Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 199

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Box auto, a Brescia compravendite in crescita e prezzi in calo

in Economia/Tendenze by
Box e posti auto

Nel corso del 2016, in Italia, si sono comprati e venduti 307.640 box e posti auto. Il dato relativo al primo trimestre del 2017 mostra transazioni in aumento: +8,7% le compravendite complessive di box e posti auto rispetto al I trimestre 2016, per un numero pari a 71.605. A dirlo è una nota del centro studi di Tecnocasa.

Nel secondo semestre del 2016, però nelle grandi città i prezzi dei box sono diminuiti dello 0,8%, quelli dei posti auto dell’1,6%. A Brescia si è verificato uno dei cali più significativi della Lombardia: meno 3,4 per cento per i box e meno 4 per cento per i posti auto scoperti (a fronte di un valore bergamasco sostanzialmente stabile).

Continua quindi il ribasso dei valori di queste tipologie che hanno visto ridimensionarsi la domanda in seguito alla crisi immobiliare. Ancora una volta la diminuzione più importante si registra a Genova, proprio una delle grandi città il cui mercato immobiliare è  ancora in sofferenza.

I valori più alti si registrano sempre nelle zone centrali dove comunque l’offerta di box non è elevata, ci sono difficoltà di parcheggio e, spesso, immobili storici privi o con pochi box.

Aib, Pasini incontra i sindacati: nuovo paradigma per le relazioni industriali

in Aib/Associazioni di categoria/Cgil/Cisl/Sindacati/Uil by

Si è tenuto ieri in Associazione Industriale Bresciana il primo incontro fra i nuovi vertici dell’Associazione e le tre sigle sindacali. Presenti per AIB il Presidente Giuseppe Pasini e il Vice Presidente con delega al Lavoro, alle Relazioni Industriali ed al Welfare Roberto Zini; per i tre sindacati, il Segretario della CGIL di Brescia Damiano Galletti; il Segretario della CISL di Brescia Francesco Diomaiuta e il Segretario della UIL di Brescia Mario Bailo.

L’incontro ha avuto come tema portante il futuro dell’impresa a Brescia, sempre più da intendere come realtà organizzata che si apre e interagisce da protagonista con l’ecosistema in cui opera.

Ecosistema in grande evoluzione, che chiede grande capacità di metabolizzazione rapida e di apertura verso il cambiamento: con l’avvento dell’industria 4.0, stiamo vivendo la quarta rivoluzione industriale, una rivoluzione che segue un ritmo e una velocità elevatissima e che coinvolge tutti i temi occupazionali in senso ampio, obbligando le parti sociali ad impegnarsi per valorizzare il capitale umano rivedendo i modelli formativi, investendo sulla formazione continua, adeguandone le competenze di processo e di sistema.

Le parti hanno convenuto sulla necessità di uscire dai vecchi paradigmi per proiettare il territorio in una visione attuale e moderna dove le relazioni industriali sono intese prima di tutto come relazioni sociali, che vadano oltre il rigido schema dei rapporti tra datore di lavoro e rappresentanti dei lavoratori.

Il tema più scottante è, ovviamente, la disoccupazione. Inutile negare come dal 2007 il tessuto economico e sociale italiano sia stato messo a dura prova dalla più grave crisi economica del secondo dopoguerra; i dati ufficiali sulla disoccupazione in provincia di Brescia nell’anno 2016, parlano di 49.000 persone in cerca di occupazione, pari all’8,6% della popolazione attiva, contro l’11,7% nazionale.

La disoccupazione giovanile (15/24 anni), registra a Brescia un tasso del 32,9% ovvero 12.000 giovani che cercano lavoro invano, mentre in Italia, nello stesso segmento, raggiungiamo il 37,8%.

Sul versante di ‘genere’, il 2016 ha visto concretizzarsi un aumento delle donne in cerca di lavoro –  27.000 in provincia di BS – e del relativo tasso di disoccupazione 10,8% (contro il 12,8% nazionale). C’è ancora molta differenza tra i termini che sottendono l’occupazione femminile e quella maschile, problema che richiede una particolare attenzione.

I Sindacati e AIB hanno anche discusso delle opportunità, ma anche delle difficoltà, legate ai massicci fenomeni migratori, di fronte ai quali le parti sociali devono lavorare insieme per un reale processo di integrazione equilibrato nel quale l’impresa può giocare un ruolo positivo.

