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Formazione - page 3

Educazione finanziaria, con Btl arriva anche agli alunni dei Cfp

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Un (piccolo) contributo nel grande mare della educazione finanziaria. Nasce da questi presupposti il progetto formativo che vedrà l’impegno condiviso di BTL Banca del Territorio Lombardo, del centro di coordinamento dei Centri di Formazione Professionale di Brescia, della Fondazione Padernello con l’esperienza maturata in questi anni nel progetto “Verso il Borgo”, e della Associazione Artigiani di Brescia oltre a FEduf, la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio che avrà il compito di portare avanti la proposta operativa.

L’educazione finanziaria è sempre più al centro dell’interesse delle istituzioni finanziarie e statali, e del mondo della scuola in particolare. L’importanza di individuare percorsi e strumenti di educazione finanziaria da attuare fin dall’età scolare sta via via trovando riscontri in numerosi ambiti e studi che sottolineano – se mai ce ne fosse bisogno – il profondo legame tra cultura economica dei singoli e la correttezza delle loro decisioni finanziarie. Con tutte le implicazioni di carattere sociale ed economico che questo comporta in prospettiva sulle future scelte in tema di risparmio e previdenza di giovani e famiglie.

Il tema dell’introduzione e della educazione ai temi del risparmio, della pianificazione finanziaria, della imprenditorialità e degli strumenti di pagamento è oggi tanto più importante per coloro che, per la scelta di intraprendere un percorso scolastico di formazione professionale, saranno chiamati in breve tempo a entrare nel mondo del lavoro e a “fare i conti”, non solo con le specificità della propria professione, ma anche con le tematiche finanziarie.

Da qui l’idea di proporre un percorso formativo nell’anno scolastico 2021/2022 dedicato e pensato per gli studenti dei centri professionali della provincia di Brescia finalizzato a suscitare l’attenzione e la sensibilità sui temi dell’educazione finanziaria e della imprenditorialità. Una realtà significativa e preziosa quella dei CFP bresciani non solo numericamente – potendo contare sulla presenza di 19 istituti di formazione per un totale di circa 8.500 studenti – ma anche per la capacità ed efficacia del percorso formativo e nell’inserimento nel mondo del lavoro e delle professioni artigiane.

Il patrimonio di esperienze maturate nei vari ambiti sul tema della formazione, della alternanza scuola-lavoro, hanno suggerito che l’iniziativa dovesse essere portata avanti nell’ambito di un percorso condiviso, coinvolgendo diverse realtà su di un unico obiettivo.

Promotrice della iniziativa BTL Banca che nel 2021 ha avviato un proprio progetto di Educazione Finanziaria in collaborazione con FEDUF – la Fondazione per l’Educazione Finanziaria e al Risparmio costituita da ABI (Associazione Bancaria Italiana) per promuovere la cultura economica in Italia. Una partnership che si è concretizzata nel corso della scorsa primavera in un ciclo di incontri dedicati agli studenti delle scuole secondarie di II grado della provincia di Brescia sul tema dell’educazione finanziaria che ha visto la partecipazione di oltre 1.300 studenti in rappresentanza di quindici istituti e 52 classi.

Indagine a scuola: il 24% degli studenti bresciani vorrebbe fare l’imprenditore

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Formazione by

Sono stati presentati ieri mattina – durante un evento trasmesso online dalla Sala Beretta di Confindustria Brescia – i risultati dell’indagine “Giovani e futuro Il mondo che vorrei”.

All’incontro, moderato dal giornalista Luca Pagliari, sono intervenuti Giovanni Brugnoli (Vice presidente Confindustria per il Capitale Umano), Giuseppe Pasini (Presidente Confindustria Brescia), Anna Tripoli (Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Brescia), Gabriele Micozzi (LUISS Business School, UNIVPM, Consulente Sistema Confindustria), Davide Fedreghini (Centro Studi Confindustria Brescia), Simona Montesarchio (Direzione generale per interventi in materia di edilizia scolastica, per la gestione dei fondi strutturali per l’istruzione e per l’innovazione digitale del MIUR) e Giosuè Panseri (Presidente della consulta studentesca, Liceo Calini di Brescia).

