Magazine di informazione economica di Brescia e Provincia

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Istituzioni - page 17

Lombardia, contributi a fondo perduto per le imprese del settore strumenti musicali

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“Un sostegno a 29 imprese, con contributi a fondo perduto, per finanziare i loro investimenti di sviluppo in un settore fatto di artigiani dell’eccellenza e di grandi professionisti nella vendita e distribuzione, che ha subito in questi ultimi anni i morsi della crisi e i cambiamenti introdotti dalla diffusione del canale di vendita digitale”. È quanto ha dichiarato stamane Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo Economico, commentando la pubblicazione degli esiti dell’iniziativa ‘Variazioni Musicali’, il bando di Regione Lombardia per la concessione di contributi per interventi di innovazione delle micro e piccole imprese della filiera degli strumenti musicali.

“Con questa iniziativa pilota molto specifica – ha continuato l’assessore – siamo intervenuti in maniera sussidiaria innanzitutto per valorizzare e rilanciare questo comparto che in Lombardia conta poco più di 300 micro e piccole imprese della liuteria e della distribuzione. Lo abbiamo fatto attraverso un aiuto concreto alle imprese che operano in un contesto di nuove ed interessanti sfide imposte dal mercato, finanziando i loro interventi innovativi finalizzati ad aumentare la competitività, rendere più attrattivi i punti vendita, fornire nuovi servizi, migliorare i processi di produzione ed ampliare le opportunità di sviluppo e crescita”.

“La nostra misura – ha concluso Parolini – si integra in modo positivo e virtuoso con quella avviata a livello nazionale su proposta dell’on. Raffaello Vignali, che prevede un contributo statale per l’acquisto di strumenti musicali nuovi agli studenti del conservatorio e con la possibilità di usare anche la Dote scuola di Regione Lombardia per la stessa finalità, sostenendo al contempo la rivitalizzazione del settore economico coinvolto e l’importanza dell’educazione musicale e della libertà di espressione artistica, soprattutto per i più giovani”.

Manifatturiero, dalla Regione un milione per la competitività

in Bandi/Economia/Evidenza/Istituzioni/Manifatturiero/Regione by

Con una delibera proposta dall’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini, approvata ieri dalla Giunta, sono stati definiti i criteri che riguardano il bando regionale ‘Manunet 2017 Lombardia’ che rientra nell’ambito dell’iniziativa transnazionale ‘Manunet Transnational Call 2017’.

BANDI CONGIUNTI – “‘Manunet Transnational Call 2017′- ha spiegato l’assessore Parolini -, co-finanziata dal Programma europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, nasce con
l’obiettivo di stimolare la competitivita’ manifatturiera a livello globale europeo attraverso il coordinamento di attivita’ di ricerca, sviluppo, innovazione e competitivita’ e in particolare attraverso il cofinanziamento di bandi congiunti transnazionali per lo sviluppo delle industrie manifatturiere. Le risorse complessivamente stanziate da Regione Lombardia per i beneficiari ammontano a 1 milione di euro a cui si aggiunge un eventuale contributo della Commissione Europea”.

SOGGETTI BENEFICIARI – I soggetti beneficiari sono: le piccole e medie imprese; le grandi imprese; gli organismi di ricerca (pubblici e privati).

CONTRIBUTO – Il contributo erogabile ad un singolo soggetto lombardo partecipante al progetto transnazionale non potra’ superare l’ammontare di 150.000 euro (limite per partner). Inoltre, se i partecipanti lombardi coinvolti in uno stesso progetto sono piu’ d’uno, la somma dei contributi che potranno essere concessi cumulativamente ai partner lombardi nell’ambito dello stesso progetto non potra’ essere superiore a 300.000 euro (limite per progetto).

Valsabbina, Flocchini (Comunità montana): azionisti preoccupati, vigileremo

in Banche/Economia/Istituzioni/Valsabbina by

“La Comunità sta seguendo con grande attenzione le vicende collegate a una banca importante per il nostro territorio”. A dirlo –-intervistato da BsNews.it e Brescia2.it – è il presidente dell’ente comprensoriale che raccoglie i Comuni della Valsabbia, il leghista Giovanni Maria Flocchini, che commenta così il fermento nato attorno a Banca Valsabbina, i cui vertici sono oggetto di pesanti critiche da parte di un comitato di piccoli azionisti nato poche settimane fa.

