Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 39

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Brescia, ricavi delle imprese cresciuti del 38%

in Bilanci/Economia/Tendenze by

La Lombardia nell’anno post-Covid ha aumentato del 26,3% i ricavi delle società di capitali con sede legale nella regione e fatturati sopra il milione e prodotto circa 1.200 miliardi di euro. Le tre province che si posizionano sul podio per la miglior crescita dei ricavi a livello percentuale sono quelle di Brescia con il 38,9% per 115 miliardi di euro, Mantova con il 34,5% per 38 miliardi e Lecco con il 29,1% per 18 miliardi. Subito dopo si classificano Bergamo con il 28,6% per 84 miliardi, Lodi con il 26,2% per 6 miliardi, Cremona con il 25,3% per 16 miliardi, Milano con il 24,7% traina la regione in valori assoluti per 781 miliardi, Varese con il 23,7% per 34 miliardi, Monza e Brianza con il 21,4% per 61 miliardi, Como con il 21,3% per 23 miliardi, Sondrio con il 20,4% per 5 miliardi e infine Pavia con il 19,2% per 12 miliardi. 

È quanto emerge in anteprima dalla maxi inchiesta sui bilanci realizzata da Industria Felix Magazine, trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, e Cerved, che sarà presentata venerdì mattina 3 marzo a Milano all’Auditorium “Giorgio Squinzi” di Assolombarda in occasione del 46° evento Industria Felix, 7a edizione della Lombardia

Lavoro in somministrazione: +11% nel Bresciano

in Economia/Lavoro/Partner by
Giovane al lavoro, foto da Pixabay

 Secondo i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, nel complesso del 2022 le richieste di lavoratori in somministrazione registrano una crescita dell’11% sul 2021, mentre il confronto con l’anno 2019, preso a riferimento come “normalità pre-Covid”, segna un valore negativo (-4%), a certificazione di un processo di recupero non ancora del tutto concluso.

A evidenziarlo (secondo quanto riferisce BsNews.it) sono i dati forniti dalle Agenzie per il Lavoro, aderenti all’Osservatorio Confindustria Brescia – Agenzie per il lavoro, curato dal Centro Studi di Confindustria Brescia.

Per quanto riguarda il solo 4° trimestre 2022, la domanda di lavoratori in somministrazione ha registrato una nuova crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 (+8% tendenziale), in lieve accelerazione rispetto alla rilevazione precedente (+4%). La seconda parte dell’anno mostra quindi un’evoluzione positiva, ma relativamente meno pronunciata nei confronti di quanto sperimentato nel primo semestre del 2022.

Tale movimento descriverebbe il processo di assestamento in atto nel settore, dopo i forti incrementi riscontrati nel 2021, in primo luogo imputabili al confronto con il 2020. Allo stesso tempo, la suddetta dinamica rifletterebbe il rallentamento del settore industriale locale rilevato tra luglio e dicembre.

“Il processo di ripresa del lavoro in somministrazione a Brescia è proseguito anche nel 2022, per quanto non possa definirsi ancora concluso – commenta Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare –. Se i dati sullo scorso anno sono infatti positivi, il gap con il periodo pre-pandemia non è ancora del tutto colmato. Vorrei però sottolineare che si tratta di dati incoraggianti, a maggior ragione se letti alla luce delle vicissitudini che hanno caratterizzato l’anno da poco concluso, legate in particolare al caro energia e alle conseguenze del conflitto russo-ucraino. Per quanto riguarda le aree professionali maggiormente richieste, la nostra provincia continua a distinguersi per la necessità di trovare conduttori d’impianti e operai specializzati: un altro tema su cui, come Associazione, stiamo lavorando. L’obiettivo resta quello di indirizzare sempre più i nostri giovani verso percorsi professionali in grado di garantirgli un futuro lavorativo solido e riconosciuto”.

Le richieste pervenute alle Agenzie per il Lavoro hanno riguardato, in particolare, il gruppo professionale dei conduttori d’impianti (41,5%), seguiti dal personale non qualificato (16,5%), dagli operai specializzati (13,5%) e dagli addetti al commercio (13,5%).

Nello stesso periodo, le figure più ricercate sono state: operatori robot industriali (20,5% della domanda complessiva), non qualificati in imprese industriali (6,1%), addetti macchine lavorazioni metalliche (5,0%), addetti consegna merci (4,7%) e dai non qualificati nei servizi di pulizia (4,7%).