L’obiettivo dell’osservatorio, condotto negli scorsi mesi, è stato quello di analizzare e comprendere il mondo dei giovani di fronte alle complessità degli ultimi mesi, legate soprattutto alla pandemia da Covid-19. In particolare, sono state rivolte circa 50 domande agli studenti delle classi quarte e quinte degli istituti secondari di secondo grado bresciano, con 5.873 risposte, pari al 32% del potenziale complessivo della provincia (circa 18mila studenti). Le sezioni analizzate sono state 8: Lavoro e Impresa, Scuola e Formazione, Territorio, Relazioni Sociali e Abitudini, Pandemia, Comunicazione, Personaggi, Protagonisti e Antagonisti, Confindustria.

“Non potendo arrivare nelle scuole in presenza, abbiamo portato avanti progetti alternativi, che concepissero nuove modalità per raggiungere i giovani, come “Il mondo che vorrei” – commenta Anna Tripoli, Presidente Giovani Imprenditori Confindustria Brescia –. Per quanto riguarda la scuola, ci sono in particolare tematiche che portiamo con noi da prima della pandemia, come il disallineamento tra le richieste del mondo del lavoro e l’offerta del mondo didattico. “Il mondo che vorrei” potrà diventare una nuova metodologia consolidata in Confindustria Brescia, da aggiornare ogni anno e in grado di colmare questo divario. E il mio augurio è che possa essere sperimentata anche a livello nazionale.”

“Tra i dati emersi, soprattutto la scarsa conoscenza degli ITS è preoccupante, anche in considerazione dei forti investimenti che stiamo facendo in questo ambito – aggiunge Giuseppe Pasini, Presidente Confindustria Brescia –. Dobbiamo fare ancora di più sotto questo punto di vista. Allo stesso tempo, l’alternanza scuola-lavoro è fondamentale per i giovani e per portare competenze: su questo dobbiamo investire, migliorando e modificando anche la nostra comunicazione.”

Tra i risultati emersi nell’indagine in tema di lavoro e impresa, l’imprenditore rappresenta la principale aspirazione professionale dei giovani (24%), davanti ad altre figure di libero professionista (15%), medico (14%) e ingegnere (13%). In provincia di Brescia, per quanto riguarda le imprese, l’industria metalmeccanica – spina dorsale del tessuto imprenditoriale bresciano – emerge come scarsamente attrattiva: per fare un’esperienza in azienda, il 31% dei giovani sceglie il commercio, il 25% l’informatica-digitale, il 22% il sistema moda, mente la metalmeccanica si ferma al 10%.

Per quanto riguarda scuola e formazione e le possibilità di miglioramento in tale ambito, il 35% degli intervistati vorrebbe un maggior numero di incontri con le imprese e le aziende del territorio, il 35% un maggior numero di visite esterne, il 33% docenti più preparati, formati e motivanti. Il 72% dichiara inoltre di voler proseguire con gli studi universitari: Economia (15%), Medicina (13%) e Professioni sanitarie (13%) si distinguono come facoltà più gettonate, mentre le lauree STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics) continuano a essere poco attraenti.

In relazione all’impatto della pandemia da Covid-19, il 60% del campione ha identificato l’esperienza dell’apprendimento online durante il lockdown come una soluzione concreta in un momento difficile, il 24% ha detto di averlo vissuto male o malissimo, il 9% molto bene. Di fronte all’emergenza, i giovani hanno poi reagito con pragmatismo e consapevolezza: il 50% cerca di essere attento e prudente a tutte le indicazioni che vengono fornite, il 26% dice che l’evento ha sconvolto la sua vita, il 20% dice di vivere con ottimismo questo periodo.

In tema di turismo e attrazioni, laghi e centro città dominano la classifica: nella top 10 dei luoghi più noti, il Lago di Garda precede sul podio Castello di Brescia e Centro storico di Brescia, mentre montagne e Franciacorta sono assenti. Tra i migliori personaggi pubblici bresciani, Andrea Pirlo è davanti a Nadia Toffa e Francesco Renga, mentre a livello italiano è Chiara Ferragni in prima posizione, davanti a Mario Draghi.

Nell’ambito della Comunicazione, Instagram è il social preferito dal campione (88%), davanti a Whatsapp (75%), YouTube (52%) e Tik Tok (33%). Facebook e Twitter, fermi rispettivamente all’8%, appaiono invece più legati alle generazioni precedenti.

