Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Economia - page 115

Notizie economico-finanziarie di Brescia e Provincia

Il Coronavirus, le imprese e qualche idea “malata” | di Bortolo Agliardi

in Associazione Artigiani/Associazioni di categoria/Economia by

di Bortolo Agliardi – Come se non bastasse il coronavirus, ed i relativi drammi che hanno toccato migliaia di famiglie; come se non bastasse l’inquietudine diffusa; come se non bastassero i problemi che le industrie e le imprese artigiane, i commercianti, i professionisti, si trovano a dover affrontare per tentare di riavviare le macchine, difendere mercati, mantenere clienti e garantire posti di lavoro…

No, come se tutto questo (e molto altro) non bastasse, le aziende si sono trovate a misurarsi con un problema grave, creato da una disposizione incomprensibile. Ovvero, il rischio di dover rispondere in sede penale nel caso di contagio di un proprio dipendente rientrato al lavoro. La domanda che è balenata subito nella mente di tutti è stata: “ma come è possibile accertare che un lavoratore abbia contratto la malattia in azienda considerato che in fabbrica, ufficio, o negozio ci sta otto ore e le restanti ore della giornata le gestisce in modo del tutto indipendente dal suo lavoro?”.  Come è possibile sostenere che lì, proprio lì, vicino al tornio o nello spogliatoio, ha contratto il virus?

Non son domande oziose. Sottintendono preoccupazioni serie, che nascono dopo aver letto con qualche attenzione alcuni passaggi della nuova legislazione di emergenza relativa Covid 19, che parifica l’infezione da coronavirus, se contratta sul posto di lavoro, ad un infortunio sul lavoro. Il mondo associativo si è pesantemente opposto a questa visione e in tal senso l’Inail ha fornito alcuni chiarimenti precisando che l’infortunio sul lavoro da Covid-19 non è collegato alla responsabilità penale e civile del datore di lavoro. Non è  marginale precisare che una pratica di questo tipo andrà all’Inail anziché all’Inps (anche se qualche differenza pur resta), ma quel che fa apparire abnorme la cosa (e che preoccupa non poco le aziende) è che si sia instillato anche solo il dubbio e che la vicenda, da amministrativa, possa divenire penale e che molta parte del ragionamento – che affannerà di  burocrazia le imprese – è dimostrare il non dolo dell’imprenditore per evitare il contagio pur, udite udite, in presunzione di innocenza.

E qui si aprono le domande sopra esposte: su quali protocolli verranno valutati i comportamenti dei titolari di attività? Come sarà possibile sostenere che il contagio è avvenuto sul luogo di lavoro? Il virus – lo abbiamo imparato tutti – è quanto di più evanescente possa esistere. E badate bene: mi riferisco ad aziende in regola, ad imprese che stanno facendo quel che impone la legge e di più, in materia di sicurezza anti-virus: protocolli, formazione ed informazione, distanze, mascherine, guanti, pulizia e disinfezione. Non mi riferisco certo ad un imprenditore, se esiste, davvero così incosciente da agire fuori dalle regole. Una riflessione in merito al comportamento errato del lavoratore fuori dalla fabbrica non è possibile farla?

Dopo questa importante precisazione, mi pongo di nuovo un paio di  domande: come può essere legittimo pensare che un imprenditore provochi la contrazione del virus da parte di un dipendente? Cari imprenditori sapete che vi è il rischio, in tal caso, di una accusa di omicidio colposo?

Come al solito abbiamo dovuto investire tempo per cercare di interpretare dati, denunciare storture, ed assicurare che il rispetto dei protocolli condivisi con le parti sociali e la cultura di prevenzione e protezione sanitaria sono i fattori cardine nell’ambito della prevenzione del Covid 19, per la garanzia di tutti, sia sul lavoro che nella società.

Vorrei anche sottolineare che contrapposizioni sterili non hanno mai generato cambiamenti duraturi. Il mondo imprenditoriale non ha apprezzato in questo particolare momento forme di comunicazione scelte da parte di alcune rappresentanze sindacali, che anche con invio di messaggistica ai loro iscritti e non solo, che ha creato timori ed insicurezze nei lavoratori. Non bisogna creare muro contro muro; bisogna collaborare. Forse non si è ancora compreso che per una impresa i lavoratori oggi sono la forza e non il limite. Questo passaggio culturale pensavo che fosse già stato assunto! Fare impresa in questo momento è ancora più difficile; tuttavia è chiaro che il futuro della nostra società sarà determinato dal principio della collaborazione prestata da tutti, imprenditori, lavoratori, istituzioni, società civile. Diversamente, chiedo ai teorici di parte, burocrati, esperti scienziati, politici, ben pensanti fuori dalle difficili realtà del lavoro concreto di sostituirsi a noi e dimostrarci il nuovo corso, possibilmente mettendo in campo i loro capitali personali, le loro garanzie reali: poi vedremo i risultati, ed impareremo qualcosa di nuovo.