Conclude Giuseppe Pasini: “Dobbiamo rimboccarci le maniche e riuscire a ricreare quel circolo virtuoso che permetterà la vera ripresa di questo Paese: aiutare i lavoratori e le imprese, costruire quel cambiamento tanto auspicato dai cittadini stimolando iniziativa e indipendenza; cittadini e imprese capaci di assumersi le proprie responsabilità, senza mai perdere la fiducia.

Dall’incontro di oggi (ieri, ndr) è scaturito un confronto costruttivo per ambo le parti e auspico che sia il primo di una serie di tavoli di discussione e di confronto aperto e consapevole delle innumerevoli sfide che ci troveremo ad affrontare”.

Lombardia-Libano, scambi in crescita. Brescia esporta 7 milioni di metalli

in Economia/Export by

Nel primo trimestre del 2017 l’interscambio lombardo con il Libano è cresciuto del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso: 64 milioni gli scambi (di cui 5 milioni l’import e 59 milioni l’export), ovvero il 18% del totale italiano che ammonta a 356 milioni (+20%). Milano da sola con 28 milioni (+7,7%) copre il 44% degli scambi lombardi facendo registrare una forte crescita nell’import (+309%), raggiungendo così quota 2,8 milioni, mentre resta stabile l’export con 25,5 milioni. È Brescia, tuttavia, la provincia che registra la maggior crescita: il suo intercambio passa da 4,1 milioni nel primo trimestre del 2016 a 10,6 milioni nel primo trimestre del 2017 (+156,9%), quasi tutto export (10,5 milioni, +154%). Bene anche gli scambi del Libano con Bergamo e Monza e Brianza, rispettivamente 7 milioni (+57,7%) e 4,4 milioni (+10,6%) di interscambio, di cui l’export è 5,9 milioni (+44,8%) e 4,4 milioni (+14,2%).

La Lombardia esporta principalmente prodotti delle attività manifatturiero per 58,5 milioni (+19%), mentre importa soprattutto prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti per un valore di 4 milioni. In particolare, la Lombardia nel settore manifatturiero esporta prodotti in metallo per un valore di 12,4 milioni (in forte crescita del 196,5%), moda per 12,1 milioni (+5%) e sostanze chimiche per 6,2 milioni (+1,9%).

Tra le provincie Milano è quella che esporta di più nel settore manifatturiero con 25,3 milioni (+0,3%). Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati Istat del primo trimestre del 2017, Milano esporta, nel settore, soprattutto moda per un valore di 8,7 milioni, sostanze chimiche per 3,5 milioni e 2,4 milioni di macchinari ed apparecchi. Superano oltre un milione e mezzo anche l’export di apparecchi elettrici, articoli in gomma e prodotti metallici. Tuttavia spetta a Brescia il record dell’export di prodotti metallici con oltre 7 milioni. Bene anche Bergamo, il cui export di prodotti metallici supera 1,6 milioni. Oltre il milione anche l’export di moda di Varese.

Diritto Camera di commercio, attenti ai bollettini ingannevoli

in Associazioni di categoria/Bassa/Camera di commercio/Città e Hinterland/Economia/Franciacorta/Garda/Lombardia/Ovest/Valcamonica/Valsabbia/Valtrompia e Lumezzane/Zone by

La Camera di Commercio informa con una nota che si stanno verificando casi di invii alle imprese di bollettini di pagamento ingannevoli, con diciture tali da indurre a credere che siano stati inviati dalla Camera di Commercio.

Il diritto annuale è un tributo che le imprese iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Brescia pagano annualmente, versandolo esclusivamente tramite modello F24 per il pagamento delle imposte, e in nessun caso con bonifico bancario o bollettino postale.

Per maggiori informazioni sulla corretta modalità di versamento del diritto annuo è possibile consultare il sito internet www.bs.camcom.it alla pagina Registro Imprese/Diritto annuale.