Infine, il 32% dei giovani mostra di conoscere Confindustria, identificandola come un’associazione privata che tutela gli interessi delle imprese italiane e ne promuove lo sviluppo, mentre il 53% non la conosce e l’8% la identifica come un ente pubblico.

“Dobbiamo guardare con ambizione diversa al nostro futuro: la pandemia è stato un evento drammatico, ma non ha colpito allo stesso modo tutta la nazione – chiude Giovanni Brugnoli, Vice presidente Confindustria per il Capitale Umano –: per esempio, il 20% degli studenti ha avuto la possibilità di apprendere online solo a giornate alterne. Il territorio bresciano è a forte vocazione manifatturiera: i giovani lo sanno, anche se non tutti. Serve cambiare linguaggio nei loro confronti, mentre i ragazzi devono approcciarsi all’informazione in modo più approfondito.”

Come diventare un’impresa digitale e intelligente?

in Economia/Formazione/Uncategorized by

Oggi ogni azienda può e deve cogliere tutti i vantaggi della trasformazione digitale. Come? Grazie all’applicazione dell’intelligenza artificiale. Le Imprese Intelligenti infatti utilizzano al meglio i dati integrando attività e processi per diventare più resilienti e profittevoli.
In questo evento live, realizzato in collaborazione con Neos Consulting e Myti, e con la partecipazione del Gruppo Clerici, parleremo delle tecnologie in grado di aiutare l’impresa manifatturiera in ogni sua fase, dalla produzione fino alla vendita. 

AGENDA:
Ore 17.00 – Gestire la trasformazione digitale nelle PMI italiane – Neosperience
Ore 17.15 – L’impresa diventa intelligente attraverso i sistemi esperti – Myti
Ore 17.30 – Dal catalogo tradizionale al portale evoluto – Gruppo Clerici
Ore 17.50 – Q&AMa cosa sarà trattato in questo evento?

Business Intelligence

L’analisi dei dati nella frenesia del mercato globalizzato la Business Intelligence: un supporto inestimabile per la fase di Decision making, specialmente per tutti quei processi aziendali che risultano ripetitivi, ma sensibili.Smart Manufacturing
Come scegliere correttamente una piattaforma tecnologica per supportare i processi di fabbrica. Come l’Internet of Things (IoT) permette di scoprire in anticipo potenziali aree di miglioramento. Il valore dell’integrazione con i sistemi gestionali, che permette di avere una migliore pianificazione e un utilizzo efficiente della capacità produttiva.

Prodotti Intelligenti
Cosa sono gli smart product, ovvero un prodotto spesso in ambito “business to business” in grado di comunicare con il fornitore il proprio stato durante il suo utilizzo da parte del cliente, con l’obiettivo di migliorarne il funzionamento, anticipare eventuali guasti o fornire servizi incrementali.

Customer Generation
L’essenzialità di dotarsi di un insieme di strumenti per ridurre i costi di acquisizione dei clienti professionali, per stabilire con loro una relazione diretta e non mediata. Il valore aggiunto dell’intelligenza artificiale nei processi di automatizzazione dell’acquisizione dei clienti.

Sistemi Esperti

Come i sistemi esperti permettono di aumentare la produttività di molti comparti aziendali e di risolvere problematiche particolarmente complesse. Esempi di sistemi esperti sono applicazioni dipartimentali come i configuratori di prodotto, i motori di ricerca aziendali e gli schedulatori di produzione che oggi si vestono di nuove funzionalità in grado di impattare positivamente sull’efficienza aziendale.

Per iscriverti vai a questo link.

Adriano Gilardone: consulenza, lezioni online e corsi professionalizzanti in statistica

in Economia/Formazione by

Dal 2007 il professor Adriano Gilardone si occupa di consulenza e formazione nel campo della statistica. Dal 2013 ha iniziato a svolgere interamente online la sua attività, tramite l’organizzazione di corsi altamente professionalizzanti.

I pacchetti di ripetizioni di statistica di Adriano Gilardone e i corsi online si articolano principalmente in tre categorie, ossia le consulenze statistiche, i corsi excel e i corsi SPSS.