“Registriamo una grande preoccupazione su questa vicenda”, ha dichiarato Flocchini, “l’auspicio è che gli azionisti possano ricevere le risposte che si aspettano, recuperando gli investimenti fatti. Altrimenti si tratterebbe di un danno importante”

Flocchini, quindi, sottolinea di non aver ricevuto richieste di incontro dal comitato degli azionisti “ribelli”, ma spiega di essere pronto a riceverne i vertici qualora lo dovessero chiedere. Inoltre afferma di condividere la richiesta di convocare un’assemblea dei soci il prima possibile perché “per gli azionisti si tratterebbe di un momento importante di chiarimento e di discussione delle strategie future”.

La Comunità montana della Valsabbia – evidenzia Flocchini – non ha competenze in materia, ma “si tratta di una realtà importante per il territorio e noi, come istituzione, siamo osservatori interessati”. Ricordiamo che la Comunià, fino al 2014 era anche tra gli azionisti dell’istituto. Ma le 898 azioni in portafoglio dell’ente sono state vendute nel 2014 – in virtù della legge che obbliga a dismettere le partecipazioni non strategiche – a un prezzo più che doppio dell’attuale.

Valcamonica, quale sviluppo? Ecco le idee del Broletto

in Economia/Istituzioni/Provincia di Brescia/Valcamonica/Zone by

Si è svolto ieri mattina a Darfo il convegno “Segni di futuro: prospettive per uno sviluppo della Valle Camonica” al quale ha partecipato, tra le autorità, il Presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli. Sono stati affrontati vari temi legati all’occupazione, al mercato del lavoro, all’economia.

“Il Centro per l’Impiego di Breno – ha dichiarato il Presidente Mottinelli – che copre con i recapiti di Darfo e Edolo il territorio della Valle Camonica, nelle cui liste sono iscritte oltre 14mila persone, ha rilevato che i dati di quest’anno consentono di delineare una situazione di oggettiva difficoltà del mercato del lavoro in Valle Camonica, con oltre 4000 dichiarazioni di immediata disponibilità al lavoro e circa 3000 richieste di indennità di disoccupazione”.

Per quanto concerne l’attività professionale sul territorio, vanno menzionati il CFP Zanardelli con le sedi a Darfo, Edolo e Ponte di Legno, attive con corsi di formazione e inserimento lavorativo, che si inseriscono nel contesto territoriale di pertinenza attraverso forti relazione con il tessuto economico locale.

“La collaborazione con i Centri per l’impiego – ha proseguito Mottinelli – consente di tracciare non solo percorsi formativi qualificanti, ove prevalgono le ore di laboratorio e di alternanza scuola lavoro, ma anche percorsi di inserimenti lavorativi e in tirocinio. La recente creazione dell’Accademia di acconciatura nella sede di Darfo ha dato il via ad un importante centro di specializzazione in quest’ambito”. Particolare attenzione alla sede di Ponte di Legno, un’esperienza di scuola-impresa a 360 gradi per i giovani: l’albergo che ospita le attività consente di svolgere servizi di ospitalità vera e propria e di far esercitare i ragazzi su situazioni reali. I pasti vanno in effetti preparati e serviti a clienti reali. L’esperienza consente quindi un rapporto stretto con le associazioni di categoria presenti in valle, come l’associazione albergatori e l’associazione ristoratori dell’alta valle e con consorzi, come il consorzio della castagna, che valorizzano prodotti di eccellenza locale. La sede di Ponte di Legno costituisce quindi un punto di eccellenza nella formazione in ambito culinario.

Il Presidente Mottinelli si è concentrato poi sull’incubatore di imprese: “La realtà di Impresa e Territorio Scarl, pur essendo partecipata da soggetti pubblici, prevede una gestione con una forte impronta imprenditoriale e un forte collegamento con il privato, svolgendo diverse attività: dai centri servizi per le piccole imprese alla gestione di parchi tecnologici, centri di ricerca, assistenza e consulenza alle nuove imprese”.

