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Regione, altri 33,8 milioni per l’efficientamento degli edifici pubblici

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Promuovere la riqualificazione energetica profonda e il miglioramento della sostenibilità e della resilienza ai cambiamenti climatici degli edifici pubblici, delle case di Aler e dei Comuni lombardi, integrando risparmio energetico e dei costi in bolletta, miglioramento della qualità del patrimonio edilizio e adattamento ai cambiamenti climatici attraverso soluzioni innovative. Questi gli obiettivi del bando SEED PA (Sostenibilità ed Efficienza Energetica degli EDifici Pubblici) finanziato dalla Regione Lombardia su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione di concerto con l’assessore alla Casa e Housing sociale Paolo Franco, con 33,8 milioni derivanti dai fondi PR FESR 2021- 27.

“Un investimento importante, che avrà una duplice valenza – ha dichiarato l’assessore Maione – da un lato ridurremo di almeno un terzo le emissioni di CO2 degli edifici pubblici che saranno riqualificati, dall’altro avremo la possibilità di ridurre i costi energetici per gli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica di Aler e dei Comuni” .

“Questa è la concretezza della Lombardia – ha aggiunto Maione – gli obiettivi legati alla decarbonizzazione indicati nel piano regionale di sviluppo sostenibile si raggiungono con investimenti mirati, puntando su innovazione ed efficienza energetica degli edifici. Garantire luoghi pubblici e case più performanti e a basso impatto energetico significa investire sul futuro dei nostri territori”.

La delibera prevede un fondo da 28.5 milioni di euro dedicato agli enti locali e alle amministrazioni pubbliche della Lombardia e un altro da 5.3 milioni per le Aziende Lombarde per l’Edilizia Residenziale pubblica e i Comuni proprietari di edifici residenziali pubblici. Gli interventi finanziabili riguardano opere di efficientamento energetico e degli impianti tecnologici di interi edifici pubblici come municipi, scuole, centri civici, biblioteche, palestre o strutture sanitarie e fabbricati destinati a servizi abitativi pubblici (SAP).

“Ancora una volta – ha aggiunto l’assessore regionale alla Casa e Housing sociale Paolo Franco – la sinergia tra i vari assessorati di Regione Lombardia porta beneficio all’intero territorio e al popolo lombardo tutto. Questa delibera, fondamentale per gli edifici residenziali pubblici, garantisce risorse strategiche per realizzare sempre più un sistema abitativo di qualità, capace di rispondere ai bisogni reali dei cittadini della nostra regione. Misure come queste dimostrano la capacità della Lombardia di essere pragmatica e capillare nel rispondere alle sollecitazioni che quotidianamente arrivano sul tavolo”.

Nelle opere ammissibili sono inclusi l’eventuale installazione di sistemi di produzione energetica da fonti rinnovabili integrati da sistemi di accumulo posti al servizio dei fabbricati stessi, nonché interventi di sostenibilità ambientale in termini di mitigazione delle emissioni climalteranti e incremento della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici previsti nei criteri di valutazione.

Il bando sarà pubblicato entro marzo. Il collaudo delle opere di efficientamento energetico dovrà avvenire entro il 31 dicembre 2027.

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Attività storiche bresciane, la Regione le ha finanziate con 2 milioni di euro

in Commercio/Economia/Istituzioni/Regione by

Regione sostiene concretamente 620 attività storiche lombarde attraverso uno stanziamento di 11,3 milioni di euro. Si tratta di negozi, botteghe e locali, attivi ininterrottamente da almeno 40 anni, che hanno partecipato al bando ‘Imprese storiche verso il futuro 2024’ voluto dall’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi.

LE RISORSE – Nel dettaglio, gli 11.381.819 euro di contributi complessivi supporteranno 522 imprese commerciali per 9.633.704 euro e 98 imprese dell’artigianato per 1.748.115 euro.

