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Economia - page 80

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Banca Valsabbina cresce nel fintech: siglato un accordo per il 17,5% della veneta Mycredit Service

in Banche/Economia/Valsabbina by

Banca Valsabbina ha siglato con la Fintech veneta “Credit Service Spa” un accordo di investimento finalizzato all’acquisizione del 17,5% della società. L’operazione, subordinata al verificarsi di alcune condizioni sospensive, prevede in particolare di ritirare quote di minoranza sul mercato secondario, effettuando poi un ulteriore conferimento in denaro finalizzato all’aumento patrimoniale della società e allo sviluppo strategico della stessa.

L’articolata operazione prevede, oltre al coinvolgimento dell’Istituto Bancario bresciano, particolarmente attivo nella finanza strutturata e nel settore Fintech, anche il coinvolgimento di Siav Spa, società tecnologica padovana, leader in soluzioni di gestione elettronica dei documenti e dei processi digitali. Siav Spa ritirerà anch’essa alcune quote di minoranza sul mercato secondario e completerà l’aumento patrimoniale di “Credit Service”, raggiungendo il 13,1% del capitale. 

Credit Service Spa, è una Fintech Company con sede a Venezia specializzata in servizi di invoice management. Nata nel 2014 con un focus su soluzioni per la gestione del credito commerciale, la società ha sviluppato nel corso degli anni la prima piattaforma che integra strumenti di analisi del credito basati su machine learning, con soluzioni di supply chain finance che permettono di finanziare e ottimizzare la gestione delle filiere industriali e commerciali. Il piano di investimento della società prevede lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti basati sull’open banking e l’intelligenza artificiale, strumenti indispensabili per affrontare uno scenario post Covid 19, nel quale sarà determinante per le aziende dotarsi di sistemi in grado gestire e condividere dati e informazioni con il mercato e l’ecosistema finanziario.

“Anche questo investimento rientra nella strategia di diversificazione e modernizzazione del business definita dall’Istituto, sottolineaHermes Bianchetti, Responsabile Divisione Business di Banca Valsabbina. Il mercato dell’invoice trading e del credito commerciale in particolare è ampio ed in continua evoluzione, vogliamo sviluppare una strategia di crescita condivisa con Credit Service, sfruttando le innovazioni tecnologiche unitamente ad alternative forme di finanza complementare, supportando e sostenendo le imprese e l’economia reale. Confidiamo che l’apporto di nuovi capitali nella Fintech e le sinergie che possono nascere con noi e con Siav possano permettere a Credit Service di programmare al meglio gli investimenti futuri, proseguendo nel proprio percorso di crescita e di sviluppo. A tale riguardo struttureremo anche apposite forme di funding per finanziare, anche in partnership con altri investitori, l’acquisto dei crediti commerciali gestiti dalla piattaforma.”

“Da parte nostra abbiamo lavorato sin dall’inizio ad un deal che avesse al suo interno tutte le anime del fintech – commenta Enzo Sisti, CEO di Credit Service -, e cioè la finanza e la tecnologia. Le abbiamo trovate in un partner come Banca Valsabbina, solido e visionario nella capacità di interpretare le nuove offerte di servizi digitali e in Siav Spa, digital provider con un solido stack tecnologico e una presenza diffusa sul mercato. Grazie a queste collaborazioni siamo ora pronti a sviluppare il nostro piano di crescita, che prevede di arrivare a finanziare attraverso la nostra piattaforma nel 2025 oltre un miliardo di crediti commerciali di aziende”.

“Da sempre i CFO hanno riconosciuto a Siav profonde capacità di analisi, peculiari competenze tecniche e forti capacità di innovazione. Tali attributi sono condizioni necessarie ad affrontare le sfide poste dalla Transizione Digitale in essere. Questa partnership rappresenta una naturale evoluzione della nostra offerta con servizi altamente innovativi che semplificano il governo dell’impresa e forniscono una concreta risposta alle esigenze di una gestione sempre più proattiva delle risorse finanziarie aziendali” – dichiara Nicola Voltan, CEO di Siav SpA.“Assieme a Credit Service e Banca Valsabbina riteniamo, in ottica strategica, di poter sviluppare una sinergia che ci consentirà di proporre una soluzione unica nel mercato.”

Meccanica: nel primo trimestre produzione +2,2%, metallurgia al +14,5%

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Manifatturiero/Meccanica/Tendenze by
industry metal fire radio

In provincia di Brescia, nel primo trimestre del 2021, l’attività produttiva dei settori metalmeccanici ha segnato per la prima volta variazioni positive rispetto allo stesso trimestre del 2020 (tendenziali), dopo una serie di flessioni accumulate dal terzo trimestre 2019.

In particolare, il comparto della meccanica ha registrato una crescita tendenziale dell’attività del +2,2% (dopo il -15,3% del quarto trimestre 2020), quello della metallurgia del +14,5% (-5,8% nel periodo precedente).

A evidenziarlo è l’indagine trimestrale condotta dal Centro Studi di Confindustria Brescia, che ha dedicato ampio spazio anche alla valutazione delle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria sulle imprese.

La dinamica rispetto al trimestre precedente (congiunturale) segnala un ulteriore aumento della produzione nel primo trimestre 2021 (dopo quello rilevato nell’ultima parte dello scorso anno): +3,8% per la meccanica e +9,4% per la metallurgia.

