell’Imu relativa al centro commerciale Ikea – Elnòs, centro accatastato dai proprietari in una categoria tributariamente agevolata: la D invece che la C, in cui sono collocate diverse realtà concorrenti del Bresciano. Il risultato è che nelle casse comunali entreranno 500mila euro in meno su un bilancio complessivo di 7 milioni. Immediato il ricorso all’Agenzia delle entrate, ma per la risposta potrebbe volerci almneo un anno.

Ma Ikea la pensa diversamente. “In riferimento alle dichiarazioni del Comune di Roncadelle in merito al gettito IMU, ELNÒS Shopping precisa di avere ottenuto l’accatastamento del proprio immobile dopo un confronto con i tecnici del Catasto che hanno certificato la correttezza della procedura con la sua approvazione”, si legge in una nota, “ELNÒS Shopping è a conoscenza delle difficoltà sul bilancio previsionale del Comune di Roncadelle, e auspica che il confronto con l’Agenzia delle Entrate, il Ministero competente, il Catasto si risolva in maniera equa per tutte le parti coinvolte. L’investimento di ELNÒS Shopping sul territorio in termini di recupero di un’area dismessa, posti di lavoro, indotto, oneri di urbanizzazione, realizzazione di infrastrutture e sostegno alle iniziative del Comune”, continua il comunicato, “è stato ingente; negli anni si è instaurato un rapporto di proficua collaborazione con il Comune di Roncadelle, il nostro insediamento commerciale versa nelle casse dell’ente quanto dovuto e consideriamo importante che questo si tramuti in concreti vantaggi per la cittadinanza”.

Leali Steel, bilancio in rosso per 21 milioni. Ma arriva l’offerta algerina

in Acciaio/Economia/Valsabbia/Zone by

Si è chiuso con un profondo rosso il bilancio 2016 della Leali Steel: oltre 21 milioni di euro di perdita. Con 107 milioni di euro di debiti totali Secondo quanto riportato dal Giornale di Brescia, che riferisce di un articolo del Sole 24 Ore, la prospettiva dell’azienda che fa parte del gruppo svizzero Klesh da qualche giorno sarebbe un po’ meno buia. Il patron del gruppo algerino Cevital – che due anni fa ha rilevato l’ex Lucchini di Piombino – ha infatti confermato il suo interesse per i due stabilimenti: il laminatoio di Odolo dove lavorano 120 persone, e l’acciaieria di Borgo Valsugana, in provincia di Trento) della Leali Steel. Per il momento l’ipotesi è l’affitto triennale.

Lugana Doc, il 2016 chiude con 150 milioni di euro di fatturato

in Alimentare/Economia/Garda/Zone by
150 milioni di euro di fatturato, 14 milioni di bottiglie nella vendemmia 2015, 1675 ettari coltivati, un lungo tour promozionale negli USA con 10 tappe e tanti progetti in cantiere, in Italia e all’estero, per festeggiare nel 2017 i 50 anni della DOC, la prima della Lombardia. Questi i numeri più che positivi del Consorzio Tutela Lugana DOC, che chiude il 2016 in forte crescita, confermando così il trend di crescita che dura dal 2006, con una produzione raddoppiata in dieci anni.
“Per noi è stato il miglior anno in assoluto – afferma il presidente Luca Formentini, riconfermato lo scorso febbraio alla guida del Consorzio per un altro triennio –. Mai avevamo raggiunto questi traguardi e mai prima d’ora il nostro vino aveva ottenuto riconoscimenti così unanimi e significativi, con un export al 70% in crescita sia in mercati consolidati, come la Germania, che in paesi fino a pochi anni fa preclusi, come gli USA o il sud est asiatico. Siamo soddisfatti non solo dei risultati commerciali del nostro vino ma anche di alcuni progetti da tempo coltivati che nel 2016 hanno finalmente visto la luce. Fra tutti l’istituzione ufficiale della Commissione tecnica, una sorta di laboratorio in cui i nostri associati potranno sperimentare un nuovo modo di lavorare insieme, e il protocollo siglato con i florovivaisti per il mantenimento del patrimonio arboreo della nostra area. Fra gli impegni che ci stanno più a cuore vi è infatti contribuire alla crescita della cultura della sostenibilità ambientale nel nostro territorio”.
Da anni il Consorzio è una delle voci più decise contro il passaggio della linea dell’alta velocità nel basso lago, linea che proprio pochi giorni fa è stata inaugurata nella tratta Milano-Brescia. “Non si tratta solo del danno economico diretto, che pure è ingente dato che la Turbiana oggi vale 200 euro al quintale e i terreni coltivati 300 mila euro l’ettaro – spiega Formentini -. Il rischio maggiore è la compromissione dell’intero distretto turistico del Garda, il terzo in assoluto in Italia. Un intervento così aggressivo in un’area dell’equilibrio fragile ci pare un vero suicidio, a maggior ragione in questo momento storico in cui, anche grazie al successo di filiere come la nostra, si è riusciti con fatica a porre un freno alla cementificazione ed al consumo di territorio. Non abbiamo ancora perso la speranza che si possa intervenire sul progetto e modificare il tracciato – conclude Formentini – e indirizzeremo una lettera aperta al confermato Ministro Delrio perché ascolti le nostre ragioni”.