Come si articolano e quali sono i vantaggi offerti dai corsi del professor Adriano Gilardone

I corsi in consulenza statistica hanno principalmente lo scopo di facilitare la comprensione dell’analisi statistica e si rivolgono anche a chi non possiede una particolare confidenza con i software pensati per la creazione di test, tabelle e grafici. La consulenza statistica offerta dal professor Gilardone ha il vantaggio di essere trasversale perché, non basandosi su dati specifici, riesce a fornire un metodo adattabile a qualsiasi settore.

Le fasi su cui si concentra la consulenza del professor Adriano Gilardone sono le seguenti:

  • preparazione: come reperire e catalogare i dati nel modo corretto
  • pulizia dei dati: come strutturarli ed analizzarli
  • analisi: tecniche da utilizzare per realizzare un’adeguata analisi statistica
  • reportistica: presentazione dei dati attraverso report.

Corsi così pensati, inoltre, hanno l’ulteriore vantaggio di saper raccogliere ed elaborare i dati in file organizzati e distinti per colori, i quali risultano facilmente consultabili anche dai meno esperti.
I corsi excel, a loro volta, sono articolati in diversi livelli di difficoltà proporzionali ai livelli di competenza e abilità acquisite nei vari ambienti excel. I corsi includono anche la preparazione di programmi che aiutano ad automatizzare i processi e soprattutto a far acquisire la metodologia di ragionamento che consente di comprendere il funzionamento di excel e dunque migliorare le abilità nell’utilizzo.

Il professor Adriano Gilardone propone percorsi singoli pensati per affrontare le precise esigenze di utilizzo del programma, mettendo a disposizione il materiale supportato da esempi puntuali e dettagliati.

Anche i corsi dedicati alla conoscenza di excel sono organizzati in fasce di difficoltà crescenti:

  • approccio logico: comprensione della logica su cui si basa excel
  • costruzione della base: vera e propria introduzione dell’ambiente excel, spiegazione delle formule più comuni, strutturazione dei dati, creazione di tabelle e grafici, affiancando alla parte teorica anche esercizi progressivi
  • intermedio: spiegazione di formule avanzate, concatenazione di formule, creazione di programmi per la gestione e l’analisi dei dati
  • avanzato: procedimento nel quale vengono affrontate tecniche statistiche avanzate per l’analisi dei dati con il supporto di componenti aggiuntivi come “Analisi dati”, “Risolutore”, “PhStat”.

I corsi SPSS, infine, sono stati gli ultimi ad essere introdotti dal professor Adriano Gilardone, precisamente nel 2012, poiché introducono l’utilizzo di un potente strumento di analisi che permette di fare statistiche avanzate e si prefiggono perciò lo scopo di far apprendere l’utilizzo di questo software, che in virtù della sua interfaccia grafica, rende il lavoro molto più semplice e immediato.

Anche questi corsi sono pensati per risolvere le esigenze singole dell’utente: sono infatti orientati alla conoscenza delle tecniche statistiche di base e finalizzati alla preparazione di argomenti specifici. L’approccio fondamentale del corso consiste nella strutturazione del dataset in maniera efficace, affinché l’analisi successiva sia soddisfacente e produttiva.

I corsi di Statistiche descrittive convergono sui seguenti ambiti: media, moda, mediana, quartili, deviazione standard, asimmetria, curtosi, distribuzioni di frequenza, grafici, adattamento distribuzioni.

Quelli in Statistiche bivariate invece approcciano alla spiegazione delle tavole di contingenza, test del chi-quadrato, indici di connessione, test a campioni indipendenti, test a campioni appaiati, anova univariata, ancova, correlazione di Pearson, regressione lineare semplice, regressione logistisca semplice, stima di curve.

Le Statistiche multivariate approfondiscono aree tematiche quali anova (multivariata, a misure ripetute, mista, logistica, di Poisson), regressione (lineare multipla, logistica multipla, di Poisson), mediazione, moderazione e modelli misti.

Altre tecniche che completano i corsi del professor Gilardone comprendono l’analisi delle componenti principali, alpha di cronbach, analisi delle corrispondenze, cluster analysis, analisi del discriminante, test non parametrici.