Associazione Artigiani: consultazione online per gli Intermediari

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Economia by

Indici sintetici di affidabilità fiscale: l’Associazione Artigiani di Brescia gioca di anticipo e spinge per la consultazione online da parte degli Intermediari. Proposta anche per l’allungamento della delega sul Cassetto Fiscale. Con la “manovra correttiva” convertita con la Legge 96/2017 si dirà addio agli studi di settore, sostituiti dagli Indici sintetici di affidabilità (Isa). Grazie ad essi il rapporto tra fisco e contribuente dovrebbe modificarsi, anche attraverso significativi benefici premiali, quale l’esclusione da accertamenti fiscali per quei contribuenti che attraverso i nuovi indicatori risulteranno affidabili. “A seguito dell’analisi approfondita del nostro “Centro Studi di Documentazione e Ricerca Lino Angelo Poisa” sugli Isa, abbiamo voluto rivolgerci a tutti i parlamentari bresciani – spiega il Presidente dell’Associazione Artigiani Bortolo Agliardi -, presentando loro una proposta sul tema con l’auspicio di un confronto”.

La questione si inserisce nel più ampio panorama della fiscalità online: attualmente le Organizzazioni di Categoria, in qualità di Intermediari, effettuano la spedizione telematica delle dichiarazioni dei redditi per conto dei loro associati tramite il Servizio Entratel. Con il medesimo servizio, l’Intermediario ha accesso alle comunicazioni relative agli avvisi di regolarità/irregolarità delle dichiarazioni spedite. Abbiamo chiesto che sia possibile anche per gli Isa, altrimenti consultabili dal contribuente con accesso al proprio Cassetto Fiscale. Attualmente però solo il 2-3% dei contribuenti che si rivolgono alle Organizzazioni di Categoria hanno attivato il Cassetto Fiscale, delegando quindi lo stesso Intermediario a provvedere all’accesso.

Lo scopo della proposta avanzata dall’Associazione Artigiani è quello di consentire all’Intermediario la possibilità di verifica diretta sulla pagina Entratel dell’Indice di affidabilità dell’assistito, prevedendo un’apposita opzione all’interno della Dichiarazione dei Redditi. Ciò eviterebbe il farraginoso meccanismo che prevede la richiesta di delega del contribuente all’Agenzia delle Entrate, la quale rilascerà allo stesso Intermediario solo parte del codice di accesso mentre il resto del codice verrà spedito al contribuente a mezzo posta. Quanto all’accesso al Cassetto Fiscale invece, la proposta è di eliminare il limite temporale di 4 anni della delega all’Intermediario rendendo la stessa valida sino a revoca da parte del concedente.

I migliori posti in cui lavorare? C’è anche la desenzanese Cameo

in Alimentare/Aziende/Cameo/Economia/Garda/Zone by
Le fonti Awards, Cameo premiata

Cameo ha ottenuto il riconoscimento come Eccellenza dell’Anno – Top Place to Work – Alimentare «per la forte valorizzazione delle risorse umane che porta ad un alto tasso di fidelizzazione di dipendenti e dirigenti», grazie anche al nuovo Campus cameo «i cui spazi agevolano tutte le necessità lavorative in maniera sostenibile e interattiva, ponendo la persona al centro».

cameo, azienda alimentare specializzata nella produzione e commercializzazione di torte, pizze e dessert, è stata premiata in occasione dell’Ottava Edizione de Le Fonti Awards® (Premio Le Fonti), la manifestazione che ogni anno riconosce l’eccellenza italiana in campo imprenditoriale, finanziario, assicurativo e legale, svoltasi a Milano, il 29 giugno 2017 a Palazzo Mezzanotte.

“Questo importante riconoscimento conferma il valore del nostro impegno nella creazione di un ambiente di lavoro basato sulla centralità delle persone che sono il nostro capitale più importante” hanno dichiarato Alberto de Stasio e Peter Irle, Direttori Generali di cameo, dopo aver ricevuto il premio.

cameo è stata identificata come Eccellenza dell’Anno Top Place to Work nel settore Alimentare, dopo l’attenta valutazione di diversi criteri: risultati di business, leadership all’interno del proprio comparto di riferimento, sviluppo strategico, qualità del servizio, sostenibilità, innovazione di settore e formazione.

Per l’assegnazione del Premio Le Fonti è stato coinvolto un panel di oltre 10.000 manager del mondo delle imprese e delle professioni che, attraverso un questionario, si sono espressi con una survey online su ogni categoria di riferimento. A seguito delle loro segnalazioni, il Centro studi e l’Istituto di scienze e cultura del gruppo editoriale Le Fonti hanno individuato i finalisti e selezionato i vincitori delle diverse categorie in cui si articola il premio.