Beretta acquista la bergamasca Victrix e si consolida nel manifatturiero

in Armi/Economia/Valtrompia e Lumezzane/Zone by

Nuova acquisizione per Fabbrica d’Armi Pietro Beretta che ha rilevato dalla bergamasca Rottigni Officina Meccanica il ramo d’azienda Victrix.  Victrix realizza per il settore difesa e law enforcement carabine con calibri particolari, mentre per il tiro a lunga distanza produce armi a canna rigata, che non andranno a sovrapporsi a quelle dei marchi finlandesi Sako e Tikka, già da diversi anni parte del gruppo di Gardone Val Trompia. Franco Gussalli Beretta, Presidente di Fabbrica d’Armi Pietro Beretta, ha commentato l’acquisizione ricordando come “con questa operazione sia io, che mio fratello Pietro, confermiamo il nostro impegno convinto nel manifatturiero: con l’acquisizione della tecnologia Victrix, che porteremo in Beretta, a Gardone arriveranno nuove competenze”.
L’acquisizione è stata annunciata da Andrea Candian, Marketing Manager di Beretta per il segmento Defense e Law Enforcement, e Giuseppe Valtorta, Amministratore Delegato della Rottigni, che grazie al nuovo accordo assumerà in Beretta l’incarico di senior product manager per il lungo rigato.  “Questa acquisizione ci offre l’opportunità di portare in azienda un know-how tecnologico nella caccia rigata, di potenziare le nostre competenze di Ricerca e Sviluppo anche sul tiro sniper e su quello a lunga distanza per il segmento sportivo – aggiunge il Presidente Franco Gussalli Beretta – ed anche di portare una nuova cultura di processo che deriva dalla produzione a canna rigata, aprendo nuove opportunità, professionali, industriali e commerciali. Beretta Due era nata come centro assistenza per l’alta gamma, prima per i fucili da caccia poi per quelli da tiro al piattello, ed ora lo sarà anche per le armi a canna rigata, lontane dalla tradizione armiera gardonese. Fabbrica d’Armi potrà ora vantare un’altra specializzazione, che porterà anche alcuni nuovi posti di lavoro”.

L’operazione Victrix segue l’acquisizione da parte di Beretta Holding del 40% di Zamberlan, azienda di Pievebelvicino in provincia di Vicenza che produce calzature da montagna da 87 anni. “Con Zamberlan andremo ad allargare la nostra gamma di accessori per l’outdoor – spiega Franco Gussalli Beretta – aggiungendo una collezione di calzature tecniche a marchio Beretta”. La strategia di ampliamento delle competenze da un lato e della gamma di prodotti e servizi offerti alla clientela dall’altro, ha visto proprio in queste settimane aggiungersi un ulteriore importante tassello nei reparti di Beretta Due. Dal 2017, infatti, al Gun Service Beretta sarà operativo anche un atelier per la produzione di valigette in pelle per la custodia delle armi, interamente realizzate a mano e personalizzabili con i migliori materiali.

“Chiudiamo il 2016 con due acquisizioni – conclude Franco Gussalli Beretta – ma soprattutto con i ricavi in leggera crescita”.

