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Tendenze - page 46

Export, in Lombardia 63mila operatori per 110 miliardi di merci in un anno

in Economia/Export/Tendenze by

Sono 63 mila gli operatori economici lombardi che esportano ogni anno le loro merci nel mondo su circa 200 mila in Italia., per un valore di circa 110 miliardi di euro annui. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat- ICE, anni 2006-2016.

Export in crescita per la Lombardia. 89 miliardi di euro: è il valore dell’export lombardo nei primi nove mesi del 2017, +7,3% rispetto allo stesso periodo del 2016. Circa un quarto di tutte le esportazioni italiane nella prima metà dell’anno sono partite dalla Lombardia. Milano con oltre 30 miliardi, Brescia e Bergamo con oltre 11, Monza e Brianza e Varese con oltre 7 miliardi sono i territori che esportano di più. Un anno positivo che vede una crescita dell’export a due cifre per Monza e Brianza (+15%), Cremona (+16%), Lodi (+14%). Bene anche le importazioni che crescono del 7,2% superando i 92 miliardi di euro, circa un terzo del totale italiano. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat relativi al terzo trimestre 2017 e 2016.

Mercati in crescita. L’Europa si conferma il principale mercato per la Lombardia con il 70% circa dell’interscambio e una crescita del business coi paesi dell’Unione Europea (+ 7,3% l’export a quota 50 miliardi e + 8,2% l’import di 61 miliardi) e dei Paesi europei non UE (+3,6% l’import, +8,6% l’export). Bene gli scambi con Stati Uniti e America del nord (+14% l’export a 7,4 miliardi, +10% l’import a 2,7 miliardi). Anche col Sud America sale l’export del + 8%. Cresce il business con l’Africa centro-meridionale (+10,5% l’import, +5% l’export). Si rafforzano gli scambi con Cina, Giappone e Asia Orientale (export di 9 miliardi, +9%).

Imprese femminili, a Brescia danno lavoro a 43mila persone

in Economia/Tendenze by

Le imprenditrici bresciane impiegano circa 43mila addetti in provincia. Sono 23.952 le imprese femminili con sede nel bresciano alla fine del 2017, in crescita, nell’ultimo anno, dello 0,7%.

E’ quanto emerge dalle elaborazioni del Servizio Studi della Camera di Commercio di Brescia su dati del Registro Imprese.

Brescia si colloca in seconda posizione in regione per numero di imprese femminili, preceduta da Milano, che conta oltre 63mila imprese, e seguita da Bergamo che ne conta oltre 18mila.

Le imprese femminili rappresentano il 20,1% delle imprese del territorio e sono molto attive nei settori del commercio, del turismo, della cura del benessere della persona.

Commercio, turismo, servizi, manifattura e agricoltura sono, infatti, lo zoccolo duro del fare impresa al femminile; in questi cinque settori si concentra ben il 70% delle imprese rosa in provincia.

Il 25% delle imprese rosa sono attive nel commercio, vale a dire 1 impresa su 4; più nel dettaglio operano nel commercio al dettaglio di abbigliamento, nella gestione dei minimercati delle tabaccherie e nella vendita ambulante di prodotti tessili.

Nei servizi turistici le donne operano nella ristorazione, dove prediligono la gestione dei bar, comparto quest’ultimo caratterizzato da una connotazione femminile particolarmente forte pari ad una impresa su cinque.

Altro settore produttivo che si caratterizza per l’elevata presenza femminile è quello dei servizi nel quale primeggiano i servizi alla persona; in tale comparto il 67% delle imprese è guidato da donne. In questo ambito le attività principalmente svolte sono quelle di parrucchiere ed estetiste e di lavanderie.

 

Nell’industria manifatturiera le donne imprenditrici esprimono la loro creatività nell’attività di confezione di articoli di abbigliamento anche se non manca la presenza femminile in lavori prettamente maschili quali quelli della meccanica generale e della fabbricazione di prodotti in metallo.

Nell’agricoltura le imprese rosa svolgono attività di coltivazione con annessi allevamenti e si occupano di coltivazione di cereali.

