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Economia - page 205

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Sabato, in via Vantini, la festa della storia industriale di Brescia

in Economia/Eventi by

Il quartiere di via Milano torna ai fasti dei decenni a cavallo della Grande Guerra con una grande festa dedicata alla storia industriale di Brescia. L’appuntamento, gratuito, è fissato per sabato 27 maggio in via Vantini e nelle strade limitrofe.

La prima edizione di Campo Fiera Retrò – promossa da 39Vantini in collaborazione con diverse attività del quartiere e patrocinata da Comune e Fondazione Micheletti – trasformerà la zona in una grande e gioiosa celebrazione della storia della cittadella industriale della Leonessa attraverso mostre fotografiche, esposizioni di auto e moto d’epoca all’aperto, narrazioni teatrali della storia industriale bresciana, abbigliamento e accessori vintage, artisti di strada, animazioni per bambini e stand enogastronomici dal sapore antico.

La presentazione ufficiale dell’iniziativa si è tenuta questa mattina nella sede della Fondazione Luigi Micheletti (via Cairoli 9 Brescia) alla presenza di Aldo Rebecchi (presidente Micheletti), Marcello Zane (storico), Maurizio Argetta (Viaggiare nel tempo, organizzazione tecnica), Mario Gaburri e Alberto Cella (entrambi per 39Vantini).

Campo Fiera Retrò si aprirà alle 17, con un prologo culturale che servirà a spiegare meglio lo spirito dell’iniziativa. Alle 18, infatti, lo showroom 39Vantini Oldstyle (via Vantini 39) ospiterà una conferenza sul tema “Campo fiera ieri oggi domani”. Nell’occasione interverranno Rebecchi, Zane (che presenterà il libro ‘Campo Fiera e la sua gente”) e il professor Massimo Negri consulente museologico allo sviluppo del progetto sede centrale del Musil (Museo dell’Industria e del Lavoro).

Quindi, dopo il buffet, si aprirà la parte ludica della kermesse con lo spettacolo di varietà – a ingresso gratuito – “Il Novecento va in scena” (ore 21, nel parcheggio adiacente allo showroom 39Vantini). Mentre le strade e i giardini sul retro di via Vantini diventeranno il teatro della festa vera e propria.

“L’evento – spiega Alberto Cella, promotore di Campo Fiera Retrò – è concepito per ridare luce alla storia di un quartiere nato all’ombra dello sviluppo industriale della città, agli inizi del Novecento, fuori dalle mura cittadine: un quartiere creato per ospitare gli operai delle nascenti industrie. Qui affondano le radici della città. Da qui – continua – Brescia si proietta nel secolo nascente come importante realtà produttiva riconosciuta e apprezzata in Europa e nel mondo”.

“Con entusiasmo”, ha aggiunto Rebecchi, “abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che si inserisce nel quartiere in cui sorgerà – a pochi passi dall’evento – la nuova sede del Musil, ma soprattutto nel filone delle attività della Fondazione, il cui compito principale è quello di valorizzare l’importante patrimonio industriale bresciano e attualizzarlo. Ben vengano dunque”, ha concluso il presidente della Micheletti, “iniziative a carattere popolare, ma serie e ragionate come questa”.

L’evento è promosso in collaborazione con Viemme61, Old4You, Educare Futuro, Sei Consulting, 21 Grammi, Musil, Fondazione Luigi Micheletti, Fondazione Negri, Buffoli Transfer, Ave, Timiopolis, Bandera abiti e costumi, Studio Associato Gaburri e Contessa. L’organizzazione tecnica è affidata all’associazione Viaggiare nel tempo.

Odontotecnici: alla Cna di Brescia si parla di zirconia

in Associazioni di categoria/Cna/Economia/Evidenza by

È utilizzata nella produzione di ceramiche, in ortopedia, anche nella costruzione della cassa dell’Apple Watch. Materiale estremamente resistente ed esteticamente piacevole, la zirconia è molto utilizzata anche in odontoiatria per la realizzazione di protesi proprio per queste sue caratteristiche.