Valcamonica, quale sviluppo? Ecco le idee del Broletto

in Economia/Istituzioni/Provincia di Brescia/Valcamonica/Zone by

Si è svolto ieri mattina a Darfo il convegno “Segni di futuro: prospettive per uno sviluppo della Valle Camonica” al quale ha partecipato, tra le autorità, il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli. Sono stati affrontati vari temi legati all’occupazione, al mercato del lavoro, all’economia.

“Il Centro per l’Impiego di Breno – ha dichiarato il Presidente Mottinelli – che copre con i recapiti di Darfo e Edolo il territorio della Valle Camonica, nelle cui liste sono iscritte oltre 14mila persone, ha rilevato che i dati di quest’anno consentono di delineare una situazione di oggettiva difficoltà del mercato del lavoro in Valle Camonica, con oltre 4000 dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro e circa 3000 richieste di indennità di disoccupazione”.

Per quanto concerne l’attività professionale sul territorio, vanno menzionati il CFP Zanardelli con le sedi a Darfo, Edolo e Ponte di Legno, attive con corsi di formazione e inserimento lavorativo, che si inseriscono nel contesto territoriale di pertinenza attraverso forti relazione con il tessuto economico locale.

“La collaborazione con i Centri per l’impiego – ha proseguito Mottinelli – consente di tracciare non solo percorsi formativi qualificanti, ove prevalgono le ore di laboratorio e di alternanza scuola lavoro, ma anche percorsi di inserimenti lavorativi e in tirocinio. La recente creazione dell’Accademia di acconciatura nella sede di Darfo ha dato il via ad un importante centro di specializzazione in quest’ambito”. Particolare attenzione alla sede di Ponte di Legno, un’esperienza di scuola-impresa a 360 gradi per i giovani: l’albergo che ospita le attività consente di svolgere servizi di ospitalità vera e propria e di far esercitare i ragazzi su situazioni reali. I pasti vanno in effetti preparati e serviti a clienti reali. L’esperienza consente quindi un rapporto stretto con le associazioni di categoria presenti in valle, come l’associazione albergatori e l’associazione ristoratori dell’alta valle e con consorzi, come il consorzio della castagna, che valorizzano prodotti di eccellenza locale. La sede di Ponte di Legno costituisce quindi un punto di eccellenza nella formazione in ambito culinario.

Il Presidente Mottinelli si è concentrato poi sull’incubatore di imprese: “La realtà di Impresa e Territorio Scarl, pur essendo partecipata da soggetti pubblici, prevede una gestione con una forte impronta imprenditoriale e un forte collegamento con il privato, svolgendo diverse attività: dai centri servizi per le piccole imprese alla gestione di parchi tecnologici, centri di ricerca, assistenza e consulenza alle nuove imprese”.

I PRINCIPALI PROGETTI AVVIATI NEGLI ANNI CHE HANNO VISTO LA PARTECIPAZIONE ED IL COINVOLGIMENTO DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

Focus di attenzione: GIOVANI STUDENTI FAMIGLIE ENTI PUBBLICI DISOCCUPATI AZIENDE SVILUPPO DEL TERRITORIO Alcuni casi concreti di progettualità

► SALONE DELL’ORIENTAMENTO Progetto avviato con la prima edizione nel 2013 (ultima nel 2015) che ha avuto negli anni l’obiettivo di aiutare i giovani nella difficile scelta della scelta del proprio futuro.

► SPORTELLO EUROPA: sportello di Finanza Agevolata Nel 2015 lo Sportello Europa è realizzato e sviluppato con la Provincia di Brescia per offre servizi ai 205 comuni del territorio bresciano.

► OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO E DELLE IMPRESE L’Osservatorio ha attivato un servizio di monitoraggio permanente delle principali dinamiche che animano il mercato del lavoro della Valle Camonica, tramite l’analisi e l’elaborazione di fonti di dati esistenti e la realizzazione di indagini ad hoc sul territorio.

► PROGETTI SPERIMENTALI PER SVILUPPO DI PROFESSIONALITÀ QUALIFICATE PER IL MERCATO LOCALE Dare risposte ai fabbisogni occupazionali del territorio, per garantire maggiori opportunità di inserimento lavorativo per i giovani, anche attraverso la valorizzazione di professioni ad oggi abbandonate o poco attrattive per i giovani stessi e per le famiglie.