GLI INTERVENTI FINANZIATI – La misura sostiene e cofinanzia i seguenti interventi:


– Restauro e conservazione di beni immobiliari, insegne, attrezzature, macchinari, arredi, finiture e decori originali legati all’attività storica;
– Sviluppo, innovazione e miglioramento della qualità dei servizi;
– Maggiore attrattività dei centri urbani e dei luoghi storici del commercio, valorizzazione di vie storiche e itinerari turistici e commerciali;
– Passaggio generazionale e trasmissione di impresa.

L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al massimo del 50% delle spese considerate ammissibili. Il contributo è concesso nel limite massimo di 30.000 euro e l’investimento minimo è fissato in 5.000 euro.

Il bando, attivato con la collaborazione di Unioncamere Lombardia, è rivolto alle ‘Attività storiche e di tradizione’ iscritte nell’elenco regionale: la graduatoria è stata pubblicata in questi giorni. La Regione, su impulso dell’assessore Guidesi, ha recuperato le risorse necessarie per finanziare tutti i progetti ammissibili.

I DATI SUDDIVISI PER PROVINCIA – Di seguito i numeri delle imprese beneficiarie e i relativi importi suddivisi per provincia.

BERGAMO: 78 attività per 1.690.979 euro.

BRESCIA: 103 attività per 2.018.561 euro.

COMO: 58 attività per 1.128.400 euro.

CREMONA: 49 attività per 743.894 euro.

LECCO: 36 attività per 746.687 euro.

LODI: 13 attività per 186.815 euro.

MONZA B.: 28 attività per 380.447 euro.

MILANO: 71 attività per 1.344.789 euro.

MANTOVA: 53 attività per 954.969 euro.

PAVIA: 12 attività per 225.870 euro.

SONDRIO: 56 attività per 984.766 euro.

VARESE: 63 attività per 975.636 euro.

LA PREMIAZIONE ITINERANTE – I contributi si affiancano ad altre iniziative messe in campo dalla Regione per valorizzare i negozi, i locali e le botteghe storiche, a cominciare dalla premiazione itinerante sui territori per la consegna del marchio identificativo, in collaborazione con le Camere di Commercio. Per il riconoscimento conferito nel 2024, sono già state effettuate tappe a Brescia, Varese, Pavia, Bergamo, Mantova, Como. I prossimi eventi sono in programma lunedì 21 ottobre a Cremona e mercoledì 23 ottobre a Lodi, per poi concludere il ‘tour’ in tutti i capoluoghi di provincia entro la fine di novembre.

Scorie bianche della metallurgia, approvate in Regione le linee guida

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La Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima Giorgio Maione, le linee guida per la gestione delle scorie bianche da metallurgia secondaria. Dal ciclo di produzione dell’acciaio grezzo si originano materiali quali le scorie siderurgiche, che possiedono caratteristiche e peculiarità differenti in base alle materie prime utilizzate e alle tecnologie produttive adottate.

Le scorie bianche da metallurgia secondaria sono tra i flussi di rifiuti quantitativamente più importanti in Lombardia. Ogni anno nella nostra regione si producono circa 400.000 tonnellate di scorie bianche, che attualmente vanno ancora principalmente in discarica, nella misura del 77%.

“Le linee guida hanno l’obiettivo di ribaltare questi dati, aumentando il riciclo e la quota gestita come sottoprodotto. Questo significa dare uno strumento fondamentale alle aziende e ridurre i rifiuti e il fabbisogno di discariche, promuovendo per esempio il riutilizzo nella produzione del clinker di cemento. Quando si parla di economia circolare si intende proprio questo” ha dichiarato l’assessore Maione. “Per questi residui non esistono linee guida comunitarie o nazionali. Il documento lombardo è fortemente innovativo. Del resto, la Lombardia produce circa i due terzi dell’acciaio italiano e il cambio di passo deve necessariamente partire da qui”.