  • Presidente Associazione Artigiani

Il contributo di Operation Smile nella lotta contro il Coronavirus

in Economia/Salute by

L’emergenza sanitaria ha fatto emergere enti ed associazioni desiderosi di dare un contributo concreto per la protezione della salute dei cittadini e degli operatori sanitari. In un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando, solo con l’aiuto di tutti e con il supporto sia economico che professionale si potrà sperare di superare l’ostacolo e di tornare alla vita di sempre.

Al gruppo di associazioni che hanno dato una mano a fronteggiare la pandemia da nuovo coronavirus si è aggiunta anche la onlus Operation Smile Italia, che si è impegnata in questi mesi in diverse occasioni. Il contributo concreto ha aiutato i pazienti ed il personale sanitario nella lotta contro il virus e continua a farlo anche in queste settimane.

Le iniziative di Operation Smile per la lotta al nuovo coronavirus

La onlus Operation Smile ha innanzitutto deciso di effettuare una donazione di 250.000 euro alla Protezione Civile, utilizzando parte dei fondi che aveva in deposito e che non erano ancora stati assegnati a dei progetti specifici.

L’associazione senza scopo di lucro ha poi organizzato una raccolta fondi, con l’obiettivo di raccogliere il denaro necessario per acquistare 300 caschi CPAP, donati all’ospedale San Paolo di Milano. La Lombardia è stata la regione più colpita d’Italia e gli ospedali – in particolare quelli di Milano – hanno vissuto delle settimane di carenza di personale e di materiale tecnico per l’assistenza ai pazienti.

Questa raccolta fondi ha riscosso grande successo e l’obiettivo è stato ampiamente superato: complessivamente sono stati raccolti 74.475 euro, che hanno consentito non solo di acquistare i 300 caschi CPAP, ma anche 700 pulsossimetri. Questi sono stati distribuiti a diversi ospedali, tra cui Ospedale del Mare di Napoli, Ospedale Maggiore di Crema, Spedali Civili di Brescia, Ospedale SS. Trinità di Cagliari e Ospedale San Paolo di Milano.

Un’altra iniziativa interessante è stata la creazione di un corso di formazione online rivolto al personale sanitario. L’idea è nata dalla presa di coscienza della carenza di competenze da parte di alcuni operatori sanitari che, non avendo mai lavorato in un reparto di malattie infettive, si sono trovati spiazzati dalle modalità di contenimento della diffusione dell’infezione.

Per questo Operation Smile ha deciso di collaborare con SIF e CONSULCESI per creare un corso di formazione a distanza, utilizzando come fonti scientifiche il manuale della facoltà di medicina dell’università di Zhejiang e le linee guida della società internazionale di pneumologia. Il corso è accessibile gratuitamente fino al 31 luglio, è organizzato in tre sezioni e prevede anche un quiz finale per verificare l’apprendimento delle nozioni. I professionisti sanitari che decideranno di completare questo corso di aggiornamento riceveranno nove crediti formativi, utili per il raggiungimento dell’obiettivo annuale di formazione continua.

Le iniziative della onlus Operation Smile hanno contribuito al superamento della fase critica della pandemia da nuovo coronavirus, dando una boccata di ossigeno agli ospedali che stavano lamentando una forte carenza di materiale tecnico. Con la realizzazione del corso di formazione a distanza, la onlus sta contribuendo anche ad aumentare le conoscenze scientifiche di coloro che ogni giorno vanno in prima linea per difendere la nostra salute.

 

Confartigianato denuncia: la burocrazia ferma la ripartenza

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia by

La burocrazia frena la ripartenza: in 2 mesi, 142 provvedimenti. Il 20% dei quali nazionali, l’80% dalle Regioni. Poca chiarezza e tanti ritardi, denuncia ancora una volta Confartigianato puntando il dito contro la «Burodemia», ossia l’eccesso di burocrazia, un problema non certo nuovo ma che, in questa fase di emergenza, rischia di ostacolare seriamente la ripartenza che sarà comunque lenta. Tra emergenza sanitaria e incertezza economica. A raccontarlo un report del centro studi di Confartigianato che sta analizzando dall’inizio della pandemia gli effetti e provvedimenti attuati. Nell’ultimo report diffuso, un intero capitolo è dedicato proprio ai problemi della burocrazia. Dal 1 marzo al 3 maggio scorso si sono succeduti 142 provvedimenti emanati dal Governo e dai Ministeri, dalla Protezione Civile, da Regioni e Province, a cui si sommano le ordinanze comunali, le circolari, le direttive e i chiarimenti di ogni ordine e grado: il 20% circa arrivano dal livello nazionale e 1’80% dalle Regioni. Un problema enorme che si acuisce quando – come denuncia da Confartigianato Brescia – i provvedimenti successivi cambiano i parametri di riferimento espressi nei precedenti. «Un esempio concreto di questa successione di indicazioni diverse si è avuto coi parametri necessari a richiedere il rinvio degli adempimenti fiscali, modificati da un decreto e con i click day, necessari a richiedere l’accesso alle indennità e il rimborso per i dispositivi di protezione individuale» testimonia il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti dal suo particolare punto di osservazione, filo diretto con centinai di imprese e artigiani in collegamento in queste settimane con l’organizzazione di via Orzinuovi: «Un meccanismo che innesta una totale sfiducia, tanto che alcune aziende preferiscono rinunciarvi».