I PRINCIPALI PROGETTI AVVIATI NEGLI ANNI CHE HANNO VISTO LA PARTECIPAZIONE ED IL COINVOLGIMENTO DELLA PROVINCIA DI BRESCIA

Focus di attenzione: GIOVANI STUDENTI FAMIGLIE ENTI PUBBLICI DISOCCUPATI AZIENDE SVILUPPO DEL TERRITORIO Alcuni casi concreti di progettualità

► SALONE DELL’ORIENTAMENTO Progetto avviato con la prima edizione nel 2013 (ultima nel 2015) che ha avuto negli anni l’obiettivo di aiutare i giovani nella difficile scelta della scelta del proprio futuro.

► SPORTELLO EUROPA: sportello di Finanza Agevolata Nel 2015 lo Sportello Europa è realizzato e sviluppato con la Provincia di Brescia per offre servizi ai 205 comuni del territorio bresciano.

► OSSERVATORIO DEL MERCATO DEL LAVORO E DELLE IMPRESE L’Osservatorio ha attivato un servizio di monitoraggio permanente delle principali dinamiche che animano il mercato del lavoro della Valle Camonica, tramite l’analisi e l’elaborazione di fonti di dati esistenti e la realizzazione di indagini ad hoc sul territorio.

► PROGETTI SPERIMENTALI PER SVILUPPO DI PROFESSIONALITÀ QUALIFICATE PER IL MERCATO LOCALE Dare risposte ai fabbisogni occupazionali del territorio, per garantire maggiori opportunità di inserimento lavorativo per i giovani, anche attraverso la valorizzazione di professioni ad oggi abbandonate o poco attrattive per i giovani stessi e per le famiglie.

► PROGETTI PER FAVORIRE L’INSERIMENTO LAVORATIVO DI PERSONE PIÙ IN DIFFICOLTÀ La Provincia ha contribuito con ATSP, Comunità Montana di Valle Camonica, Incubatore di Imprese e mondo delle cooperative alla creazione di un sistema di rete per le politiche del lavoro. Sono stati condivisi ed attivati specifici progetti per favorire processi di inserimento lavorativo come ad esempio il progetto DOTE OCCUPAZIONALE PER DISOCCUPATI E INOCCUPATI RESIDENTI NEL DISTRETTO DI VALLECAMONICA –SEBINO ed il progetto L.A.V.O.R.O. (a new Local labor market Arrangement Versus Old Rules and hOrizons) presentato a valere sul programma Europeo EaSI.

► PROGETTI PER IL TERRITORIO Cogliere attraverso il lavoro dell’Incubatore di Imprese i fabbisogni dei territorio oggetti ai finanziamenti (comuni diretti e comuni confinanti), individuando progettualità in grado di generare reali opportunità per l’area oggetto di finanziamento e non solo.

► PROGETTI PER LE IMPRESE AGENDA DIGITALE BRESCIANA all’interno della quale si collocano specifiche progettualità per le imprese.

Ricordiamo che Piano nazionale Industria 4.0 presentato a Milano lo scorso settembre prevede incentivi per investimenti in ambito di innovazione, e il territorio va accompagnato in questo percorso. Impresa e Territorio Scarl gestisce l’Incubatore della rete di Invitalia e quindi legato a MISE, sosterrà la provincia in questo percorso. Infine importante l’attività dell’Azienda Territoriale per i Servizi alla Persona, costituita da 42 Comuni della Valle Camonica, dalla Comunità Montana di Valle Camonica e dal Consorzio B.I.M. di Valle Camonica, orientata alla governance delle politiche sociali e all’erogazione di servizi alla persona. L’Azienda svolge servizi socio-assistenziali, socio sanitari integrati e, più in generale, servizi alla persona a prevalente carattere sociale, con precedenza per le attività di competenza istituzionale degli Enti consorziati, ivi compresi interventi di formazione e orientamento concernenti le attività dell’Azienda o aventi finalità di promozione sociale dei cittadini del proprio territorio. L’Azienda rappresenta uno strumento individuato dai Comuni per l’esercizio delle politiche sociali in forma associata, interpretando il pensiero espresso in sede assembleare. A riprova della vicinanza della Provincia di Brescia alle realtà più significative del territorio, si sottolinea, in particolare, la partecipazione della stessa a: attività propedeutiche alla stesura del Piano di Zona 2015/2017, con particolare attenzione all’ambito del LAVORO sostegno finanziario (€ 60.000) agli interventi programmati dall’ATSP nell’ambito delle politiche attive per il lavoro (V. bando per incentivi alle aziende per l’assunzione di disoccupati) adesione al progetto europeo nell’ambito del Programma Europeo EASI, finalizzato a promuovere un elevato livello di occupazione sostenibile e di qualità, garantire una protezione sociale adeguata e dignitosa, combattere l’emarginazione e la povertà e migliorare le condizioni di lavoro, con un’ attenzione particolare alle categorie vulnerabili come i giovani.