Dal 2001 ad oggi, i materiali realizzati con la zirconia si sono evoluti, sono sempre più performanti e le aziende hanno approfondito il proprio know-how. Se ne parlerà nell’incontro “Evoluzione estetica della zirconia attraverso 16 anni di esperienze sul campo”, organizzato da CNA SNO di Brescia (Sindacato Nazionale Odontotecnici). La serata si inserisce nel ciclo di incontri incentrati sulle innovazioni tecnologiche e normative che investono quotidianamente la professione di odontotecnico, organizzato dall’associazione riscuotendo ogni anno grande partecipazione.

L’appuntamento è giovedì 25 maggio alle 20.30 nella sala riunioni di via Orzinuovi 3, Brescia. Interverrà Maurizio Ceccarelli, tra i primi, nel 2008, a cominciare a lavorare con la zirconia.

L’incontro è gratuito. Per iscrizioni ed informazioni è possibile contattare CNA SNO chiamando lo 030 351 9511 oppure scrivendo alla mail formazione@cnabrescia.it.

Camere di commercio, Parolini: Regione ha sostenuto la riforma

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Nella foto: Mauro Parolini, Assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia​​, Elena Vasco, Segretario Generale della Camera di commercio di Milano - www.bsnews.it

“Regione Lombardia ha sostenuto e accompagnato in tutte le sedi il percorso di autoriforma e razionalizzazione intrapreso dal sistema camerale lombardo, che prevede importanti accorpamenti”. Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico sulla Legge Madia di riforma degli Enti camerali.

“Gran parte delle Camere lombarde – ha sottolineato l’assessore – ha già avviato la riorganizzazione, mentre altre, come Bergamo, Brescia e Varese, hanno confermato le strutture esistenti. In questo modo la Lombardia passa da dodici realtà a otto (Milano-Lodi-Monza e Brianza; Como-Lecco; Varese; Brescia; Bergamo; Mantova-Cremona; Sondrio; Pavia), mantenendo l’organizzazione locale dei servizi e delle sedi”.

CAMERE DI SONDRIO E PAVIA – “Rispetto ai criteri stabiliti dalla legge di riforma c’è la deroga prevista per la Camera di Sondrio, un area montana per cui abbiamo sostenuto fin dall’inizio l’autonomia. La stessa proposta è stata avanzata da Regione Lombardia anche per la Camera di Pavia, che ha quasi 60mila imprese e una collocazione geografica ed economica particolare. Ho proposto l’autonomia di Pavia – ha aggiunto l’assessore – anche se non è presente una specifica deroga per legge e pur consapevole delle difficoltà che il relativo percorso approvativo comporta, proprio perché credo nella necessità di tutelare le autonomie e le specificità locali, oltre al diritto di autodeterminarsi dei sistemi economici locali”.

RISPETTO AUTONOMIA E SUSSIDIARIETÀ – “Il percorso finora è stato conseguito nel pieno rispetto del principio di sussidiarietà e dell’autonomia di questi enti, che rappresentano una forma efficiente di democrazia economica, perché sono l’unica istituzione gestita direttamente dai soggetti economici. L’assetto – ha concluso Parolini – costituisce la migliore sintesi e il contributo che la Lombardia sta dando al cammino nazionale di autoriforma del sistema camerale”.

 

BusiGroup, il fatturato arriva a quota 70 milioni di euro

in Ambiente/Aziende/Bilanci/Busi Group/Economia by

Settanta milioni di euro di fatturato consolidato. Questo è il risultato di BusiGroup, gruppo guidato da Giuseppe, Mirko e Diva Busi con sede a Paitone che riunisce tre realtà B.T.E. S.p.a., MEC S.p.a. e OMB Technology S.r.l.

Un 2016 positivo sia per i numeri, sia per la capacità evolutiva del gruppo frutto di un virtuoso sistema dinamico di integrazione delle tre aziende, specializzate nella produzione di prodotti per la raccolta, compattazione e trasporto dei rifiuti, sia per il valore simbolico e storico. Il 2016 è stato, infatti, un anno speciale per BusiGroup con l’acquisizione, a inizio anno, della quota di maggioranza (95%) di OMB Technology S.r.l. e la celebrazione degli anniversari delle tre aziende che lo compongono.