Bassa interazione digitale – Un altro problema evidenziato dallo studio e riscontrabile nella pratica reale è la scarsa interazione digitale di cittadini e imprese con la pubblica amministrazione: in Italia la quota di cittadini che interagiscono con gli enti pubblici inviando moduli compilati on line è pari al 14,1%, più che dimezzata rispetto al 37,6% della media dei Paesi dell’Unione europea. «Non stupisce nemmeno il prevedibile crash del sito dell’Inps che si è avuto il 1° aprile, primo giorno per la richiesta del bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi – prosegue Massetti – mentre ancora oggi non si sa se la procedura per la seconda tranche di pagamenti sarà automatizzata oppure no. Per essere efficaci, gli interventi di sostegno all’economia devono raggiungere le imprese e i lavoratori in tempi rapidi, basandosi su norme semplici e di facile attuazione. Per fare questo sono disponibili sia la tecnologia che il capitale umano necessari. Sarebbero bastate un po’ di programmazione, e poche ore di lavoro, per abbinare il codice Iban a ciascuna partita Iva beneficiaria, semplificando la vita di imprese e lavoratori indipendenti, alle prese con uno dei periodi più angoscianti della propria vita professionale».

Bassa qualità di governo – L’indice di efficacia della pubblica amministrazione nel nostro Paese è molto basso, conferma lo studio di Confartigianato e del 68,3% rispetto al 93,3% della Germania, dato che influisce direttamente sulla crescita del Pil, mentre nelle classifiche europee non solo l’Italia, ma anche Regione Lombardia è agli ultimi posti nella qualità di governo: il nostro Paese è quintultimo in Europa, mentre 13 regioni italiane, fra cui la Lombardia, figurano fra le peggio governate, come sottolinea l’analisi di Confartigianato. Il rapporto con il pubblico non migliora per i lavoratori. Sugli aiuti ai dipendenti i nodi da sciogliere restano: il primo, la cassa integrazione: «La scelta di aver utilizzato cinque diverse casse integrazioni ha creato tanti disagi e disparità e anche qui, al decreto nazionale si sommano le decisioni delle singole Regioni». Esiste un rallentamento nell’approvazione della cassa integrazione in deroga per un vizio procedurale fra Regione e Inps, ma allo stesso tempo esistono differenze regionali nella possibilità di usufruire della cassa per lavoratori a chiamata o neoassunti. Un altro problema su cui c’è preoccupazione è la causale per i tempi determinati. Infine, analoghe difficoltà per le imprese si registrano per l’erogazione dei prestiti prevista dal decreto liquidità per la quale non vi sono gli auspicati automatismi e le procedure richieste dalle banche risultano complicate. «Altro che “liquidità immediata’: per accedere ai finanziamenti garantiti dal Fondo centrale e da Sace la trafila da affrontare è lunga e dall’esito incerto. Ci salveremo tutti solo se tuteleremo le imprese, proteggendone il capitale umano, ma serve la massima rapidità» conclude il presidente Massetti.

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MASCHERINE CONTRO IL CORONAVIRUS, LA GUIDA

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🔴 CORONAVIRUS: OBBLIGATORIO COPRIRSI CON MASCHERINA O ALTRO QUANDO SI ESCE DI CASA

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Condizionatori: i consigli  della Società Italiana di Medicina Ambientale

in Economia by

In questo periodo si parla molto di condizionatori industriali e non; se ne parla molto poiché questo argomento è stato associato alla necessità di pulirli e usarli in sicurezza, dato che stiamo vivendo l’epoca del Covid-19, questo virus presenta caratteristiche tali che hanno sollevato dei dubbi in merito all’utilizzo dei condizionatori in questo periodo; ecco perché la Società Italiana di Medicina Ambientale ha ritenuto necessario divulgare alcuni consigli e specificazioni in merito a questo proposito, sfatando la diceria che i condizionatori non vadano utilizzati.