A2A, Del Bono: soddisfatto di quanto stanno facendo Valotti e Camerano

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“Sono soddisfatto delle scelte che ho fatto per A2A”, ha sottolineato il sindaco di Brescia Emilio Del Bono a margine della conferenza stampa per il bilancio di fine anno, “il presidente Valotti e l’ad Camerano hanno lavorato bene. Il valore del titolo è raddoppiato, i dividendi sono triplicati e il piano industriale va nella direzione che auspichiamo: quella del green. Le politiche aziendali sono tornate sulle rinnovabili, sul trattamento dei rifiuti. Su questo bisogna accelerare e noi la sfideremo a farlo, perché la città non ha certo un atteggiamento di sudditanza verso A2A. Comunque dell’oggi siamo contenti: il piano industriale presentato corrisponde alle nostre attese, anche in termini di filosofia industriale che punta al superamento delle cave attraverso il riciclo. Anche quella del tele-raffreddamento mi pare una grande intuizione. Con queste premesse puntiamo alla conferma dei vertici uscenti”.

Stefana, Girelli (Pd): accordo di cassa in deroga per 145 lavoratori

in Acciaio/Economia/Istituzioni/Lavoro/Partner by

Dopo una vicenda durata mesi che ha tenuto col fiato sospeso decine di lavoratori, si conclude, almeno per il momento, con l’accesso alla cassa in deroga per l’intero organico aziendale, il percorso del Gruppo Stefana, in concordato e appeso all’ipotesi di un acquisto di ramo d’azienda da parte di un partner internazionale, che non è ancora andato a buon fine.

Sconforto e preoccupazione hanno caratterizzato gli ultimi sei mesi per 145 lavoratori, il cui destino era appeso a quello dell’azienda siderurgica.

“Dalla fine di dicembre , grazie anche alla mediazione di ARIFL, non avendo a disposizione altri ammortizzatori sociali, l’azienda potrà accedere alla cassa in deroga prevista in questi casi – dice il consigliere Pd Gianantonio Girelli – Abbiamo ricevuto diverse volte in Commissione Attività produttive i delegati dei lavoratori e abbiamo cercato sempre di impegnare Regione a trovare una soluzione, almeno temporanea, per non lasciare un centinaio di famiglie in mezzo a una strada. Siamo perciò soddisfatti per l’accordo raggiunto, che era una priorità, e ci auguriamo che a breve possa arrivare quel potenziale acquirente tra coloro che durante gli incontri programmati, hanno mostrato interesse non solo verso gli stabilimenti e l’efficacia produttiva che ha caratterizzato Stefana, ma anche verso le sue preziose maestranze”.

Imprese, Parolini: 1,7 milioni per finanziare la responsabilità sociale

in Bandi/Economia/Evidenza/Istituzioni/Regione by

“La notizia piu’ importante e’ la risposta che le aziende hanno dato a questa opportunita’, sia per la consistente partecipazione, che dimostra una grande attenzione e consapevolezza sul tema della responsabilita’ sociale d’impresa, sia per la qualita’ e la varieta’ dei progetti presentati, che danno conto di una positiva e crescente corresponsabilita’”. Lo ha detto Mauro Parolini, assessore regionale allo Sviluppo economico, questa mattina, annunciando gli esiti del bando di Regione Lombardia – promosso in collaborazione con le Camere di Commercio e Unioncamere Lombardia, ente attuatore della misura – che ha finanziato, con oltre 1,7 milioni di euro, ben 53 progetti di valenza sociale, ambientale e culturale promossi da altrettante imprese lombarde.