“La crescita riscontrata nei valori della produzione e negli ordini all’interno della Meccanica sta spingendo l’indice PMI manifatturiero, aspetto che induce i nostri imprenditori a essere ottimisti sulle evoluzioni future del comparto, nonostante le persistenti problematiche legate al rincaro delle materie prime e agli strascichi del difficile periodo legato alla crisi sanitaria – commenta Gabriella Pasotti, Presidente del Settore Meccanica di Confindustria Brescia –. Sotto quest’ultimo punto di vista, resta tuttavia centrale lo sviluppo e l’efficacia della campagna vaccinale attualmente in corso, che potrà mettere definitivamente alle spalle le problematiche legate alla pandemia da Covid-19 e consentirci una completa ripartenza. Intanto, segnali positivi arrivano anche dal ricorso alla Cassa Integrazione, che nei primi 4 mesi dell’anno ha segnato un -49,4% sullo stesso periodo del 2020.”

“Il boom dei prezzi delle materie prime, che hanno raggiunto i massimi di sempre, sta trascinando la ripresa della domanda dei semilavorati. Ripresa che è più dominata da una speculazione commerciale delle materie prime, che da un vero incremento del mercato a valle, soprattutto quello dell’automotive che viaggia ancora a ritmo ridotto. Ora il rimbalzo del valore aggiunto è più per i produttori di acciai comuni da costruzione o di laminati piani, che hanno quotazioni più veloci a reagire in momenti di variabilità del mercato – aggiunge Giovanni Marinoni Martin, Presidente del Settore Siderurgia, Metallurgia e Mineraria di Confindustria Brescia – Tra i non ferrosi, il prezzo dell’alluminio ha avuto una crescita importante (+60%) rispetto ai minimi del 2020, la cui componente del 2021 pesa per il +15%. In questo settore, è in corso un’importante crescita della domanda nei settori degli estrusi e dei laminati, mentre rimane qualche difficoltà nei getti di alluminio, il cui sbocco principale è quello dell’automotive. Per quanto riguarda il rame, dopo un 2020 chiusosi intorno ai 6.700 $/ton, il 2021 si è aperto con valori che si attestavano a circa 7.900 $/ton per raggiungere poi i massimi storici a 10.700 $/ton. Le quotazioni del rame restano, in ogni caso, condizionate da una situazione congiunturale che vede una domanda superiore all’offerta. Anche le politiche economiche attuate dal Governo nazionale attraverso incentivi e sostegni, gli ingenti capitali provenienti dal Recovery Plan, nonché il capitolo legato alla elettrificazione dei mezzi di trasporto nel comparto Automotive costituiranno ulteriore stimolo al mantenimento di livelli alti sulle quotazioni del rame stesso”.

In particolare, riguardo al settore della meccanica, posto uguale a 100 il livello di attività associato alla “normalità pre-Covid”, quello effettivamente registrato è stato pari a: 92 a gennaio; 94 a febbraio; 102 a marzo. Per aprile è previsto un livello di attività pari a 98. Gli intervistati hanno dichiarato, per il periodo gennaio-marzo 2021, un aumento percentuale del fatturato (+12%) e delle ore lavorate (+7%) rispetto ai primi tre mesi del 2020.

Nel settore della metallurgia, posto uguale a 100 il livello di attività associato alla “normalità pre-Covid”, quello effettivamente registrato è stato pari a: 97 a gennaio; 103 a febbraio; 108 a marzo. Per aprile è previsto un livello di attività pari a 105. Gli intervistati hanno dichiarato, per il periodo gennaio-marzo 2021, una crescita percentuale del fatturato (+25%) e delle ore lavorate (+15%) rispetto ai primi tre mesi del 2020.

Riguardo al commercio con l’estero, gli ultimi dati ISTAT disponibili segnalano che nel complesso del 2020 le esportazioni di prodotti metalmeccanici, pari a 10,0 miliardi (il 67,5% del totale delle vendite bresciane all’estero), sono diminuite del 10,8% sul 2019 (contro il -15,6% dei primi nove mesi), con punte più accentuate nei mezzi di trasporto (-12,2%) e nella metallurgia (-11,3%) e una riduzione più contenuta nel comparto dei macchinari ed apparecchi (-9,5%).

In tale contesto, gli ingenti rincari delle quotazioni delle materie prime industriali rilevati negli ultimi mesi sono fonte di particolari preoccupazioni per le imprese della filiera metalmeccanica, che vedono complicarsi significativamente lo scenario competitivo, anche per la scarsità di materiali. La risalita dei prezzi ha riguardato sia i non ferrosi, sia gli input siderurgici. L’indice LMEX, che racchiude in un solo valore i principali metalli scambiati alla borsa di Londra (alluminio, nichel, piombo, rame, stagno e zinco) è intorno ai massimi storici (4.273 la quotazione media nella settimana n. 22), rilevando un incremento dell’88% dai minimi del 2020 e del 24% da inizio 2021. Il minerale di ferro, utilizzato nelle produzioni ad alto forno, si posiziona anch’esso sui massimi storici, con rialzi del 156% dai minimi del 2020 e del 32% nei primi cinque mesi del 2021. Un andamento complessivamente analogo riguarda il rottame ferroso, impiegato nelle produzioni di acciaio a forno elettrico, le cui quotazioni si attestano ai livelli più elevati dal lontano 2008, facendo segnare un +113% sui minimi del 2020 e un +7% da inizio 2021.