L’estate è in arrivo: come affrontare il caldo nei posti di lavoro

I mesi estivi sono alle porte, le temperature si stanno alzando, ed è arrivato il momento di controllare, e pulire i condizionatori prima di rimetterli in funzione. Questa è una necessità che non si presenta solo nelle case dei cittadini, ma anche negli ambienti di lavoro, nelle aziende dove i lavoratori hanno necessità di poter svolgere la loro professione in uno stato di benessere; una buona igiene, una pulizia accurata, e una manutenzione frequente è fondamentale, soprattutto in questo periodo di emergenza sanitaria. infatti la Società Italiana di Medicina Ambientale ha fornito di recente una serie di importanti consigli e suggerimenti, per poter utilizzare sia i condizionatori destinati agli ambienti privati, sia i condizionatori industriali, che devono essere presenti in qualsiasi azienda o fabbrica, per poter lavorare al fresco e anche in sicurezza. Ovviamente nei locali di lavoro le persone presenti sono molte, quindi bisogna attenersi alle norme di sicurezza che riguardano il virus. Ma bisogna anche poter lavorare in un ambiente confortevole.

Manutenzione, pulizia e sanificazione

 

È ovvio che non è possibile passare i prossimi mesi estivi sopportando il caldo, soprattutto negli ambienti di lavoro; a questo problema si può ovviare seguendo poche regole, efficaci, semplici, che possono consentire l’utilizzo degli impianti di condizionamento in totale sicurezza, sono piccole azioni di manutenzione quotidiana che non vanno mai dimenticate, perché una manutenzione attenta degli impianti di trattamento dell’aria consentiranno ai lavoratori di qualsiasi fabbrica, azienda, ufficio, di poter lavorare in un ambiente confortevole e senza rischi in merito al contagio dovuto alla pandemia del Covid-19. Che i condizionatori siano dei facili veicoli per il contagio non è stato accertato, non è un dato di fatto sicuro, quindi nel dubbio gli impianti di refrigerazione dell’ambiente potranno essere messi in funzione. Sempre con la dovuta prudenza e con l’attuazione di interventi preventivi, utili a contenere e ridurre qualsiasi rischio collegato alla mancanza di una non sanificazione profonda e alla pulizia degli impianti prima del loro uso.

Procedure consigliate

Per riepilogare ecco quali sono i consigli della Società Italiana di Medicina Ambientale per assicurare un uso corretto è sicuro degli impianti di rinfrescamento e di condizionamento degli ambienti privati e pubblici, di piccole, medie e grandi dimensioni. Quindi parliamo di abitazioni private, di uffici, di fabbriche, di ambulatori veterinari e medici, di negozi e centri commerciali. E’ consigliabile prima dell’accensione di ogni condizionatore industriale sottoporlo a pulizia, con prodotti igienizzanti; i componenti devono essere santificati di frequente, la manutenzione deve essere costante; meglio se programmata. Tutte queste operazioni è preferibile vengano sempre effettuate da personale specializzato. Accortezze assolutamente indispensabile ed ancora più importanti proprio nei locali dedicati ad attività pubbliche, e grandi ambienti, come: uffici, cinema, palestre, fabbriche, teatri, luoghi di lavoro in genere, dove c’è un afflusso di pubblico ma dove ci sono anche un numero rilevante di lavoratori. Tutte queste regole possono essere applicate tranquillamente anche al semplice condizionatore casalingo, sicuramente sarà utile per il benessere della vostra casa e dei vostri cari.

Amazon ha annunciato oggi l’apertura di un nuovo deposito di smistamento a Castegnato

in Economia/Servizi by

Amazon ha annunciato oggi l’apertura di un nuovo deposito di smistamento a Castegnato, in provincia di Brescia. La nuova struttura sarà operativa a partire dal prossimo autunno e servirà i clienti residenti nelle province di Brescia, Bergamo, Lodi e Cremona.

Nel deposito di smistamento da oltre 8.000 mq situato a Castegnato, Amazon creerà circa 30 posti di lavoro a tempo indeterminato nell’arco di tre anni dall’apertura. Inoltre, Amazon Logistics lavorerà con diversi fornitori locali di servizi, continuando così a investire nella sua rete logistica, migliorando la propria capacità di consegna e soddisfacendo così la crescente domanda dei clienti lombardi. È previsto che i fornitori di servizi di consegna assumano oltre 70 autisti a tempo indeterminato.

Gabriele Sigismondi, responsabile di Amazon Logistics in Italia, ha dichiarato: “In un momento difficile come quello che stiamo vivendo, siamo orgogliosi del lavoro che stiamo svolgendo nel consegnare i prodotti di cui i nostri clienti hanno più bisogno e supportare le comunità locali attraverso le donazioni effettuate negli ultimi mesi a sostegno di enti come il Dipartimento della Protezione Civile, la Croce Rossa Italiana e il Banco Alimentare. In questo momento riteniamo ancora più importante l’annuncio di un nuovo deposito di smistamento a Castegnato, per poter garantire ai nostri clienti un servizio ancora più efficiente”.