Con riferimento alle difficoltà di reperimento dei lavoratori in somministrazione, non si segnalano tensioni particolari, a eccezione, in particolare, di alcuni profili appartenenti ai tecnici (tecnici in campo ingegneristico, i tecnici della distribuzione commerciale e i tecnici della produzione), agli addetti al commercio (esercenti di ristoranti, fast food, pizzerie e simili), agli operai specializzati (fonditori, saldatori, specializzati meccanica di precisione, montatori, manutentori) e ai conduttori d’impianti (operatori robot industriali e gli addetti macchine lavorazioni metalliche).

Provaglio d’Iseo, Montecolino Spa incorpora Topcolor

in Economia/Meccanica by

Montecolino Spa tramite un contratto di affitto di ramo d’azienda finalizzato all’acquisto, incorpora Topcolor Dream Srl all’interno del proprio business.

Due realtà storiche, nate rispettivamente nel ’71 e nel ’72, uniscono le proprie competenze industriali ed artigianali al servizio dei propri clienti.

Montecolino Spa, con sede a Provaglio d’Iseo (BS), leader nel panorama europeo per la produzione di pavimenti e rivestimenti tessili, offre una collezione di oltre 300 articoli, tra cui: moquette, tappeti, erbe sintetiche, tessuti e rivestimenti si è sempre adoperata per fornire servizi che fossero all’altezza delle attese dei clienti. Grazie ad una struttura di 54.000 m2 su un’area di 120.000 m2, con un potenziale produttivo di oltre 15 milioni di m2 serve 4000 clienti distribuiti in 30 nazioni nel mondo.

Topcolor con sede a Buccinasco (MI), offre servizi di stampa digitale con un flusso di produzione a ciclo completo. Nata come fotolito, ha rifocalizzato il proprio business in base alle evoluzioni del mercato, diventando una delle aziende leader in Italia nella stampa digitale di grande formato e nella stampa Fine Art di qualità. Grazie a questa specializzazione opera a servizio di diverse realtà della GDO e dello shopfitting, del food e del beauty, provvedendo a realizzare per aziende leader di settore menù board retroilluminati, rivestimenti per ascensori, allestimenti, vele, espositori e gadget.

Zini (Confindustria): errore eliminare il bonus benzina ai dipendenti

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by
Benzinaio, foto generica da Pixabay

Il bonus benzina del 2023, che le imprese decidano di riconoscere ai propri lavoratori, non potrà contare sull’esenzione contributiva. Un emendamento votato alla Camera dei deputati, durante l’iter di conversione del decreto in materia di trasparenza dei prezzi dei carburanti, mantiene ferma l’esenzione fiscale per le erogazioni fino a 200 euro annue, ma non quella contributiva.

A seguito di tale notizia, riportiamo il commento di Roberto Zini, vice presidente di Confindustria Brescia con delega a Relazioni Industriali e Welfare.

“La modifica della norma, se verrà confermata al Senato, renderà meno conveniente il benefit sia per i datori di lavoro, sia per i lavoratori – riflette Zini –. Entrambi, infatti, dovranno versare sul valore del buono benzina la contribuzione piena, con un aumento di oneri pari a circa il 30% per le aziende e al 9% per i lavoratori.”

“Tutto questo appare in controtendenza con le annunciate intenzioni di riduzione del cuneo fiscale nell’ambito del rapporto di lavoro, per rendere più competitivo il Made in Italy – prosegue il vice presidente di Confindustria Brescia –. Riteniamo perciò che tale indirizzo rappresenti un errore strategico, ma anche un segnale poco positivo rispetto a quello che sarà l’imminente futuro della nostra imprenditoria, in particolare nell’ambito del welfare. Motivo per cui abbiamo anche aperto un confronto sul tema con i deputati bresciani, ai quali abbiamo inviato oggi una lettera.”

“Siamo tutti consapevoli delle numerose difficoltà attraversate nel 2022 appena concluso e del peso che l’aumento dei prezzi energetici ha innescato su imprese e famiglie – chiude Zini –: è perciò fondamentale che il Governo continui a sostenere le aziende nelle azioni di welfare attuabili per i loro collaboratori. Il mondo del lavoro sta cambiando, lo sappiamo, e questo genere di misure è sempre più imprescindibile.”