Il documento è frutto del lavoro del “Tavolo scorie” all’interno dell’”Osservatorio per il Clima, l’Economia circolare e la transizione ecologica”, con il coinvolgimento dei diversi stakeholders (produttori, gestori, enti locali, ARPA, associazioni ambientaliste, università e centri di ricerca). Il Ministero è stato informato del lavoro in corso per la redazione del documento.

“Le nostre imprese hanno già fatto tanto in materia di sostenibilità ambientale e avere chiarezza normativa può aiutarle a fare uno step ulteriore. È il frutto di un percorso di condivisione con le aziende e le associazioni di categoria” prosegue Maione. “Un approccio tecnico scientifico ci consente di perseguire contemporaneamente gli obiettivi di tutela ambientale e di sviluppo economico”.

Analoga linea guida, per le scorie nere di acciaieria a forno elettrico, è stata approvata con apposita delibera nel 2021. Con questo documento si completa quindi il quadro di riferimento per i residui siderurgici da forno elettrico.

Regione, 3,5 milioni di sostegni per migliorare le strutture ricettive bresciane

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È stato approvato dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore a Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali, lo scorrimento con 24.5 milioni del bando PR FESR 2021-2027 “Sostegno alla competitività delle strutture ricettive alberghiere e delle strutture ricettive non alberghiere”, rideterminando così in 54,5 milioni la dotazione finanziaria della misura dedicata ad innalzare la qualità dell’offerta ricettiva lombarda attraverso investimenti che puntano ad alzare la qualità delle strutture ricettive.

AL FIANCO DELLE IMPRESE – “Con queste ulteriori risorse Regione Lombardia intende potenziare e rendere sempre più competitive le strutture ricettive lombarde – commenta  Mazzali-. Una sfida che ci vede accanto ai nostri imprenditori dell’accoglienza che ogni giorno competono con le strutture turistiche internazionali per tenere alta la qualità delle loro offerta, sia di accoglienza che di servizi”.

GRANDE SUCCESSO – Mazzali ricorda che “la risposta al primo bando con 680 progetti presentati descrive un tessuto imprenditoriale lombardo dinamico e pronto ad investire”. D’altronde, chiude l’assessore, “il 2023, con i nostri 51 milioni di pernottamenti e 19 milioni di presenze, pone la Lombardia al secondo posto delle regioni che hanno registrato un aumento dei flussi turistici, + 17% rispetto al 2019, anno d’oro del turismo italiano”.

CONTRIBUTI ASSEGNATI DA REGIONE LOMBARDIA

BRESCIA – 3.598.856,44 euro  – Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a  8.2 milioni

BERGAMO – 7.934.755,33 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a 21 milioni

COMO – 2.191.854,09 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a 6,3 milioni

CREMONA – 604.699 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a 1,2 milioni

LECCO – 1.708.746,02 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a 3,4 milioni

MANTOVA – 618.165,27 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a  1,2 milioni

MILANO – 1.200.000 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a 3,6 milioni

MONZA BRIANZA – 233.361,65 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a   466mila

PAVIA – 228.980,00 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a 457mila

SONDRIO – 6.332.977,82 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a     16 milioni

VARESE – 300.000,00 euro –  Risorse che produrranno investimenti totali sul territorio pari a 607mila  

Bonus caldaie, la Regione stanzia 23 milioni di euro

in Economia/Istituzioni/Regione by

Migliorare la qualità dell’aria e ridurre le emissioni investendo 23 milioni di euro per la sostituzione di impianti di riscaldamento obsoleti con impianti innovativi. È quanto prevede la delibera approvata dalla giunta regionale lombarda, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione.

RISORSE RADDOPPIATE – “Lo scorso anno – ha sottolineato Maione – il bando era di 12 milioni e siamo riusciti a finanziare la sostituzione di 3.200 impianti in tutta la regione. Quest’anno grazie al lavoro di squadra con il Governo mettiamo il doppio delle risorse. Il bando aprirà entro un mese e soddisferemo anche alcune richieste dello scorso anno per le quali non avevamo copertura finanziaria. Per noi sostenibilità ambientale fa rima con investimenti e innovazione, non con tasse e divieti”.