Fonte Brescia News

Inflazione: ad aprile è crescità dello 0,1 per cento: ma gli alimentari hanno fatto +1,6 su marzo

in Economia/Tendenze by

Per il mese di aprile, il tasso congiunturale dei prezzi al consumo per l’intera collettività presenta un lieve aumento (+0,1%), mentre quello tendenziale non presenta variazioni. A livello di divisione, l’incremento maggiore è registrato dai “Prodotti alimentari e bevande analcoliche” (+1,6%, dovuto agli aumenti dei Vegetali, Frutta e Oli grassi), seguito dai “Servizi ricettivi e di ristorazione” (+1,3%), dalle “Comunicazioni” (+0,5%) e da “Bevande alcoliche e tabacchi” (+0,4%). Lievi incrementi sono presenti nelle divisioni “Trasporti” (+0,2%, con una decisa diminuzione dei Carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati), “Abbigliamento e calzature” (+0,2%), “Mobili, articoli e servizi per la casa” (0,2%) e “Altri beni e servizi” (+0,1%). Una sostenuta deflazione è, invece, registrata dalla divisione “Abitazione, acqua, elettricità e combustibili” (-3,5%, con un forte calo dei prezzi del Gas e del Gasolio per riscaldamento). Più lieve la diminuzione della variazione di “Ricreazione, spettacoli e cultura” (-0,1%). Nulle le variazioni congiunturali delle restanti divisioni: “Istruzione” e “Servizi sanitari e spese per la salute”. Analizzando per tipologia di prodotto, rispetto al mese precedente, i “Beni”, presentano una lieve diminuzione congiunturale (-0,5%), mentre i “Servizi” un lieve aumento (+0,7%). Da notare che all’interno della tipologia dei “Beni” si contrappongono due dinamiche diverse: una forte deflazione dei beni energetici regolamentati (-13,3%) e un sostenuto aumento dei beni alimentari non lavorati (+2,8%), ossia i prodotti freschi. Con riferimento alla frequenza di acquisto dei prodotti, questo mese sia i prodotti a alta frequenza sia quelli a media frequenza presentano lievi aumenti congiunturali (rispettivamente +0,2% e +0,1%). I beni a bassa frequenza d’acquisto invece presentano variazioni nulle. Infine, la “Core Inflation”, che indica l’andamento della componente di fondo della dinamica dei prezzi, cioè l’inflazione al netto della componente volatile (beni energetici e alimentari non lavorati), registra variazioni decisamente positive (congiunturale +0,6% e tendenziale +0,5%).

Coronavirus, Confartigianato: dopo il danno gli imprenditori rischiano la beffa del penale

in Associazioni di categoria/Confartigianato/Economia/Salute by

C’è il rischio di un processo penale per i datori di lavoro nel caso un loro dipendente si ammalasse di Covid-19: un rischio che, in assenza di ulteriori chiarimenti, potrebbe coinvolgere tutti, non solo i negligenti, ma anche chi abbia messo in atto tutte le misure di sicurezza e tutela della salute necessarie, in accordo con il Protocollo del 24 aprile scorso. «Oltre al danno la beffa – commenta il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia, Eugenio Massetti – Gli imprenditori, già tartassati da moltissimi costi legati all’emergenza Covid-19, rischiano anche di vedersi citare in giudizio dopo tutti gli sforzi sostenuti per lavorare in sicurezza. Parliamo di costi legati alla sorveglianza sanitaria e alla gestione della sicurezza, di spese e difficoltà per procurarsi i dpi, di costi sostenuti per agevolare i trasporti personali casa-lavoro dei propri dipendenti, per implementare lo smart working, per stipulare coperture assicurative RC per azienda e dipendenti. E ancora dei costi legati alle assenze e sostituzione di dipendenti, uniti a quelli per accedere ai finanziamenti bancari, per recuperare i crediti insoluti, per assicurarsi le materie prime con nuove modalità. Un elenco nemmeno esaustivo, ma già lunghissimo. Vogliamo aggiungere anche il rischio penale? Sembra proprio che gli ostacoli per ripartire si accumulino giorno dopo giorno, rischiando di paralizzare soprattutto le piccole imprese». Da quando l’Inail ha equiparato il contagio da Covid-19  ad un  infortunio sul lavoro, con tutte le conseguenze del caso, la preoccupazione degli imprenditori per garantire la sicurezza massima sul luogo di lavoro, per sè stessi e per tutti i propri collaboratori, è diventata allarme: «Non entro nei dettagli giuridici – prosegue Massetti – ma credo che non possa essere attribuita all’imprenditore una responsabilità penale se questo ha messo in campo in azienda tutte le protezioni individuali e tutti gli accorgimenti richiesti dai vari Protocolli e svolga anche una azione di controllo. La pandemia è un fatto esogeno all’azienda, inoltre molti possono essere i punti critici di questa interpretazione: come dimostrare che il virus sia stato contratto in azienda e non fuori? E come considerare la possibilità che, nonostante tutte le precauzioni e i controlli, ci possano essere dipendenti asintomatici? È necessario che chi rispetta le norme di sicurezza non incorra in responsabilità penali legate a eventuali positività dei propri dipendenti – conclude Massetti – Chiediamo, di fatto, che siano previste nel Decreto Rilancio garanzie certe a tutela degli imprenditori che sono i regola in termini di messa in sicurezza di lavoratori e luoghi di lavoro. Moltissime imprese, già stremate dalle pesanti conseguenze economiche della pandemia, rischiano altrimenti di non sopravvivere agli ulteriori costi che potrebbero derivare da eventuali sanzioni correlate anche a questa possibilità».