Alessandro Fantini eletto presidente di Federalberghi Brescia

in Economia/Nomine/Turismo by

Nei giorni scorsi si è svolto il rinnovo delle cariche sociali di Federalberghi Brescia, che ha eletto, per il quinquennio 2023-2028, Alessandro Fantini presidente. Alessandro Fantini, già vicepresidente vicario e presidente della sezione cittadina di Federalberghi Brescia negli scorsi cinque anni, succede allo storico presidente Paolo Rossi.

Il presidente Fantini ha ricordato le principali azioni svolte negli anni scorsi e delineato il programma futuro a livello sindacale, oltre che la previsione di un ulteriore rafforzamento dei servizi proposti da Federalberghi Brescia alle strutture ricettive associate.

“Questi cinque anni – ha detto il presidente Alessandro Fantini – saranno molto importanti per il nostro settore, sia per i grandi eventi come Capitale Italiana della Cultura, sia per valorizzare ulteriormente il ruolo della provincia di Brescia a livello turistico. Siamo la prima destinazione Leisure e la seconda destinazione Business della Lombardia. Rappresentare una categoria che conta più di 700 alberghi è un grande orgoglio ma anche una grande responsabilità. Abbiamo una squadra molto motivata che sarà un punto di riferimento per tutti gli albergatori della provincia. Il 2023 sarà l’anno della piena ripartenza ed abbiamo l’ambizione di raggiungere e di superare gli 11 milioni di presenze alberghiere ed extralberghiere.”

La Giunta di Federalberghi Brescia ha nominato anche Lucia Cerini vicepresidente vicario e Graziano Pennacchio vicepresidente.

Di seguito i responsabili designati delle nove zone della provincia di Brescia:


• zona di Brescia – Hinterland e Valle Trompia: Alessandro Fantini, Nicolas Rabot,
Massimo Lucchini
• zona della Franciacorta: Elena Valceschini
• zona di Darfo Boario Terme e della media Valle Camonica: Roberto Piccinelli
• zona del Lago d’Iseo: Antonella Pastore
• zona di Sirmione: Marco Merlo, Massimiliano Pret, Pierpaolo Betta
• zona della Valtenesi di Desenzano e del Lago di Garda sud: Lucia Cerini
• zona di Salò, Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Tignale,
Tremosine e Limone: Gianmario Cipani, Paolo Risatti, Andrea Arosio, Mauro
Maccarini
• zona di Pontedilegno e dell’alta Valle Camonica: Graziano Pennacchio, Sara
Maculotti, Antonja Pavlak
• zona della Valle Sabbia e del Lago d’Idro: Gianzeno Marca

Brescia, l’inflazione frena (0,1% – 9,6%)

in Economia by

A gennaio, si registra un rallentamento della crescita dell’inflazione: il tasso congiunturale si ferma a +0,1% e il tasso tendenziale scende a +9,6%. A renderlo noto, secondo quanto informa BsNews.it, è l’ufficio Statistica del Comune di Brescia.

L’incremento congiunturale di questo mese è determinato soprattutto dall’aumento delle divisioni “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+1,4%), “Comunicazioni” (+1,3%) e “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+1,3%). Seguono in ordine di importanza, gli aumenti dei “Trasporti” (+0,8%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+0,6%), “Abbigliamento e calzature” (+0,6%), “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,6%), “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+0,6%), “Altri beni e servizi” (+0,5%) e “Servizi sanitari e spese per la salute” (+0,3%).

È in diminuzione, invece, per il secondo mese consecutivo, la variazione congiunturale della divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-4,8%). Rimane nulla la divisione “Istruzione”. Rispetto allo stesso mese dell’anno precedente (variazioni tendenziali) le divisioni che presentano elevati aumenti sono “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (+34,1%, in calo negli ultimi due mesi) e “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+10,4%). Aumenti inferiori alla variazione media (+9,6%) si sono registrati per le divisioni “Mobili, articoli e servizi per la casa” (+8,6%), “Trasporti” (+8,4%), “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+6,3%), “Abbigliamento e calzature” (+5,4%), “Altri beni e servizi” (+4,4%), “Ricreazione, spettacoli e cultura” (+4,3%), “Bevande alcoliche e tabacchi (+2,6%) e “Servizi sanitari e spese per la salute” (+1,7%). Nulla la variazione tendenziale della divisione “Comunicazioni”; in calo, quella dell’“Istruzione” (-0,1%). Analizzando per tipologia di prodotto, in questo mese, i “Beni” presentano un lieve decremento congiunturale (-0,2%), mentre i “Servizi” crescono lievemente (+0,4%). Contribuiscono alla diminuzione dei “Beni”, soprattutto i Beni Energetici (-4,1%, in particolare gli Energetici Regolamentati). Per i Servizi” le voci che presentano maggiori incrementi sono quelle dei “Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona” (+1,0%) e dei “Servizi relativi all’abitazione” (+1,0%).