DESTINATARI – Sono destinatari del contributo le persone fisiche (20 milioni di euro), le PMI (1 milione di euro) che intendono sostituire il proprio impianto di riscaldamento obsoleto (alimentato a biomassa, gasolio, ecc.) con un impianto a biomassa a bassissime emissioni. La misura prevede anche 2 milioni di euro destinati ai condomini.

UN AIUTO CONCRETO AI LOMBARDI – “Rinnovare gli impianti di riscaldamento – ha aggiunto l’assessore – significa migliorare sensibilmente la qualità dell’aria. L’azione regionale verso la transizione ecologica tocca tutti i settori e prevede investimenti in innovazione per famiglie e imprese. Con questo intervento diamo un aiuto concreto ai lombardi. Si tratta di una delle misure più attese dai cittadini”.

LE TIPOLOGIE DI GENERATORI INCENTIVATI – Nei Comuni con altitudine superiore a 300 m sul livello del mare saranno incentivati solo i generatori alimentati da biomassa appartenenti alle classi ambientali 4 e 5 stelle (con valori di polveri sottili non superiori a 20 mg/Nm3 se la domanda è già stata presentata al GSE e non superiori a 15 mg/Nm3 se la domanda è ancora da presentare). Nei Comuni con altitudine inferiore o uguale a 300 m sopra il livello del mare sono incentivati solo i generatori di calore alimentati a biomassa appartenenti alla classe ambientale 5 stelle (con valori di particolato primario non superiori a 15 mg/Nm3 se la domanda è già stata presentata al GSE e non superiori a 10 mg/Nm3 se è ancora da presentare).

Lombardia, turisti + 16,8% in un anno

in Economia/Istituzioni/Regione/Turismo by
Turismo, foto generica da Pixabay

Lombardia e Lazio sono le regioni italiane che sul fronte turistico sono cresciute maggiormente nel 2023 rispetto al 2022. Lo certifica – secondo quanto riferisce il giornale Brescia news – l’ISTAT in un rapporto pubblicato oggi, dal quale emerge come lo scorso anno sia stato un anno record per il turismo italiano, con  451 milioni presenze (soggiorni), pari a +9,5%  (39 milioni in più) rispetto al 2022. In termini di variazioni rispetto al 2022, le regioni che registrano un incremento delle presenze superiore alla media nazionale (+9,5%) sono il Lazio (+25,3%) e la Lombardia (+16,8%).

Soddisfatta Barbara Mazzali, Assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia. “Risultati che mi riempiono di orgoglio, lombardo e nazionale.  Raccogliamo oggi i frutti del lavoro di squadra svolto dal marzo 2023  ad oggi,  alla guida dell’Assessorato al Turismo della Regione Lombardia, in collaborazione con il governo di Giorgia Meloni, e in sinergia con  le nostre province, i nostri Comuni,  albergatori e operatori turistici  lombardi ad ogni livello. I numeri confermano un’offerta di qualità riconosciuta alla Lombardia, oggi non solo locomotiva industriale ma anche terra che contribuisce in maniera rilevante a uno dei settori più dinamici e performanti dell’economia italiana: il turismo. Come Regione abbiamo da subito compreso la necessità di una programmazione turistica solida che facesse leva sui tanti ‘turismi’  delle nostre 12 province,  sul valore dei dati,  sull’importanza della destagionalizzazione,  sulla riscoperta dei borghi e sulla valorizzazione del ‘turismo lento’ e di quello ‘esperienziale’.  Tutti abbiamo lavorato allo stesso obiettivo: trattenere i turisti sul nostro territorio il più a lungo possibile, per portare indotto alle comunità locali.  Da qui la creazione dell’Osservatorio regionale sul Turismo e l’Attrattività, il Tavolo con le Università, il nostro nuovo brand unitario regionale, il ‘Lombardia Style’ e l’avvio dell’iter della Carta del Turista.  Ma anche bandi per tenere alta l’asticella della qualità ricettiva lombarda e investimenti in attività di promozione all’estero, tracciando una strada tutt’oggi densa di progetti in cantiere per portare la Lombardia ancora più in alto”.