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Camera di commercio di Brescia: ecco le ultime comunicazioni

in Associazioni di categoria/Camera di commercio/Economia by

Pubblichiamo, di seguito, le nuove comunicazioni della Camera di commercio di Brescia.

34/20 –  WEBINAR GRATUITI

La Camera di Commercio presenta due rassegne di webinar gratuiti dal titolo “Investimenti Impresa 4.0, incentivi alla ripresa e all’innovazione” e “Restart 4.0, innovazione per lo sviluppo”.

Per maggiori informazioni e per partecipare ai webinar  è possibile visitare il sito www.bs.camcom.it.

35/20 – MISURE ADOTTATE DALL’ENTE CAMERALE IN RELAZIONE ALL’EMERGENZA SANITARIA

Con riferimento alle misure di gestione dell’emergenza epidemiologica Coronavirus,  la Camera di Commercio di Brescia comunica che i servizi che comportano contatto con il pubblico, a causa dell’emergenza sanitaria in atto, sono stati riprogrammati con modalità di accesso che variano da servizio a servizio.

Le imprese sono invitate, laddove possibile, a ricorre principalmente alle modalità online.

Sono assicurati i servizi ritenuti indispensabili per l’attività delle imprese che continueranno ad operare.

Si invita pertanto l’utenza a consultare le sezioni interne del sito www.bs.camcom.it per la puntuale verifica delle modalità di accesso alle attività camerali di proprio interesse.

36/20 – MUD 2020: PROROGA DELLA DICHIARAZIONE DEI RIFIUTI AL 30 GIUGNO

Facendo seguito alle disposizioni impartite dal Decreto Legge del 17/03/2020 n.18, per far fronte all’emergenza sanitaria in atto, sono stati rinviati al 30 giugno i termini di scadenza della dichiarazione Mud 2020.

Per ogni informazione si invita a contattare l’Ufficio Competitività delle Imprese. e-mail pni@bs.camcom.it.

Torna l’estate: condizionatori ai blocchi di partenza

in Economia/Servizi by

Torna il caldo e ovviamente ritorno la necessità di mettere in funzione i condizionatori, e tutti quei dispositivi che ci permettono di mantenere una temperatura in casa fresca e accogliente. Ovviamente dopo che queste apparecchiature sono state inutilizzate per tutto l’autunno e per tutto l’inverno hanno necessità di una buona manutenzione per ripartire alla grande e produrre aria fresca in maniera ottimale, senza rischi per la salute. L’ideale è sempre affidarsi a un professionista; ad esempio idraulico Milano.

Il periodo migliore per la manutenzione

Molti si domandano quand’è il periodo migliore per effettuare la pulizia e la manutenzione dei condizionatori; la risposta è che il momento perfetto sarebbe intorno a settembre-ottobre, proprio per evitare che lo sporco e la polvere accumulata durante la stagione attiva si incrostino e si attacchino all’apparecchio in maniera tenace; così la futura pulizia e manutenzione diventeranno un vero tour de force. E se anche abbiamo pulito, ho fatto pulire i nostri condizionatori a fine stagione, è bene ricordarsi che a giugno prima di riaccendere gli apparecchi e rimetterli in funzione è necessario ripetere sia la manutenzione che la pulizia.

Controlli accurati

Le regole se farete questa manutenzione da soli senza l’aiuto di un professionista, sono quelle di assicurarsi che il climatizzatore sia spento e scollegato dall’interruttore elettrico dove di solito avete l’abitudine di collegarlo, o addirittura se state effettuando pulizie profonde nella casa staccate proprio l’interruttore generale; è importante anche  controllare le griglie, i filtri, che siano puliti in modo da garantire un’uscita di aria fresca dall’apparecchio. Va pulito in maniera accurata e profonda anche il motore esterno dell’impianto di condizionamento. Se l’apparecchio è esposto al sole e alla pioggia, è meglio  controllarlo più di frequente e fare in modo che in qualche modo sia riparato da tutti gli agenti atmosferici. se usate il condizionatore in maniera intensa ricordatevi di pulire il filtro almeno una volta al mese; un condizionatore ben pulito ha due vantaggi: aria migliore e consumi controllati.