“Il volume di fatturato – commenta Mirko Busi – è aumentato rispetto all’anno precedente del 50%. Gli investimenti nel corso del 2016 sono stati di 7.650.000 di euro”. Il trend positivo riguarda anche OMB, che segna un +40% di fatturato con importanti forniture in Italia e all’estero.

Tra le commesse più significative, in Italia, circa duemila cassonetti stazionari per il servizio nella città di Brescia e la fornitura di una cinquantina di veicoli satellite per la raccolta porta a porta. A questi si aggiunge una commessa significativa per il servizio di igiene urbana destinata a Sesto San Giovanni, dieci compattatori monoperatore laterale per Napoli e più di cinquecento cassonetti stazionari a Torino.

La forza del gruppo dà risultati, non solo in Italia. Numeri importanti anche per l’estero: oltre tremilacinquecento cassonetti e venti compattatori laterali OMB per la raccolta rifiuti sono stati inviati negli Emirati Arabi. Quindici compattatori monoperatore laterali hanno raggiunto l’Uruguay e trenta la Spagna.

L’estero come punto di forza anche per MEC S.p.a., altra realtà del Gruppo Busi con sede operativa a Mondovì, in provincia di Cuneo, che segna un +17% di fatturato rispetto al 2015 grazie a forniture importanti in America Latina ed Est Europa.

L’azienda fondatrice, BTE S.p.a., è in linea con il trend complessivo e chiude il 2016 con +22% di fatturato. Alcuni numeri: trecento allestimenti scarrabili, mille compattatori scarrabili e cinquemila container scarrabili.

Internazionalizzazione, industria 4.0, ricerca, tecnologia ed integrazione di altissime competenze tra le aziende sono elementi cardine dell’evoluzione di Busi Group. Obiettivi 2017: perseguire l’espansione all’estero, consolidare la presenza in Italia, investire nella produzione di prodotti sempre più innovativi e in progetti di educazione ecologica.


Busi Group è una realtà leader in Italia specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di prodotti e sistemi innovativi per la raccolta, compattazione e trasporto del rifiuto. Il gruppo è formato da tre realtà B.T.E. S.p.A., MEC S.p.A. e OMB Technology S.r.l., impiega circa 350 dipendenti operanti nelle varie sedi, con una capacità produttiva di 20mila pezzi all’anno. Un network virtuoso capace di fornire una consulenza professionale completa per aziende private e pubbliche che si occupano della raccolta e gestione dei rifiuti, con l’obiettivo di contribuire a migliorare il modo di vivere l’ambiente che ci circonda.

 

Beretta, maxicommessa araba: 10mila pistole ai corpi speciali dell’Oman

in Armi/Aziende/Beretta/Economia/Export by
Pistola Beretta 92FS

Nuovo colpo estero per il gruppo Beretta di Gardone Valtrompia. La storica fabbrica d’armi bresciana, infatti, si è aggiudicata una commessa per la fornitura di pistole 92FS destinate ai corpi speciali dell’esercito dell’Oman (stato asiatico situato nella penisola arabica). La fornitura prevede l’invio di 4mila pezzi subito e altri 6mila entro settembre, per un valore di circa 10 milioni di euro. Ma in ballo c’è ancora una fornitura complessiva che potrebbe arrivare a ben 70mila pistole.

La nuova commessa arriva a breve distanza da quella del Governo argentino per la produzione su licenza dei fucili d’assalto Arx 200 e delle pistole Px 4 (150 mila esemplari destinati alle forze armate). E da quella con la Polonia per e i fucili di precisione della controllata Sako (modello Trg M-10).