Oltre a Lazio e Lombardia le Regioni che  segnano un aumento  delle presenze superiore alla media nazionale (+9,5%) sono la Sicilia (+13,9%), la Campania (+13,3%) e la Valle d’Aosta (+11%); tali incrementi sono in parte determinati dalla ripresa dei flussi turistici nelle grandi città. Una crescita più contenuta, con valori inferiori a 3 punti percentuali, interessa le Marche (+0,6%), l’Abruzzo (+2,2%) e l’Emilia-Romagna (+2,7%).

A livello territoriale il maggior numero di presenze nel 2023 si registra nel Nord-est, dove si concentrano circa 177 milioni di presenze, pari al 39,2% del totale nazionale; seguono il Centro (24%) e il Nord-ovest (17,7%). La regione con il maggior numero di presenze è il Veneto (15,9% delle presenze nazionali), seguita dal Trentino-Alto Adige (12,4%), dalla Toscana, dalla Lombardia e dal Lazio (tutte di poco superiori al 10%). La prima regione del Mezzogiorno è la Campania, con il 4,5% delle presenze nazionali (poco più di 20 milioni di presenze).

Florovivaisti lombardi, gli sfalci classificati come sottoprodotti e non più come rifiuti

in Ambiente/Economia/Istituzioni/Regione by

La Giunta della Regione Lombardia – sottolinea una nota rilanciata da BsNews.it – ha approvato, su proposta dell’assessore all’Ambiente e Clima (il bresciano Giorgio Maione) di concerto con quello all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, una delibera che contiene le indicazioni per la gestione dei residui della manutenzione del verde pubblico e privato. Quindi, se rispettano i requisiti richiesti, gli sfalci potranno essere riutilizzati in agricoltura o per produrre bioenergia.

INDICAZIONI PER LA MANUTENZIONE DEL VERDE – Il documento fornisce indicazioni agli operatori della manutenzione del verde, chiarendo quando i residui possano essere esclusi dall’ambito di applicazione della normativa rifiuti e quando possano essere classificati come sottoprodotti. Di fatto gli sfalci e le potature del verde generati da attività florovivaistica, se rispettano i requisiti per poter essere qualificati come sottoprodotti, non vengono considerati come rifiuti, ma possono essere riutilizzati nelle pratiche agricole o per la produrre bioenergia.

ASSESSORE ALL’AMBIENTE “In Lombardia – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente e Clima – badiamo alla sostanza, alla chiarezza normativa e alla promozione reale dell’economia circolare. Non solo a parole. Con questa delibera semplifichiamo la vita alle imprese su un tema che ha generato diverse interpretazioni, incertezza e confusione. A volte basta chiarire la norma per chiudere il cerchio di una politica ambientale virtuosa. Trattare gli sfalci come rifiuti, sottoponendoli ad eccessi di burocrazia, va contro il buonsenso. Abbiamo fatto un lavoro congiunto con le associazioni di categoria. Questa azione contribuirà alla riduzione dei rifiuti e al recupero corretto di materia organica in un’ottica di economia circolare prevenendo anche pratiche scorrette di smaltimento”. 

ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA “Questa delibera – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste della Regione Lombardia – rappresenta un passo importante per l’agricoltura lombarda. Permettere che gli sfalci e le potature possano essere utilizzati come sottoprodotti non solo riduce il carico burocratico per gli agricoltori, ma valorizza anche le risorse naturali generando benefici per il suolo e la produzione agricola. Favorire l’uso dei residui vegetali contribuisce a pratiche sostenibili. Questa sinergia tra le politiche ambientali e agricole è essenziale per costruire un futuro più verde ed è l’ennesima dimostrazione che in Lombardia lavoriamo per trasformare un problema in una risorsa”. 