Nell’ultimo anno le imprese gestite da donne sono aumentate dello 0,7%, in controtendenza rispetto a quanto osservato per la struttura imprenditoriale non femminile che, invece, è calata dello 0,3%. Il contributo alla crescita dell’imprenditorialità femminile proviene dall’aumento della partecipazione femminile, nell’ultimo anno, in alcuni comparti del terziario quali le attività tecniche e scientifiche (+5,3%) laddove emergono le aziende rosa che operano nelle attività di direzione aziendale e consulenza gestionale (+8,4%), negli studi di architettura e ingegneria (+9,3) e nella pubblicità e ricerche di mercato (+8,0%). In aumento anche le imprese femminili che operano nel comparto del supporto alle imprese, in tale ambito, nell’ultimo anno, sono cresciute le attività dei servizi per edifici e paesaggi (+5,1%) e le attività di supporto per le funzioni d’ufficio (+5,0%). Importante anche la crescita delle aziende rosa nell’ambito dell’istruzione (+9,3%).

Le imprenditrici bresciane hanno un’età media di 51 anni e sono leggermente più giovani rispetto alle colleghe lombarde ed italiane (52 anni), ma meno giovani in confronto alle imprenditrici straniere (47 anni è l’età media delle comunitarie e 43 anni delle extracomunitarie).

Il 12,7% delle imprese femminili è gestito da donne straniere di cui il 9,8% sono imprenditrici extracomunitarie. Nell’ultimo anno le imprese straniere hanno fatto registrare una buona dinamica di crescita (+4,8%), trainata in particolare dalle imprenditrici extracomunitarie (+5,1%).

Le imprenditrici straniere provengono prevalentemente dalla Cina (891), dalla Romania (885), dalla Svizzera (391), dalla Germania (272) e dal Marocco (278). Presenti anche Albanesi (262), Ucraine (260) e Indiane (239).

Scambi con la Corea, a Brescia valgono 182 milioni di euro

in Economia/Export/Tendenze by

La Lombardia ha oltre 3 miliardi di scambi con la Corea, 1,5 di export e 1,6 di import, secondo una elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi su dati Istat per l’anno 2017.

Cresce l’export, +7% in un anno e l’import, +18%. In Italia gli scambi sono di 7,7 miliardi, la Lombardia pesa quasi la metà. Bene gli scambi anche per il Paese, +8,2% l’export e +14,2% l’import.

In Lombardia. Prime Milano con 1,9 miliardi di scambi (+9,7% l’export e + 35% l’import), Mantova con 242 milioni, Bergamo con 222 milioni, Brescia con 182.

Principali settori. La Lombardia esporta 1,47 miliardi di manifatturiero. Primi settori tessile, con un export da oltre mezzo miliardo e macchinari con oltre 300 milioni

Oggi incontro del Console Generale Yoo della Repubblica di Corea con Carlo Edoardo Valli, vice presidente della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi nella sede di via Meravigli.

La Lombardia si conferma da sempre un territorio con una forte propensione all’internazionalizzazione e i dati relativi agli scambi commerciali tra la nostra regione e la Corea del Sud mettono in luce la rete di rapporti commerciali esistenti con il Paese – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente di Promos, Azienda Speciale per le Attività Internazionali della  Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.  Il trend  degli scambi commerciali con la Corea del Sud è positivo sia sul fronte dell’import che dell’export: cresce la richiesta di made in Italy, in particolare di prodotti del manifatturiero,  ma anche l’import che registra +17,9% in un anno. L’incontro di oggi rappresenta l’occasione per consolidare le relazioni commerciali e far conoscere il nostro territorio e le sue eccellenze economiche e culturali.

Caro estinto, Brescia quinta in Italia per numero di imprese

in Economia/Tendenze by

Il caro estinto è un mondo che conta in Lombardia, tra sedi di impresa e unità locali, circa 1.900 attività. Un comparto che cresce del 2,3% tra 2016 e 2017 e pesa il 14,6% sul totale italiano  (13.000 attività). Si tratta di 1.534 imprese di pompe funebri su 10.390 italiane e 345 attività nel commercio al dettaglio di articoli funerari e cimiteriali su 2.503 nazionali. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi sui dati del registro imprese al secondo trimestre 2017 e 2016 relativi alle localizzazioni (sedi di impresa, sedi secondarie ed unità locali).