Sul versante del mercato del lavoro, si segnala lo sgonfiamento del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni nei settori metalmeccanici. Le ore autorizzate nei primi quattro mesi del 2021 sono diminuite del 49,4% rispetto allo stesso periodo del 2020, passando da 20,3 a 10,3 milioni. In particolare, la componente ordinaria nei primi quattro mesi del 2021 è calata del 71,1% (da 19,4 a 5,6 milioni di ore); quella straordinaria invece è cresciuta del 378% (da 1 a 4,7 milioni di ore). Nello specifico, la componente ordinaria è diminuita del 73,2% nella meccanica (da 15.863.738 ore nel periodo gennaio-aprile 2020 a circa 4,3 milioni) e del 61,7% nel metallurgico (da 3.486.983 ore a 1,3 milioni). Sulla base delle ore effettivamente utilizzate è possibile stimare che le unità di lavoro annue (ULA) potenzialmente coinvolte dalla CIG siano circa 6.700, contro le 13.300 dello stesso periodo del 2020.

Dal punto di vista della struttura produttiva, Brescia è la seconda provincia italiana per rilevanza dell’industria metalmeccanica (dopo Torino). Con poco più di 100 mila addetti attivi, è leader nazionale per quanto riguarda la metallurgia (16 mila addetti) e i prodotti in metallo (39 mila), è al secondo posto nei macchinari e apparecchiature (30 mila) e in sesta posizione relativamente ai mezzi di trasporto (poco più di 8 mila addetti).

Btl e Consorzio agrario Nordest: un patto per rendere le imprese più sostenibili

in Agricoltura e allevamento/Banche/Btl/Economia by

Una convenzione nel segno della sostenibilità e della innovazione. E’ stata siglata presso la sala convegni del Consorzio Agrario del Nordest – Agenzia di Verolanuova, la Convenzione tra BTL Banca e il Consorzio Agrario del Nordest che avrà validità per il biennio 2021-2022. I lavori sono stati presentati per il Consorzio dal Vicedirettore generale Mirko Giovannini e per BTL dal Direttore Commerciale, Pietro Gozzini.

L’iniziativa congiunta di BTL e del Consorzio Agrario del Nordest – uno dei più importanti Consorzi Agrari in Italia con i suoi più di 50.000 soci e clienti – mira a promuovere il rilancio del settore primario in chiave sostenibile con l’incentivo all’acquisto di nuovi mezzi tecnici. Il settore primario può infatti dare un significativo apporto alla rinascita dell’economia nazionale e lombarda dopo l’emergenza Coronavirus, avendo dimostrato anche durante la pandemia il ruolo di comparto essenziale per la tenuta del sistema.

La convenzione offrirà alle imprese agricole ricadenti nei territori di competenza del Consorzio Agrario del Nordest e della Banca del Territorio Lombardo un finanziamento – nella forma tecnica del fido commerciale in conto corrente, dedicato esclusivamente agli acquisti di mezzi tecnici presso i punti vendita del Consorzio Agrario del Nordest (Barghe, Chiari, Orzinuovi, Verolanuova, Bedizzole, Gussago, Montichiari, Malonno e Passirano).

“Il Consorzio Agrario del Nordest – afferma il Vicedirettore generale Mirko Giovannini – crede e continua ad investire nella promozione di un modello di sviluppo basato sulla sostenibilità e l’innovazione, che consenta alle imprese agricole di essere più virtuose e competitive in un contesto economico e sociale in grande evoluzione. Con BTL condividiamo questi valori e ci impegniamo nella loro diffusione per la crescita delle aziende agricole”.

“Nonostante la pandemia, l’agricoltura italiana garantisce il funzionamento dell’intera filiera alimentare ed è uno dei settori attivi che “lavorano” per la rinascita del Paese – ha sottolineato Pietro Gozzini Direttore Commerciale BTL Banca – con il Consorzio Agrario del Nordest, BTL valutando le dinamiche economiche del rischio agricolo, propone un prodotto con misure di intervento ispirate a criteri di efficacia, efficienza e sostenibilità. Ringrazio il Consorzio Agrario del Nordest, perché insieme abbiamo collaborato per patrocinare un prodotto bancario idoneo, pensato appositamente per affiancare l’imprenditore agricolo a migliorare la redditività della propria impresa agricola.”

Il Consorzio Agrario del Nordest è uno dei più importanti Consorzi Agrari in Italia ed un protagonista di rilievo del comparto agroalimentare a livello nazionale. Alla base di questo successo c’è l’impegno quotidiano nell’offrire – a più di 50.000 soci e clienti – una gamma completa di soluzioni esclusive e sempre all’avanguardia. Dalla consulenza per lo sviluppo del ciclo colturale ai contratti di coltivazione, dalla fornitura di mezzi tecnici e meccanici alla distribuzione di carbolubrificanti, dalla gestione del ciclo zootecnico alla mangimistica fino alla trasformazione alimentare, il Consorzio Agrario del Nordest promuove e accresce il valore del territorio attraverso la qualificazione delle attività agricole, all’insegna della competenza, della serietà e dell’innovazione continua.

Oggi il Consorzio Agrario del Nordest, cooperativa fondata nel 1895 con finalità mutualistiche, a capitale interamente privato, vanta un fatturato superiore ai 430 mln di euro ed una fitta rete di strutture commerciali, logistiche e produttive dislocate sul territorio di riferimento. Una realtà forte e articolata, da sempre al fianco degli Imprenditori Agricoli per supportare il raggiungimento dei quattro obiettivi fondamentali dell’agricoltura:

+ redditività, + produttività, + qualità e + sostenibilità.