Digital Career Day 2020: gli universitari bresciani incontrano (online) il mondo del lavoro

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Martedì 1, mercoledì 2, giovedì 3 e venerdì 4 dicembre, dalle 9:30 alle 18:00, online sulla piattaforma Tutored. Attesi oltre 700 studenti e 70 aziende

Brescia, 30 novembre 2020 – Quattro giorni, 70 aziende partecipanti e oltre 700 gli studenti e laureati iscritti. Sono questi i numeri del primo Digital Career Day 2020 dell’Università degli Studi di Brescia, il tradizionale evento di placement, quest’anno in modalità online, che fa incontrare studenti e laureati con il mondo del lavoro. L’appuntamento è per martedì 1, mercoledì 2, giovedì 3 e venerdì 4 dicembre, dalle 9:30 alle 18:00, online sulla piattaforma Tutored.

Ai desk virtuali delle aziende, provenienti dal panorama locale, nazionale e internazionale, studenti e laureati delle quattro macroaree dell’ateneo bresciano (Economia, Giurisprudenza, Ingegneria e Medicina) avranno la possibilità di consultare opportunità lavorative e di stage, inoltrare il proprio curriculum e sostenere colloqui individuali. Tanti i settori rappresentati: accounting, automotive, chemicals, consumer goods, electrical & electronics, food production, gestione rifiuti, healthcare, HR, automazione industriale, ingegneria industriale, assicurazioni, IT, logistica e supply chain, machinery, management consulting, mining & metals, oil & energy, plastics, energie rinnovabili, servizi idrici, sporting goods, recruiting, finanza, servizi finanziari e trasporti.

«Soprattutto in un momento come questo è importante che l’Università supporti i giovani laureandi e laureati e li aiuti ad orientarsi al meglio nei futuri scenari lavorativi che li attendono. – sottolinea il prof. Franco Docchio, Delegato alla terza missione, rapporti con le associazioni e placementQuest’anno il tradizionale “Career day” si trasforma in un innovativo incontro virtuale della durata di quattro giornate, per consentire il dialogo tra il maggior numero di aziende e di studenti e laureati».

Ma Career Day è anche approfondimento sul mondo del lavoro. Per tutta la durata dell’evento, presentazioni aziendali, webinar e sfide saranno proposte direttamente dalle aziende, mentre l’ufficio Placement dell’Università si occuperà dell’organizzazione di seminari a tema. Si comincia martedì 1 dicembre, dalle 9:30 alle 10:30, con i saluti istituzionali e l’incontro dal titolo “Cosa vuoi fare da Grande?”, curato dalla dott.ssa Silvia Cusmai. Mercoledì, dalle 10 alle 11, sarà invece la volta di Francesco Agostini con il suo contributo “Le esperienze di un imprenditore in epoca COVID”. Completano il calendario degli incontri, sempre dalle 10 alle 11, rispettivamente giovedì 3 e venerdì 4 dicembre, Bernd Fass con “Mobilità internazionale: come prepararsi per un tirocinio all’estero” e Paolo Zanzottera con “Linkedin: i social network per la ricerca del lavoro”.

Per partecipare al Digital Career Day è necessario iscriversi sul sito:

https://www.tutored.me/it/universita/unibs/c/career-day-dicembre-2020?utm_source=dem&utm_medium=unibs

Per informazioni placement@unibs.it

Pmi Day: oltre 4.500 studenti coinvolti nell’edizione 2020

in Aib/Associazioni di categoria/Economia/Formazione by

Sono oltre 4.500 gli studenti degli istituti scolastici secondari di secondo grado bresciani sono stati “convocati” per l’undicesima edizione del PMI DAY “Industriamoci”, promosso dalla Piccola Industria di Confindustria Brescia in collaborazione con Confagricoltura Brescia.

L’iniziativa – a causa delle restrizioni imposte dai DPCM governativi – si è tenuta online, con una tavola rotonda digitale interamente dedicata all’incontro e al dialogo virtuale tra scuole e imprese.

Durante l’appuntamento, sono state adottate modalità interattive per confrontarsi con gli studenti iscritti, condividendo progetti e proposte. L’incontro è stato moderato dal sociologo ed economista Stefano Laffi, dell’Agenzia sociale “Codici” di Milano, che ha dialogato in diretta con alcuni relatori in rappresentanza degli imprenditori, degli studenti e dei dirigenti scolastici.

Le riflessioni emerse dalla mattinata di lavori serviranno a concretizzare successive azioni di supporto alle aziende da parte delle imprese, con video tutorial, visite virtuali e altre iniziative per dare continuità all’iniziativa.