Franco Gnutti Holding, il fatturato vola a 200 milioni

in Aziende/Bilanci/Economia/Franco Gnutti Holding Fgh by
Il Cda di Franco Gnutti Holding

Fatturato da record per la Franco Gnutti Holding di Mazzano, che nel 2016 ha chiuso i conti con ricavi per 198,685 milioni di euro (+4,1%) e utili pari a 4,615 milioni di euro (2,592 milioni dodici mesi prima). Gli investimenti, invece, sfiorano i 14 milioni di euro, di cui quasi 3 per l’aumento di capitale dell’allora Banco Popolare, ora Banco BPM (di cui FGH è tra i principali azionisti privati)  .
La Fgh controlla diveerse società. La principale è la Fidelitas, controllata all’85 per cento, che ha chiuso il fatturato dello scorso anno con 101,156 mln di euro (+8,2%) e utile netto più che raddoppiato a 2,838 mln di euro. Nel metallurgico, invece, la holding controlla il 100 per cento dellaService Metal Company srl, che registra vendite superiori ai 57 mln di euro (in calo del 4,3%), ma un risultato finale in rosso per 690.871 euro. Menter nel turismo la Franco Gnutti detiene il 50,19 per cento di Terme di Sirmione spa (38,466 mln, più 14 per cento) e Bogliaco Golf Resort srl che gestisce lo storico golf creato nel 1912. La Franco Gnutti, infine, detiene il 24,99% della Eredi Gnutti Metalli spa di Brescia, con cui però è aperto un contenzioso molto duro.

I dipendenti complessivi del gruppo sono 2.282. Il Cda è presieduto da Giacomo Gnutti (è anche amministratore delegato come Marina Gnutti Premoli) e completato da Marco Bonometti (leader Aib), Giuseppe Ciocca, Magda Gnutti Ciocca, Alessandra Gnutti Gamba, Francesco Premoli e Franco Marelli (consigliere delegato).

Imprenditori stranieri a Brescia: ecco i dati della Camera di commercio

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia/Tendenze by

Sono 13.016 e rappresentano circa l’11% del totale – a fine 2016 – le imprese straniere iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio di Brescia. E’ quanto emerge da una ricerca effettuata dall’Ufficio Studi e Statistica dell’Ente Camerale di Via Einaudi, che certifica, quindi, che più di una impresa su dieci presenti nel territorio bresciano è straniera.

La ricerca evidenzia poi come, negli ultimi dodici mesi, le imprese straniere a Brescia siano cresciute dello 0,8%, confermando un trend positivo, che si registra ormai da sei anni. Complessivamente, infatti, rispetto al 2011, l’aumento è stato del 14,3%, in contro tendenza rispetto alla totalità delle imprese, che hanno mantenuto una dinamica decrescente (-1,8% nell’ultimo anno e -2,4% negli ultimi sei anni).

L’età media degli imprenditori stranieri è di 42 anni, mediamente più bassa degli italiani operanti nella provincia di Brescia di oltre 8 anni.

Il 76,6% degli imprenditori stranieri sono maschi, anche se la crescita dell’imprenditoria straniera degli ultimi anni è stata sostenuta da una maggiore partecipazione femminile. Le imprenditrici straniere titolari di impresa sono infatti cresciute del 23,9% nel periodo 2011-2016.

L’impresa individuale è la forma giuridica prevalentemente scelta dagli stranieri: a fine 2016 erano 9.787 e rappresentavano il 75,2% del totale. Nell’ultimo anno le stesse imprese individuali segnano però arretramenti (-0,2%) ed aumentano, invece, le società di capitali (+9,2%). Rispetto al 2011 le società di capitali straniere sono aumentate del 52%, mentre le imprese individuali sono cresciute dell’11,8%.

“Anche se la ditta individuale continua ad essere la forma di gestione più diffusa – commenta il Segretario Generale della Camera di Commercio, Massimo Ziletti – si registra, negli ultimi anni, una tendenza che vede gli imprenditori stranieri sempre più organizzati, con forme di gestione più strutturate come le società di capitali, segno di una costante crescita della capacità imprenditoriale”.

L’attività prevalentemente esercitata dalle imprese straniere resta il commercio. Si tratta, in particolare, di commercio al dettaglio (quale il commercio ambulante di prodotti tessili, abbigliamento e calzature ed il commercio ambulante di altri prodotti). Segue il settore delle costruzioni (nell’ambito di tale comparto le attività prevalentemente svolte sono i lavori di costruzione specializzati). Entrambi questi settori assorbono il 49% delle imprese straniere. Importanti sono anche i settori manifatturiero ed i servizi di ristorazione.