In termini tendenziali, i “Beni” aumentano del +13,8%, mentre per i “Servizi” le variazioni tendenziali sono meno marcate (+4,3%). Con riferimento alla frequenza di acquisto,sono in aumento le variazioni congiunturali dei prodotti a Alta frequenza (+1,2%) e a Bassa frequenza (+0,7%), mentre quelle a Media frequenza registrano una lieve diminuzione (-1,1%). Rimangono piuttosto elevate le variazioni tendenziali dei prodotti a Media (+13,5%), Alta (+7,9%) e a Bassa (+5,4%) frequenza di utilizzo. Complessivamente, i “Beni alimentari, per la cura della casa e della persona”, definiti come il Carrello della spesa delle famiglie, aumentano del +0,6% su base mensile e del +10,1% su base annuale.

Infine, per la componente di fondo della dinamica dei prezzi “Core Inflation” (al netto della componente volatile dei Beni energetici e Alimentari non lavorati), si registrano una variazione congiunturale debolmente positiva (+0,5%) e una variazione tendenziale positiva decisamente elevata (+6,0%).

Confindustria: nasce a Brescia RetImpresa Lab

in Aib/Associazioni di categoria/Economia by

Nasce a Brescia RetImpresa Lab, il centro di competenze integrate dedicate alle imprese del territorio che vogliono fare rete; il servizio è stato presentato oggi pomeriggio nella Sala Beretta di Confindustria Brescia, dopo che l’Associazione aveva già ospitato – nella mattina odierna – il Consiglio Generale di RetImpresa, l’Agenzia nazionale di Confindustria che dal 2009 si occupa dei fenomeni aggregativi e dei contratti di rete.

All’incontro – moderato da Mario Ramella (Area Fiscale e Societario Confindustria Brescia) – sono intervenuti Franco Gussalli Beretta (presidente Confindustria Brescia), Aldo Bonomi (past president RetImpresa), Fabrizio Landi (presidente RetImpresa), Giancarlo Turati (componente Consiglio Generale RetImpresa), Carlo La Rotonda (direttore RetImpresa), Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia) e Ilario Alvino (professore ordinario di diritto del lavoro Università la Sapienza).

L’appuntamento si è focalizzato, in particolare, sul tema della codatorialità, istituto lavoristico dedicato alle reti, che consente alle imprese aderenti a un contratto di rete di assumere insieme una o più risorse umane funzionali a realizzare il progetto comune.

Si tratta solo di uno dei tanti aspetti approfonditi da RetImpresa Lab, che rappresenta la rete nazionale dei servizi qualificati e innovativi dedicati alle collaborazioni tra imprese, e si sviluppa nei territori e nelle filiere del sistema Confindustria sotto il brand RetImpresa.

La nascita del centro RetImpresa Lab anche a Brescia si inserisce in un contesto già particolarmente favorevole alla creazione delle reti: secondo le elaborazioni del Centro Studi di Confindustria Brescia su dati Infocamere, dall’attivazione di tale strumento giuridico, nella nostra provincia sono state realizzate 334 reti che coinvolgono complessivamente 729 imprese.

Complessivamente, Brescia si colloca al 14esimo posto tra le province italiane per quanto riguarda la presenza di imprese retiste; a guidare la graduatoria sono Roma (6.667), Milano (1.905), Udine (1.256) e Salerno (1.244).

Le reti si confermano uno strumento molto eterogeneo a livello di forma giuridica e settore di attività: a testimoniare tale punto di forza, i dati riferiscono la presenza a Brescia di un nutrito gruppo di realtà con dimensioni ridotte e forme societarie più semplici: su 729 imprese, ben 255 non sono società di capitali, ma realtà quali cooperative, consorzi, società di persone o ditte individuali.