► PROGETTI PER FAVORIRE L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE PIÙ IN DIFFICOLTÀ La Provincia ha contribuito con ATSP, Comunità Montana di Valle Camonica, Incubatore di Imprese e mondo delle cooperative alla creazione di un sistema di rete per le politiche del lavoro. Sono stati condivisi ed attivati specifici progetti per favorire processi di inserimento lavorativo come ad esempio il progetto DOTE OCCUPAZIONALE PER DISOCCUPATI E INOCCUPATI RESIDENTI NEL DISTRETTO DI VALLECAMONICA –SEBINO ed il progetto L.A.V.O.R.O. (a new Local labor market Arrangement Versus Old Rules and hOrizons) presentato a valere sul programma Europeo EaSI.

► PROGETTI PER IL TERRITORIO Cogliere attraverso il lavoro dell’Incubatore di Imprese i fabbisogni dei territorio oggetti ai finanziamenti (comuni diretti e comuni confinanti), individuando progettualità in grado di generare reali opportunità per l’area oggetto di finanziamento e non solo.

► PROGETTI PER LE IMPRESE AGENDA DIGITALE BRESCIANA all’interno della quale si collocano specifiche progettualità per le imprese.

Ricordiamo che Piano nazionale Industria 4.0 presentato a Milano lo scorso settembre prevede incentivi per investimenti in ambito di innovazione, e il territorio va accompagnato in questo percorso. Impresa e Territorio Scarl gestisce l’Incubatore della rete di Invitalia e quindi legato a MISE, sosterrà la provincia in questo percorso. Infine importante l’attività dell’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona, costituita da 42 Comuni della Valle Camonica, dalla Comunità Montana di Valle Camonica e dal Consorzio B.I.M. di Valle Camonica, orientata alla governance delle politiche sociali e all’erogazione di servizi alla persona. L’Azienda svolge servizi socio-assistenziali, socio sanitari integrati e, più in generale, servizi alla persona a prevalente carattere sociale, con precedenza per le attività di competenza istituzionale degli Enti consorziati, ivi compresi interventi di formazione e orientamento concernenti le attività dell’Azienda o aventi finalità di promozione sociale dei cittadini del proprio territorio. L’Azienda rappresenta uno strumento individuato dai Comuni per l’esercizio delle politiche sociali in forma associata, interpretando il pensiero espresso in sede assembleare. A riprova della vicinanza della Provincia di Brescia alle realtà più significative del territorio, si sottolinea, in particolare, la partecipazione della stessa a: attività propedeutiche alla stesura del Piano di Zona 2015/2017, con particolare attenzione all’ambito del LAVORO sostegno finanziario (€ 60.000) agli interventi programmati dall’ATSP nell’ambito delle politiche attive per il lavoro (V. bando per incentivi alle aziende per l’assunzione di disoccupati) adesione al progetto europeo nell’ambito del Programma Europeo EASI, finalizzato a promuovere un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità, garantire una protezione sociale adeguata e dignitosa, combattere l’emarginazione e la povertà e migliorare le condizioni di lavoro, con un’ attenzione particolare alle categorie vulnerabili come i giovani.

Fatture false per 4 milioni di euro, la Finanza trova un’altra cartiera nel Bresciano

in Economia/Evidenza/Guardia di Finanza/Ovest/Zone by

Ancora un’operazione della Guardia di Finanza per contrastare l’evasione e in particolare il fenomeno delle cosiddette cartiere, società che emettono fatture false per permettere ad altre aziende di evitare di pagare le tasse. Nei giorni scorsi le Fiamme gialle della Compagnia di Chiari hanno scovato una nuova società che avrebbe emesso fatture false per circa quattro milioni di euro. Le fatture sono state emesse tra il 2007 e il 2008. L’Iva evasa grazie a questo “giochino” è di circa 800mila euro. Il titolare della ditta è stato denunciato per omessa dichiarazione e occultamento della documentazione contabile obbligatoria.