Regione, mercoledì al via le domande di Al via (in ballo 300 milioni)

in Bandi/Economia/Istituzioni/Mauro Parolini/Personaggi/Regione by

“Oggi condividiamo con i protagonisti del tessuto economico ed istituzionale bresciano le nuove iniziative che abbiamo messo in campo, tra cui ‘Al Via’, il bando piu’ importate della legislatura per la crescita delle imprese, una misura straordinaria dal valore di quasi 300 milioni di euro per sostenere investimenti strategici come l’acquisto di macchinari e per la digitalizzazione e lo sviluppo della manifattura 4.0, per interventi su immobili o per finanziare interventi strutturali e di riconversione e rilancio delle aree produttive”. Cosi’ Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, nel pomeriggio a Cremona per illustrate agli amministratori locali, alle associazioni e agli operatori del territorio le piu’ recenti opportunita’ di Regione Lombardia a favore del sistema produttivo, a sostegno della ripresa e dell’occupazione.

IMPEGNO REGIONE – “Il nostro obiettivo – ha dichiarato Parolini – e’ rilanciare in modo sussidiario il sistema produttivo ed accrescere fiducia e competitivita’ in un momento in cui si intravedono segnali di crescita, che vogliamo consolidare dentro un piano complessivo di sostegno all’impresa. A questa misura si aggiungono infatti quelle che abbiamo messo in campo per le startup a vocazione sociale e le imprese cooperative, per il sostegno della filiera dell’edilizia, della moda e del design o, ad esempio, quelle dedicate al sostegno al credito, all’export e alla promozione del sistema fieristico”.

MISURA UNICA IN ITALIA – “AL VIA, in particolare, ha caratteristiche uniche, perche’ – ha spiegato l’assessore – non esiste in Italia un intervento simile cosi’ significativo in grado di offrire un mix di finanziamenti agevolati, garanzia gratuita a carico di Regione Lombardia e contributi a fondo perduto a sostegno degli investimenti. Inoltre i contributi derivanti da questa misura possono essere cumulati anche con il superammortamento e l’iperammortamento previsti a livello nazionale per chi investe nell’industria 4.0”.

2017, ANNO FAVOREVOLE PER RILANCIO IMPRESE – “Stiamo infatti seguendo da vicino – ha sottolineato l’assessore -, anche in collaborazione con le associazioni di categoria, lo sviluppo del sistema lombardo su Manifattura 4.0, con l’obiettivo di integrare in modo virtuoso i nostri incentivi con gli aspetti di natura fiscale, che sono leva propria dello Stato. Un impegno a tutto campo che fa del 2017 un anno particolarmente favorevole per il rilancio delle nostre imprese, puntando sull’innovazione con una grande attenzione a creare nuovo posto di lavoro”.

 

Eredi Gnutti Metalli, aumento di capitale da 8,6 milioni di euro

in Acciaio/Aziende/Bilanci/Economia/Eredi Gnutti by
Eredi Gnutti Metalli

Aumento di capitale da 8,69 milioni di euro per la Eredi Gnutti Metalli. Un’operazione che – secondo quanto riportato da Bresciaoggi – “contribuisce all’attuazione del piano industriale orientato verso un modello più efficiente, di rilancio commerciale e performante”.

L’azienda che produce barre in ottone e laminati in rame conta 230 dipendenti nella sede di via della Volta, a Brescia. Dopo il sostegno delle banche, tutti i soci hanno deciso di aderire sottoscrivendo l’aumento proposto dalla società guidata da Franco Amigoni, compresa la Fgh Holding (che pure non aveva risparmiato critiche alla gestone dell’azienda): l’azionariato rimane dunque invariato, con la Holind Srl nella posizione di socio di maggioranza.

 

Innovation Club è la fabbrica delle idee | INNOVATION CLUB

in Economia/Innovation club/Partner/Rubriche/Servizi/Startup by

Sei una startup che vuole lanciare un nuovo business ? Sei un’azienda che vuole innovare il proprio posizionamento sul mercato costruendo una nuova iniziativa business gestita da uno spin-off ?

Condividi la tua idea con Innovation Club (info@innovationclub.it). I membri del club sono in grado di condividere un percorso per l’implementazione della vostra idea. 

