Carpenedolo, il laboratorio abusivo riapre nonostente i sigilli. Arrestati i titolari
E’ scattato l’arresto per i due cinesi intestatari di un laboratorio a Carpenedolo. Il capannone era stato chiuso dalle autorità perché all’interno erano stati trovati lavoratori costretti a vivere e operare in condizioni a dir poco precarie. Su 13 dieci persone, infatti, i carabinieri e gli ispettori del lavoro ne avevano individuate dieci senza contratto, sei anche prive del permesso di soggiorno.
Nel laboratorio venivano prodotte calze di bassa qualità destinate ai supermercati asiatici, ma anche articoli destinati a griffe di livello. I titolari, oltre al sequestro della merce, avevano ricevuto una multa da 75mila euro. Ma il giorno dopo, i due 19enni hanno riaperto l’azienda come se nulla fosse successo. Una decisione pagata a caro prezzo.