Banca del Territorio Lombardo conta71filiali, 384 collaboratori e 7.800 Soci Cooperatori e oltre 75.000 clienti. Fa parte del Gruppo Bancario Cooperativo Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, che annovera 77 banche e 1.500 sportelli in tutta Italia, oltre 11.000 collaboratori e circa 450.000 Soci Cooperatori.

Lutto per Ettore Camozzi: martedì i funerali

in Acciaio/Economia/Lutti/Meccanica by

Lutto a Brescia per la prematura scomparsa di Ettore Camozzi, esponente di una delle più note famiglie imprenditoriali bresciane. L’imprenditore aveva soltanto 53 anni e da tempo stava combattendo contro il male. Ma faceva parte del board dell’azienda di famiglia (fontata dal cavaliere Attilio, scomparso nel 2015) insieme al fratello Lodovico.

Il funerale si terrà domani, martedì 8 giugno, alle 10.30 partendo dalla Sala del Commiato Benedini di via Ragazzi del 99 a Lumezzane S. Apollonio, poi la salma – senza corteo – proseguirà per la chiesa parrocchiale San Sebastiano e infine per il cimitero.

Il fondo Equinox compra il 60% delle quote del gruppo Migal di Marcheno

in Acciaio/Economia/Manifatturiero/Valtrompia e Lumezzane/Zone by

Il fondo di private equity Equinox annuncia di aver raggiunto un accordo per l’ingresso con una quota di maggioranza (60%) nel capitale del Gruppo Migal di Marcheno, manufactoring service provider specializzato nella produzione di componenti metalliche realizzate in metalli non ferrosi (ottone, rame, alluminio) che fa capo alla famiglia Mingotti. Il closing dell’operazione è previsto entro la prima decade di luglio 2021.

Fondato nel 1983 dalla Famiglia Mingotti, oggi alla seconda generazione, il Gruppo Migal con le sue partecipate (Metal Technology, Zucchetti Mario, Mecwor, Strambini e Boroni, Metal finiture), copre tutto il processo (design, sviluppo prodotto, forgiatura, fusione, lavorazioni meccaniche, pressofusione, trattamento delle superfici) per la realizzazione di componenti metallici non ferrosi, quali casseper contatori, pompe ad alta pressione, valvole, commutatorie connettori per i segmenti idraulico,oil&gas, elettrico, automotive.

Con 3 stabilimenti produttivi principali e circa 270 dipendenti, il Gruppo Migal ha registrato negli anni una crescita costante che lo ha portato a raggiungereun fatturato di circa 100milioni di euro, realizzato per il 60% sui mercati esteri, con un EBITDA del 15% circa.

Con l’ingresso di Equinoxnel capitale, la famiglia Mingotti, che rimarrà in azienda con unaquota del 40%, continuerà a gestire il Gruppo. In particolare,il CEO Luca Mingotti avrà la responsabilità per le strategie e la gestione, comprese le politiche di acquisto della materia prima, mentre Alessandro e Giorgio Mingotti continueranno a ricoprire rispettivamente il ruolo di general manager di Metal Technology e di general manager di Zucchetti Mario. Dopo il closing, Alessandro Mingottisarà inoltre nominato Presidente del Gruppo.

Angelo Facchinetti, partner di Equinoxha commentato: “Migal è uncaso di eccellenza imprenditoriale italiana. I prodotti del Gruppo sono apprezzati da tutte le grandi multinazionali dei settori di riferimento. L’ingresso di Equinox nel capitale consentirà alla Società di continuare a perseguire i suoi importanti obbiettivi di crescitaorganica anche in nuove aree geografichee di crescita perlinee esterne per integrare l’offerta di prodotto ai propri clienti eaccelerare la crescita in mercati importanticome Stati Uniti, Canada e UK”.Il Gruppo Migal, che è molto forte in Germania, Francia e nell’UE, ha infatti l’opportunità di rafforzare e consolidareulteriormente la presenza su questi mercati, puntando ad altri aree strategichequali gli Stati Uniti, il Canada e la Gran Bretagna.

“Il nostro Gruppo ha sempre avuto la propensione ad evolversi, a crescere,e oggi, l’apertura del capitale rappresenta un ulteriore passo per continuare sulla strada che abbiamo tracciato sin dall’inizio – ha aggiunto il CEO di Migal, Luca Mingotti. – Siamo molto soddisfatti dell’accordo raggiunto con Equinox che ci consentirà di poter sviluppare ulteriormente la nostra presenza sui mercati di tutto il mondo. Il nostro obbiettivo è di diventare un player sempre più competitivo: ci siamo dati importanti traguardi in termini di crescita, espansione internazionale e creazione di valoree abbiamo scelto di condividere questo progetto con Equinox perché crediamo nel suo approccio industriale e di business”.

Nell’operazione Equinox è stato assistito dallo studio Shearman &Sterling per gli aspetti legali e dallo studio Gatti Pavesi Bianchi Ludovici per gli aspetti fiscali. Le attività di due diligence sono state effettuate da Roland Berger per gli aspetti di business, da PwC per gli aspetti contabili e da ERM per gli aspetti ambientali. PwC ha agito in qualità di debt advisor.Il Gruppo Migal èstato assistito dallostudio Pedersoliper gli aspetti legali,da CP Advisors in qualità di M&AAdvisor eda KPMG per gliaspetti contabili.