Riduzione tari per le attività commerciali, Merigo (Confesercenti): è solo l’inizio

in Associazioni di categoria/Città e Hinterland/Comune di Brescia/Confesercenti/Economia/Istituzioni/Partner/Zone by

“Prendiamo atto della decisione dell’Amministrazione Comunale di applicare, a far tempo dal 2017, uno sconto del 10% sulla tariffa rifiuti per le categorie appartenenti a bar, ristoranti negozi ortofrutta e fiori recisi”. Queste le prime parole di Alessio Merigo, Direttore Generale di Confesercenti della Lombardia Orientale, a seguito della riduzione della Tari nata dall’applicazione dell’accordo sottoscritto dalla Confesercenti e dal Sindaco del Comune di Brescia in data 19 Settembre 2016. Accordo che pone fine ad una lunga trattativa iniziata a Febbraio 2014, data in cui l’Associazione di via Salgari ha presentato una petizione sottoscritta da 429 imprese.

Confesercenti precisa che si tratta della prima parte dell’accordo, la quale prevede il raggiungimento della riduzione del 20% nell’arco del prossimo biennio. Pertanto, nel 2018 dovrà essere applicata un’ulteriore diminuzione del 10%.

Confesercenti rileva tuttavia che non tutte le categorie comprese nell’accordo hanno registrato la medesima riduzione, come nel caso dei negozi ortofrutticoli per cui la riduzione è del 7%.. “Auspichiamo una correzione di questa voce per allinearle alle altre categorie – sottolinea Mirko Costa, responsabile del settore Turismo -, anche perché, ricordiamo, sono imprese commerciali che stanno subendo una rilevante crisi”. “Ora terremo monitorata l’evoluzione dell’operazione Tari – conclude Merigo -, auspicando il pieno rispetto degli accordi sottoscritti” .

Univendita rinnova i vertici nel segno della continuità

in Economia/Lombardia/Partner/Servizi/Zone by

Ciro Sinatra è stato riconfermato alla guida di Univendita. L’Unione Italiana della Vendita Diretta, ha infatti rinnovato nei giorni scorsi il proprio consiglio direttivo scegliendo la strada della continuità. Sinatra,  54 anni, laureato in giurisprudenza, specializzato in Diritto del lavoro e relazioni sindacali, guiderà la principale associazione della vendita diretta per i prossimi tre anni seguendo tre direttrici: professionalità, lavoro e rappresentanza. «La vendita diretta si sta affermando come un’importante spina dorsale dell’economia nazionale ed è giusto che trovi il riconoscimento che le spetta», spiega il presidente di Univendita.
I numeri sono tutti dalla parte dell’associazione che, fin dalla sua fondazione nel 2010, è sempre cresciuta, passando da 7 associati ai 17 attuali. Negli stessi anni il fatturato delle aziende associate è raddoppiato, passando dagli 800 milioni del 2010 a 1,6 miliardi di euro nel 2015. E il numero dei venditori a domicilio è triplicato, passando dai 50.000 del 2010 ai 150.000 del 2015.

Valorizzare la professionalità dei venditori delle aziende associate è il primo punto sul quale si concentrerà l’operato di Univendita nel prossimo triennio. «Il settore della vendita a domicilio offre alle persone che ne fanno parte un’opportunità di crescita professionale –afferma Sinatra–. Le nostre aziende curano direttamente l’inserimento e la formazione per avere figure sempre più qualificate. Come associazione, dunque, continueremo a lavorare affinché la professionalità che questo settore esprime non sia mai associata, in modo banale e superficiale, a pratiche commerciali scorrette, che rappresentano un danno per l’intero settore e che noi condanniamo e contrastiamo. Univendita si è dotata di uno specifico codice etico volto a garantire innanzitutto il consumatore; un codice che tutte le nostre aziende associate hanno condiviso e sottoscritto».

Secondo aspetto, strettamente legato al primo, quello dell’occupazione. «La vendita diretta ha dimostrato di svolgere un ruolo anticiclico anche nel periodo più buio della crisi –afferma Sinatra–. I venditori a domicilio sono in continua e costante crescita, segno che il settore è in grado di dare risposte in termini di opportunità di lavoro, sia per i giovani sia per quella fascia di persone che faticano a trovare una ricollocazione sul mercato del lavoro. Del resto il fattore età non è un ostacolo, anzi spesso è elemento che arricchisce perché indice di una maggiore esperienza».