Per quanto riguarda la segmentazione delle imprese retiste nel solo comparto manifatturiero, prevalgono i settori metalmeccanici: il 37% fa riferimento ai Prodotti in metallo, il 12% a Macchinari ed apparecchiature; nel mezzo, un buon riscontro è ottenuto anche dall’Alimentare (15%).

“Nel 2022 abbiamo assistito a un forte incremento delle reti: solo nello scorso anno ne sono state siglate 60 a Brescia, tra reti soggetto e reti contratto – commenta Franco Gussalli Beretta, presidente di Confindustria Brescia – Si tratta di uno strumento capace di aggregare realtà molto differenti tra loro, ma unite da un obiettivo comune, e allo stesso tempo di uscire dai confini provinciali: una serie di aspetti che ci spinge a guardare con ottimismo all’approdo anche a Brescia di RetImpresa Lab. Abbiamo più volte ribadito come il futuro dell’imprenditoria sarà caratterizzato dalla necessità di fare sistema, mettendo a fattor comune buone pratiche e know-how: le reti, in questo senso, costituiscono una via quanto mai efficace.”

“Il RetImpresa Lab di Brescia – aggiunge Fabrizio Landi, presidente di RetImpresa – va a rafforzare il network nazionale di Confindustria che fornisce a livello territoriale e nelle principali filiere nazionali servizi “su misura” alle imprese che intendono insieme accrescere le competenze, la capacità di co-progettazione e la sostenibilità dei propri modelli di business in rete. Con la firma di oggi mettiamo a disposizione delle imprese bresciane un desk di prossimità specializzato sul tema, al quale potersi rivolgere per ottenere assistenza qualificata e per cogliere tutte le opportunità e i vantaggi del fare rete”.

Brescia: bollette elettricità +108% e gas +57% nel 2022

in Economia/Energia by

Le famiglie residenti in Lombardia con contratto di fornitura nel mercato tutelato, nel 2022 hanno speso per la sola bolletta elettrica 1.375 euro, vale a dire il 108% in più rispetto al 2021, e 1.639 euro per il gas (+57%). Mentre quelle residenti in provincia di Brescia hanno speso, in media, 1.520 euro per la bolletta elettrica (+108% rispetto al 2021) e 1.588 euro per il gas (+57%). La provincia risulta essere la terza della Lombardia dove si è speso di più per l’elettricità.

A dirlo sono i dati diffusi dalla piattaforma facile punto it.

L’andamento provinciale della bolletta elettrica

Complessivamente, quindi, tra luce e gas, nel 2022 gli abitanti della Lombardia hanno sborsato, mediamente, 3.014 euro a famiglia (rispetto ai  1.703 euro del 2021), ma in quali province si è speso di più?

Focalizzandosi sulla sola energia elettrica ed analizzando i dati su base provinciale, al primo posto si posiziona Mantova, area dove il consumo medio a famiglia rilevato nel 2022 è stato pari a 3.352 kWh che, considerando le tariffe dello scorso anno in regime di tutela, corrisponde ad un costo di 1.633 euro; seguono Cremona (1.543 euro, 3.166 kWh), Brescia (1.520 euro, 3.119 kWh) e Lodi, provincia dove sono stati messi a budget, mediamente, 1.475 euro per un consumo medio rilevato di 3.028 kWh.

Continuando a scorrere la graduatoria lombarda troviamo Pavia (1.458 euro, 2.993 kWh), Como (1.438 euro, 2.952 kWh), Varese (1.433 euro, 2.942 kWh) e Bergamo (1.382 euro, 2.836 kWh). Valori inferiori alla media regionale per Monza e Brianza, dove il costo della bolletta elettrica è stato di 1.362 euro (2.796 kWh), Lecco (1.344 euro, 2.759 kWh) e Sondrio (1.280 euro, 2.627 kWh)  Chiude la classifica Milano, provincia che, nel 2022, ha rilevato i consumi più bassi della regione (2.598 kWh) e quindi la bolletta più “leggera” (1.266 euro).

L’andamento provinciale della bolletta gas

Anche sul fronte del gas le bollette sono differenziate a seconda dei consumi medi rilevati. Al primo posto tra le province più care della Lombardia si posiziona Como, dove il consumo medio a famiglia è stato di 1.510 smc per un costo complessivo di 1.931 euro. Seguono Lecco (1.908 euro, 1.492 smc), Varese (1.900 euro, 1.486 smc) e Pavia (1.862 euro, 1.456 smc). Continuando a scorrere la classifica regionale troviamo Mantova (1.833 euro, 1.433 kWh), Cremona (1.719 euro, 1.344 kWh) e Lodi (1.661 euro, 1.299 kWh).