Gruppo Migal

Nata negli anni ’70, Migal si è proposta, inizialmente, come azienda meccanica per la costruzione di stampi per la forgiatura a caldo. L’azienda è cresciuta nel tempo e, grazie anche a una serie di acquisizioni è diventata una delle realtà più importanti a livello europeo nel settore della lavorazione di materiali non ferrosi.

Nel 1983 nasce il Gruppo Migal (che controlla Metal Technology, Zucchetti Mario, Mecwor, Strambini e Boroni, Metal Finiture), che fornisce servizi di progettazione e produzione di materiali non ferrosi: ottone, rame e alluminio. Il Gruppo è in grado di realizzare gamme di prodotti che vanno da 20 gr a 50 kg.

La struttura e l’organizzazione del Gruppo rappresentano un’eccellenza sul mercato in grado di offrire, con un’unica e integrata partnership, ogni singola fase di lavorazione dei metalli non ferrosi: stampaggio a caldo, fusione, pressofusione, lavorazioni meccaniche. Forte di un know-how consolidato negli anni, il Gruppo è presente nei settori acqua, oil&gas, elettrico, automotive. 

Con 3 stabilimenti produttivi situati nel distretto bresciano dedicato alla produzione dei metalli, e 270 dipendenti, il Gruppo Migal ha raggiunto un fatturato di circa 100 milioni di euro, realizzato per il 60% sui mercati esteri, con un EBITDA del 15% circa.

Equinox 

Equinox è una società di private equity che investe in società italiane nel segmento mid-market, attraverso operazioni prevalentemente di co-controllo, ovvero assumendo posizioni di maggioranza o di minoranza qualificata. L’operatività di Equinox si basa su un approccio fortemente industriale, volto a comprendere le esigenze degli imprenditori e delle imprese partecipate, al fine di formulare le più opportune strategie di crescita e di creazione di nuovo valore economico. Equinox III SIF-SLP è il fondo attualmente in fase di investimento ed ha una dotazione patrimoniale di oltre 360 milioni di euro di commitments sottoscritti da alcuni tra i maggiori investitori istituzionali italiani e da diversi investitori privati e family offices. Equinox III, beneficia inoltre del supporto finanziario dell’Unione Europea, attraverso il Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI). L’obiettivo del Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici è quello di favorire il supporto finanziario e l’implementazione dei processi produttivi all’interno dell’Unione Europea, assicurando il miglioramento delle condizioni di accesso ai canali di finanziamento da parte delle imprese UE. Ad oggi, il portafoglio investimenti di Equinox III è composto da Manifattura Valcismon – abbigliamento sportivo (40%), Quid Informatica – IT (55%), VPA – Lombardi – gioielleria (66%), Clas Pesto (80%).

Lombardia, via a un nuovo servizio per sostenere le imprese negli investimenti esteri

in Economia/Export by

Regione Lombardia avrà un nuovo servizio per facilitare gli investitori esteri che vogliono aprire impianti produttivi sul territorio. Un’iniziativa nata anche dalla volontà delle principali Camere di Commercio estere presenti in Italia, che a marzo si sono riunite per avanzare questa proposta all’assessore allo Sviluppo economico, Guido Guidesi.

CREATO GRUPPO DI LAVORO INTERDIREZIONALE – “È un servizio – dichiara l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – di supporto operativo di presa in carico dei progetti di investimento e di coordinamento delle procedure autorizzative, attraverso l’attivazione di una casella di posta elettronica dedicata info@investinlombardy.it”. “Le imprese e gli investitori potranno così avere un unico punto di riferimento e ricevere un supporto su misura e continuativo, sia nella fase iniziale sia nella fase di maturazione del progetto. Una decisione – ricorda l’assessore lombardo – che fa direttamente seguito alla creazione del ‘Gruppo di Lavoro Interdirezionale – Attrazione degli investimenti e internazionalizzazione per la ripresa economica’”.

OBIETTIVO: MAGGIOR CORRDINAMENTO – “L’obiettivo del Gruppo di Lavoro, che si configura come struttura interna a Regione Lombardia – conclude il responsabile dello Sviluppo economico lombardo – è quello di garantire un efficace e maggior coordinamento tra le diverse Direzioni regionali e tutte le Pubbliche Amministrazioni competenti nei procedimenti autorizzativi, al fine di ridurre le tempistiche delle procedure, snellire i processi e creare un contesto più favorevole agli investimenti in Lombardia, cercando di rispettare i tempi dei piani economici degli investitori”.

A fronte di questo lavoro si sono registrate molte reazioni positive degli stakeholders stranieri.

USA: OPERAZIONE INTERESSANTE PER NOSTRI INVESTITORI – “In una fase storica complicata, l’Italia – afferma Simone Crolla, consigliere delegato di AmCham Italy – è tornata al centro dell’attenzione internazionale. Come AmCham Italy siamo da sempre convinti che il collocamento internazionale dell’Italia e di Regione Lombardia debba essere rafforzato”. “Apprezziamo – aggiunge – gli sforzi compiuti dall’assessore Guidesi nell’accogliere questa richiesta e favorire il dialogo con un unico interlocutore, che aiuterà le aziende dei nostri territori a costruire un percorso di crescita duraturo e sostenibile e, al contempo, favorirà quei grandi investitori che scommettono sull’eccellenza del nostro sistema industriale”.