Milano è prima in regione con 505 attività (+0,4% in un anno) e terza nel Paese dopo Roma (627, +4%) e Torino (529, +2,3%). A livello regionale viene poi Brescia, che con 317 attività è quinta in Italia per numero di imprese del settore, seguita da Bergamo con 200 e Varese con 165. A livello nazionale quarta è, invece, Napoli con 374 attività. In un anno in Lombardia è il territorio di Sondrio a registrare la crescita più elevata, +11,6%, mentre in Italia crescono soprattutto La Spezia (+18,8%) e Pistoia (+17,9%).

I prezzi dei fiori. Sono quasi 3 mila le imprese di fiori in Lombardia, tra negozi e ambulanti, di cui circa mille a Milano (+2%) in un anno, circa trecento a Brescia, Bergamo, Varese, circa duecento a Monza, Pavia e Como.

Come da tradizione, il fiore più acquistato per la ricorrenza dei defunti è il crisantemo con un prezzo che, a seconda della varietà e della lunghezza, va da 2,00 euro a 4,50 euro. Lo rileva l’Associazione dettaglianti fiori e piante aderente a Confcommercio Milano. Secondo la qualità, il prezzo di un mazzo di crisantemi (7 rami) può variare dai 10 ai 20 euro.

Brescia, le imprese della pubblicità sono 893

in Economia/Tendenze by
Imprese del settore pubblicità a Brescia

Sono oltre 8 mila le imprese in Lombardia e a Brescia che si occupano di pubblicità con 47 mila addetti e ricerche di mercato su 32 mila in Italia con 99 mila addetti. Primo settore sono le agenzie pubblicitarie, che contano più di 4 mila attività su 18 mila nazionali, seguite dalle ricerche di mercato e sondaggi di opinione con oltre 2 mila imprese su 7 mila, le concessionarie di pubblicità con oltre mille imprese su 5 mila. Emerge da un’elaborazione Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati del registro imprese al 2017 e 2016.

In Lombardia. Prima Milano con 5 mila imprese, stabili in un anno e 38 mila addetti. La seguono Brescia con 893 (+2,6%), Monza e Brianza con 543, Bergamo con 504 (+2,2%), Varese con 333 (tutte con circa mille addetti). Superano i 2 mila gli addetti nelle quasi 200 imprese di Mantova. Lodi con 71 imprese vede il settore crescere di +4,4%.

In Italia. Milano è prima con 5 mila imprese e 38 mila addetti, seguita da Roma con quasi 4 mila aziende e 7 mila addetti, Torino con oltre mille imprese e 11 mila addetti, Napoli con oltre mille imprese e circa 2 mila addetti, Brescia con quasi mille aziende e più di mille addetti. Tra le prime, crescono Napoli e Brescia, rispettivamente +7,2% e + 2,6% in un anno.

“Il settore comunicazione è particolarmente ricco di aziende e concentrato a Milano, nel quadro nazionale – spiega Beatrice Zanolini, consigliere della Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi -. Si tratta di una comunicazione che punta sempre di più su web e social, oltre agli strumenti tradizionali, dai media alla pubblicità, dai materiali stampati agli eventi organizzati, anche in questi giorni di campagna elettorale”.

Architettura e design, a Brescia le imprese sono 1637

in Economia/Edilizia/Tendenze by

Architettura e design, per imprese Milano concentra 3,5 miliardi di fatturato, che arrivano a 5 includendo Monza, quasi 12 mila addetti che raddoppiano con la Brianza, 3.548 imprese che diventano circa 6 mila. Cresce la concentrazione del settore legno e arredo a Milano negli ultimi cinque anni: + 3,3% le 3.548 imprese grazie ai designer specializzati (+19,5%, rispetto a un dato lombardo e italiano intorno al + 10%). Un quadro di crescita, secondo i dati della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi al terzo trimestre 2017, anche negli scambi. Boom dell’export milanese in un anno, + 24%, che tocca i 263 milioni, posizionandosi sesta nella classifica nazionale dell’export, dopo Treviso, Monza, Pordenone, Como, Udine.