Ecco alcuni servizi che possiamo mettere a disposizione:

BUSINESS MODELLING

Progettazione dei sistemi di business innovativi. Individuazione delle metriche e degli strumenti di monitoraggio per favorire l’evoluzione della tua azienda verso uno sviluppo esponenziale. Il Business Model Canvas è uno strumento che può essere utilizzato utile a sviluppare nuovi modelli di business o formalizzare quelli esistenti. Si tratta di uno schema grafico dove sintetizzare visivamente come un’impresa crea valore, le risorse ed attività necessarie, i segmenti di clienti, e gli aspetti economico-finanziari.

RICERCHE DI MERCATO E STRATEGIE DI VENDITA

La ricerca di mercato è la sistematica raccolta, conservazione ed analisi dei dati relativi a problemi connessi al marketing dei beni e/o dei servizi. Le ricerche di mercato si occupano principalmente dello studio e dell’analisi dei comportamenti espressi e dei processi decisionali (motivazioni) dei consumatori in un’economia di mercato, o della definizione della struttura di un mercato. Sono una fonte di informazione per chi, all’interno di un’azienda che produce beni o servizi, deve prendere decisioni di marketing. La strategia di vendita si compone di numerose attività: Analisi delle buyer persona; mappatura del customer journey; strategie di outbound e inbound marketing; sistemi evoluti per la gestione della relazione con i clienti, integrati con le piattaforme media, di social networking e social commerce.

PRODUCT DESIGN & INNOVATION

Apprendimento e applicazione di processi e metodi di Design Thinking: ideazione, progettazione, sviluppo con approccio “lean” incrementale e iterativo, prototipazione e ingegnerizzazione, validazione sul mercato con metodi di ricerca quali-quantitativi. Sono due i concetti centrali:

> Il “Minimum viable product” (MVP) è la “versione di un nuovo prodotto che consente ad un team di raccogliere la massima quantità di conoscenza validata sui clienti con il minimo sforzo.”

> Il “Pivot” rappresenta una “correzione strutturata della rotta progettata per verificare una nuova ipotesi fondamentale relativa ad un prodotto, una strategia”

TECHNOLOGY STRATEGY

Proponiamo come  sulle nuove tecnologie e gli ambiti di applicazione, con focus sui tre pilastri dell’innovazione. Convenzioni in Italia e all’estero con università, istituti di ricerca ed enti equiparati ci permettono di conoscere anche quelle tecnologie che possono avere delle ricadute industriali.

BUSINESS PLAN

La nascita di una nuova attività imprenditoriale (e di qualsiasi progetto aziendale) deve essere sostenuta da uno studio o un’analisi di fattibilità in grado di fornire una serie di dati di natura economico-aziendale, sui quali tracciare linee guida per la costituzione dell’attività. Lo studio di fattibilità si concretizza nella redazione di un documento: il business plan. Il business plan è un documento che sintetizza i contenuti e le caratteristiche di un progetto imprenditoriale (business idea). Viene utilizzato sia per la pianificazione e gestione aziendale che per la comunicazione esterna, in particolare verso potenziali finanziatori o investitori. Il Business Plan è un documento necessario per ogni progetto innovativo ma da solo è un esercizio matematico: importante affiancare ad esso studi, analisi e esperienze che possano convalidarlo.

BREVETTO O INNOVAZIONE “OPEN”

Un brevetto tutela e valorizza un’innovazione tecnica, ovvero un prodotto o un processo che fornisce una nuova soluzione a un determinato problema tecnico. È un titolo in forza del quale viene conferito un monopolio temporaneo di sfruttamento sull’oggetto del brevetto stesso, consistente nel diritto esclusivo di realizzarlo, di disporne e di farne un uso commerciale, vietando tali attività ad altri soggetti non autorizzati. In particolare, il brevetto conferisce al titolare:

> nel caso in cui l’oggetto del brevetto sia un prodotto, il diritto di vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di produrre, usare, mettere in commercio, vendere o importare a tali fini il prodotto in questione

> nel caso in cui l’oggetto del brevetto sia un procedimento, il diritto di vietare ai terzi, salvo consenso del titolare, di applicare il procedimento, nonché di usare, mettere in commercio, vendere o importare a tali fini il prodotto direttamente ottenuto con il procedimento in questione.