Tra gli imprenditori individuali, l’84% proviene dai paesi Extra UE, mentre il restante 16% è di origine comunitaria. Gli imprenditori provenienti da Cina, Marocco, Romania e Pakistan rappresentano le quattro nazionalità principali e comprendono più del 40% del totale.

Cinesi, nigeriani e tunisini sono quelli che hanno una maggiore vocazione imprenditoriale. Su 5 cinesi residenti 1 è titolare di un’impresa individuale, mentre il 17,7% dei nigeriani ed il 12,4% dei tunisini residenti fa impresa individualmente. Seguono gli egiziani (9,4%), i pakistani (7,9%) ed i senegalesi (7,8%).

La maggioranza degli imprenditori marocchini, senegalesi e nigeriani operano nel commercio al dettaglio ambulante. Rumeni, albanesi e tunisini si occupano di lavori di costruzioni specializzati o di costruzioni di edifici; la ristorazione è la specializzazione degli egiziani. I cinesi operano nella confezione di articoli di abbigliamento, nel commercio al dettaglio e nella ristorazione. Pakistani e indiani si occupano di attività di supporto per le funzioni d’ufficio e altri servizi di supporto alle imprese.

Metalleghe, fatturato in crescita del 42 per cento

in Acciaio/Aziende/Bilanci/Commercio/Economia/Metalleghe by
Metalleghe di Flero

Altra annata buona per la Metalleghe di Flero. L’azienda presieduta da Guido Dusi, infatti, ha chiuso i conti del 2017 con un fatturato passato da 158 a 224 milioni di euro: una crescita di ben il 42 per cento, dovuta soprattutto al consolidamento della partecipazione detenuta nella Forsteel srl di Offlaga. Il margine operativo lordo – secondo quanto scritto da Bresciaoggi e riferito da BsNews.it – si attesta su 10,456 milioni di euro (era di 14,203 mln), mentre il reddito operativo a 7,703 mln (10,262 mln in precedenza), i profitti passano da 7,348 mln (6,991 mln di pertinenza) a 1,378 mln, di cui 0,518 mln di competenza. In crescita i dipendenti, passati da 396 a 422.

L’azienda che si occupa di commercializzazione e lavorazione di additivi per acciaieria e fonderia (oltre che nella produzione e vendita di leghe a base silicea e di fusioni di rame per i circuiti di raffreddamento per forni industriali) nel 2016 ha avviato un nuovo impianto per la produzione di silicio metallico in Bosnia e acquisito il 40% del capitale della Az Tech srl di Racconigi (Cuneo).

Regione Lombardia lancia il concorso Imprese di Valore

in Associazioni di categoria/Bandi/Camera di commercio/Economia/Mauro Parolini/Personaggi by

“Troppo spesso le storie di successo non fanno rumore e la retorica della crisi economica nasconde casi di eccellenza che il sistema produttivo lombardo continua ad affermare. Per questo abbiamo sostenuto e finanziato questo concorso, perché vogliamo raccontare e premiare il valore che le imprese creano in Lombardia ogni giorno, esempi di buone pratiche che sono simbolo di speranza”. È quanto ha dichiarato stamane l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mauro Parolini annunciando la pubblicazione del concorso Imprese di Valore, l’iniziativa di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia per premiare le migliori realtà del territorio.

“Imprese di Valore – ha spiegato Parolini – nasce con l’obiettivo di valorizzare le idee vincenti che hanno permesso alle imprese di compiere un significativo progresso, di meglio posizionarsi sul mercato di riferimento rispetto ai concorrenti e di promuovere quelle buone prassi aziendali in grado di stimolare innovazione, competitività e nuove progetti sul territorio”.

“Il saper fare lombardo e la laboriosità sono elementi unici della nostra identità e dell’attrattività della nostra regione nel mondo, che – ha sottolineato infine l’assessore – meritano di essere portati alla luce, soprattutto in questo momento in cui si intravedono segnali di crescita e si sente il bisogno, anche nell’impresa, di rimettere al centro il merito con l’uomo e la sua capacità di evolvere”.