GERMANIA: DA TEMPO COLLABORIAMO CON LOMBARDIA – “Facilitare l’internazionalizzazione e l’interscambio, in questo momento storico, significa – afferma Jörg Buck, consigliere delegato della Camera di Commercio Italo-Germanica – creare connessioni e unire tessuti produttivi, permettendo alle imprese italiane di uscire più forti dalla crisi nel contesto europeo e internazionale”. “Da tempo – continua – aziende tedesche e italiane collaborano nei settori nevralgici per entrambi i Paesi. Anche durante la pandemia abbiamo visto la forza di questi rapporti, e oggi serve consolidarli e ampliarli. Come AHK Italien, da cento anni lavoriamo in questa direzione, e siamo felici di essere parte del dialogo avviato da Regione Lombardia”.

SVIZZERA: BENE PER INVESTIMENTI ELVETICI IN REGIONE – “L’Italia – spiega Alessandra Modenese Kauffmann, segretario generale Swiss Chamber – ha oggi la grande opportunità di sviluppare importanti progetti di crescita sostenibile e di riforme per un più che mai necessario avanzamento”. “Swiss Chamber – prosegue – ringrazia la Regione Lombardia e l’assessore Guidesi per aver favorito il dialogo tra istituzioni e imprese. Siamo fiduciosi nella concretezza delle azioni che potranno svilupparsi per il miglior sostegno degli investimenti svizzeri in Italia (oltre 21 mio di CHF nel 2019), con oltre 1400 imprese, la maggior parte presenti sul territorio lombardo”.

SPAGNA: DIALOGO TRA ISTITUZIONI PRIORITARIO – “La Camera di Commercio Ufficiale di Spagna in Italia – dichiara Yolanda Gimeno, segretario generale della Camera Spagnola – accoglie con grande piacere la creazione di un unico canale di supporto agli investitori esteri sul territorio e all’internazionalizzazione delle imprese lombarde. Ringraziamo l’assessore Guidesi e auspichiamo che la rinnovata cooperazione con Regione Lombardia possa contribuire con decisione a rendere le relazioni economiche con la Spagna sempre più solide e proficue”. “Il dialogo tra istituzioni e imprese – rimarca – è oggi prioritario per l’elaborazione di iniziative coordinate che stimolino una ripresa economica capace di creare occupazione e rendere competitive le nostre economie, condividendo un percorso di transizione basato su innovazione e sostenibilità”.

CINA: ACCOGLIAMO POSITIVAMENTE INIZIATIVA DI GUIDESI – “L’emergenza Covid ha ancor più evidenziato la necessità di condividere strategie e obiettivi a livello di sistema e tale necessità – afferma Pierluigi Streparava, presidente della Camera di Commercio Italo-Cinese – è maggiormente sentita se si opera nell’ambito delle relazioni economiche internazionali”. “Pertanto, la Camera di Commercio Italo-Cinese, che da 50 anni dai propri uffici di Milano è attiva per favorire e sviluppare le relazioni economiche con la Cina, accoglie – sottolinea – molto positivamente l’iniziativa della Regione Lombardia e dell’assessore Guidesi e si rende sin da subito disponibile a supportare le attività e i progetti che possano coinvolgere soci, imprese e soggetti lombardi e cinesi”.

GRAN BRETAGNA: VERRANNO ATTRATTI NUOVI INVESTIMENTI – “La Camera di Commercio Britannica per l’Italia – dichiarano Tom Noad, presidente, e Aaron Pugliesi, segretario generale – The British Chamber of Commerce for Italy – accoglie con favore e con soddisfazione l’avvio di questo nuovo servizio da parte di Regione Lombardia, territorio che già accoglie numerosissime imprese UK”. “Questo servizio – sottolineano – consentirà di sviluppare di concerto con gli enti territoriali e le altre camere estere proposte e soluzioni volte ad accrescere la capacità di attrarre investimenti esteri. Ringraziamenti all’assessore Guidesi per aver saputo raccogliere e concretizzare una proposta che agevolerà la collaborazione tra pubblico e privato favorendo l’impiego e la competitività del sistema Paese”. “La Camera – concludono i rappresentanti dell’istituzione inglese – inoltre ringrazia i vertici delle altre Camere estere coinvolte nell’iniziativa proposta da Simone Crolla, consigliere delegato di AmCham, per aver dimostrato la volontà e la capacità di operare sinergicamente e privilegiando l’interesse del territorio e della collettività”.

FRANCIA: GRANDE OPPORTUNITÀ PER IMPRESE FRANCESI – “Il piano europeo di rilancio – afferma Denis Delespaul, presidente della CCI France Italie – rappresenta una sfida e un’opportunità per l’Italia che potrà realizzare importanti investimenti e avviare un’efficace ripresa economica, sotto il segno dell’economia verde e digitale”. “In questo contesto unico, la Chambre – continua – ha molto apprezzato il dialogo con Regione Lombardia e l’assessore Guidesi che ha portato alla creazione di un unico sportello dedicato agli investitori esteri sul territorio. La Francia è per l’Italia secondo cliente e terzo fornitore. Vi sono 2.018 imprese a controllo francese in Italia che creano 292.000 posti di lavoro e sono 1.764 le aziende italiane in Francia per circa 80.042 posti di lavoro”. “Siamo certi – conclude – che il nuovo sportello favorirà ulteriormente la crescita degli investimenti delle nostre aziende sul territorio italiano”.