RESPONSABILITA’ SOCIALE FATTORE DI COMPETITIVITA’ – “Oggi, infatti – ha spiegato Parolini -, la responsabilita’ sociale d’impresa si configura sempre piu’ come un fattore strategico di competitivita’ al pari dell’innovazione e dell’efficienza della pubblica amministrazione e Regione Lombardia e’ impegnata a sostenere questa visione, perche’ concorre a promuovere modelli di gestione d’impresa sostenibili, con un orizzonte ben piu’ ampio ed aperto della sola ricerca del profitto aziendale, in grado di affermarsi come driver per uno sviluppo piu’ armonico del territorio”.

SVILUPPO SOSTENIBILE, GREEN ECONOMY E INNOVAZIONE SOCIALE – “I progetti finanziati, come detto, sono molto vari e riguardano gli ambiti dello sviluppo locale sostenibile, della green economy e dell’innovazione sociale. E in particolare – ha sottolineato l’assessore – vanno, ad esempio, da iniziative sociali promosse in collaborazione col terzo settore, alla sperimentazione di packaging innovativi ed ecosostenibili, passando per i percorsi di collaborazione scuola – impresa per studenti, i servizi per gli anziani e l’apertura di spazi culturali nei Comuni fino a progetti innovativi di riqualificazione urbana, idrogeologica e degli spazi verdi”.

PRESIDENTE AURICCHIO – “Gli imprenditori – ha sottolineato Giandomenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia – sanno quanto sia importante l’impegno per la propria comunita’, verso i collaboratori e tutto l’ambiente nel quale operano e con questo bando hanno uno strumento in piu’ per incrementarlo e sostenerlo. I contributi del bando sono un beneficio concreto e tangibile per chi ha fatto un passo in piu’, acquisendo il ‘rating di legalita” o aderendo alla raccolta di buone prassi lombarde di Responsabilita’ Sociale che Regione Lombardia e le Camere di Commercio organizzano ogni anno. Cosi’ la trasparenza viene essere premiata e incoraggiata in modo chiaro, cosi’ da servire da esempio, fornendo anche idee e spunti per comportamenti piu’ responsabili da parte di tutti”.

RICONOSCERE STILI ESEMPLARI DI FARE IMPRESA – “La nostra intenzione – ha concluso Parolini – e’ quella di contribuire con questa iniziativa alla diffusione e al riconoscimento di uno stile di fare impresa che assecondi positivamente i comportamenti sempre piu’ consapevoli dei consumatori e che crei benessere aziendale e sociale, consapevolezza, corresponsabilita’, efficienza nella produzione, miglioramento della sostenibilita’ ambientale e della reputazione aziendale”.

LE IMPRESE – L’elenco delle imprese beneficiarie dei contributi e’ disponibile sul sito unioncamerelombardia.it nella sezione Bandi – Contributi alle imprese.

Riduzione tari per le attività commerciali, Merigo (Confesercenti): è solo l’inizio

in Associazioni di categoria/Città e Hinterland/Comune di Brescia/Confesercenti/Economia/Istituzioni/Partner/Zone by

“Prendiamo atto della decisione dell’Amministrazione Comunale di applicare, a far tempo dal 2017, uno sconto del 10% sulla tariffa rifiuti per le categorie appartenenti a bar, ristoranti negozi ortofrutta e fiori recisi”. Queste le prime parole di Alessio Merigo, Direttore Generale di Confesercenti della Lombardia Orientale, a seguito della riduzione della Tari nata dall’applicazione dell’accordo sottoscritto dalla Confesercenti e dal Sindaco del Comune di Brescia in data 19 Settembre 2016. Accordo che pone fine ad una lunga trattativa iniziata a Febbraio 2014, data in cui l’Associazione di via Salgari ha presentato una petizione sottoscritta da 429 imprese.

Confesercenti precisa che si tratta della prima parte dell’accordo, la quale prevede il raggiungimento della riduzione del 20% nell’arco del prossimo biennio. Pertanto, nel 2018 dovrà essere applicata un’ulteriore diminuzione del 10%.