“Con oltre 800 mila imprese attive in Lombardia c’è il rischio che alcune delle più esaltanti esperienze imprenditoriali non siano sufficientemente valorizzate e conosciute – ha commentato Gian Domenico Auricchio, Presidente di Unioncamere Lombardia – anche se la loro divulgazione è estremamente importante per dare fiducia a tutte le imprese che giornalmente si confrontano con la necessità di evolvere in un contesto di mercato ed economico non facile. A questo serve il premio: ridare orgoglio a tutte le categorie produttive e gli imprenditori capaci di innovare e reinventarsi con successo”.

I PREMI – In palio 210 mila euro di montepremi complessivo suddiviso in 23 premi: dai 15 mila euro per i primi 3 tre classificati ai 5 mila euro per le aziende che si aggiudicheranno gli ultimi 9 premi. La valutazione delle candidature e l’assegnazione dei premi spetterà a una Giuria composta da rappresentanti di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia a cui potranno aggiungersi anche esperti del mondo accademico e imprenditoriale.

DESTINATARI – Imprese di Valore è rivolto alle aziende che operano in diversi settori del mondo imprenditoriale: commercio, industria, artigianato, servizi e turismo. Ogni impresa, nel completare la propria domanda di ammissione al concorso, dovrà descrivere la propria buona prassi: quell’idea vincente che le ha permesso di distinguersi nel proprio mercato, gli obiettivi raggiunti e l’originalità di un modus operandi che si traduce in vantaggio competitivo.

CANDIDATURE – Le candidature dovranno essere presentate allo Sportello Virtuale servizionline di Unioncamere Lombardia: http://servizionline.lom.camcom.it/front-rol/ . Per ulteriori informazioni il Regolamento del concorso è disponibile sui siti di Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia.

Streparava, nel bilancio il miglior risultato netto di sempre

in Aziende/Bilanci/Economia/Meccanica/Streparava by

Utile in forte crescita oltre i 9 milioni di euro per il Gruppo Streparava di Adro, specializzato nella produzione di componenti per l’automotive (sistemi sospensione e powertrain).

Questa mattina il presidente, Pier Luigi Streparava, e l’amministratore delegato e direttore generale, Paolo Streparava hanno presentato i conti del Gruppo, cui fanno capo anche i siti produttivi in Spagna, India, Brasile (Streparava Componentes automotivos fuori dal perimetro del bilancio consolidato: 16 milioni di euro di fatturato nel 2016 e 45 dipendenti), e la Borroni Powertrain di Saronno.

Il fatturato consolidato è cresciuto nel 2016 superando i 159 milioni di euro dai 153 dell’esercizio precedente. Cresce pure la dinamica dell’Ebitda (margine operativo lordo) a quota 9,96% (8,64% nel 2015). Ottime la performance dell’utile di Gruppo, che si attesta 9,176 milioni a fronte dei 3,7 milioni del 2015.

“Chiudiamo il 2016 con il miglior risultato netto di sempre in 65 anni di attività e con una redditività che ormai è tornata ai livelli pre-crisi del 2007 – sottolineano Pier Luigi e Paolo Streparava – Nel triennio 2017-2019 prevediamo investimenti per circa 25 milioni destinati all’acquisto di impianti e macchinari. Inoltre abbiamo già importanti commesse da AMG, produttore di sospensioni, e Magneti Marelli, per la realizzazione di corpi pompa per motori benzina”.

Il Gruppo prevede quindi ricavi stabili per il 2017, intorno ai 160 milioni, e un’ulteriore crescita del numero di dipendenti, passati dai 607 del 2015 ai 700 del 2016 per superare quota 760 nell’anno in corso. Dipendenti a beneficio dei quali sono stati attivati numerosi strumenti di welfare aziendale, raccolti nel primo Report di Sostenibilità 2016.

Da tempo poi il Gruppo Streparava punta sull’organizzazione lean, per la quale è stato attivato un importante progetto di formazione rivolto sia al livello produttivo sia a quello manageriale con l’obiettivo di ottimizzare i flussi e ridurre gli sprechi, con il risultato per esempio di diminuire il valore del magazzino di 4 milioni (da 20mln nel 2015 a 16mln nel 2016) grazie a processi più efficienti.

Puntare sull’organizzazione lean, infine, ha avuto ricadute molto positive anche sulla sicurezza, con un’ulteriore riduzione degli infortuni.

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