Tutto quello che c’è da sapere per organizzare una vacanza in Corsica

in Economia/Turismo by

La Corsica è sicuramente una delle isole più belle del Mediterraneo, raggiungibile in poco tempo dall’Italia, e per questo meta di tanti turisti, specialmente Italiani, durante i mesi estivi. Si tratta di una località esclusiva, con spiagge candide ed acque cristalline, in una cornice di rigogliosa macchia mediterranea incontaminata.

Come arrivare in Corsica

Se si vuole trascorrere una vacanza in Corsica, la prima cosa da fare è quella di organizzare il viaggio. L’isola è raggiungibile sia in traghetto che in aereo, ma quest’ultima soluzione può essere meno comoda, perché l’unico volo diretto dall’Italia parte da Venezia, altrimenti occorre fare uno scalo. Gli aeroporti sono tre, in ordine di grandezza: Bastia, Figari ed Ajaccio, collegati con le città principali attraverso le linee di autobus. Il trasporto marittimo, invece, vanta di più collegamenti dai diversi porti italiani. In ogni caso, è sempre bene consultare tutti gli orari dei traghetti per la Corsica, sia andata che ritorno, in modo da organizzarsi in modo adeguato, anche in caso di coincidenze con altri mezzi di trasporto.

Risparmiare in Corsica

Uno dei principali svantaggi della Corsica riguarda il prezzo spesso molto esoso praticato da alberghi e strutture ricettive. Uno dei consigli è quello di prenotare con largo anticipo, e, se possibile, optare per alternative come i campeggi. Questa è una soluzione molto diffusa in Corsica, le strutture attrezzate offrono diverse location immerse nella natura, a pochi passi dal mare e con le montagne alle spalle, adatte agli amanti delle vacanze all’aria aperta. Un secondo suggerimento è quello di prenotare la vacanza in bassa stagione, dove i prezzi sono più bassi e ci sono meno turisti per strada. Ancora, è preferibile muoversi con i propri mezzi, noleggiando sul posto una moto o un’auto oppure portando con sé un mezzo. Per quanto concerne i ristoranti, anche in questo caso i prezzi sono molto alti, così come i supermercati vendono prodotti con costi maggiori rispetto a quelli dell’Italia.

Le zone più belle

La Corsica offre diverse zone molto belle da visitare. Sicuramente una di esse è Bastia, considerata la capitale economica dell’Isola, che ospita sia un porto che un aeroporto e quindi facile da raggiungere. Qui, oltre alle spiagge che offrono anche attività nautiche, è possibile visitare vie e piazze come Piazza San Nicola o Via Napoleone, ricche di negozi e ristoranti; o monumenti come la Cattedrale di Santa Maria. Il secondo porto turistico più grande dell’Isola è Saint-Florent, dove è possibile incontrare anche star internazionali. Da qui partono anche le escursioni in barca per il deserto delle Agriate. Meritano sicuramente una visita anche i villaggi arroccati della Balagne, come Zilia, con la sua famosa sorgente; Montemaggiore, da cui poter ammirare tutta la baia di Calvi; o il villaggio abbandonato di Occi, ormai in rovina ma che permette di godere di un bellissimo panorama sulla baia e sulle montagne. La Valle del Fango, invece, è una riserva naturale con numerose piscine naturali adatte anche ai bambini. Viene chiamata così per il Delta del Fango, raggiungibile in canoa, territorio apprezzato da numerosi esemplari di fauna selvatica.

E’ ufficiale: via al mandato di Franco Gussalli Beretta in Aib

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Nomine by

Si è tenuta ieri pomeriggio, in modalità online, l’Assemblea Generale privata 2021 di Confindustria Brescia.

Durante l’appuntamento, l’assemblea dei soci ha eletto Franco Gussalli Beretta (Fabbrica d’Armi Pietro Beretta Spa) – designato dal Consiglio Generale lo scorso 8 aprile – come nuovo presidente dell’Associazione per il quadriennio 2021-2025. L’imprenditore bresciano succede nel ruolo a Giuseppe Pasini.

Insieme al nuovo presidente è stata eletta anche la squadra di presidenza, composta da: Fabio Astori (Luxor SpA , delega a Transizione Ecologica e Sicurezza), Francesco Franceschetti (Marfran SRL, Zone e Settori), Mario Gnutti (Gnutti Carlo SpA, Internazionalizzazione), Silvia Mangiavini (Raffineria Metalli Guizzi SpA, Legalità e Bilancio di Sostenibilità), Paolo Streparava (Streparava SpA, Credito, Finanza, Fisco), Elisa Torchiani (Torchiani SRL, Capitale Umano), Stefania Triva (Copan SpA, Innovazione e Sviluppo Digitale) e Roberto Zini (Farco Group SRL, Relazioni Industriali e Welfare).

Nel corso dei lavori è stato quindi approvato il bilancio 2020 di Confindustria Brescia: l’esercizio si chiude con proventi a 9,37 milioni di euro (-8,1% rispetto al 2019, quando si attestarono a 10,2 mln) e un avanzo di gestione pari a 341mila euro, in equilibrio con quanto segnato nel 2019 (344mila euro).