È quindi forte l’impegno di Univendita per garantire agli associati la giusta rappresentanza, terza parola d’ordine per Ciro Sinatra: «È indubbio il fatto che la vendita diretta rappresenti una risorsa nel nostro Paese. Negli ultimi anni istituzioni, aziende e consumatori l’hanno riconosciuto sempre di più, ma il dialogo con i nostri interlocutori non si ferma. Continueremo a perseguire l’obiettivo –conclude– di essere il punto di riferimento della vendita a domicilio in Italia, presentandoci ai nostri stakeholder come un interlocutore affidabile per il settore, nell’ottica di creare le migliori condizioni al fine di assicurare lo sviluppo delle imprese associate e la soddisfazione dei consumatori».

Il rinnovato Consiglio direttivo dell’associazione risulta composto da: Ciro Sinatra (presidente) – Vorwerk Folletto; Serena Cova (vicepresidente) – Tupperware Italia; Alessia Allegri  – Vorwerk Contempora; Luca Bianchi – Jafra Cosmetics; Vincenzo Criscitelli – AMC Italia; Antonio Falco – Dalmesse Italia; Gianpaolo Romano – CartOrange; Marco Salvatori – Just Italia; Gianluca Tesolin – bofrost* Italia.

Univendita (www.univendita.it) Qualità, innovazione, servizio al cliente, elevati standard etici. Sono queste le parole d’ordine di Univendita, la maggiore associazione del settore che riunisce l’eccellenza della vendita diretta a domicilio. All’associazione aderiscono 17 aziende: AMC Italia, Avon Cosmetics, bofrost* Italia, CartOrange, Conte Ottavio Piccolomini d’Aragona, Dalmesse Italia, Fi.Ma.Stars, Jafra Cosmetics, Just Italia, Lux Italia, Nuove Idee, Ringana Italia, Tupperware Italia, Uniquepels Alta Cosmesi, Vorwerk Contempora, Vorwerk Folletto, Witt Italia che danno vita a una realtà che mira a riunire l’eccellenza delle imprese di vendita diretta a domicilio con l’obiettivo di «rafforzare la credibilità e la reputazione del settore tra i consumatori e verso le istituzioni». Univendita aderisce a Confcommercio.

La vendita diretta in Italia, come riferito da Il Sole 24 Ore, nel 2015 ha generato un fatturato complessivo di 3,1 miliardi di euro; Univendita, con vendite pari a 1,6 miliardi, rappresenta il 52% del mercato.

Il Gruppo Omr per la prima volta al Motorshow di Bologna

in Automotive/Città e Hinterland/Economia/Evidenza/Zone by

Il gruppo Omr (Officine Meccaniche Rezzatesi) partecipa, per la prima volta, al Motor Show, l’importante Salone Internazionale dell’Automobile, giunto alla sua 40^ edizione e in calendario a Bologna da oggi 3 dicembre fino all’11. L’azienda, capitanata da Marco Bonometti presidente di Aib, entra di diritto nel vasto mondo dei motori e proprio il Motor Show ne rappresenta la vetrina piu prestigiosa. Una scelta mirata del gruppo dato che il Motor Show 2016 è sempre più concentrato sui giovani, sulle università, sulle start up, sulle sfide digitali e virtuali e soprattutto sulla capacità di coniugare i valori tradizionali della rassegna con i nuovi trend legati alle moderne tecnologie.

“Abbiamo deciso di essere presenti al Motor Show – spiega Michele Pirlo, commerciale Omr – per essere partecipi del rilancio della fiera bolognese, vetrina dell’automotive italiana”. Tanti gli incontri in calendario durante questa intensa settimana dedicata all’auto. Marco Bonometti è stato ospite della round table d’apertura della manifestazione dal tema “Il mercato che verrà e i suoi protagonisti”.

“Il 2016 sta confermando il momento positivo del settore automotive -afferma Bonometti- il settore che ha contribuito a risollevare il paese. Lo sforzo che hanno fatto le imprese, la fatica di uomini e donne nelle aziende ci hanno permesso di rimanere a galla .Il vantaggio dell’Italia è questa grande filiera che ci contraddistingue rispetto agli altri paesi… Noi dobbiamo creare le condizioni per diventare sempre più competitivi”.

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