Imprese attive nella filiera del verde (2022)

Bergamo 851

Brescia 1027

Como 895

Cremona 203

Lecco 463

Lodi 142

Mantova 264

Milano 1262

Monza B. 659

Pavia 324

Sondrio 74

Varese 1.029

Totale: 7.193.

La Lombardia stanzia 6 milioni per le imprese che rottamano le auto più vecchie: via al bando

in Automotive/Economia/Istituzioni/Regione by
Auto, foto generica da Pixabay

Aprirà nella giornata di oggi, martedì 14 maggio, il bando regionale da 6 milioni di euro per consentire alle micro, piccole e medie imprese della Lombardia di ammodernare il parco veicoli. L’investimento incentiverà la radiazione di un veicolo inquinante, benzina fino ad Euro 2/II incluso o diesel fino ad Euro 5/V incluso, con conseguente acquisto, anche nella forma del leasing finanziario, di un nuovo veicolo a zero o bassissime emissioni.

“Avevamo preso l’impegno di aprire il bando già nel mese di maggio e l’abbiamo mantenuto. Ringrazio Unioncamere Lombardia, soggetto attuatore del bando, per la collaborazione. L’alleanza tra Regione e imprese è fondamentale per migliorare ulteriormente la qualità dell’aria e consolidare la Lombardia come un modello europeo. Per noi la visione è questa: la sostenibilità ambientale non si ottiene con divieti e imposizioni, ma con investimenti in innovazione” ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Ambiente e Clima.

“Nel 2023 ben 5.707 famiglie lombarde hanno ricevuto il contributo per acquistare una automobile a basso impatto ambientale sostituendo un veicolo inquinante. Ora una linea dedicata alle imprese, concordata con le associazioni di categoria per fare in modo che l’investimento sia funzionale alle esigenze del sistema economico lombardo” ha aggiunto l’assessore.

INVESTIMENTI AMMISSIBILI – Sono ammissibili investimenti per l’acquisto di veicoli per il trasporto di persone o di merci (in conto proprio o in conto terzi) ad alimentazione elettrica, idrogeno o endotermica a bassissime emissioni. Sarà finanziato anche l’acquisto di e-cargo bike, ossia velocipedi a pedalata assistita per il trasporto merci.

Più in dettaglio le risorse saranno erogate in base a questo schema:

•             Alimentazione elettrica: contributi fino a 8.000 euro per veicoli commerciali leggeri e fino a 30.000 per veicoli pesanti

•             Alimentazione metano/GNL: contributi fino a 5.000 euro per veicoli commerciali leggeri e fino a 24.000 per veicoli pesanti

•             Alimentazione endotermica: contributi fino a 5.000 euro per veicoli commerciali leggeri e fino a 16.000 per veicoli pesanti

REQUISITI – Ciascuna impresa può presentare fino a 4 domande di contributo a fronte dello stesso numero di veicoli radiati di proprietà dell’impresa stessa). Sono escluse le imprese attive nel settore del commercio/intermediazione di veicoli. I veicoli acquistati devono essere immatricolati per la prima volta in Italia. Non sono ammissibili gli acquisti di veicoli già immatricolati. La radiazione deve essere successiva alla data di apertura del bando attuativo.

Le domande di contributo devono essere presentate tramite il sito http://webtelemaco.infocamere.it

per la linea di finanziamento 2024 a partire dalle ore 10.00 del 14 maggio 2024 fino alle ore 16.00 del 31 ottobre 2024.

per la linea di finanziamento 2025 a partire dalle ore 10.00 del 2 dicembre 2024 fino alle ore 16.00 del 30 settembre 2025.

Regione: approvato il Piano Cave della Provincia di Brescia

in Ambiente/Economia/Istituzioni/Regione by

 Approvato a maggioranza dall’Aula del Consiglio regionale il Piano Cave della Provincia di Brescia che resterà in vigore fino all’approvazione di un nuovo piano redatto secondo le prescrizioni della legge regionale 20/2021.  