Nonostante l’impatto del Covid-19, la dinamica associativa si conferma in sostanziale tenuta rispetto a quanto registrato nel precedente esercizio: le aziende associate al 31 dicembre 2020 sono pari a 1.274 (1.290 nel 2019), con un numero complessivo di 62.617 dipendenti (63.778 nel 2019).
A conclusione dei lavori assembleari, si è tenuto un intervento di Andreas Struengmann, azionista di riferimento di BioNTech, concentrato in particolare sull’importanza del Capitale Umano e dell’Innovazione.

A2A, Standard Etics conferma il rating Strong per il terzo anno consecutivo

in A2A/Economia/Finanza/Partecipate e controllate by

Standard Ethics, agenzia indipendente che misura la sostenibilità delle imprese, ha confermato ad A2A il rating “EE“, che corrisponde a “Strong”. Standard Ethics ha ritenuto di premiare la strategia di A2A improntata su economia circolare e la transizione energetica, che ha consentito di confermare e incrementare gli obiettivi di sostenibilità a medio-lungo termine.

Il Piano Industriale 2021-2030 della Life Company prevede infatti investimenti per oltre 16 miliardi di euro, il 90% dei quali è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs).

“Questo terzo rating positivo da parte di Standard Ethics rappresenta una conferma della strategia delineata nel nostro nuovo Piano Industriale decennale, guidata dalla sostenibilità,” – ha commentato l’Amministratore Delegato Renato Mazzoncini – “Proseguiremo in questa direzione con investimenti dedicati alla transizione energetica e l’economia circolare, per continuare a fornire il nostro contribuito alla realizzazione di infrastrutture innovative e strategiche per lo sviluppo sostenibile del Paese”.

Secondo il giudizio dell’agenzia di rating, A2A ha da tempo adottato strategie e politiche ambientali in linea con l’Accordo di Parigi per il contenimento dei cambiamenti climatici, nonché una rendicontazione ESG (Environmental, Social and Governance) allineata alle best practice internazionali. I progressi nella riduzione delle emissioni sono ben monitorati e ritenuti in linea con gli obiettivi che A2A si è posta con il nuovo Piano Industriale decennale. Lo scorso marzo Standard Ethics aveva inoltre alzato l’Outlook di A2A da “Stabile” a “Positivo” confermando le ottimistiche aspettative di breve e lungo termine.

Danni delle gelate di aprile, arrivano i fondi dal Governo

in Agricoltura e allevamento/Economia/Istituzioni/Parlamento e governo/Regione by

Con il decreto Sostegni bis, il Governo ha stanziato 105 milioni di euro a livello nazionale per l’incremento del Fondo di solidarietà nazionale volto a ristorare i danni a produzioni, strutture e impianti produttivi delle aziende colpite dalle gelate e brinate dell’aprile 2021.

“Un’ottima notizia” ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore regionale lombardo all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi. “Viene riconosciuta – ha aggiunto – l’eccezionalità degli eventi di aprile che hanno colpito pesantemente anche la nostra regione. Ora l’auspicio è che in sede di conversione del decreto il fondo venga aumentato, perché rischia di non essere sufficiente. La stima dei danni in Lombardia è di 24 milioni di euro, 18 milioni per le produzioni vegetali e 6 milioni per le produzioni apistiche. La Regione avvierà puntualmente tutte le procedure. Confidiamo in ristori rapidi per dare agli agricoltori ciò che spetta”.

“I cambiamenti climatici – ha concluso l’assessore Rolfi – sono un fattore pesante con cui l’intero comparto agricolo dovrà fare sempre più i conti nel presente e nel futuro. La Regione Lombardia aveva chiesto al governo una deroga per le gelate di aprile che avevano distrutto coltivazioni assicurabili in forma agevolate. Gli agricoltori meritano interventi economici concreti per i danni subiti”.

STIME DANNI A PRODUZIONI VEGETALI

BERGAMO: 9 segnalazioni, 156.104 euro di danni a vite, frutticole;

BRESCIA: 41 segnalazioni, 3.116.746 euro di danni a vite, olivo, mais, drupacee, pomacee, kaki;

CREMONA: 14 segnalazioni, 534.000 euro di danni a pero, melo, ciliegie, actinidia, albicocche, fruttiferi vari, meloni, cocomeri;

MANTOVA: 335 segnalazioni, 13.000.000 euro di danni ad actinidia, pesco, pere, mele e barbatelle di vite;

PAVIA: 45 segnalazioni, 1.200.000 euro di danni a frutticole, vite;

SONDRIO: 264 segnalazioni, 8.000.000 euro di danni a frutticole (mele, vite, piccoli frutti, actinidia dal 70 al 100%).

STIMA DANNI A PRODUZIONI APISTICHE

BERGAMO: 1 collettiva (apicoltori multipli), 1.000.000 euro;

BRESCIA: 8 segnalazioni, 150.000 euro;

CREMONA: 20 segnalazioni, 200.000 euro;

MONZA BRIANZA: 27 segnalazioni, 250.000 euro;

LECCO: 61 segnalazioni, 1.250.000 euro;

LODI: 5 segnalazioni, 120.000 euro;

PAVIA: 88 segnalazioni, 1.800.000 euro;

MILANO: 42 segnalazioni, 700.000 euro;

SONDRIO: 8 segnalazioni, 200.000 euro;

VARESE: 1 collettiva, 800.000 euro;

COMO: 1 collettiva, 380.000 euro.

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