Dal 2010 al 2019, il PMI DAY ha coinvolto in totale a Brescia 608 aziende e 34.900 studenti.

“Il PMI DAY si conferma un’iniziativa sentita e, soprattutto, richiesta: i numeri raccolti anche in questa edizione online sono molto importanti, a testimonianza della bontà del lavoro svolto sin qui – commenta Elisa Torchiani, Presidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia –. Il nostro obiettivo non cambia: mettere in dialogo il mondo della scuola e quello del lavoro. Sotto questo punto di vista non posso che ringraziare le numerose aziende che, anche quest’anno, hanno dato la loro disponibilità, e in particolare i nostri imprenditori Laura Iacci, Giuliano Baglioni e Francesco Franceschetti, che rappresentano tre diversi settori e sono stati scelti, per questa prima parte del progetto, all’interno del consiglio della Piccola Industria, che come sempre si è mostrato disponibile e in prima linea. Oltre a Confagricoltura Brescia, da anni partner dell’evento, e ovviamente, tutti gli studenti e docenti che hanno scelto di partecipare, anche a distanza.”

“Il senso dell’iniziativa di quest’anno è stato quello di non interrompere il PMI DAY. In un momento di forte incertezza, dove abbiamo capito da subito che la possibilità di andare nelle aziende sarebbe stata interdetta, vogliamo trasmettere un messaggio importante al mondo della scuola – aggiunge Cristina Volpi, Vicepresidente della Piccola Industria di Confindustria Brescia –. Nonostante le difficoltà, i nostri imprenditori ci sono, e continuano a essere disponibili e aperti verso i giovani, anche sperimentando nuove forme di relazione. Il webinar di domani sarà un confronto in diretta su esperienze concrete, un modo nuovo per indagare aspettative, desideri e timori dei nostri giovani, attraverso sondaggi che li coinvolgeranno, e a cui poi daremo un seguito importante, che sveleremo nella mattinata di lavori.”

“È un’occasione di fondamentale crescita – afferma Giovanni Garbelli, Presidente di Confagricoltura Brescia – per tutti gli studenti che avranno l’opportunità di vivere questo appuntamento. Anche in un periodo così complesso, Confindustria e Confagricoltura partecipano allo stesso obiettivo, ossia quello di far conoscere il mondo delle imprese per supportare i giovani nel loro ingresso nel mondo del lavoro. Il nostro settore è chiamato a sfide appassionanti sul fronte della sostenibilità e dell’innovazione tecnologica: l’agricoltura avrà quindi sempre più necessità di giovani entusiasti, capaci e competenti. Siamo fieri di contribuire al workshop grazie alla testimonianza di Alessandro Marinoni, giovane imprenditore dell’innovativo settore delle verdure confezionate. Il Pmi Day, a cui Confagricoltura partecipa dall’avvio ed arrivato alla undicesima edizione, rappresenta ormai un format di successo, capace di coinvolgere imprenditori e giovani in un dialogo sui grandi temi della nostra società”.

Superbonus 110% e cessione del credito: giovedì il webinar di Confartigianato

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Nel Decreto Rilancio convertito in legge e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 luglio, è stato rafforzato il cosiddetto superbonus 110% per realizzare interventi di efficienza energetica e misure antisismiche sugli edifici effettuati dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021. La misura, già prevista per le prime case e in condominio anche per le seconde case, è stata estesa alle seconde case composte da una o più unità immobiliari dello stesso proprietario e può essere applicata anche agli interventi di demolizione e ricostruzione. Confermata altresì la possibilità di cessione del credito alle banche e ad altri istituti di credito.

Per presentare tutte i vantaggi di questo provvedimento Confartigianato ha in programma per giovedì 6 agosto, in diretta streaming, a partire dalle ore 17 l’incontro: “Superbonus 110% e cessione del credito”. Durante il webinar esperti presenteranno nel dettaglio tutte le opportunità che il superbonus offre alle imprese e gli strumenti di partenariato che Confartigianato sta mettendo in campo per consentire agli imprenditori di sfruttare al meglio le opportunità offerte dal superbonus. Per seguire la diretta dell’incontro è necessaria l’iscrizione online. La conclusione dell’incontro, riservato agli associati di Confartigianato, è prevista per le 19.