Il brevetto può essere un elemento che da un valore oggettivo ad un’idea anche se in certi casi non è sempre la soluzione ideale. Spesso i costi legali di una causa nazionale o internazionale per fare valere un brevetto sono proibitivi: per questo si tende oggi a ragionare con una prospettiva di innovazione “open” individuando altri elementi di protezione del proprio know-how.

FUNDRAISING & FINANZA AGEVOLATA

Il processo di fundraising è solo in apparenza molto semplice ma nasconde tante attività. innanzitutto bisogna trovare il modo di ottenere un incontro con i potenziali investitori. Dopodichè, occore spiegare loro in che modo l’iniziativa può riuscire a fargli ottenere guadagni elevati. Ciò significa dovere illustrare molteplici aspetti: la mission aziendale, il prodotto,  la visione futura, il mercato, la concorrenza, quale sarà il vantaggio competitivo nel medio-lungo periodo. Per finanza agevolata si deve intendere il complesso di investimenti che favoriscono lo sviluppo di progetti aziendali, coprendo, per quanto possibile, il fabbisogno finanziario mediante l’ottenimento di agevolazioni comunitarie, nazionali o regionali. Rientra nella finanza agevolata pertanto qualsiasi strumento il legislatore metta a disposizione delle imprese al fine di fornire loro un vantaggio competitivo che incida positivamente sullo sviluppo aziendale e sul rilancio dell’impresa.

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Grazie ad una rete di relazioni vasta in molti paesi in grado di identificare il più adatto contesto di applicazione di un’idea.

> Abbiamo relazioni imprenditoriali consolidate in molti paesi europei come Francia, UK, Spagna anche grazie all’esperienza di lavoro di alcuni membri del nei programmi quadro della Commissione Europea;

> Diamo  particolare attenzione a contesti extra-europei come gli Stati Uniti (Silicon Valley, West Coast, East Coast), il Sudamerica, i paesi arabi (EAU, Dubai), L’India, Il Sud-est asiatico;

> Molto importante anche considerare il contesto dei paesi emergenti come molti stati africani che spesso nascondo grandi opportunità o il particolare contesto dei “micro-stati” come le isole, il cui sistema economico ha caratteristiche molto peculiari. 

L’internazionalizzazione di un’idea non è solo relazione ma anche il processo di adattamento di una impresa, un prodotto, un marchio, pensato e progettato per un mercato o un ambiente definito, ad altri mercati o ambienti internazionali, in modo particolare altre nazioni e culture. Nell’estate del 2017 il club ha organizzato un innovation tour che toccherà gli hotspot dell’innovazione europea quali il distretto di Sophia Antipolis nel Sud della Francia ovvero il principale polo tecnologico europeo, Barcellona che è la prima Smart City in Europa, Lisbona contesto emergente che ospita il Web Summit e Monaco di Baviera dove si trova il più strutturato “sistema startup” della Germania.

Segui le iniziative di Innovation Club: www.innovationclub.it

Banca Valsabbina, ecco il piano strategico 2017-2019

in Banche/Economia/Valsabbina by

Nella seduta del 28 giugno 2017, il Consiglio di Amministrazione di Banca Valsabbina ha approvato il Piano Strategico 2017-2019. Il nuovo Piano ha identificato le direttrici di sviluppo aziendale per il triennio e individuato alcune misure da porre in atto “per il conseguimento di importanti obiettivi di efficienza, redditività, competitività e di gestione del rischio, in uno scenario di consolidamento e crescita orientata alla creazione di valore nel tempo per i soci, i clienti e l’intera comunità di riferimento”.

ECCO IL TESTO INTEGRALE DEL COMUNICATO

Il mutamento del contesto normativo-regolamentare e competitivo impone, infatti, un’attenta valutazione degli impatti di tali cambiamenti sul modello operativo e delle azioni da intraprendere nei prossimi anni, al fine di consolidare il posizionamento dell’Istituto quale Banca popolare sia nelle aree storiche sia in territori di nuovo insediamento. Banca Valsabbina ha infatti ampliato di recente la propria rete di filiali, con l’obiettivo di aumentare i ricavi, esportando anche in territori nuovi il proprio modello di business, incrementando ulteriormente il proprio bacino di clientela.