Valori inferiori alla media lombarda per Monza e Brianza (1.634 euro, 1.278 smc), Brescia (1.588 euro,1.242 smc)e Sondrio, provincia dove una famiglia, nel 2022, ha speso mediamente 1.576 euro (1.232 smc). Chiudono la classifica Bergamo (1.549 euro, 1.211 smc) e, ancora una volta, Milano, dove sono stati messi a budget per il gas 1.444 euro (1.129 smc).

Omicidio Carol Maltesi: tutti i segreti in un libro (da Brescia)

in Cultura/Economia by

Uscirà il 22 marzo in tutte le librerie d’Italia (ma in preordine è già disponibile su Amazon a questo link) l’attesissimo “Sulla tua pelle”, il libro pubblicato da Giunti editore che racconta l’indagine del giornale online BsNews.it e del direttore Andrea Tortelli sul caso dell’omicidio di Carol Maltesi.

La storia di una tragedia efferata, in cui un’attrice hard (Charlotte Angie) con 30mila follower su Instagram può sparire per oltre due mesi senza che nessuno ne denunci la scomparsa. La storia di un femminicidio in cui ha perso la vita una donna di soli 26 anni e una mamma. Ma anche un’inchiesta giornalistica (fatta da casa e con strumenti a disposizione di chiunque) di cui sono occupati i media di tutto il mondo (dal New York Post al Telegraph di Londra, dall’Abc allla tv Rtl tedesca) e diverse università italiane di giornalismo.

Il libro – in vendita a 16 euro – racconta la storia di Carol, l’omicidio, le indagini e l’inchiesta di BsNews.it. Sono presenti anche le interviste a Angela Di Fonzo (attrice hard nota come Diana Zilli e amica di Carol Maltesi), Roberta Bruzzone (criminologa di fama) e Andrea Vogt, corrispondente del Telegraph di Londra che per prima ha raccontato il caso sulla grande stampa internazionale.

+ E’ POSSIBILE ORDINARE “SULLA TUA PELLE”, IL LIBRO SULL’OMICIDIO DI CAROL MALTESI, A QUESTO LINK +

CAROL MATESI, LA TRAGEDIA IN SINTESI

Carol Maltesi è stata uccisa l’11 gennaio di 2023 a colpi di martello e coltello dall’ex compagno Davide Fontana. Il bancario 43enne (vicino di casa, foodblogger, fotografo e collega nel mondo del porno), quindi, ha fatto a pezzi il corpo, cercando di scarnificarlo per cancellare i tatuaggi, lo ha messo in un congelatore comprato su Amazon, ha provato a bruciarlo sul barbecue di una casa affittata con Airbnb sulle montagne del Varesotto (e lasciando perfino una recensione del posto) e infine, dopo oltre due mesi, lo ha gettato in un dirupo di Paline di Borno, in Valcamonica.

Qui, poche ore dopo, un pensionato ha trovato i sacchi neri e, pensando fossero rifiuti abbandonati da incivili, li ha aperti. Le indagini sono iniziate subito, ma il nome della vittima (la cui scomparsa non era mai stata denunciata) non era noto e l’unico elemento utile per riconoscerla erano i numerosi tatuaggi sul corpo

Il 26 marzo, con un’indagine lampo, il direttore di BsNews Andrea Tortelli è risalito al nome della povera donna trucidata (fino a quel momento ignoto anche alle forze dell’ordine) e ha chattato con il suo assassino, consegnando poi i materiali ai carabinieri, che hanno arrestato l’assassino poche ore dopo.

La bresciana Antares Vision acquisisce il 30% di Pygsa e si allarga bel mercato spagnolo

in Economia/Export/Tendenze by

Antares Vision Group (EXM, AV:IM), multinazionale italiana leader nella tracciabilità e nel controllo qualità, che garantisce la trasparenza di prodotti e filiere attraverso la gestione integrata dei dati, comunica di aver sottoscritto in data odierna, attraverso la propria controllata FT System, un accordo vincolante che prevede l’acquisto del 30% di PYGSA Sistemas Y Applicaciones SL (“PYGSA”) mediante un aumento di capitale e un esborso pari ad €0.55m. Simultaneamente, AV Group ha sottoscritto con la Società spagnola un accordo per la distribuzione in esclusiva delle proprie soluzioni in Spagna, in tutti i settori di riferimento (Life Science, Cosmetics, Food & Beverage) e in Portogallo per il solo Food & Beverage.