Confesercenti rileva tuttavia che non tutte le categorie comprese nell’accordo hanno registrato la medesima riduzione, come nel caso dei negozi ortofrutticoli per cui la riduzione è del 7%.. “Auspichiamo una correzione di questa voce per allinearle alle altre categorie – sottolinea Mirko Costa, responsabile del settore Turismo -, anche perché, ricordiamo, sono imprese commerciali che stanno subendo una rilevante crisi”. “Ora terremo monitorata l’evoluzione dell’operazione Tari – conclude Merigo -, auspicando il pieno rispetto degli accordi sottoscritti” .

Referendum costituzionale, oggi il voto. Vincerà il Sì o il No?

in Economia/Istituzioni by

Sono 922mila i bresciani (450mila uomini e 472mila donne) che da questa mattina alle 7 sono chiamati ad esprimersi sul referendum costituzionale. Un appuntamento che, in qualsiasi caso, avrà un impatto fortissimo sulla vita politica e istituzionale del Paese.

Il quesito recita: “Approvate voi il testo della legge costituzionale concernente “Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”.

Rispondendo il Sì la riforma voluta dal governo entrerà in vigore con la fine del bicameralismo perfetto, la riduzione dei senatori, il superamento delle materie concorrenti tra Stato e Regioni, l’abolizione del Cnel e la “cancellazione” delle Province. Se vincerà il No tutto rimarrà invariato, salvo che per le Province, che torneranno ad essere enti elettivi di primo livello (cioè elette dai cittadini e non dagli amministratori locali). Da sottolineare che non esiste alcun quorum: dunque il referendum sarà valido indipendentemente dal numero dei votanti.

Si può votare fino alle 23, esibendo al seggio il documento di identità e la tessera elettorale. Chi l’avesse smarrita o l’avesse completata potrà richiederne una nuova agli uffici elettorali, aperti anche questi fino alle 23 (in città sono operativi l’ufficio Servizi demografici di Palazzo Broletto e le anagrafi decentrate di via Gadola, via Farfengo, via Micheli e Corso Bazoli.

In Italia gli aventi diritto al voto sono 46milioni e 700mila, a cui che vanno ad aggiungersi a quelli di altri 4 milioni di italiani residenti all’estero.

Agricoltura, Lombardia costretta ad anticipare 173 milioni per lo Stato

in Agricoltura e allevamento/Economia/Evidenza/Istituzioni/Lombardia/Regione/Zone by

“Regione Lombardia e’ riuscita a superare le inefficienze e i ritardi di Agea e l’Organismo pagatore regionale ha pagato nei termini gli agricoltori lombardi, per i 294 milioni complessivi loro spettanti, suddivisi tra 264 milioni per la Domanda Unica della Pac e 30 milioni per il Psr”. E’ quanto riferisce l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, soddisfatto per aver rispettato i termini, nonostante i ritardi di Agea nel trasferimento delle risorse.

“Dagli organi centrali non sono stati trasferiti 191 milioni di euro e ne sono pervenuti appena 17,4 – rivela Fava -. Regione Lombardia e’ stata cosi’ costretta ad anticipare le risorse, in attesa del trasferimento da Roma, per 173,6 milioni”. Eppure, prosegue l’assessore lombardo, “il grande lavoro di squadra all’interno della Direzione Centrale Programmazione e Finanze della Regione ha consentito di liquidare gli agricoltori e di ovviare all’incapacita’ di Agea di garantire il trasferimento dei fondi nei tempi prestabiliti, pur disponendo di moltissima liquidita’. Non credo tutte le regioni raggiungeranno l’obbiettivo purtroppo”.

Secondo gli ultimi report, infatti, fa le regioni dotate di organismo pagatore proprio solamente Veneto e Toscana parrebbe possano sperare di completare i trasferimenti di risorse alle imprese agricole (rimane l’incognita della quota del Psr, sempre per i ritardi di Agea), avendo comunque anticipato come la Lombardia buona parte dei fondi grazie alle risorse regionali. “Il tutto mentre fuori impazza il dibattito sulla utilita’ ed efficienza delle regioni e qualche illuminato soggetto teorizza la necessita’ di centralizzare le competenze a Roma anche in agricoltura. I Lombardi possono contare su efficienza e preparazione della propria struttura regionale. Altrettanto non si puo’ dire di chi ha bisogno di confrontarsi con lo stato”.

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