Architettura, mobili e design in Lombardia. Sono 14 mila le imprese in Lombardia, 56 mila gli addetti e 8,7 miliardi di business,. In Italia sono 73 mila le imprese, 260 mila gli addetti e 29 miliardi gli affari del settore. Milano concentra 3,5 miliardi di fatturato, che arrivano a 5,3 includendo Monza e Lodi, quasi 12 mila addetti che raddoppiano a 24 mila con anche Monza e Lodi, 3.548 imprese che diventano 6.159 con Monza e Lodi. Un settore orientato all’estero con 3 miliardi di scambi in un anno per la Lombardia su un totale italiano di circa 12.

In Lombardia. Dopo Milano (3548) e Monza (2446), ci sono per imprese Como (1795), Brescia (1637), Bergamo (1623). Per addetti dopo Monza (12103), Milano (11586) ci sono Como (8.800), Bergamo (6546), Brescia (5723).

Import – export di arredo nei primi sei mesi del 2017. La Lombardia esporta 1,6 miliardi nel settore legno – arredo su un totale nazionale di 5,7 miliardi. Prima Monza (455 milioni), poi Como (367 milioni), Milano (263 milioni), Brescia (136 milioni), Bergamo (111 milioni). Dopo Milano con +24% in un anno, crescono Pavia (+17%, 18 milioni), Varese (+12%, 44 milioni).

 

Sindacati a Brescia, i dati ufficiali: Cgil 68%, Cisl 21%, Uil 8%

in Cgil/Cisl/Economia/Sindacati/Tendenze/Uil by

Delegati Cgil oltre il 68% dei consensi, Cisl al 21% e Uil al 8% per cento. È l’esito delle elezioni Rsu in provincia di Brescia, secondo gli ultimi dati aggiornati a fine febbraio della Commissione provinciale dei garanti di Brescia, relativamente alle aziende aderenti a Confindustria. Centoventi in tutto le aziende monitorate (13 della Val Camonica), per un totale di poco meno di 16mila dipendenti, quattro quinti dei quali metalmeccanici.

Tale rilevazione, insieme a quella degli iscritti, è necessaria ai fini della rappresentatività nella contrattazione collettiva, come previsto anche dalla recente pre-intesa  Confindustria e Cgil, Cisl e Uil sulle relazioni  industriali; anche se poche sono ancora le province che al momento hanno istituito le commissioni provinciali (con sede nell’Ispettorato territoriale Lavoro) per la sua certificazione in attuazione degli accordi interconfederali (10 gennaio 2014 e 4 luglio 2017) in materia di contrattazione.

  aziende dipendenti Voti validi Cgil Cisl Uil
Metalmeccanici 92 12.775 8.657

67,77%

5.993

69,23%

2.045

23,62%

619

7,15%

Gommaplastica 6 932 637

68,35%

450

70,64%

46

7,22%

109

17,11%

Chimici 4 180 152

84,44%

82

53,95%

22

14,47%

15

9,87%

Lavanderie industriali 1 20 14

70%

14

100%

Tessili 4 248 181

72,98%

101

55,80%

80

44,20%

Autoferrotramvieri* 2 639 517

80,91%

218

42,17%

59

11,41%

104

20,12%

Alimentaristi 10 793 517

65,19%

485

93,81%

19

3,68%

13

2,51%

Cartai 1 222 160    72,07% 100

62,50%

60

37,50%

Totale*

* sono presenti altri   sind.

120 15.809 10.835

68,54%

7.429

68,56%

2.345

21,64%

860

7,94%

 

 

Brescia, le esportazioni in Germania valgono 1,7 miliardi di euro

in Economia/Export/Tendenze by
Scambi economici tra Brescia e Germania in crescita

L’interscambio lombardo con la Germania del comparto meccanica ammonta a quasi 15 miliardi di euro nei primi 9 mesi del 2017, e registra una crescita dell’8,7% rispetto allo stesso periodo del 2016. Prime in regione per interscambio commerciale sono Milano (5,2 miliardi di euro) e Brescia (2,3 miliardi). Seguono Bergamo e Pavia (oltre 1 miliardo di euro per entrambe), Lecco ( 976 milioni) e Monza Brianza (737 milioni). Prima per export è Brescia con oltre 1,7 miliardi di merci esportate in Germania dei settori legati alla meccanica. Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati Istat a settembre 2017 e 2016.