PYGSA è stata fondata nel 2008 da due soci con oltre 20 anni di esperienza specifica nelle tecnologie di ispezione prodotto per il controllo qualità. La Società, con sede a Valencia, è attualmente interamente posseduta da Guillermo Jose Gimeno, uno dei due fondatori. PYGSA, è composta da tre società: Sistemas Tecnicos de Vision S.L., specializzata in tecnologie di ispezione visiva e componenti per linee Food & Beverage; Investigaciones Y Control s.l.u., attiva nei sistemi controllo e tracciabilità nel settore farmaceutico; Talleres Ferragut S.L., operante nei sistemi di automazione industriale e sistemi di movimentazione ad alta cadenza. Presente in tutti settori di riferimento di Antares Vision Group, PYGSA ha sviluppato un know-how specifico per la progettazione e produzione di sistemi di ispezione per il controllo qualità, soluzioni di tracciabilità, soluzioni software per la misurazione dell’efficienza e le relative integrazioni. Nel 2021, PYGSA, che occupava 72 persone, ha registrato un fatturato pari ad €7.5m e un Adj. EBITDA pari a €0.6m.

“PYGSA rappresenta una preziosa opportunità sia come investimento sia come espansione diretta nel mercato spagnolo per la distribuzione delle nostre soluzioni: consolidiamo e rafforziamo la nostra presenza in mercati strategici, con l’acquisizione immediata di quote di mercato. Inoltre, possiamo affiancare i nostri clienti con soluzioni innovative, un servizio e un supporto tecnico locale accurato e veloce” ha dichiarato Emidio Zorzella, Presidente e CO-CEO di Antares Vision Group.

Razionale strategico

Nel dettaglio questo accordo permette ad Antares Vision Group di:

  • Espandere la presenza diretta in Spagna in tutti i settori di riferimento e in Portogallo nel Food & Beverage;
  • Garantire una presenza immediata di supporto tecnico locale, sfruttando le tre sedi operative di PYGSA;
  • Rafforzare il proprio portafoglio grazie a soluzioni tecnologiche complementari;
  • Incrementare la capacità produttiva nei mercati specifici;
  • Potenziare lo sviluppo di soluzioni innovative, anche personalizzate;
  • Sviluppare un team R&D internazionale attraverso la collaborazione con Università e Istituti di ricerca (le 3 sedi operative sono nelle prime 3 città universitarie spagnole); 
  • Aumentare il know-how come hub tecnologico di riferimento per il controllo qualità nel food & beverage e nelle soluzioni software per l’efficienza delle linee di produzione. 

L’accordo finanziario

A partire dal 2024 e con l’approvazione del bilancio annuale di PYGSA, FT System avrà il diritto per tre anni di esercitare una call option sul restante 70% del capitale. Il prezzo della call option sarà determinato sulla base di una valorizzazione della Società pari all’EBITDA x6 – PFN. Nel 2026 e con l’approvazione del bilancio annuale 2025 di PYGSA e con il mancato esercizio della Call option, FT System e Guillermo Jose Gimeno avranno il diritto ad esercitare, rispettivamente, una put option e una call option sul capitale detenuto dalla controparte. Il prezzo delle put e call option sarà determinato sulla base di una valorizzazione della Società pari all’EBITDA x6 – PFN. In caso di risoluzione del contratto di distribuzione, FT System avrà il diritto di esercitare un’opzione call o put a un prezzo sempre basato sull’EBITDA x6 – PFN. Tra le parti vi è un accordo di non trasferire a terzi le rispettive quote fino al 31 dicembre 2026.

L’acquisizione sarà interamente finanziata con la liquidità disponibile. Nel 4Q 2021, AV Group ha completamente rifinanziato il proprio indebitamento con una duration media di circa 6,4 anni, con un costo medio fisso (post-hedging) di circa il 2,0% e senza significativi rimborsi di capitale per i prossimi quattro anni.

Antares Vision Group è stato assistito da Orsingher Ortu – Avvocati Associati e Maio (consulenti legali).

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