Il piano prevede la riduzione dei volumi estraibili dai 70 milioni di metri cubi del precedente piano risalente al 2005 a 42 milioni (di cui 11 di residui del precedente piano), di fatto la metà. Il nuovo documento esclude inoltre le cave in falda e spinge sul recupero ambientale delle vecchie cave. Ridotti da 53 a 38 gli ambiti estrattivi.

Il relatore Giorgio Bontempi (FdI) ha illustrato il grande lavoro svolto in Commissione Ambiente dove in oltre tre mesi sono stati ascoltati ben 48 stakeholders. ”Finalmente – ha commentato Bontempi – dopo anni di proroghe, diamo un nuovo assetto normativo all’attività estrattiva in un territorio fortemente interessato da questa attività economica. Abbiamo cercato di tenere conto sia delle esigenze degli operatori economici che del rispetto dell’ambiente e ci sembra che il risultato finale raggiunto sia assolutamente positivo.”

Nel corso del dibattito sono stati presentati 2 ordini del giorno dal Gruppo Italia Viva-Azione e 27 emendamenti di cui tre proposti dalla Lega, due da Forza Italia, quattro da Lombardia Migliore, due dal Movimento 5 Stelle e i rimanenti dal PD.

Tra gli emendamenti presentati, l’Aula ha approvato quelli proposti dalla Legarelativi agli ambiti di Calcinato e Palazzolo sull’Oglio, mentre ha respintoquello relativo a Roncadelle.
Approvati anchedue emendamenti presentati dal gruppo Forza Italia relativi agli ambiti di Ghedi e Montirone.
Dei due ordini del giorno presentati da Massimo Vizzardi (Italia Viva-Azione) l’Aulaha approvato quello che incentiva il riuso delle materie di recupero riducendo i volumi di materiale vergine escavato.  

Terra dei buchi è stata definita la nostra provincia – ha sottolineato Miriam Cominelli (PD) – e questo piano purtroppo lo conferma. Si sarebbero potute correggere le distorsioni contenute nel piano adottato dall’Amministrazione Provinciale, invece i danni al territorio non potranno che aumentare visto che la superficie interessata dalle escavazioni aumenta di 500.000 metri quadrati”.
Anche i Consiglieri Luca Ferrazzi (Lombardia Migliore),  Michela Palestra (Patto Civico) e Paola Pollini (Movimento5Stelle) nel presentare i propri emendamenti hanno stigmatizzato il fatto che la maggioranza dopo aver blindato il testo in Commissione ha presentato alcuni emendamenti tendenti ad estendere alcuni ambiti estrattivi.

Il provvedimento è stato infine approvato con i voti della maggioranza e l’astensione del gruppo Italia Viva-Azione. Contrari PD, Movimento5Stelle, Lombardia Migliore e Alleanza Verdi Sinistra.

Valcamonica, da Roma 11,5 milioni per il turismo sulla neve

in Economia/Istituzioni/Regione/Turismo by

“Il Governo ha destinato ben 11,5 milioni di euro al turismo invernale della Valcamonica nell’ambito dei 200 milioni stanziati dalla legge di bilancio 2022 a supporto delle imprese esercenti impianti di risalita a fune e di innevamento artificiale per la realizzazione di interventi di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione. Un forte sostegno a un asset portante del turismo italiano, favorendo l’attrattività turistica di due stazioni sciistiche cha hanno saputo distinguersi. Infatti, a Pontedilegno-Tonale è andato il massimo contributo possibile di 10 milioni di euro, mentre per la funivia Baradello ski area Aprica-Corteno Golgi sono stati stanziati 1,5 milioni di euro”.

Lo annuncia Davide Caparini Consigliere regionale della Lega e Presidente della Commissione ‘Bilancio’ al Pirellone.

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