Per informazioni e chiarimenti contattare l’Area Sviluppo Associativo di Confartigianato Imprese Brescia e Lombardia Orientale ai numeri 030.37.45.324/284/283 oppure scrivendo a: area.categorie@confartigianato.bs.it

Classifica Censis 2020/2021: l’Università  di Brescia al primo posto in Italia per occupabilità

in Economia/facoltà Economia/Formazione/Tendenze by

Con 106 punti su 110, l’Università degli Studi di Brescia è prima in Italia tra gli atenei medi (da 10.000 a 20.000 iscritti) per occupabilità. A stabilirlo è l’edizione 2020/2021 della classifica Censis delle Università italiane, che conferma quanto già evidenziato dall’ultimo Rapporto AlmaLaurea secondo il quale, per i laureati triennali dell’Università degli Studi di Brescia, il tasso di occupazione a un anno dal titolo è pari all’89,9%, un dato ben al di sopra della media regionale e nazionale.

Con un punteggio complessivo di 89 punti, l’Università degli Studi di Brescia occupa la settima posizione nella graduatoria degli atenei medi su un totale di 17 università.

Tra gli indicatori presi in esame, l’Università degli Studi di Brescia si distingue in particolare nel campo della comunicazione e dei servizi digitali, dove conquista la quinta posizione con 99 punti, 10 punti in più rispetto allo scorso anno.

Per quanto riguarda gli altri indicatori, l’Università degli Studi di Brescia ottiene 93 punti per le strutture, 85 per i servizi, 79 per l’internazionalizzazione e 72 per le borse di studio.

«Il nostro Ateneo guida la classifica degli atenei medi sul fronte dell’occupabilità: un risultato che ci rende orgogliosi e che premia la qualità della nostra offerta didattica. Anche il Censis conferma che laurearsi all’Università degli Studi di Brescia apre le porte del mondo del lavoro» – dichiara il Rettore, prof. Maurizio Tira.

Per quanto riguarda l’impatto della ricerca scientifica, che non rientra tra gli indicatori della classifica Censis, l’Università degli Studi di Brescia si colloca, tra le università italiane, al sesto posto della classifica complessiva del QS World University Rankings 2021 e tra i 200 migliori atenei al mondo (196esimo posto) per produttività e qualità scientifica dei propri ricercatori.

Pulizia nelle scuole, i sindacati: situazione a rischio per 219 lavoratrici

in Cgil/Cisl/Economia/Formazione/Sindacati/Uil by

“La vicenda dell’internalizzazione dei servizi di pulizia delle scuole statali si avvia a conclusione e il Governo e il Miur non hanno risolto i problemi che un provvedimento da lungo atteso dalle OO.SS. e dalle lavoratrici, ma decisamente raffazzonato sta determinando”. A dirlo è una nota congiunta di Filcams Cgil Brescia, FP Cgil Brescia, Flc Cgil Brescia.

“In provincia di Brescia – si legge – sono 93 le lavoratrici che dal 1 di marzo verranno assunte, quasi tutte full time. Finalmente, dopo anni di precariato, queste lavoratrici avranno una collocazione lavorativa stabile. Diversa la situazione per le circa 130 dipendenti delle 6 cooperative sociali della zona: Andropolis, Coop. Soc. Pallazzolese, Dispari, il Girasole, Loggetta Insieme, Sentieri e Verbena Solidali che non hanno potuto presentare domanda di partecipazione al concorso. Le cooperative sociali hanno assicurato che proporranno nuove collocazioni lavorative alle proprie dipendenti che non passeranno alla scuola, ma con riduzioni orarie. Così, purtroppo, non sarà per coloro che insieme a loro garantivano i servizi di pulizia nelle scuole. Un’ottantina di loro, le dipendenti di Rekeep, andranno ad allungare la lista dei disoccupati. Rekeep non ha ancora ufficialmente inviato le lettere di licenziamento, ma aveva già comunicato il 20 febbraio che non sarebbero più state retribuite dopo il 29 febbraio”.