Il Piano Strategico 2017-2019 ha identificato le azioni sottostanti la nuova mission dell’Istituto, orientata alla conferma del modello di Banca “popolare” autonoma, in grado di servire la clientela e il territorio di riferimento in modo innovativo, tenendo conto delle opportunità e delle nuove tendenze in atto, anche per effetto di una progressiva digitalizzazione dell’offerta.

Le iniziative di piano per il prossimo triennio saranno pertanto focalizzate sulle seguenti linee strategiche: Miglioramento della qualità del credito; Incremento dell’efficacia commerciale; Incremento della redditività.

Miglioramento della qualità del credito

La riduzione dei crediti deteriorati, la cui incidenza su totale crediti in Italia è tra le più elevate in Europa, è un tema che il settore bancario italiano sta affrontando e sarà oggetto di specifiche e ulteriori iniziative nei prossimi anni. Tale obiettivo può essere raggiunto sia migliorando gli attuali processi di recupero, sia valutandone la cessione a operatori specializzati o investitori, con la finalità di ottimizzare la strategia di gestione interna dei Crediti Non Performing.

In tale contesto la Banca, al fine di ridurre l’incidenza dei crediti deteriorati sul totale portafoglio di impieghi e di ridurre il grado di deterioramento delle nuove erogazioni, ha individuato azioni da attuarsi nei prossimi anni finalizzate al miglioramento dei processi e delle performance di recupero del deteriorato, nonché all’implementazione di sistemi di controllo funzionali a identificare posizioni anomale già nell’ambito del portafoglio crediti in bonis.

L’obiettivo sarà infatti, da una parte, contenere il deterioramento del portafoglio creditizio, migliorando i risultati positivi già conseguiti nell’esercizio 2016 in termini di contrazione dei tassi di default, dall’altra, incrementare i flussi di rientro in bonis. Inoltre, tenuto conto delle condizioni che caratterizzeranno eventuali operazioni di mercato aventi come oggetto la cessione di portafogli deteriorati di altri operatori, la Banca valuterà di volta in volta l’opportunità di procedere a potenziali operazioni di dismissione, che, grazie alla solidità patrimoniale che la contraddistingue, potranno essere affrontate senza affanno.

Incremento dell’efficacia commerciale

Le politiche commerciali della Banca nei prossimi anni saranno rivolte all’incremento dell’efficacia nelle aree storiche e all’implementazione di iniziative rivolte alle nuove filiali, in modo da raggiungere soddisfacenti obiettivi di clientela, masse e redditività, garantendo inoltre la piena integrazione delle filiali acquisite nella rete distributiva. Il processo di erogazione del credito non potrà prescindere da un’attenzione particolare alla qualità del target di clientela di riferimento, che continuerà a essere rappresentato dalle famiglie e dalle piccole medie imprese del territorio.

L’incremento delle masse degli impieghi (sono previsti 1,5 miliardi di nuove erogazioni nel corso del triennio) sarà perseguito con l’obiettivo di frazionare il rischio, sia in termine di singoli prenditori, che a livello di area geografica. Inoltre si proseguirà nello sviluppo del canale dei finanziamenti assistiti da Medio Credito Centrale, con particolare riguardo alle imprese, nonché al canale dei mutui casa per le famiglie. Sono previste anche specifiche azioni commerciali volte al recupero dei volumi intermediati della componente a vista, nonché la concessione di finanziamenti con garanzia del Fondo Europeo per gli Investimenti. Al fine di supportare ulteriormente le imprese clienti, la Banca continuerà le operazioni di acquisto di crediti della Pubblica Amministrazione, tramite l’utilizzo della Società Veicolo Valsabbina Investimenti. Le politiche di raccolta si conformeranno invece a criteri di prudente gestione del rischio di liquidità, mediante un consolidamento della componente a vista e azioni specifiche sulla rete volte alla trasformazione dei prestiti obbligazionari e dei time-deposit in scadenza principalmente in nuovi time-deposit con estensione delle scadenze dell’attuale portafoglio.