 Le varie fasi della pulizia

Anche se si eseguono le operazioni di pulizia fai da te è molto meglio affidarsi ad un professionista almeno una volta all’anno, per il controllo del liquido refrigerante poiché qualsiasi cambiamento nella quantità e nella qualità del liquido può comportare una scarsa efficienza del dispositivo, e dei malfunzionamenti: Va  controllata periodicamente anche la stabilità dell’appoggio sul quale è montato l’apparecchio all’esterno della casa; per una questione di sicurezza nei propri confronti nei confronti anche degli altri. Le normali procedure di pulizia di un condizionatore si eseguono con pochi strumenti, e senza utilizzare detergenti troppo aggressivi o prodotti non consigliati il motore esterno va spazzolato una semplice scopa dal manico corto, poi va lavato con un panno umido intriso di sapone neutro, un  detergente consigliato è quello del tipo sgrassatore universale, va da sé però che è meglio controllare l’etichetta del prodotto per non avere brutte sorprese; per liberare le grate dalle quali entra l’aria che poi viene purificata e ridistribuita all’interno della casa sarebbe utile usare un aspirapolvere poiché se ben pulito il motore lavora molto meglio, se non sapete con precisione dove si trovano i filtri per sbloccarli e pulirli consultate il libretto delle istruzioni.

Brixia Forum, il 2019 si è chiuso con 165.977 presenze: +53%

in Bilanci/Economia/Fiere by
Giovanna Prandini

Un totale complessivo di 165.977 presenze (+53% rispetto alle 108.603 registrate nel 2018) a fronte di 86 eventi (+37% rispetto agli 63 del 2018) e 1.188.179 € di ricavi ordinari al netto del contributo camerale ottenuti a fronte di 1.409.351€ di costi destinati ai progetti (nel 2018 erano stati totalizzati 1.052.148€ di ricavi a fronte di 1.285.658 € di costi a favore di progetti).

L’attività promossa all’interno del polo fieristico Brixia Forum nel corso del 2019 ha permesso di registrare un significativo incremento derivato dalla realizzazione di eventi di varia entità e natura – fieristica, convegnistica, sportiva, espositiva, aziendale, esami di stato e spettacoli – all’interno del Padiglione, presso gli spazi del Teatro DisPlay e nell’area al secondo piano grazie all’utilizzo dell’Auditorium, del Foyer e della Sala Consiliare. Ai risultati numerici si affiancano considerazioni di natura qualitativa, a conferma della versatilità e multifunzionalità della struttura: Brixia Forum ha infatti ottenuto riscontri molto positivi da parte della clientela ospitata nell’ambito delle diverse tipologie di eventi.

Il totale di 165.977 presenze risulta così suddiviso:

  1. Teatro DisPlay: 26 spettacoli organizzati da Cipiesse con un’affluenza pari a800 spettatori;
  2. Teatro DisPlay: 9 eventi organizzati da Pro Brixia per un totale di 800 partecipanti.
  3. Padiglione: 20 eventi e 567 presenze attestate;
  4. Sala Auditorium e Foyer: 31 eventi per un totale di 810 presenze;

In particolare:

  1. Il Teatro DisPlay, a seguito dei miglioramenti strutturali apportati con l’ampliamento da 2.400 mq a 3.000 mq per la realizzazione della biglietteria e del foyer, è rimasto allestito nella parte finale del padiglione per tutto il 2019 (con la sola esclusione di alcuni periodi opzionati per fiere che hanno occupato l’intera area espositiva).
  2. In aggiunta a questi ultimi, l’Ufficio MICE – Meetings, Incentives, Conventions, Exhibitions di Pro Brixia, su specifica richiesta da parte della clientela, ha organizzato 9 eventi in grado di attrarre un totale di 12.800 persone. In particolare:

Assemblea Banca BTL: 25 maggio – 900 partecipanti

  • Evento Sfilata Foppa: 31 maggio – 2.500 partecipanti
  • Evento religioso Associazione Mogpa: 7 – 9 giugno – 1.800 partecipanti
  • Evento Associazione Clemm: 26 giugno -1.600 partecipanti
  • Evento Associazione Faizan: 15 luglio – 1.200 partecipanti
  • Evento Associazione Ghanesi: 14 settembre – 2.000 partecipanti
  • Convegno Duferco: 26 ottobre – 900 partecipanti
  • Evento Rotary: 1dicembre – 1.000 partecipanti Evento Metal Work: 20 dicembre – 900 partecipanti
  1. Numerosi sono gli eventi e le manifestazioni fieristiche che nel 2019 hanno individuato nel Padiglione Brixia Forum una location strategica (20 eventi e 567 presenze):
  • Fiera Dentro Casa Expo: 1-2-3-9-10 marzo – 16.000 visitatori
  • Fiera Memoria Expo: 21-22-23 marzo – 6.500 visitatori
  • Fiera Cosmogarden: 6-7-8 aprile – 16.150 visitatori
  • 1000 Miglia Paddock: 13-14-15 maggio – 4.000 partecipanti
  • Assemblea BCC: 4 maggio – 1.000 partecipanti
  • Assemblea Generale AIB: 28 giugno – 1.200 partecipanti
  • Basket Brescia Leonessa: 1-3-8-10-13-15-17-22-24 luglio – Biglietteria vendita abbonamenti – 300 partecipanti
  • Super Cross Cup: 19 e 20 luglio – Biglietteria e parcheggio sterrato esterno – 6.000 partecipanti
  • Test di ammissione della Facoltà di Medicina e Odontoiatria: 3 settembre – 1.401 partecipanti
  • 40° Anniversario di Curva Nord Brescia: 8 settembre 2019 – 1.000 partecipanti
  • Test di ammissione della Facoltà di Farmacia: 9 settembre – 600 partecipanti
  • Test di ammissione delle Facoltà Sanitarie: 11 settembre – 1.916 partecipanti
  • Test di ammissione della Facoltà di Scienze Motorie: 13 settembre – 500 partecipanti
  • Fiera Festival Oriente: 27-28-29 settembre – 28.000 partecipanti
  • Fiera Rombo Di Tuono: 19-20 ottobre – 9.500 partecipanti
  • Fiera Service Day: 8-9 novembre – 5.000 partecipanti
  • Concerto Elisa: 30 novembre – 5.500 partecipanti
  • Concerto Modà: 7 dicembre – 7.000 partecipanti
  • Esami di Stato Iscrizione Albo Avvocati: 11 -12-13 dicembre 1.200 partecipanti
  • Assemblea BCC: 21 dicembre – 1.800 partecipanti per un totale di circa 114.567 presenze registrate
  1. Al 2019 si ascrive inoltre la partecipazione di Pro Brixia al progetto “Incoming buyers”, promosso dal Sistema Camerale Lombardo in collaborazione con Regione Lombardia, per la realizzazione di eventi business finalizzati a favorire l’avvio di nuove prospezioni tra imprese italiane ed operatori internazionali, sostenendo l’export delle PMI All’interno di Brixia Forum, Pro Brixia ha organizzato tre giornate di incoming dedicate alle aziende del tessuto bresciano e lombardo: 74 aziende del territorio lombardo hanno partecipato gratuitamente ad incontri B2B con 19 buyers esteri (9 per il settore costruzione/edilizia e 10 per il settore eno-agroalimentare):
  • 6 novembre 2019 – Settore costruzione/edilizia: 16 aziende partecipanti, di cui 13 aziende bresciane, per un totale di 62 incontri B2B, miglior risultato per numero di aziende e di incontri B2B in Lombardia*
  • 20 e 21 novembre 2019 – Settore eno-agroalimentare: 58 aziende partecipanti, di cui 46 aziende bresciane, per un totale di 269 incontri, miglior risultato per numero di aziende e di incontri B2B in Lombardia*

*Statistica ufficiale “Factsheet 2019” edita dal Sistema Camerale Lombardo, Promos Italia e Regione Lombardia.

Il parametro identificato su 74 schede di valutazione compliate dalle aziende partecipanti all’iniziativa INCOMING BUYER ha permesso di stimare il seguente grado di soddisfazione da parte degli utenti: 95% molto valido/valido, 5% adeguato.

Il 2019 si qualifica infine come l’anno d’avvio del percorso d’avvicinamento a “Futura Economia X l’Ambiente”, kermesse di ampio respiro dedicata all’economia circolare nelle sue molteplici declinazioni nonché primo evento fieristico ad organizzazione diretta da parte dell’azienda speciale Pro Brixia.

A questo proposito, nel secondo semestre dell’anno si sono svolti tre eventi per presentare in anteprima l’edizione 2020 della fiera:

  • il primo, in data 22 luglio, riservato esclusivamente a Main Sponsor e Partners di Brixia Forum;
  • il secondo, in data 28 ottobre, dedicato alla stampa con la partecipazione dei soggetti firmatari del Protocollo di Intesa con Pro Brixia e CCIAA di Brescia quali sostenitori della manifestazione ed in particolare AIB, Fondazione Una e Coldiretti;
  • il terzo, in data 29 novembre, organizzato in collaborazione con The European House Ambrosetti, è stato rivolto alle imprese e ha visto la partecipazione di relatori di provenienza nazionale ed internazionale.

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