  Lavoratrici

attualmente impiegate

(tutte part time)

Lavoratrici assunte dal

1 marzo 2020

Lavoratrici licenziate

o con riduzione oraria

  127 Rekeep 44 Rekeep  
  185 coop. soc. 49 coop.  
Tot. 312 93 219

 

“Il risultato di un provvedimento raffazzonato – continua la nota – sarà che avremo a Brescia, come in tutt’Italia, più disoccupati e lavoratrici part time con orari ancora più bassi. Sarebbe bastato che il MIUR e il Governo ascoltassero le richieste sindacali per evitare il licenziamento di migliaia di persone in tutt’Italia. La scelta del MIUR di vincolare la partecipazione al concorso per collaboratore scolastico (ex bidelli) ad aver effettuato 10 anni di servizio, mentre nello stesso decreto scuola si prevedono 3 anni di lavoro per la partecipazione al concorso per l’immissione in ruolo del personale docente ha determinato una situazione particolarmente assurda nel bresciano. I 70 posti full time accantonati per la provincia di Brescia verranno coperti da personale precario. Questa volta i licenziamenti non avverranno per scelte di multinazionali (vedi Auchan, Ancelor-Mittal, Whirpool, ecc.), ma per una precisa scelta del Governo”.

 

I manager del futuro passano per MBA

in Economia/Formazione by
Manager, foto generica

La vita del manager ha sempre avuto un particolare fascino, soprattutto per chi ha grandi ambizioni dal punto di vista della carriera. Legata a immagini (abbastanza) stereotipate dell’uomo ricco, potente e di successo, la professione del business manager è un’aspirazione che accomuna diverse persone.

Ormai, la parola “manager” si usa per indicare qualsiasi responsabile di un settore. Pensiamo solo alla figura del Social Media Manager o del Digital Marketing Manager. Se viaggiamo su Italo, ci chiedono di rivolgerci al Train Manager per qualsiasi problema. Pensando a queste professioni, l’immagine che si forma nella nostra testa è molto diversa da quella del “manager tradizionale” a cui accennavamo prima. Di conseguenza, potremmo dire che diventare dei manager è un desiderio ancora più diffuso nella società di oggi.

Ma torniamo alla figura del direttore di un’azienda. Il percorso migliore da affrontare per arrivare ai piani più alti di un’impresa è quello di iscriversi a una specializzazione MBA (Master Business Administration).

Grazie a questo master, si sviluppano competenze tecniche specifiche che riguardano il mondo dell’imprenditoria, della finanza e della tecnologia. Ma un master in business administration fa molto di più: apre la mente. Alla fine del percorso di studi si possiedono capacità tali da esercitare un pensiero analitico e critico frutto di una visione fluida e anticonformista della realtà.

Ci sono diverse facoltà che danno la possibilità di iscriversi a un master di questo tipo. Un problema che molti neolaureati hanno è quello di dover scegliere tra un’esperienza lavorativa e continuare la propria formazione per puntare a professioni più prestigiose. Il dubbio può essere risolto non scegliendo. Ci sono delle università telematiche, come la UniCusano, che danno la possibilità di seguire master di specializzazione tramite una piattaforma e-learning. In questo modo, non si deve rinunciare a lavorare e ci si può dedicare allo studio nel tempo libero, magari di sera o nei week-end.

Le possibilità professionali aperte da un master in Business Administration sono tante. Lo sbocco lavorativo più illustre è sicuramente quello del Ceo, ovvero del chief executive officer, il soggetto che presiede il consiglio dirigenziale di un’azienda e detiene il potere decisionale. Ma dopo un master del genere si potrebbe diventare anche general manager, ovvero capo di uno specifico settore che ha l’incarico di gestire e amministrare un’area aziendale e di riportare ciò che succede al consiglio operativo.

C’è anche la possibilità di lavorare come marketing manager, strategy manager o project manager. Il primo si occupa di comprendere le richieste e le necessità del mercato in modo da reagire e agire di conseguenza e di realizzare servizi e prodotti spendibili; il suo obiettivo è quello di aumentare il fatturato dell’azienda. Lo strategy manager è chiamato per sviluppare una strategia vincente che permetta all’impresa di raggiungere gli obiettivi prefissati. Il project manager, invece, è colui che si occupa della gestione di un particolare progetto portato avanti dall’azienda.

Insomma, le possibilità lavorative sono tante e diversificate. La sola cosa da fare è scegliere il Master in Business Administration che meglio risponde alle proprie esigenze.

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