“La Germania si conferma  un importante e storico partner commerciale per le imprese lombarde, con un interscambio che nei soli primi nove mesi del 2017 ha superato i 14 miliardi di Euro, con variazioni positive sia dell’import (+7,5%) che dell’export (+10,2%). Prevedere a Monza focus tematici specifici sull’esportazione in Germania nell’ambito della meccanica, e in Europa per quanto riguarda l’alimentare significa mettere in campo opportunità concrete per sostenere  i processi di internazionalizzazione delle imprese – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente Promos e Vice Presidente della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Export lombardo per settore. Le esportazioni lombarde verso la Germania del settore meccanica ammontano a oltre 6,3 miliardi di euro tra gennaio e settembre 2017, in crescita del +10,2% in un anno. Il business dell’automotive pesa circa il 17% del totale, si tratta di circa 400 milioni di euro di export di automobili a cui si aggiungono oltre 700 milioni di euro nel settore carrozzerie per autoveicoli, motori e accessori. Segue l’export di macchine di impiego generale (oltre 1 miliardo) e quello di altri prodotti  in metallo (953 milioni di euro).

Le imprese della meccanica in Lombardia Si tratta complessivamente di circa 34mila imprese attive nel 2017, in tutta la regione che danno lavoro a poco meno di 390mila addetti. A Milano le imprese attive nei settori della meccanica sono 9.134 (117.464 addetti), Brescia al secondo posto conta 6.750 imprese  (quasi 84mila addetti), Bergamo al terzo con 4.160 imprese (53.912 addetti). Seguono Varese e Monza e Brianza (entrambe contano circa 3mila imprese attive).

Biotech e farmaceutico, a Brescia le imprese sono 400

in Economia/Partner 2/Tech/Tendenze by

Ricerca biotech, farmaceutico e biomedicale: sono i settori di punta delle biotecnologie e della bioeconomia, che guardano al futuro dell’uso delle risorse e al miglioramento della vivibilità. Sono 4 mila le imprese lombarde attive nei settori, con 40 mila addetti. Pesa la Lombardia sulle 20 mila imprese in Italia con 128 mila addetti. In particolare, più di 3 mila imprese sono specializzate nel biomedicale su quasi 20 mila in Italia. Forte la concentrazione nella ricerca di biotecnologia con 122 imprese su 616 nel Paese) e nella bioeconomia legata ai farmaceutici (256 imprese su 626). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano, Monza Brianza e Lodi su dati registro imprese 2017, 2016 e 2012.

Lombardia. 1.500 imprese circa si concentrano a Milano con 25 mila addetti, tra le lombarde Bergamo e Brescia con circa 400 imprese e 2 mila addetti, Varese e Monza con oltre 300 e circa 3 mila addetti, Como e Pavia con oltre 200 e quasi mille addetti. Crescono di più in cinque anni Sondrio (+15%), Bergamo (+4%).

Italia. Quasi 2 mila imprese si concentrano a Milano, prima in Italia insieme a Roma. Seguono Torino con circa mille e Napoli con circa 700. Firenze terza con 6 mila addetti dopo Milano con 25 mila e Roma con 9 mila.

Lombardia, imprese sempre più orientate ai mercati internazionali

in Economia/Export/Tendenze by

Sono 815 mila le imprese in Lombardia e 63 mila gli operatori economici lombardi che mandano in un anno le loro merci nel mondo, pesando il 7,7% sul totale delle imprese rispetto al 6,6% di nove anni fa. La Lombardia vale il 29% sul totale italiano di circa 220 mila operatori che trattano con l’estero. Cresce del 17% in nove anni il numero degli esportatori della regione e del +9% l’entità dell’export pari a 110 miliardi. Si è passati dai 54 mila operatori del 2007 ai 63 mila di oggi, 9 mila in più. Dopo il boom del 2015, anno di Expo (oltre 63 mila operatori che esportavano) il livello si mantiene elevato e superiore agli anni pre – Expo (erano circa 61 mila nel triennio precedente). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su dati Istat- ICE, anni 2006-2016.

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