Alla luce dell’attuale contesto di mercato caratterizzato dalla contrazione del margine derivante dall’attività di intermediazione creditizia tradizionale, proseguirà anche nel corso del triennio l’azione commerciale volta alla crescita dei flussi commissionali per la Banca, con una crescente attenzione alla gestione del risparmio, rispondendo alla domanda delle famiglie sempre più orientata a strumenti che consentono una maggiore diversificazione delle fonti di investimento e del profilo di rischio. In tal senso il Piano Strategico prevede azioni volte ad incrementare i volumi di raccolta indiretta, con particolare focus su prodotti dei fondi comuni e assicurativi attualmente offerti dalla rete commerciale dell’Istituto.

Alla luce dei nuovi modelli di business, finalizzati a una crescente digitalizzazione dei servizi bancari, pur confermando la centralità del rapporto diretto con il cliente garantito da una rete commerciale consolidata sul territorio, è confermata l’attenzione rivolta ai servizi informatici e di “Banca Online”, sfruttando le opportunità derivanti da nuove iniziative attese per i prossimi anni dal provider Cedacri.

In tale contesto è inoltre previsto il lancio di un conto deposito online a partire dalla fine dell’esercizio in corso, funzionale ad attrarre nuova clientela su tutto il territorio nazionale. In particolare tale iniziativa rappresenta un potenziale di sviluppo per l’intera offerta commerciale della Banca.

Incremento della redditività

Al fine di migliorare la redditività, la Banca perseguirà azioni finalizzate a ottimizzare l’incidenza dei costi di struttura, anche attraverso l’ottimizzazione della rete distributiva e dedicando maggiori risorse all’ attività di sviluppo delle filiali di più recente apertura.

Il Piano Strategico 2017-2019 prevede inoltre l’apertura di una nuova filiale in uno dei maggiori capoluoghi di provincia dell’area Nord-Est. Entro la fine del 2017 è infatti prevista l’apertura di uno sportello (già deliberato nel CdA nel 31 maggio u.s.) nella città di Padova che, con circa n. 210.000 abitanti, n. 180 sportelli bancari e un reddito pro-capite di Euro 25.200, rappresenta un mercato di sbocco che per caratteristiche e bacino di utenza, risulta in linea con la strategia di crescita nei grandi centri perseguita dalla Banca nel corso degli ultimi anni. La Banca valuterà inoltre eventuali nuove apertura di sportelli in altri grandi città del Nord Italia. La Banca proseguirà inoltre nelle analisi di potenziali aree di efficientamento volte al contenimento dei costi operativi.

Sintesi delle proiezioni economico finanziarie e degli indicatori prudenziali – Il Piano Strategico prevede nel 2019 il raggiungimento di € 3,4 mld di crediti verso la clientela, 3,5 mld di raccolta diretta e € 1,9 mld di raccolta indiretta. Da un punto di vista reddituale, è prevista una crescita media annua del margine di intermediazione del 7%, sostenuto sia da un incremento del margine di interesse che delle commissioni nette, con ROE obiettivo nel 2019 del 2%.

Il Piano Strategico 2017-2019 conferma l’obiettivo della Banca di operare mantenendo adeguate eccedenze di capitale rispetto ai requisiti minimi richiesti dall’Autorità di Vigilanza, in una logica di sana e prudente gestione. Il CET1 target al 2019, determinato secondo una logica “fully phased”, è stimato pari a 13,8%.

Il leverage ratio “fully phased” è stimato pari al 7,3%, a fronte del minimo regolamentare atteso al 3% dal 1 gennaio 2018. Con riferimento agli indicatori prudenziali di liquidità, il Piano Strategico garantisce un livello ampiamente sopra il requisito regolamentare sia per l’LCR (target 150%) che per l’NSFR (target al 120%).

(*) Comunicazione di informazione privilegiata ai sensi della normativa vigente

BANCA VALSABBINA

Banca Valsabbina è una Società Cooperativa per Azioni, fondata nel 1898. E’ la principale banca di Brescia e da oltre cento anni sostiene la crescita e lo sviluppo economico del territorio bresciano, ponendosi come interlocutore sia per le famiglie che per gli artigiani, le piccole attività economiche e le PMI. Opera attraverso una rete territoriale che conta 70 filiali (51 in provincia di Brescia, 9 in provincia di Verona e 10 tra quelle di Trento, Vicenza, Mantova, Modena, Monza Brianza e Milano). Conta circa 550 dipendenti, oltre 7 miliardi di euro di masse gestite e un solido patrimonio che supera 390 milioni di euro, con un CET 1 al 15,1%.

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